Il Libro di Urantia in inglese è di pubblico dominio in tutto il mondo dal 2006.
Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
JUST BEFORE THE CRUCIFIXION
POCO PRIMA DELLA CROCIFISSIONE
1955 186:0.1 AS JESUS and his accusers started off to see Herod, the Master turned to the Apostle John and said: “John, you can do no more for me. Go to my mother and bring her to see me ere I die.” When John heard his Master’s request, although reluctant to leave him alone among his enemies, he hastened off to Bethany, where the entire family of Jesus was assembled in waiting at the home of Martha and Mary, the sisters of Lazarus whom Jesus raised from the dead.
2006 186:0.1 QUANDO Gesù e i suoi accusatori partirono per andare da Erode, il Maestro si rivolse all’apostolo Giovanni e gli disse: “Giovanni, non puoi fare più nulla per me. Va da mia madre e conducila a vedermi prima che io muoia.” Quando Giovanni sentì la richiesta del suo Maestro, sebbene fosse riluttante a lasciarlo da solo tra i suoi nemici, si avviò in fretta verso Betania, dove tutta la famiglia di Gesù era riunita in attesa a casa di Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro che Gesù aveva risuscitato dalla morte.
1955 186:0.2 Several times during the morning, messengers had brought news to Martha and Mary concerning the progress of Jesus’ trial. But the family of Jesus did not reach Bethany until just a few minutes before John arrived bearing the request of Jesus to see his mother before he was put to death. After John Zebedee had told them all that had happened since the midnight arrest of Jesus, Mary his mother went at once in the company of John to see her eldest son. By the time Mary and John reached the city, Jesus, accompanied by the Roman soldiers who were to crucify him, had already arrived at Golgotha.
2006 186:0.2 Parecchie volte durante la mattinata dei messaggeri avevano portato a Marta e Maria notizie sugli sviluppi del processo a Gesù. Ma la famiglia di Gesù era giunta a Betania solo pochi minuti prima che arrivasse Giovanni portando la richiesta di Gesù di vedere sua madre prima di essere messo a morte. Dopo che Giovanni Zebedeo ebbe raccontato loro tutto ciò che era successo dopo l’arresto di Gesù a mezzanotte, Maria sua madre partì subito in compagnia di Giovanni per vedere suo figlio primogenito. Nel momento in cui Maria e Giovanni raggiunsero la città, Gesù, accompagnato dai soldati romani che dovevano crocifiggerlo, era già arrivato al Golgota.
1955 186:0.3 When Mary the mother of Jesus started out with John to go to her son, his sister Ruth refused to remain behind with the rest of the family. Since she was determined to accompany her mother, her brother Jude went with her. The rest of the Master’s family remained in Bethany under the direction of James, and almost every hour the messengers of David Zebedee brought them reports concerning the progress of that terrible business of putting to death their eldest brother, Jesus of Nazareth.
2006 186:0.3 Quando Maria madre di Gesù partì con Giovanni per andare da suo figlio, la sorella Rut rifiutò di restare indietro con il resto della famiglia. Poiché essa era decisa ad accompagnare sua madre, suo fratello Giuda partì con lei. Il resto della famiglia del Maestro rimase a Betania sotto la direzione di Giacomo, e quasi ogni ora i messaggeri di Davide Zebedeo portavano loro notizie concernenti lo svolgimento di quella terribile vicenda, la messa a morte del loro fratello maggiore, Gesù di Nazaret.
1. THE END OF JUDAS ISCARIOT
1. LA FINE DI GIUDA ISCARIOTA
1955 186:1.1 It was about half past eight o’clock this Friday morning when the hearing of Jesus before Pilate was ended and the Master was placed in the custody of the Roman soldiers who were to crucify him. As soon as the Romans took possession of Jesus, the captain of the Jewish guards marched with his men back to their temple headquarters. The chief priest and his Sanhedrist associates followed close behind the guards, going directly to their usual meeting place in the hall of hewn stone in the temple. Here they found many other members of the Sanhedrin waiting to learn what had been done with Jesus. As Caiaphas was engaged in making his report to the Sanhedrin regarding the trial and condemnation of Jesus, Judas appeared before them to claim his reward for the part he had played in his Master’s arrest and sentence of death.
2006 186:1.1 Erano circa le otto e mezzo di questo venerdì mattina quando l’udienza di Gesù davanti a Pilato fu terminata e il Maestro fu consegnato ai soldati romani che dovevano crocifiggerlo[1]. Appena i Romani presero possesso di Gesù, il capitano delle guardie ebree ritornò con i suoi uomini al loro quartier generale al tempio. Il sommo sacerdote ed i suoi associati Sinedristi seguirono da vicino le guardie, andando direttamente al loro usuale luogo di riunione nella sala di pietra tagliata del tempio. Qui essi trovarono numerosi altri membri del Sinedrio che aspettavano di sapere che cosa era stato fatto di Gesù. Mentre Caifa si apprestava a fare il suo rapporto al Sinedrio sul giudizio e la condanna di Gesù, Giuda comparve davanti a loro reclamando la sua ricompensa per il ruolo che aveva svolto nell’arresto e nella condanna a morte del suo Maestro.
1955 186:1.2 All of these Jews loathed Judas; they looked upon the betrayer with only feelings of utter contempt. Throughout the trial of Jesus before Caiaphas and during his appearance before Pilate, Judas was pricked in his conscience about his traitorous conduct. And he was also beginning to become somewhat disillusioned regarding the reward he was to receive as payment for his services as Jesus’ betrayer. He did not like the coolness and aloofness of the Jewish authorities; nevertheless, he expected to be liberally rewarded for his cowardly conduct. He anticipated being called before the full meeting of the Sanhedrin and there hearing himself eulogized while they conferred upon him suitable honors in token of the great service which he flattered himself he had rendered his nation. Imagine, therefore, the great surprise of this egotistic traitor when a servant of the high priest, tapping him on the shoulder, called him just outside the hall and said: “Judas, I have been appointed to pay you for the betrayal of Jesus. Here is your reward.” And thus speaking, the servant of Caiaphas handed Judas a bag containing thirty pieces of silver—the current price of a good, healthy slave.
2006 186:1.2 Tutti questi Ebrei detestavano Giuda; essi avevano per il traditore solo sentimenti di totale disprezzo. Per tutto il giudizio di Gesù davanti a Caifa e durante la sua comparizione davanti a Pilato, Giuda provò rimorso nella sua coscienza per la sua condotta di traditore[2]. Ed egli cominciava ad essere anche un po’ disilluso circa la ricompensa che avrebbe ricevuto come pagamento dei suoi servizi per aver tradito Gesù. Egli non amava la freddezza e il distacco delle autorità ebraiche; ciò nonostante, si aspettava di essere largamente ricompensato per la sua vile condotta. Egli si aspettava di essere chiamato davanti a tutto il Sinedrio per ascoltare il proprio elogio mentre gli conferivano degli onori appropriati quale compenso del grande servizio che si compiaceva di aver reso alla sua nazione. Immaginate quindi la grande sorpresa di questo traditore egoista quando un servo del sommo sacerdote, battendogli sulla spalla, lo chiamò fuori dalla sala e gli disse: “Giuda, sono stato incaricato di pagarti per il tradimento di Gesù. Ecco la tua ricompensa.” Così dicendo il servo di Caifa consegnò a Giuda una borsa contenente trenta pezzi d’argento — il prezzo corrente di un buon schiavo valido[3].
1955 186:1.3 Judas was stunned, dumfounded. He rushed back to enter the hall but was debarred by the doorkeeper. He wanted to appeal to the Sanhedrin, but they would not admit him. Judas could not believe that these rulers of the Jews would allow him to betray his friends and his Master and then offer him as a reward thirty pieces of silver. He was humiliated, disillusioned, and utterly crushed. He walked away from the temple, as it were, in a trance. He automatically dropped the money bag in his deep pocket, that same pocket wherein he had so long carried the bag containing the apostolic funds. And he wandered out through the city after the crowds who were on their way to witness the crucifixions.
2006 186:1.3 Giuda rimase stordito, muto di stupore. Egli si precipitò per rientrare nella sala, ma ne fu impedito dal guardiano della porta. Egli voleva appellarsi al Sinedrio, ma essi rifiutarono di riceverlo. Giuda non poteva credere che questi dirigenti degli Ebrei gli avessero permesso di tradire i suoi amici e il suo Maestro per offrirgli poi come ricompensa trenta pezzi d’argento. Egli era umiliato, disilluso e completamente distrutto. Si allontanò dal tempio, per così dire, in trance. Fece cadere come un automa la borsa del denaro nella sua tasca profonda, la stessa tasca in cui aveva portato così a lungo la borsa contenente i fondi apostolici. Ed errò per la città seguendo la folla che stava andando ad assistere alle crocifissioni.
1955 186:1.4 From a distance Judas saw them raise the cross piece with Jesus nailed thereon, and upon sight of this he rushed back to the temple and, forcing his way past the doorkeeper, found himself standing in the presence of the Sanhedrin, which was still in session. The betrayer was well-nigh breathless and highly distraught, but he managed to stammer out these words: “I have sinned in that I have betrayed innocent blood. You have insulted me. You have offered me as a reward for my service, money—the price of a slave. I repent that I have done this; here is your money. I want to escape the guilt of this deed.”
2006 186:1.4 Da lontano Giuda vide che rizzavano la croce su cui era inchiodato Gesù, e a questa vista egli ritornò precipitosamente al tempio, superò di forza il guardiano della porta e si trovò in presenza del Sinedrio, che era ancora in sessione[4]. Il traditore era quasi senza fiato e profondamente sconvolto, ma riuscì a balbettare queste parole: “Io ho peccato per aver tradito del sangue innocente. Voi mi avete insultato. Mi avete offerto come ricompensa per il mio servizio del denaro — il prezzo di uno schiavo. Io mi pento di avere fatto questo; ecco il vostro denaro. Voglio sottrarmi alla colpa di questo atto.”
1955 186:1.5 When the rulers of the Jews heard Judas, they scoffed at him. One of them sitting near where Judas stood, motioned that he should leave the hall and said: “Your Master has already been put to death by the Romans, and as for your guilt, what is that to us? See you to that—and begone!”
2006 186:1.5 Dopo che i dirigenti ebrei ebbero ascoltato Giuda, si fecero beffe di lui. Uno di loro seduto accanto a dove stava Giuda lo invitò a lasciare la sala e disse: “Il tuo Maestro è già stato messo a morte dai Romani, e quanto alla tua colpa, che cosa ce ne importa? Arrangiati — e vattene!”[5]
1955 186:1.6 As Judas left the Sanhedrin chamber, he removed the thirty pieces of silver from the bag and threw them broadcast over the temple floor. When the betrayer left the temple, he was almost beside himself. Judas was now passing through the experience of the realization of the true nature of sin. All the glamor, fascination, and intoxication of wrongdoing had vanished. Now the evildoer stood alone and face to face with the judgment verdict of his disillusioned and disappointed soul. Sin was bewitching and adventurous in the committing, but now must the harvest of the naked and unromantic facts be faced.
2006 186:1.6 Lasciando la sala del Sinedrio, Giuda tolse i trenta pezzi d’argento dalla borsa e li gettò sul pavimento del tempio[6]. Quando il traditore lasciò il tempio era quasi fuori di sé. Giuda stava ora passando per l’esperienza della realizzazione della vera natura del peccato. L’attrattiva, il fascino e l’ebbrezza della cattiva azione erano tutti svaniti. Ora il malfattore era solo, faccia a faccia con il verdetto del giudizio della sua anima disincantata e delusa. Il peccato era stato ammaliante ed avventuroso nel commetterlo, ma ora egli doveva affrontare la messe dei fatti nudi e crudi e privi di romanticismo.
1955 186:1.7 This onetime ambassador of the kingdom of heaven on earth now walked through the streets of Jerusalem, forsaken and alone. His despair was desperate and well-nigh absolute. On he journeyed through the city and outside the walls, on down into the terrible solitude of the valley of Hinnom, where he climbed up the steep rocks and, taking the girdle of his cloak, fastened one end to a small tree, tied the other about his neck, and cast himself over the precipice. Ere he was dead, the knot which his nervous hands had tied gave way, and the betrayer’s body was dashed to pieces as it fell on the jagged rocks below.
2006 186:1.7 Questo, un tempo ambasciatore del regno dei cieli sulla terra, errava ora per le strade di Gerusalemme solo e abbandonato. La sua disperazione era enorme e quasi assoluta. Egli proseguì attraverso la città e uscì dalle mura, fino al terribile luogo solitario della valle di Hinnom, dove salì su delle rocce scoscese e, presa la cintura della sua veste, ne fissò un’estremità ad un piccolo albero, annodò l’altra attorno al suo collo, e si gettò nel precipizio. Prima che fosse morto, il nodo che avevano fatto le sue mani nervose si sciolse, e il corpo del traditore si sfracellò cadendo sulle sottostanti rocce appuntite[7].
2. THE MASTER’S ATTITUDE
2. IL COMPORTAMENTO DEL MAESTRO
1955 186:2.1 When Jesus was arrested, he knew that his work on earth, in the likeness of mortal flesh, was finished. He fully understood the sort of death he would die, and he was little concerned with the details of his so-called trials.
2006 186:2.1 Quando Gesù fu arrestato, sapeva che la sua opera sulla terra nelle sembianze della carne mortale era terminata. Egli comprendeva pienamente il genere di morte di cui sarebbe morto, e non si preoccupò affatto dei dettagli dei suoi cosiddetti giudizi.
1955 186:2.2 Before the Sanhedrist court Jesus declined to make replies to the testimony of perjured witnesses. There was but one question which would always elicit an answer, whether asked by friend or foe, and that was the one concerning the nature and divinity of his mission on earth. When asked if he were the Son of God, he unfailingly made reply. He steadfastly refused to speak when in the presence of the curious and wicked Herod. Before Pilate he spoke only when he thought that Pilate or some other sincere person might be helped to a better knowledge of the truth by what he said. Jesus had taught his apostles the uselessness of casting their pearls before swine, and he now dared to practice what he had taught. His conduct at this time exemplified the patient submission of the human nature coupled with the majestic silence and solemn dignity of the divine nature. He was altogether willing to discuss with Pilate any question related to the political charges brought against him—any question which he recognized as belonging to the governor’s jurisdiction.
2006 186:2.2 Davanti al tribunale del Sinedrio, Gesù rifiutò di rispondere alle testimonianze di testimoni spergiuri[8]. Ci fu una sola domanda che provocò sempre una risposta, fosse essa posta da amici o da nemici, e fu quella concernente la natura e la divinità della sua missione sulla terra. Quando gli chiesero se era il Figlio di Dio, egli rispose immancabilmente[9]. Egli rifiutò fermamente di parlare in presenza del curioso ed iniquo Erode[10]. Davanti a Pilato parlò soltanto quando pensò che Pilato o qualche altra persona sincera potevano essere aiutati a conoscere meglio la verità da ciò che diceva. Gesù aveva insegnato ai suoi apostoli l’inutilità di gettare le loro perle ai porci, ed egli ora osava praticare ciò che aveva insegnato[11]. La sua condotta in questo momento esemplificava la paziente sottomissione della natura umana, unita al maestoso silenzio e alla solenne dignità della natura divina. Egli era del tutto disposto a discutere con Pilato qualsiasi questione concernente le accuse politiche portate contro di lui — qualsiasi questione che egli riconosceva come pertinente alla giurisdizione del governatore.
1955 186:2.3 Jesus was convinced that it was the will of the Father that he submit himself to the natural and ordinary course of human events just as every other mortal creature must, and therefore he refused to employ even his purely human powers of persuasive eloquence to influence the outcome of the machinations of his socially nearsighted and spiritually blinded fellow mortals. Although Jesus lived and died on Urantia, his whole human career, from first to last, was a spectacle designed to influence and instruct the entire universe of his creation and unceasing upholding.
2006 186:2.3 Gesù era convinto che fosse volontà del Padre che egli si sottomettesse al corso naturale e ordinario degli eventi umani, proprio come deve fare ogni altra creatura mortale, e perciò rifiutò d’impiegare anche i suoi poteri puramente umani di eloquenza persuasiva per influenzare l’esito delle macchinazioni dei suoi simili mortali socialmente miopi e spiritualmente ciechi. Sebbene Gesù sia vissuto e morto su Urantia, tutta la sua carriera umana, dall’inizio alla fine, fu uno spettacolo destinato ad influenzare e ad istruire l’intero universo che aveva creato ed incessantemente sostenuto.
1955 186:2.4 These shortsighted Jews clamored unseemlily for the Master’s death while he stood there in awful silence looking upon the death scene of a nation—his earthly father’s own people.
2006 186:2.4 Questi Ebrei miopi urlavano scompostamente per chiedere la morte del Maestro, mentre egli stava là in terribile silenzio osservando la scena della morte di una nazione — dello stesso popolo di suo padre terreno.
1955 186:2.5 Jesus had acquired that type of human character which could preserve its composure and assert its dignity in the face of continued and gratuitous insult. He could not be intimidated. When first assaulted by the servant of Annas, he had only suggested the propriety of calling witnesses who might duly testify against him.
2006 186:2.5 Gesù aveva acquisito quel tipo di carattere umano che può conservare la sua padronanza ed affermare la sua dignità di fronte ad insulti continuati e gratuiti. Egli non poteva essere intimidito. Quando fu assalito la prima volta dal servo di Anna, egli aveva soltanto suggerito l’opportunità di chiamare dei testimoni che potessero testimoniare debitamente contro di lui.
1955 186:2.6 From first to last, in his so-called trial before Pilate, the onlooking celestial hosts could not refrain from broadcasting to the universe the depiction of the scene of “Pilate on trial before Jesus.”
2006 186:2.6 Dall’inizio alla fine del suo cosiddetto giudizio davanti a Pilato, le schiere celesti in osservazione non poterono trattenersi dal diffondere all’universo la descrizione della scena di “Pilato in giudizio davanti a Gesù”.
1955 186:2.7 When before Caiaphas, and when all the perjured testimony had broken down, Jesus did not hesitate to answer the question of the chief priest, thereby providing in his own testimony that which they desired as a basis for convicting him of blasphemy.
2006 186:2.7 Davanti a Caifa, e dopo che ogni testimonianza spergiura era crollata, Gesù non esitò a rispondere alla domanda del sommo sacerdote, fornendo così con la sua stessa testimonianza ciò che essi desideravano come base per giudicarlo colpevole di bestemmia.
1955 186:2.8 The Master never displayed the least interest in Pilate’s well-meant but halfhearted efforts to effect his release. He really pitied Pilate and sincerely endeavored to enlighten his darkened mind. He was wholly passive to all the Roman governor’s appeals to the Jews to withdraw their criminal charges against him. Throughout the whole sorrowful ordeal he bore himself with simple dignity and unostentatious majesty. He would not so much as cast reflections of insincerity upon his would-be murderers when they asked if he were “king of the Jews.” With but little qualifying explanation he accepted the designation, knowing that, while they had chosen to reject him, he would be the last to afford them real national leadership, even in a spiritual sense.
2006 186:2.8 Il Maestro non manifestò mai il minimo interesse per gli sforzi ben intenzionati ma tiepidi di Pilato per giungere al suo rilascio. Egli aveva realmente pietà di Pilato e si sforzò sinceramente d’illuminare la sua mente ottenebrata. Egli rimase totalmente passivo a tutti gli appelli del governatore romano agli Ebrei perché ritirassero le loro accuse criminali contro di lui. Durante l’intera triste prova egli si comportò con una dignità semplice ed una maestà senza ostentazione. Egli non volle nemmeno fare delle insinuazioni sull’insincerità di coloro che volevano assassinarlo quando gli chiesero se era “re dei Giudei”. Con un minimo adeguato chiarimento egli accettò la designazione, sapendo che, avendo essi scelto di respingerlo, egli sarebbe stato l’ultimo ad offrire loro una reale guida nazionale, anche in senso spirituale.
1955 186:2.9 Jesus said little during these trials, but he said enough to show all mortals the kind of human character man can perfect in partnership with God and to reveal to all the universe the manner in which God can become manifest in the life of the creature when such a creature truly chooses to do the will of the Father, thus becoming an active son of the living God.
2006 186:2.9 Gesù parlò poco durante questi processi, ma disse abbastanza per mostrare a tutti i mortali il genere di carattere umano che l’uomo può perfezionare in associazione con Dio, e per rivelare a tutto l’universo il modo in cui Dio può divenire manifesto nella vita della creatura quando tale creatura sceglie veramente di fare la volontà del Padre, divenendo così un figlio attivo del Dio vivente.
1955 186:2.10 His love for ignorant mortals is fully disclosed by his patience and great self-possession in the face of the jeers, blows, and buffetings of the coarse soldiers and the unthinking servants. He was not even angry when they blindfolded him and, derisively striking him in the face, exclaimed: “Prophesy to us who it was that struck you.”
2006 186:2.10 Il suo amore per i mortali ignoranti è pienamente rivelato dalla sua pazienza e dalla sua grande padronanza di sé di fronte agli scherni, alle percosse e agli schiaffi dei rozzi soldati e dei servi sciocchi. Egli non si irritò nemmeno quando lo bendarono e, colpendolo con derisione in viso, esclamavano: “Profetizzaci chi ti ha colpito”[12].
1955 186:2.11 Pilate spoke more truly than he knew when, after Jesus had been scourged, he presented him before the multitude, exclaiming, “Behold the man!” Indeed, the fear-ridden Roman governor little dreamed that at just that moment the universe stood at attention, gazing upon this unique scene of its beloved Sovereign thus subjected in humiliation to the taunts and blows of his darkened and degraded mortal subjects. And as Pilate spoke, there echoed throughout all Nebadon, “Behold God and man!” Throughout a universe, untold millions have ever since that day continued to behold that man, while the God of Havona, the supreme ruler of the universe of universes, accepts the man of Nazareth as the satisfaction of the ideal of the mortal creatures of this local universe of time and space. In his matchless life he never failed to reveal God to man. Now, in these final episodes of his mortal career and in his subsequent death, he made a new and touching revelation of man to God.
2006 186:2.11 Pilato era più vicino al vero di quanto pensasse quando, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo presentò alla folla esclamando: “Ecco l’uomo!” In verità, il governatore romano dominato dalla paura non immaginava affatto che proprio in quel momento l’universo fosse sul chi vive, contemplando questa scena unica del suo amato Sovrano assoggettato in modo così umiliante ai sarcasmi e alle percosse dei suoi sudditi mortali ottenebrati e degradati[13]. E mentre Pilato parlava, riecheggiò in tutto Nebadon: “Ecco Dio e l’uomo!” In tutto un universo, innumerevoli milioni di creature hanno da quel giorno sempre continuato a contemplare quell’uomo, mentre il Dio di Havona, il capo supremo dell’universo degli universi, accetta l’uomo di Nazaret come soddisfacimento dell’ideale delle creature mortali di questo universo locale del tempo e dello spazio. Nella sua vita incomparabile egli non mancò mai di rivelare Dio all’uomo. Ora, in questi episodi finali della sua carriera di mortale e nella sua morte successiva, egli fece una rivelazione nuova e commovente dell’uomo a Dio.
3. THE DEPENDABLE DAVID ZEBEDEE
3. IL FIDATO DAVIDE ZEBEDEO
1955 186:3.1 Shortly after Jesus was turned over to the Roman soldiers at the conclusion of the hearing before Pilate, a detachment of the temple guards hastened out to Gethsemane to disperse or arrest the followers of the Master. But long before their arrival these followers had scattered. The apostles had retired to designated hiding places; the Greeks had separated and gone to various homes in Jerusalem; the other disciples had likewise disappeared. David Zebedee believed that Jesus’ enemies would return; so he early removed some five or six tents up the ravine near where the Master so often retired to pray and worship. Here he proposed to hide and at the same time maintain a center, or co-ordinating station, for his messenger service. David had hardly left the camp when the temple guards arrived. Finding no one there, they contented themselves with burning the camp and then hastened back to the temple. On hearing their report, the Sanhedrin was satisfied that the followers of Jesus were so thoroughly frightened and subdued that there would be no danger of an uprising or any attempt to rescue Jesus from the hands of his executioners. They were at last able to breathe easily, and so they adjourned, every man going his way to prepare for the Passover.
2006 186:3.1 Poco dopo che Gesù era stato riconsegnato ai soldati romani a conclusione dell’udienza davanti a Pilato, un distaccamento delle guardie del tempio partì in fretta per Getsemani per disperdere o arrestare i discepoli del Maestro. Ma molto prima del loro arrivo questi discepoli si erano sparpagliati. Gli apostoli si erano ritirati in nascondigli prestabiliti; i Greci si erano separati ed erano andati in differenti case a Gerusalemme; gli altri discepoli erano pure spariti. Davide Zebedeo riteneva che i nemici di Gesù sarebbero tornati, cosicché trasferì subito cinque o sei tende più in alto nella forra, vicino al luogo in cui il Maestro si era ritirato così spesso a pregare e adorare. Egli si proponeva di nascondersi qui e di mantenere allo stesso tempo un centro, o stazione di coordinamento, per il suo servizio di messaggeri. Davide aveva appena lasciato il campo quando giunsero le guardie del tempio. Non trovando nessuno sul posto, essi si accontentarono d’incendiare il campo e di ritornare poi in fretta al tempio. Ascoltando il loro rapporto, il Sinedrio fu rassicurato che i discepoli di Gesù erano così completamente spaventati e soggiogati che non vi sarebbe stato alcun pericolo di sommossa o possibile tentativo di liberare Gesù dalle mani dei suoi carnefici. Essi potevano finalmente respirare tranquilli, e così si separarono, andando ciascuno per la propria strada a prepararsi per la Pasqua.
1955 186:3.2 As soon as Jesus was turned over to the Roman soldiers by Pilate for crucifixion, a messenger hastened away to Gethsemane to inform David, and within five minutes runners were on their way to Bethsaida, Pella, Philadelphia, Sidon, Shechem, Hebron, Damascus, and Alexandria. And these messengers carried the news that Jesus was about to be crucified by the Romans at the insistent behest of the rulers of the Jews.
2006 186:3.2 Appena Gesù fu riconsegnato ai soldati romani da Pilato per essere crocifisso, un messaggero partì in fretta per Getsemani per informare Davide, e nello spazio di cinque minuti dei corrieri erano in viaggio per Betsaida, Pella, Filadelfia, Sidone, Sichem, Hebron, Damasco e Alessandria. E questi messaggeri portavano la notizia che Gesù stava per essere crocifisso dai Romani su insistente richiesta dei dirigenti degli Ebrei.
1955 186:3.3 Throughout this tragic day, until the message finally went forth that the Master had been laid in the tomb, David sent messengers about every half hour with reports to the apostles, the Greeks, and Jesus’ earthly family, assembled at the home of Lazarus in Bethany. When the messengers departed with the word that Jesus had been buried, David dismissed his corps of local runners for the Passover celebration and for the coming Sabbath of rest, instructing them to report to him quietly on Sunday morning at the home of Nicodemus, where he proposed to go in hiding for a few days with Andrew and Simon Peter.
2006 186:3.3 Per tutta questa tragica giornata, fino a quando partì l’ultimo messaggio che il Maestro era stato deposto nella tomba, Davide inviò circa ogni mezz’ora dei messaggeri con rapporti per gli apostoli, i Greci e la famiglia terrena di Gesù, riunita a casa di Lazzaro a Betania. Quando i messaggeri partirono con la notizia che Gesù era stato sepolto, Davide congedò il suo corpo di corrieri locali per la celebrazione della Pasqua e il riposo del sabato successivo, ordinando loro di presentarsi in modo discreto a lui la domenica mattina a casa di Nicodemo, dove si proponeva di andare a nascondersi per alcuni giorni con Andrea e Simon Pietro.
1955 186:3.4 This peculiar-minded David Zebedee was the only one of the leading disciples of Jesus who was inclined to take a literal and plain matter-of-fact view of the Master’s assertion that he would die and “rise again on the third day.” David had once heard him make this prediction and, being of a literal turn of mind, now proposed to assemble his messengers early Sunday morning at the home of Nicodemus so that they would be on hand to spread the news in case Jesus rose from the dead. David soon discovered that none of Jesus’ followers were looking for him to return so soon from the grave; therefore did he say little about his belief and nothing about the mobilization of all his messenger force on early Sunday morning except to the runners who had been dispatched on Friday forenoon to distant cities and believer centers.
2006 186:3.4 Questo Davide Zebedeo dalla mente particolare fu il solo tra i principali discepoli di Gesù che fu incline ad avere una visione chiara e precisa dell’affermazione del Maestro che sarebbe morto e “risuscitato il terzo giorno”[14]. Davide l’aveva inteso una volta fare questa predizione, ed essendo di mente pratica, si proponeva ora di riunire i suoi messaggeri domenica mattina presto a casa di Nicodemo perché fossero pronti a diffondere la notizia nel caso Gesù fosse risuscitato dalla morte. Davide non tardò a scoprire che nessuno dei discepoli di Gesù si aspettava che tornasse così presto dalla tomba. Perciò egli parlò poco della sua credenza e non disse nulla sulla mobilitazione di tutto il suo gruppo di messaggeri per domenica mattina presto, salvo ai corrieri che erano stati mandati il venerdì mattina nelle città lontane e nei centri dei credenti.
1955 186:3.5 And so these followers of Jesus, scattered throughout Jerusalem and its environs, that night partook of the Passover and the following day remained in seclusion.
2006 186:3.5 E così questi discepoli di Gesù, sparsi in tutta Gerusalemme e nei suoi dintorni, quella notte condivisero la Pasqua e il giorno successivo rimasero nascosti.
4. PREPARATION FOR THE CRUCIFIXION
4. I PREPARATIVI PER LA CROCIFISSIONE
1955 186:4.1 After Pilate had washed his hands before the multitude, thus seeking to escape the guilt of delivering up an innocent man to be crucified just because he feared to resist the clamor of the rulers of the Jews, he ordered the Master turned over to the Roman soldiers and gave the word to their captain that he was to be crucified immediately. Upon taking charge of Jesus, the soldiers led him back into the courtyard of the praetorium, and after removing the robe which Herod had put on him, they dressed him in his own garments. These soldiers mocked and derided him, but they did not inflict further physical punishment. Jesus was now alone with these Roman soldiers. His friends were in hiding; his enemies had gone their way; even John Zebedee was no longer by his side.
2006 186:4.1 Dopo che Pilato si fu lavato le mani davanti alla moltitudine, cercando così di sfuggire alla colpa di aver consegnato un innocente per essere crocifisso solo perché egli aveva paura di resistere al clamore dei dirigenti ebrei, ordinò che il Maestro fosse consegnato ai soldati romani e diede istruzioni al loro capitano che fosse crocifisso immediatamente[15][16]. Dopo aver preso in consegna Gesù, i soldati lo ricondussero nel cortile del pretorio, e dopo avergli levato la veste che Erode gli aveva messo, lo vestirono con le sue vesti. Questi soldati si burlarono di lui e lo derisero, ma non gli inflissero altre punizioni fisiche[17]. Gesù era ora solo con questi soldati romani. I suoi amici erano nascosti; i suoi nemici erano andati per la loro strada; anche Giovanni Zebedeo non era più al suo fianco.
1955 186:4.2 It was a little after eight o’clock when Pilate turned Jesus over to the soldiers and a little before nine o’clock when they started for the scene of the crucifixion. During this period of more than half an hour Jesus never spoke a word. The executive business of a great universe was practically at a standstill. Gabriel and the chief rulers of Nebadon were either assembled here on Urantia, or else they were closely attending upon the space reports of the archangels in an effort to keep advised as to what was happening to the Son of Man on Urantia.
2006 186:4.2 Erano da poco passate le otto del mattino quando Pilato consegnò Gesù ai soldati, e poco meno delle nove quando essi partirono per la scena della crocifissione[18]. Durante questo periodo di più di mezz’ora Gesù non disse una parola. Gli affari amministrativi di un grande universo erano praticamente fermi. Gabriele e i principali dirigenti di Nebadon erano riuniti qui su Urantia, oppure erano in vigile attesa dei rapporti spaziali degli arcangeli per essere informati su ciò che stava accadendo al Figlio dell’Uomo su Urantia.
1955 186:4.3 By the time the soldiers were ready to depart with Jesus for Golgotha, they had begun to be impressed by his unusual composure and extraordinary dignity, by his uncomplaining silence.
2006 186:4.3 Al momento in cui i soldati furono pronti a partire con Gesù per il Golgota, avevano cominciato ad essere impressionati dalla sua eccezionale compostezza e dalla sua straordinaria dignità, dal suo rassegnato silenzio.
1955 186:4.4 Much of the delay in starting off with Jesus for the site of the crucifixion was due to the last-minute decision of the captain to take along two thieves who had been condemned to die; since Jesus was to be crucified that morning, the Roman captain thought these two might just as well die with him as wait for the end of the Passover festivities.
2006 186:4.4 Gran parte del ritardo nel condurre Gesù al luogo della crocifissione fu dovuto ad una decisione del capitano, presa all’ultimo momento, di condurre anche due ladri che erano stati condannati a morte; poiché Gesù doveva essere crocifisso quella mattina, il capitano romano pensò che questi due potevano anch’essi morire con lui piuttosto che attendere la fine delle festività pasquali[19].
1955 186:4.5 As soon as the thieves could be made ready, they were led into the courtyard, where they gazed upon Jesus, one of them for the first time, but the other had often heard him speak, both in the temple and many months before at the Pella camp.
2006 186:4.5 Appena i ladri poterono essere pronti, furono portati nel cortile, dove guardarono Gesù, uno di loro per la prima volta, ma l’altro l’aveva spesso sentito parlare sia nel tempio che molti mesi prima al campo di Pella.
5. JESUS’ DEATH IN RELATION TO THE PASSOVER
5. RELAZIONE TRA LA MORTE DI GESÙ E LA PASQUA
1955 186:5.1 There is no direct relation between the death of Jesus and the Jewish Passover. True, the Master did lay down his life in the flesh on this day, the day of the preparation for the Jewish Passover, and at about the time of the sacrificing of the Passover lambs in the temple. But this coincidental occurrence does not in any manner indicate that the death of the Son of Man on earth has any connection with the Jewish sacrificial system. Jesus was a Jew, but as the Son of Man he was a mortal of the realms. The events already narrated and leading up to this hour of the Master’s impending crucifixion are sufficient to indicate that his death at about this time was a purely natural and man-managed affair.
2006 186:5.1 Non c’è alcuna relazione diretta tra la morte di Gesù e la Pasqua ebraica. È vero, il Maestro sacrificò la sua vita nella carne in questo giorno, il giorno della preparazione alla Pasqua ebraica, e press’a poco nel momento in cui si sacrificavano gli agnelli pasquali nel tempio. Ma la coincidenza casuale di questi avvenimenti non indica in alcun modo che la morte del Figlio dell’Uomo sulla terra abbia una qualche connessione con il sistema sacrificale ebraico. Gesù era un Ebreo, ma come Figlio dell’Uomo era un mortale dei regni. Gli avvenimenti già narrati e sfocianti in quest’ora dell’imminente crocifissione del Maestro sono sufficienti ad indicare che la sua morte in questo periodo fu un evento puramente naturale e dovuto all’uomo.
1955 186:5.2 It was man and not God who planned and executed the death of Jesus on the cross. True, the Father refused to interfere with the march of human events on Urantia, but the Father in Paradise did not decree, demand, or require the death of his Son as it was carried out on earth. It is a fact that in some manner, sooner or later, Jesus would have had to divest himself of his mortal body, his incarnation in the flesh, but he could have executed such a task in countless ways without dying on a cross between two thieves. All of this was man’s doing, not God’s.
2006 186:5.2 Fu l’uomo e non Dio che progettò ed eseguì la morte di Gesù sulla croce. È vero, il Padre rifiutò d’interferire nello svolgersi degli eventi umani su Urantia, ma il Padre del Paradiso non decretò, né pretese o richiese la morte di suo Figlio quale avvenne sulla terra. È un fatto che in qualche modo, presto o tardi, Gesù avrebbe dovuto svestirsi del suo corpo mortale, della sua incarnazione nella carne, ma avrebbe potuto eseguire tale compito in innumerevoli modi senza morire su una croce tra due ladroni. Tutto ciò fu opera dell’uomo, non di Dio.
1955 186:5.3 At the time of the Master’s baptism he had already completed the technique of the required experience on earth and in the flesh which was necessary for the completion of his seventh and last universe bestowal. At this very time Jesus’ duty on earth was done. All the life he lived thereafter, and even the manner of his death, was a purely personal ministry on his part for the welfare and uplifting of his mortal creatures on this world and on other worlds.
2006 186:5.3 Al momento del suo battesimo il Maestro aveva già completato la tecnica dell’esperienza richiesta sulla terra e nella carne necessaria per completare il suo settimo ed ultimo conferimento nell’universo. In questo stesso momento il compito di Gesù sulla terra era terminato. Tutta la vita che egli visse poi, ed anche il modo in cui morì, furono un ministero puramente personale da parte sua per il benessere e l’elevazione delle sue creature mortali su questo mondo e su altri mondi.
1955 186:5.4 The gospel of the good news that mortal man may, by faith, become spirit-conscious that he is a son of God, is not dependent on the death of Jesus. True, indeed, all this gospel of the kingdom has been tremendously illuminated by the Master’s death, but even more so by his life.
2006 186:5.4 Il vangelo della buona novella che l’uomo mortale può, per mezzo della fede, divenire spiritualmente cosciente di essere figlio di Dio, non dipende dalla morte di Gesù. È vero, tutto questo vangelo del regno è stato straordinariamente illuminato dalla morte del Maestro, ma lo è stato ancor più dalla sua vita[20].
1955 186:5.5 All that the Son of Man said or did on earth greatly embellished the doctrines of sonship with God and of the brotherhood of men, but these essential relationships of God and men are inherent in the universe facts of God’s love for his creatures and the innate mercy of the divine Sons. These touching and divinely beautiful relations between man and his Maker, on this world and on all others throughout the universe of universes, have existed from eternity; and they are not in any sense dependent on these periodic bestowal enactments of the Creator Sons of God, who thus assume the nature and likeness of their created intelligences as a part of the price which they must pay for the final acquirement of unlimited sovereignty over their respective local universes.
2006 186:5.5 Tutto ciò che il Figlio dell’Uomo disse o fece sulla terra abbellì grandemente le dottrine della filiazione con Dio e della fratellanza degli uomini, ma queste essenziali relazioni tra Dio e gli uomini sono insite nei fatti universali dell’amore di Dio per le sue creature e dell’innata misericordia dei Figli divini. Queste relazioni toccanti e divinamente belle tra l’uomo e il suo Creatore su questo mondo e su tutti gli altri mondi dell’intero universo degli universi sono esistite dall’eternità. Ed esse non dipendono in alcun senso dall’effettuazione di questi periodici conferimenti dei Figli Creatori di Dio, che assumono così la natura e le sembianze delle intelligenze create da loro come parte del prezzo che devono pagare per l’acquisizione definitiva della sovranità illimitata sui loro rispettivi universi locali.
1955 186:5.6 The Father in heaven loved mortal man on earth just as much before the life and death of Jesus on Urantia as he did after this transcendent exhibition of the copartnership of man and God. This mighty transaction of the incarnation of the God of Nebadon as a man on Urantia could not augment the attributes of the eternal, infinite, and universal Father, but it did enrich and enlighten all other administrators and creatures of the universe of Nebadon. While the Father in heaven loves us no more because of this bestowal of Michael, all other celestial intelligences do. And this is because Jesus not only made a revelation of God to man, but he also likewise made a new revelation of man to the Gods and to the celestial intelligences of the universe of universes.
2006 186:5.6 Il Padre che è nei cieli amava l’uomo mortale della terra prima della vita e della morte di Gesù su Urantia, tanto quanto dopo questa manifestazione trascendente della co-associazione di uomo e Dio. Questa potente operazione dell’incarnazione del Dio di Nebadon come uomo su Urantia non poteva accrescere gli attributi del Padre eterno, infinito ed universale, ma arricchì ed illuminò tutti gli altri amministratori e creature dell’universo di Nebadon. Mentre il Padre che è nei cieli non ci ama maggiormente a causa di questo conferimento di Micael, tutte le altre intelligenze celesti lo fanno. E ciò in quanto Gesù non solo fece una rivelazione di Dio all’uomo, ma fece anche parimenti una nuova rivelazione dell’uomo a Dio e alle intelligenze celesti dell’universo degli universi.
1955 186:5.7 Jesus is not about to die as a sacrifice for sin. He is not going to atone for the inborn moral guilt of the human race. Mankind has no such racial guilt before God. Guilt is purely a matter of personal sin and knowing, deliberate rebellion against the will of the Father and the administration of his Sons.
2006 186:5.7 Gesù non sta per morire a titolo di sacrificio per il peccato[21]. Non sta andando a fare ammenda della colpa morale innata della razza umana. L’umanità non ha una tale colpa razziale al cospetto di Dio. La colpa è una mera questione di peccato personale e di ribellione cosciente e deliberata contro la volontà del Padre e l’amministrazione dei suoi Figli.
1955 186:5.8 Sin and rebellion have nothing to do with the fundamental bestowal plan of the Paradise Sons of God, albeit it does appear to us that the salvage plan is a provisional feature of the bestowal plan.
2006 186:5.8 Il peccato e la ribellione non hanno niente a che fare con il fondamentale piano di conferimento dei Figli Paradisiaci di Dio, sebbene sembri a noi che il piano di salvezza sia un aspetto diretto del piano di conferimento.
1955 186:5.9 The salvation of God for the mortals of Urantia would have been just as effective and unerringly certain if Jesus had not been put to death by the cruel hands of ignorant mortals. If the Master had been favorably received by the mortals of earth and had departed from Urantia by the voluntary relinquishment of his life in the flesh, the fact of the love of God and the mercy of the Son—the fact of sonship with God—would have in no wise been affected. You mortals are the sons of God, and only one thing is required to make such a truth factual in your personal experience, and that is your spirit-born faith.
2006 186:5.9 La salvezza di Dio per i mortali di Urantia sarebbe stata altrettanto efficace ed infallibilmente certa se Gesù non fosse stato messo a morte dalle crudeli mani di mortali ignoranti. Se il Maestro fosse stato accolto favorevolmente dai mortali della terra e fosse partito da Urantia per abbandono volontario della sua vita nella carne, il fatto dell’amore di Dio e della misericordia del Figlio — il fatto della filiazione con Dio — non sarebbe stato intaccato in alcun modo. Voi mortali siete i figli di Dio, e solo una cosa è richiesta per rendere fattuale tale verità nella vostra esperienza personale, ed è la vostra fede nata dallo spirito.