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Fascicolo 37. Le personalità dell’universo locale |
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Fascicolo 39. Le schiere serafiche |
38:0.1 CI SONO tre ordini distinti di personalità dello Spirito Infinito. L’impetuoso apostolo intendeva questo quando scrisse di Gesù: “Colui che è andato in cielo ed è alla destra di Dio, ed angeli ed autorità e potenze sono sottomessi a lui”[1]. Gli angeli sono gli spiriti tutelari del tempo; le autorità sono le schiere di messaggeri dello spazio; le potenze sono le personalità superiori dello Spirito Infinito.
38:0.2 Come i supernafini nell’universo centrale ed i seconafini in un superuniverso, così i serafini, con i cherubini e sanobini associati, costituiscono il corpo angelico di un universo locale.
38:0.3 I serafini sono tutti di modello abbastanza uniforme. Da un universo all’altro, in tutti i sette superuniversi, essi presentano un minimo di variazione; di tutti i tipi spirituali di esseri personali, essi sono i più standardizzati. I loro vari ordini costituiscono il corpo dei ministri specializzati e ordinari delle creazioni locali.
38:1.1 I serafini sono creati dallo Spirito Madre d’Universo e sono stati progettati in formazioni unitarie — 41[2].472 per volta — sin dalla creazione degli “angeli modello” e di certi archetipi angelici nelle epoche primitive di Nebadon. Il Figlio Creatore e la rappresentazione dello Spirito Infinito nell’universo collaborano nella creazione di un gran numero di Figli e di altre personalità dell’universo. Al termine di questo sforzo congiunto, il Figlio s’impegna nella creazione dei Figli Materiali, le prime creature sessuate, mentre lo Spirito Madre d’Universo s’impegna simultaneamente nel suo primo tentativo solitario di riproduzione spirituale. In tal modo inizia la creazione delle schiere serafiche di un universo locale.
38:1.2 Questi ordini angelici sono progettati all’epoca in cui si redigono i piani per l’evoluzione delle creature mortali dotate di volontà. La creazione dei serafini data dal raggiungimento della personalità relativa da parte dello Spirito Madre d’Universo, non come coordinato successivo del Figlio Maestro, ma come iniziale assistente creativo del Figlio Creatore. Prima di questo avvenimento i serafini in servizio in Nebadon erano temporaneamente prestati da un universo vicino.
38:1.3 I serafini sono ancora periodicamente creati; l’universo di Nebadon è ancora in corso di formazione. Lo Spirito Madre d’Universo non cessa mai la sua attività creativa in un universo in corso di crescita e di perfezionamento.
38:2.1 Gli angeli non hanno corpi materiali, ma sono esseri definiti e discreti; essi sono di natura e di origine spirituale. Benché invisibili ai mortali, essi vi percepiscono come siete nella carne senza l’aiuto di trasformatori o di traduttori; intellettualmente essi comprendono la modalità della vita mortale e condividono tutti i sentimenti e le emozioni non sensuali degli uomini. Essi apprezzano i vostri sforzi nella musica, nell’arte e nel vero umorismo e ne traggono grande piacere. Si rendono pienamente conto delle vostre lotte morali e delle vostre difficoltà spirituali. Essi amano gli esseri umani e non può derivare che del bene dai vostri sforzi per comprenderli ed amarli.
38:2.2 Benché i serafini siano esseri molto affettuosi e sensibili, non sono creature con emozioni sessuali. Essi assomigliano molto a come sarete voi sui mondi delle dimore, dove “non vi sposerete né sarete dati in matrimonio, ma sarete come gli angeli del cielo”[3]. Perché tutti coloro che “saranno stimati degni di raggiungere i mondi delle dimore non si sposeranno né saranno dati in matrimonio; né moriranno più perché saranno uguali agli angeli”[4]. Tuttavia, nel trattare con creature sessuate, noi abbiamo l’abitudine di parlare degli esseri di più diretta discendenza dal Padre e dal Figlio come dei figli di Dio, mentre riferendoci ai figli dello Spirito parliamo di figlie di Dio. Gli angeli sono quindi comunemente designati con nomi femminili sui pianeti sessuati.
38:2.3 I serafini sono creati in modo tale da poter operare sia sul livello spirituale che su quello materiale. Vi sono poche fasi delle attività morontiali o spirituali non aperte ai loro servizi. Mentre in status personale gli angeli non sono molto lontani dagli esseri umani, in certe prestazioni funzionali i serafini li trascendono di molto. Essi posseggono molti poteri che superano di gran lunga la comprensione umana. Per esempio: vi è stato detto che i “capelli stessi della vostra testa sono contati”, ed è vero che lo sono, ma un serafino non passa il suo tempo a contarli ed a tenere aggiornato il loro numero[5]. Gli angeli posseggono dei poteri innati ed automatici (automatici, cioè, nella misura in cui voi potete percepirli) per conoscere tali cose; voi considerereste in verità un serafino come un prodigio matematico. Perciò numerosi compiti che costituirebbero imprese incredibili per dei mortali sono compiuti con estrema facilità dai serafini.
38:2.4 Gli angeli sono superiori a voi in status spirituale, ma non sono i vostri giudici o accusatori. Quali che siano i vostri errori, “gli angeli, benché più grandi in potere ed in potenza, non portano alcuna accusa contro di voi”[6]. Gli angeli non siedono in giudizio contro l’umanità, e nemmeno i singoli mortali dovrebbero esprimere giudizi avventati sui loro simili.
38:2.5 Voi fate bene ad amarli, ma non dovreste adorarli; gli angeli non sono oggetto di adorazione. Il grande serafino Loyalatia, quando il vostro profeta “cadde in adorazione ai piedi dell’angelo”, disse: “Non fare questo; io sono un servitore come te e le tue razze, che sono tutti esortati ad adorare Dio[7].”
38:2.6 Per doti naturali e di personalità i serafini superano di poco le razze mortali nella scala dell’esistenza delle creature. In verità, quando sarete liberati dalla carne, voi diverrete molto simili a loro. Sui mondi delle dimore voi comincerete ad apprezzare i serafini, e sulle sfere della costellazione a godere di loro, mentre su Salvington essi divideranno con voi i loro luoghi di riposo e di adorazione. Lungo tutta l’ascensione morontiale e quella spirituale successiva, la vostra fraternità con i serafini sarà ideale; il vostro cameratismo sarà stupendo.
38:3.1 In tutti i domini dell’universo locale operano numerosi ordini di esseri spirituali che non sono rivelati ai mortali perché non hanno alcuna connessione con il piano evoluzionario dell’ascensione al Paradiso. In questo fascicolo il termine “angelo” è volutamente limitato alla designazione di quei discendenti serafici ed associati dello Spirito Madre d’Universo che si occupano così ampiamente dell’attuazione dei piani della sopravvivenza dei mortali. Altri sei ordini di esseri affini, gli angeli non rivelati, servono nell’universo locale senza essere in alcun modo specificamente collegati alle attività universali concernenti l’ascensione al Paradiso dei mortali evoluzionari. Questi sei gruppi di associati angelici non sono mai chiamati serafini, né sono menzionati tra gli spiriti tutelari. Tali personalità sono interamente occupate negli affari amministrativi ed in altri affari di Nebadon, impegni che non hanno alcun rapporto con la carriera umana progressiva dell’ascensione spirituale e del raggiungimento della perfezione.
38:4.1 Il nono gruppo di sette sfere primarie nel circuito di Salvington rappresenta i mondi dei serafini. Ciascuno di questi mondi ha sei satelliti tributari, dove si trovano le scuole speciali consacrate a tutte le fasi della preparazione serafica. Benché i serafini abbiano accesso a tutti i quarantanove mondi che formano questo gruppo di sfere di Salvington, essi occupano a titolo esclusivo solo il primo ammasso di sette. I rimanenti sei ammassi sono occupati dai sei ordini di associati angelici non rivelati su Urantia. Ciascuno di questi gruppi ha un quartier generale su uno di questi sei mondi primari e svolge attività specializzate sui sei satelliti tributari. Ogni ordine angelico ha libero accesso a tutti i mondi di questi sette gruppi differenti.
38:4.2 Questi mondi sede sono tra i regni più splendidi di Nebadon; i complessi serafici sono caratterizzati sia dalla bellezza che dalla vastità. Qui ogni serafino ha una vera casa, e “casa” significa il domicilio di due serafini; essi vivono in coppie.
38:4.3 Ancorché non maschili e femminili come sono i Figli Materiali e le razze mortali, i serafini sono positivi e negativi. Nella maggior parte delle assegnazioni sono necessari due angeli per assolvere l’incarico. Quando non sono inseriti in circuito, essi possono lavorare da soli; né richiedono degli esseri complementari quando sono stazionari. Ordinariamente essi conservano i loro complementi originari, ma non necessariamente. Queste associazioni sono principalmente rese necessarie dalle loro funzioni; non sono caratterizzate da emozioni sessuali, pur essendo i serafini oltremodo personali e veramente affettuosi.
38:4.4 Oltre alle abitazioni stabilite, i serafini hanno anche sedi di gruppo, di compagnia, di battaglione e di unità. Essi si radunano ad ogni millennio e tutti vi presenziano secondo l’epoca della loro creazione. Se un serafino ha delle responsabilità che gli impediscono di assentarsi dal servizio, si alterna con il suo complemento, facendosi sostituire da un serafino con un’altra data di nascita. Ogni partner serafico è quindi presente almeno ad una riunione su due.
38:5.1 I serafini trascorrono il loro primo millennio come osservatori senza incarico su Salvington e sui suoi mondi scuola associati. Il secondo millennio è trascorso sui mondi serafici del circuito di Salvington. La loro scuola centrale di preparazione è ora presieduta dai primi centomila serafini di Nebadon, e alla loro testa c’è l’angelo originale o primogenito di questo universo locale. Il primo gruppo creato di serafini di Nebadon fu istruito da un corpo di mille serafini provenienti da Avalon; successivamente i nostri angeli sono stati istruiti dai loro stessi anziani. Anche i Melchizedek svolgono un ruolo importante nell’istruzione e nella preparazione di tutti gli angeli dell’universo locale — serafini, cherubini e sanobini.
38:5.2 Al termine di questo periodo di preparazione sui mondi serafici di Salvington, i serafini sono mobilitati nei gruppi ed unità convenzionali dell’organizzazione angelica e sono assegnati ad una delle costellazioni. Essi non sono ancora incaricati come spiriti tutelari, benché siano ben addentro nelle fasi di preincarico dell’addestramento angelico.
38:5.3 I serafini iniziano come spiriti tutelari servendo in qualità di osservatori sui mondi evoluzionari meno evoluti. Dopo questa esperienza essi ritornano sui mondi associati della capitale della costellazione assegnata per cominciare i loro studi superiori e per prepararsi più compiutamente a servire in qualche sistema locale particolare. Dopo questa istruzione generale essi sono promossi a servire su qualcuno dei sistemi locali. Sui mondi architettonici associati alla capitale di qualche sistema di Nebadon i nostri serafini completano la loro preparazione e sono incaricati come spiriti tutelari del tempo.
38:5.4 Una volta ricevuto l’incarico, i serafini possono essere inviati in missione in tutto Nebadon, ed anche in Orvonton. Il loro lavoro nell’universo non ha confini né limitazioni. Essi sono strettamente associati alle creature materiali dei mondi e sono sempre al servizio degli ordini inferiori delle personalità spirituali, mantenendo il contatto tra questi esseri del mondo spirituale ed i mortali dei regni materiali.
38:6.1 Dopo il secondo millennio di soggiorno nel quartier generale serafico, i serafini sono organizzati agli ordini di capi in gruppi di dodici (12 coppie, 24 serafini), e dodici di questi gruppi costituiscono una compagnia (144 coppie, 288 serafini) che è comandata da un condottiero. Dodici compagnie sotto un comandante costituiscono un battaglione (1.728 coppie o 3.456 serafini), e dodici battaglioni sotto un direttore formano un’unità serafica (20.736 coppie o 41.472 individui), mentre dodici unità, poste sotto il comando di un supervisore, costituiscono una legione comprendente 248.832 coppie o 497.664 individui. Gesù alludeva ad un tale gruppo di angeli quella notte nel giardino di Getsemani in cui disse: “Anche ora posso rivolgermi a mio Padre, ed egli mi darà subito più di dodici legioni di angeli[8].”
38:6.2 Dodici legioni di angeli formano un esercito comprendente 2.985.984 coppie o 5.971.968 individui, e dodici di questi eserciti (35.831.808 coppie o 71.663.616 individui) costituiscono la più grande organizzazione operativa di serafini, un’armata angelica. Un esercito serafico è comandato da un arcangelo o da qualche altra personalità di status coordinato, mentre le armate angeliche sono dirette dai Brillanti Astri della Sera o da altri luogotenenti diretti di Gabriele. E Gabriele è il “comandante supremo delle armate del cielo”, il capo esecutivo del Sovrano di Nebadon, il “Signore Dio degli eserciti”[9][10].
38:6.3 Benché servano sotto la supervisione diretta dello Spirito Infinito qual è personalizzato su Salvington, sin dal conferimento di Micael su Urantia i serafini e tutti gli altri ordini dell’universo locale sono sottomessi alla sovranità del Figlio Maestro. Anche quando Micael nacque nella carne su Urantia, fu emessa una trasmissione superuniversale in tutto Nebadon che proclamava: “E che tutti gli angeli lo adorino[11].” Tutti gli ordini di angeli sono sottomessi alla sua sovranità; essi fanno parte di quel gruppo che è stato denominato “i suoi potenti angeli”[12].
38:7.1 In tutte le dotazioni essenziali i cherubini e i sanobini sono simili ai serafini. Essi hanno la stessa origine, ma non sempre lo stesso destino. Essi sono stupendamente intelligenti, meravigliosamente efficienti, affettuosi in modo commovente e quasi umani. Essi sono l’ordine di angeli più basso, perciò il genere più vicino ai tipi più avanzati di esseri umani dei mondi evoluzionari.
38:7.2 I cherubini e i sanobini sono associati per natura, uniti per funzione. Gli uni sono personalità con energia positiva; gli altri con energia negativa. Il deflettore di destra, o angelo caricato positivamente, è il cherubino — il senior o personalità di controllo. Il deflettore di sinistra, o angelo caricato negativamente, è il sanobino — il complemento dell’essere. Ogni tipo di angelo è molto limitato se opera da solo; perciò essi servono abitualmente in coppie. Quando servono indipendentemente dai loro direttori serafici, essi sono più che mai dipendenti dal loro reciproco contatto e funzionano sempre insieme.
38:7.3 I cherubini e i sanobini sono gli aiuti fedeli ed efficienti dei ministri serafici, e tutti i sette ordini di serafini sono provvisti di questi assistenti subordinati. I cherubini e i sanobini servono per intere ere in queste funzioni, ma non accompagnano i serafini in missioni oltre i confini dell’universo locale.
38:7.4 I cherubini e i sanobini sono gli operatori spirituali di ordinaria amministrazione sui singoli mondi dei sistemi. In incarichi non personali o in casi d’emergenza essi possono servire al posto di una coppia serafica, ma non operano mai, neanche temporaneamente, come angeli accompagnatori di esseri umani; quello è un privilegio esclusivo dei serafini.
38:7.5 Quando sono assegnati ad un pianeta, i cherubini entrano nei corsi locali d’istruzione, compreso uno studio dei costumi e dei linguaggi planetari. Gli spiriti tutelari del tempo sono tutti bilingue, in quanto parlano la lingua dell’universo locale d’origine e quella del loro superuniverso natale. Studiando nelle scuole dei regni essi apprendono altre lingue. I cherubini e i sanobini, come i serafini e tutti gli altri ordini di esseri spirituali, sono continuamente impegnati nello sforzo di migliorarsi. Solo degli esseri come quelli subordinati che controllano il potere ed orientano l’energia sono incapaci di progredire; tutte le creature dotate di una volizione di personalità effettiva o potenziale cercano nuovi compimenti.
38:7.6 I cherubini e i sanobini sono per natura molto vicini al livello dell’esistenza morontiale e mostrano di essere sommamente efficienti nel lavoro ai confini dei domini fisico, morontiale e spirituale. Questi figli dello Spirito Madre dell’universo locale sono caratterizzati dalle “quarte creature” in modo molto simile ai Servitali di Havona ed alle commissioni di conciliazione. Ogni quarto cherubino ed ogni quarto sanobino sono quasi materiali, molto nettamente simili al livello morontiale dell’esistenza.
38:7.7 Queste quarte creature angeliche sono di grande aiuto per i serafini nelle fasi più materiali delle loro attività universali e planetarie. Tali cherubini morontiali svolgono anche molti incarichi marginali indispensabili sui mondi morontiali di preparazione e sono assegnati in gran numero al servizio dei Compagni Morontiali. Essi sono per le sfere morontiali all’incirca quello che le creature intermedie sono per i pianeti evoluzionari. Sui mondi abitati questi cherubini morontiali lavorano frequentemente in collegamento con le creature intermedie. Cherubini e creature intermedie sono ordini di esseri nettamente separati; essi hanno origini dissimili, ma rivelano una grande similitudine di natura e di funzioni.
38:8.1 Ai cherubini e ai sanobini sono aperte numerose vie di servizio che conducono ad un’elevazione di status, che può essere ancor più accresciuto dall’abbraccio della Divina Ministra. Vi sono tre grandi classi di cherubini e di sanobini con riferimento al potenziale evolutivo:
38:8.2 1. Candidati all’ascensione. Questi esseri sono per natura candidati allo status serafico. I cherubini e i sanobini di quest’ordine sono brillanti, benché per doti naturali non siano uguali ai serafini; con l’applicazione e l’esperienza gli è tuttavia possibile raggiungere la piena condizione serafica.
38:8.3 2. Cherubini di fase intermedia. Tutti i cherubini e i sanobini non sono uguali in potenziale d’ascensione; sono inoltre gli esseri delle creazioni angeliche limitati per natura. La maggior parte di loro resteranno cherubini e sanobini, anche se gli individui più dotati possono giungere ad un servizio serafico limitato.
38:8.4 3. Cherubini morontiali. Queste “quarte creature” degli ordini angelici conservano sempre le loro caratteristiche quasi materiali. Essi proseguiranno come cherubini e sanobini, assieme alla maggior parte dei loro fratelli della fase intermedia, in attesa della completa fattualizzazione dell’Essere Supremo.
38:8.5 Mentre il secondo ed il terzo gruppo sono un po’ limitati nel potenziale di crescita, i candidati all’ascensione possono raggiungere l’apice del servizio serafico universale. Molti dei più sperimentati di questi cherubini sono assegnati ai guardiani serafici del destino e sono così posti in linea diretta per l’avanzamento allo status di Insegnanti dei Mondi delle Dimore, quando saranno abbandonati dai loro senior serafici. I guardiani del destino non hanno cherubini e sanobini come aiutanti quando i loro pupilli mortali raggiungono la vita morontiale. E allorché altri tipi di serafini evoluzionari ricevono l’autorizzazione di recarsi su Seraphington ed in Paradiso, devono abbandonare i loro vecchi subordinati quando oltrepassano i confini di Nebadon. Questi cherubini e sanobini abbandonati sono generalmente abbracciati dallo Spirito Madre d’Universo, raggiungendo in tal modo un livello equivalente a quello di Insegnanti dei Mondi delle Dimore nel conseguimento dello status serafico.
38:8.6 Quando, come Insegnanti dei Mondi delle Dimore, i cherubini e i sanobini abbracciati una volta hanno servito a lungo sulle sfere morontiali, da quelle meno avanzate a quelle più elevate, e quando su Salvington il loro corpo ha membri in eccedenza, il Radioso Astro del Mattino convoca questi fedeli servitori delle creature del tempo a comparire in sua presenza. Essi prestano il giuramento di trasformazione della personalità; dopodiché, in gruppi di settemila, questi cherubini e sanobini decani avanzati sono nuovamente abbracciati dallo Spirito Madre d’Universo. Da questo secondo abbraccio essi emergono come serafini completi. Ormai la piena e completa carriera di un serafino, con tutte le sue possibilità paradisiache, è aperta a tali cherubini e sanobini rinati. Questi angeli possono essere assegnati come guardiani di destino ad un essere mortale, e se il loro pupillo mortale raggiunge la sopravvivenza, allora essi diventano eleggibili per l’avanzamento a Seraphington e nei sette cerchi del compimento serafico, ed anche per entrare in Paradiso e nel Corpo della Finalità.
38:9.1 Le creature intermedie hanno una triplice classificazione: sono classificate a giusto titolo con i Figli di Dio ascendenti; sono effettivamente raggruppate con gli ordini della cittadinanza permanente, mentre sono funzionalmente computate con gli spiriti tutelari del tempo a causa della loro associazione intima ed effettiva con le schiere angeliche nel lavoro di servire i mortali sui singoli mondi dello spazio.
38:9.2 Queste creature straordinarie appaiono sulla maggior parte dei mondi abitati e si trovano sempre sui pianeti decimali o di sperimentazione della vita, come Urantia. Gli intermedi sono di due tipi — primari e secondari — ed appaiono per mezzo delle tecniche seguenti:
38:9.3 1. Gli Intermedi Primari, il gruppo più spirituale, sono un ordine un po’ standardizzato di esseri uniformemente derivati dal personale dei mortali ascendenti modificati dei Principi Planetari. Il numero delle creature intermedie primarie è sempre di cinquantamila, e nessun pianeta che beneficia del loro ministero ne ha un gruppo maggiore.
38:9.4 2. Gli Intermedi Secondari, il gruppo più materiale di queste creature, variano considerevolmente di numero sui differenti mondi, benché la media sia attorno ai cinquantamila. Essi sono variamente derivati dagli elevatori biologici planetari, gli Adami e le Eve, o dalla loro discendenza diretta. Ci sono non meno di ventiquattro tecniche diverse per la produzione di queste creature intermedie secondarie sui mondi evoluzionari dello spazio. Il metodo d’origine di questo gruppo su Urantia fu insolito e straordinario.
38:9.5 Nessuno di questi gruppi è un accidente evoluzionario; entrambi sono elementi essenziali nei piani prestabiliti degli architetti universali, e la loro apparizione sui mondi in evoluzione nel momento opportuno è in sintonia con i progetti originari e con i piani di sviluppo dei Portatori di Vita supervisori.
38:9.6 Gli intermedi primari sono energizzati intellettualmente e spiritualmente mediante la tecnica angelica e sono uniformi in status intellettuale. I sette spiriti aiutanti della mente non entrano in contatto con loro; e solo il sesto ed il settimo, lo spirito dell’adorazione e lo spirito della saggezza, possono portare il loro ministero al gruppo secondario.
38:9.7 Gli intermedi secondari sono energizzati fisicamente mediante la tecnica adamica, sono messi in circuito spiritualmente mediante quella serafica e sono dotati intellettualmente del tipo di mente di transizione morontiale. Essi sono divisi in quattro tipi fisici, in sette ordini spirituali e in dodici livelli di risposta intellettuale al ministero congiunto degli ultimi due spiriti aiutanti e alla mente morontiale. Queste diversità determinano il loro differenziale di attività e di destinazione planetaria.
38:9.8 Gli intermedi primari assomigliano più agli angeli che ai mortali; gli ordini secondari sono molto più simili agli esseri umani. Ciascuno offre un aiuto inestimabile all’altro nell’esecuzione dei loro molteplici incarichi planetari. I ministri primari possono stabilire un collegamento cooperativo sia con i controllori d’energia morontiale e spirituale che con gli inseritori nei circuiti della mente. Il gruppo secondario può stabilire delle connessioni operative solamente con i controllori fisici e con i manipolatori dei circuiti materiali. Ma poiché ogni ordine d’intermedi può stabilire una sincronia perfetta di contatto con l’altro, ciascun gruppo è perciò in grado di ottenere la pratica utilizzazione dell’intera gamma di energie che va dal grossolano potere fisico dei mondi materiali, passando per le fasi di transizione delle energie universali, fino alle forze superiori della realtà spirituale dei regni celesti.
38:9.9 Il divario tra il mondo materiale e quello spirituale è perfettamente colmato dalla serie di associazioni: uomo mortale, intermedio secondario, intermedio primario, cherubino morontiale, cherubino di fase intermedia e serafino. Nell’esperienza personale di un singolo mortale questi diversi livelli sono indubbiamente più o meno unificati e resi personalmente significativi dalle attività non osservate e misteriose del divino Aggiustatore di Pensiero.
38:9.10 Sui mondi normali gli intermedi primari mantengono il loro servizio come corpi d’informazione e come ospiti celesti in nome del Principe Planetario, mentre i ministri secondari proseguono la loro collaborazione con il regime adamico nell’appoggiare la causa di una progressiva civilizzazione planetaria. In caso di defezione del Principe Planetario e di fallimento del Figlio Materiale, come avvenne su Urantia, le creature intermedie diventano i pupilli del Sovrano del Sistema e servono sotto la guida direttrice del custode in carica del pianeta. Ma soltanto su altri tre mondi in Satania questi esseri operano come un solo gruppo sotto una direzione unificata come fanno i ministri intermedi uniti di Urantia.
38:9.11 Sui numerosi mondi singoli di un universo il lavoro planetario degli intermedi primari e secondari è vario e diversificato, ma sui pianeti normali e medi le loro attività sono molto differenti dai compiti che occupano il loro tempo sulle sfere isolate come Urantia.
38:9.12 Gli intermedi primari sono gli storici planetari che, dal momento dell’arrivo del Principe Planetario fino all’era di stabilizzazione in luce e vita, formulano le rappresentazioni e progettano le descrizioni della storia planetaria per le esposizioni dei pianeti sui mondi capitale del sistema.
38:9.13 Gli intermedi restano per lunghi periodi su un mondo abitato, ma se rimangono fedeli alla loro missione, riceveranno alla fine e certissimamente il riconoscimento del loro lungo servizio per il mantenimento della sovranità del Figlio Creatore. Essi saranno debitamente ricompensati per il loro paziente ministero verso i mortali materiali sul loro mondo del tempo e dello spazio. Presto o tardi tutte le creature intermedie accreditate saranno arruolate nei ranghi dei Figli di Dio ascendenti e saranno debitamente iniziate alla lunga avventura dell’ascensione al Paradiso in compagnia di quegli stessi mortali di origine animale, i loro fratelli terreni, che essi hanno così gelosamente protetto e così efficacemente servito durante il lungo soggiorno planetario.
38:9.14 [Presentato da un Melchizedek agente su richiesta del Capo delle Schiere Serafiche di Nebadon.]
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