Il Libro di Urantia in inglese è di pubblico dominio in tutto il mondo dal 2006.
Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 10. La Trinità del Paradiso |
Indice
Versione singola |
Fascicolo 12. L’universo degli universi |
THE ETERNAL ISLE OF PARADISE
L’ISOLA ETERNA DEL PARADISO
1955 11:0.1 PARADISE is the eternal center of the universe of universes and the abiding place of the Universal Father, the Eternal Son, the Infinite Spirit, and their divine co-ordinates and associates. This central Isle is the most gigantic organized body of cosmic reality in all the master universe. Paradise is a material sphere as well as a spiritual abode. All of the intelligent creation of the Universal Father is domiciled on material abodes; hence must the absolute controlling center also be material, literal. And again it should be reiterated that spirit things and spiritual beings are real.
2006 11:0.1 IL Paradiso è il centro eterno dell’universo degli universi ed il luogo in cui dimorano il Padre Universale, il Figlio Eterno, lo Spirito Infinito ed i loro coordinati ed associati divini. Quest’Isola centrale è il più gigantesco corpo organizzato di realtà cosmica in tutto l’universo maestro. Il Paradiso è una sfera materiale come pure una dimora spirituale. Tutta la creazione intelligente del Padre Universale è domiciliata su dimore materiali; per questo anche il centro di controllo assoluto deve essere materiale, fisico. Ed è utile ripetere ancora una volta che le cose spirituali e gli esseri spirituali sono reali.
1955 11:0.2 The material beauty of Paradise consists in the magnificence of its physical perfection; the grandeur of the Isle of God is exhibited in the superb intellectual accomplishments and mind development of its inhabitants; the glory of the central Isle is shown forth in the infinite endowment of divine spirit personality—the light of life. But the depths of the spiritual beauty and the wonders of this magnificent ensemble are utterly beyond the comprehension of the finite mind of material creatures. The glory and spiritual splendor of the divine abode are impossible of mortal comprehension. And Paradise is from eternity; there are neither records nor traditions respecting the origin of this nuclear Isle of Light and Life.
2006 11:0.2 La bellezza materiale del Paradiso consiste nella magnificenza della sua perfezione fisica; la grandiosità dell’Isola di Dio è rivelata nelle splendide realizzazioni intellettuali e nello stupendo sviluppo mentale dei suoi abitanti; la gloria dell’Isola centrale si manifesta nel dono infinito della personalità spirituale divina — la luce della vita. Ma le profondità della bellezza spirituale e le meraviglie di questo magnifico insieme oltrepassano totalmente la comprensione della mente finita delle creature materiali. La gloria e lo splendore spirituale della dimora divina sono impossibili da comprendere per i mortali. Ed il Paradiso esiste dall’eternità; non vi sono né archivi né tradizioni concernenti l’origine di quest’Isola nucleare di Luce e di Vita.
1. THE DIVINE RESIDENCE
1. LA RESIDENZA DIVINA
1955 11:1.1 Paradise serves many purposes in the administration of the universal realms, but to creature beings it exists primarily as the dwelling place of Deity. The personal presence of the Universal Father is resident at the very center of the upper surface of this well-nigh circular, but not spherical, abode of the Deities. This Paradise presence of the Universal Father is immediately surrounded by the personal presence of the Eternal Son, while they are both invested by the unspeakable glory of the Infinite Spirit.
2006 11:1.1 Il Paradiso serve a molti scopi nell’amministrazione dei regni universali, ma per gli esseri creature esso esiste principalmente come luogo in cui dimora la Deità. La presenza personale del Padre Universale risiede al centro stesso della superficie superiore di questa dimora quasi circolare, ma non sferica, delle Deità. Questa presenza in Paradiso del Padre Universale è immediatamente circondata dalla presenza personale del Figlio Eterno, mentre entrambi sono rivestiti della gloria ineffabile dello Spirito Infinito.
1955 11:1.2 God dwells, has dwelt, and everlastingly will dwell in this same central and eternal abode. We have always found him there and always will. The Universal Father is cosmically focalized, spiritually personalized, and geographically resident at this center of the universe of universes.
2006 11:1.2 Dio abita, ha abitato ed abiterà in eterno in questa medesima dimora centrale ed eterna[1]. L’abbiamo sempre trovato là e ve lo troveremo sempre. Il Padre Universale è cosmicamente focalizzato, spiritualmente personalizzato e geograficamente residente in questo centro dell’universo degli universi.
1955 11:1.3 We all know the direct course to pursue to find the Universal Father. You are not able to comprehend much about the divine residence because of its remoteness from you and the immensity of the intervening space, but those who are able to comprehend the meaning of these enormous distances know God’s location and residence just as certainly and literally as you know the location of New York, London, Rome, or Singapore, cities definitely and geographically located on Urantia. If you were an intelligent navigator, equipped with ship, maps, and compass, you could readily find these cities. Likewise, if you had the time and means of passage, were spiritually qualified, and had the necessary guidance, you could be piloted through universe upon universe and from circuit to circuit, ever journeying inward through the starry realms, until at last you would stand before the central shining of the spiritual glory of the Universal Father. Provided with all the necessities for the journey, it is just as possible to find the personal presence of God at the center of all things as to find distant cities on your own planet. That you have not visited these places in no way disproves their reality or actual existence. That so few of the universe creatures have found God on Paradise in no way disproves either the reality of his existence or the actuality of his spiritual person at the center of all things.
2006 11:1.3 Noi tutti conosciamo il percorso diretto da seguire per trovare il Padre Universale. Voi non siete in grado di comprendere molto sulla residenza divina a causa della sua lontananza da voi e dell’immensità dello spazio che vi separa, ma quelli che possono comprendere il significato di queste enormi distanze conoscono l’ubicazione e la residenza di Dio con la stessa certezza e precisione con cui voi conoscete la posizione di New York, di Londra, di Roma o di Singapore, città geograficamente dislocate in modo esatto su Urantia. Se voi foste dei navigatori intelligenti, muniti di nave, di carte nautiche e di bussola, potreste trovare agevolmente queste città. Allo stesso modo, se aveste il tempo ed i mezzi di trasporto, se foste spiritualmente qualificati e se aveste la guida necessaria, potreste essere pilotati, universo dopo universo e di circuito in circuito, viaggiando sempre verso l’interno attraverso i regni stellari, sino a trovarvi infine davanti al fulgore centrale della gloria spirituale del Padre Universale. Se foste provvisti di tutto il necessario per il viaggio, sarebbe altrettanto possibile trovare la presenza personale di Dio al centro di tutte le cose quanto trovare città lontane sul vostro pianeta. Il fatto che non abbiate visitato questi luoghi non smentisce in alcun modo la loro realtà o la loro esistenza effettiva. Il fatto che così poche creature dell’universo abbiano trovato Dio in Paradiso non smentisce in alcun modo né la realtà della sua esistenza né la presenza effettiva della sua persona spirituale al centro di tutte le cose.
1955 11:1.4 The Father is always to be found at this central location. Did he move, universal pandemonium would be precipitated, for there converge in him at this residential center the universal lines of gravity from the ends of creation. Whether we trace the personality circuit back through the universes or follow the ascending personalities as they journey inward to the Father; whether we trace the lines of material gravity to nether Paradise or follow the insurging cycles of cosmic force; whether we trace the lines of spiritual gravity to the Eternal Son or follow the inward processional of the Paradise Sons of God; whether we trace out the mind circuits or follow the trillions upon trillions of celestial beings who spring from the Infinite Spirit—by any of these observations or by all of them we are led directly back to the Father’s presence, to his central abode. Here is God personally, literally, and actually present. And from his infinite being there flow the flood-streams of life, energy, and personality to all universes.
2006 11:1.4 Il Padre può sempre essere trovato in questo luogo centrale. Se si spostasse accadrebbe un pandemonio universale, perché in questo centro residenziale convergono in lui dai confini della creazione le linee universali della gravità. Se percorriamo a ritroso il circuito della personalità attraverso gli universi o seguiamo le personalità ascendenti nel loro viaggio verso l’interno in direzione del Padre; se risaliamo le linee della gravità materiale fino al Paradiso inferiore o seguiamo i tumultuosi cicli di forza cosmica; se ripercorriamo le linee della gravità spirituale sino al Figlio Eterno o seguiamo la processione verso l’interno dei Figli Paradisiaci di Dio; se percorriamo i circuiti mentali o seguiamo le migliaia e migliaia di miliardi di esseri celesti scaturiti dallo Spirito Infinito — per mezzo di una qualsiasi di queste ipotesi od anche di tutte insieme, siamo ricondotti direttamente alla presenza del Padre, alla sua dimora centrale. Qui c’è Dio personalmente, letteralmente ed effettivamente presente. E dal suo essere infinito fluiscono i fiumi traboccanti di vita, di energia e di personalità verso tutti gli universi.
2. NATURE OF THE ETERNAL ISLE
2. LA NATURA DELL’ISOLA ETERNA
1955 11:2.1 Since you are beginning to glimpse the enormousness of the material universe discernible even from your astronomical location, your space position in the starry systems, it should become evident to you that such a tremendous material universe must have an adequate and worthy capital, a headquarters commensurate with the dignity and infinitude of the universal Ruler of all this vast and far-flung creation of material realms and living beings.
2006 11:2.1 Poiché cominciate ad intravedere l’enormità dell’universo materiale discernibile anche dalla vostra ubicazione astronomica, dalla vostra posizione spaziale nei sistemi stellari, dovrebbe esservi evidente che un universo materiale così prodigioso deve avere una capitale adeguata e degna di esso, una sede centrale commisurata alla dignità e all’infinità del Sovrano universale di tutta questa vasta e lontana creazione di regni materiali e di esseri viventi.
1955 11:2.2 In form Paradise differs from the inhabited space bodies: it is not spherical. It is definitely ellipsoid, being one-sixth longer in the north-south diameter than in the east-west diameter. The central Isle is essentially flat, and the distance from the upper surface to the nether surface is one tenth that of the east-west diameter.
2006 11:2.2 Nella sua forma il Paradiso differisce dai corpi abitati dello spazio: esso non è sferico. È nettamente ellissoidale, essendo il suo diametro nord-sud un sesto più lungo del diametro est-ovest. L’Isola centrale è essenzialmente piatta e la distanza tra la superficie superiore e quella inferiore è un decimo del diametro est-ovest.
1955 11:2.3 These differences in dimensions, taken in connection with its stationary status and the greater out-pressure of force-energy at the north end of the Isle, make it possible to establish absolute direction in the master universe.
2006 11:2.3 Queste differenze di dimensioni, insieme alla sua condizione stazionaria ed alla maggiore pressione d’irradiazione di forza-energia all’estremità nord dell’Isola, rendono possibile stabilire una direzione assoluta nell’universo maestro.
1955 11:2.4 The central Isle is geographically divided into three domains of activity:
2006 11:2.4 L’Isola centrale è divisa geograficamente in tre domini di attività:
1955 11:2.8 We speak of that surface of Paradise which is occupied with personality activities as the upper side, and the opposite surface as the nether side. The periphery of Paradise provides for activities that are not strictly personal or nonpersonal. The Trinity seems to dominate the personal or upper plane, the Unqualified Absolute the nether or impersonal plane. We hardly conceive of the Unqualified Absolute as a person, but we do think of the functional space presence of this Absolute as focalized on nether Paradise.
2006 11:2.8 Noi indichiamo come lato superiore la superficie del Paradiso che è occupata dalle attività di personalità e come lato inferiore la superficie opposta. La periferia del Paradiso serve ad attività che non sono né strettamente personali né non personali. La Trinità sembra dominare il piano personale o superiore e l’Assoluto Non Qualificato il piano inferiore o impersonale. Noi difficilmente possiamo concepire l’Assoluto Non Qualificato come una persona, ma pensiamo che la presenza spaziale funzionale di questo Assoluto sia focalizzata sul Paradiso inferiore.
1955 11:2.9 The eternal Isle is composed of a single form of materialization—stationary systems of reality. This literal substance of Paradise is a homogeneous organization of space potency not to be found elsewhere in all the wide universe of universes. It has received many names in different universes, and the Melchizedeks of Nebadon long since named it absolutum. This Paradise source material is neither dead nor alive; it is the original nonspiritual expression of the First Source and Center; it is Paradise, and Paradise is without duplicate.
2006 11:2.9 L’Isola eterna è composta di una sola forma di materializzazione — di sistemi stazionari di realtà. Questa sostanza materiale del Paradiso è un’organizzazione omogenea di potenza spaziale che non si trova in nessun’altra parte in tutto l’immenso universo degli universi. Essa ha ricevuto molti nomi in differenti universi e da lungo tempo i Melchizedek di Nebadon la chiamano absolutum. Questo materiale originale del Paradiso non è né morto né vivente; è l’espressione originale non spirituale della Prima Sorgente e Centro; esso è il Paradiso, ed il Paradiso non ha duplicato.
1955 11:2.10 It appears to us that the First Source and Center has concentrated all absolute potential for cosmic reality in Paradise as a part of his technique of self-liberation from infinity limitations, as a means of making possible subinfinite, even time-space, creation. But it does not follow that Paradise is time-space limited just because the universe of universes discloses these qualities. Paradise exists without time and has no location in space.
2006 11:2.10 A noi sembra che la Prima Sorgente e Centro abbia concentrato tutto il potenziale assoluto della realtà cosmica in Paradiso come parte della sua tecnica di autoliberazione dalle limitazioni dell’infinità, come mezzo per rendere possibile la creazione subinfinita, anche quella del tempo-spazio. Ma non ne consegue che il Paradiso sia limitato nel tempo-spazio solo perché l’universo degli universi rivela queste qualità. Il Paradiso esiste senza il tempo e non ha una posizione nello spazio.
1955 11:2.11 Roughly: space seemingly originates just below nether Paradise; time just above upper Paradise. Time, as you understand it, is not a feature of Paradise existence, though the citizens of the central Isle are fully conscious of nontime sequence of events. Motion is not inherent on Paradise; it is volitional. But the concept of distance, even absolute distance, has very much meaning as it may be applied to relative locations on Paradise. Paradise is nonspatial; hence its areas are absolute and therefore serviceable in many ways beyond the concept of mortal mind.
2006 11:2.11 Approssimativamente sembra che lo spazio abbia origine appena sotto il Paradiso inferiore ed il tempo giusto sopra il Paradiso superiore. Il tempo, come voi lo concepite, non è una caratteristica dell’esistenza in Paradiso, anche se i cittadini dell’Isola centrale hanno piena coscienza della sequenza non temporale degli avvenimenti. Il movimento non è inerente al Paradiso; esso è pertinente alla volizione. Ma il concetto di distanza, anche di distanza assoluta, vi ha un grandissimo significato poiché lo si può applicare a posizioni relative nel Paradiso. Il Paradiso non è spaziale; di conseguenza le sue superfici sono assolute e perciò utilizzabili in molti modi che sono al di là della concezione della mente mortale.
3. UPPER PARADISE
3. IL PARADISO SUPERIORE
1955 11:3.1 On upper Paradise there are three grand spheres of activity, the Deity presence, the Most Holy Sphere, and the Holy Area. The vast region immediately surrounding the presence of the Deities is set aside as the Most Holy Sphere and is reserved for the functions of worship, trinitization, and high spiritual attainment. There are no material structures nor purely intellectual creations in this zone; they could not exist there. It is useless for me to undertake to portray to the human mind the divine nature and the beauteous grandeur of the Most Holy Sphere of Paradise. This realm is wholly spiritual, and you are almost wholly material. A purely spiritual reality is, to a purely material being, apparently nonexistent.
2006 11:3.1 Nel Paradiso superiore vi sono tre grandi sfere di attività, la presenza della Deità, la Sfera Santissima e l’Area Santa. La vasta regione che circonda immediatamente la presenza delle Deità è una zona situata a parte in quanto Sfera Santissima ed è riservata alle funzioni di adorazione, di trinitizzazione e di conseguimento spirituale superiore. In questa zona non vi sono strutture materiali né creazioni puramente intellettuali; esse non vi potrebbero esistere. È inutile che io tenti di descrivere alla mente umana la natura divina e la splendida magnificenza della Sfera Santissima del Paradiso. Questo regno è totalmente spirituale e voi siete quasi interamente materiali. Per un essere puramente materiale una realtà puramente spirituale è apparentemente inesistente.
1955 11:3.2 While there are no physical materializations in the area of the Most Holy, there are abundant souvenirs of your material days in the Holy Land sectors and still more in the reminiscent historic areas of peripheral Paradise.
2006 11:3.2 Mentre nell’area della Santissima non vi sono materializzazioni fisiche, ci sono abbondanti testimonianze dei vostri giorni materiali nei settori della Terra Santa ed ancor più nelle aree di reminiscenza storica del Paradiso periferico.
1955 11:3.3 The Holy Area, the outlying or residential region, is divided into seven concentric zones. Paradise is sometimes called “the Father’s House” since it is his eternal residence, and these seven zones are often designated “the Father’s Paradise mansions.” The inner or first zone is occupied by Paradise Citizens and the natives of Havona who may chance to be dwelling on Paradise. The next or second zone is the residential area of the natives of the seven superuniverses of time and space. This second zone is in part subdivided into seven immense divisions, the Paradise home of the spirit beings and ascendant creatures who hail from the universes of evolutionary progression. Each of these sectors is exclusively dedicated to the welfare and advancement of the personalities of a single superuniverse, but these facilities are almost infinitely beyond the requirements of the present seven superuniverses.
2006 11:3.3 L’Area Santa, la regione esterna o residenziale, è divisa in sette zone concentriche. Il Paradiso è talvolta denominato “la Casa del Padre” perché è la sua residenza eterna, e queste sette zone sono spesso chiamate “le dimore paradisiache del Padre”[2][3]. La zona interna, o prima zona, è occupata da Cittadini del Paradiso e dai nativi di Havona che si trovano a soggiornare in Paradiso. La zona seguente, o seconda zona, è l’area residenziale dei nativi dei sette superuniversi del tempo e dello spazio. Questa seconda zona è in parte suddivisa in sette immense divisioni che sono la dimora in Paradiso degli esseri spirituali e delle creature ascendenti che provengono dagli universi di progressione evoluzionaria. Ciascuno di questi settori è esclusivamente consacrato al benessere e all’avanzamento delle personalità di un singolo superuniverso, ma le loro disponibilità superano quasi infinitamente le esigenze dei sette superuniversi attuali.
1955 11:3.4 Each of the seven sectors of Paradise is subdivided into residential units suitable for the lodgment headquarters of one billion glorified individual working groups. One thousand of these units constitute a division. One hundred thousand divisions equal one congregation. Ten million congregations constitute an assembly. One billion assemblies make one grand unit. And this ascending series continues through the second grand unit, the third, and so on to the seventh grand unit. And seven of the grand units make up the master units, and seven of the master units constitute a superior unit; and thus by sevens the ascending series expands through the superior, supersuperior, celestial, supercelestial, to the supreme units. But even this does not utilize all the space available. This staggering number of residential designations on Paradise, a number beyond your concept, occupies considerably less than one per cent of the assigned area of the Holy Land. There is still plenty of room for those who are on their way inward, even for those who shall not start the Paradise climb until the times of the eternal future.
2006 11:3.4 Ciascuno dei sette settori del Paradiso è suddiviso in unità residenziali idonee ad accogliere la sede d’alloggiamento di un miliardo di gruppi attivi d’individui glorificati. Mille di queste unità costituiscono una divisione. Centomila divisioni formano una congregazione. Dieci milioni di congregazioni costituiscono un’assemblea. Un miliardo di assemblee forma una grande unità. E questa serie ascendente continua con la seconda grande unità, la terza, e così via fino alla settima grande unità. E sette grandi unità formano le unità principali, e sette unità principali costituiscono un’unità superiore. E così, per gruppi di sette, la serie ascendente prosegue con le unità superiori, supersuperiori, celesti e supercelesti, fino alle unità supreme. Ma anche ciò non utilizza tutto lo spazio disponibile. Questo numero stupefacente di designazioni residenziali in Paradiso, un numero che supera la vostra concezione, occupa considerevolmente meno dell’uno per cento dell’area destinata alla Terra Santa. C’è ancora molto posto per coloro che sono in cammino verso l’interno, anche per quelli che non inizieranno l’ascensione al Paradiso prima delle epoche dell’eterno futuro.
4. PERIPHERAL PARADISE
4. IL PARADISO PERIFERICO
1955 11:4.1 The central Isle ends abruptly at the periphery, but its size is so enormous that this terminal angle is relatively indiscernible within any circumscribed area. The peripheral surface of Paradise is occupied, in part, by the landing and dispatching fields for various groups of spirit personalities. Since the nonpervaded-space zones nearly impinge upon the periphery, all personality transports destined to Paradise land in these regions. Neither upper nor nether Paradise is approachable by transport supernaphim or other types of space traversers.
2006 11:4.1 L’Isola centrale finisce bruscamente alla sua periferia, ma le sue dimensioni sono così enormi che questo angolo terminale è relativamente indiscernibile all’interno di una qualsiasi area circoscritta. La superficie periferica del Paradiso è occupata in parte dai campi d’arrivo e di partenza dei vari gruppi di personalità spirituali. Poiché le zone dello spazio non penetrato giungono a ridosso della periferia, tutti i trasporti di personalità aventi per destinazione il Paradiso atterrano in queste regioni. Né il Paradiso superiore né quello inferiore sono avvicinabili dai supernafini trasportatori o da altri tipi di attraversatori dello spazio.
1955 11:4.2 The Seven Master Spirits have their personal seats of power and authority on the seven spheres of the Spirit, which circle about Paradise in the space between the shining orbs of the Son and the inner circuit of the Havona worlds, but they maintain force-focal headquarters on the Paradise periphery. Here the slowly circulating presences of the Seven Supreme Power Directors indicate the location of the seven flash stations for certain Paradise energies going forth to the seven superuniverses.
2006 11:4.2 I Sette Spiriti Maestri hanno le loro sedi personali di potere e d’autorità sulle sette sfere dello Spirito, che circolano attorno al Paradiso nello spazio tra i globi splendenti del Figlio ed il circuito interno dei mondi di Havona, ma essi mantengono una sede focale di forza sulla periferia del Paradiso. In questo luogo le presenze lentamente circolanti dei Sette Direttori Supremi di Potere indicano la posizione delle sette stazioni di emissione di certe energie del Paradiso proiettate come un lampo verso i sette superuniversi.
1955 11:4.3 Here on peripheral Paradise are the enormous historic and prophetic exhibit areas assigned to the Creator Sons, dedicated to the local universes of time and space. There are just seven trillion of these historic reservations now set up or in reserve, but these arrangements all together occupy only about four per cent of that portion of the peripheral area thus assigned. We infer that these vast reserves belong to creations sometime to be situated beyond the borders of the present known and inhabited seven superuniverses.
2006 11:4.3 Qui, sul Paradiso periferico, vi sono le enormi aree di esposizione storica e profetica assegnate ai Figli Creatori e dedicate agli universi locali del tempo e dello spazio. Troviamo esattamente settemila miliardi di questi spazi storici già allestiti o di riserva, ma l’intera esposizione occupa soltanto il quattro per cento circa della parte di area periferica destinata a tale scopo. Noi ne desumiamo che queste vaste riserve appartengano a creazioni che saranno situate un giorno oltre i confini dei sette superuniversi attualmente conosciuti ed abitati.
1955 11:4.4 That portion of Paradise which has been designated for the use of the existing universes is occupied only from one to four per cent, while the area assigned to these activities is at least one million times that actually required for such purposes. Paradise is large enough to accommodate the activities of an almost infinite creation.
2006 11:4.4 La porzione di Paradiso che è stata assegnata ad uso degli universi esistenti è occupata solo dall’uno al quattro per cento, mentre l’area riservata a questa attività è almeno un milione di volte quella effettivamente necessaria a tal fine. Il Paradiso è abbastanza grande da accogliere le attività di una creazione quasi infinita.
1955 11:4.5 But a further attempt to visualize to you the glories of Paradise would be futile. You must wait, and ascend while you wait, for truly, “Eye has not seen, nor ear heard, neither has it entered into the mind of mortal man, the things which the Universal Father has prepared for those who survive the life in the flesh on the worlds of time and space.”
2006 11:4.5 Ma ogni ulteriore tentativo di farvi visualizzare le glorie del Paradiso sarebbe inutile. Voi dovete aspettare, ed ascendere mentre aspettate, perché in verità “l’occhio non ha visto, né l’orecchio ha udito, né la mente dell’uomo mortale ha immaginato le cose che il Padre Universale ha preparato per coloro che sopravvivono alla vita nella carne sui mondi del tempo e dello spazio”[4].
5. NETHER PARADISE
5. IL PARADISO INFERIORE
1955 11:5.1 Concerning nether Paradise, we know only that which is revealed; personalities do not sojourn there. It has nothing whatever to do with the affairs of spirit intelligences, nor does the Deity Absolute there function. We are informed that all physical-energy and cosmic-force circuits have their origin on nether Paradise, and that it is constituted as follows:
2006 11:5.1 Per quanto concerne il Paradiso inferiore, noi conosciamo solo ciò che è rivelato; le personalità non vi soggiornano. Esso non ha nulla a che fare con gli affari delle intelligenze spirituali, né vi opera l’Assoluto della Deità. Noi siamo informati che tutti i circuiti dell’energia fisica e della forza cosmica hanno la loro origine nel Paradiso inferiore e che esso è costituito come segue:
1955 11:5.2 1. Directly underneath the location of the Trinity, in the central portion of nether Paradise, is the unknown and unrevealed Zone of Infinity.
2006 11:5.2 1. Immediatamente sotto l’ubicazione della Trinità, nella parte centrale del Paradiso inferiore, c’è la sconosciuta e non rivelata Zona dell’Infinità.
1955 11:5.3 2. This Zone is immediately surrounded by an unnamed area.
2006 11:5.3 2. Questa Zona è immediatamente circondata da un’area non denominata.
1955 11:5.4 3. Occupying the outer margins of the under surface is a region having mainly to do with space potency and force-energy. The activities of this vast elliptical force center are not identifiable with the known functions of any triunity, but the primordial force-charge of space appears to be focalized in this area. This center consists of three concentric elliptical zones: The innermost is the focal point of the force-energy activities of Paradise itself; the outermost may possibly be identified with the functions of the Unqualified Absolute, but we are not certain concerning the space functions of the mid-zone.
2006 11:5.4 3. Occupante i margini esterni della superficie inferiore c’è una regione che ha principalmente a che fare con la potenza spaziale e con la forza-energia. Le attività di questo vasto centro di forza ellittico non sono identificabili con le funzioni conosciute di nessuna triunità, ma il carico di forza primordiale dello spazio sembra essere focalizzato in quest’area. Questo centro è costituito da tre zone ellittiche concentriche: quella più interna è il punto focale delle attività di forza-energia del Paradiso stesso; quella più esterna può essere identificata con le funzioni dell’Assoluto Non Qualificato, ma non abbiamo certezze circa le funzioni spaziali della zona intermedia.
1955 11:5.5 The inner zone of this force center seems to act as a gigantic heart whose pulsations direct currents to the outermost borders of physical space. It directs and modifies force-energies but hardly drives them. The reality pressure-presence of this primal force is definitely greater at the north end of the Paradise center than in the southern regions; this is a uniformly registered difference. The mother force of space seems to flow in at the south and out at the north through the operation of some unknown circulatory system which is concerned with the diffusion of this basic form of force-energy. From time to time there are also noted differences in the east-west pressures. The forces emanating from this zone are not responsive to observable physical gravity but are always obedient to Paradise gravity.
2006 11:5.5 La zona interna di questo centro di forza sembra agire come un cuore gigantesco le cui pulsazioni inviano correnti sino ai confini estremi dello spazio fisico. Essa dirige e modifica le forze-energie ma non le mette in azione. La pressione-presenza di realtà di questa forza primordiale è nettamente più grande all’estremità nord del Paradiso centrale di quanto non lo sia nelle regioni meridionali; questa è una differenza uniformemente registrata. La forza madre dello spazio sembra affluire al sud e defluire al nord sotto l’azione di qualche sistema circolatorio sconosciuto che ha il compito di diffondere questa forma basilare di forza-energia. Di tanto in tanto sono notate anche differenze di pressione tra l’est e l’ovest. Le forze che emanano da questa zona non reagiscono alla gravità fisica osservabile, ma obbediscono sempre alla gravità del Paradiso.
1955 11:5.6 The mid-zone of the force center immediately surrounds this area. This mid-zone appears to be static except that it expands and contracts through three cycles of activity. The least of these pulsations is in an east-west direction, the next in a north-south direction, while the greatest fluctuation is in every direction, a generalized expansion and contraction. The function of this mid-area has never been really identified, but it must have something to do with reciprocal adjustment between the inner and the outer zones of the force center. It is believed by many that the mid-zone is the control mechanism of the midspace or quiet zones which separate the successive space levels of the master universe, but no evidence or revelation confirms this. This inference is derived from the knowledge that this mid-area is in some manner related to the functioning of the nonpervaded-space mechanism of the master universe.
2006 11:5.6 La zona intermedia del centro di forza circonda immediatamente l’area precedente. Questa zona intermedia sembra essere statica, ad eccezione del fatto che si espande e si contrae mediante tre cicli di attività. La minore di queste pulsazioni ha una direzione est-ovest, la successiva una direzione nord-sud, mentre la fluttuazione maggiore avviene in tutte le direzioni, un’espansione ed una contrazione generalizzate. La funzione di quest’area intermedia non è mai stata realmente identificata, ma deve avere qualcosa a che fare con l’aggiustamento reciproco tra le zone interna ed esterna del centro di forza. È opinione di molti che la zona intermedia sia il meccanismo di controllo degli spazi intermedi, o zone quiete, che separano i livelli di spazio dell’universo maestro consecutivi, ma nessuna prova o rivelazione lo conferma. Questa supposizione deriva dalla conoscenza che quest’area intermedia è in qualche modo correlata con il funzionamento del meccanismo dello spazio non penetrato dell’universo maestro.
1955 11:5.7 The outer zone is the largest and most active of the three concentric and elliptical belts of unidentified space potential. This area is the site of unimagined activities, the central circuit point of emanations which proceed spaceward in every direction to the outermost borders of the seven superuniverses and on beyond to overspread the enormous and incomprehensible domains of all outer space. This space presence is entirely impersonal notwithstanding that in some undisclosed manner it seems to be indirectly responsive to the will and mandates of the infinite Deities when acting as the Trinity. This is believed to be the central focalization, the Paradise center, of the space presence of the Unqualified Absolute.
2006 11:5.7 La zona esterna è la più vasta e più attiva delle tre cinture concentriche ed ellittiche dello spazio potenziale non identificato. Quest’area è il luogo di attività inimmaginabili, il punto centrale di un circuito di emanazioni che procedono verso lo spazio in tutte le direzioni sino ai confini estremi dei sette superuniversi ed oltre, per diffondersi negli enormi ed incomprensibili domini di tutto lo spazio esterno. Tale presenza spaziale è completamente impersonale, anche se in qualche modo non rivelato sembra rispondere indirettamente alla volontà e alle direttive delle Deità infinite quando agiscono come Trinità. Si ritiene che questa sia la focalizzazione centrale, il centro paradisiaco, della presenza nello spazio dell’Assoluto Non Qualificato.
1955 11:5.8 All forms of force and all phases of energy seem to be encircuited; they circulate throughout the universes and return by definite routes. But with the emanations of the activated zone of the Unqualified Absolute there appears to be either an outgoing or an incoming—never both simultaneously. This outer zone pulsates in agelong cycles of gigantic proportions. For a little more than one billion Urantia years the space-force of this center is outgoing; then for a similar length of time it will be incoming. And the space-force manifestations of this center are universal; they extend throughout all pervadable space.
2006 11:5.8 Tutte le forme di forza e tutte le fasi dell’energia sembrano essere poste in circuiti; esse circolano in tutti gli universi e ritornano per vie definite. Quanto alle emanazioni della zona attivata dell’Assoluto Non Qualificato, sembrano arrivare o partire — mai le due cose contemporaneamente. Questa zona esterna pulsa secondo cicli lunghissimi di proporzioni gigantesche. Per poco più di un miliardo di anni di Urantia la forza spaziale di questo centro è in uscita; poi, per una durata simile di tempo, sarà in entrata. E le manifestazioni di forza spaziale di questo centro sono universali; esse si estendono in tutto lo spazio penetrabile.
1955 11:5.9 All physical force, energy, and matter are one. All force-energy originally proceeded from nether Paradise and will eventually return thereto following the completion of its space circuit. But the energies and material organizations of the universe of universes did not all come from nether Paradise in their present phenomenal states; space is the womb of several forms of matter and prematter. Though the outer zone of the Paradise force center is the source of space-energies, space does not originate there. Space is not force, energy, or power. Nor do the pulsations of this zone account for the respiration of space, but the incoming and outgoing phases of this zone are synchronized with the two-billion-year expansion-contraction cycles of space.
2006 11:5.9 Ogni forza fisica, energia e materia sono uno. Ogni forza-energia proviene originariamente dal Paradiso inferiore e vi ritornerà alla fine dopo aver completato il suo circuito nello spazio. Ma le energie e le organizzazioni materiali dell’universo degli universi non sono venute tutte dal Paradiso inferiore nelle loro presenti condizioni fenomeniche; lo spazio è il grembo di parecchie forme di materia e di premateria. Benché la zona esterna del centro di forza del Paradiso sia la fonte delle energie spaziali, non è là che lo spazio ha origine. Lo spazio non è né forza, né energia, né potere. Nemmeno le pulsazioni di questa zona spiegano la respirazione dello spazio, ma le fasi di entrata e di uscita di questa zona sono sincronizzate con i cicli di espansione e contrazione dello spazio della durata di due miliardi di anni.
6. SPACE RESPIRATION
6. LA RESPIRAZIONE DELLO SPAZIO
1955 11:6.1 We do not know the actual mechanism of space respiration; we merely observe that all space alternately contracts and expands. This respiration affects both the horizontal extension of pervaded space and the vertical extensions of unpervaded space which exist in the vast space reservoirs above and below Paradise. In attempting to imagine the volume outlines of these space reservoirs, you might think of an hourglass.
2006 11:6.1 Noi non conosciamo il meccanismo effettivo della respirazione dello spazio; osserviamo semplicemente che tutto lo spazio si contrae e si espande alternativamente. Questa respirazione riguarda sia l’estensione orizzontale dello spazio penetrato che le estensioni verticali dello spazio non penetrato che esistono nei vasti serbatoi di spazio al di sopra e al di sotto del Paradiso. Per tentare d’immaginare la forma volumetrica di questi serbatoi di spazio, potreste pensare ad una clessidra.
1955 11:6.2 As the universes of the horizontal extension of pervaded space expand, the reservoirs of the vertical extension of unpervaded space contract and vice versa. There is a confluence of pervaded and unpervaded space just underneath nether Paradise. Both types of space there flow through the transmuting regulation channels, where changes are wrought making pervadable space nonpervadable and vice versa in the contraction and expansion cycles of the cosmos.
2006 11:6.2 Quando gli universi dell’estensione orizzontale dello spazio penetrato si espandono, i serbatoi dell’estensione verticale dello spazio non penetrato si contraggono, e viceversa. C’è una confluenza di spazio penetrato e non penetrato giusto sotto il Paradiso inferiore. Entrambi i tipi di spazio vi fluiscono attraverso i canali regolatori che li trasmutano, dove avvengono le modificazioni che rendono penetrabile lo spazio impenetrabile, e viceversa, nei cicli di contrazione e di espansione del cosmo.
1955 11:6.3 “Unpervaded” space means: unpervaded by those forces, energies, powers, and presences known to exist in pervaded space. We do not know whether vertical (reservoir) space is destined always to function as the equipoise of horizontal (universe) space; we do not know whether there is a creative intent concerning unpervaded space; we really know very little about the space reservoirs, merely that they exist, and that they seem to counterbalance the space-expansion-contraction cycles of the universe of universes.
2006 11:6.3 Spazio “non penetrato” significa spazio non penetrato da quelle forze, energie, poteri e presenze di cui si conosce l’esistenza nello spazio penetrato. Noi non sappiamo se lo spazio verticale (serbatoio) sia destinato a funzionare sempre come contrappeso dello spazio orizzontale (universo); non sappiamo se vi sia un intento creativo concernente lo spazio non penetrato. In realtà conosciamo molto poco sui serbatoi di spazio; sappiamo solo che esistono e che sembrano controbilanciare i cicli di espansione e di contrazione dello spazio dell’universo degli universi.
1955 11:6.4 The cycles of space respiration extend in each phase for a little more than one billion Urantia years. During one phase the universes expand; during the next they contract. Pervaded space is now approaching the mid-point of the expanding phase, while unpervaded space nears the mid-point of the contracting phase, and we are informed that the outermost limits of both space extensions are, theoretically, now approximately equidistant from Paradise. The unpervaded-space reservoirs now extend vertically above upper Paradise and below nether Paradise just as far as the pervaded space of the universe extends horizontally outward from peripheral Paradise to and even beyond the fourth outer space level.
2006 11:6.4 Ogni fase dei cicli di respirazione dello spazio dura poco più di un miliardo di anni di Urantia. Durante una fase gli universi si espandono; durante quella successiva si contraggono. Lo spazio penetrato si sta avvicinando ora al punto mediano della fase di espansione, mentre lo spazio non penetrato si avvicina al punto mediano della fase di contrazione, e noi siamo informati che al presente i limiti estremi di entrambe le estensioni dello spazio sono teoricamente quasi equidistanti dal Paradiso. I serbatoi di spazio non penetrato si estendono attualmente in verticale sopra il Paradiso superiore e sotto il Paradiso inferiore, altrettanto lontano quanto lo spazio penetrato dell’universo si estende orizzontalmente verso l’esterno a partire dal Paradiso periferico fino al quarto livello di spazio esterno, ed anche oltre.
1955 11:6.5 For a billion years of Urantia time the space reservoirs contract while the master universe and the force activities of all horizontal space expand. It thus requires a little over two billion Urantia years to complete the entire expansion-contraction cycle.
2006 11:6.5 Per un miliardo di anni del tempo di Urantia i serbatoi di spazio si contraggono, mentre l’universo maestro e le attività di forza di tutto lo spazio orizzontale si espandono. Ci vogliono dunque poco più di due miliardi di anni di Urantia per completare l’intero ciclo di espansione e di contrazione.
7. SPACE FUNCTIONS OF PARADISE
7. LE FUNZIONI SPAZIALI DEL PARADISO
1955 11:7.1 Space does not exist on any of the surfaces of Paradise. If one “looked” directly up from the upper surface of Paradise, one would “see” nothing but unpervaded space going out or coming in, just now coming in. Space does not touch Paradise; only the quiescent midspace zones come in contact with the central Isle.
2006 11:7.1 Lo spazio non esiste su alcuna delle superfici del Paradiso. Se si “guardasse” dritto verso l’alto dalla superficie superiore del Paradiso, non si “vedrebbe” altro che spazio non penetrato che arriva o che parte; attualmente arriva. Lo spazio non tocca il Paradiso; solo le zone di spazio mediano inerti giungono a contatto dell’Isola centrale.
1955 11:7.2 Paradise is the actually motionless nucleus of the relatively quiescent zones existing between pervaded and unpervaded space. Geographically these zones appear to be a relative extension of Paradise, but there probably is some motion in them. We know very little about them, but we observe that these zones of lessened space motion separate pervaded and unpervaded space. Similar zones once existed between the levels of pervaded space, but these are now less quiescent.
2006 11:7.2 Il Paradiso è il nucleo effettivamente immobile delle zone di relativa quiete esistenti tra lo spazio penetrato e quello non penetrato. Geograficamente queste zone sembrano essere un’estensione relativa del Paradiso, ma c’è probabilmente del movimento in loro. Noi sappiamo molto poco su di esse, ma osserviamo che queste zone di movimento spaziale ridotto separano lo spazio penetrato da quello non penetrato. Zone simili esistevano un tempo tra i livelli dello spazio penetrato, ma queste sono ora meno inerti.
1955 11:7.3 The vertical cross section of total space would slightly resemble a Maltese cross, with the horizontal arms representing pervaded (universe) space and the vertical arms representing unpervaded (reservoir) space. The areas between the four arms would separate them somewhat as the midspace zones separate pervaded and unpervaded space. These quiescent midspace zones grow larger and larger at greater and greater distances from Paradise and eventually encompass the borders of all space and completely incapsulate both the space reservoirs and the entire horizontal extension of pervaded space.
2006 11:7.3 La sezione verticale dello spazio totale assomiglierebbe un po’ ad una croce di Malta, i cui bracci orizzontali rappresenterebbero lo spazio penetrato (l’universo) ed i bracci verticali lo spazio non penetrato (il serbatoio). Le aree tra i quattro bracci li separerebbero un po’ come le zone dello spazio mediano separano lo spazio penetrato da quello non penetrato. Queste zone inerti dello spazio mediano diventano sempre più ampie via via che crescono le loro distanze dal Paradiso, sino ad avvolgere infine i limiti di tutto lo spazio ed incapsulare completamente sia i serbatoi di spazio che l’intera estensione orizzontale dello spazio penetrato.
1955 11:7.4 Space is neither a subabsolute condition within, nor the presence of, the Unqualified Absolute, neither is it a function of the Ultimate. It is a bestowal of Paradise, and the space of the grand universe and that of all outer regions is believed to be actually pervaded by the ancestral space potency of the Unqualified Absolute. From near approach to peripheral Paradise, this pervaded space extends horizontally outward through the fourth space level and beyond the periphery of the master universe, but how far beyond we do not know.
2006 11:7.4 Lo spazio non è né una condizione subassoluta all’interno dell’Assoluto Non Qualificato, né la presenza di questo Assoluto, né una funzione dell’Ultimo. Esso è un dono del Paradiso; e lo spazio del grande universo e quello di tutte le regioni esterne si ritiene sia effettivamente penetrato dalla potenza spaziale ancestrale dell’Assoluto Non Qualificato. Dalla prossimità del Paradiso periferico questo spazio penetrato si estende orizzontalmente verso l’esterno attraverso il quarto livello di spazio ed oltre la periferia dell’universo maestro, ma quanto oltre non lo sappiamo.
1955 11:7.5 If you imagine a finite, but inconceivably large, V-shaped plane situated at right angles to both the upper and lower surfaces of Paradise, with its point nearly tangent to peripheral Paradise, and then visualize this plane in elliptical revolution about Paradise, its revolution would roughly outline the volume of pervaded space.
2006 11:7.5 Se voi immaginate un piano finito, ma inconcepibilmente grande, a forma di una V disposta ad angolo retto rispetto alle due superfici superiore ed inferiore del Paradiso, con la punta quasi tangente alla periferia del Paradiso, e poi visualizzate questo piano in rivoluzione ellittica attorno al Paradiso, la sua rivoluzione delineerebbe press’a poco il volume dello spazio penetrato.
1955 11:7.6 There is an upper and a lower limit to horizontal space with reference to any given location in the universes. If one could move far enough at right angles to the plane of Orvonton, either up or down, eventually the upper or lower limit of pervaded space would be encountered. Within the known dimensions of the master universe these limits draw farther and farther apart at greater and greater distances from Paradise; space thickens, and it thickens somewhat faster than does the plane of creation, the universes.
2006 11:7.6 Questo spazio orizzontale ha un limite inferiore ed uno superiore in relazione ad ogni determinata posizione negli universi. Se si potesse andare abbastanza lontano ad angolo retto dal piano di Orvonton, sia verso l’alto sia verso il basso, s’incontrerebbe alla fine il limite superiore o quello inferiore dello spazio penetrato. All’interno delle dimensioni conosciute dell’universo maestro questi limiti si allontanano sempre più uno dall’altro via via che aumenta la distanza dal Paradiso. Lo spazio aumenta di spessore, e lo fa un po’ più velocemente del piano della creazione, cioè degli universi.
1955 11:7.7 The relatively quiet zones between the space levels, such as the one separating the seven superuniverses from the first outer space level, are enormous elliptical regions of quiescent space activities. These zones separate the vast galaxies which race around Paradise in orderly procession. You may visualize the first outer space level, where untold universes are now in process of formation, as a vast procession of galaxies swinging around Paradise, bounded above and below by the midspace zones of quiescence and bounded on the inner and outer margins by relatively quiet space zones.
2006 11:7.7 Le zone relativamente quiete tra i livelli dello spazio, come quella che separa i sette superuniversi dal primo livello dello spazio esterno, sono enormi regioni ellittiche con attività spaziali a riposo. Queste zone separano le vaste galassie che girano a gran velocità in ordinata processione attorno al Paradiso. Voi potete visualizzare il primo livello dello spazio esterno, dove innumerevoli universi sono ora in corso di formazione, come un’immensa processione di galassie che ruotano attorno al Paradiso, delimitata in alto ed in basso dalle zone inerti dello spazio intermedio, e delimitata ai margini interno ed esterno da zone di spazio relativamente quiete.
1955 11:7.8 A space level thus functions as an elliptical region of motion surrounded on all sides by relative motionlessness. Such relationships of motion and quiescence constitute a curved space path of lessened resistance to motion which is universally followed by cosmic force and emergent energy as they circle forever around the Isle of Paradise.
2006 11:7.8 Un livello di spazio perciò funziona come una regione ellittica di movimento circondata da tutti i lati da relativa assenza di moto. Tali relazioni tra movimento e quiete costituiscono una corsia di spazio curva di minor resistenza al moto che è universalmente seguita dalla forza cosmica e dall’energia emergente nella loro circolazione senza fine attorno all’Isola del Paradiso.
1955 11:7.9 This alternate zoning of the master universe, in association with the alternate clockwise and counterclockwise flow of the galaxies, is a factor in the stabilization of physical gravity designed to prevent the accentuation of gravity pressure to the point of disruptive and dispersive activities. Such an arrangement exerts antigravity influence and acts as a brake upon otherwise dangerous velocities.
2006 11:7.9 Questa suddivisione in zone alterne dell’universo maestro, insieme con il fluire alternato delle galassie in senso orario e antiorario, è un fattore di stabilizzazione della gravità fisica ideato per impedire l’accentuazione della pressione della gravità fino al punto in cui produrrebbe effetti disgregativi e dispersivi. Questo dispositivo esercita un’influenza antigravitazionale ed agisce da freno su velocità altrimenti pericolose.
8. PARADISE GRAVITY
8. LA GRAVITÀ DEL PARADISO
1955 11:8.1 The inescapable pull of gravity effectively grips all the worlds of all the universes of all space. Gravity is the all-powerful grasp of the physical presence of Paradise. Gravity is the omnipotent strand on which are strung the gleaming stars, blazing suns, and whirling spheres which constitute the universal physical adornment of the eternal God, who is all things, fills all things, and in whom all things consist.
2006 11:8.1 L’attrazione irresistibile della gravità tiene avvinti efficacemente tutti i mondi di tutti gli universi di tutto lo spazio. La gravità è l’onnipotente presa della presenza fisica del Paradiso. La gravità è il cordone onnipotente dal quale pendono le stelle splendenti, i soli fiammeggianti e le sfere ruotanti che costituiscono l’ornamento fisico universale del Dio eterno, che è tutte le cose, che pervade tutte le cose ed in cui consistono tutte le cose[5][6][7].
1955 11:8.2 The center and focal point of absolute material gravity is the Isle of Paradise, complemented by the dark gravity bodies encircling Havona and equilibrated by the upper and nether space reservoirs. All known emanations of nether Paradise invariably and unerringly respond to the central gravity pull operating upon the endless circuits of the elliptical space levels of the master universe. Every known form of cosmic reality has the bend of the ages, the trend of the circle, the swing of the great ellipse.
2006 11:8.2 Il centro ed il punto focale della gravità materiale assoluta è l’Isola del Paradiso, completata dai corpi oscuri di gravità che circondano Havona ed equilibrata dai serbatoi di spazio superiore ed inferiore. Tutte le emanazioni conosciute del Paradiso inferiore rispondono invariabilmente ed infallibilmente all’attrazione della gravità centrale operante sui circuiti senza fine dei livelli di spazio ellittici dell’universo maestro. Ogni forma conosciuta della realtà cosmica ha la curvatura delle ere, l’andamento del cerchio e la rotazione della grande ellisse.
1955 11:8.3 Space is nonresponsive to gravity, but it acts as an equilibrant on gravity. Without the space cushion, explosive action would jerk surrounding space bodies. Pervaded space also exerts an antigravity influence upon physical or linear gravity; space can actually neutralize such gravity action even though it cannot delay it. Absolute gravity is Paradise gravity. Local or linear gravity pertains to the electrical stage of energy or matter; it operates within the central, super-, and outer universes, wherever suitable materialization has taken place.
2006 11:8.3 Lo spazio non risponde alla gravità, ma agisce sulla gravità come equilibratore. Senza il cuscino dello spazio, un effetto esplosivo sconquasserebbe i corpi spaziali circostanti. Lo spazio penetrato esercita anche un’influenza antigravitazionale sulla gravità fisica o lineare; lo spazio può effettivamente neutralizzare quest’azione della gravità senza tuttavia poterla ritardare. La gravità assoluta è la gravità del Paradiso. La gravità locale o lineare appartiene allo stadio elettrico dell’energia o della materia; essa opera all’interno dell’universo centrale, dei superuniversi e degli universi esterni, dovunque si sia verificata un’adeguata materializzazione.
1955 11:8.4 The numerous forms of cosmic force, physical energy, universe power, and various materializations disclose three general, though not perfectly clear-cut, stages of response to Paradise gravity:
2006 11:8.4 Le numerose forme della forza cosmica, dell’energia fisica, del potere universale e delle varie materializzazioni rivelano tre stadi generali, benché non perfettamente definiti, di reazione alla gravità del Paradiso:
1955 11:8.5 1. Pregravity Stages (Force). This is the first step in the individuation of space potency into the pre-energy forms of cosmic force. This state is analogous to the concept of the primordial force-charge of space, sometimes called pure energy or segregata.
2006 11:8.5 1. Stadi di pregravità (forza). Questo è il primo passo nell’individuazione della potenza spaziale nelle forme preenergetiche di forza cosmica. Questo stadio è analogo al concetto del carico di forza primordiale dello spazio, talvolta denominato energia pura o segregata.
1955 11:8.6 2. Gravity Stages (Energy). This modification of the force-charge of space is produced by the action of the Paradise force organizers. It signalizes the appearance of energy systems responsive to the pull of Paradise gravity. This emergent energy is originally neutral but consequent upon further metamorphosis will exhibit the so-called negative and positive qualities. We designate these stages ultimata.
2006 11:8.6 2. Stadi di gravità (energia). Questa modificazione del carico di forza dello spazio è prodotta dall’azione degli organizzatori di forza del Paradiso. Essa indica l’apparizione di sistemi d’energia rispondenti all’attrazione della gravità del Paradiso. Tale energia emergente è in origine neutra, ma in conseguenza di successive metamorfosi mostra le qualità cosiddette positiva e negativa. Noi chiamiamo questi stadi ultimata.
1955 11:8.7 3. Postgravity Stages (Universe Power). In this stage, energy-matter discloses response to the control of linear gravity. In the central universe these physical systems are threefold organizations known as triata. They are the superpower mother systems of the creations of time and space. The physical systems of the superuniverses are mobilized by the Universe Power Directors and their associates. These material organizations are dual in constitution and are known as gravita. The dark gravity bodies encircling Havona are neither triata nor gravita, and their drawing power discloses both forms of physical gravity, linear and absolute.
2006 11:8.7 3. Stadi di postgravità (potere d’universo). In questo stadio l’energia-materia rivela una reazione al controllo della gravità lineare. Nell’universo centrale questi sistemi fisici sono organizzazioni triplici conosciute come triata. Essi sono i sistemi materni di superpotere delle creazioni del tempo e dello spazio. I sistemi fisici dei superuniversi sono messi in movimento dai Direttori di Potere d’Universo e dai loro associati. Queste organizzazioni materiali hanno una costituzione duplice e sono conosciuti come gravita. I corpi oscuri di gravità che circondano Havona non sono né triata né gravita ed il loro potere d’attrazione rivela entrambe le forme di gravità fisica: lineare ed assoluta.
1955 11:8.8 Space potency is not subject to the interactions of any form of gravitation. This primal endowment of Paradise is not an actual level of reality, but it is ancestral to all relative functional nonspirit realities—all manifestations of force-energy and the organization of power and matter. Space potency is a term difficult to define. It does not mean that which is ancestral to space; its meaning should convey the idea of the potencies and potentials existent within space. It may be roughly conceived to include all those absolute influences and potentials which emanate from Paradise and constitute the space presence of the Unqualified Absolute.
2006 11:8.8 La potenza spaziale non è soggetta alle interazioni di alcuna forma di gravitazione. Questa dotazione primaria del Paradiso non è un livello effettivo di realtà, ma è ancestrale a tutte le realtà non spirituali funzionali relative — a tutte le manifestazioni di forza-energia e all’organizzazione del potere e della materia. Potenza spaziale è un termine difficile da definire. Esso non designa ciò che è ancestrale allo spazio; il suo significato dovrebbe evocare l’idea delle potenze e dei potenziali esistenti dentro lo spazio. Esso si può concepire approssimativamente come includente tutte le influenze ed i potenziali assoluti che emanano dal Paradiso e che costituiscono la presenza nello spazio dell’Assoluto Non Qualificato.
1955 11:8.9 Paradise is the absolute source and the eternal focal point of all energy-matter in the universe of universes. The Unqualified Absolute is the revealer, regulator, and repository of that which has Paradise as its source and origin. The universal presence of the Unqualified Absolute seems to be equivalent to the concept of a potential infinity of gravity extension, an elastic tension of Paradise presence. This concept aids us in grasping the fact that everything is drawn inward towards Paradise. The illustration is crude but nonetheless helpful. It also explains why gravity always acts preferentially in the plane perpendicular to the mass, a phenomenon indicative of the differential dimensions of Paradise and the surrounding creations.
2006 11:8.9 Il Paradiso è la sorgente assoluta ed il punto focale eterno di tutta l’energia-materia nell’universo degli universi[8]. L’Assoluto Non Qualificato è il rivelatore, il regolatore ed il depositario di ciò che ha il Paradiso come propria fonte ed origine. La presenza universale dell’Assoluto Non Qualificato sembra essere l’equivalente del concetto di una potenziale infinità di estensione della gravità, di una tensione elastica della presenza del Paradiso. Questo concetto ci aiuta a cogliere il fatto che ogni cosa subisce un’attrazione verso l’interno in direzione del Paradiso. L’esempio è grossolano ma nondimeno utile. Esso spiega anche perché la gravità agisce sempre di preferenza nel piano perpendicolare alla massa, un fenomeno indicante che le dimensioni del Paradiso e delle creazioni che lo circondano sono differenti.
9. THE UNIQUENESS OF PARADISE
9. L’UNICITÀ DEL PARADISO
1955 11:9.1 Paradise is unique in that it is the realm of primal origin and the final goal of destiny for all spirit personalities. Although it is true that not all of the lower spirit beings of the local universes are immediately destined to Paradise, Paradise still remains the goal of desire for all supermaterial personalities.
2006 11:9.1 Il Paradiso è unico nel senso che è il regno d’origine primordiale e la meta finale del destino di tutte le personalità spirituali. Sebbene sia vero che non tutti gli esseri spirituali inferiori degli universi locali sono direttamente destinati al Paradiso, nondimeno il Paradiso resta la meta desiderata di tutte le personalità sovrammateriali.
1955 11:9.2 Paradise is the geographic center of infinity; it is not a part of universal creation, not even a real part of the eternal Havona universe. We commonly refer to the central Isle as belonging to the divine universe, but it really does not. Paradise is an eternal and exclusive existence.
2006 11:9.2 Il Paradiso è il centro geografico dell’infinità; esso non è una parte della creazione universale e nemmeno una parte reale dell’universo eterno di Havona. Noi ci riferiamo comunemente all’Isola centrale come appartenente all’universo divino, ma ciò in realtà non è vero. Il Paradiso è un’esistenza eterna ed esclusiva.
1955 11:9.3 In the eternity of the past, when the Universal Father gave infinite personality expression of his spirit self in the being of the Eternal Son, simultaneously he revealed the infinity potential of his nonpersonal self as Paradise. Nonpersonal and nonspiritual Paradise appears to have been the inevitable repercussion to the Father’s will and act which eternalized the Original Son. Thus did the Father project reality in two actual phases—the personal and the nonpersonal, the spiritual and the nonspiritual. The tension between them, in the face of will to action by the Father and the Son, gave existence to the Conjoint Actor and the central universe of material worlds and spiritual beings.
2006 11:9.3 Nell’eternità del passato, quando il Padre Universale diede un’espressione di personalità infinita del suo sé spirituale nell’essere del Figlio Eterno, rivelò simultaneamente il potenziale d’infinità del suo sé non personale in quanto Paradiso. Il Paradiso non personale e non spirituale sembra essere stato la ripercussione inevitabile della volontà e dell’atto del Padre che ha reso eterno il Figlio Originale. In tal modo il Padre progettò la realtà in due fasi effettive — la personale e la non personale, la spirituale e la non spirituale. La tensione tra queste fasi, di fronte alla volontà di agire del Padre e del Figlio, diede origine all’Attore Congiunto e all’universo centrale di mondi materiali e di esseri spirituali.
1955 11:9.4 When reality is differentiated into the personal and the nonpersonal (Eternal Son and Paradise), it is hardly proper to call that which is nonpersonal “Deity” unless somehow qualified. The energy and material repercussions of the acts of Deity could hardly be called Deity. Deity may cause much that is not Deity, and Paradise is not Deity; neither is it conscious as mortal man could ever possibly understand such a term.
2006 11:9.4 Quando la realtà è differenziata nel personale e nel non personale (Figlio Eterno e Paradiso), non è affatto appropriato chiamare “Deità” ciò che è non personale, a meno che non sia qualificato in qualche modo. L’energia e le ripercussioni materiali degli atti della Deità difficilmente possono essere chiamate Deità. La Deità può produrre molte cose che non sono Deità, ed il Paradiso non è Deità; né esso è cosciente nel senso in cui i mortali potrebbero intendere tale termine.
1955 11:9.5 Paradise is not ancestral to any being or living entity; it is not a creator. Personality and mind-spirit relationships are transmissible, but pattern is not. Patterns are never reflections; they are duplications—reproductions. Paradise is the absolute of patterns; Havona is an exhibit of these potentials in actuality.
2006 11:9.5 Il Paradiso non è ancestrale ad alcun essere od entità vivente; esso non è un creatore. La personalità e le relazioni mente-spirito sono trasmissibili, ma il modello non lo è. I modelli non sono mai dei riflessi; sono duplicazioni — riproduzioni. Il Paradiso è l’assoluto dei modelli; Havona è una dimostrazione di questi potenziali nell’attualità.
1955 11:9.6 God’s residence is central and eternal, glorious and ideal. His home is the beauteous pattern for all universe headquarters worlds; and the central universe of his immediate indwelling is the pattern for all universes in their ideals, organization, and ultimate destiny.
2006 11:9.6 La residenza di Dio è centrale ed eterna, gloriosa e ideale. La sua dimora è lo splendido modello per tutti i mondi capitale degli universi; e l’universo centrale di sua diretta dimora è il modello per tutti gli universi nei loro ideali, nella loro organizzazione e nel loro destino ultimo.
1955 11:9.7 Paradise is the universal headquarters of all personality activities and the source-center of all force-space and energy manifestations. Everything which has been, now is, or is yet to be, has come, now comes, or will come forth from this central abiding place of the eternal Gods. Paradise is the center of all creation, the source of all energies, and the place of primal origin of all personalities.
2006 11:9.7 Il Paradiso è la sede nell’universo di tutte le attività concernenti la personalità e la sorgente e centro di tutte le manifestazioni di forza spaziale e di energia. Tutto ciò che è stato, è ora o che deve ancora essere, è venuto, viene ora o verrà da questo luogo centrale permanente degli Dei eterni. Il Paradiso è il centro di tutta la creazione, la sorgente di tutte le energie ed il luogo d’origine primordiale di tutte le personalità.
1955 11:9.8 After all, to mortals the most important thing about eternal Paradise is the fact that this perfect abode of the Universal Father is the real and far-distant destiny of the immortal souls of the mortal and material sons of God, the ascending creatures of the evolutionary worlds of time and space. Every God-knowing mortal who has espoused the career of doing the Father’s will has already embarked upon the long, long Paradise trail of divinity pursuit and perfection attainment. And when such an animal-origin being does stand, as countless numbers now do, before the Gods on Paradise, having ascended from the lowly spheres of space, such an achievement represents the reality of a spiritual transformation bordering on the limits of supremacy.
2006 11:9.8 Dopotutto, la cosa più importante per i mortali riguardo al Paradiso eterno è il fatto che questa dimora perfetta del Padre Universale è il destino reale e remoto delle anime immortali dei figli mortali e materiali di Dio, le creature ascendenti dei mondi evoluzionari del tempo e dello spazio. Ogni mortale che conosce Dio e che ha sposato la carriera di compiere la volontà del Padre si è già incamminato sul lungo, lungo sentiero del Paradiso alla ricerca della divinità ed il raggiungimento della perfezione. E quando un tale essere di origine animale si trova di fronte agli Dei del Paradiso dopo essere asceso dalle sfere inferiori dello spazio, come un numero incommensurabile di suoi simili ora fa, un tale risultato rappresenta la realtà di una trasformazione spirituale che rasenta i limiti della supremazia.
1955 11:9.9 [Presented by a Perfector of Wisdom commissioned thus to function by the Ancients of Days on Uversa.]
2006 11:9.9 [Presentato da un Perfettore di Saggezza incaricato di operare in tal modo dagli Antichi dei Giorni di Uversa.]
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