Il Libro di Baruch è un libro deuterocanonico della Bibbia, usato nella maggior parte delle tradizioni cristiane, come le chiese cattoliche e ortodosse. Nell’ebraismo e nel cristianesimo protestante, è considerato non parte del canone, con le Bibbie protestanti che lo classificano come parte degli apocrifi biblici. Il libro prende il nome da Baruch ben Neriah, il famoso scriba di Geremia, menzionato in Baruc 1:1, e si presume sia l’autore dell’intera opera. Il libro è una riflessione di un defunto scrittore ebreo sulle circostanze degli esiliati ebrei da Babilonia, con meditazioni sulla teologia e sulla storia di Israele, discussioni sulla saggezza e un discorso diretto ai residenti di Gerusalemme e della diaspora. Alcuni studiosi suggeriscono che sia stato scritto durante o subito dopo il periodo dei Maccabei.
Il Libro di Baruch è talvolta indicato come 1 Baruch per distinguerlo da 2 Baruch, 3 Baruch e 4 Baruch.
Sebbene i primi manoscritti conosciuti di Baruch siano in greco, è stato proposto che le caratteristiche linguistiche delle prime parti di Baruch (1:1–3:8) indichino una traduzione da una lingua semitica.
Sebbene non nella Bibbia ebraica, si trova nella Settanta, nella Bibbia ortodossa eritrea/etiope e anche nella versione greca di Teodozione. Nelle Bibbie Protestanti di 80 libri, il Libro di Baruch fa parte degli apocrifi biblici. Girolamo escluse sia il Libro di Baruch che la Lettera di Geremia dalla Bibbia della Vulgata, ma entrambe le opere furono introdotte sporadicamente nelle Bibbie latine della Vulgata dal IX secolo in poi; e furono incorporati nell’edizione della Vulgata Sixto-Clementina. Nella Vulgata è raggruppato con i libri dei profeti come i profeti maggiori (Isaia, Geremia, Lamentazioni, Ezechiele, Daniele) ei Dodici Profeti minori. Nella Vulgata, negli Apocrifi della Bibbia di Re Giacomo e in molte altre versioni, la Lettera di Geremia è allegata alla fine del Libro di Baruc come sesto capitolo; nella Bibbia dei Settanta e nella Bibbia ortodossa il capitolo 6 è solitamente considerato un libro separato, chiamato Lettera o Epistola di Geremia.