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Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 84. Il matrimonio e la vita di famiglia |
Indice
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Fascicolo 86. L’evoluzione primitiva della religione |
THE ORIGINS OF WORSHIP
LE ORIGINI DELL’ADORAZIONE
1955 85:0.1 PRIMITIVE religion had a biologic origin, a natural evolutionary development, aside from moral associations and apart from all spiritual influences. The higher animals have fears but no illusions, hence no religion. Man creates his primitive religions out of his fears and by means of his illusions.
2006 85:0.1 LA religione primitiva ha avuto un’origine biologica, uno sviluppo evoluzionario naturale, indipendente dalle associazioni morali e al di fuori di ogni influenza spirituale. Gli animali superiori hanno delle paure ma non delle illusioni, quindi nessuna religione. L’uomo crea le sue religioni primitive dalle sue paure e per mezzo delle sue illusioni.
1955 85:0.2 In the evolution of the human species, worship in its primitive manifestations appears long before the mind of man is capable of formulating the more complex concepts of life now and in the hereafter which deserve to be called religion. Early religion was wholly intellectual in nature and was entirely predicated on associational circumstances. The objects of worship were altogether suggestive; they consisted of the things of nature which were close at hand, or which loomed large in the commonplace experience of the simple-minded primitive Urantians.
2006 85:0.2 Nell’evoluzione della specie umana l’adorazione, nelle sue manifestazioni primitive, appare molto prima che la mente dell’uomo sia capace di formulare i concetti più complessi di vita quaggiù e nell’aldilà che meritino di essere chiamati religione. La religione primitiva era di natura del tutto intellettuale ed interamente fondata su circostanze associative. Gli oggetti di adorazione erano totalmente suggestivi; consistevano in cose della natura che erano a portata di mano o che erano in primo piano nell’esperienza ordinaria delle menti semplici degli Urantiani primitivi.
1955 85:0.3 When religion once evolved beyond nature worship, it acquired roots of spirit origin but was nevertheless always conditioned by the social environment. As nature worship developed, man’s concepts envisioned a division of labor in the supermortal world; there were nature spirits for lakes, trees, waterfalls, rain, and hundreds of other ordinary terrestrial phenomena.
2006 85:0.3 Quando la religione si fu evoluta al di là dell’adorazione della natura, acquisì radici di origine spirituale, ma fu tuttavia sempre condizionata dall’ambiente sociale. A mano a mano che l’adorazione della natura si sviluppò, i concetti umani immaginarono una divisione del lavoro nel mondo supermortale; c’erano spiriti della natura per laghi, alberi, cascate, piogge e centinaia di altri fenomeni terrestri ordinari.
1955 85:0.4 At one time or another mortal man has worshiped everything on the face of the earth, including himself. He has also worshiped about everything imaginable in the sky and beneath the surface of the earth. Primitive man feared all manifestations of power; he worshiped every natural phenomenon he could not comprehend. The observation of powerful natural forces, such as storms, floods, earthquakes, landslides, volcanoes, fire, heat, and cold, greatly impressed the expanding mind of man. The inexplicable things of life are still termed “acts of God” and “mysterious dispensations of Providence.”
2006 85:0.4 In un’epoca o in un’altra l’uomo mortale ha adorato ogni cosa esistente sulla faccia della terra, incluso se stesso. Ha adorato anche ogni cosa immaginabile nel cielo e sotto la superficie della terra. L’uomo primitivo temeva tutte le manifestazioni di potere; adorava ogni fenomeno naturale che non riusciva a comprendere. L’osservazione di potenti forze naturali, quali tempeste, inondazioni, terremoti, frane, vulcani, fuoco, caldo e freddo, impressionava grandemente la mente in espansione dell’uomo[1]. Le cose inspiegabili della vita sono ancora chiamate “atti di Dio” e “misteriose dispensazioni della Provvidenza”.
1. WORSHIP OF STONES AND HILLS
1. L’ADORAZIONE DI PIETRE E DI COLLINE
1955 85:1.1 The first object to be worshiped by evolving man was a stone. Today the Kateri people of southern India still worship a stone, as do numerous tribes in northern India. Jacob slept on a stone because he venerated it; he even anointed it. Rachel concealed a number of sacred stones in her tent.
2006 85:1.1 Il primo oggetto ad essere adorato dall’uomo in evoluzione fu una pietra. Oggi la popolazione Kateri dell’India meridionale adora ancora una pietra, così come fanno numerose tribù dell’India settentrionale. Giacobbe dormì su una pietra perché la venerava; egli perfino la unse[2]. Rachele celava parecchie pietre sacre nella sua tenda[3].
1955 85:1.2 Stones first impressed early man as being out of the ordinary because of the manner in which they would so suddenly appear on the surface of a cultivated field or pasture. Men failed to take into account either erosion or the results of the overturning of soil. Stones also greatly impressed early peoples because of their frequent resemblance to animals. The attention of civilized man is arrested by numerous stone formations in the mountains which so much resemble the faces of animals and even men. But the most profound influence was exerted by meteoric stones which primitive humans beheld hurtling through the atmosphere in flaming grandeur. The shooting star was awesome to early man, and he easily believed that such blazing streaks marked the passage of a spirit on its way to earth. No wonder men were led to worship such phenomena, especially when they subsequently discovered the meteors. And this led to greater reverence for all other stones. In Bengal many worship a meteor which fell to earth in A.D. 1880.
2006 85:1.2 Le pietre impressionarono inizialmente l’uomo primitivo essendo fuori dell’ordinario a causa del modo in cui apparivano così improvvisamente sulla superficie di un campo coltivato o da pascolo. Gli uomini non tenevano conto né dell’erosione né dei risultati del ribaltamento del terreno. Le pietre impressionarono molto i popoli primitivi anche a causa della loro frequente somiglianza con gli animali. L’attenzione dell’uomo civilizzato è attratta da numerose formazioni rocciose delle montagne che assomigliano molto a musi di animali ed anche a facce di uomini. Ma l’influenza più profonda fu esercitata dalle pietre meteoriche che gli umani primitivi vedevano precipitare attraverso l’atmosfera con fiammeggiante splendore. Le stelle filanti terrorizzavano l’uomo primitivo, ed egli credeva facilmente che tali scie luminose indicassero il passaggio di uno spirito nel suo viaggio verso la terra. Non c’è da meravigliarsi che gli uomini siano stati portati ad adorare tali fenomeni, specialmente quando scoprirono in seguito le meteore. E questo portò ad un maggior rispetto per tutte le altre pietre. Nel Bengala molti adorano una meteora che cadde sulla Terra nel 1880.
1955 85:1.3 All ancient clans and tribes had their sacred stones, and most modern peoples manifest a degree of veneration for certain types of stones—their jewels. A group of five stones was reverenced in India; in Greece it was a cluster of thirty; among the red men it was usually a circle of stones. The Romans always threw a stone into the air when invoking Jupiter. In India even to this day a stone can be used as a witness. In some regions a stone may be employed as a talisman of the law, and by its prestige an offender can be haled into court. But simple mortals do not always identify Deity with an object of reverent ceremony. Such fetishes are many times mere symbols of the real object of worship.
2006 85:1.3 Tutti gli antichi clan e tribù avevano le loro pietre sacre, e la maggior parte dei popoli moderni manifesta una relativa venerazione per certi tipi di pietre — i loro gioielli. Un gruppo di cinque pietre era venerato in India; in Grecia c’era un cumulo di trenta pietre; tra gli uomini rossi c’era di solito un cerchio di pietre. I Romani gettavano sempre una pietra in aria quando invocavano Giove. In India anche ai giorni nostri una pietra può essere usata come testimone[4]. In certe regioni una pietra può essere impiegata come talismano della legge, e per il suo prestigio un offensore può essere trascinato in tribunale. Ma i semplici mortali non identificano sempre la Deità con un oggetto di culto riverente. Questi feticci sono molto spesso meri simboli del vero oggetto di adorazione.
1955 85:1.4 The ancients had a peculiar regard for holes in stones. Such porous rocks were supposed to be unusually efficacious in curing diseases. Ears were not perforated to carry stones, but the stones were put in to keep the ear holes open. Even in modern times superstitious persons make holes in coins. In Africa the natives make much ado over their fetish stones. In fact, among all backward tribes and peoples stones are still held in superstitious veneration. Stone worship is even now widespread over the world. The tombstone is a surviving symbol of images and idols which were carved in stone in connection with beliefs in ghosts and the spirits of departed fellow beings.
2006 85:1.4 Gli antichi avevano una particolare considerazione per i buchi nelle pietre. Tali rocce porose si riteneva che fossero eccezionalmente efficaci per guarire le malattie. Le orecchie non erano forate per portare delle pietre, ma vi si mettevano dentro delle pietre per tenere aperto il condotto uditivo. Anche nei tempi moderni delle persone superstiziose fanno dei buchi nelle monete. In Africa i nativi hanno un gran daffare con le loro pietre feticce. Infatti, tra tutte le tribù e le popolazioni arretrate le pietre sono ancora tenute in superstiziosa venerazione. L’adorazione delle pietre è ancora oggi molto diffusa nel mondo. La pietra tombale è un simbolo sopravvivente delle immagini e degli idoli che venivano scolpiti nella pietra in connessione con le credenze nei fantasmi e negli spiriti di persone decedute.
1955 85:1.5 Hill worship followed stone worship, and the first hills to be venerated were large stone formations. It presently became the custom to believe that the gods inhabited the mountains, so that high elevations of land were worshiped for this additional reason. As time passed, certain mountains were associated with certain gods and therefore became holy. The ignorant and superstitious aborigines believed that caves led to the underworld, with its evil spirits and demons, in contrast with the mountains, which were identified with the later evolving concepts of good spirits and deities.
2006 85:1.5 L’adorazione delle colline seguì l’adorazione delle pietre, e le prime colline ad essere venerate furono delle grandi formazioni rocciose[5]. Divenne ben presto costume credere che gli dei abitassero le montagne, cosicché le alte elevazioni di terra furono adorate per questa ragione aggiuntiva[6]. Con il passare del tempo alcune montagne furono associate a certi dei e perciò divennero sacre. Gli aborigeni ignoranti e superstiziosi credevano che le grotte conducessero al mondo sotterraneo, con i suoi demoni e spiriti cattivi, in contrasto con le montagne che furono identificate con i successivi concetti in evoluzione di spiriti e deità buoni.
2. WORSHIP OF PLANTS AND TREES
2. L’ADORAZIONE DI PIANTE E DI ALBERI
1955 85:2.1 Plants were first feared and then worshiped because of the intoxicating liquors which were derived therefrom. Primitive man believed that intoxication rendered one divine. There was supposed to be something unusual and sacred about such an experience. Even in modern times alcohol is known as “spirits.”
2006 85:2.1 Le piante furono prima temute e poi adorate a causa dei liquori inebrianti che ne venivano ricavati. L’uomo primitivo credeva che l’ubriachezza rendesse divini. Si riteneva che ci fosse qualcosa d’insolito e di sacro in tale esperienza. Anche nei tempi moderni l’alcool è conosciuto come “spirito”.
1955 85:2.3 The cults of tree worship are among the oldest religious groups. All early marriages were held under the trees, and when women desired children, they would sometimes be found out in the forest affectionately embracing a sturdy oak. Many plants and trees were venerated because of their real or fancied medicinal powers. The savage believed that all chemical effects were due to the direct activity of supernatural forces.
2006 85:2.3 Il culto di adorazione degli alberi si trova tra i più antichi gruppi religiosi. Tutti i matrimoni primitivi erano celebrati sotto gli alberi, e quando le donne desideravano dei figli erano talvolta trovate nella foresta affettuosamente abbracciate ad una robusta quercia. Molti alberi e piante erano venerati a causa delle loro virtù medicinali reali o presunte. Il selvaggio credeva che tutti gli effetti chimici fossero dovuti all’attività diretta di forze soprannaturali.
1955 85:2.4 Ideas about tree spirits varied greatly among different tribes and races. Some trees were indwelt by kindly spirits; others harbored the deceptive and cruel. The Finns believed that most trees were occupied by kind spirits. The Swiss long mistrusted the trees, believing they contained tricky spirits. The inhabitants of India and eastern Russia regard the tree spirits as being cruel. The Patagonians still worship trees, as did the early Semites. Long after the Hebrews ceased tree worship, they continued to venerate their various deities in the groves. Except in China, there once existed a universal cult of the tree of life.
2006 85:2.4 Le idee sugli spiriti degli alberi variavano grandemente tra le differenti tribù e razze. Alcuni alberi erano abitati da spiriti benigni; altri ospitavano quelli ingannevoli e crudeli. I Finlandesi credevano che la maggior parte degli alberi fosse abitata da spiriti benevoli. Gli Svizzeri diffidarono a lungo degli alberi; essi credevano che contenessero spiriti infidi. Gli abitanti dell’India e della Russia orientale consideravano gli spiriti degli alberi degli esseri crudeli. I Patagoni adorano ancora gli alberi, come fecero i Semiti primitivi. Molto tempo dopo che gli Ebrei ebbero cessato di adorare gli alberi, continuarono a venerare le loro diverse deità nei boschetti[8]. Salvo che in Cina, esisteva una volta un culto universale dell’albero della vita[9].
1955 85:2.5 The belief that water or precious metals beneath the earth’s surface can be detected by a wooden divining rod is a relic of the ancient tree cults. The Maypole, the Christmas tree, and the superstitious practice of rapping on wood perpetuate certain of the ancient customs of tree worship and the later-day tree cults.
2006 85:2.5 La credenza che l’acqua o i metalli preziosi sotto la superficie della terra si possano scoprire con l’aiuto di una bacchetta di legno da rabdomante è un residuo degli antichi culti degli alberi. L’albero di maggio, l’albero di Natale e la pratica superstiziosa di toccare il legno perpetuano alcuni degli antichi costumi di adorazione degli alberi e dei più recenti culti degli alberi.
1955 85:2.6 Many of these earliest forms of nature veneration became blended with the later evolving techniques of worship, but the earliest mind-adjutant-activated types of worship were functioning long before the newly awakening religious nature of mankind became fully responsive to the stimulus of spiritual influences.
2006 85:2.6 Molte di queste forme più antiche di venerazione della natura si mescolarono alle tecniche di adorazione che si svilupparono più tardi, ma i primissimi tipi di adorazione attivati da uno spirito aiutante della mente funzionavano molto prima che la natura religiosa appena risvegliata dell’umanità fosse divenuta pienamente sensibile allo stimolo d’influenze spirituali.
3. THE WORSHIP OF ANIMALS
3. L’ADORAZIONE DI ANIMALI
1955 85:3.1 Primitive man had a peculiar and fellow feeling for the higher animals. His ancestors had lived with them and even mated with them. In southern Asia it was early believed that the souls of men came back to earth in animal form. This belief was a survival of the still earlier practice of worshiping animals.
2006 85:3.1 L’uomo primitivo aveva un sentimento particolare di cameratismo per gli animali superiori. I suoi antenati avevano vissuto con loro e si erano anche accoppiati con loro. Nell’Asia meridionale si credeva anticamente che le anime degli uomini ritornassero sulla terra sotto forma di animali. Questa credenza era una sopravvivenza della pratica ancora più antica di adorare gli animali.
1955 85:3.2 Early men revered the animals for their power and their cunning. They thought the keen scent and the farseeing eyes of certain creatures betokened spirit guidance. The animals have all been worshiped by one race or another at one time or another. Among such objects of worship were creatures that were regarded as half human and half animal, such as centaurs and mermaids.
2006 85:3.2 Gli uomini primitivi riverivano gli animali per la loro forza e la loro astuzia. Essi pensavano che l’odorato affinato e la vista penetrante di certe bestie indicassero una guida spirituale. Gli animali sono stati tutti adorati da una razza o da un’altra in un’epoca o in un’altra. Tra questi oggetti di adorazione c’erano delle creature considerate metà umane e metà animali, quali i centauri e le sirene.
1955 85:3.3 The Hebrews worshiped serpents down to the days of King Hezekiah, and the Hindus still maintain friendly relations with their house snakes. The Chinese worship of the dragon is a survival of the snake cults. The wisdom of the serpent was a symbol of Greek medicine and is still employed as an emblem by modern physicians. The art of snake charming has been handed down from the days of the female shamans of the snake love cult, who, as the result of daily snake bites, became immune, in fact, became genuine venom addicts and could not get along without this poison.
2006 85:3.3 Gli Ebrei adorarono i serpenti fino all’epoca del re Ezechia, e gli Indù mantengono ancora relazioni amichevoli con i loro serpenti domestici[10]. L’adorazione del drago da parte dei Cinesi è una sopravvivenza del culto dei serpenti. La saggezza del serpente era un simbolo della medicina greca ed è ancora utilizzato come emblema dai medici moderni. L’arte d’incantare i serpenti è stata tramandata dall’epoca delle donne sciamane praticanti il culto dell’amore per i serpenti, le quali, a seguito dei morsi quotidiani dei serpenti, divenivano immunizzate; in effetti divenivano delle vere tossicomani e non potevano più fare a meno di questo veleno.
1955 85:3.4 The worship of insects and other animals was promoted by a later misinterpretation of the golden rule—doing to others (every form of life) as you would be done by. The ancients once believed that all winds were produced by the wings of birds and therefore both feared and worshiped all winged creatures. The early Nordics thought that eclipses were caused by a wolf that devoured a portion of the sun or moon. The Hindus often show Vishnu with a horse’s head. Many times an animal symbol stands for a forgotten god or a vanished cult. Early in evolutionary religion the lamb became the typical sacrificial animal and the dove the symbol of peace and love.
2006 85:3.4 L’adorazione d’insetti e di altri animali fu causata da una successiva errata interpretazione della regola d’oro — fare agli altri (a qualsiasi forma di vita) ciò che vorreste fosse fatto a voi. Un tempo gli antichi credevano che tutti i venti fossero prodotti dalle ali degli uccelli e perciò temevano e adoravano tutte le creature alate. I Nordici primitivi credevano che le eclissi fossero causate da un lupo che divorava una porzione del sole o della luna. Gli Indù mostrano spesso Visnù con una testa di cavallo. Molte volte un simbolo animale rappresenta un dio dimenticato o un culto scomparso. Nella religione evoluzionaria l’agnello divenne presto il tipico animale sacrificale e la colomba il simbolo della pace e dell’amore[11][12].
1955 85:3.5 In religion, symbolism may be either good or bad just to the extent that the symbol does or does not displace the original worshipful idea. And symbolism must not be confused with direct idolatry wherein the material object is directly and actually worshiped.
2006 85:3.5 In religione il simbolismo è buono o cattivo nell’esatta misura in cui il simbolo soppianta o meno l’idea originale di adorazione. Il simbolismo non deve essere confuso con l’idolatria diretta in cui l’oggetto materiale è direttamente ed effettivamente adorato.
4. WORSHIP OF THE ELEMENTS
4. L’ADORAZIONE DEGLI ELEMENTI
1955 85:4.1 Mankind has worshiped earth, air, water, and fire. The primitive races venerated springs and worshiped rivers. Even now in Mongolia there flourishes an influential river cult. Baptism became a religious ceremonial in Babylon, and the Greeks practiced the annual ritual bath. It was easy for the ancients to imagine that the spirits dwelt in the bubbling springs, gushing fountains, flowing rivers, and raging torrents. Moving waters vividly impressed these simple minds with beliefs of spirit animation and supernatural power. Sometimes a drowning man would be refused succor for fear of offending some river god.
2006 85:4.1 L’umanità ha adorato la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco. Le razze primitive veneravano le sorgenti e adoravano i fiumi. Ancora oggi in Mongolia prospera un influente culto dei fiumi. Il battesimo divenne una cerimonia religiosa in Babilonia ed i Creek amerindi praticarono il bagno rituale annuale[13]. Era facile per gli antichi immaginare che gli spiriti abitassero le sorgenti gorgoglianti, le fontane zampillanti, i fiumi fluenti ed i torrenti impetuosi. Le acque in movimento impressionavano vivamente queste menti semplici con credenze di animazione da parte degli spiriti e di potere soprannaturale[14]. Talvolta si rifiutava di soccorrere un uomo che stava per annegare per paura di offendere qualche dio fluviale.
1955 85:4.2 Many things and numerous events have functioned as religious stimuli to different peoples in different ages. A rainbow is yet worshiped by many of the hill tribes of India. In both India and Africa the rainbow is thought to be a gigantic celestial snake; Hebrews and Christians regard it as “the bow of promise.” Likewise, influences regarded as beneficent in one part of the world may be looked upon as malignant in other regions. The east wind is a god in South America, for it brings rain; in India it is a devil because it brings dust and causes drought. The ancient Bedouins believed that a nature spirit produced the sand whirls, and even in the times of Moses belief in nature spirits was strong enough to insure their perpetuation in Hebrew theology as angels of fire, water, and air.
2006 85:4.2 Molte cose e numerosi avvenimenti hanno agito da stimolo religioso per popoli differenti in epoche diverse. Un arcobaleno è ancora adorato da molte delle tribù montanare dell’India. In India ed in Africa si crede che l’arcobaleno sia un gigantesco serpente celeste; gli Ebrei e i Cristiani lo considerano come “l’arco della promessa”[15]. Similmente delle influenze considerate benefiche in una parte del mondo possono essere ritenute malefiche in altre regioni. Il vento dell’est è un dio nell’America del Sud perché porta la pioggia; in India è un demone perché porta polvere e causa siccità. Gli antichi Beduini credevano che uno spirito della natura producesse i turbini di sabbia, ed anche ai tempi di Mosè la credenza negli spiriti della natura fu abbastanza forte da assicurare la loro perpetuazione nella teologia ebraica come angeli del fuoco, dell’acqua e dell’aria[16][17][18].
1955 85:4.3 Clouds, rain, and hail have all been feared and worshiped by numerous primitive tribes and by many of the early nature cults. Windstorms with thunder and lightning overawed early man. He was so impressed with these elemental disturbances that thunder was regarded as the voice of an angry god. The worship of fire and the fear of lightning were linked together and were widespread among many early groups.
2006 85:4.3 Nuvole, pioggia e grandine sono state tutte temute e adorate da numerose tribù primitive ed in molti dei culti primitivi della natura[19][20][21]. Le tempeste con tuoni e lampi intimidivano l’uomo primitivo. Egli era talmente impressionato da queste perturbazioni degli elementi che considerava il tuono come la voce di un dio in collera[22]. L’adorazione del fuoco e la paura della folgore erano collegati ed assai diffusi tra molti gruppi primitivi.
1955 85:4.4 Fire was mixed up with magic in the minds of primitive fear-ridden mortals. A devotee of magic will vividly remember one positive chance result in the practice of his magic formulas, while he nonchalantly forgets a score of negative results, out-and-out failures. Fire reverence reached its height in Persia, where it long persisted. Some tribes worshiped fire as a deity itself; others revered it as the flaming symbol of the purifying and purging spirit of their venerated deities. Vestal virgins were charged with the duty of watching sacred fires, and in the twentieth century candles still burn as a part of the ritual of many religious services.
2006 85:4.4 Il fuoco era mescolato alla magia nella mente dei mortali primitivi dominati dalla paura[23]. Un adepto della magia ricorderà chiaramente un risultato casualmente positivo nella pratica delle sue formule magiche, mentre dimentica disinvoltamente decine di risultati negativi, di fallimenti completi. La venerazione del fuoco raggiunse il suo apice in Persia, dove persisté a lungo. Alcune tribù adoravano il fuoco come una deità stessa; altri lo veneravano come simbolo ardente dello spirito purificatore e depuratore delle loro deità venerate. Delle vergini vestali erano incaricate di vegliare sui fuochi sacri, e nel ventesimo secolo delle candele bruciano ancora come parte del rituale di molti servizi religiosi[24].
5. WORSHIP OF THE HEAVENLY BODIES
5. L’ADORAZIONE DEI CORPI CELESTI
1955 85:5.1 The worship of rocks, hills, trees, and animals naturally developed up through fearful veneration of the elements to the deification of the sun, moon, and stars. In India and elsewhere the stars were regarded as the glorified souls of great men who had departed from the life in the flesh. The Chaldean star cultists considered themselves to be the children of the sky father and the earth mother.
2006 85:5.1 L’adorazione di rocce, montagne, alberi e animali si trasformò naturalmente, passando dalla venerazione timorosa degli elementi alla deificazione del sole, della luna e delle stelle. In India e altrove le stelle furono considerate come le anime glorificate di grandi uomini che avevano lasciato la vita nella carne. Gli adepti caldei del culto delle stelle si consideravano figli del padre cielo e della madre terra.
1955 85:5.2 Moon worship preceded sun worship. Veneration of the moon was at its height during the hunting era, while sun worship became the chief religious ceremony of the subsequent agricultural ages. Solar worship first took extensive root in India, and there it persisted the longest. In Persia sun veneration gave rise to the later Mithraic cult. Among many peoples the sun was regarded as the ancestor of their kings. The Chaldeans put the sun in the center of “the seven circles of the universe.” Later civilizations honored the sun by giving its name to the first day of the week.
2006 85:5.2 L’adorazione della luna precedette l’adorazione del sole. La venerazione della luna raggiunse il suo apice durante l’era della caccia, mentre l’adorazione del sole divenne la principale cerimonia religiosa delle ere agricole successive. L’adorazione del sole si radicò dapprima estesamente in India ed è là che persisté il più a lungo. In Persia la venerazione del sole diede origine al culto mitraico successivo. Tra molti popoli il sole era considerato come l’antenato dei loro re. I Caldei ponevano il sole al centro de “i sette cerchi dell’universo”. Civiltà più tardive onorarono il sole dando il suo nome al primo giorno della settimana.
1955 85:5.3 The sun god was supposed to be the mystic father of the virgin-born sons of destiny who ever and anon were thought to be bestowed as saviors upon favored races. These supernatural infants were always put adrift upon some sacred river to be rescued in an extraordinary manner, after which they would grow up to become miraculous personalities and the deliverers of their peoples.
2006 85:5.3 Il dio sole era ritenuto essere il padre mistico dei figli del destino nati da una vergine che di tanto in tanto si pensava fossero conferiti come salvatori alle razze predilette. Questi bambini soprannaturali erano sempre abbandonati alla deriva su qualche fiume sacro, erano salvati in una maniera straordinaria, dopodiché sarebbero cresciuti per diventare personalità miracolose ed i liberatori dei loro popoli[25].
6. WORSHIP OF MAN
6. L’ADORAZIONE DELL’UOMO
1955 85:6.1 Having worshiped everything else on the face of the earth and in the heavens above, man has not hesitated to honor himself with such adoration. The simple-minded savage makes no clear distinction between beasts, men, and gods.
2006 85:6.1 Dopo aver adorato tutto ciò che si trovava sulla faccia della terra e nei cieli, l’uomo non esitò ad onorare con una simile adorazione se stesso. Gli ingenui selvaggi non fanno una netta distinzione tra bestie, uomini e dei.
1955 85:6.2 Early man regarded all unusual persons as superhuman, and he so feared such beings as to hold them in reverential awe; to some degree he literally worshiped them. Even having twins was regarded as being either very lucky or very unlucky. Lunatics, epileptics, and the feeble-minded were often worshiped by their normal-minded fellows, who believed that such abnormal beings were indwelt by the gods. Priests, kings, and prophets were worshiped; the holy men of old were looked upon as inspired by the deities.
2006 85:6.2 L’uomo primitivo considerava tutte le persone insolite come superumane e temeva talmente tali esseri da manifestare nei loro confronti un timore reverenziale; in una certa misura li adorava letteralmente. Anche avere dei gemelli era considerato sia come una grande fortuna sia come una grande disgrazia. Lunatici, epilettici e deboli di mente erano spesso adorati dai loro compagni mentalmente normali, i quali credevano che tali esseri anormali fossero abitati dagli dei. Furono adorati sacerdoti, re e profeti; gli uomini santi di un tempo erano ritenuti ispirati dalle deità.
1955 85:6.3 Tribal chiefs died and were deified. Later, distinguished souls passed on and were sainted. Unaided evolution never originated gods higher than the glorified, exalted, and evolved spirits of deceased humans. In early evolution religion creates its own gods. In the course of revelation the Gods formulate religion. Evolutionary religion creates its gods in the image and likeness of mortal man; revelatory religion seeks to evolve and transform mortal man into the image and likeness of God.
2006 85:6.3 Capi tribù morirono e furono deificati. Più tardi anime insigni morirono e furono santificate. L’evoluzione da sola non ha mai dato origine a dei superiori agli spiriti glorificati, esaltati ed evoluti di umani deceduti. Nella sua evoluzione iniziale la religione crea i propri dei. Nel corso della rivelazione gli Dei formulano la religione. La religione evoluzionaria crea i suoi dei ad immagine e somiglianza dell’uomo mortale; la religione rivelata cerca di evolvere e di trasformare l’uomo mortale ad immagine e somiglianza di Dio.
1955 85:6.4 The ghost gods, who are of supposed human origin, should be distinguished from the nature gods, for nature worship did evolve a pantheon—nature spirits elevated to the position of gods. The nature cults continued to develop along with the later appearing ghost cults, and each exerted an influence upon the other. Many religious systems embraced a dual concept of deity, nature gods and ghost gods; in some theologies these concepts are confusingly intertwined, as is illustrated by Thor, a ghost hero who was also master of the lightning.
2006 85:6.4 Gli dei fantasma, che sono di supposta origine umana, devono essere distinti dagli dei della natura, perché l’adorazione della natura ha prodotto un pantheon — spiriti della natura elevati alla posizione di dei. I culti della natura continuarono a svilupparsi contemporaneamente ai culti dei fantasmi apparsi più tardi, ed ognuno esercitò un’influenza sull’altro. Molti sistemi religiosi abbracciarono un doppio concetto di deità: dei della natura e dei fantasma. In alcune teologie questi concetti sono confusamente intrecciati, com’è illustrato da Thor, un eroe fantasma che era anche il signore della folgore.
1955 85:6.5 But the worship of man by man reached its height when temporal rulers commanded such veneration from their subjects and, in substantiation of such demands, claimed to have descended from deity.
2006 85:6.5 Ma l’adorazione dell’uomo da parte degli uomini raggiunse il suo apice quando certi governanti temporali pretesero tale venerazione dai loro sudditi, ed a giustificazione di tali richieste sostennero di essere discesi dalla deità.
7. THE ADJUTANTS OF WORSHIP AND WISDOM
7. GLI AIUTANTI DELL’ADORAZIONE E DELLA SAGGEZZA
1955 85:7.1 Nature worship may seem to have arisen naturally and spontaneously in the minds of primitive men and women, and so it did; but there was operating all this time in these same primitive minds the sixth adjutant spirit, which had been bestowed upon these peoples as a directing influence of this phase of human evolution. And this spirit was constantly stimulating the worship urge of the human species, no matter how primitive its first manifestations might be. The spirit of worship gave definite origin to the human impulse to worship, notwithstanding that animal fear motivated the expression of worshipfulness, and that its early practice became centered upon objects of nature.
2006 85:7.1 L’adorazione della natura può sembrare essere nata naturalmente e spontaneamente nella mente degli uomini e delle donne primitivi, e fu così; ma per tutto questo tempo fu operante in queste stesse menti primitive il sesto spirito aiutante, che era stato conferito a questi popoli come influenza direttrice di questa fase dell’evoluzione umana. E tale spirito stimolò costantemente la spinta della specie umana all’adorazione, per quanto primitive fossero le sue prime manifestazioni. Lo spirito dell’adorazione diede un’origine precisa all’impulso umano all’adorazione, nonostante che la paura animale motivasse la sua espressione e che la sua prima pratica fosse incentrata su oggetti della natura.
1955 85:7.2 You must remember that feeling, not thinking, was the guiding and controlling influence in all evolutionary development. To the primitive mind there is little difference between fearing, shunning, honoring, and worshiping.
2006 85:7.2 Si deve tenere presente che il sentimento, non il raziocinio, fu l’influenza direttrice e di controllo di tutto lo sviluppo evoluzionario. Per la mente primitiva c’è poca differenza tra temere, rifuggire, onorare e adorare.
1955 85:7.3 When the worship urge is admonished and directed by wisdom—meditative and experiential thinking—it then begins to develop into the phenomenon of real religion. When the seventh adjutant spirit, the spirit of wisdom, achieves effective ministration, then in worship man begins to turn away from nature and natural objects to the God of nature and to the eternal Creator of all things natural.
2006 85:7.3 Quando lo stimolo all’adorazione è animato e diretto dalla saggezza — da una mente meditativa ed esperienziale — allora comincia ad evolversi nel fenomeno della vera religione. Quando il settimo spirito aiutante, lo spirito della saggezza, giunge ad esercitare un efficace ministero, allora nell’adorazione l’uomo comincia ad orientarsi, dalla natura e dagli oggetti naturali, verso il Dio della natura ed il Creatore eterno di tutte le cose naturali.
1955 85:7.4 [Presented by a Brilliant Evening Star of Nebadon.]
2006 85:7.4 [Presentato da un Brillante Astro della Sera di Nebadon.]
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