Il Libro di Urantia in inglese è di pubblico dominio in tutto il mondo dal 2006.
Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 41. Aspetti fisici dell’universo locale |
Indice
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Fascicolo 43. Le costellazioni |
ENERGY—MIND AND MATTER
L’ENERGIA — MENTE E MATERIA
1955 42:0.1 THE foundation of the universe is material in the sense that energy is the basis of all existence, and pure energy is controlled by the Universal Father. Force, energy, is the one thing which stands as an everlasting monument demonstrating and proving the existence and presence of the Universal Absolute. This vast stream of energy proceeding from the Paradise Presences has never lapsed, never failed; there has never been a break in the infinite upholding.
2006 42:0.1 IL fondamento dell’universo è materiale nel senso che l’energia è la base di tutta l’esistenza, e l’energia pura è controllata dal Padre Universale. La forza, l’energia, è la sola cosa che si erge come un monumento eterno a dimostrazione e prova dell’esistenza e della presenza dell’Assoluto Universale. Questo enorme flusso d’energia che proviene dalle Presenze del Paradiso non è mai cessato, non è mai diminuito; non c’è mai stata interruzione nel sostegno infinito.
1955 42:0.2 The manipulation of universe energy is ever in accordance with the personal will and the all-wise mandates of the Universal Father. This personal control of manifested power and circulating energy is modified by the co-ordinate acts and decisions of the Eternal Son, as well as by the united purposes of the Son and the Father executed by the Conjoint Actor. These divine beings act personally and as individuals; they also function in the persons and powers of an almost unlimited number of subordinates, each variously expressive of the eternal and divine purpose in the universe of universes. But these functional and provisional modifications or transmutations of divine power in no way lessen the truth of the statement that all force-energy is under the ultimate control of a personal God resident at the center of all things.
2006 42:0.2 La manipolazione dell’energia universale è sempre conforme alla volontà personale e alle direttive infinitamente sagge del Padre Universale. Questo controllo personale del potere manifestato e dell’energia circolante è modificato dalle azioni e dalle decisioni coordinate del Figlio Eterno, come pure dai propositi congiunti del Padre e del Figlio messi in esecuzione dall’Attore Congiunto. Questi esseri divini agiscono a titolo personale e come individui. Essi operano anche tramite le persone e ed i poteri di un numero quasi illimitato di subordinati, ciascuno variamente espressivo dell’eterno e divino proposito nell’universo degli universi. Ma queste modificazioni o trasmutazioni funzionali e temporanee del potere divino non sminuiscono in alcun modo la verità dell’affermazione che ogni forza-energia è sotto il definitivo controllo di un Dio personale residente al centro di tutte le cose.
1. PARADISE FORCES AND ENERGIES
1. LE FORZE E LE ENERGIE DEL PARADISO
1955 42:1.1 The foundation of the universe is material, but the essence of life is spirit. The Father of spirits is also the ancestor of universes; the eternal Father of the Original Son is also the eternity-source of the original pattern, the Isle of Paradise.
2006 42:1.1 Il fondamento dell’universo è materiale, ma l’essenza della vita è spirito. Il Padre degli spiriti è anche l’antenato degli universi; l’eterno Padre del Figlio Originale è anche la sorgente nell’eternità del modello originale, l’Isola del Paradiso.
1955 42:1.2 Matter—energy—for they are but diverse manifestations of the same cosmic reality, as a universe phenomenon is inherent in the Universal Father. “In him all things consist.” Matter may appear to manifest inherent energy and to exhibit self-contained powers, but the lines of gravity involved in the energies concerned in all these physical phenomena are derived from, and are dependent on, Paradise. The ultimaton, the first measurable form of energy, has Paradise as its nucleus.
2006 42:1.2 La materia — l’energia — poiché sono soltanto manifestazioni diverse della medesima realtà cosmica, in quanto fenomeno universale è insita nel Padre Universale. “In lui consistono tutte le cose[1].” La materia può sembrar manifestare energia propria e mostrare poteri contenuti in se stessa, ma le linee di gravità attinenti alle energie implicate in tutti questi fenomeni fisici derivano e dipendono dal Paradiso. L’ultimatone, la prima forma misurabile dell’energia, ha come suo nucleo il Paradiso.
1955 42:1.3 There is innate in matter and present in universal space a form of energy not known on Urantia. When this discovery is finally made, then will physicists feel that they have solved, almost at least, the mystery of matter. And so will they have approached one step nearer the Creator; so will they have mastered one more phase of the divine technique; but in no sense will they have found God, neither will they have established the existence of matter or the operation of natural laws apart from the cosmic technique of Paradise and the motivating purpose of the Universal Father.
2006 42:1.3 Innata nella materia e presente nello spazio universale c’è una forma d’energia non conosciuta su Urantia. Quando questa scoperta sarà finalmente fatta, allora i fisici avranno la sensazione d’aver risolto, o quasi, il mistero della materia. E così essi si saranno avvicinati di un passo in più al Creatore, così si saranno impadroniti di una fase in più della tecnica divina. Ma in nessun senso essi avranno trovato Dio, né avranno dimostrato l’esistenza della materia o l’azione di leggi naturali indipendenti dalla tecnica cosmica del Paradiso e dal proposito motivante del Padre Universale.
1955 42:1.4 Subsequent to even still greater progress and further discoveries, after Urantia has advanced immeasurably in comparison with present knowledge, though you should gain control of the energy revolutions of the electrical units of matter to the extent of modifying their physical manifestations—even after all such possible progress, forever will scientists be powerless to create one atom of matter or to originate one flash of energy or ever to add to matter that which we call life.
2006 42:1.4 A seguito di progressi ancora maggiori e di ulteriori scoperte, dopo che Urantia sarà incommensurabilmente avanzato rispetto alle attuali conoscenze, benché doveste giungere al controllo delle rivoluzioni d’energia delle unità elettriche della materia al punto da modificarne le manifestazioni fisiche — anche dopo tutti questi possibili progressi, gli scienziati saranno per sempre incapaci di creare un solo atomo di materia o di produrre un solo lampo d’energia o di aggiungere alla materia ciò che noi chiamiamo vita.
1955 42:1.5 The creation of energy and the bestowal of life are the prerogatives of the Universal Father and his associate Creator personalities. The river of energy and life is a continuous outpouring from the Deities, the universal and united stream of Paradise force going forth to all space. This divine energy pervades all creation. The force organizers initiate those changes and institute those modifications of space-force which eventuate in energy; the power directors transmute energy into matter; thus the material worlds are born. The Life Carriers initiate those processes in dead matter which we call life, material life. The Morontia Power Supervisors likewise perform throughout the transition realms between the material and the spiritual worlds. The higher spirit Creators inaugurate similar processes in divine forms of energy, and there ensue the higher spirit forms of intelligent life.
2006 42:1.5 La creazione dell’energia ed il conferimento della vita sono prerogative del Padre Universale e delle personalità Creatrici a lui associate. Il fiume d’energia e di vita è una continua effusione proveniente dalle Deità, il flusso universale ed unificato della forza paradisiaca che si sparge in tutto lo spazio. Questa energia divina pervade tutta la creazione. Gli organizzatori di forza danno inizio a quei cambiamenti ed istituiscono quelle modificazioni della forza spaziale che si traducono in energia; i direttori di potere trasmutano l’energia in materia; in tal modo nascono i mondi materiali. I Portatori di Vita avviano nella materia morta quei processi che noi chiamiamo vita, vita materiale. I Supervisori di Potere Morontiale operano allo stesso modo in tutti i regni di transizione tra i mondi materiali e quelli spirituali. I Creatori spirituali superiori inaugurano dei processi simili in forme divine d’energia, e ne risultano le forme spirituali superiori della vita intelligente.
1955 42:1.6 Energy proceeds from Paradise, fashioned after the divine order. Energy—pure energy—partakes of the nature of the divine organization; it is fashioned after the similitude of the three Gods embraced in one, as they function at the headquarters of the universe of universes. And all force is circuited in Paradise, comes from the Paradise Presences and returns thereto, and is in essence a manifestation of the uncaused Cause—the Universal Father; and without the Father would not anything exist that does exist.
2006 42:1.6 L’energia proviene dal Paradiso, modellata secondo l’ordine divino. L’energia — l’energia pura — partecipa della natura della divina organizzazione; essa è foggiata secondo la similitudine dei tre Dei abbracciati in uno, quali operano nel quartier generale dell’universo degli universi. Ed ogni forza è messa in circuito in Paradiso, proviene dalle Presenze del Paradiso e vi ritorna, ed è nella sua essenza una manifestazione della Causa non causata — del Padre Universale; e senza il Padre non esisterebbe nulla di ciò che esiste.
1955 42:1.7 Force derived from self-existent Deity is in itself ever existent. Force-energy is imperishable, indestructible; these manifestations of the Infinite may be subject to unlimited transmutation, endless transformation, and eternal metamorphosis; but in no sense or degree, not even to the slightest imaginable extent, could they or ever shall they suffer extinction. But energy, though springing from the Infinite, is not infinitely manifest; there are outer limits to the presently conceived master universe.
2006 42:1.7 La forza derivata dalla Deità autoesistente è in se stessa sempre esistente. La forza-energia è imperitura, indistruttibile. Queste manifestazioni dell’Infinito possono essere sottoposte a trasmutazioni illimitate, a trasformazioni senza fine e a metamorfosi eterne; ma in nessun senso o grado, nemmeno nella più piccola misura immaginabile, potrebbero subire o subiranno mai l’estinzione. Ma l’energia, sebbene scaturisca dall’Infinito, non è manifestata infinitamente; vi sono limiti esterni all’universo maestro attualmente concepito.
1955 42:1.8 Energy is eternal but not infinite; it ever responds to the all-embracing grasp of Infinity. Forever force and energy go on; having gone out from Paradise, they must return thereto, even if age upon age be required for the completion of the ordained circuit. That which is of Paradise Deity origin can have only a Paradise destination or a Deity destiny.
2006 42:1.8 L’energia è eterna ma non infinita; essa reagisce sempre alla presa onnicomprensiva dell’Infinità. La forza e l’energia proseguono indefinitamente; essendo uscite dal Paradiso, devono farvi ritorno, anche se sono necessarie ere ed ere per completare il circuito stabilito. Ciò che ha origine dalla Deità del Paradiso può avere soltanto una destinazione paradisiaca o un destino di Deità.
1955 42:1.9 And all this confirms our belief in a circular, somewhat limited, but orderly and far-flung universe of universes. If this were not true, then evidence of energy depletion at some point would sooner or later appear. All laws, organizations, administration, and the testimony of universe explorers—everything points to the existence of an infinite God but, as yet, a finite universe, a circularity of endless existence, well-nigh limitless but, nevertheless, finite in contrast with infinity.
2006 42:1.9 E tutto ciò conferma la nostra credenza in un universo degli universi circolare, un po’ limitato, ma ordinato ed immenso. Se ciò non fosse vero, allora presto o tardi apparirebbe in qualche punto una prova di dispersione dell’energia. Tutte le leggi, le organizzazioni, l’amministrazione e la testimonianza degli esploratori dell’universo — ogni cosa indica l’esistenza di un Dio infinito, ma anche di un universo finito, di una forma circolare d’esistenza senza fine, quasi senza limiti, ma tuttavia finita in contrasto con l’infinità.
2. UNIVERSAL NONSPIRITUAL ENERGY SYSTEMS
2. I SISTEMI UNIVERSALI DI ENERGIA NON SPIRITUALE —
1955 42:2.1 It is indeed difficult to find suitable words in the English language whereby to designate and wherewith to describe the various levels of force and energy—physical, mindal, or spiritual. These narratives cannot altogether follow your accepted definitions of force, energy, and power. There is such paucity of language that we must use these terms in multiple meanings. In this paper, for example, the word energy is used to denote all phases and forms of phenomenal motion, action, and potential, while force is applied to the pregravity, and power to the postgravity, stages of energy.
2006 42:2.1 È veramente difficile trovare le parole appropriate nella lingua inglese con cui indicare e descrivere i vari livelli della forza e dell’energia — fisici, mentali o spirituali. Queste narrazioni non possono conformarsi del tutto alle vostre accettate definizioni della forza, dell’energia e del potere. C’è una tale povertà di linguaggio che siamo costretti ad impiegare questi termini con molteplici significati. In questo fascicolo, per esempio, la parola energia è usata per indicare tutte le fasi e le forme dei fenomeni di movimento, d’azione e di potenziale, mentre forza è applicata agli stadi dell’energia precedenti la gravità e potere a quelli posteriori alla gravità.
1955 42:2.2 I will, however, endeavor to lessen conceptual confusion by suggesting the advisability of adopting the following classification for cosmic force, emergent energy, and universe power—physical energy:
2006 42:2.2 Cercherò, tuttavia, di diminuire la confusione concettuale suggerendo l’opportunità di adottare la seguente classificazione per la forza cosmica, per l’energia emergente e per il potere dell’universo — l’energia fisica:
1955 42:2.3 1. Space potency. This is the unquestioned free space presence of the Unqualified Absolute. The extension of this concept connotes the universe force-space potential inherent in the functional totality of the Unqualified Absolute, while the intension of this concept implies the totality of cosmic reality—universes—which emanated eternitywise from the never-beginning, never-ending, never-moving, never-changing Isle of Paradise.
2006 42:2.3 1. Potenza spaziale. Questa è la presenza incontestata nello spazio libero dell’Assoluto Non Qualificato. L’estensione di questo concetto connota il potenziale universale di forza spaziale insito nella totalità funzionale dell’Assoluto Non Qualificato, mentre in senso stretto questo concetto ingloba la totalità della realtà cosmica — gli universi — che emanò per l’eternità dall’Isola del Paradiso senza inizio, senza fine, immobile ed immutabile.
1955 42:2.4 The phenomena indigenous to the nether side of Paradise probably embrace three zones of absolute force presence and performance: the fulcral zone of the Unqualified Absolute, the zone of the Isle of Paradise itself, and the intervening zone of certain unidentified equalizing and compensating agencies or functions. These triconcentric zones are the centrum of the Paradise cycle of cosmic reality.
2006 42:2.4 I fenomeni che hanno origine sul lato inferiore del Paradiso comprendono probabilmente tre zone di presenza e d’azione della forza assoluta: la zona di fulcro dell’Assoluto Non Qualificato, la zona dell’Isola del Paradiso stessa e la zona intermedia di certe operazioni o funzioni equilibranti e compensatrici non identificate. Queste zone triconcentriche sono il centro del ciclo paradisiaco della realtà cosmica.
1955 42:2.5 Space potency is a prereality; it is the domain of the Unqualified Absolute and is responsive only to the personal grasp of the Universal Father, notwithstanding that it is seemingly modifiable by the presence of the Primary Master Force Organizers.
2006 42:2.5 La potenza spaziale è una prerealtà; essa è il dominio dell’Assoluto Non Qualificato e risponde unicamente all’attrazione personale del Padre Universale, nonostante sembri essere modificabile dalla presenza degli Organizzatori di Forza Maestri Primari.
1955 42:2.6 On Uversa, space potency is spoken of as absoluta.
2006 42:2.6 Su Uversa la potenza spaziale è chiamata absoluta.
1955 42:2.7 2. Primordial force. This represents the first basic change in space potency and may be one of the nether Paradise functions of the Unqualified Absolute. We know that the space presence going out from nether Paradise is modified in some manner from that which is incoming. But regardless of any such possible relationships, the openly recognized transmutation of space potency into primordial force is the primary differentiating function of the tension-presence of the living Paradise force organizers.
2006 42:2.7 2. Forza primordiale. Essa rappresenta il primo cambiamento fondamentale nella potenza spaziale e potrebbe essere una delle funzioni dell’Assoluto Non Qualificato nel Paradiso inferiore. Noi sappiamo che la presenza di spazio che esce dal Paradiso inferiore è modificata in qualche modo da quella che entra. Ma indipendentemente da possibili relazioni di questo tipo, la trasmutazione apertamente riconosciuta della potenza spaziale in forza primordiale è la primaria funzione differenziatrice esercitata dalla presenza-tensione degli organizzatori di forza viventi del Paradiso.
1955 42:2.8 Passive and potential force becomes active and primordial in response to the resistance afforded by the space presence of the Primary Eventuated Master Force Organizers. Force is now emerging from the exclusive domain of the Unqualified Absolute into the realms of multiple response—response to certain primal motions initiated by the God of Action and thereupon to certain compensating motions emanating from the Universal Absolute. Primordial force is seemingly reactive to transcendental causation in proportion to absoluteness.
2006 42:2.8 La forza passiva e potenziale diventa attiva e primordiale in risposta alla resistenza offerta dalla presenza nello spazio degli Organizzatori di Forza Maestri Primari Eventuati. La forza emerge ora dal dominio esclusivo dell’Assoluto Non Qualificato nei regni di risposta multipla — una risposta a certi movimenti primari avviati dal Dio dell’Azione e poi a certi movimenti compensatori che emanano dall’Assoluto Universale. La forza primordiale sembra reagire alla causalità trascendentale in proporzione all’assolutezza.
1955 42:2.9 Primordial force is sometimes spoken of as pure energy; on Uversa we refer to it as segregata.
2006 42:2.9 La forza primordiale è talvolta denominata energia pura; su Uversa noi la chiamiamo segregata.
1955 42:2.10 3. Emergent energies. The passive presence of the primary force organizers is sufficient to transform space potency into primordial force, and it is upon such an activated space field that these same force organizers begin their initial and active operations. Primordial force is destined to pass through two distinct phases of transmutation in the realms of energy manifestation before appearing as universe power. These two levels of emerging energy are:
2006 42:2.10 3. Energie emergenti. La presenza passiva degli organizzatori di forza primari è sufficiente a trasformare la potenza spaziale in forza primordiale, ed è su un tale campo spaziale attivato che questi stessi organizzatori di forza cominciano le loro operazioni attive iniziali. La forza primordiale è destinata a passare per due fasi distinte di trasmutazione nei regni di manifestazione dell’energia prima di apparire come potere dell’universo. Questi due livelli dell’energia emergente sono:
1955 42:2.11 a. Puissant energy. This is the powerful-directional, mass-movemented, mighty-tensioned, and forcible-reacting energy—gigantic energy systems set in motion by the activities of the primary force organizers. This primary or puissant energy is not at first definitely responsive to the Paradise-gravity pull though probably yielding an aggregate-mass or space-directional response to the collective group of absolute influences operative from the nether side of Paradise. When energy emerges to the level of initial response to the circular and absolute-gravity grasp of Paradise, the primary force organizers give way to the functioning of their secondary associates.
2006 42:2.11 a. Energia poderosa. Questa è l’energia potentemente orientatrice, mossa dalla massa, poderosamente tesa e di reazione violenta — giganteschi sistemi d’energia messi in movimento dalle attività degli organizzatori di forza primari. Questa energia primaria o poderosa all’inizio non risponde nettamente all’attrazione della gravità del Paradiso, anche se fornisce probabilmente una risposta di aggregazione della massa o di direzione nello spazio al gruppo collettivo delle influenze assolute operanti dal lato inferiore del Paradiso. Quando l’energia emerge al livello di risposta iniziale all’attrazione circolare e alla gravità assoluta del Paradiso, gli organizzatori di forza primari cedono il posto all’azione dei loro associati secondari.
1955 42:2.12 b. Gravity energy. The now-appearing gravity-responding energy carries the potential of universe power and becomes the active ancestor of all universe matter. This secondary or gravity energy is the product of the energy elaboration resulting from the pressure-presence and the tension-trends set up by the Associate Transcendental Master Force Organizers. In response to the work of these force manipulators, space-energy rapidly passes from the puissant to the gravity stage, thus becoming directly responsive to the circular grasp of Paradise (absolute) gravity while disclosing a certain potential for sensitivity to the linear-gravity pull inherent in the soon appearing material mass of the electronic and the postelectronic stages of energy and matter. Upon the appearance of gravity response, the Associate Master Force Organizers may retire from the energy cyclones of space provided the Universe Power Directors are assignable to that field of action.
2006 42:2.12 b. Energia gravitazionale. L’energia che appare poi, che risponde alla gravità, contiene il potenziale del potere d’universo e diventa il predecessore attivo di tutta la materia dell’universo. Questa energia secondaria o gravitazionale è il prodotto dell’elaborazione dell’energia risultante dalla presenza-pressione e dalle tendenze-tensioni stabilite dagli Organizzatori di Forza Maestri Trascendentali Associati. In risposta al lavoro di questi manipolatori della forza, l’energia spaziale passa rapidamente dallo stadio poderoso a quello gravitazionale, divenendo così direttamente sensibile all’attrazione circolare della gravità (assoluta) del Paradiso, rivelando allo stesso tempo un certo potenziale di sensibilità all’attrazione della gravità lineare insita nelle masse materiali, che compaiono presto, degli stadi elettronico e postelettronico dell’energia e della materia. All’apparire della risposta alla gravità, gli Organizzatori di Forza Maestri Associati possono ritirarsi dai cicloni d’energia dello spazio a condizione che i Direttori di Potere d’Universo possano essere assegnati a quel campo d’azione.
1955 42:2.13 We are quite uncertain regarding the exact causes of the early stages of force evolution, but we recognize the intelligent action of the Ultimate in both levels of emergent-energy manifestation. Puissant and gravity energies, when regarded collectively, are spoken of on Uversa as ultimata.
2006 42:2.13 Noi non abbiamo alcuna certezza circa le cause esatte degli stadi primitivi di evoluzione della forza, ma riconosciamo l’azione intelligente dell’Ultimo in entrambi i livelli di manifestazione dell’energia emergente. L’energia poderosa e quella gravitazionale, considerate collettivamente, sono chiamate su Uversa ultimata.
1955 42:2.14 4. Universe power. Space-force has been changed into space-energy and thence into the energy of gravity control. Thus has physical energy been ripened to that point where it can be directed into channels of power and made to serve the manifold purposes of the universe Creators. This work is carried on by the versatile directors, centers, and controllers of physical energy in the grand universe—the organized and inhabited creations. These Universe Power Directors assume the more or less complete control of twenty-one of the thirty phases of energy constituting the present energy system of the seven superuniverses. This domain of power-energy-matter is the realm of the intelligent activities of the Sevenfold, functioning under the time-space overcontrol of the Supreme.
2006 42:2.14 4. Potere d’universo. La forza spaziale è stata cambiata in energia spaziale e poi in energia sotto controllo gravitazionale. L’energia fisica è stata in tal modo perfezionata al punto da poter essere immessa in canali di potere e posta al servizio dei molteplici propositi dei Creatori universali. Quest’opera è proseguita dai versatili direttori, centri e controllori dell’energia fisica nel grande universo — le creazioni organizzate ed abitate. Questi Direttori di Potere d’Universo assumono il controllo più o meno completo di ventuno delle trenta fasi dell’energia che costituiscono l’attuale sistema di energie dei sette superuniversi. Questo dominio del potere-energia-materia è il regno delle attività intelligenti del Settuplo, e funziona nel tempo-spazio sotto il supercontrollo del Supremo.
2006 42:2.15 Su Uversa noi chiamiamo il regno del potere d’universo gravita.
1955 42:2.16 5. Havona energy. In concept this narrative has been moving Paradiseward as transmuting space-force has been followed, level by level, to the working level of the energy-power of the universes of time and space. Continuing Paradiseward, there is next encountered a pre-existent phase of energy which is characteristic of the central universe. Here the evolutionary cycle seems to turn back upon itself; energy-power now seems to begin to swing back towards force, but force of a nature very unlike that of space potency and primordial force. Havona energy systems are not dual; they are triune. This is the existential energy domain of the Conjoint Actor, functioning in behalf of the Paradise Trinity.
2006 42:2.16 5. Energia di Havona. Concettualmente questa narrazione si è spostata verso il Paradiso seguendo, un livello dopo l’altro, la trasmutazione della forza spaziale fino al livello operativo dell’energia-potere degli universi del tempo e dello spazio. Proseguendo verso il Paradiso, incontriamo poi una fase preesistente dell’energia che è caratteristica dell’universo centrale. Qui il ciclo evoluzionario sembra tornare su se stesso; l’energia-potere sembra ora cominciare a ritornare indietro verso la forza, ma una forza di natura molto differente da quella della potenza spaziale e della forza primordiale. I sistemi d’energia di Havona non sono duali; sono trini. Questo è il dominio esistenziale dell’energia dell’Attore Congiunto, che agisce per conto della Trinità del Paradiso.
2006 42:2.17 Su Uversa queste energie di Havona sono conosciute come triata.
1955 42:2.18 6. Transcendental energy. This energy system operates on and from the upper level of Paradise and only in connection with the absonite peoples. On Uversa it is denominated tranosta.
2006 42:2.18 6. Energia trascendentale. Questo sistema d’energia opera sul livello superiore del Paradiso, a partire da esso e solo in connessione con le popolazioni absonite. Su Uversa esso è denominato tranosta.
1955 42:2.19 7. Monota. Energy is close of kin to divinity when it is Paradise energy. We incline to the belief that monota is the living, nonspirit energy of Paradise—an eternity counterpart of the living, spirit energy of the Original Son—hence the nonspiritual energy system of the Universal Father.
2006 42:2.19 7. Monota. L’energia è parente della divinità quando è energia del Paradiso. Noi siamo inclini a credere che la monota sia l’energia vivente e non spirituale del Paradiso — un’eterna contropartita dell’energia vivente e spirituale del Figlio Originale — quindi il sistema d’energia non spirituale del Padre Universale.
1955 42:2.20 We cannot differentiate the nature of Paradise spirit and Paradise monota; they are apparently alike. They have different names, but you can hardly be told very much about a reality whose spiritual and whose nonspiritual manifestations are distinguishable only by name.
2006 42:2.20 Noi non possiamo distinguere la natura dello spirito del Paradiso e della monota del Paradiso; sono apparentemente simili. Esse hanno nomi differenti, ma non si può dire molto di una realtà le cui manifestazioni spirituali e non spirituali si distinguono solo per il nome.
1955 42:2.21 We know that finite creatures can attain the worship experience of the Universal Father through the ministry of God the Sevenfold and the Thought Adjusters, but we doubt that any subabsolute personality, even power directors, can comprehend the energy infinity of the First Great Source and Center. One thing is certain: If the power directors are conversant with the technique of the metamorphosis of space-force, they do not reveal the secret to the rest of us. It is my opinion that they do not fully comprehend the function of the force organizers.
2006 42:2.21 Noi sappiamo che le creature finite possono raggiungere l’esperienza dell’adorazione del Padre Universale grazie al ministero di Dio il Settuplo e degli Aggiustatori di Pensiero, ma dubitiamo che delle personalità subassolute, anche gli stessi direttori di potere, possano comprendere l’infinità dell’energia della Prima Grande Sorgente e Centro. Una cosa è certa: se i direttori di potere sono al corrente della tecnica di metamorfosi della forza spaziale, non ne rivelano il segreto al resto di noi. È mia opinione che essi non comprendano pienamente la funzione degli organizzatori di forza.
1955 42:2.22 These power directors themselves are energy catalyzers; that is, they cause energy to segment, organize, or assemble in unit formation by their presence. And all this implies that there must be something inherent in energy which causes it thus to function in the presence of these power entities. The Nebadon Melchizedeks long since denominated the phenomenon of the transmutation of cosmic force into universe power as one of the seven “infinities of divinity.” And that is as far as you will advance on this point during your local universe ascension.
2006 42:2.22 Questi stessi direttori di potere sono dei catalizzatori d’energia; cioè, provocano la segmentazione dell’energia, la organizzano e la assemblano in formazioni unitarie mediante la loro presenza. E tutto ciò implica che deve esserci qualcosa d’insito nell’energia che la fa funzionare in tal modo in presenza di queste entità di potere. I Melchizedek di Nebadon hanno denominato da lungo tempo il fenomeno della trasmutazione della forza cosmica in potere d’universo una delle sette “infinità della divinità”. E questo è tutto, non saprete altro su questo punto durante l’ascensione nel vostro universo locale.
1955 42:2.23 Notwithstanding our inability fully to comprehend the origin, nature, and transmutations of cosmic force, we are fully conversant with all phases of emergent-energy behavior from the times of its direct and unmistakable response to the action of Paradise gravity—about the time of the beginning of the function of the superuniverse power directors.
2006 42:2.23 Nonostante la nostra incapacità a comprendere pienamente l’origine, la natura e le trasmutazioni della forza cosmica, siamo perfettamente a conoscenza di tutte le fasi del comportamento dell’energia emergente a partire dal momento in cui essa risponde direttamente ed infallibilmente all’azione della gravità del Paradiso — all’incirca il periodo in cui iniziano ad operare i direttori di potere dei superuniversi.
3. CLASSIFICATION OF MATTER
3. LA CLASSIFICAZIONE DELLA MATERIA
1955 42:3.1 Matter in all universes, excepting in the central universe, is identical. Matter in its physical properties depends on the revolutionary rates of its component members, the number and size of the revolving members, their distance from the nuclear body or the space content of matter, as well as on the presence of certain forces as yet undiscovered on Urantia.
2006 42:3.1 La materia è identica in tutti gli universi, eccetto che nell’universo centrale. La materia, nelle sue proprietà fisiche, dipende dalla velocità di rivoluzione dei suoi elementi componenti, dal numero e dalle dimensioni di questi elementi in rivoluzione, dalla loro distanza dal corpo nucleare o dal contenuto spaziale della materia, così come dalla presenza di certe forze non ancora scoperte su Urantia.
1955 42:3.2 In the varied suns, planets, and space bodies there are ten grand divisions of matter:
2006 42:3.2 Nei differenti soli, pianeti e corpi spaziali vi sono dieci grandi divisioni della materia:
1955 42:3.3 1. Ultimatonic matter—the prime physical units of material existence, the energy particles which go to make up electrons.
2006 42:3.3 1. Materia ultimatonica — le unità fisiche primarie dell’esistenza materiale, le particelle d’energia che vanno a costituire gli elettroni.
1955 42:3.4 2. Subelectronic matter—the explosive and repellent stage of the solar supergases.
2006 42:3.4 2. Materia subelettronica — lo stadio esplosivo e repulsivo dei supergas solari.
1955 42:3.5 3. Electronic matter—the electrical stage of material differentiation—electrons, protons, and various other units entering into the varied constitution of the electronic groups.
2006 42:3.5 3. Materia elettronica — lo stadio elettrico di differenziazione della materia — elettroni, protoni e varie altre unità che entrano nella differente costituzione dei gruppi elettronici.
2006 42:3.6 4. Materia subatomica — materia esistente in grande quantità all’interno dei soli caldi.
1955 42:3.7 5. Shattered atoms—found in the cooling suns and throughout space.
2006 42:3.7 5. Atomi frantumati — si trovano nei soli in corso di raffreddamento ed in tutto lo spazio.
1955 42:3.8 6. Ionized matter—individual atoms stripped of their outer (chemically active) electrons by electrical, thermal, or X-ray activities and by solvents.
2006 42:3.8 6. Materia ionizzata — singoli atomi spogliati dei loro elettroni esterni (chimicamente attivi) da attività elettriche, termiche o dei raggi X e da solventi.
1955 42:3.9 7. Atomic matter—the chemical stage of elemental organization, the component units of molecular or visible matter.
2006 42:3.9 7. Materia atomica — lo stadio chimico di organizzazione degli elementi, le unità componenti della materia molecolare o visibile.
1955 42:3.10 8. The molecular stage of matter—matter as it exists on Urantia in a state of relatively stable materialization under ordinary conditions.
2006 42:3.10 8. Lo stadio molecolare della materia — la materia quale esiste su Urantia allo stato di materializzazione relativamente stabile in condizioni ordinarie.
1955 42:3.11 9. Radioactive matter—the disorganizing tendency and activity of the heavier elements under conditions of moderate heat and diminished gravity pressure.
2006 42:3.11 9. Materia radioattiva — la tendenza e l’attività disorganizzatrice degli elementi più pesanti in condizioni di moderato calore e di ridotta pressione della gravità.
1955 42:3.12 10. Collapsed matter—the relatively stationary matter found in the interior of the cold or dead suns. This form of matter is not really stationary; there is still some ultimatonic even electronic activity, but these units are in very close proximity, and their rates of revolution are greatly diminished.
2006 42:3.12 10. Materia disgregata — la materia relativamente stazionaria che si trova all’interno dei soli freddi o spenti. Questa forma di materia non è realmente stazionaria; c’è ancora un po’ di attività ultimatonica ed anche elettronica, ma queste unità sono in strettissima vicinanza e le loro velocità di rivoluzione sono molto diminuite.
1955 42:3.13 The foregoing classification of matter pertains to its organization rather than to the forms of its appearance to created beings. Neither does it take into account the pre-emergent stages of energy nor the eternal materializations on Paradise and in the central universe.
2006 42:3.13 La suddetta classificazione della materia concerne la sua organizzazione piuttosto che le forme in cui appare agli esseri creati. Essa non tiene conto né degli stadi preemergenti dell’energia né delle materializzazioni eterne in Paradiso e nell’universo centrale.
4. ENERGY AND MATTER TRANSMUTATIONS
4. LE TRASMUTAZIONI DELL’ENERGIA E DELLA MATERIA
1955 42:4.1 Light, heat, electricity, magnetism, chemism, energy, and matter are—in origin, nature, and destiny—one and the same thing, together with other material realities as yet undiscovered on Urantia.
2006 42:4.1 Luce, calore, elettricità, magnetismo, chimica, energia e materia sono — per origine, natura e destino — un’unica e medesima cosa, assieme ad altre realtà materiali non ancora scoperte su Urantia.
1955 42:4.2 We do not fully comprehend the almost endless changes to which physical energy may be subject. In one universe it appears as light, in another as light plus heat, in another as forms of energy unknown on Urantia; in untold millions of years it may reappear as some form of restless, surging electrical energy or magnetic power; and still later on it may again appear in a subsequent universe as some form of variable matter going through a series of metamorphoses, to be followed by its outward physical disappearance in some great cataclysm of the realms. And then, after countless ages and almost endless wandering through numberless universes, again may this same energy re-emerge and many times change its form and potential; and so do these transformations continue through successive ages and throughout countless realms. Thus matter sweeps on, undergoing the transmutations of time but swinging ever true to the circle of eternity; even if long prevented from returning to its source, it is ever responsive thereto, and it ever proceeds in the path ordained by the Infinite Personality who sent it forth.
2006 42:4.2 Noi non comprendiamo interamente i cambiamenti quasi infiniti ai quali può essere soggetta l’energia fisica. In un universo essa appare come luce, in un altro come luce più calore, in un altro ancora sotto forme d’energia sconosciute su Urantia. In un numero incalcolabile di milioni di anni essa può riapparire sotto qualche forma d’energia elettrica o di potere magnetico perturbati e agitati. Più tardi ancora può ricomparire in un successivo universo sotto qualche forma di materia variabile che passa per una serie di metamorfosi, seguite dalla sua scomparsa fisica esteriore in qualche grande cataclisma dei regni. E poi, dopo numerosissime ere ed un vagabondaggio quasi senza fine attraverso un numero indefinito di universi, questa stessa energia può ancora riemergere e cambiare molte volte di forma e di potenziale. E queste trasformazioni continuano così durante le ere successive ed in innumerevoli regni. In tal modo la materia prosegue, subendo le trasmutazioni del tempo ma girando sempre fedelmente sul cerchio dell’eternità. Anche se le è impedito a lungo di ritornare alla sua sorgente, essa le risponde per sempre e procede sempre sul sentiero stabilito dalla Personalità Infinita che l’ha emessa.
1955 42:4.3 The power centers and their associates are much concerned in the work of transmuting the ultimaton into the circuits and revolutions of the electron. These unique beings control and compound power by their skillful manipulation of the basic units of materialized energy, the ultimatons. They are masters of energy as it circulates in this primitive state. In liaison with the physical controllers they are able to effectively control and direct energy even after it has transmuted to the electrical level, the so-called electronic stage. But their range of action is enormously curtailed when electronically organized energy swings into the whirls of the atomic systems. Upon such materialization, these energies fall under the complete grasp of the drawing power of linear gravity.
2006 42:4.3 I centri di potere ed i loro associati sono molto occupati nel lavoro di trasmutazione degli ultimatoni nei circuiti e nelle rivoluzioni degli elettroni. Questi esseri straordinari controllano e combinano il potere manipolando abilmente le unità di base dell’energia materializzata, gli ultimatoni. Essi sono i maestri dell’energia che circola in questo stato primitivo. In collegamento con i controllori fisici essi sono capaci di controllare e di dirigere efficacemente l’energia anche dopo la sua trasmutazione al livello elettrico, il cosiddetto stadio elettronico. Ma il loro campo d’azione è considerevolmente ristretto quando l’energia organizzata elettronicamente ruota nei vortici dei sistemi atomici. Dopo tale materializzazione queste energie cadono sotto il dominio completo del potere d’attrazione della gravità lineare.
1955 42:4.4 Gravity acts positively on the power lanes and energy channels of the power centers and the physical controllers, but these beings have only a negative relation to gravity—the exercise of their antigravity endowments.
2006 42:4.4 La gravità agisce positivamente sulle linee di potere e sui canali d’energia dei centri di potere e dei controllori fisici, ma questi esseri hanno solo un rapporto negativo con la gravità — l’esercizio delle loro facoltà antigravitazionali.
1955 42:4.5 Throughout all space, cold and other influences are at work creatively organizing ultimatons into electrons. Heat is the measurement of electronic activity, while cold merely signifies absence of heat—comparative energy rest—the status of the universal force-charge of space provided neither emergent energy nor organized matter were present and responding to gravity.
2006 42:4.5 In tutto lo spazio il freddo ed altre influenze sono all’opera per organizzare creativamente gli ultimatoni in elettroni. Il calore è la misura dell’attività elettronica, mentre il freddo significa semplicemente assenza di calore — riposo relativo dell’energia — lo status del carico di forza universale dello spazio, ammesso che né l’energia emergente né la materia organizzata siano presenti e responsivi alla gravità.
1955 42:4.6 Gravity presence and action is what prevents the appearance of the theoretical absolute zero, for interstellar space does not have the temperature of absolute zero. Throughout all organized space there are gravity-responding energy currents, power circuits, and ultimatonic activities, as well as organizing electronic energies. Practically speaking, space is not empty. Even the atmosphere of Urantia thins out increasingly until at about three thousand miles it begins to shade off into the average space matter in this section of the universe. The most nearly empty space known in Nebadon would yield about one hundred ultimatons—the equivalent of one electron—in each cubic inch. Such scarcity of matter is regarded as practically empty space.
2006 42:4.6 La presenza e l’azione della gravità sono quelle che impediscono la comparsa dello zero teorico assoluto, perché lo spazio interstellare non ha la temperatura dello zero assoluto. In tutto lo spazio organizzato vi sono correnti d’energia che rispondono alla gravità, circuiti di potere ed attività ultimatoniche, come pure energie elettroniche organizzatrici. Praticamente parlando, lo spazio non è vuoto. Anche l’atmosfera di Urantia si rarefà sempre di più fino all’altezza di circa cinquemila chilometri, dove comincia a sfumare nella materia spaziale media di questa sezione dell’universo. In Nebadon, lo spazio che più si avvicina al vuoto contiene circa cento ultimatoni — l’equivalente di un elettrone — per ogni sedici centimetri cubici. Tale rarefazione della materia è considerata come spazio praticamente vuoto.
1955 42:4.7 Temperature—heat and cold—is secondary only to gravity in the realms of energy and matter evolution. Ultimatons are humbly obedient to temperature extremes. Low temperatures favor certain forms of electronic construction and atomic assembly, while high temperatures facilitate all sorts of atomic breakup and material disintegration.
2006 42:4.7 La temperatura — caldo e freddo — è secondaria solo alla gravità nei regni di evoluzione dell’energia e della materia. Gli ultimatoni obbediscono docilmente alle temperature estreme. Le basse temperature favoriscono certe forme di struttura elettronica e di assemblaggio atomico, mentre le alte temperature facilitano ogni sorta di demolizione degli atomi e di disintegrazione della materia.
1955 42:4.8 When subjected to the heat and pressure of certain internal solar states, all but the most primitive associations of matter may be broken up. Heat can thus largely overcome gravity stability. But no known solar heat or pressure can convert ultimatons back into puissant energy.
2006 42:4.8 Quando sono sottoposte al calore e alla pressione di certi stati solari interni, tutte le associazioni di materia, salvo le più primitive, possono essere sciolte. Il calore può così vincere largamente la stabilità gravitazionale. Ma nessun calore o pressione solare conosciuta può riconvertire degli ultimatoni in energia possente.
1955 42:4.9 The blazing suns can transform matter into various forms of energy, but the dark worlds and all outer space can slow down electronic and ultimatonic activity to the point of converting these energies into the matter of the realms. Certain electronic associations of a close nature, as well as many of the basic associations of nuclear matter, are formed in the exceedingly low temperatures of open space, being later augmented by association with larger accretions of materializing energy.
2006 42:4.9 I soli ardenti possono trasformare la materia in varie forme d’energia, ma i mondi oscuri e tutto lo spazio esterno possono rallentare l’attività elettronica ed ultimatonica al punto da convertire queste energie nella materia dei regni. Certe associazioni elettroniche di natura stretta, come pure molte associazioni basilari di materia nucleare, si formano nelle temperature eccessivamente basse dello spazio libero e sono ulteriormente accresciute dall’associazione con abbondanti aggiunte di energia materializzante.
1955 42:4.10 Throughout all of this never-ending metamorphosis of energy and matter we must reckon with the influence of gravity pressure and with the antigravity behavior of the ultimatonic energies under certain conditions of temperature, velocity, and revolution. Temperature, energy currents, distance, and the presence of the living force organizers and the power directors also have a bearing on all transmutation phenomena of energy and matter.
2006 42:4.10 In tutte queste metamorfosi senza fine dell’energia e della materia dobbiamo tenere conto dell’influenza della pressione gravitazionale e del comportamento antigravitazionale delle energie ultimatoniche in certe condizioni di temperatura, di velocità e di rivoluzione. La temperatura, le correnti d’energia, la distanza e la presenza degli organizzatori di forza viventi e dei direttori di potere hanno influenza anche su tutti i fenomeni di trasmutazione dell’energia e della materia.
1955 42:4.11 The increase of mass in matter is equal to the increase of energy divided by the square of the velocity of light. In a dynamic sense the work which resting matter can perform is equal to the energy expended in bringing its parts together from Paradise minus the resistance of the forces overcome in transit and the attraction exerted by the parts of matter on one another.
2006 42:4.11 L’accrescimento della massa nella materia è uguale all’accrescimento dell’energia diviso per il quadrato della velocità della luce. In senso dinamico il lavoro che può compiere la materia in stato di riposo è uguale all’energia spesa per riunire i suoi elementi dal Paradiso, meno la resistenza delle forze da vincere durante il transito e l’attrazione esercitata dai componenti della materia l’uno sull’altro.
1955 42:4.12 The existence of pre-electronic forms of matter is indicated by the two atomic weights of lead. The lead of original formation weighs slightly more than that produced through uranium disintegration by way of radium emanations; and this difference in atomic weight represents the actual loss of energy in the atomic breakup.
2006 42:4.12 L’esistenza di forme preelettroniche di materia è indicata dai due pesi atomici del piombo. Il piombo di formazione originaria pesa poco più di quello prodotto dalla disintegrazione dell’uranio per mezzo di emanazioni di radio; e questa differenza di peso atomico rappresenta la perdita effettiva di energia nella disintegrazione dell’atomo.
1955 42:4.13 The relative integrity of matter is assured by the fact that energy can be absorbed or released only in those exact amounts which Urantia scientists have designated quanta. This wise provision in the material realms serves to maintain the universes as going concerns.
2006 42:4.13 L’integrità relativa della materia è assicurata dal fatto che l’energia può essere assorbita od emessa solamente in quelle quantità esatte che gli scienziati di Urantia hanno chiamato quanta. Questa saggia disposizione nei regni materiali serve a mantenere gli universi come unità funzionanti.
1955 42:4.14 The quantity of energy taken in or given out when electronic or other positions are shifted is always a “quantum” or some multiple thereof, but the vibratory or wavelike behavior of such units of energy is wholly determined by the dimensions of the material structures concerned. Such wavelike energy ripples are 860 times the diameters of the ultimatons, electrons, atoms, or other units thus performing. The never-ending confusion attending the observation of the wave mechanics of quantum behavior is due to the superimposition of energy waves: Two crests can combine to make a double-height crest, while a crest and a trough may combine, thus producing mutual cancellation.
2006 42:4.14 La quantità d’energia assorbita o liberata quando cambia la posizione degli elettroni o di altri elementi è sempre un “quantum” o un multiplo di esso, ma il comportamento vibratorio od ondulatorio di tali unità d’energia è interamente determinato dalle dimensioni delle strutture materiali interessate. Queste onde d’energia ondulatoria hanno 860 volte il diametro degli ultimatoni, degli elettroni, degli atomi o di altre unità che così agiscono. L’interminabile confusione che accompagna l’osservazione della meccanica ondulatoria del comportamento del quantum è dovuta alla sovrapposizione delle onde d’energia: due creste possono combinarsi per formare una cresta di altezza doppia, mentre una cresta ed un avvallamento possono combinarsi per annullarsi reciprocamente.
5. WAVE-ENERGY MANIFESTATIONS
5. LE MANIFESTAZIONI DELL’ENERGIA ONDULATORIA
1955 42:5.1 In the superuniverse of Orvonton there are one hundred octaves of wave energy. Of these one hundred groups of energy manifestations, sixty-four are wholly or partially recognized on Urantia. The sun’s rays constitute four octaves in the superuniverse scale, the visible rays embracing a single octave, number forty-six in this series. The ultraviolet group comes next, while ten octaves up are the X rays, followed by the gamma rays of radium. Thirty-two octaves above the visible light of the sun are the outer-space energy rays so frequently commingled with their associated highly energized minute particles of matter. Next downward from visible sunlight appear the infrared rays, and thirty octaves below are the radio transmission group.
2006 42:5.1 Nel superuniverso di Orvonton vi sono cento ottave d’energia ondulatoria. Di questi cento gruppi di manifestazioni dell’energia, sessantaquattro sono totalmente o parzialmente riconosciuti su Urantia. I raggi del sole costituiscono quattro ottave della scala superuniversale; i raggi visibili inglobano una sola ottava, la numero quarantasei di questa serie. Viene poi il gruppo ultravioletto, mentre dieci ottave sopra si trovano i raggi X, seguiti dai raggi gamma del radio. Trentadue ottave sopra la luce visibile del sole ci sono i raggi d’energia dello spazio esterno così frequentemente mescolati con le minuscole particelle di materia fortemente energizzate che sono loro associate. Immediatamente al di sotto della luce visibile del sole ci sono i raggi infrarossi, e trenta ottave più in basso c’è il gruppo delle trasmissioni radio.
1955 42:5.2 Wavelike energy manifestations—from the standpoint of twentieth-century Urantia scientific enlightenment—may be classified into the following ten groups:
2006 42:5.2 Le manifestazioni dell’energia ondulatoria — dal punto di vista dell’illuminazione scientifica di Urantia del ventesimo secolo — possono essere classificate nei dieci gruppi seguenti:
1955 42:5.3 1. Infraultimatonic rays—the borderland revolutions of ultimatons as they begin to assume definite form. This is the first stage of emergent energy in which wavelike phenomena can be detected and measured.
2006 42:5.3 1. Raggi infraultimatonici — le rivoluzioni marginali degli ultimatoni quando cominciano ad assumere una forma definita. Questo è il primo stadio dell’energia emergente in cui si possono scoprire e misurare fenomeni ondulatori.
1955 42:5.4 2. Ultimatonic rays. The assembly of energy into the minute spheres of the ultimatons occasions vibrations in the content of space which are discernible and measurable. And long before physicists ever discover the ultimaton, they will undoubtedly detect the phenomena of these rays as they shower in upon Urantia. These short and powerful rays represent the initial activity of the ultimatons as they are slowed down to that point where they veer towards the electronic organization of matter. As the ultimatons aggregate into electrons, condensation occurs with a consequent storage of energy.
2006 42:5.4 2. Raggi ultimatonici. L’accumularsi di energia nelle minuscole sfere degli ultimatoni causa delle vibrazioni nel contenuto dello spazio che sono discernibili e misurabili. E molto prima che i fisici individuino l’ultimatone, scopriranno senza dubbio i fenomeni di questi raggi che piovono su Urantia. Questi raggi corti e potenti rappresentano l’attività iniziale degli ultimatoni quando questi ultimi sono rallentati al punto da orientarsi verso l’organizzazione elettronica della materia. Via via che gli ultimatoni si aggregano in elettroni, si produce una condensazione con conseguente accumulo d’energia.
1955 42:5.5 3. The short space rays. These are the shortest of all purely electronic vibrations and represent the preatomic stage of this form of matter. These rays require extraordinarily high or low temperatures for their production. There are two sorts of these space rays: one attendant upon the birth of atoms and the other indicative of atomic disruption. They emanate in the largest quantities from the densest plane of the superuniverse, the Milky Way, which is also the densest plane of the outer universes.
2006 42:5.5 3. I raggi spaziali corti. Queste sono le più corte di tutte le vibrazioni puramente elettroniche e rappresentano lo stadio preatomico di questa forma di materia. Questi raggi richiedono per la loro produzione temperature straordinariamente elevate o basse. Ci sono due tipi di tali raggi spaziali: uno che accompagna la nascita degli atomi e l’altro che indica la disgregazione atomica. Essi emanano in massima parte dal piano più denso del superuniverso, la Via Lattea, che è anche il piano più denso degli universi esterni.
1955 42:5.6 4. The electronic stage. This stage of energy is the basis of all materialization in the seven superuniverses. When electrons pass from higher to lower energy levels of orbital revolution, quanta are always given off. Orbital shifting of electrons results in the ejection or the absorption of very definite and uniform measurable particles of light-energy, while the individual electron always gives up a particle of light-energy when subjected to collision. Wavelike energy manifestations also attend upon the performances of the positive bodies and the other members of the electronic stage.
2006 42:5.6 4. Lo stadio elettronico. Questo stadio dell’energia è la base di ogni materializzazione nei sette superuniversi. Quando gli elettroni passano dai livelli d’energia superiori di rivoluzione orbitale a quelli inferiori, vengono sempre emessi dei quanta. Lo spostamento orbitale degli elettroni produce l’eiezione o l’assorbimento di particelle di luce-energia misurabili in modo molto preciso ed uniforme, mentre il singolo elettrone cede sempre una particella di luce-energia quando subisce una collisione. Manifestazioni d’energia ondulatoria accompagnano anche le attività dei corpi positivi e degli altri elementi dello stadio elettronico.
1955 42:5.7 5. Gamma rays—those emanations which characterize the spontaneous dissociation of atomic matter. The best illustration of this form of electronic activity is in the phenomena associated with radium disintegration.
2006 42:5.7 5. Raggi gamma — quelle emanazioni che caratterizzano la dissociazione spontanea della materia atomica. Il miglior esempio di questa forma di attività elettronica si trova nei fenomeni associati alla disintegrazione del radio.
1955 42:5.8 6. The X-ray group. The next step in the slowing down of the electron yields the various forms of solar X rays together with artificially generated X rays. The electronic charge creates an electric field; movement gives rise to an electric current; the current produces a magnetic field. When an electron is suddenly stopped, the resultant electromagnetic commotion produces the X ray; the X ray is that disturbance. The solar X rays are identical with those which are mechanically generated for exploring the interior of the human body except that they are a trifle longer.
2006 42:5.8 6. Il gruppo dei raggi X. Il gradino successivo nel rallentamento dell’elettrone fornisce le varie forme di raggi X solari assieme ai raggi X generati artificialmente. La carica elettronica crea un campo elettrico; il movimento dà origine ad una corrente elettrica; la corrente produce un campo magnetico. Quando un elettrone viene bruscamente arrestato, la perturbazione elettromagnetica risultante produce il raggio X; il raggio X è quella perturbazione. I raggi X solari sono identici a quelli generati meccanicamente per esplorare l’interno del corpo umano, eccetto che sono leggermente più lunghi.
1955 42:5.9 7. The ultraviolet or chemical rays of sunlight and the various mechanical productions.
2006 42:5.9 7. I raggi ultravioletti o chimici della luce del sole e le varie produzioni meccaniche.
2006 42:5.10 8. La luce bianca — tutta la luce visibile dei soli.
1955 42:5.11 9. Infrared rays—the slowing down of electronic activity still nearer the stage of appreciable heat.
2006 42:5.11 9. I raggi infrarossi — il rallentamento dell’attività elettronica che si avvicina ancora di più allo stadio di calore apprezzabile.
1955 42:5.12 10. Hertzian waves—those energies utilized on Urantia for broadcasting.
2006 42:5.12 10. Le onde hertziane — le energie utilizzate su Urantia per le trasmissioni.
1955 42:5.13 Of all these ten phases of wavelike energy activity, the human eye can react to just one octave, the whole light of ordinary sunlight.
2006 42:5.13 Di tutte queste dieci fasi di attività dell’energia ondulatoria, l’occhio umano può reagire ad una sola ottava, quella della piena luce solare ordinaria.
1955 42:5.14 The so-called ether is merely a collective name to designate a group of force and energy activities occurring in space. Ultimatons, electrons, and other mass aggregations of energy are uniform particles of matter, and in their transit through space they really proceed in direct lines. Light and all other forms of recognizable energy manifestations consist of a succession of definite energy particles which proceed in direct lines except as modified by gravity and other intervening forces. That these processions of energy particles appear as wave phenomena when subjected to certain observations is due to the resistance of the undifferentiated force blanket of all space, the hypothetical ether, and to the intergravity tension of the associated aggregations of matter. The spacing of the particle-intervals of matter, together with the initial velocity of the energy beams, establishes the undulatory appearance of many forms of energy-matter.
2006 42:5.14 Il cosiddetto etere è semplicemente un nome collettivo per designare un gruppo di attività della forza e dell’energia che hanno luogo nello spazio. Gli ultimatoni, gli elettroni e le altre aggregazioni di massa dell’energia sono particelle uniformi di materia, e nel loro transito attraverso lo spazio procedono realmente per linee rette. La luce e tutte le altre forme di manifestazioni dell’energia riconoscibili consistono in una successione di particelle definite d’energia che si muovono in linea retta, salvo quando questa viene modificata dalla gravità e da altre forze interferenti. Il fatto che queste processioni di particelle d’energia appaiano come fenomeni ondulatori quando sono sottoposte a certe osservazioni è dovuto alla resistenza della coltre di forza indifferenziata di tutto lo spazio, l’ipotetico etere, e alla tensione intergravitazionale delle aggregazioni di materia associate. La distanza degli intervalli tra le particelle della materia, insieme con la velocità iniziale dei fasci d’energia, provocano l’apparenza ondulatoria di molte forme d’energia-materia.
1955 42:5.15 The excitation of the content of space produces a wavelike reaction to the passage of rapidly moving particles of matter, just as the passage of a ship through water initiates waves of varying amplitude and interval.
2006 42:5.15 L’eccitazione del contenuto dello spazio produce una reazione ondulatoria al passaggio di particelle di materia in rapido movimento, come il passaggio di una nave sull’acqua dà inizio a onde di ampiezza e d’intervallo variabili.
1955 42:5.16 Primordial-force behavior does give rise to phenomena which are in many ways analogous to your postulated ether. Space is not empty; the spheres of all space whirl and plunge on through a vast ocean of outspread force-energy; neither is the space content of an atom empty. Nevertheless there is no ether, and the very absence of this hypothetical ether enables the inhabited planet to escape falling into the sun and the encircling electron to resist falling into the nucleus.
2006 42:5.16 Il comportamento della forza primordiale dà origine a fenomeni per molti versi analoghi al vostro supposto etere. Lo spazio non è vuoto; le sfere di tutto lo spazio girano vorticosamente e s’immergono in un vasto oceano di forza-energia disseminata. E nemmeno il contenuto spaziale di un atomo è vuoto. Nondimeno l’etere non esiste, e l’assenza stessa di questo ipotetico etere permette ai pianeti abitati di evitare di cadere nel sole e agli elettroni che girano sulle loro orbite di cadere nel loro nucleo.
6. ULTIMATONS, ELECTRONS, AND ATOMS
6. ULTIMATONI, ELETTRONI ED ATOMI
1955 42:6.1 While the space charge of universal force is homogeneous and undifferentiated, the organization of evolved energy into matter entails the concentration of energy into discrete masses of definite dimensions and established weight—precise gravity reaction.
2006 42:6.1 Mentre il carico spaziale di forza universale è omogeneo e indifferenziato, l’organizzazione dell’energia evoluta in materia implica la concentrazione dell’energia in masse distinte di dimensioni definite e di pesi stabiliti — una reazione gravitazionale precisa.
1955 42:6.2 Local or linear gravity becomes fully operative with the appearance of the atomic organization of matter. Preatomic matter becomes slightly gravity responsive when activated by X ray and other similar energies, but no measurable linear-gravity pull is exerted on free, unattached, and uncharged electronic-energy particles or on unassociated ultimatons.
2006 42:6.2 La gravità locale o lineare diviene pienamente operativa all’apparire dell’organizzazione atomica della materia. La materia preatomica diviene leggermente sensibile alla gravità quando è attivata da raggi X e da altre energie similari, ma nessuna attrazione misurabile della gravità lineare viene esercitata sulle particelle d’energia elettronica libere, indipendenti e non caricate, o sugli ultimatoni non associati.
1955 42:6.3 Ultimatons function by mutual attraction, responding only to the circular Paradise-gravity pull. Without linear-gravity response they are thus held in the universal space drift. Ultimatons are capable of accelerating revolutionary velocity to the point of partial antigravity behavior, but they cannot, independent of force organizers or power directors, attain the critical escape velocity of deindividuation, return to the puissant-energy stage. In nature, ultimatons escape the status of physical existence only when participating in the terminal disruption of a cooled-off and dying sun.
2006 42:6.3 Gli ultimatoni funzionano per attrazione reciproca, rispondendo solo alla forza della gravità circolare del Paradiso. Non rispondendo alla gravità lineare essi sono così mantenuti nella deriva universale dello spazio. Gli ultimatoni hanno la capacità di accelerare la loro velocità di rivoluzione fino al punto di un parziale comportamento antigravitazionale, ma non possono, senza l’intervento degli organizzatori di forza o dei direttori di potere, raggiungere la velocità critica di fuga in cui perderebbero la loro individualità, ritornando allo stadio di energia poderosa. In natura gli ultimatoni sfuggono al loro stato d’esistenza fisica solo quando partecipano alla disgregazione terminale di un sole raffreddato o morente.
1955 42:6.4 The ultimatons, unknown on Urantia, slow down through many phases of physical activity before they attain the revolutionary-energy prerequisites to electronic organization. Ultimatons have three varieties of motion: mutual resistance to cosmic force, individual revolutions of antigravity potential, and the intraelectronic positions of the one hundred mutually interassociated ultimatons.
2006 42:6.4 Gli ultimatoni, sconosciuti su Urantia, riducono la velocità mediante molte fasi di attività fisica prima di raggiungere le condizioni d’energia di rivoluzione preliminari all’organizzazione elettronica. Gli ultimatoni hanno tre varietà di movimento: la resistenza reciproca alla forza cosmica, le rivoluzioni individuali del potenziale di antigravità, e le posizioni intraelettroniche dei cento ultimatoni mutualmente interassociati.
1955 42:6.5 Mutual attraction holds one hundred ultimatons together in the constitution of the electron; and there are never more nor less than one hundred ultimatons in a typical electron. The loss of one or more ultimatons destroys typical electronic identity, thus bringing into existence one of the ten modified forms of the electron.
2006 42:6.5 L’attrazione reciproca tiene insieme cento ultimatoni nella costituzione dell’elettrone; e non ci sono mai né più né meno di cento ultimatoni in un elettrone tipico. La perdita di uno o più ultimatoni distrugge l’identità tipica dell’elettrone, portando in tal modo all’esistenza una delle dieci forme modificate dell’elettrone.
1955 42:6.6 Ultimatons do not describe orbits or whirl about in circuits within the electrons, but they do spread or cluster in accordance with their axial revolutionary velocities, thus determining the differential electronic dimensions. This same ultimatonic velocity of axial revolution also determines the negative or positive reactions of the several types of electronic units. The entire segregation and grouping of electronic matter, together with the electric differentiation of negative and positive bodies of energy-matter, result from these various functions of the component ultimatonic interassociation.
2006 42:6.6 Gli ultimatoni non descrivono orbite e non girano in circuiti all’interno degli elettroni, ma si disperdono o si raggruppano secondo le loro velocità assiali di rivoluzione, determinando così le differenti dimensioni degli elettroni. Questa stessa velocità di rivoluzione assiale degli ultimatoni determina anche le reazioni negative o positive dei numerosi tipi di unità elettroniche. L’intera separazione e raggruppamento della materia elettronica, assieme alla differenziazione elettrica dei corpi positivi e negativi dell’energia-materia, sono la conseguenza di queste varie funzioni dell’interassociazione dei componenti ultimatonici.
1955 42:6.7 Each atom is a trifle over 1/100,000,000th of an inch in diameter, while an electron weighs a little more than 1/2,000th of the smallest atom, hydrogen. The positive proton, characteristic of the atomic nucleus, while it may be no larger than a negative electron, weighs almost two thousand times more.
2006 42:6.7 Ogni atomo ha un diametro di poco superiore a quattro milionesimi di millimetro, mentre un elettrone pesa poco più della duemillesima parte dell’atomo più piccolo, quello dell’idrogeno. Il protone positivo, caratteristico del nucleo atomico, mentre può non essere più grande di un elettrone negativo, pesa quasi duemila volte di più.
1955 42:6.8 If the mass of matter should be magnified until that of an electron equaled one tenth of an ounce, then were size to be proportionately magnified, the volume of such an electron would become as large as that of the earth. If the volume of a proton—eighteen hundred times as heavy as an electron—should be magnified to the size of the head of a pin, then, in comparison, a pin’s head would attain a diameter equal to that of the earth’s orbit around the sun.
2006 42:6.8 Se la massa della materia fosse ingrandita fino a che un elettrone raggiungesse 2,84 grammi e poi le sue dimensioni fossero ingrandite in proporzione, il volume di un tale elettrone diverrebbe grande come la terra. Se il volume di un protone — milleottocento volte più pesante di un elettrone — fosse ingrandito fino alle dimensioni di una testa di spillo, allora, in proporzione, una testa di spillo raggiungerebbe un diametro uguale a quello dell’orbita terrestre attorno al Sole.
7. ATOMIC MATTER
7. LA MATERIA ATOMICA
1955 42:7.1 The formation of all matter is on the order of the solar system. There is at the center of every minute universe of energy a relatively stable, comparatively stationary, nuclear portion of material existence. This central unit is endowed with a threefold possibility of manifestation. Surrounding this energy center there whirl, in endless profusion but in fluctuating circuits, the energy units which are faintly comparable to the planets encircling the sun of some starry group like your own solar system.
2006 42:7.1 Tutta la materia si forma secondo l’ordine del sistema solare. Al centro di ogni minuscolo universo d’energia c’è una porzione nucleare d’esistenza materiale relativamente stabile, comparativamente stazionaria. Questa unità centrale è dotata di una triplice possibilità di manifestazione. Attorno a questo centro d’energia girano, in una profusione senza fine ma in circuiti fluttuanti, le unità d’energia che sono vagamente comparabili ai pianeti che circondano il sole di un gruppo stellare simile al vostro sistema solare.
1955 42:7.2 Within the atom the electrons revolve about the central proton with about the same comparative room the planets have as they revolve about the sun in the space of the solar system. There is the same relative distance, in comparison with actual size, between the atomic nucleus and the inner electronic circuit as exists between the inner planet, Mercury, and your sun.
2006 42:7.2 All’interno dell’atomo gli elettroni girano attorno al protone centrale in un campo comparativamente quasi uguale a quello che hanno i pianeti che girano attorno al sole nello spazio del sistema solare. Proporzionalmente alle loro dimensioni reali, tra il nucleo dell’atomo ed il circuito dell’elettrone più interno c’è la medesima distanza relativa che esiste tra il pianeta più interno, Mercurio, ed il vostro sole.
1955 42:7.3 The electronic axial revolutions and their orbital velocities about the atomic nucleus are both beyond the human imagination, not to mention the velocities of their component ultimatons. The positive particles of radium fly off into space at the rate of ten thousand miles a second, while the negative particles attain a velocity approximating that of light.
2006 42:7.3 Le velocità assiali di rivoluzione degli elettroni e le loro velocità orbitali attorno al nucleo atomico superano entrambe l’immaginazione umana, senza menzionare le velocità degli ultimatoni che li compongono. Le particelle positive del radio circolano nello spazio alla velocità di sedicimila chilometri al secondo, mentre le particelle negative raggiungono una velocità vicina a quella della luce.
1955 42:7.4 The local universes are of decimal construction. There are just one hundred distinguishable atomic materializations of space-energy in a dual universe; that is the maximum possible organization of matter in Nebadon. These one hundred forms of matter consist of a regular series in which from one to one hundred electrons revolve around a central and relatively compact nucleus. It is this orderly and dependable association of various energies that constitutes matter.
2006 42:7.4 Gli universi locali sono costruiti secondo il sistema decimale. Vi sono esattamente cento materializzazioni atomiche dell’energia spaziale discernibili in un universo duale; questa è la massima organizzazione possibile della materia in Nebadon. Queste cento forme di materia consistono in una serie regolare nella quale da uno a cento elettroni girano attorno ad un nucleo centrale relativamente compatto. È questa associazione ordinata e sicura delle varie energie che costituisce la materia.
1955 42:7.5 Not every world will show one hundred recognizable elements at the surface, but they are somewhere present, have been present, or are in process of evolution. Conditions surrounding the origin and subsequent evolution of a planet determine how many of the one hundred atomic types will be observable. The heavier atoms are not found on the surface of many worlds. Even on Urantia the known heavier elements manifest a tendency to fly to pieces, as is illustrated by radium behavior.
2006 42:7.5 Non tutti i mondi hanno cento elementi riconoscibili alla loro superficie, ma essi in qualche parte sono presenti, sono stati presenti o sono in corso di evoluzione. Le condizioni ambientali dell’origine e della susseguente evoluzione di un pianeta determinano quanti dei cento tipi di atomi saranno osservabili. Gli atomi più pesanti non si trovano alla superficie di molti mondi. Anche su Urantia gli elementi più pesanti conosciuti manifestano una tendenza a volare frammentati, come ne è un esempio il comportamento del radio.
1955 42:7.6 Stability of the atom depends on the number of electrically inactive neutrons in the central body. Chemical behavior is wholly dependent on the activity of the freely revolving electrons.
2006 42:7.6 La stabilità dell’atomo dipende dal numero di neutroni elettricamente inattivi nel nucleo centrale. Il comportamento chimico dipende interamente dall’attività degli elettroni in libera circolazione.
1955 42:7.7 In Orvonton it has never been possible naturally to assemble over one hundred orbital electrons in one atomic system. When one hundred and one have been artificially introduced into the orbital field, the result has always been the instantaneous disruption of the central proton with the wild dispersion of the electrons and other liberated energies.
2006 42:7.7 In Orvonton non è mai stato possibile riunire naturalmente più di cento elettroni orbitali in un solo sistema atomico. Quando un centunesimo è stato introdotto artificialmente nel campo orbitale, il risultato è sempre stato la disgregazione quasi istantanea del protone centrale con l’incontrollata dispersione degli elettroni e delle altre energie liberate.
1955 42:7.8 While atoms may contain from one to one hundred orbital electrons, only the outer ten electrons of the larger atoms revolve about the central nucleus as distinct and discrete bodies, intactly and compactly swinging around on precise and definite orbits. The thirty electrons nearest the center are difficult of observation or detection as separate and organized bodies. This same comparative ratio of electronic behavior in relation to nuclear proximity obtains in all atoms regardless of the number of electrons embraced. The nearer the nucleus, the less there is of electronic individuality. The wavelike energy extension of an electron may so spread out as to occupy the whole of the lesser atomic orbits; especially is this true of the electrons nearest the atomic nucleus.
2006 42:7.8 Benché gli atomi possano contenere da uno a cento elettroni orbitali, solo i dieci elettroni esterni degli atomi più grandi girano attorno al nucleo centrale come corpi distinti e separati, ruotando intatti e compatti su orbite precise e definite. I trenta elettroni più vicini al centro sono difficili da osservare o da scoprire come corpi separati ed organizzati. Questa stessa proporzione comparativa di comportamento degli elettroni in relazione alla vicinanza del nucleo prevale in tutti gli atomi indipendentemente dal numero degli elettroni contenuti. Più ci si avvicina al nucleo, minore è l’individualità degli elettroni. L’estensione dell’energia ondulatoria di un elettrone può espandersi in maniera da occupare totalmente le orbite atomiche più piccole; ciò è vero in special modo per gli elettroni più vicini al nucleo atomico.
1955 42:7.9 The thirty innermost orbital electrons have individuality, but their energy systems tend to intermingle, extending from electron to electron and well-nigh from orbit to orbit. The next thirty electrons constitute the second family, or energy zone, and are of advancing individuality, bodies of matter exerting a more complete control over their attendant energy systems. The next thirty electrons, the third energy zone, are still more individualized and circulate in more distinct and definite orbits. The last ten electrons, present in only the ten heaviest elements, are possessed of the dignity of independence and are, therefore, able to escape more or less freely from the control of the mother nucleus. With a minimum variation in temperature and pressure, the members of this fourth and outermost group of electrons will escape from the grasp of the central nucleus, as is illustrated by the spontaneous disruption of uranium and kindred elements.
2006 42:7.9 I trenta elettroni orbitali più interni hanno un’individualità, ma i loro sistemi d’energia tendono a mischiarsi, estendendosi da elettrone ad elettrone e quasi da orbita ad orbita. I trenta elettroni successivi costituiscono la seconda famiglia, o zona d’energia, e sono d’individualità più pronunciata, corpi di materia che esercitano un controllo più completo sui sistemi d’energia che li accompagnano. I trenta elettroni successivi, la terza zona d’energia, sono ancora più individualizzati e circolano su orbite più distinte e definite. Gli ultimi dieci elettroni, presenti solo nei dieci elementi più pesanti, possiedono il rango dell’indipendenza, e sono perciò in grado di sfuggire più o meno liberamente al controllo del nucleo madre. Con un minimo di variazione di temperatura e di pressione, i membri di questo quarto gruppo di elettroni più esterni sfuggiranno alla presa del nucleo centrale, come ne è dato esempio dalla disgregazione spontanea dell’uranio e degli elementi affini.
1955 42:7.10 The first twenty-seven atoms, those containing from one to twenty-seven orbital electrons, are more easy of comprehension than the rest. From twenty-eight upward we encounter more and more of the unpredictability of the supposed presence of the Unqualified Absolute. But some of this electronic unpredictability is due to differential ultimatonic axial revolutionary velocities and to the unexplained “huddling” proclivity of ultimatons. Other influences—physical, electrical, magnetic, and gravitational—also operate to produce variable electronic behavior. Atoms therefore are similar to persons as to predictability. Statisticians may announce laws governing a large number of either atoms or persons but not for a single individual atom or person.
2006 42:7.10 I primi ventisette atomi, quelli che contengono da uno a ventisette elettroni orbitali, sono più facili da comprendere rispetto agli altri. A partire dal ventottesimo si fa sentire sempre di più l’imprevedibilità della supposta presenza dell’Assoluto Non Qualificato. Ma parte di questa imprevedibilità degli elettroni è dovuta alle differenze delle velocità assiali di rivoluzione degli ultimatoni ed alla loro inspiegata propensione ad “ammucchiarsi”. Anche altre influenze — fisiche, elettriche, magnetiche e gravitazionali — agiscono per produrre un comportamento elettronico variabile. Gli atomi perciò sono simili a delle persone quanto a prevedibilità. Gli statistici possono enunciare leggi che governano un gran numero di atomi o di persone, ma non un singolo atomo o una singola persona.
8. ATOMIC COHESION
8. LA COESIONE ATOMICA
1955 42:8.1 While gravity is one of several factors concerned in holding together a tiny atomic energy system, there is also present in and among these basic physical units a powerful and unknown energy, the secret of their basic constitution and ultimate behavior, a force which remains to be discovered on Urantia. This universal influence permeates all the space embraced within this tiny energy organization.
2006 42:8.1 Mentre la gravità è uno dei molteplici fattori che contribuiscono a mantenere unito un minuscolo sistema d’energia atomica, è anche presente in queste unità fisiche di base, e tra esse, una potente energia sconosciuta, che è il segreto della loro costituzione basilare e del loro comportamento ultimo, una forza non ancora scoperta su Urantia. Questa influenza universale permea tutto lo spazio compreso in questa minuscola organizzazione d’energia.
1955 42:8.2 The interelectronic space of an atom is not empty. Throughout an atom this interelectronic space is activated by wavelike manifestations which are perfectly synchronized with electronic velocity and ultimatonic revolutions. This force is not wholly dominated by your recognized laws of positive and negative attraction; its behavior is therefore sometimes unpredictable. This unnamed influence seems to be a space-force reaction of the Unqualified Absolute.
2006 42:8.2 Lo spazio tra gli elettroni di un atomo non è vuoto. In tutto l’atomo questo spazio interelettronico è animato da manifestazioni ondulatorie che sono perfettamente sincronizzate con la velocità degli elettroni e con la rivoluzione degli ultimatoni. Questa forza non è interamente dominata dalle vostre leggi riconosciute di attrazione positiva e negativa; il suo comportamento è perciò talvolta imprevedibile. Questa influenza anonima sembra essere una reazione di spazio-forza dell’Assoluto Non Qualificato.
1955 42:8.3 The charged protons and the uncharged neutrons of the nucleus of the atom are held together by the reciprocating function of the mesotron, a particle of matter 180 times as heavy as the electron. Without this arrangement the electric charge carried by the protons would be disruptive of the atomic nucleus.
2006 42:8.3 I protoni carichi ed i neutroni non carichi del nucleo dell’atomo sono tenuti insieme dalla funzione con moto alternativo del mesotrone, una particella di materia 180 volte più pesante dell’elettrone. Senza questo dispositivo la carica elettrica portata dai protoni disgregherebbe il nucleo dell’atomo.
1955 42:8.4 As atoms are constituted, neither electric nor gravitational forces could hold the nucleus together. The integrity of the nucleus is maintained by the reciprocal cohering function of the mesotron, which is able to hold charged and uncharged particles together because of superior force-mass power and by the further function of causing protons and neutrons constantly to change places. The mesotron causes the electric charge of the nuclear particles to be incessantly tossed back and forth between protons and neutrons. At one infinitesimal part of a second a given nuclear particle is a charged proton and the next an uncharged neutron. And these alternations of energy status are so unbelievably rapid that the electric charge is deprived of all opportunity to function as a disruptive influence. Thus does the mesotron function as an “energy-carrier” particle which mightily contributes to the nuclear stability of the atom.
2006 42:8.4 Per come sono costituiti gli atomi, né la forza elettrica né quella gravitazionale potrebbero tenere unito il nucleo. L’integrità del nucleo è mantenuta dalla funzione coesiva reciproca del mesotrone, che è capace di tenere insieme le particelle cariche e non cariche grazie al potere superiore di forza-massa e per mezzo dell’ulteriore funzione che costringe i protoni ed i neutroni a cambiare continuamente di posto. Il mesotrone induce la carica elettrica delle particelle nucleari ad un andirivieni incessante tra protoni e neutroni. In una frazione infinitesimale di secondo una data particella nucleare è un protone carico ed in quella successiva un neutrone non carico. E queste alternanze delle condizioni dell’energia sono così incredibilmente rapide che la carica elettrica è privata di ogni possibilità di funzionare come influenza disgregatrice. In tal modo il mesotrone funziona come una particella “portatrice d’energia” che contribuisce potentemente alla stabilità nucleare dell’atomo.
1955 42:8.5 The presence and function of the mesotron also explains another atomic riddle. When atoms perform radioactively, they emit far more energy than would be expected. This excess of radiation is derived from the breaking up of the mesotron “energy carrier,” which thereby becomes a mere electron. The mesotronic disintegration is also accompanied by the emission of certain small uncharged particles.
2006 42:8.5 La presenza e la funzione del mesotrone spiegano anche un altro enigma concernente l’atomo. Quando gli atomi agiscono radioattivamente, emettono molta più energia di quanta ci si potrebbe aspettare. Questa eccedenza di radiazione deriva dallo smembramento del mesotrone “portatore d’energia”, che diventa allora un semplice elettrone. La disintegrazione del mesotrone è accompagnata anche dall’emissione di alcune piccole particelle prive di carica.
1955 42:8.6 The mesotron explains certain cohesive properties of the atomic nucleus, but it does not account for the cohesion of proton to proton nor for the adhesion of neutron to neutron. The paradoxical and powerful force of atomic cohesive integrity is a form of energy as yet undiscovered on Urantia.
2006 42:8.6 Il mesotrone spiega certe proprietà coesive del nucleo atomico, ma non spiega la coesione tra protone e protone né l’adesione tra neutrone e neutrone. La paradossale e potente forza dell’integrità coesiva dell’atomo è una forma d’energia non ancora scoperta su Urantia.
1955 42:8.7 These mesotrons are found abundantly in the space rays which so incessantly impinge upon your planet.
2006 42:8.7 Questi mesotroni si trovano in abbondanza nei raggi spaziali che così incessantemente urtano contro il vostro pianeta.
9. NATURAL PHILOSOPHY
9. LA FILOSOFIA NATURALE
1955 42:9.1 Religion is not alone dogmatic; natural philosophy equally tends to dogmatize. When a renowned religious teacher reasoned that the number seven was fundamental to nature because there are seven openings in the human head, if he had known more of chemistry, he might have advocated such a belief founded on a true phenomenon of the physical world. There is in all the physical universes of time and space, notwithstanding the universal manifestation of the decimal constitution of energy, the ever-present reminder of the reality of the sevenfold electronic organization of prematter.
2006 42:9.1 La religione non è la sola ad essere dogmatica; anche la filosofia naturale tende a dogmatizzare. Quando un noto insegnante religioso giunse alla conclusione che il numero sette era fondamentale nella natura perché vi sono sette aperture nella testa umana, se avesse conosciuto meglio la chimica, avrebbe potuto sostenere una tale opinione basandosi su un fenomeno reale del mondo fisico. In tutti gli universi fisici del tempo e dello spazio, nonostante l’universale manifestazione della costituzione decimale dell’energia, è sempre presente la reminiscenza della realtà dell’organizzazione elettronica settupla della premateria.
1955 42:9.2 The number seven is basic to the central universe and the spiritual system of inherent transmissions of character, but the number ten, the decimal system, is inherent in energy, matter, and the material creation. Nevertheless the atomic world does display a certain periodic characterization which recurs in groups of seven—a birthmark carried by this material world indicative of its far-distant spiritual origin.
2006 42:9.2 Il numero sette è fondamentale per l’universo centrale e per il sistema spirituale delle trasmissioni innate del carattere; il numero dieci invece, il sistema decimale, è inerente all’energia, alla materia e alla creazione materiale. Ciononostante il mondo atomico presenta una certa caratterizzazione periodica che ricorre per gruppi di sette — un marchio di nascita portato da questo mondo materiale ed indicativo della sua lontanissima origine spirituale.
1955 42:9.3 This sevenfold persistence of creative constitution is exhibited in the chemical domains as a recurrence of similar physical and chemical properties in segregated periods of seven when the basic elements are arranged in the order of their atomic weights. When the Urantia chemical elements are thus arranged in a row, any given quality or property tends to recur by sevens. This periodic change by sevens recurs diminishingly and with variations throughout the entire chemical table, being most markedly observable in the earlier or lighter atomic groupings. Starting from any one element, after noting some one property, such a quality will change for six consecutive elements, but on reaching the eighth, it tends to reappear, that is, the eighth chemically active element resembles the first, the ninth the second, and so on. Such a fact of the physical world unmistakably points to the sevenfold constitution of ancestral energy and is indicative of the fundamental reality of the sevenfold diversity of the creations of time and space. Man should also note that there are seven colors in the natural spectrum.
2006 42:9.3 Questa persistenza settupla della costituzione creativa si rivela nel campo della chimica come una ricorrenza di proprietà fisiche e chimiche similari in periodi separati di sette quando gli elementi di base sono disposti secondo il loro peso atomico. Quando gli elementi chimici di Urantia sono disposti in fila in questo modo, una data qualità o proprietà tende a ricorrere di sette in sette. Questa variazione periodica di sette in sette ricorre attenuandosi e con delle varianti per l’intera tavola chimica, e si nota più marcatamente nei primi raggruppamenti atomici più leggeri. Partendo da un elemento qualunque, dopo aver notato una delle sue proprietà, tale qualità cambierà nei sei elementi consecutivi, ma arrivando all’ottavo tende a riapparire; cioè, l’ottavo elemento chimicamente attivo assomiglia al primo, il nono al secondo e così di seguito. Un simile fatto nel mondo fisico indica senza dubbio la costituzione settupla dell’energia ancestrale ed è indicativo della realtà fondamentale della diversità settupla delle creazioni del tempo e dello spazio. L’uomo dovrebbe anche notare che vi sono sette colori nello spettro naturale.
1955 42:9.4 But not all the suppositions of natural philosophy are valid; for example, the hypothetical ether, which represents an ingenious attempt of man to unify his ignorance of space phenomena. The philosophy of the universe cannot be predicated on the observations of so-called science. If such a metamorphosis could not be seen, a scientist would be inclined to deny the possibility of developing a butterfly out of a caterpillar.
2006 42:9.4 Ma non tutte le supposizioni della filosofia naturale sono valide; ne è un esempio l’etere ipotetico, il quale rappresenta un ingegnoso tentativo dell’uomo per unificare la sua ignoranza dei fenomeni dello spazio. La filosofia dell’universo non può essere basata sulle osservazioni della cosiddetta scienza. Uno scienziato sarebbe incline a negare la possibilità che una farfalla si sviluppi da un bruco se questa metamorfosi non potesse essere osservata.
1955 42:9.5 Physical stability associated with biologic elasticity is present in nature only because of the well-nigh infinite wisdom possessed by the Master Architects of creation. Nothing less than transcendental wisdom could ever design units of matter which are at the same time so stable and so efficiently flexible.
2006 42:9.5 La stabilità fisica associata all’elasticità biologica è presente in natura solo grazie alla saggezza quasi infinita posseduta dagli Architetti Maestri della creazione. Nulla d’inferiore ad una saggezza trascendentale poteva progettare unità di materia allo stesso tempo così stabili e così efficacemente flessibili.
10. UNIVERSAL NONSPIRITUAL ENERGY SYSTEMS
10. I SISTEMI UNIVERSALI DI ENERGIA NON SPIRITUALE —
1955 42:10.1 The endless sweep of relative cosmic reality, from the absoluteness of Paradise monota to the absoluteness of space potency, is suggestive of certain evolutions of relationship in the nonspiritual realities of the First Source and Center—those realities which are concealed in space potency, revealed in monota, and provisionally disclosed on intervening cosmic levels. This eternal cycle of energy, being circuited in the Father of universes, is absolute and, being absolute, is expansile in neither fact nor value; nevertheless the Primal Father is even now—as always—self-realizing of an ever-expanding arena of time-space, and of time-space-transcended, meanings, an arena of changing relationships wherein energy-matter is being progressively subjected to the overcontrol of living and divine spirit through the experiential striving of living and personal mind.
2006 42:10.1 Lo spiegamento senza fine della realtà cosmica relativa, dall’assolutezza della monota del Paradiso fino all’assolutezza della potenza spaziale, è indicativa di certe evoluzioni di relazione nelle realtà non spirituali della Prima Sorgente e Centro — quelle realtà che sono celate nella potenza spaziale, rivelate nella monota e rese provvisoriamente manifeste sui livelli cosmici intermedi. Questo ciclo eterno d’energia, essendo messo in circuito dal Padre degli universi, è assoluto, ed essendo assoluto non è estensibile a nessun fatto o valore. Nondimeno il Padre Primordiale sta anche ora — come sempre — autorealizzando un’arena di significati sempre più estesa nel tempo-spazio e nel tempo-spazio trasceso, un’arena di relazioni mutevoli in cui l’energia-materia è progressivamente sottomessa al supercontrollo dello spirito vivente e divino mediante lo sforzo esperienziale della mente vivente e personale.
1955 42:10.2 The universal nonspiritual energies are reassociated in the living systems of non-Creator minds on various levels, certain of which may be depicted as follows:
2006 42:10.2 Le energie universali non spirituali sono riassociate nei sistemi viventi delle menti che non sono del Creatore su vari livelli, alcuni dei quali possono essere descritti come segue:
1955 42:10.3 1. Preadjutant-spirit minds. This level of mind is nonexperiencing and on the inhabited worlds is ministered by the Master Physical Controllers. This is mechanical mind, the nonteachable intellect of the most primitive forms of material life, but the nonteachable mind functions on many levels beside that of primitive planetary life.
2006 42:10.3 1. Menti precedenti gli spiriti aiutanti. Questo livello di mente è non esperienziale ed i mondi abitati beneficiano del suo ministero attraverso i Controllori Fisici Maestri. Questa è la mente meccanica, l’intelletto non istruibile delle forme più primitive della vita materiale, ma la mente non istruibile funziona su molti livelli oltre a quello della vita planetaria primitiva.
1955 42:10.4 2. Adjutant-spirit minds. This is the ministry of a local universe Mother Spirit functioning through her seven adjutant mind-spirits on the teachable (nonmechanical) level of material mind. On this level material mind is experiencing: as subhuman (animal) intellect in the first five adjutants; as human (moral) intellect in the seven adjutants; as superhuman (midwayer) intellect in the last two adjutants.
2006 42:10.4 2. Menti degli spiriti aiutanti. Questo è il ministero dello Spirito Madre di un universo locale funzionante tramite i suoi sette spiriti aiutanti della mente sul livello istruibile (non meccanico) della mente materiale. Su questo livello la mente materiale fa esperienza: come intelletto subumano (animale) nei primi cinque aiutanti; come intelletto umano (morale) nei sette aiutanti; come intelletto superumano (intermedio) negli ultimi due aiutanti.
1955 42:10.5 3. Evolving morontia minds—the expanding consciousness of evolving personalities in the local universe ascending careers. This is the bestowal of the local universe Mother Spirit in liaison with the Creator Son. This mind level connotes the organization of the morontia type of life vehicle, a synthesis of the material and the spiritual which is effected by the Morontia Power Supervisors of a local universe. Morontia mind functions differentially in response to the 570 levels of morontia life, disclosing increasing associative capacity with the cosmic mind on the higher levels of attainment. This is the evolutionary course of mortal creatures, but mind of a nonmorontia order is also bestowed by a Universe Son and a Universe Spirit upon the nonmorontia children of the local creations.
2006 42:10.5 3. Menti morontiali in evoluzione — la coscienza in espansione delle personalità in evoluzione nelle carriere ascendenti dell’universo locale. Questo è il conferimento dello Spirito Madre dell’universo locale in unione con il Figlio Creatore. Questo livello di mente implica l’organizzazione del tipo morontiale di veicolo vitale, una sintesi del materiale e dello spirituale effettuata dai Supervisori di Potere Morontiale di un universo locale. La mente morontiale funziona in modi differenti in risposta ai 570 livelli di vita morontiale, rivelando una crescente capacità ad associarsi con la mente cosmica sui livelli superiori di compimento. Questo è il corso evoluzionario delle creature mortali, ma una mente d’ordine non morontiale è anche conferita da un Figlio d’Universo e da uno Spirito d’Universo ai figli non morontiali delle creazioni locali.
1955 42:10.6 The cosmic mind. This is the sevenfold diversified mind of time and space, one phase of which is ministered by each of the Seven Master Spirits to one of the seven superuniverses. The cosmic mind encompasses all finite-mind levels and co-ordinates experientially with the evolutionary-deity levels of the Supreme Mind and transcendentally with the existential levels of absolute mind—the direct circuits of the Conjoint Actor.
2006 42:10.6 La mente cosmica. Questa è la settupla mente diversificata del tempo e dello spazio, ciascuna fase della quale beneficia del ministero di ognuno dei Sette Spiriti Maestri in uno dei sette superuniversi. La mente cosmica ingloba tutti i livelli della mente finita e si coordina esperienzialmente con i livelli evoluzionari di deità della Mente Suprema e trascendentalmente con i livelli esistenziali della mente assoluta — i circuiti diretti dell’Attore Congiunto.
1955 42:10.7 On Paradise, mind is absolute; in Havona, absonite; in Orvonton, finite. Mind always connotes the presence-activity of living ministry plus varied energy systems, and this is true of all levels and of all kinds of mind. But beyond the cosmic mind it becomes increasingly difficult to portray the relationships of mind to nonspiritual energy. Havona mind is subabsolute but superevolutionary; being existential-experiential, it is nearer the absonite than any other concept revealed to you. Paradise mind is beyond human understanding; it is existential, nonspatial, and nontemporal. Nevertheless, all of these levels of mind are overshadowed by the universal presence of the Conjoint Actor—by the mind-gravity grasp of the God of mind on Paradise.
2006 42:10.7 In Paradiso la mente è assoluta; in Havona è absonita; in Orvonton è finita. La mente implica sempre la presenza-attività di un ministero vivente più vari sistemi d’energia, e questo è vero per tutti i livelli e per tutti i tipi di mente. Ma al di là della mente cosmica diventa sempre più difficile descrivere le relazioni tra la mente e l’energia non spirituale. La mente di Havona è subassoluta ma superevoluzionaria; essendo esistenziale-esperienziale essa è la più vicina all’absonito di ogni altro concetto a voi rivelato. La mente del Paradiso è al di là della comprensione umana; essa è esistenziale, non spaziale e non temporale. Nondimeno tutti questi livelli mentali sono dominati dalla presenza universale dell’Attore Congiunto — dall’attrazione della gravità mentale del Dio della mente in Paradiso.
11. UNIVERSE MECHANISMS
11. I MECCANISMI DELL’UNIVERSO
1955 42:11.1 In the evaluation and recognition of mind it should be remembered that the universe is neither mechanical nor magical; it is a creation of mind and a mechanism of law. But while in practical application the laws of nature operate in what seems to be the dual realms of the physical and the spiritual, in reality they are one. The First Source and Center is the primal cause of all materialization and at the same time the first and final Father of all spirits. The Paradise Father appears personally in the extra-Havona universes only as pure energy and pure spirit—as the Thought Adjusters and other similar fragmentations.
2006 42:11.1 Nella valutazione e nel riconoscimento della mente bisogna tenere presente che l’universo non è né meccanico né magico; è una creazione della mente ed un meccanismo della legge. Ma mentre nell’applicazione pratica le leggi della natura operano in ciò che sembra essere il duplice regno del fisico e dello spirituale, in realtà essi sono uno. La Prima Sorgente e Centro è la causa primordiale di tutta la materializzazione ed è allo stesso tempo il primo e finale Padre di tutti gli spiriti[2]. Il Padre del Paradiso appare personalmente negli universi esterni ad Havona solo come pura energia e puro spirito — sotto la forma di Aggiustatori di Pensiero e di altre frammentazioni simili.
1955 42:11.2 Mechanisms do not absolutely dominate the total creation; the universe of universes in toto is mind planned, mind made, and mind administered. But the divine mechanism of the universe of universes is altogether too perfect for the scientific methods of the finite mind of man to discern even a trace of the dominance of the infinite mind. For this creating, controlling, and upholding mind is neither material mind nor creature mind; it is spirit-mind functioning on and from creator levels of divine reality.
2006 42:11.2 I meccanismi non dominano assolutamente tutta la creazione totale; l’universo degli universi in toto è concepito dalla mente, costruito dalla mente ed amministrato dalla mente. Ma il meccanismo divino dell’universo degli universi è nel suo insieme troppo perfetto perché i metodi scientifici della mente finita dell’uomo possano discernere anche una traccia del dominio della mente infinita. Perché questa mente che crea, che controlla e che sostiene non è né mente materiale né mente di creatura; è mente-spirito che funziona sui livelli creatori della realtà divina, e a partire da essi.
1955 42:11.3 The ability to discern and discover mind in universe mechanisms depends entirely on the ability, scope, and capacity of the investigating mind engaged in such a task of observation. Time-space minds, organized out of the energies of time and space, are subject to the mechanisms of time and space.
2006 42:11.3 La capacità di discernere e di scoprire la mente in meccanismi universali dipende interamente dall’abilità, dall’ampiezza e dalla capacità della mente investigatrice impegnata in tale compito d’osservazione. Le menti del tempo-spazio, organizzate a partire dalle energie del tempo e dello spazio, sono soggette ai meccanismi del tempo e dello spazio.
1955 42:11.4 Motion and universe gravitation are twin facets of the impersonal time-space mechanism of the universe of universes. The levels of gravity response for spirit, mind, and matter are quite independent of time, but only true spirit levels of reality are independent of space (nonspatial). The higher mind levels of the universe—the spirit-mind levels—may also be nonspatial, but the levels of material mind, such as human mind, are responsive to the interactions of universe gravitation, losing this response only in proportion to spirit identification. Spirit-reality levels are recognized by their spirit content, and spirituality in time and space is measured inversely to the linear-gravity response.
2006 42:11.4 Il movimento e la gravitazione universale sono sfaccettature gemelle del meccanismo impersonale di tempo-spazio dell’universo degli universi. I livelli di risposta alla gravità dello spirito, della mente e della materia sono del tutto indipendenti dal tempo, ma solo i veri livelli spirituali della realtà sono indipendenti dallo spazio (non spaziali). I livelli mentali superiori dell’universo — i livelli della mente-spirito — possono anch’essi essere non spaziali, ma i livelli della mente materiale, come la mente umana, rispondono alle interazioni della gravità universale, perdendo questa risposta solo nella misura in cui s’identificano con lo spirito. I livelli della realtà spirituale si riconoscono dal loro contenuto spirituale, e la spiritualità nel tempo e nello spazio è inversamente proporzionale alla risposta alla gravità lineare.
1955 42:11.5 Linear-gravity response is a quantitative measure of nonspirit energy. All mass—organized energy—is subject to this grasp except as motion and mind act upon it. Linear gravity is the short-range cohesive force of the macrocosmos somewhat as the forces of intra-atomic cohesion are the short-range forces of the microcosmos. Physical materialized energy, organized as so-called matter, cannot traverse space without affecting linear-gravity response. Although such gravity response is directly proportional to mass, it is so modified by intervening space that the final result is no more than roughly approximated when expressed as inversely according to the square of the distance. Space eventually conquers linear gravitation because of the presence therein of the antigravity influences of numerous supermaterial forces which operate to neutralize gravity action and all responses thereto.
2006 42:11.5 La risposta alla gravità lineare è una misura quantitativa dell’energia non spirituale. Tutta la massa — energia organizzata — è soggetta a questa attrazione, salvo quando il movimento e la mente agiscono su di essa. La gravità lineare è la forza coesiva di corta portata del macrocosmo, un po’ come le forze di coesione intra-atomica sono le forze di corta portata del microcosmo. L’energia fisica materializzata, organizzata come cosiddetta materia, non può attraversare lo spazio senza influenzare la risposta alla gravità lineare. Sebbene tale risposta alla gravità sia direttamente proporzionale alla massa, essa è talmente modificata dallo spazio intermedio che il risultato finale non è che un’approssimazione grossolana se espresso come inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Lo spazio trionfa alla fine sulla gravità lineare per la presenza in esso delle influenze antigravitazionali di numerose forze sovrammateriali che agiscono allo scopo di neutralizzare l’azione della gravità e tutte le risposte ad essa.
1955 42:11.6 Extremely complex and highly automatic-appearing cosmic mechanisms always tend to conceal the presence of the originative or creative indwelling mind from any and all intelligences very far below the universe levels of the nature and capacity of the mechanism itself. Therefore is it inevitable that the higher universe mechanisms must appear to be mindless to the lower orders of creatures. The only possible exception to such a conclusion would be the implication of mindedness in the amazing phenomenon of an apparently self-maintaining universe—but that is a matter of philosophy rather than one of actual experience.
2006 42:11.6 Certi meccanismi cosmici estremamente complessi e che sembrano altamente automatici tendono sempre a celare la presenza della mente interiore originatrice o creativa a tutte le intelligenze situate molto al di sotto dei livelli universali della natura e della capacità del meccanismo stesso. Perciò è inevitabile che i meccanismi superiori dell’universo debbano sembrare privi di mente agli ordini inferiori delle creature. La sola eccezione possibile ad una tale conclusione sarebbe l’implicazione di una facoltà mentale nello stupefacente fenomeno di un universo che apparentemente si sostiene da se stesso — ma questa è una questione di filosofia piuttosto che di esperienza reale.
1955 42:11.7 Since mind co-ordinates the universe, fixity of mechanisms is nonexistent. The phenomenon of progressive evolution associated with cosmic self-maintenance is universal. The evolutionary capacity of the universe is inexhaustible in the infinity of spontaneity. Progress towards harmonious unity, a growing experiential synthesis superimposed on an ever-increasing complexity of relationships, could be effected only by a purposive and dominant mind.
2006 42:11.7 Poiché la mente coordina l’universo, la fissità dei meccanismi non esiste. Il fenomeno dell’evoluzione progressiva associata all’automantenimento cosmico è universale. La capacità evoluzionaria dell’universo è inesauribile nell’infinità della spontaneità. Il progresso verso un’unità armoniosa, una sintesi esperienziale crescente sovrapposta ad una complessità sempre maggiore di relazioni, può effettuarsi solo per mezzo di una mente dominante ed avente un proposito.
1955 42:11.8 The higher the universe mind associated with any universe phenomenon, the more difficult it is for the lower types of mind to discover it. And since the mind of the universe mechanism is creative spirit-mind (even the mindedness of the Infinite), it can never be discovered or discerned by the lower-level minds of the universe, much less by the lowest mind of all, the human. The evolving animal mind, while naturally God-seeking, is not alone and of itself inherently God-knowing.
2006 42:11.8 Quanto più elevata è la mente universale associata ad un fenomeno universale, tanto più è difficile per i tipi di mente inferiori scoprirla. E poiché la mente del meccanismo universale è una mente-spirito creativa (la facoltà mentale stessa dell’Infinito), non può mai essere scoperta o distinta dalle menti di livello inferiore dell’universo, ed ancor meno dalla mente più bassa di tutte, quella umana. La mente animale in evoluzione, pur cercando naturalmente Dio, non conosce Dio da sola e da se stessa per inerenza.
12. PATTERN AND FORM—MIND DOMINANCE
12. MODELLO E FORMA — PREDOMINIO DELLA MENTE
1955 42:12.1 The evolution of mechanisms implies and indicates the concealed presence and dominance of creative mind. The ability of the mortal intellect to conceive, design, and create automatic mechanisms demonstrates the superior, creative, and purposive qualities of man’s mind as the dominant influence on the planet. Mind always reaches out towards:
2006 42:12.1 L’evoluzione dei meccanismi implica ed indica la presenza nascosta ed il predominio di una mente creativa. La capacità dell’intelletto umano di concepire, progettare e creare dei meccanismi automatici dimostra le qualità superiori, creative e propositive della mente umana come influenza dominante del pianeta. La mente tende sempre verso:
1955 42:12.2 1. Creation of material mechanisms.
2006 42:12.2 1. La creazione di meccanismi materiali.
1955 42:12.4 3. Exploration of remote situations.
2006 42:12.4 3. L’esplorazione di situazioni lontane.
1955 42:12.7 6. Achievement of spirit levels.
2006 42:12.7 6. Il conseguimento di livelli spirituali.
1955 42:12.8 7. The accomplishment of divine destinies—supreme, ultimate, and absolute.
2006 42:12.8 7. Il compimento dei destini divini — supremo, ultimo ed assoluto.
1955 42:12.9 Mind is always creative. The mind endowment of an individual animal, mortal, morontian, spirit ascender, or finality attainer is always competent to produce a suitable and serviceable body for the living creature identity. But the presence phenomenon of a personality or the pattern of an identity, as such, is not a manifestation of energy, either physical, mindal, or spiritual. The personality form is the pattern aspect of a living being; it connotes the arrangement of energies, and this, plus life and motion, is the mechanism of creature existence.
2006 42:12.9 La mente è sempre creativa. La dotazione mentale individuale di un animale, un mortale, un morontiano, un ascendente spirituale od un finalitario è sempre capace di produrre un corpo appropriato ed utile per l’identità della creatura vivente. Ma il fenomeno della presenza di una personalità o del modello di un’identità non è per se stesso una manifestazione dell’energia, sia essa fisica, mentale o spirituale. La forma della personalità è l’aspetto modello di un essere vivente; essa implica un dispositivo di energie, e questo, più la vita ed il movimento, è il meccanismo dell’esistenza delle creature.
1955 42:12.10 Even spirit beings have form, and these spirit forms (patterns) are real. Even the highest type of spirit personalities have forms—personality presences in every sense analogous to Urantia mortal bodies. Nearly all beings encountered in the seven superuniverses are possessed of forms. But there are a few exceptions to this general rule: Thought Adjusters appear to be without form until after fusion with the surviving souls of their mortal associates. Solitary Messengers, Inspired Trinity Spirits, Personal Aids of the Infinite Spirit, Gravity Messengers, Transcendental Recorders, and certain others are also without discoverable form. But these are typical of the exceptional few; the great majority have bona fide personality forms, forms which are individually characteristic, and which are recognizable and personally distinguishable.
2006 42:12.10 Anche gli esseri spirituali hanno una forma, e queste forme spirituali (modelli) sono reali. Anche i tipi più elevati di personalità spirituali hanno delle forme — delle presenze di personalità analoghe in ogni senso ai corpi mortali di Urantia. Quasi tutti gli esseri che s’incontrano nei sette superuniversi posseggono delle forme. Ma vi sono alcune eccezioni a questa regola generale: gli Aggiustatori di Pensiero sembrano esseri privi di forma sino a dopo la fusione con l’anima sopravvivente dei loro associati mortali. I Messaggeri Solitari, gli Spiriti Trinitari Ispirati, gli Aiuti Personali dello Spirito Infinito, i Messaggeri di Gravità, gli Archivisti Trascendentali e certi altri esseri sono anch’essi privi di una forma discernibile. Ma queste sono le tipiche rare eccezioni. La grande maggioranza ha autentiche forme personali, forme che caratterizzano ogni individuo e che sono riconoscibili e personalmente distinguibili.
1955 42:12.11 The liaison of the cosmic mind and the ministry of the adjutant mind-spirits evolve a suitable physical tabernacle for the evolving human being. Likewise does the morontia mind individualize the morontia form for all mortal survivors. As the mortal body is personal and characteristic for every human being, so will the morontia form be highly individual and adequately characteristic of the creative mind which dominates it. No two morontia forms are any more alike than any two human bodies. The Morontia Power Supervisors sponsor, and the attending seraphim provide, the undifferentiated morontia material wherewith the morontia life can begin to work. And after the morontia life it will be found that spirit forms are equally diverse, personal, and characteristic of their respective spirit-mind indwellers.
2006 42:12.11 Il collegamento tra la mente cosmica ed il ministero degli spiriti aiutanti della mente evolve un tabernacolo fisico adatto all’essere umano in evoluzione. Similmente la mente morontiale individualizza la forma morontiale per tutti i sopravviventi mortali. Come il corpo mortale è personale e caratteristico per ogni essere umano, così la forma morontiale sarà altamente individuale e adeguatamente caratteristica della mente creativa che la domina. Non vi sono due forme morontiali più simili di quanto non lo siano due corpi umani. I Supervisori di Potere Morontiale patrocinano il materiale morontiale indifferenziato con cui la vita morontiale può cominciare ad operare, ed i serafini che li assistono lo forniscono. E dopo la vita morontiale si constaterà che le forme spirituali sono egualmente differenti, personali e caratteristiche dei loro rispettivi residenti spirituali-mentali.
1955 42:12.12 On a material world you think of a body as having a spirit, but we regard the spirit as having a body. The material eyes are truly the windows of the spirit-born soul. The spirit is the architect, the mind is the builder, the body is the material building.
2006 42:12.12 Su un mondo materiale voi pensate ad un corpo come avente uno spirito, ma noi consideriamo lo spirito come avente un corpo. Gli occhi materiali sono veramente le finestre dell’anima nata dallo spirito. Lo spirito è l’architetto, la mente è il costruttore, il corpo è la costruzione materiale.
1955 42:12.13 Physical, spiritual, and mindal energies, as such and in their pure states, do not fully interact as actuals of the phenomenal universes. On Paradise the three energies are co-ordinate, in Havona co-ordinated, while in the universe levels of finite activities there must be encountered all ranges of material, mindal, and spiritual dominance. In nonpersonal situations of time and space, physical energy seems to predominate, but it also appears that the more nearly spirit-mind function approaches divinity of purpose and supremacy of action, the more nearly does the spirit phase become dominant; that on the ultimate level spirit-mind may become all but completely dominant. On the absolute level spirit certainly is dominant. And from there on out through the realms of time and space, wherever a divine spirit reality is present, whenever a real spirit-mind is functioning, there always tends to be produced a material or physical counterpart of that spirit reality.
2006 42:12.13 Le energie fisiche, mentali e spirituali, in quanto tali e al loro stato puro, non interagiscono completamente come realtà degli universi fenomenici. In Paradiso le tre energie sono coordinate, in Havona le si coordina, mentre nei livelli universali delle attività finite si deve incontrare l’intera gamma di dominio materiale, mentale e spirituale. In situazioni non personali di tempo e di spazio, l’energia fisica sembra predominare, ma sembra anche che più la funzione spirito-mente si avvicina alla divinità d’intenti e alla supremazia d’azione, più la fase spirituale diviene dominante; che al livello ultimo lo spirito-mente possa divenire quasi completamente dominante[3]. Sul livello assoluto lo spirito è certamente dominante. E a partire da là verso i regni del tempo e dello spazio, ovunque una realtà spirituale divina è presente, in ogni momento in cui un reale spirito-mente è funzionante, esisterà sempre una tendenza a produrre una contropartita materiale o fisica di questa realtà spirituale.
1955 42:12.14 The spirit is the creative reality; the physical counterpart is the time-space reflection of the spirit reality, the physical repercussion of the creative action of spirit-mind.
2006 42:12.14 Lo spirito è la realtà creatrice; la contropartita fisica è il riflesso della realtà spirituale nel tempo-spazio, la ripercussione fisica dell’azione creatrice dello spirito-mente.
1955 42:12.15 Mind universally dominates matter, even as it is in turn responsive to the ultimate overcontrol of spirit. And with mortal man, only that mind which freely submits itself to the spirit direction can hope to survive the mortal time-space existence as an immortal child of the eternal spirit world of the Supreme, the Ultimate, and the Absolute: the Infinite.
2006 42:12.15 La mente domina universalmente la materia, così come a sua volta essa risponde al supercontrollo ultimo dello spirito. E nell’uomo mortale solo la mente che si sottomette liberamente alla guida dello spirito può sperare di sopravvivere all’esistenza mortale nel tempo-spazio come figlio immortale del mondo spirituale eterno del Supremo, dell’Ultimo e dell’Assoluto: dell’Infinito.
2006 42:12.16 [Presentato su richiesta di Gabriele da un Possente Messaggero di servizio in Nebadon.]
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