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Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 114. Il governo planetario dei serafini |
Indice
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Fascicolo 116. L’Onnipotente Supremo |
THE SUPREME BEING
L’ESSERE SUPREMO
1955 115:0.1 WITH God the Father, sonship is the great relationship. With God the Supreme, achievement is the prerequisite to status—one must do something as well as be something.
2006 115:0.1 LA GRANDE relazione con Dio il Padre è la filiazione. Con Dio il Supremo il compimento è il requisito indispensabile allo status — si deve fare qualcosa come pure essere qualcosa.
1. RELATIVITY OF CONCEPT FRAMES
1. RELATIVITÀ DEI QUADRI CONCETTUALI
1955 115:1.1 Partial, incomplete, and evolving intellects would be helpless in the master universe, would be unable to form the first rational thought pattern, were it not for the innate ability of all mind, high or low, to form a universe frame in which to think. If mind cannot fathom conclusions, if it cannot penetrate to true origins, then will such mind unfailingly postulate conclusions and invent origins that it may have a means of logical thought within the frame of these mind-created postulates. And while such universe frames for creature thought are indispensable to rational intellectual operations, they are, without exception, erroneous to a greater or lesser degree.
2006 115:1.1 Degli intelletti parziali, incompleti ed in evoluzione sarebbero impotenti nell’universo maestro, sarebbero incapaci di formare il minimo modello razionale di pensiero, se non fosse per la capacità innata di ogni mente, superiore od inferiore, di formare un quadro universale in cui pensare. Se una mente non riesce a giungere a delle conclusioni, se non riesce a penetrare fino alle vere origini, allora tale mente infallibilmente postulerà delle conclusioni ed inventerà delle origini per avere un modo di pensare logico nel quadro di queste ipotesi create dalla mente. E mentre questi quadri universali per il pensiero delle creature sono indispensabili alle operazioni intellettuali razionali, sono senza eccezione erronei ad un grado più o meno alto.
1955 115:1.2 Conceptual frames of the universe are only relatively true; they are serviceable scaffolding which must eventually give way before the expansions of enlarging cosmic comprehension. The understandings of truth, beauty, and goodness, morality, ethics, duty, love, divinity, origin, existence, purpose, destiny, time, space, even Deity, are only relatively true. God is much, much more than a Father, but the Father is man’s highest concept of God; nonetheless, the Father-Son portrayal of Creator-creature relationship will be augmented by those supermortal conceptions of Deity which will be attained in Orvonton, in Havona, and on Paradise. Man must think in a mortal universe frame, but that does not mean that he cannot envision other and higher frames within which thought can take place.
2006 115:1.2 I quadri concettuali dell’universo sono solo relativamente veri. Essi sono un’utile impalcatura che deve alla fine cedere il passo davanti all’espansione di una comprensione cosmica crescente. I modi d’intendere la verità, la bellezza, la bontà, la moralità, l’etica, il dovere, l’amore, la divinità, l’origine, l’esistenza, il proposito, il destino, il tempo, lo spazio, ed anche la Deità, sono soltanto relativamente veri. Dio è molto, molto di più che un Padre, ma il Padre è il più alto concetto di Dio da parte dell’uomo. Nondimeno la descrizione nella forma di Padre-Figlio della relazione tra il Creatore e la creatura sarà accresciuta dalle concezioni supermortali della Deità che saranno raggiunte in Orvonton, in Havona ed in Paradiso. L’uomo deve pensare in un quadro universale di mortale, ma ciò non significa che non possa immaginare altri quadri più elevati all’interno dei quali il pensiero può trovare posto.
1955 115:1.3 In order to facilitate mortal comprehension of the universe of universes, the diverse levels of cosmic reality have been designated as finite, absonite, and absolute. Of these only the absolute is unqualifiedly eternal, truly existential. Absonites and finites are derivatives, modifications, qualifications, and attenuations of the original and primordial absolute reality of infinity.
2006 115:1.3 Allo scopo di facilitare la comprensione umana dell’universo degli universi, i vari livelli della realtà cosmica sono stati designati come finito, absonito ed assoluto. Di questi soltanto l’assoluto è incondizionatamente eterno, veramente esistenziale. L’absonito ed il finito sono dei derivati, delle modificazioni, delle qualificazioni e delle attenuazioni della realtà assoluta originale e primordiale dell’infinità.
1955 115:1.4 The realms of the finite exist by virtue of the eternal purpose of God. Finite creatures, high and low, may propound theories, and have done so, as to the necessity of the finite in the cosmic economy, but in the last analysis it exists because God so willed. The universe cannot be explained, neither can a finite creature offer a rational reason for his own individual existence without appealing to the prior acts and pre-existent volition of ancestral beings, Creators or procreators.
2006 115:1.4 I domini del finito esistono in virtù del proposito eterno di Dio. Le creature finite, superiori ed inferiori, possono proporre delle teorie, e l’hanno fatto, sulla necessità del finito nell’economia cosmica, ma in ultima analisi esso esiste perché Dio ha voluto così. L’universo non può essere spiegato, né una creatura finita può offrire un motivo razionale alla propria esistenza individuale senza fare appello agli atti antecedenti e alla volontà preesistente di esseri ancestrali, Creatori o procreatori.
2. THE ABSOLUTE BASIS FOR SUPREMACY
2. LA BASE ASSOLUTA DELLA SUPREMAZIA
1955 115:2.1 From the existential standpoint, nothing new can happen throughout the galaxies, for the completion of infinity inherent in the I AM is eternally present in the seven Absolutes, is functionally associated in the triunities, and is transmitively associated in the triodities. But the fact that infinity is thus existentially present in these absolute associations in no way makes it impossible to realize new cosmic experientials. From a finite creature’s viewpoint, infinity contains much that is potential, much that is on the order of a future possibility rather than a present actuality.
2006 115:2.1 Dal punto di vista esistenziale niente di nuovo può accadere in nessuna delle galassie, perché la completezza dell’infinità inerente all’IO SONO è eternamente presente nei sette Assoluti, è funzionalmente associata nelle triunità, ed è associata in modo trasmissibile nelle triodità. Ma il fatto che l’infinità sia così esistenzialmente presente in queste associazioni assolute non rende per nulla impossibile realizzare dei nuovi esperienziali cosmici. Dal punto di vista delle creature finite, l’infinità contiene molti fattori potenziali, elementi comportanti una possibilità futura piuttosto che un’attualità presente.
1955 115:2.2 Value is a unique element in universe reality. We do not comprehend how the value of anything infinite and divine could possibly be increased. But we discover that meanings can be modified if not augmented even in the relations of infinite Deity. To the experiential universes even divine values are increased as actualities by enlarged comprehension of reality meanings.
2006 115:2.2 Il valore è un elemento unico nella realtà universale. Noi non comprendiamo come il valore di qualcosa d’infinito e di divino possa essere accresciuto, ma scopriamo che i significati possono essere modificati, se non accresciuti, anche nelle relazioni della Deità infinita. Per gli universi esperienziali anche i valori divini sono accresciuti in quanto attualità da una comprensione maggiore dei significati della realtà.
1955 115:2.3 The entire scheme of universal creation and evolution on all experiencing levels is apparently a matter of the conversion of potentialities into actualities; and this transmutation has to do equally with the realms of space potency, mind potency, and spirit potency.
2006 115:2.3 Tutto il piano della creazione e dell’evoluzione universale su tutti i livelli esperienziali è apparentemente una questione di conversione delle potenzialità in attualità; e questa trasmutazione concerne anche i regni della potenza spaziale, della potenza mentale e della potenza spirituale.
1955 115:2.4 The apparent method whereby the possibilities of the cosmos are brought into actual existence varies from level to level, being experiential evolution in the finite and experiential eventuation in the absonite. Existential infinity is indeed unqualified in all-inclusiveness, and this very all-inclusiveness must, perforce, encompass even the possibility for evolutionary finite experiencing. And the possibility for such experiential growth becomes a universe actuality through triodity relationships impinging upon and in the Supreme.
2006 115:2.4 Il metodo apparente con cui le possibilità del cosmo sono portate all’effettiva esistenza varia da livello a livello; è l’evoluzione esperienziale nel finito e l’eventuarsi esperienziale nell’absonito. L’infinità esistenziale in realtà è onnicomprensiva in modo non qualificato, e questo stesso carattere onnicomprensivo deve necessariamente inglobare anche la possibilità di fare delle esperienze evoluzionarie finite. E la possibilità di una tale crescita esperienziale diviene un’attualità universale mediante relazioni di triodità che giungono fino al Supremo, e sono insite in esso.
3. ORIGINAL, ACTUAL, AND POTENTIAL
3. L’ORIGINALE, L’ATTUALE ED IL POTENZIALE
1955 115:3.1 The absolute cosmos is conceptually without limit; to define the extent and nature of this primal reality is to place qualifications upon infinity and to attenuate the pure concept of eternity. The idea of the infinite-eternal, the eternal-infinite, is unqualified in extent and absolute in fact. There is no language in the past, present, or future of Urantia adequate to express the reality of infinity or the infinity of reality. Man, a finite creature in an infinite cosmos, must content himself with distorted reflections and attenuated conceptions of that limitless, boundless, never-beginning, never-ending existence the comprehension of which is really beyond his ability.
2006 115:3.1 Il cosmo assoluto è concettualmente senza limiti. Definire l’estensione e la natura di questa realtà primordiale equivale a porre delle qualificazioni all’infinità e ad attenuare il puro concetto di eternità. L’idea dell’infinito-eterno, dell’eterno-infinito, è non qualificata in estensione ed assoluta in fatto. Non c’è nessun linguaggio nel passato, nel presente o nel futuro di Urantia che sia adeguato ad esprimere la realtà dell’infinità o l’infinità della realtà. L’uomo, una creatura finita in un cosmo infinito, deve accontentarsi d’immagini deformate e di concetti attenuati di quell’esistenza illimitata, sconfinata, senza inizio e senza fine, che oltrepassa realmente la sua capacità di comprensione.
1955 115:3.2 Mind can never hope to grasp the concept of an Absolute without attempting first to break the unity of such a reality. Mind is unifying of all divergencies, but in the very absence of such divergencies, mind finds no basis upon which to attempt to formulate understanding concepts.
2006 115:3.2 La mente non può mai sperare di afferrare il concetto di un Assoluto senza tentare prima di frazionare l’unità di una tale realtà. La mente unifica tutte le divergenze, ma in assenza totale di tali divergenze, la mente non trova alcuna base su cui tentare di formulare dei concetti di comprensione.
1955 115:3.3 The primordial stasis of infinity requires segmentation prior to human attempts at comprehension. There is a unity in infinity which has been expressed in these papers as the I AM—the premier postulate of the creature mind. But never can a creature understand how it is that this unity becomes duality, triunity, and diversity while yet remaining an unqualified unity. Man encounters a similar problem when he pauses to contemplate the undivided Deity of Trinity alongside the plural personalization of God.
2006 115:3.3 La stasi primordiale dell’infinità richiede una segmentazione prima che l’uomo ne tenti la comprensione. C’è un’unità nell’infinità che è stata espressa in questi fascicoli come l’IO SONO — il primo postulato della mente della creatura. Ma una creatura non potrà mai comprendere come avviene che questa unità diventi dualità, triunità e diversità pur restando un’unità non qualificata. L’uomo incontra un problema simile quando si ferma a contemplare la Deità indivisa della Trinità a fianco della personalizzazione multipla di Dio.
1955 115:3.4 It is only man’s distance from infinity that causes this concept to be expressed as one word. While infinity is on the one hand UNITY, on the other it is DIVERSITY without end or limit. Infinity, as it is observed by finite intelligences, is the maximum paradox of creature philosophy and finite metaphysics. Though man’s spiritual nature reaches up in the worship experience to the Father who is infinite, man’s intellectual comprehension capacity is exhausted by the maximum conception of the Supreme Being. Beyond the Supreme, concepts are increasingly names; less and less are they true designations of reality; more and more do they become the creature’s projection of finite understanding toward the superfinite.
2006 115:3.4 È soltanto la distanza dell’uomo dall’infinità che induce ad esprimere questo concetto con una sola parola. Mentre l’infinità è da un lato UNITÀ, dall’altro è DIVERSITÀ senza fine o limiti. L’infinità, quale è osservata dalle intelligenze finite, è il più grande paradosso della filosofia delle creature e della metafisica finita. Sebbene la natura spirituale dell’uomo giunga nell’esperienza dell’adorazione fino al Padre che è infinito, la capacità di comprensione intellettuale dell’uomo si esaurisce nella sua massima concezione dell’Essere Supremo. Oltre il Supremo i concetti sono sempre più dei nomi e sempre meno delle vere designazioni della realtà; essi diventano sempre di più la proiezione della comprensione finita verso il superfinito da parte della creatura.
1955 115:3.5 One basic conception of the absolute level involves a postulate of three phases:
2006 115:3.5 Una concezione basilare del livello assoluto implica un postulato di tre fasi:
1955 115:3.6 1. The Original. The unqualified concept of the First Source and Center, that source manifestation of the I AM from which all reality takes origin.
2006 115:3.6 1. L’Originale. Il concetto non qualificato della Prima Sorgente e Centro, la manifestazione sorgente dell’IO SONO da cui trae origine ogni realtà.
1955 115:3.7 2. The Actual. The union of the three Absolutes of actuality, the Second, Third, and Paradise Sources and Centers. This triodity of the Eternal Son, the Infinite Spirit, and the Paradise Isle constitutes the actual revelation of the originality of the First Source and Center.
2006 115:3.7 2. L’Attuale. L’unione dei tre Assoluti di attualità, la Seconda e la Terza Sorgente e Centro e la Sorgente e Centro Paradisiaca. Questa triodità del Figlio Eterno, dello Spirito Infinito e dell’Isola del Paradiso costituisce la rivelazione attuale dell’originalità della Prima Sorgente e Centro.
1955 115:3.8 3. The Potential. The union of the three Absolutes of potentiality, the Deity, Unqualified, and Universal Absolutes. This triodity of existential potentiality constitutes the potential revelation of the originality of the First Source and Center.
2006 115:3.8 3. Il Potenziale. L’unione dei tre Assoluti di potenzialità, l’Assoluto della Deità, l’Assoluto Non Qualificato e l’Assoluto Universale. Questa triodità di potenzialità esistenziale costituisce la rivelazione potenziale dell’originalità della Prima Sorgente e Centro.
1955 115:3.9 The interassociation of the Original, the Actual, and the Potential yields the tensions within infinity which result in the possibility for all universe growth; and growth is the nature of the Sevenfold, the Supreme, and the Ultimate.
2006 115:3.9 L’interassociazione dell’Originale, dell’Attuale e del Potenziale produce le tensioni all’interno dell’infinità che si traducono nella possibilità di tutte le crescite nell’universo; e la crescita è la natura del Settuplo, del Supremo e dell’Ultimo.
1955 115:3.10 In the association of the Deity, Universal, and Unqualified Absolutes, potentiality is absolute while actuality is emergent; in the association of the Second, Third, and Paradise Sources and Centers, actuality is absolute while potentiality is emergent; in the originality of the First Source and Center, we cannot say that either actuality or potentiality is either existent or emergent — the Father is.
2006 115:3.10 Nell’associazione degli Assoluti della Deità, Universale e Non Qualificato, la potenzialità è assoluta mentre l’attualità è emergente. Nell’associazione della Seconda e della Terza Sorgente e Centro e della Sorgente e Centro Paradisiaca l’attualità è assoluta mentre la potenzialità è emergente. Nell’originalità della Prima Sorgente e Centro noi non possiamo dire se l’attualità o la potenzialità siano esistenti o emergenti — il Padre è.
1955 115:3.11 From the time viewpoint, the Actual is that which was and is; the Potential is that which is becoming and will be; the Original is that which is. From the eternity viewpoint, the differences between the Original, the Actual, and the Potential are not thus apparent. These triune qualities are not so distinguished on Paradise-eternity levels. In eternity all is—only has all not yet been revealed in time and space.
2006 115:3.11 Dal punto di vista del tempo, l’Attuale è ciò che fu e ciò che è; il Potenziale è ciò che è in divenire e che sarà; l’Originale è ciò che è. Dal punto di vista dell’eternità le differenze tra l’Originale, l’Attuale ed il Potenziale non sono così evidenti. Queste qualità trine non sono così distinte sui livelli dell’eternità paradisiaca. Nell’eternità tutto è — soltanto non tutto è ancora stato rivelato nel tempo e nello spazio.
1955 115:3.12 From a creature’s viewpoint, actuality is substance, potentiality is capacity. Actuality exists centermost and expands therefrom into peripheral infinity; potentiality comes inward from the infinity periphery and converges at the center of all things. Originality is that which first causes and then balances the dual motions of the cycle of reality metamorphosis from potentials to actuals and the potentializing of existing actuals.
2006 115:3.12 Dal punto di vista della creatura, l’attualità è sostanza, la potenzialità è capacità. L’attualità esiste al centro e da là si espande nell’infinità periferica; la potenzialità va verso l’interno a partire dalla periferia dell’infinità e converge al centro di tutte le cose. L’originalità è ciò che prima causa e poi equilibra i doppi movimenti del ciclo delle metamorfosi della realtà da potenziali in attuali nonché la potenzializzazione degli attuali esistenti.
1955 115:3.13 The three Absolutes of potentiality are operative on the purely eternal level of the cosmos, hence never function as such on subabsolute levels. On the descending levels of reality the triodity of potentiality is manifest with the Ultimate and upon the Supreme. The potential may fail to time-actualize with respect to a part on some subabsolute level, but never in the aggregate. The will of God does ultimately prevail, not always concerning the individual but invariably concerning the total.
2006 115:3.13 I tre Assoluti della potenzialità operano sul livello puramente eterno del cosmo, perciò non funzionano mai come tali sui livelli subassoluti. Sui livelli discendenti della realtà la troidità della potenzialità si manifesta con l’Ultimo e sul Supremo. Il potenziale può non attuarsi nel tempo rispetto ad una parte su qualche livello subassoluto, ma mai nell’insieme. La volontà di Dio alla fine prevale, non sempre a livello individuale ma invariabilmente riguardo all’insieme.
1955 115:3.14 It is in the triodity of actuality that the existents of the cosmos have their center; be it spirit, mind, or energy, all center in this association of the Son, the Spirit, and Paradise. The personality of the spirit Son is the master pattern for all personality throughout all universes. The substance of the Paradise Isle is the master pattern of which Havona is a perfect, and the superuniverses are a perfecting, revelation. The Conjoint Actor is at one and the same time the mind activation of cosmic energy, the conceptualization of spirit purpose, and the integration of the mathematical causes and effects of the material levels with the volitional purposes and motives of the spiritual level. In and to a finite universe the Son, Spirit, and Paradise function in and upon the Ultimate as he is conditioned and qualified in the Supreme.
2006 115:3.14 È nella triodità dell’attualità che le entità del cosmo hanno il loro centro; si tratti di spirito, di mente o di energia, tutto s’incentra in questa associazione del Figlio, dello Spirito e del Paradiso. La personalità del Figlio spirituale è l’archetipo maestro per tutte le personalità di tutti gli universi. La sostanza dell’Isola del Paradiso è l’archetipo maestro di cui Havona è una rivelazione perfetta ed i superuniversi una rivelazione in corso di perfezionamento. L’Attore Congiunto è allo stesso tempo l’attivazione mentale dell’energia cosmica, la concettualizzazione dei propositi spirituali e l’integrazione delle cause ed effetti matematici dei livelli materiali con i propositi ed i moventi volitivi del livello spirituale. In un universo finito, e per esso, il Figlio, lo Spirito ed il Paradiso operano nell’Ultimo, e su di lui, com’è condizionato e qualificato nel Supremo.
1955 115:3.15 Actuality (of Deity) is what man seeks in the Paradise ascent. Potentiality (of human divinity) is what man evolves in that search. The Original is what makes possible the coexistence and integration of man the actual, man the potential, and man the eternal.
2006 115:3.15 L’Attualità (della Deità) è ciò che l’uomo cerca nell’ascensione al Paradiso. La Potenzialità (della divinità umana) è ciò che l’uomo evolve in questa ricerca. L’Originale è ciò che rende possibile la coesistenza e l’integrazione dell’uomo attuale, dell’uomo potenziale e dell’uomo eterno.
1955 115:3.16 The final dynamics of the cosmos have to do with the continual transfer of reality from potentiality to actuality. In theory, there may be an end to this metamorphosis, but in fact, such is impossible since the Potential and the Actual are both encircuited in the Original (the I AM), and this identification makes it forever impossible to place a limit on the developmental progression of the universe. Whatsoever is identified with the I AM can never find an end to progression since the actuality of the potentials of the I AM is absolute, and the potentiality of the actuals of the I AM is also absolute. Always will actuals be opening up new avenues of the realization of hitherto impossible potentials—every human decision not only actualizes a new reality in human experience but also opens up a new capacity for human growth. The man lives in every child, and the morontia progressor is resident in the mature God-knowing man.
2006 115:3.16 La dinamica finale del cosmo concerne il trasferimento continuo della realtà dalla potenzialità all’attualità. In teoria potrebbe esserci una fine di questa metamorfosi, ma di fatto la cosa è impossibile, poiché il Potenziale e l’Attuale sono entrambi messi in circuito nell’Originale (nell’IO SONO), e questa identificazione rende per sempre impossibile porre un limite allo sviluppo progressivo dell’universo. Tutto ciò che è identificato con l’IO SONO non può mai cessare di progredire, perché l’attualità dei potenziali dell’IO SONO è assoluta, e la potenzialità degli attuali dell’IO SONO è anch’essa assoluta. Gli attuali apriranno sempre vie nuove alla realizzazione di potenziali fino ad allora impossibili — ogni decisione umana non solo rende attuale una nuova realtà nell’esperienza umana, ma apre anche una nuova capacità di crescita umana. In ogni bambino vive un uomo e nell’uomo maturo che conosce Dio risiede il progressore morontiale.
1955 115:3.17 Statics in growth can never appear in the total cosmos since the basis for growth—the absolute actuals—is unqualified, and since the possibilities for growth—the absolute potentials—are unlimited. From a practical viewpoint the philosophers of the universe have come to the conclusion that there is no such thing as an end.
2006 115:3.17 La statica della crescita non può mai apparire nell’insieme del cosmo poiché la base della crescita — gli attuali assoluti — è non qualificata, e le possibilità di crescita — i potenziali assoluti — sono illimitate. Da un punto di vista pratico i filosofi dell’universo sono giunti alla conclusione che non esiste nulla che si possa considerare come un termine.
1955 115:3.18 From a circumscribed view there are, indeed, many ends, many terminations of activities, but from a larger viewpoint on a higher universe level, there are no endings, merely transitions from one phase of development to another. The major chronicity of the master universe is concerned with the several universe ages, the Havona, the superuniverse, and the outer universe ages. But even these basic divisions of sequence relationships cannot be more than relative landmarks on the unending highway of eternity.
2006 115:3.18 Da un punto di vista circoscritto esistono in realtà molti termini, molte conclusioni di attività; ma da un punto di vista più ampio su un livello universale superiore non vi sono fini; soltanto transizioni da una fase di sviluppo ad un’altra. La cronicità maggiore dell’universo maestro concerne le numerose ere universali: le ere di Havona, dei superuniversi e degli universi esterni. Ma anche queste divisioni fondamentali delle relazioni sequenziali non possono essere che segni di confine relativi sulla strada maestra senza fine dell’eternità.
1955 115:3.19 The final penetration of the truth, beauty, and goodness of the Supreme Being could only open up to the progressing creature those absonite qualities of ultimate divinity which lie beyond the concept levels of truth, beauty, and goodness.
2006 115:3.19 La penetrazione finale della verità, della bellezza e della bontà dell’Essere Supremo potrebbe solo rivelare alla creatura in progresso quelle qualità absonite della divinità ultima che risiedono oltre i livelli concettuali della verità, della bellezza e della bontà.
4. SOURCES OF SUPREME REALITY
4. LE FONTI DELLA REALTÀ DEL SUPREMO
1955 115:4.1 Any consideration of the origins of God the Supreme must begin with the Paradise Trinity, for the Trinity is original Deity while the Supreme is derived Deity. Any consideration of the growth of the Supreme must give consideration to the existential triodities, for they encompass all absolute actuality and all infinite potentiality (in conjunction with the First Source and Center). And the evolutionary Supreme is the culminating and personally volitional focus of the transmutation—the transformation—of potentials to actuals in and on the finite level of existence. The two triodities, actual and potential, encompass the totality of the interrelationships of growth in the universes.
2006 115:4.1 Ogni considerazione sulle origini di Dio il Supremo deve iniziare con la Trinità del Paradiso, perché la Trinità è la Deità originale mentre il Supremo è una Deità derivata. Ogni considerazione sulla crescita del Supremo deve tener conto delle triodità esistenziali, perché esse inglobano tutta l’attualità assoluta e tutta la potenzialità infinita (in congiunzione con la Prima Sorgente e Centro). Ed il Supremo evoluzionario è il punto culminante e personalmente volitivo della trasmutazione — della trasformazione — dei potenziali in attuali nel livello finito dell’esistenza e su di esso. Le due triodità, attuale e potenziale, inglobano la totalità delle interrelazioni della crescita negli universi.
1955 115:4.2 The source of the Supreme is in the Paradise Trinity—eternal, actual, and undivided Deity. The Supreme is first of all a spirit person, and this spirit person stems from the Trinity. But the Supreme is secondly a Deity of growth—evolutionary growth—and this growth derives from the two triodities, actual and potential.
2006 115:4.2 La sorgente del Supremo è nella Trinità del Paradiso — la Deità eterna, attuale ed indivisa. Il Supremo è prima di tutto una persona-spirito, e questa persona-spirito proviene dalla Trinità. Ma il Supremo è in secondo luogo una Deità di crescita — di crescita evoluzionaria — e questa crescita deriva dalle due triodità, attuale e potenziale.
1955 115:4.3 If it is difficult to comprehend that the infinite triodities can function on the finite level, pause to consider that their very infinity must in itself contain the potentiality of the finite; infinity encompasses all things ranging from the lowest and most qualified finite existence to the highest and unqualifiedly absolute realities.
2006 115:4.3 Se è difficile comprendere che le troidità infinite possano funzionare sul livello finito, soffermatevi a considerare che la loro stessa infinità deve contenere in sé la potenzialità del finito. L’infinità ingloba tutte le cose che vanno dall’esistenza finita più umile e più limitata alle realtà più elevate ed incondizionatamente assolute.
1955 115:4.4 It is not so difficult to comprehend that the infinite does contain the finite as it is to understand just how this infinite actually is manifest to the finite. But the Thought Adjusters indwelling mortal man are one of the eternal proofs that even the absolute God (as absolute) can and does actually make direct contact with even the lowest and least of all universe will creatures.
2006 115:4.4 Non è meno difficile comprendere che l’infinito contiene il finito che capire come questo infinito si manifesti effettivamente al finito. Ma gli Aggiustatori di Pensiero che dimorano negli uomini mortali sono una delle prove eterne che anche il Dio assoluto (in quanto assoluto) può stabilire, e stabilisce effettivamente, un contatto diretto con tutte le creature dotate di volontà dell’universo, anche le più umili e più insignificanti.
1955 115:4.5 The triodities which collectively encompass the actual and the potential are manifest on the finite level in conjunction with the Supreme Being. The technique of such manifestation is both direct and indirect: direct in so far as triodity relations repercuss directly in the Supreme and indirect in so far as they are derived through the eventuated level of the absonite.
2006 115:4.5 Le triodità che inglobano collettivamente l’attuale ed il potenziale si manifestano sul livello finito in congiunzione con l’Essere Supremo. La tecnica di tale manifestazione è sia diretta che indiretta: diretta nella misura in cui le relazioni delle triodità si ripercuotono direttamente nel Supremo, indiretta nella misura in cui esse derivano dal livello esteriorizzato dell’absonito.
1955 115:4.6 Supreme reality, which is total finite reality, is in process of dynamic growth between the unqualified potentials of outer space and the unqualified actuals at the center of all things. The finite domain thus factualizes through the co-operation of the absonite agencies of Paradise and the Supreme Creator Personalities of time. The act of maturing the qualified possibilities of the three great potential Absolutes is the absonite function of the Architects of the Master Universe and their transcendental associates. And when these eventualities have attained to a certain point of maturation, the Supreme Creator Personalities emerge from Paradise to engage in the agelong task of bringing the evolving universes into factual being.
2006 115:4.6 La realtà del Supremo, che è una realtà finita totale, è in corso di crescita dinamica tra i potenziali non qualificati dello spazio esterno e gli attuali non qualificati al centro di tutte le cose. Il dominio finito diviene così fattuale in virtù della cooperazione degli agenti absoniti del Paradiso e delle Personalità Creatrici Supreme del tempo. L’azione di portare a maturazione le possibilità qualificate dei tre grandi Assoluti potenziali è la funzione absonita degli Architetti dell’Universo Maestro e dei loro associati trascendentali. E quando queste eventualità hanno raggiunto un certo punto di maturazione, le Personalità Creatrici Supreme emergono dal Paradiso per impegnarsi nel compito multimillenario di portare gli universi in evoluzione ad un’effettiva esistenza.
1955 115:4.7 The growth of Supremacy derives from the triodities; the spirit person of the Supreme, from the Trinity; but the power prerogatives of the Almighty are predicated on the divinity successes of God the Sevenfold, while the conjoining of the power prerogatives of the Almighty Supreme with the spirit person of God the Supreme takes place by virtue of the ministry of the Conjoint Actor, who bestowed the mind of the Supreme as the conjoining factor in this evolutionary Deity.
2006 115:4.7 La crescita della Supremazia deriva dalle triodità; la persona-spirito del Supremo deriva dalla Trinità; ma le prerogative di potere dell’Onnipotente sono basate sui successi della divinità di Dio il Settuplo, mentre l’unione delle prerogative di potere dell’Onnipotente Supremo con la persona spirituale di Dio il Supremo avviene in virtù del ministero dell’Attore Congiunto, il quale ha donato la mente del Supremo come fattore di congiunzione in questa Deità evoluzionaria.
5. RELATION OF THE SUPREME TO THE PARADISE TRINITY
5. RELAZIONE DEL SUPREMO CON LA TRINITÀ DEL PARADISO
1955 115:5.1 The Supreme Being is absolutely dependent on the existence and action of the Paradise Trinity for the reality of his personal and spirit nature. While the growth of the Supreme is a matter of triodity relationship, the spirit personality of God the Supreme is dependent upon, and is derived from, the Paradise Trinity, which ever remains as the absolute center-source of perfect and infinite stability around which the evolutionary growth of the Supreme progressively unfolds.
2006 115:5.1 L’Essere Supremo dipende assolutamente dall’esistenza e dall’azione della Trinità del Paradiso per la realtà della sua natura personale e spirituale. Mentre la crescita del Supremo è una questione di relazioni delle triodità, la personalità spirituale di Dio il Supremo dipende e deriva dalla Trinità del Paradiso, che rimane sempre la sorgente e centro assoluta di stabilità perfetta ed infinita attorno alla quale la crescita evoluzionaria del Supremo si sviluppa progressivamente.
1955 115:5.2 The function of the Trinity is related to the function of the Supreme, for the Trinity is functional on all (total) levels, including the level of the function of Supremacy. But as the age of Havona gives way to the age of the superuniverses, so does the discernible action of the Trinity as immediate creator give way to the creative acts of the children of the Paradise Deities.
2006 115:5.2 La funzione della Trinità è collegata alla funzione del Supremo, perché la Trinità funziona su tutti i livelli (nella loro totalità), compreso il livello di funzione della Supremazia. Ma via via che l’era di Havona cede il passo all’era dei superuniversi, l’azione discernibile della Trinità come creatrice diretta cede il passo agli atti creatori dei figli delle Deità del Paradiso.
6. RELATION OF THE SUPREME TO THE TRIODITIES
6. RELAZIONE DEL SUPREMO CON LE TRIODITÀ
1955 115:6.1 The triodity of actuality continues to function directly in the post-Havona epochs; Paradise gravity grasps the basic units of material existence, the spirit gravity of the Eternal Son operates directly upon the fundamental values of spirit existence, and the mind gravity of the Conjoint Actor unerringly clutches all vital meanings of intellectual existence.
2006 115:6.1 La triodità dell’attualità continua a funzionare direttamente nelle epoche posteriori ad Havona; la gravità del Paradiso coglie le unità di base dell’esistenza materiale, la gravità spirituale del Figlio Eterno agisce direttamente sui valori fondamentali dell’esistenza spirituale, e la gravità mentale dell’Attore Congiunto afferra infallibilmente tutti i significati vitali dell’esistenza intellettuale.
1955 115:6.2 But as each stage of creative activity proceeds out through uncharted space, it functions and exists farther and farther removed from direct action by the creative forces and divine personalities of central emplacement—the absolute Isle of Paradise and the infinite Deities resident thereon. These successive levels of cosmic existence become, therefore, increasingly dependent upon developments within the three Absolute potentialities of infinity.
2006 115:6.2 Ma via via che ogni stadio dell’attività creativa si estende nello spazio inesplorato, esso funziona ed esiste sempre più lontano dall’azione diretta delle forze creatrici e delle personalità divine che sono in posizione centrale — l’Isola assoluta del Paradiso e le Deità infinite che vi risiedono. Questi livelli successivi dell’esistenza cosmica divengono quindi sempre più dipendenti dagli sviluppi all’interno delle tre potenzialità Assolute dell’infinità.
1955 115:6.3 The Supreme Being embraces possibilities for cosmic ministry that are not apparently manifested in the Eternal Son, the Infinite Spirit, or the nonpersonal realities of the Isle of Paradise. This statement is made with due regard for the absoluteness of these three basic actualities, but the growth of the Supreme is not only predicated on these actualities of Deity and Paradise but is also involved in developments within the Deity, Universal, and Unqualified Absolutes.
2006 115:6.3 L’Essere Supremo ingloba possibilità di ministero cosmico che non sono apparentemente manifestate nel Figlio Eterno, nello Spirito Infinito o nelle realtà non personali dell’Isola del Paradiso. Questa affermazione è fatta tenendo debitamente conto dell’assolutezza di queste tre attualità basilari, ma la crescita del Supremo non si fonda soltanto su queste attualità della Deità e del Paradiso, ma è anche coinvolta in sviluppi all’interno degli Assoluti della Deità, Universale e Non Qualificato.
1955 115:6.4 The Supreme not only grows as the Creators and creatures of the evolving universes attain to Godlikeness, but this finite Deity also experiences growth as a result of the creature and Creator mastery of the finite possibilities of the grand universe. The motion of the Supreme is twofold: intensively toward Paradise and Deity and extensively toward the limitlessness of the Absolutes of potential.
2006 115:6.4 Il Supremo non solo cresce via via che i Creatori e le creature degli universi in evoluzione giungono ad assomigliare a Dio, ma questa Deità finita fa anche l’esperienza di una crescita risultante dalla padronanza delle possibilità finite del grande universo da parte della creatura e del Creatore. Il movimento del Supremo è duplice: in intensità verso il Paradiso e la Deità, ed in estensione verso l’illimitatezza degli Assoluti del potenziale.
1955 115:6.5 In the present universe age this dual motion is revealed in the descending and ascending personalities of the grand universe. The Supreme Creator Personalities and all their divine associates are reflective of the outward, diverging motion of the Supreme, while the ascending pilgrims from the seven superuniverses are indicative of the inward, converging trend of Supremacy.
2006 115:6.5 Nella presente era dell’universo questo doppio movimento è rivelato nelle personalità discendenti ed ascendenti del grande universo. Le Personalità Creatrici Supreme e tutti i loro associati divini riflettono il movimento divergente del Supremo verso l’esterno, mentre i pellegrini ascendenti provenienti dai sette superuniversi indicano la tendenza della Supremazia verso l’interno e convergente.
1955 115:6.6 Always is the finite Deity seeking for dual correlation, inward toward Paradise and the Deities thereof and outward toward infinity and the Absolutes therein. The mighty eruption of the Paradise-creative divinity personalizing in the Creator Sons and powerizing in the power controllers, signifies the vast outsurge of Supremacy into the domains of potentiality, while the endless procession of the ascending creatures of the grand universe witnesses the mighty insurge of Supremacy toward unity with Paradise Deity.
2006 115:6.6 La Deità finita cerca sempre una doppia correlazione verso l’interno in direzione del Paradiso e delle sue Deità e verso l’esterno in direzione dell’infinità e degli Assoluti in essa contenuti. La potente eruzione della divinità creativa del Paradiso che si personalizza nei Figli Creatori e che manifesta il suo potere nei controllori del potere, indica il vasto fluire della Supremazia nei domini della potenzialità, mentre l’interminabile processione delle creature ascendenti del grande universo assiste al possente rifluire della Supremazia verso l’unità con la Deità del Paradiso.
1955 115:6.7 Human beings have learned that the motion of the invisible may sometimes be discerned by observing its effects on the visible; and we in the universes have long since learned to detect the movements and trends of Supremacy by observing the repercussions of such evolutions in the personalities and patterns of the grand universe.
2006 115:6.7 Gli esseri umani hanno imparato che il movimento dell’invisibile può talvolta essere scorto osservando i suoi effetti sul visibile; e noi negli universi abbiamo imparato da molto tempo ad individuare i movimenti e le tendenze della Supremazia osservando le ripercussioni di tali evoluzioni nelle personalità e nei modelli del grande universo.
1955 115:6.8 Though we are not sure, we believe that, as a finite reflection of Paradise Deity, the Supreme is engaged in an eternal progression into outer space; but as a qualification of the three Absolute potentials of outer space, this Supreme Being is forever seeking for Paradise coherence. And these dual motions seem to account for most of the basic activities in the presently organized universes.
2006 115:6.8 Anche se non ne siamo certi, noi crediamo che, in quanto riflesso finito della Deità del Paradiso, il Supremo sia impegnato in una progressione eterna nello spazio esterno; ma come qualificazione dei tre potenziali Assoluti dello spazio esterno questo Essere Supremo cerchi perpetuamente la coerenza paradisiaca. E questi movimenti duali sembrano dar conto della maggior parte delle attività fondamentali degli universi attualmente organizzati.
7. THE NATURE OF THE SUPREME
7. LA NATURA DEL SUPREMO
1955 115:7.1 In the Deity of the Supreme the Father-I AM has achieved relatively complete liberation from the limitations inherent in infinity of status, eternity of being, and absoluteness of nature. But God the Supreme has been freed from all existential limitations only by having become subject to experiential qualifications of universal function. In attaining capacity for experience, the finite God also becomes subject to the necessity therefor; in achieving liberation from eternity, the Almighty encounters the barriers of time; and the Supreme could only know growth and development as a consequence of partiality of existence and incompleteness of nature, nonabsoluteness of being.
2006 115:7.1 Nella Deità del Supremo il Padre-IO SONO ha raggiunto una liberazione relativamente completa dagli inerenti limiti all’infinità dello status, all’eternità dell’essere e all’assolutezza della natura. Ma Dio il Supremo è stato liberato da tutte le limitazioni esistenziali solo assoggettandosi alle qualificazioni esperienziali di una funzione universale. Raggiungendo la capacità di fare esperienza, il Dio finito è anche soggetto alla necessità di quest’ultima; riuscendo a liberarsi dell’eternità l’Onnipotente incontra le barriere del tempo, ed il Supremo ha potuto conoscere la crescita e lo sviluppo solo come conseguenza della parzialità dell’esistenza e dell’incompletezza della natura, la non assolutezza dell’essere.
1955 115:7.2 All this must be according to the Father’s plan, which has predicated finite progress upon effort, creature achievement upon perseverance, and personality development upon faith. By thus ordaining the experience-evolution of the Supreme, the Father has made it possible for finite creatures to exist in the universes and, by experiential progression, sometime to attain the divinity of Supremacy.
2006 115:7.2 Tutto ciò deve essere conforme al piano del Padre, che ha basato il progresso finito sullo sforzo, la riuscita della creatura nella perseveranza e lo sviluppo della personalità sulla fede. Ma ordinando in questo modo l’evoluzione per esperienza del Supremo, il Padre ha reso possibile alle creature finite di esistere negli universi e, mediante la progressione esperienziale, di raggiungere un giorno la divinità della Supremazia.
1955 115:7.3 Including the Supreme and even the Ultimate, all reality, excepting the unqualified values of the seven Absolutes, is relative. The fact of Supremacy is predicated on Paradise power, Son personality, and Conjoint action, but the growth of the Supreme is involved in the Deity Absolute, the Unqualified Absolute, and the Universal Absolute. And this synthesizing and unifying Deity—God the Supreme—is the personification of the finite shadow cast athwart the grand universe by the infinite unity of the unsearchable nature of the Paradise Father, the First Source and Center.
2006 115:7.3 Tutta la realtà, inclusi il Supremo ed anche l’Ultimo, ad eccezione dei valori non qualificati dei sette Assoluti, è relativa. Il fatto della Supremazia è fondato sul potere del Paradiso, sulla personalità del Figlio e sull’azione del Congiunto, ma la crescita del Supremo è connessa all’Assoluto della Deità, all’Assoluto Non Qualificato e all’Assoluto Universale. E questa Deità sintetizzante ed unificante — Dio il Supremo — è la personificazione dell’ombra finita proiettata attraverso il grande universo dall’unità infinita della natura insondabile del Padre del Paradiso, la Prima Sorgente e Centro.
1955 115:7.4 To the extent that the triodities are directly operative on the finite level, they impinge upon the Supreme, who is the Deity focalization and cosmic summation of the finite qualifications of the natures of the Absolute Actual and the Absolute Potential.
2006 115:7.4 Nella misura in cui le triodità operano direttamente sul livello finito, giungono fino al Supremo, che è la focalizzazione della Deità e la somma cosmica delle qualificazioni finite delle nature dell’Assoluto Attuale e dell’Assoluto Potenziale.
1955 115:7.5 The Paradise Trinity is considered to be the absolute inevitability; the Seven Master Spirits are apparently Trinity inevitabilities; the power-mind-spirit-personality actualization of the Supreme must be the evolutionary inevitability.
2006 115:7.5 La Trinità del Paradiso è ritenuta essere l’inevitabilità assoluta; i Sette Spiriti Maestri sono apparentemente le inevitabilità della Trinità; l’attuazione del potere-mente-spirito-personalità del Supremo deve essere l’inevitabilità evoluzionaria.
1955 115:7.6 God the Supreme does not appear to have been inevitable in unqualified infinity, but he seems to be on all relativity levels. He is the indispensable focalizer, summarizer, and encompasser of evolutionary experience, effectively unifying the results of this mode of reality perception in his Deity nature. And all this he appears to do for the purpose of contributing to the appearance of the inevitable eventuation, the superexperience and superfinite manifestation of God the Ultimate.
2006 115:7.6 Dio il Supremo non sembra essere stato inevitabile nell’infinità non qualificata, ma sembra esserlo su tutti i livelli della relatività. Egli è indispensabile per focalizzare, riassumere ed inglobare l’esperienza evoluzionaria, unificando efficacemente i risultati di questo modo di percepire la realtà nella sua natura di Deità. E sembra fare tutto ciò con il proposito di contribuire all’apparizione dell’eventuazione inevitabile, la manifestazione superesperienziale e superfinita di Dio l’Ultimo.
1955 115:7.7 The Supreme Being cannot be fully appreciated without taking into consideration source, function, and destiny: relationship to the originating Trinity, the universe of activity, and the Trinity Ultimate of immediate destiny.
2006 115:7.7 L’Essere Supremo non può essere pienamente apprezzato senza prendere in considerazione la sua sorgente, la sua funzione ed il suo destino: la relazione con la Trinità che lo origina, l’universo di attività e la Trinità Ultima di destino immediato.
1955 115:7.8 By the process of summating evolutionary experience the Supreme connects the finite with the absonite, even as the mind of the Conjoint Actor integrates the divine spirituality of the personal Son with the immutable energies of the Paradise pattern, and as the presence of the Universal Absolute unifies Deity activation with the Unqualified reactivity. And this unity must be a revelation of the undetected working of the original unity of the First Father-Cause and Source-Pattern of all things and all beings.
2006 115:7.8 Totalizzando i fattori dell’esperienza evoluzionaria il Supremo collega il finito all’absonito, così come la mente dell’Attore Congiunto integra la spiritualità divina del Figlio personale con le energie immutabili dell’archetipo del Paradiso, e come la presenza dell’Assoluto Universale unifica l’attivazione della Deità con la reattività del Non Qualificato. Questa unità deve essere una rivelazione del lavoro non rivelato dell’unità originale della Prima Causa-Padre e del Primo Archetipo-Sorgente di tutte le cose e di tutti gli esseri.
2006 115:7.9 [Presentato da un Possente Messaggero in soggiorno temporaneo su Urantia.]
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