Il Libro di Urantia in inglese è di pubblico dominio in tutto il mondo dal 2006.
Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 40. I Figli di Dio ascendenti |
Indice
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Fascicolo 42. L’energia — mente e materia |
PHYSICAL ASPECTS OF THE LOCAL UNIVERSE
ASPETTI FISICI DELL’UNIVERSO LOCALE
1955 41:0.1 THE characteristic space phenomenon which sets off each local creation from all others is the presence of the Creative Spirit. All Nebadon is certainly pervaded by the space presence of the Divine Minister of Salvington, and such presence just as certainly terminates at the outer borders of our local universe. That which is pervaded by our local universe Mother Spirit is Nebadon; that which extends beyond her space presence is outside Nebadon, being the extra-Nebadon space regions of the superuniverse of Orvonton—other local universes.
2006 41:0.1 IL fenomeno caratteristico dello spazio che distingue ogni creazione locale da tutte le altre è la presenza dello Spirito Creativo. Tutto Nebadon è certamente pervaso dalla presenza spaziale della Divina Ministra di Salvington, e tale presenza termina altrettanto certamente ai margini esterni del nostro universo locale. Quello che è pervaso dallo Spirito Madre del nostro universo locale è Nebadon; ciò che si estende di là dalla sua presenza spaziale è fuori di Nebadon; si tratta delle regioni spaziali esterne a Nebadon del superuniverso di Orvonton — altri universi locali.
1955 41:0.2 While the administrative organization of the grand universe discloses a clear-cut division between the governments of the central, super-, and local universes, and while these divisions are astronomically paralleled in the space separation of Havona and the seven superuniverses, no such clear lines of physical demarcation set off the local creations. Even the major and minor sectors of Orvonton are (to us) clearly distinguishable, but it is not so easy to identify the physical boundaries of the local universes. This is because these local creations are administratively organized in accordance with certain creative principles governing the segmentation of the total energy charge of a superuniverse, whereas their physical components, the spheres of space—suns, dark islands, planets, etc.—take origin primarily from nebulae, and these make their astronomical appearance in accordance with certain precreative (transcendental) plans of the Architects of the Master Universe.
2006 41:0.2 Mentre l’organizzazione amministrativa del grande universo mostra una divisione molto netta tra i governi dell’universo centrale, dei superuniversi e degli universi locali, e sebbene queste divisioni abbiano il loro parallelo astronomico nella separazione spaziale di Havona e dei sette superuniversi, non vi sono linee altrettanto nette di demarcazione fisica che mettano in rilievo le creazioni locali. Anche i settori maggiori e minori di Orvonton sono (per noi) chiaramente distinguibili, ma non è così facile identificare i confini fisici degli universi locali. Ciò è dovuto al fatto che queste creazioni locali sono amministrativamente organizzate secondo certi principi creativi che governano la segmentazione del carico totale d’energia di un superuniverso, mentre le loro componenti fisiche, le sfere dello spazio — soli, isole oscure, pianeti, ecc. — hanno principalmente origine dalle nebulose, e queste ultime fanno la loro apparizione astronomica secondo certi piani precreativi (trascendentali) degli Architetti dell’Universo Maestro.
1955 41:0.3 One or more—even many—such nebulae may be encompassed within the domain of a single local universe even as Nebadon was physically assembled out of the stellar and planetary progeny of Andronover and other nebulae. The spheres of Nebadon are of diverse nebular ancestry, but they all had a certain minimum commonness of space motion which was so adjusted by the intelligent efforts of the power directors as to produce our present aggregation of space bodies, which travel along together as a contiguous unit over the orbits of the superuniverse.
2006 41:0.3 Una o più — anche molte — di tali nebulose possono essere comprese nel dominio di un singolo universo locale, così come Nebadon fu composto fisicamente dalla progenie stellare e planetaria della nebulosa di Andronover e di altre nebulose. Le sfere di Nebadon hanno per antenato nebulose diverse, ma queste ebbero tutte un certo minimo comune di movimento spaziale che fu aggiustato dagli sforzi intelligenti dei direttori di potere in modo da produrre la nostra attuale aggregazione di corpi spaziali, che viaggia compatta come un solo insieme sulle orbite del superuniverso.
1955 41:0.4 Such is the constitution of the local star cloud of Nebadon, which today swings in an increasingly settled orbit about the Sagittarius center of that minor sector of Orvonton to which our local creation belongs.
2006 41:0.4 Tale è la costituzione della nube stellare locale di Nebadon, che circola attualmente su un’orbita sempre più stabilizzata vicino al centro di quel settore minore di Orvonton, nel Sagittario, al quale appartiene la nostra creazione locale.
1. THE NEBADON POWER CENTERS
1. I CENTRI DI POTERE DI NEBADON
1955 41:1.1 The spiral and other nebulae, the mother wheels of the spheres of space, are initiated by Paradise force organizers; and following nebular evolution of gravity response, they are superseded in superuniverse function by the power centers and physical controllers, who thereupon assume full responsibility for directing the physical evolution of the ensuing generations of stellar and planetary offspring. This physical supervision of the Nebadon preuniverse was, upon the arrival of our Creator Son, immediately co-ordinated with his plan for universe organization. Within the domain of this Paradise Son of God, the Supreme Power Centers and the Master Physical Controllers collaborated with the later appearing Morontia Power Supervisors and others to produce that vast complex of communication lines, energy circuits, and power lanes which firmly bind the manifold space bodies of Nebadon into one integrated administrative unit.
2006 41:1.1 Le nebulose a spirale ed altre nebulose, le ruote madri delle sfere dello spazio, sono avviate dagli organizzatori di forza del Paradiso. E nella successiva evoluzione nebulare di reazione alla gravità, tali organizzatori sono sostituiti nella loro funzione superuniversale dai centri di potere e dai controllori fisici, i quali assumono quindi la piena responsabilità di dirigere l’evoluzione fisica delle generazioni susseguenti di discendenza stellare e planetaria. All’arrivo del nostro Figlio Creatore questa supervisione fisica del preuniverso di Nebadon fu immediatamente coordinata con il suo piano per l’organizzazione dell’universo. All’interno del dominio di questo Figlio di Dio Paradisiaco, i Centri Supremi di Potere ed i Controllori Fisici Maestri collaborarono con i Supervisori di Potere Morontiale e con altri esseri che apparvero più tardi per produrre quel vasto complesso di linee di comunicazione, di circuiti d’energia e di canali di potere che collegano stabilmente i molteplici corpi spaziali di Nebadon in una sola unità amministrativa integrata.
1955 41:1.2 One hundred Supreme Power Centers of the fourth order are permanently assigned to our local universe. These beings receive the incoming lines of power from the third-order centers of Uversa and relay the down-stepped and modified circuits to the power centers of our constellations and systems. These power centers, in association, function to produce the living system of control and equalization which operates to maintain the balance and distribution of otherwise fluctuating and variable energies. Power centers are not, however, concerned with transient and local energy upheavals, such as sun spots and system electric disturbances; light and electricity are not the basic energies of space; they are secondary and subsidiary manifestations.
2006 41:1.2 Cento Centri Supremi di Potere del quarto ordine sono assegnati in permanenza al nostro universo locale. Questi esseri ricevono le linee di potere che arrivano dai centri del terzo ordine di Uversa e ritrasmettono i circuiti ridotti e modificati ai centri di potere delle nostre costellazioni e dei nostri sistemi. Tali centri di potere funzionano in associazione per produrre il sistema vivente di controllo e di equalizzazione che opera per mantenere l’equilibrio e la distribuzione delle energie che altrimenti sarebbero fluttuanti e variabili. I centri di potere, tuttavia, non s’interessano degli sconvolgimenti d’energia transitori e locali, quali le macchie solari e le perturbazioni elettriche dei sistemi. La luce e l’elettricità non sono le energie basilari dello spazio; sono manifestazioni secondarie e sussidiarie.
1955 41:1.3 The one hundred local universe centers are stationed on Salvington, where they function at the exact energy center of that sphere. Architectural spheres, such as Salvington, Edentia, and Jerusem, are lighted, heated, and energized by methods which make them quite independent of the suns of space. These spheres were constructed—made to order—by the power centers and physical controllers and were designed to exert a powerful influence over energy distribution. Basing their activities on such focal points of energy control, the power centers, by their living presences, directionize and channelize the physical energies of space. And these energy circuits are basic to all physical-material and morontia-spiritual phenomena.
2006 41:1.3 I cento centri di potere dell’universo locale sono stazionati su Salvington, dove funzionano esattamente al centro d’energia di quella sfera. Le sfere architettoniche quali Salvington, Edentia e Jerusem, sono illuminate, riscaldate ed alimentate d’energia con metodi che le rendono del tutto indipendenti dai soli dello spazio. Queste sfere furono costruite — fatte su ordinazione — dai centri di potere e dai controllori fisici, e furono concepite per esercitare una potente influenza sulla distribuzione dell’energia. Basando le loro attività su tali punti focali di controllo dell’energia, i centri di potere, mediante le loro presenze viventi, orientano e canalizzano le energie fisiche dello spazio. E questi circuiti di energia sono alla base di tutti i fenomeni fisici-materiali e morontiali-spirituali.
1955 41:1.4 Ten Supreme Power Centers of the fifth order are assigned to each of Nebadon’s primary subdivisions, the one hundred constellations. In Norlatiadek, your constellation, they are not stationed on the headquarters sphere but are situated at the center of the enormous stellar system which constitutes the physical core of the constellation. On Edentia there are ten associated mechanical controllers and ten frandalanks who are in perfect and constant liaison with the near-by power centers.
2006 41:1.4 Dieci Centri Supremi di Potere del quinto ordine sono assegnati a ciascuna delle suddivisioni primarie di Nebadon, le cento costellazioni. In Norlatiadek, la vostra costellazione, questi non sono stazionati sulla sfera capitale, ma sono situati al centro dell’enorme sistema stellare che costituisce il nucleo fisico della costellazione. Su Edentia vi sono dieci controllori meccanici associati e dieci frandalank che sono in perfetto e costante collegamento con i centri di potere vicini.
1955 41:1.5 One Supreme Power Center of the sixth order is stationed at the exact gravity focus of each local system. In the system of Satania the assigned power center occupies a dark island of space located at the astronomic center of the system. Many of these dark islands are vast dynamos which mobilize and directionize certain space-energies, and these natural circumstances are effectively utilized by the Satania Power Center, whose living mass functions as a liaison with the higher centers, directing the streams of more materialized power to the Master Physical Controllers on the evolutionary planets of space.
2006 41:1.5 Un solo Centro Supremo di Potere del sesto ordine staziona nel centro esatto di gravità di ciascun sistema locale. Nel sistema di Satania il centro di potere assegnato occupa un’isola oscura dello spazio ubicata nel centro astronomico del sistema[1]. Molte di queste isole oscure sono delle enormi dinamo che mobilitano ed orientano certe energie dello spazio, e queste circostanze naturali sono efficacemente utilizzate dal Centro di Potere di Satania, la cui massa vivente funziona da collegamento con i centri superiori, orientando le correnti di potere più materializzato verso i Controllori Fisici Maestri sui pianeti evoluzionari dello spazio.
2. THE SATANIA PHYSICAL CONTROLLERS
2. I CONTROLLORI FISICI DI SATANIA
1955 41:2.1 While the Master Physical Controllers serve with the power centers throughout the grand universe, their functions in a local system, such as Satania, are more easy of comprehension. Satania is one of one hundred local systems which make up the administrative organization of the constellation of Norlatiadek, having as immediate neighbors the systems of Sandmatia, Assuntia, Porogia, Sortoria, Rantulia, and Glantonia. The Norlatiadek systems differ in many respects, but all are evolutionary and progressive, very much like Satania.
2006 41:2.1 Anche se i Controllori Fisici Maestri servono con i centri di potere in tutto il grande universo, le loro funzioni in un sistema locale come Satania sono più facili da comprendere. Satania è uno dei cento sistemi locali che costituiscono l’organizzazione amministrativa della costellazione di Norlatiadek, ed ha come vicini immediati i sistemi di Sandmatia, Assuntia, Porogia, Sortoria, Rantulia e Glantonia. I sistemi di Norlatiadek differiscono sotto molti aspetti uno dall’altro, ma sono tutti evoluzionari e progressivi in modo molto simile a Satania.
1955 41:2.2 Satania itself is composed of over seven thousand astronomical groups, or physical systems, few of which had an origin similar to that of your solar system. The astronomic center of Satania is an enormous dark island of space which, with its attendant spheres, is situated not far from the headquarters of the system government.
2006 41:2.2 Satania stesso è composto di più di settemila gruppi astronomici, o sistemi fisici, pochi dei quali hanno avuto un’origine similare a quella del vostro sistema solare. Il centro astronomico di Satania è un’enorme isola oscura dello spazio che, con le sfere che l’accompagnano, è situata non lontano dalla sede del governo del sistema.
1955 41:2.3 Except for the presence of the assigned power center, the supervision of the entire physical-energy system of Satania is centered on Jerusem. A Master Physical Controller, stationed on this headquarters sphere, works in co-ordination with the system power center, serving as liaison chief of the power inspectors headquartered on Jerusem and functioning throughout the local system.
2006 41:2.3 La supervisione dell’intero sistema d’energia fisica di Satania, eccetto la presenza del centro di potere assegnato, è incentrata su Jerusem. Un Controllore Fisico Maestro, stazionato su questa sfera capitale, opera in coordinazione con il centro di potere del sistema e serve come capo di collegamento degli ispettori di potere situati su Jerusem e funzionanti in tutto il sistema locale.
1955 41:2.4 The circuitizing and channelizing of energy is supervised by the five hundred thousand living and intelligent energy manipulators scattered throughout Satania. Through the action of such physical controllers the supervising power centers are in complete and perfect control of a majority of the basic energies of space, including the emanations of highly heated orbs and the dark energy-charged spheres. This group of living entities can mobilize, transform, transmute, manipulate, and transmit nearly all of the physical energies of organized space.
2006 41:2.4 La messa in circuito e la canalizzazione dell’energia sono controllate dai cinquecentomila manipolatori dell’energia viventi ed intelligenti distribuiti in tutto Satania. Tramite l’azione di questi controllori fisici i centri di potere supervisori hanno il completo e perfetto controllo della maggior parte delle energie basilari dello spazio, comprese le emanazioni dei globi incandescenti e delle sfere oscure cariche d’energia. Questo gruppo d’entità viventi può mobilitare, trasformare, trasmutare, manipolare e trasmettere quasi tutte le energie fisiche dello spazio organizzato.
1955 41:2.5 Life has inherent capacity for the mobilization and transmutation of universal energy. You are familiar with the action of vegetable life in transforming the material energy of light into the varied manifestations of the vegetable kingdom. You also know something of the method whereby this vegetative energy can be converted into the phenomena of animal activities, but you know practically nothing of the technique of the power directors and the physical controllers, who are endowed with ability to mobilize, transform, directionize, and concentrate the manifold energies of space.
2006 41:2.5 La vita possiede una capacità intrinseca per la mobilitazione e la trasmutazione dell’energia universale. Voi conoscete bene l’azione della vita vegetale che trasforma l’energia materiale della luce nelle varie manifestazioni del regno vegetale. Conoscete anche qualcosa del metodo con il quale quest’energia vegetale può essere convertita nei fenomeni delle attività animali, ma non sapete praticamente nulla della tecnica dei direttori di potere e dei controllori fisici, che sono dotati della capacità di mobilitare, trasformare, orientare e concentrare le molteplici energie dello spazio.
1955 41:2.6 These beings of the energy realms do not directly concern themselves with energy as a component factor of living creatures, not even with the domain of physiological chemistry. They are sometimes concerned with the physical preliminaries of life, with the elaboration of those energy systems which may serve as the physical vehicles for the living energies of elementary material organisms. In a way the physical controllers are related to the preliving manifestations of material energy as the adjutant mind-spirits are concerned with the prespiritual functions of material mind.
2006 41:2.6 Questi esseri dei regni dell’energia non si occupano direttamente dell’energia come fattore componente delle creature viventi, e nemmeno del dominio della chimica fisiologica. Essi s’interessano talvolta dei preliminari fisici della vita, dell’elaborazione di quei sistemi d’energia che possono servire da veicoli fisici alle energie viventi degli organismi materiali elementari. In un certo senso i controllori fisici sono collegati con le manifestazioni previventi dell’energia materiale come gli spiriti aiutanti della mente si occupano delle funzioni prespirituali della mente materiale.
1955 41:2.7 These intelligent creatures of power control and energy direction must adjust their technique on each sphere in accordance with the physical constitution and architecture of that planet. They unfailingly utilize the calculations and deductions of their respective staffs of physicists and other technical advisers regarding the local influence of highly heated suns and other types of supercharged stars. Even the enormous cold and dark giants of space and the swarming clouds of star dust must be reckoned with; all of these material things are concerned in the practical problems of energy manipulation.
2006 41:2.7 Queste creature intelligenti che controllano il potere ed orientano l’energia devono aggiustare la loro tecnica su ogni sfera in conformità alla costituzione e all’architettura fisica di quel pianeta. Essi utilizzano infallibilmente i calcoli e le deduzioni dei loro rispettivi gruppi di fisici e di altri consulenti tecnici concernenti l’influenza locale dei soli altamente riscaldati e di altri tipi di stelle supercaricate. Si deve tenere conto anche degli enormi giganti freddi ed oscuri dello spazio e degli sciami di nuvole di polvere stellare. Tutti questi elementi materiali sono coinvolti nei problemi pratici di manipolazione dell’energia.
1955 41:2.8 The power-energy supervision of the evolutionary inhabited worlds is the responsibility of the Master Physical Controllers, but these beings are not responsible for all energy misbehavior on Urantia. There are a number of reasons for such disturbances, some of which are beyond the domain and control of the physical custodians. Urantia is in the lines of tremendous energies, a small planet in the circuit of enormous masses, and the local controllers sometimes employ enormous numbers of their order in an effort to equalize these lines of energy. They do fairly well with regard to the physical circuits of Satania but have trouble insulating against the powerful Norlatiadek currents.
2006 41:2.8 La responsabilità della supervisione del potere-energia nei mondi evoluzionari abitati è dei Controllori Fisici Maestri, ma questi esseri non sono responsabili di tutte le disfunzioni dell’energia su Urantia. Queste perturbazioni hanno numerose cause, alcune delle quali esulano dal campo e dal controllo dei custodi fisici. Urantia si trova sul percorso di energie formidabili, è un piccolo pianeta nel circuito di masse colossali, ed i controllori locali impiegano talvolta un numero enorme di membri del loro ordine nello sforzo di equilibrare queste linee d’energia. Essi operano abbastanza bene con i circuiti fisici di Satania, ma hanno delle difficoltà per isolare il pianeta dalle potenti correnti di Norlatiadek.
3. OUR STARRY ASSOCIATES
3. I NOSTRI ASSOCIATI STELLARI
1955 41:3.1 There are upward of two thousand brilliant suns pouring forth light and energy in Satania, and your own sun is an average blazing orb. Of the thirty suns nearest yours, only three are brighter. The Universe Power Directors initiate the specialized currents of energy which play between the individual stars and their respective systems. These solar furnaces, together with the dark giants of space, serve the power centers and physical controllers as way stations for the effective concentrating and directionizing of the energy circuits of the material creations.
2006 41:3.1 Vi sono più di duemila soli splendenti che emanano luce ed energia in Satania, ed il vostro stesso sole è un globo ardente medio[2]. Dei trenta soli più vicini a voi, soltanto tre sono più brillanti. I Direttori di Potere d’Universo avviano le correnti specializzate d’energia che agiscono tra le singole stelle ed i loro rispettivi sistemi. Queste fornaci solari, insieme con i giganti oscuri dello spazio, servono ai centri di potere e ai controllori fisici da stazioni secondarie per concentrare ed orientare efficacemente i circuiti d’energia delle creazioni materiali.
1955 41:3.2 The suns of Nebadon are not unlike those of other universes. The material composition of all suns, dark islands, planets, and satellites, even meteors, is quite identical. These suns have an average diameter of about one million miles, that of your own solar orb being slightly less. The largest star in the universe, the stellar cloud Antares, is four hundred and fifty times the diameter of your sun and is sixty million times its volume. But there is abundant space to accommodate all of these enormous suns. They have just as much comparative elbow room in space as one dozen oranges would have if they were circulating about throughout the interior of Urantia, and were the planet a hollow globe.
2006 41:3.2 I soli di Nebadon non sono differenti da quelli di altri universi. La composizione materiale di tutti i soli, isole oscure, pianeti e satelliti, ed anche delle meteore, è del tutto identica. Questi soli hanno un diametro medio di circa unmilioneseicentomila chilometri; quello del vostro globo solare è un po’ inferiore. La più grande stella dell’universo, la nube stellare di Antares, ha quattrocentocinquanta volte il diametro del vostro sole e sessanta milioni di volte il suo volume. Ma c’è spazio sufficiente per accogliere tutti questi soli enormi. In proporzione essi hanno altrettanto spazio per muoversi quanto ne avrebbe una dozzina d’arance circolanti all’interno di Urantia se il pianeta fosse una sfera vuota.
1955 41:3.3 When suns that are too large are thrown off a nebular mother wheel, they soon break up or form double stars. All suns are originally truly gaseous, though they may later transiently exist in a semiliquid state. When your sun attained this quasi-liquid state of supergas pressure, it was not sufficiently large to split equatorially, this being one type of double star formation.
2006 41:3.3 Quando da una ruota madre nebulare vengono eiettati dei soli troppo grandi, essi si frammentano subito o formano delle stelle doppie. In origine tutti i soli sono puramente gassosi, benché possano in seguito esistere provvisoriamente allo stato semiliquido. Quando il vostro sole raggiunse questo stato quasi liquido di pressione supergassosa non era sufficientemente grande da scindersi all’equatore, come avviene in uno dei modi di formazione delle stelle doppie.
1955 41:3.4 When less than one tenth the size of your sun, these fiery spheres rapidly contract, condense, and cool. When upwards of thirty times its size—rather thirty times the gross content of actual material—suns readily split into two separate bodies, either becoming the centers of new systems or else remaining in each other’s gravity grasp and revolving about a common center as one type of double star.
2006 41:3.4 Quando hanno meno di un decimo della taglia del vostro sole, queste sfere ardenti si contraggono, si condensano e si raffreddano rapidamente. Quando hanno più di trenta volte la sua taglia — o piuttosto trenta volte il contenuto globale di materia effettiva — i soli si scindono rapidamente in due corpi separati, diventando i centri di nuovi sistemi oppure restando l’uno nel campo di gravità dell’altro e girando attorno ad un centro comune come un tipo di stella doppia.
1955 41:3.5 The most recent of the major cosmic eruptions in Orvonton was the extraordinary double star explosion, the light of which reached Urantia in A.D. 1572. This conflagration was so intense that the explosion was clearly visible in broad daylight.
2006 41:3.5 La più recente delle eruzioni cosmiche maggiori in Orvonton fu la straordinaria esplosione di una stella doppia, la cui luce raggiunse Urantia nel 1572. Questa conflagrazione fu così intensa che l’esplosione fu chiaramente visibile in pieno giorno.
1955 41:3.6 Not all stars are solid, but many of the older ones are. Some of the reddish, faintly glimmering stars have acquired a density at the center of their enormous masses which would be expressed by saying that one cubic inch of such a star, if on Urantia, would weigh six thousand pounds. The enormous pressure, accompanied by loss of heat and circulating energy, has resulted in bringing the orbits of the basic material units closer and closer together until they now closely approach the status of electronic condensation. This process of cooling and contraction may continue to the limiting and critical explosion point of ultimatonic condensation.
2006 41:3.6 Non tutte le stelle sono solide, ma molte delle più vecchie lo sono. Alcune delle stelle rossastre che risplendono debolmente hanno acquisito nel centro delle loro enormi masse una densità che potrebbe essere espressa dicendo che un centimetro cubico di una tale stella peserebbe su Urantia circa 170 chilogrammi. La pressione enorme, accompagnata dalla perdita del calore e dell’energia circolante, ha avuto come conseguenza il crescente avvicinamento delle orbite delle sue unità materiali di base, al punto che ora sono molto vicine allo stato di condensazione elettronica. Questo processo di raffreddamento e di contrazione può proseguire fino al punto critico limite d’esplosione della condensazione ultimatonica.
1955 41:3.7 Most of the giant suns are relatively young; most of the dwarf stars are old, but not all. The collisional dwarfs may be very young and may glow with an intense white light, never having known an initial red stage of youthful shining. Both very young and very old suns usually shine with a reddish glow. The yellow tinge indicates moderate youth or approaching old age, but the brilliant white light signifies robust and extended adult life.
2006 41:3.7 I soli giganti sono per la maggior parte relativamente giovani; le stelle nane sono in maggioranza vecchie, sebbene non tutte. Le nane originate da collisioni possono essere molto giovani e brillare di un’intensa luce bianca senza aver mai conosciuto uno stadio iniziale rosso di luminosità giovanile. Sia i soli molto giovani che quelli molto vecchi brillano di solito di una luce rossastra. Il colore giallo indica una giovinezza relativa o l’approssimarsi della vecchiaia, ma la luce bianca brillante è segno di una vita adulta vigorosa e prolungata.
1955 41:3.8 While all adolescent suns do not pass through a pulsating stage, at least not visibly, when looking out into space you may observe many of these younger stars whose gigantic respiratory heaves require from two to seven days to complete a cycle. Your own sun still carries a diminishing legacy of the mighty upswellings of its younger days, but the period has lengthened from the former three and one-half day pulsations to the present eleven and one-half year sunspot cycles.
2006 41:3.8 Mentre i soli adolescenti non passano per uno stadio di pulsazione, almeno non in modo visibile, guardando nello spazio potete osservare molte di queste stelle più giovani i cui giganteschi moti respiratori richiedono dai due ai sette giorni per completare un ciclo. Il vostro stesso sole porta ancora vestigia decrescenti degli enormi rigonfiamenti dei tempi della sua giovinezza, ma il periodo di pulsazione si è allungato dai tre giorni e mezzo iniziali agli attuali cicli di undici anni e mezzo delle macchie solari.
1955 41:3.9 Stellar variables have numerous origins. In some double stars the tides caused by rapidly changing distances as the two bodies swing around their orbits also occasion periodic fluctuations of light. These gravity variations produce regular and recurrent flares, just as the capture of meteors by the accretion of energy-material at the surface would result in a comparatively sudden flash of light which would speedily recede to normal brightness for that sun. Sometimes a sun will capture a stream of meteors in a line of lessened gravity opposition, and occasionally collisions cause stellar flare-ups, but the majority of such phenomena are wholly due to internal fluctuations.
2006 41:3.9 Le variabili stellari hanno numerose origini. In certe stelle doppie le maree causate dai rapidi cambiamenti di distanza quando i due corpi girano sulle loro orbite causano anche periodiche fluttuazioni della luce. Queste variazioni della gravità producono bagliori regolari e ricorrenti, allo stesso modo che la cattura di meteore produce, per l’aumento di energia-materia sulla superficie, dei lampi relativamente improvvisi di luce che svaniscono rapidamente nella normale luminosità di quel sole. Talvolta un sole cattura una corrente di meteore in una linea di opposizione gravitazionale attenuata ed occasionalmente le collisioni causano delle vampate stellari, ma la maggior parte di tali fenomeni è interamente dovuta a fluttuazioni interne.
1955 41:3.10 In one group of variable stars the period of light fluctuation is directly dependent on luminosity, and knowledge of this fact enables astronomers to utilize such suns as universe lighthouses or accurate measuring points for the further exploration of distant star clusters. By this technique it is possible to measure stellar distances most precisely up to more than one million light-years. Better methods of space measurement and improved telescopic technique will sometime more fully disclose the ten grand divisions of the superuniverse of Orvonton; you will at least recognize eight of these immense sectors as enormous and fairly symmetrical star clusters.
2006 41:3.10 In un gruppo di stelle variabili il periodo di fluttuazione della luce dipende direttamente dalla luminosità, e la conoscenza di questo fatto permette agli astronomi di utilizzare tali soli come fari universali o come punti di misurazione precisa per esplorare meglio gli ammassi di stelle lontani. Con questa tecnica è possibile misurare le distanze stellari con grande esattezza fino ad oltre un milione di anni-luce. Migliori metodi di misurazione dello spazio ed una tecnica telescopica perfezionata riveleranno un giorno più completamente le dieci grandi divisioni del superuniverso di Orvonton. Voi riconoscerete almeno otto di questi immensi settori come enormi ammassi stellari relativamente simmetrici.
4. SUN DENSITY
4. LA DENSITÀ DEL SOLE
1955 41:4.1 The mass of your sun is slightly greater than the estimate of your physicists, who have reckoned it as about two octillion (2 x 1027) tons. It now exists about halfway between the most dense and the most diffuse stars, having about one and one-half times the density of water. But your sun is neither a liquid nor a solid—it is gaseous—and this is true notwithstanding the difficulty of explaining how gaseous matter can attain this and even much greater densities.
2006 41:4.1 La massa del vostro sole è poco più grande di quanto la stimano i vostri fisici, che l’hanno valutata in milleottocento quadrilioni di tonnellate (1,8 x 1027). Essa è ora a circa metà strada tra quella delle stelle più dense e quella delle stelle più rarefatte, ed ha circa una volta e mezza la densità dell’acqua. Ma il vostro sole non è né liquido né solido — è gassoso — e ciò è vero nonostante la difficoltà di spiegare come della materia gassosa possa raggiungere questa densità ed anche densità molto maggiori.
1955 41:4.2 Gaseous, liquid, and solid states are matters of atomic-molecular relationships, but density is a relationship of space and mass. Density varies directly with the quantity of mass in space and inversely with the amount of space in mass, the space between the central cores of matter and the particles which whirl around these centers as well as the space within such material particles.
2006 41:4.2 Gli stati gassoso, liquido e solido sono questioni di rapporti atomico-molecolari, la densità invece è un rapporto tra spazio e massa. La densità varia direttamente con la quantità di massa nello spazio ed inversamente con la quantità di spazio nella massa, lo spazio tra i nuclei centrali della materia e le particelle che girano attorno a questi centri, come pure lo spazio all’interno di tali particelle materiali.
1955 41:4.3 Cooling stars can be physically gaseous and tremendously dense at the same time. You are not familiar with the solar supergases, but these and other unusual forms of matter explain how even nonsolid suns can attain a density equal to iron—about the same as Urantia—and yet be in a highly heated gaseous state and continue to function as suns. The atoms in these dense supergases are exceptionally small; they contain few electrons. Such suns have also largely lost their free ultimatonic stores of energy.
2006 41:4.3 Le stelle in corso di raffreddamento possono essere allo stesso tempo fisicamente gassose ed enormemente dense. Voi non conoscete bene i supergas solari, ma questi ed altre forme insolite di materia spiegano come anche i soli non solidi possono raggiungere una densità uguale a quella del ferro — quasi la stessa di Urantia — e tuttavia trovarsi ad uno stato gassoso surriscaldato e continuare a funzionare come soli. In questi supergas densi gli atomi sono estremamente piccoli, contengono pochi elettroni. Questi soli hanno anche perso gran parte delle loro riserve di energia ultimatonica libera.
1955 41:4.4 One of your near-by suns, which started life with about the same mass as yours, has now contracted almost to the size of Urantia, having become forty thousand times as dense as your sun. The weight of this hot-cold gaseous-solid is about one ton per cubic inch. And still this sun shines with a faint reddish glow, the senile glimmer of a dying monarch of light.
2006 41:4.4 Uno dei soli vicini a voi, che cominciò la sua vita con una massa quasi uguale a quella del vostro sole, si è ora contratto quasi alla taglia di Urantia ed è divenuto quarantamila volte più denso del vostro sole. Il peso di questo corpo gassoso-solido caldo-freddo è di cinquantacinque chilogrammi per centimetro cubo. E questo sole brilla ancora di una debole luminosità rossastra, il bagliore senile di un monarca di luce morente.
1955 41:4.5 Most of the suns, however, are not so dense. One of your nearer neighbors has a density exactly equal to that of your atmosphere at sea level. If you were in the interior of this sun, you would be unable to discern anything. And temperature permitting, you could penetrate the majority of the suns which twinkle in the night sky and notice no more matter than you perceive in the air of your earthly living rooms.
2006 41:4.5 I soli, tuttavia, non sono per la maggior parte così densi. Uno dei vostri vicini più prossimi ha una densità esattamente uguale a quella della vostra atmosfera a livello del mare. Se voi vi trovaste all’interno di questo sole, non riuscireste a discernere nulla. E se la temperatura lo consentisse, voi potreste penetrare nella maggior parte dei soli che brillano nel cielo notturno e non notare più materia di quanta ne percepite nell’aria delle vostre stanze di soggiorno terrestri.
1955 41:4.6 The massive sun of Veluntia, one of the largest in Orvonton, has a density only one one-thousandth that of Urantia’s atmosphere. Were it in composition similar to your atmosphere and not superheated, it would be such a vacuum that human beings would speedily suffocate if they were in or on it.
2006 41:4.6 L’imponente sole di Veluntia, uno dei più grandi di Orvonton, ha una densità pari soltanto ad un millesimo dell’atmosfera di Urantia. Se esso fosse di composizione simile a quella della vostra atmosfera e non fosse surriscaldato, sarebbe talmente vuoto che gli esseri umani soffocherebbero rapidamente sia in superficie che al suo interno.
1955 41:4.7 Another of the Orvonton giants now has a surface temperature a trifle under three thousand degrees. Its diameter is over three hundred million miles—ample room to accommodate your sun and the present orbit of the earth. And yet, for all this enormous size, over forty million times that of your sun, its mass is only about thirty times greater. These enormous suns have an extending fringe that reaches almost from one to the other.
2006 41:4.7 Un altro dei giganti di Orvonton ha ora una temperatura in superficie di poco inferiore ai 1.600 gradi. Il suo diametro è di oltre quattrocentottanta milioni di chilometri — uno spazio sufficiente per accogliere il vostro sole e l’orbita attuale della terra. E tuttavia, malgrado questa enorme dimensione, più di quaranta milioni di volte quella del vostro sole, la sua massa è soltanto circa trenta volta maggiore. Questi soli enormi hanno delle frange che si estendono quasi da un sole all’altro.
5. SOLAR RADIATION
5. LA RADIAZIONE SOLARE
1955 41:5.1 That the suns of space are not very dense is proved by the steady streams of escaping light-energies. Too great a density would retain light by opacity until the light-energy pressure reached the explosion point. There is a tremendous light or gas pressure within a sun to cause it to shoot forth such a stream of energy as to penetrate space for millions upon millions of miles to energize, light, and heat the distant planets. Fifteen feet of surface of the density of Urantia would effectually prevent the escape of all X rays and light-energies from a sun until the rising internal pressure of accumulating energies resulting from atomic dismemberment overcame gravity with a tremendous outward explosion.
2006 41:5.1 Che i soli dello spazio non siano molto densi è provato dalle continue correnti d’energia-luce che ne sfuggono. Una densità troppo alta tratterrebbe la luce per opacità fino a quando la pressione dell’energia-luce raggiungerebbe il punto d’esplosione. C’è una formidabile pressione di luce o di gas all’interno di un sole che lo porta ad emettere una corrente d’energia capace di penetrare lo spazio per milioni e milioni di chilometri e portare energia, luce e calore ai pianeti lontani. Una crosta dello spessore di cinque metri e della densità di Urantia impedirebbe efficacemente la fuga di tutti i raggi X e di tutte le energie-luce da un sole fino a quando la crescente pressione interna delle energie che si accumulano, risultanti dallo smembramento degli atomi, non prevarrebbe sulla gravità con una tremenda esplosione verso l’esterno.
1955 41:5.2 Light, in the presence of the propulsive gases, is highly explosive when confined at high temperatures by opaque retaining walls. Light is real. As you value energy and power on your world, sunlight would be economical at a million dollars a pound.
2006 41:5.2 La luce, in presenza dei gas propulsivi, è altamente esplosiva quando è imprigionata ad alte temperature entro pareti opache di contenimento. La luce è reale. Nel modo in cui voi valutate l’energia e la potenza sul vostro mondo, la luce del sole sarebbe economica a due milioni di dollari per chilogrammo.
1955 41:5.3 The interior of your sun is a vast X-ray generator. The suns are supported from within by the incessant bombardment of these mighty emanations.
2006 41:5.3 L’interno del vostro sole è un enorme generatore di raggi X. I soli sono sostenuti dall’interno attraverso un bombardamento incessante di queste potenti emanazioni.
1955 41:5.4 It requires more than one-half million years for an X-ray-stimulated electron to work its way from the very center of an average sun up to the solar surface, whence it starts out on its space adventure, maybe to warm an inhabited planet, to be captured by a meteor, to participate in the birth of an atom, to be attracted by a highly charged dark island of space, or to find its space flight terminated by a final plunge into the surface of a sun similar to the one of its origin.
2006 41:5.4 Ad un elettrone stimolato dai raggi X è necessario più di mezzo milione di anni per aprirsi la strada dal centro di un sole medio fino alla superficie solare, da cui partirà per la sua avventura nello spazio, forse per riscaldare un pianeta abitato, per essere catturato da una meteora, per partecipare alla nascita di un atomo, per essere attirato da un’isola oscura dello spazio altamente carica, o per terminare il suo volo spaziale con un tuffo finale sulla superficie di un sole simile a quello da cui ha avuto origine.
1955 41:5.5 The X rays of a sun’s interior charge the highly heated and agitated electrons with sufficient energy to carry them out through space, past the hosts of detaining influences of intervening matter and, in spite of divergent gravity attractions, on to the distant spheres of the remote systems. The great energy of velocity required to escape the gravity clutch of a sun is sufficient to insure that the sunbeam will travel on with unabated velocity until it encounters considerable masses of matter; whereupon it is quickly transformed into heat with the liberation of other energies.
2006 41:5.5 I raggi X dell’interno di un sole caricano gli elettroni fortemente riscaldati ed agitati con energia sufficiente a portarli fuori nello spazio, oltre le numerose influenze frenanti della materia interposta e nonostante le attrazioni gravitazionali divergenti, fino alle lontane sfere dei sistemi remoti. La grande energia di velocità necessaria per sfuggire alla presa della gravità di un sole è sufficiente ad assicurare che il raggio di sole viaggerà senza perdere velocità fino a quando non incontrerà delle masse considerevoli di materia. Allora sarà rapidamente trasformato in calore con la liberazione di altre energie.
1955 41:5.6 Energy, whether as light or in other forms, in its flight through space moves straight forward. The actual particles of material existence traverse space like a fusillade. They go in a straight and unbroken line or procession except as they are acted on by superior forces, and except as they ever obey the linear-gravity pull inherent in material mass and the circular-gravity presence of the Isle of Paradise.
2006 41:5.6 L’energia, sia come luce che sotto altre forme, nel suo volo attraverso lo spazio si muove in linea retta in avanti. Le particelle reali d’esistenza materiale attraversano lo spazio come una fucilata. Esse si muovono in linea retta ed ininterrotta od in processione, eccetto quando sono influenzate da forze superiori ed eccetto quando obbediscono all’attrazione della gravità lineare insita nella massa materiale e alla presenza della gravità circolare dell’Isola del Paradiso.
1955 41:5.7 Solar energy may seem to be propelled in waves, but that is due to the action of coexistent and diverse influences. A given form of organized energy does not proceed in waves but in direct lines. The presence of a second or a third form of force-energy may cause the stream under observation to appear to travel in wavy formation, just as, in a blinding rainstorm accompanied by a heavy wind, the water sometimes appears to fall in sheets or to descend in waves. The raindrops are coming down in a direct line of unbroken procession, but the action of the wind is such as to give the visible appearance of sheets of water and waves of raindrops.
2006 41:5.7 Può sembrare che l’energia solare si propaghi ad ondate, ma ciò è dovuto all’azione d’influenze coesistenti e diverse. Una data forma d’energia organizzata non procede ad ondate ma in linea retta. La presenza di una seconda o di una terza forma d’energia-forza può far sì che la corrente osservata sembri viaggiare in formazione ondulatoria, allo stesso modo in cui, in un temporale accecante accompagnato da forte vento, la pioggia sembra talvolta cadere a strati o scendere ad ondate. Le gocce di pioggia cadono giù in linea retta in una processione ininterrotta, ma l’azione del vento è tale da dare l’impressione visibile di strati d’acqua e di ondate di gocce di pioggia.
1955 41:5.8 The action of certain secondary and other undiscovered energies present in the space regions of your local universe is such that solar-light emanations appear to execute certain wavy phenomena as well as to be chopped up into infinitesimal portions of definite length and weight. And, practically considered, that is exactly what happens. You can hardly hope to arrive at a better understanding of the behavior of light until such a time as you acquire a clearer concept of the interaction and interrelationship of the various space-forces and solar energies operating in the space regions of Nebadon. Your present confusion is also due to your incomplete grasp of this problem as it involves the interassociated activities of the personal and nonpersonal control of the master universe—the presences, the performances, and the co-ordination of the Conjoint Actor and the Unqualified Absolute.
2006 41:5.8 L’azione di certe energie secondarie e di altre energie non ancora scoperte presenti nelle regioni spaziali del vostro universo locale è tale che le emanazioni di luce solare sembrano produrre certi fenomeni ondulatori, come pure sembrano essere spezzettate in porzioni infinitesimali di lunghezza e di peso definiti. E, considerato nella pratica, ciò è esattamente quello che avviene. Voi potete difficilmente sperare di arrivare a comprendere meglio il comportamento della luce prima di avere acquisito un concetto più chiaro dell’interazione e dell’interrelazione delle varie forze spaziali e delle energie solari che operano nelle regioni spaziali di Nebadon. La vostra attuale confusione è dovuta anche alla vostra incompleta comprensione di questo problema che coinvolge le attività interassociate del controllo personale ed impersonale dell’universo maestro — le presenze, le prestazioni e la coordinazione dell’Attore Congiunto e dell’Assoluto Non Qualificato.
6. CALCIUM—THE WANDERER OF SPACE
6. IL CALCIO — VAGABONDO DELLO SPAZIO
1955 41:6.1 In deciphering spectral phenomena, it should be remembered that space is not empty; that light, in traversing space, is sometimes slightly modified by the various forms of energy and matter which circulate in all organized space. Some of the lines indicating unknown matter which appear in the spectra of your sun are due to modifications of well-known elements which are floating throughout space in shattered form, the atomic casualties of the fierce encounters of the solar elemental battles. Space is pervaded by these wandering derelicts, especially sodium and calcium.
2006 41:6.1 Nel decifrare i fenomeni dello spettro, bisognerebbe ricordare che lo spazio non è vuoto; che la luce, attraversando lo spazio, è talvolta leggermente modificata dalle varie forme d’energia e di materia che circolano in tutto lo spazio organizzato. Alcune delle linee indicanti le materie sconosciute che appaiono nello spettro del vostro sole sono dovute a modificazioni di elementi ben noti che navigano nello spazio in forma frammentata, vittime atomiche dei violenti scontri nel corso dei conflitti tra elementi solari. Lo spazio è pervaso da questi relitti vaganti, specialmente di sodio e di calcio.
1955 41:6.2 Calcium is, in fact, the chief element of the matter-permeation of space throughout Orvonton. Our whole superuniverse is sprinkled with minutely pulverized stone. Stone is literally the basic building matter for the planets and spheres of space. The cosmic cloud, the great space blanket, consists for the most part of the modified atoms of calcium. The stone atom is one of the most prevalent and persistent of the elements. It not only endures solar ionization—splitting—but persists in an associative identity even after it has been battered by the destructive X rays and shattered by the high solar temperatures. Calcium possesses an individuality and a longevity excelling all of the more common forms of matter.
2006 41:6.2 Il calcio, in effetti, è l’elemento principale che permea la materia dello spazio di tutto Orvonton. L’intero nostro superuniverso è cosparso di pietra finemente polverizzata. La pietra è letteralmente la materia base di costruzione dei pianeti e delle sfere dello spazio. La nube cosmica, la grande coltre dello spazio, è composta per la maggior parte di atomi di calcio modificati. L’atomo della pietra è uno degli elementi più diffusi e persistenti. Esso non solo sopporta la ionizzazione solare — la scissione — ma persiste come identità associativa anche dopo essere stato bombardato dai distruttivi raggi X e frantumato dalle alte temperature solari. Il calcio possiede un’individualità ed una longevità superiori a tutte le più comuni forme della materia.
1955 41:6.3 As your physicists have suspected, these mutilated remnants of solar calcium literally ride the light beams for varied distances, and thus their widespread dissemination throughout space is tremendously facilitated. The sodium atom, under certain modifications, is also capable of light and energy locomotion. The calcium feat is all the more remarkable since this element has almost twice the mass of sodium. Local space-permeation by calcium is due to the fact that it escapes from the solar photosphere, in modified form, by literally riding the outgoing sunbeams. Of all the solar elements, calcium, notwithstanding its comparative bulk—containing as it does twenty revolving electrons—is the most successful in escaping from the solar interior to the realms of space. This explains why there is a calcium layer, a gaseous stone surface, on the sun six thousand miles thick; and this despite the fact that nineteen lighter elements, and numerous heavier ones, are underneath.
2006 41:6.3 Come hanno sospettato i vostri fisici, questi resti mutilati del calcio solare cavalcano letteralmente i raggi di luce per varie distanze, ed in tal modo la loro disseminazione su vasta scala in tutto lo spazio è enormemente facilitata. Anche l’atomo di sodio, con certe modificazioni, è capace di locomozione per mezzo della luce e dell’energia. L’impresa del calcio è tanto più rimarchevole in quanto questo elemento ha una massa quasi doppia di quella del sodio. La permeazione dello spazio locale da parte del calcio è dovuta al fatto che esso fugge dalla fotosfera solare, in forma modificata, cavalcando letteralmente i raggi di sole uscenti. Di tutti gli elementi solari, il calcio, nonostante il suo relativo ingombro — in quanto contiene venti elettroni in rotazione — è quello che riesce meglio a fuggire dall’interno del sole verso i regni dello spazio. Questo spiega perché sul sole c’è uno strato di calcio, una superficie di pietra gassosa dello spessore di circa diecimila chilometri; e ciò nonostante il fatto che diciannove elementi più leggeri, e numerosi altri più pesanti, vi si trovino sotto.
1955 41:6.4 Calcium is an active and versatile element at solar temperatures. The stone atom has two agile and loosely attached electrons in the two outer electronic circuits, which are very close together. Early in the atomic struggle it loses its outer electron; whereupon it engages in a masterful act of juggling the nineteenth electron back and forth between the nineteenth and twentieth circuits of electronic revolution. By tossing this nineteenth electron back and forth between its own orbit and that of its lost companion more than twenty-five thousand times a second, a mutilated stone atom is able partially to defy gravity and thus successfully to ride the emerging streams of light and energy, the sunbeams, to liberty and adventure. This calcium atom moves outward by alternate jerks of forward propulsion, grasping and letting go the sunbeam about twenty-five thousand times each second. And this is why stone is the chief component of the worlds of space. Calcium is the most expert solar-prison escaper.
2006 41:6.4 Il calcio, alle temperature solari, è un elemento attivo e versatile. L’atomo della pietra ha due elettroni agili ed associati liberamente nei due circuiti elettronici esterni, che sono molto vicini tra loro. Nella lotta atomica esso perde ben presto il suo elettrone esterno; in quel momento impegna il diciannovesimo elettrone in una magistrale azione di andirivieni tra il diciannovesimo ed il ventesimo circuito di rivoluzione elettronica. Proiettando questo diciannovesimo elettrone avanti e indietro tra la sua orbita e quella del suo compagno perduto per più di venticinquemila volte al secondo, un atomo di pietra mutilato è in grado di sfidare parzialmente la gravità e di riuscire così a cavalcare le correnti di luce e d’energia emergenti, i raggi solari, verso la libertà e l’avventura. Questo atomo di calcio si muove verso l’esterno con scatti alternati di propulsione in avanti, afferrando e lasciando il raggio di sole circa venticinquemila volte ogni secondo. Questa è la ragione per cui la pietra è il componente principale dei mondi dello spazio. Il calcio è l’evaso più esperto della prigione solare.
1955 41:6.5 The agility of this acrobatic calcium electron is indicated by the fact that, when tossed by the temperature-X-ray solar forces to the circle of the higher orbit, it only remains in that orbit for about one one-millionth of a second; but before the electric-gravity power of the atomic nucleus pulls it back into its old orbit, it is able to complete one million revolutions about the atomic center.
2006 41:6.5 L’agilità di questo acrobatico elettrone del calcio è indicata dal fatto che, quando viene proiettato dalle forze solari alla temperatura dei raggi X sul cerchio dell’orbita superiore, esso resta in quell’orbita soltanto un milionesimo di secondo circa. Ma prima che il potere elettrogravitazionale del nucleo atomico lo riporti nella sua vecchia orbita, esso è capace di completare un milione di rivoluzioni attorno al centro atomico.
1955 41:6.6 Your sun has parted with an enormous quantity of its calcium, having lost tremendous amounts during the times of its convulsive eruptions in connection with the formation of the solar system. Much of the solar calcium is now in the outer crust of the sun.
2006 41:6.6 Il vostro sole si è separato da una quantità enorme del suo calcio, avendone perso grandissime quantità durante le epoche delle sue eruzioni convulsive connesse con la formazione del sistema solare. Gran parte del calcio solare si trova ora nella crosta esterna del sole.
1955 41:6.7 It should be remembered that spectral analyses show only sun-surface compositions. For example: Solar spectra exhibit many iron lines, but iron is not the chief element in the sun. This phenomenon is almost wholly due to the present temperature of the sun’s surface, a little less than 6,000 degrees, this temperature being very favorable to the registry of the iron spectrum.
2006 41:6.7 Bisognerebbe ricordare che le analisi dello spettro rivelano soltanto la composizione della superficie del sole. Per esempio: gli spettri solari mostrano molte linee del ferro, ma il ferro non è l’elemento principale del sole. Questo fenomeno è quasi interamente dovuto alla temperatura attuale della superficie del sole, che è di poco inferiore a 3.300 gradi, e tale temperatura è molto favorevole alla registrazione dello spettro del ferro.
7. SOURCES OF SOLAR ENERGY
7. LE FONTI DELL’ENERGIA SOLARE
1955 41:7.1 The internal temperature of many of the suns, even your own, is much higher than is commonly believed. In the interior of a sun practically no whole atoms exist; they are all more or less shattered by the intensive X-ray bombardment which is indigenous to such high temperatures. Regardless of what material elements may appear in the outer layers of a sun, those in the interior are rendered very similar by the dissociative action of the disruptive X rays. X ray is the great leveler of atomic existence.
2006 41:7.1 La temperatura interna di molti soli, anche del vostro, è molto più elevata di quanto comunemente si creda. All’interno di un sole praticamente non esistono atomi interi; essi vengono tutti più o meno frantumati dall’intenso bombardamento dei raggi X che è proprio di queste alte temperature. Indipendentemente da quali elementi materiali possono apparire negli strati esterni di un sole, quelli all’interno sono resi molto simili dall’azione dissociativa dei raggi X disgreganti. Il raggio X è il grande livellatore dell’esistenza atomica.
1955 41:7.2 The surface temperature of your sun is almost 6,000 degrees, but it rapidly increases as the interior is penetrated until it attains the unbelievable height of about 35,000,000 degrees in the central regions. (All of these temperatures refer to your Fahrenheit scale.)
2006 41:7.2 La temperatura della superficie del vostro sole è di circa 3.300 gradi centigradi, ma aumenta rapidamente penetrando verso l’interno fino a raggiungere il valore incredibile di circa 19.400.000 gradi nelle regioni centrali. (Tutte queste temperature si riferiscono alla vostra scala Celsius.)
1955 41:7.3 All of these phenomena are indicative of enormous energy expenditure, and the sources of solar energy, named in the order of their importance, are:
2006 41:7.3 Tutti questi fenomeni indicano un enorme dispendio d’energia, e le fonti d’energia solare, citate in ordine d’importanza, sono:
2006 41:7.4 1. L’annientamento degli atomi e, alla fine, degli elettroni.
1955 41:7.5 2. Transmutation of elements, including the radioactive group of energies thus liberated.
2006 41:7.5 2. La trasmutazione degli elementi, incluso il gruppo radioattivo di energie così liberate.
1955 41:7.6 3. The accumulation and transmission of certain universal space-energies.
2006 41:7.6 3. L’accumulo e la trasmissione di certe energie spaziali universali.
2006 41:7.7 4. La materia spaziale e le meteore che si tuffano incessantemente nei soli ardenti.
1955 41:7.8 5. Solar contraction; the cooling and consequent contraction of a sun yields energy and heat sometimes greater than that supplied by space matter.
2006 41:7.8 5. La contrazione solare; il raffreddamento e la conseguente contrazione di un sole producono energia e calore talvolta maggiori di quelli forniti dalla materia dello spazio.
1955 41:7.9 6. Gravity action at high temperatures transforms certain circuitized power into radiative energies.
2006 41:7.9 6. L’azione della gravità alle alte temperature trasforma un certo potere posto in circuito in energie radiative.
1955 41:7.10 7. Recaptive light and other matter which are drawn back into the sun after having left it, together with other energies having extrasolar origin.
2006 41:7.10 7. La luce ricatturata ed altre materie che sono ricondotte nel sole dopo averlo lasciato, assieme ad altre energie di origine extrasolare.
1955 41:7.11 There exists a regulating blanket of hot gases (sometimes millions of degrees in temperature) which envelops the suns, and which acts to stabilize heat loss and otherwise prevent hazardous fluctuations of heat dissipation. During the active life of a sun the internal temperature of 35,000,000 degrees remains about the same quite regardless of the progressive fall of the external temperature.
2006 41:7.11 Esiste una cappa regolatrice di gas caldi (talvolta ad una temperatura di milioni di gradi) che avvolge i soli e che agisce per stabilizzare le perdite di calore e per impedire in altri modi le pericolose fluttuazioni della dispersione del calore. Durante la vita attiva di un sole la temperatura interna di 19.400.000 gradi rimane press’a poco la stessa del tutto indipendentemente dalla diminuzione progressiva della temperatura esterna.
1955 41:7.12 You might try to visualize 35,000,000 degrees of heat, in association with certain gravity pressures, as the electronic boiling point. Under such pressure and at such temperature all atoms are degraded and broken up into their electronic and other ancestral components; even the electrons and other associations of ultimatons may be broken up, but the suns are not able to degrade the ultimatons.
2006 41:7.12 Voi potete tentare d’immaginare 19.400.000 gradi di calore, in associazione con certe pressioni della gravità, come il punto d’ebollizione elettronica. Sotto una tale pressione ed a questa temperatura tutti gli atomi vengono degradati e disgregati nei loro componenti elettronici ed in altri componenti ancestrali. Anche gli elettroni ed altre associazioni di ultimatoni possono essere disgregati, ma i soli non sono capaci di degradare gli ultimatoni.
1955 41:7.13 These solar temperatures operate to enormously speed up the ultimatons and the electrons, at least such of the latter as continue to maintain their existence under these conditions. You will realize what high temperature means by way of the acceleration of ultimatonic and electronic activities when you pause to consider that one drop of ordinary water contains over one billion trillions of atoms. This is the energy of more than one hundred horsepower exerted continuously for two years. The total heat now given out by the solar system sun each second is sufficient to boil all the water in all the oceans on Urantia in just one second of time.
2006 41:7.13 Queste temperature solari contribuiscono ad accelerare enormemente gli ultimatoni e gli elettroni, almeno quegli elettroni che continuano a mantenere la loro esistenza in queste condizioni. Voi comprenderete che cosa significa un’alta temperatura dovuta all’accelerazione delle attività ultimatoniche ed elettroniche se vi soffermate a considerare che una goccia d’acqua normale contiene più di un miliardo di trilioni di atomi. Questa è l’energia di più di cento cavalli-vapore esercitata in continuazione per due anni. Il calore totale attualmente emesso ogni secondo dal sole del nostro sistema solare è sufficiente a far bollire l’acqua di tutti gli oceani di Urantia in un secondo.
1955 41:7.14 Only those suns which function in the direct channels of the main streams of universe energy can shine on forever. Such solar furnaces blaze on indefinitely, being able to replenish their material losses by the intake of space-force and analogous circulating energy. But stars far removed from these chief channels of recharging are destined to undergo energy depletion—gradually cool off and eventually burn out.
2006 41:7.14 Soltanto i soli che funzionano nei canali diretti delle principali correnti d’energia dell’universo possono brillare per sempre. Queste fornaci solari ardono indefinitamente, essendo in grado di recuperare le loro perdite di materia assorbendo forze spaziali ed energie circolanti analoghe. Ma le stelle molto lontane da questi canali principali di ricarica sono destinate a subire l’esaurimento dell’energia — a raffreddarsi gradualmente ed infine a spegnersi.
1955 41:7.15 Such dead or dying suns can be rejuvenated by collisional impact or can be recharged by certain nonluminous energy islands of space or through gravity-robbery of near-by smaller suns or systems. The majority of dead suns will experience revivification by these or other evolutionary techniques. Those which are not thus eventually recharged are destined to undergo disruption by mass explosion when the gravity condensation attains the critical level of ultimatonic condensation of energy pressure. Such disappearing suns thus become energy of the rarest form, admirably adapted to energize other more favorably situated suns.
2006 41:7.15 Questi soli spenti o in corso di spegnimento possono essere ringiovaniti da un impatto per collisione o possono essere ricaricati da certe isole d’energia non luminosa dello spazio, o ancora appropriandosi per gravità di soli o di sistemi vicini più piccoli. In maggior parte i soli spenti saranno rivivificati per mezzo di queste o di altre tecniche evoluzionarie. Quelli che alla fine non vengono ricaricati in tal modo sono destinati a subire la disgregazione della loro massa per esplosione quando la condensazione per gravità raggiungerà il livello critico di condensazione ultimatonica dovuta alla pressione dell’energia. Questi soli che scompaiono si trasformano così in energia della forma più rara, perfettamente adatta ad energizzare altri soli che si trovano in ubicazioni più favorevoli.
8. SOLAR-ENERGY REACTIONS
8. LE REAZIONI DELL’ENERGIA SOLARE
1955 41:8.1 In those suns which are encircuited in the space-energy channels, solar energy is liberated by various complex nuclear-reaction chains, the most common of which is the hydrogen-carbon-helium reaction. In this metamorphosis, carbon acts as an energy catalyst since it is in no way actually changed by this process of converting hydrogen into helium. Under certain conditions of high temperature the hydrogen penetrates the carbon nuclei. Since the carbon cannot hold more than four such protons, when this saturation state is attained, it begins to emit protons as fast as new ones arrive. In this reaction the ingoing hydrogen particles come forth as a helium atom.
2006 41:8.1 Nei soli che sono inseriti nei canali d’energia spaziale, l’energia solare è liberata da varie catene di reazioni nucleari complesse, la più comune delle quali è la reazione idrogeno-carbonio-elio. In questa metamorfosi il carbonio agisce da catalizzatore dell’energia, poiché esso non viene in alcun modo effettivamente cambiato da questo processo di conversione dell’idrogeno in elio. In certe condizioni di alta temperatura l’idrogeno penetra i nuclei di carbonio. Poiché il carbonio non può contenere più di quattro di tali protoni, quando viene raggiunto questo stato di saturazione, esso comincia ad emettere rapidamente tanti protoni quanti ne arrivano di nuovi. In questa reazione le particelle d’idrogeno che entrano ne escono come atomi di elio.
1955 41:8.2 Reduction of hydrogen content increases the luminosity of a sun. In the suns destined to burn out, the height of luminosity is attained at the point of hydrogen exhaustion. Subsequent to this point, brilliance is maintained by the resultant process of gravity contraction. Eventually, such a star will become a so-called white dwarf, a highly condensed sphere.
2006 41:8.2 La riduzione del contenuto d’idrogeno accresce la luminosità di un sole. Nei soli destinati a spegnersi, il massimo di luminosità viene raggiunto al punto di esaurimento dell’idrogeno. Successivamente a questo punto, lo splendore è mantenuto dal processo di contrazione gravitazionale risultante. Alla fine una tale stella diventerà una cosiddetta nana bianca, una sfera altamente condensata.
1955 41:8.3 In large suns—small circular nebulae—when hydrogen is exhausted and gravity contraction ensues, if such a body is not sufficiently opaque to retain the internal pressure of support for the outer gas regions, then a sudden collapse occurs. The gravity-electric changes give origin to vast quantities of tiny particles devoid of electric potential, and such particles readily escape from the solar interior, thus bringing about the collapse of a gigantic sun within a few days. It was such an emigration of these “runaway particles” that occasioned the collapse of the giant nova of the Andromeda nebula about fifty years ago. This vast stellar body collapsed in forty minutes of Urantia time.
2006 41:8.3 Nei grandi soli — piccole nebulose circolari — quando l’idrogeno si esaurisce e ne segue la contrazione gravitazionale, se un tale corpo non è sufficientemente opaco da trattenere la pressione interna che sostiene le regioni gassose esterne, si verifica allora un improvviso collasso. I cambiamenti elettro-gravitazionali danno origine ad immense quantità di minuscole particelle prive di potenziale elettrico, e tali particelle fuggono immediatamente dall’interno del sole, determinando in tal modo il collasso di un sole gigantesco in pochi giorni. Fu una simile emigrazione di queste “particelle in fuga” che provocò il collasso della nova gigante della nebulosa di Andromeda circa cinquant’anni fa. Questo immenso corpo stellare si disgregò in quaranta minuti del tempo di Urantia.
1955 41:8.4 As a rule, the vast extrusion of matter continues to exist about the residual cooling sun as extensive clouds of nebular gases. And all this explains the origin of many types of irregular nebulae, such as the Crab nebula, which had its origin about nine hundred years ago, and which still exhibits the mother sphere as a lone star near the center of this irregular nebular mass.
2006 41:8.4 Di regola, questa vasta estrusione di materia continua ad esistere vicino al sole residuo in raffreddamento sotto forma di estese nubi di gas nebulari. E tutto ciò spiega l’origine di molti tipi di nebulose irregolari, come la nebulosa del Cancro, che ebbe origine circa 900 anni fa, e che mostra ancora la sfera madre come una stella isolata vicina al centro di questa massa nebulare irregolare.
9. SUN STABILITY
9. LA STABILITÀ DEI SOLI
1955 41:9.1 The larger suns maintain such a gravity control over their electrons that light escapes only with the aid of the powerful X rays. These helper rays penetrate all space and are concerned in the maintenance of the basic ultimatonic associations of energy. The great energy losses in the early days of a sun, subsequent to its attainment of maximum temperature—upwards of 35,000,000 degrees—are not so much due to light escape as to ultimatonic leakage. These ultimaton energies escape out into space, to engage in the adventure of electronic association and energy materialization, as a veritable energy blast during adolescent solar times.
2006 41:9.1 I soli più grandi mantengono un tale controllo gravitazionale sui loro elettroni che la luce sfugge solo con l’aiuto dei potenti raggi X. Questi raggi ausiliari penetrano tutto lo spazio ed hanno un loro ruolo nel mantenimento delle associazioni ultimatoniche basilari dell’energia. Le grandi perdite d’energia dei primi giorni di un sole, susseguenti al raggiungimento della temperatura massima — oltre 19.400.000 gradi — non sono dovute tanto alla fuga della luce quanto alla perdita di ultimatoni. Queste energie ultimatoniche fuggono nello spazio, si lanciano nell’avventura dell’associazione elettronica e della materializzazione dell’energia, come una vera e propria esplosione d’energia, durante le epoche dell’adolescenza solare.
1955 41:9.2 Atoms and electrons are subject to gravity. The ultimatons are not subject to local gravity, the interplay of material attraction, but they are fully obedient to absolute or Paradise gravity, to the trend, the swing, of the universal and eternal circle of the universe of universes. Ultimatonic energy does not obey the linear or direct gravity attraction of near-by or remote material masses, but it does ever swing true to the circuit of the great ellipse of the far-flung creation.
2006 41:9.2 Gli atomi e gli elettroni sono soggetti alla gravità. Gli ultimatoni non sono soggetti alla gravità locale, all’interazione dell’attrazione materiale, ma obbediscono interamente alla gravità assoluta o del Paradiso, all’andamento ed al ritmo del cerchio universale ed eterno dell’universo degli universi. L’energia ultimatonica non obbedisce all’attrazione della gravità lineare o diretta delle masse materiali vicine o lontane, ma gira sempre esattamente sul circuito della grande ellisse dell’immensa creazione.
1955 41:9.3 Your own solar center radiates almost one hundred billion tons of actual matter annually, while the giant suns lose matter at a prodigious rate during their earlier growth, the first billion years. A sun’s life becomes stable after the maximum of internal temperature is reached, and the subatomic energies begin to be released. And it is just at this critical point that the larger suns are given to convulsive pulsations.
2006 41:9.3 Il vostro centro solare irradia annualmente quasi cento miliardi di tonnellate di materia reale, mentre i soli giganti perdono materia a velocità prodigiosa durante la loro crescita iniziale, nel primo miliardo di anni. La vita di un sole diviene stabile dopo che ha raggiunto il massimo della temperatura interna e dopo che le energie subatomiche cominciano ad essere liberate. Ed è precisamente a questo punto critico che i soli più grandi hanno delle pulsazioni convulsive.
1955 41:9.4 Sun stability is wholly dependent on the equilibrium between gravity-heat contention—tremendous pressures counterbalanced by unimagined temperatures. The interior gas elasticity of the suns upholds the overlying layers of varied materials, and when gravity and heat are in equilibrium, the weight of the outer materials exactly equals the temperature pressure of the underlying and interior gases. In many of the younger stars continued gravity condensation produces ever-heightening internal temperatures, and as internal heat increases, the interior X-ray pressure of supergas winds becomes so great that, in connection with the centrifugal motion, a sun begins to throw its exterior layers off into space, thus redressing the imbalance between gravity and heat.
2006 41:9.4 La stabilità dei soli dipende totalmente dall’equilibrio nella competizione tra gravità e calore — pressioni formidabili controbilanciate da temperature inimmaginabili. L’elasticità dei gas interni dei soli sostiene gli strati esterni di materiali vari, e quando la gravità ed il calore sono in equilibrio, il peso dei materiali esterni eguaglia esattamente la pressione della temperatura dei gas interni e sottostanti. In molte delle stelle più giovani la condensazione continua dovuta alla gravità produce temperature interne sempre più elevate, e via via che il calore interno aumenta, la pressione interna dei raggi X causata dai venti del supergas diventa così forte che, in connessione con il movimento centrifugo, un sole comincia a scagliare i suoi strati esterni nello spazio, ripristinando così l’equilibrio tra la gravità ed il calore.
1955 41:9.5 Your own sun has long since attained relative equilibrium between its expansion and contraction cycles, those disturbances which produce the gigantic pulsations of many of the younger stars. Your sun is now passing out of its six billionth year. At the present time it is functioning through the period of greatest economy. It will shine on as of present efficiency for more than twenty-five billion years. It will probably experience a partially efficient period of decline as long as the combined periods of its youth and stabilized function.
2006 41:9.5 Il vostro sole ha raggiunto da lungo tempo un equilibrio relativo tra i suoi cicli d’espansione e di contrazione, quelle perturbazioni che provocano le gigantesche pulsazioni di molte delle stelle più giovani. Il vostro sole sta ora superando i sei miliardi di anni. Attualmente sta funzionando nel periodo di maggiore economia. Esso brillerà con l’attuale efficienza per più di venticinque miliardi di anni. Poi probabilmente attraverserà un periodo di declino di parziale efficienza lungo quanto i periodi congiunti della sua giovinezza e della sua funzione stabilizzata.
10. ORIGIN OF INHABITED WORLDS
10. L’ORIGINE DEI MONDI ABITATI
1955 41:10.1 Some of the variable stars, in or near the state of maximum pulsation, are in process of giving origin to subsidiary systems, many of which will eventually be much like your own sun and its revolving planets. Your sun was in just such a state of mighty pulsation when the massive Angona system swung into near approach, and the outer surface of the sun began to erupt veritable streams—continuous sheets—of matter. This kept up with ever-increasing violence until nearest apposition, when the limits of solar cohesion were reached and a vast pinnacle of matter, the ancestor of the solar system, was disgorged. In similar circumstances the closest approach of the attracting body sometimes draws off whole planets, even a quarter or third of a sun. These major extrusions form certain peculiar cloud-bound types of worlds, spheres much like Jupiter and Saturn.
2006 41:10.1 Alcune delle stelle variabili che si trovano nello stato di massima pulsazione o prossime ad esso, stanno dando origine a sistemi sussidiari, molti dei quali alla fine saranno assai simili al vostro sole ed ai suoi pianeti in rivoluzione. Il vostro sole si trovava proprio in tale stato di potente pulsazione quando l’imponente sistema di Angona si avvicinò considerevolmente, e la superficie esterna del sole cominciò ad eruttare autentici flussi — distese continue — di materia. Ciò proseguì con violenza sempre maggiore fino all’avvicinamento massimo, quando i limiti della coesione solare furono raggiunti e fu espulso un enorme pinnacolo di materia, l’antenato del vostro sistema solare. In simili circostanze la vicinanza massima del corpo che attira sottrae talvolta interi pianeti, addirittura un quarto od un terzo di un sole. Queste estrusioni maggiori formano certi tipi peculiari di mondi circondati da nubi, sfere molto simili a Giove e a Saturno.
1955 41:10.2 The majority of solar systems, however, had an origin entirely different from yours, and this is true even of those which were produced by gravity-tidal technique. But no matter what technique of world building obtains, gravity always produces the solar system type of creation; that is, a central sun or dark island with planets, satellites, subsatellites, and meteors.
2006 41:10.2 La maggior parte dei sistemi solari, tuttavia, ha avuto un’origine completamente differente dal vostro, e ciò è vero anche per quelli che furono prodotti mediante la tecnica delle maree gravitazionali. Ma qualunque sia la tecnica per dar luogo alla formazione di mondi, la gravità produce sempre il tipo di creazione del sistema solare; cioè un sole centrale o un’isola oscura con pianeti, satelliti, subsatelliti e meteore.
1955 41:10.3 The physical aspects of the individual worlds are largely determined by mode of origin, astronomical situation, and physical environment. Age, size, rate of revolution, and velocity through space are also determining factors. Both the gas-contraction and the solid-accretion worlds are characterized by mountains and, during their earlier life, when not too small, by water and air. The molten-split and collisional worlds are sometimes without extensive mountain ranges.
2006 41:10.3 Gli aspetti fisici dei singoli mondi sono largamente determinati dalle loro modalità d’origine, dalla situazione astronomica e dall’ambiente fisico. Età, dimensioni, velocità di rivoluzione e velocità nello spazio sono anch’essi fattori determinanti. Sia i mondi prodotti da contrazioni gassose che quelli prodotti da aggregazioni solide sono caratterizzati da montagne e, durante la loro vita iniziale, se non sono troppo piccoli, dalla presenza d’acqua e d’aria. I mondi originati da scissioni-fusioni e da collisioni sono talvolta privi di grandi catene montuose.
1955 41:10.4 During the earlier ages of all these new worlds, earthquakes are frequent, and they are all characterized by great physical disturbances; especially is this true of the gas-contraction spheres, the worlds born of the immense nebular rings which are left behind in the wake of the early condensation and contraction of certain individual suns. Planets having a dual origin like Urantia pass through a less violent and stormy youthful career. Even so, your world experienced an early phase of mighty upheavals, characterized by volcanoes, earthquakes, floods, and terrific storms.
2006 41:10.4 Durante le epoche primitive di tutti questi nuovi mondi, i terremoti sono frequenti e sono tutti caratterizzati da grandi perturbazioni fisiche. Questo vale in modo speciale per le sfere formate da contrazione gassosa, i mondi nati dagli immensi anelli nebulari lasciati indietro al seguito delle prime condensazioni e contrazioni di certi singoli soli. I pianeti che hanno una duplice origine come Urantia passano per una carriera giovanile meno violenta e tempestosa. Comunque, il vostro mondo è passato per una fase iniziale di potenti sconvolgimenti, caratterizzati da eruzioni vulcaniche, terremoti, inondazioni e spaventose tempeste.
1955 41:10.5 Urantia is comparatively isolated on the outskirts of Satania, your solar system, with one exception, being the farthest removed from Jerusem, while Satania itself is next to the outermost system of Norlatiadek, and this constellation is now traversing the outer fringe of Nebadon. You were truly among the least of all creation until Michael’s bestowal elevated your planet to a position of honor and great universe interest. Sometimes the last is first, while truly the least becomes greatest.
2006 41:10.5 Urantia è relativamente isolata alla periferia di Satania, ed il vostro sistema solare, con una sola eccezione, è il più lontano da Jerusem, mentre Satania stesso è vicino al sistema più esterno di Norlatiadek, e questa costellazione sta attraversando ora il bordo esterno di Nebadon. Voi eravate veramente tra i minori di tutta la creazione prima che il conferimento di Micael elevasse il vostro pianeta ad una posizione d’onore e di grande interesse per l’universo. L’ultimo è talvolta il primo, mentre è vero che il più piccolo diviene il più grande[3][4].
1955 41:10.6 [Presented by an Archangel in collaboration with the Chief of Nebadon Power Centers.]
2006 41:10.6 [Presentato da un Arcangelo in collaborazione con il Capo dei Centri di Potere di Nebadon.]
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