Il Libro di Giuditta è un libro deuterocanonico, incluso nella Settanta e nell’Antico Testamento cattolico e cristiano ortodosso orientale della Bibbia, ma escluso dal canone ebraico e assegnato dai protestanti agli apocrifi. Racconta di una vedova ebrea, Judith, che usa la sua bellezza e il suo fascino per distruggere un generale assiro e salvare Israele dall’oppressione. I manoscritti greci sopravvissuti contengono diversi anacronismi storici, motivo per cui alcuni studiosi protestanti ora considerano il libro non storico: una parabola, un romanzo teologico o forse il primo romanzo storico. Il nome Judith (ebraico: יְהוּדִית, moderno: Yehudit, tiberiano: Yəhûḏîṯ, “lodato” o “ebrea”) è la forma femminile di Giuda.