Il Libro di Urantia in inglese è di pubblico dominio in tutto il mondo dal 2006.
Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 147. La visita d’intermezzo a Gerusalemme |
Indice
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Fascicolo 149. Il secondo giro di predicazione |
TRAINING EVANGELISTS AT BETHSAIDA
LA FORMAZIONE DEGLI EVANGELISTI A BETSAIDA
1955 148:0.1 FROM May 3 to October 3, A.D. 28, Jesus and the apostolic party were in residence at the Zebedee home at Bethsaida. Throughout this five months’ period of the dry season an enormous camp was maintained by the seaside near the Zebedee residence, which had been greatly enlarged to accommodate the growing family of Jesus. This seaside camp, occupied by an ever-changing population of truth seekers, healing candidates, and curiosity devotees, numbered from five hundred to fifteen hundred. This tented city was under the general supervision of David Zebedee, assisted by the Alpheus twins. The encampment was a model in order and sanitation as well as in its general administration. The sick of different types were segregated and were under the supervision of a believer physician, a Syrian named Elman.
2006 148:0.1 DAL 3 maggio al 3 ottobre dell’anno 28 d.C., Gesù ed il gruppo apostolico risiedettero nella casa di Zebedeo a Betsaida. Per tutto questo periodo di cinque mesi della stagione secca fu mantenuto un enorme accampamento in riva al Mare di Galilea, vicino alla residenza di Zebedeo, che era stata notevolmente ingrandita per alloggiare la crescente famiglia di Gesù. Questo accampamento in riva al mare, occupato da una popolazione in continuo cambiamento di cercatori della verità, di candidati alla guarigione e di appassionati della curiosità, contava da cinquecento a millecinquecento persone. Questa città di tende era sotto la supervisione generale di Davide Zebedeo, assistito dai gemelli Alfeo. L’accampamento era un modello d’ordine e d’igiene come pure di buona amministrazione generale. I differenti tipi di ammalati erano separati ed erano sotto la supervisione di un medico credente, un Siriano di nome Elman.
1955 148:0.2 Throughout this period the apostles would go fishing at least one day a week, selling their catch to David for consumption by the seaside encampment. The funds thus received were turned over to the group treasury. The twelve were permitted to spend one week out of each month with their families or friends.
2006 148:0.2 Durante tutto questo periodo gli apostoli andarono a pescare almeno un giorno alla settimana, vendendo il loro pesce a Davide per il consumo del campo in riva al mare. Il denaro che ricevevano veniva consegnato al tesoriere del gruppo. I dodici avevano il permesso di passare una settimana al mese con le loro famiglie o con i loro amici.
1955 148:0.3 While Andrew continued in general charge of the apostolic activities, Peter was in full charge of the school of the evangelists. The apostles all did their share in teaching groups of evangelists each forenoon, and both teachers and pupils taught the people during the afternoons. After the evening meal, five nights a week, the apostles conducted question classes for the benefit of the evangelists. Once a week Jesus presided at this question hour, answering the holdover questions from previous sessions.
2006 148:0.3 Mentre Andrea continuava a mantenere la responsabilità generale delle attività apostoliche, Pietro aveva a suo totale carico la scuola degli evangelisti. Tutti gli apostoli facevano la loro parte nell’insegnare ai gruppi di evangelisti ogni mattina, e sia gli insegnanti che gli allievi istruivano il popolo al pomeriggio. Dopo il pasto della sera, cinque sere per settimana, gli apostoli conducevano delle classi con domande per gli evangelisti. Una volta alla settimana Gesù presiedeva quest’ora di domande, rispondendo alle domande rimaste in sospeso dalle sessioni precedenti.
1955 148:0.4 In five months several thousand came and went at this encampment. Interested persons from every part of the Roman Empire and from the lands east of the Euphrates were in frequent attendance. This was the longest settled and well-organized period of the Master’s teaching. Jesus’ immediate family spent most of this time at either Nazareth or Cana.
2006 148:0.4 In cinque mesi parecchie migliaia d’individui passarono per questo accampamento. Erano spesso presenti delle persone interessate provenienti da ogni parte dell’Impero Romano e dai paesi ad est dell’Eufrate. Questo fu il più lungo periodo stabile e bene organizzato dell’insegnamento del Maestro. La famiglia immediata di Gesù trascorse la maggior parte di questo tempo a Nazaret o a Cana.
1955 148:0.5 The encampment was not conducted as a community of common interests, as was the apostolic family. David Zebedee managed this large tent city so that it became a self-sustaining enterprise, notwithstanding that no one was ever turned away. This ever-changing camp was an indispensable feature of Peter’s evangelistic training school.
2006 148:0.5 L’accampamento non era condotto come una comunità con interessi comuni, com’era la famiglia apostolica. Davide Zebedeo gestiva questa grande città di tende in modo da farne un’impresa autosufficiente, benché nessuno fosse mai stato respinto. Questo campo in continuo cambiamento era un fattore indispensabile della scuola di formazione degli evangelisti di Pietro.
1. A NEW SCHOOL OF THE PROPHETS
1. UNA NUOVA SCUOLA DI PROFETI
1955 148:1.1 Peter, James, and Andrew were the committee designated by Jesus to pass upon applicants for admission to the school of evangelists. All the races and nationalities of the Roman world and the East, as far as India, were represented among the students in this new school of the prophets. This school was conducted on the plan of learning and doing. What the students learned during the forenoon they taught to the assembly by the seaside during the afternoon. After supper they informally discussed both the learning of the forenoon and the teaching of the afternoon.
2006 148:1.1 Pietro, Giacomo e Andrea formavano il comitato incaricato da Gesù per l’ammissione dei candidati alla scuola di evangelisti. Tutte le razze e nazionalità del mondo romano e dell’Oriente, fino alla lontana India, erano rappresentate tra gli studenti di questa nuova scuola di profeti. Questa scuola era condotta sul piano dell’apprendimento e dell’azione. Quello che gli studenti imparavano il mattino lo insegnavano all’assemblea in riva al mare il pomeriggio. Dopo la cena essi discutevano liberamente quanto appreso il mattino e l’insegnamento del pomeriggio.
1955 148:1.2 Each of the apostolic teachers taught his own view of the gospel of the kingdom. They made no effort to teach just alike; there was no standardized or dogmatic formulation of theologic doctrines. Though they all taught the same truth, each apostle presented his own personal interpretation of the Master’s teaching. And Jesus upheld this presentation of the diversity of personal experience in the things of the kingdom, unfailingly harmonizing and co-ordinating these many and divergent views of the gospel at his weekly question hours. Notwithstanding this great degree of personal liberty in matters of teaching, Simon Peter tended to dominate the theology of the school of evangelists. Next to Peter, James Zebedee exerted the greatest personal influence.
2006 148:1.2 Ognuno dei maestri apostolici insegnava il proprio punto di vista sul vangelo del regno. Essi non si sforzavano d’insegnare tutti allo stesso modo; non c’era una formulazione standardizzata o dogmatica di dottrine teologiche. Sebbene insegnassero tutti la stessa verità, ogni apostolo presentava la propria interpretazione personale dell’insegnamento del Maestro. Gesù approvava questa presentazione diversificata dell’esperienza personale nelle cose del regno, armonizzando e coordinando immancabilmente questi numerosi e divergenti punti di vista del vangelo nella sua riunione settimanale con domande. Malgrado questo alto grado di libertà personale in materia d’insegnamento, Simon Pietro tendeva a dominare la teologia della scuola di evangelisti. Dopo Pietro, era Giacomo Zebedeo che esercitava la maggior influenza personale.
1955 148:1.3 The one hundred and more evangelists trained during this five months by the seaside represented the material from which (excepting Abner and John’s apostles) the later seventy gospel teachers and preachers were drawn. The school of evangelists did not have everything in common to the same degree as did the twelve.
2006 148:1.3 I cento e più evangelisti istruiti durante questi cinque mesi in riva al mare rappresentavano il contingente dal quale (eccetto Abner e gli apostoli di Giovanni) furono tratti i successivi settanta insegnanti e predicatori del vangelo. La scuola di evangelisti non aveva ogni cosa in comune alla stessa stregua dei dodici.
1955 148:1.4 These evangelists, though they taught and preached the gospel, did not baptize believers until after they were later ordained and commissioned by Jesus as the seventy messengers of the kingdom. Only seven of the large number healed at the sundown scene at this place were to be found among these evangelistic students. The nobleman’s son of Capernaum was one of those trained for gospel service in Peter’s school.
2006 148:1.4 Questi evangelisti, sebbene insegnassero e predicassero il vangelo, non battezzarono i credenti fino a quando non furono più tardi ordinati ed incaricati da Gesù come i settanta messaggeri del regno. Solo sette del gran numero di persone guarite al tramonto in questo luogo si trovavano tra questi studenti evangelisti. Il figlio del nobiluomo di Cafarnao fu uno di quelli preparati per l’evangelizzazione nella scuola di Pietro.
2. THE BETHSAIDA HOSPITAL
2. L’OSPEDALE DI BETSAIDA
1955 148:2.1 In connection with the seaside encampment, Elman, the Syrian physician, with the assistance of a corps of twenty-five young women and twelve men, organized and conducted for four months what should be regarded as the kingdom’s first hospital. At this infirmary, located a short distance to the south of the main tented city, they treated the sick in accordance with all known material methods as well as by the spiritual practices of prayer and faith encouragement. Jesus visited the sick of this encampment not less than three times a week and made personal contact with each sufferer. As far as we know, no so-called miracles of supernatural healing occurred among the one thousand afflicted and ailing persons who went away from this infirmary improved or cured. However, the vast majority of these benefited individuals ceased not to proclaim that Jesus had healed them.
2006 148:2.1 In connessione con l’accampamento in riva al mare, Elman, il medico siriano, con l’assistenza di un corpo di venticinque giovani donne e dodici uomini, organizzò e diresse per quattro mesi quello che si potrebbe considerare come il primo ospedale del regno. In questa infermeria, situata poco a sud della principale città di tende, essi curarono gli ammalati secondo tutti i metodi materiali conosciuti, come pure con le pratiche spirituali della preghiera e l’incoraggiamento della fede. Gesù visitava gli ammalati di questo accampamento almeno tre volte alla settimana e prendeva contatto personale con ogni sofferente. Per quanto ne sappiamo, nessun cosiddetto miracolo di guarigione soprannaturale si produsse tra le mille persone malate e sofferenti che uscirono da questa infermeria migliorate o guarite. Tuttavia, la grande maggioranza di questi individui beneficati non cessò di proclamare che Gesù li aveva guariti.
1955 148:2.2 Many of the cures effected by Jesus in connection with his ministry in behalf of Elman’s patients did, indeed, appear to resemble the working of miracles, but we were instructed that they were only just such transformations of mind and spirit as may occur in the experience of expectant and faith-dominated persons who are under the immediate and inspirational influence of a strong, positive, and beneficent personality whose ministry banishes fear and destroys anxiety.
2006 148:2.2 Molte delle cure effettuate da Gesù in connessione con il suo ministero a favore dei pazienti di Elman, in verità, assomigliavano a dei miracoli, ma noi siamo stati informati che erano solamente trasformazioni della mente e dello spirito come se ne possono produrre nell’esperienza di persone in aspettativa e dominate dalla fede, che si trovano sotto l’influenza diretta ed ispirante di una personalità forte, positiva e benevola il cui ministero bandisce la paura e distrugge l’ansietà.
1955 148:2.3 Elman and his associates endeavored to teach the truth to these sick ones concerning the “possession of evil spirits,” but they met with little success. The belief that physical sickness and mental derangement could be caused by the dwelling of a so-called unclean spirit in the mind or body of the afflicted person was well-nigh universal.
2006 148:2.3 Elman ed i suoi associati si sforzarono d’insegnare a questi ammalati la verità riguardo alla “possessione da parte di spiriti cattivi”, ma ebbero scarso successo. La credenza che le malattie fisiche e i disturbi mentali potessero essere causati dalla presenza di un cosiddetto spirito impuro nella mente o nel corpo della persona afflitta era quasi universale.
1955 148:2.4 In all his contact with the sick and afflicted, when it came to the technique of treatment or the revelation of the unknown causes of disease, Jesus did not disregard the instructions of his Paradise brother, Immanuel, given ere he embarked upon the venture of the Urantia incarnation. Notwithstanding this, those who ministered to the sick learned many helpful lessons by observing the manner in which Jesus inspired the faith and confidence of the sick and suffering.
2006 148:2.4 In tutti i suoi contatti con gli ammalati e gli afflitti, quando si veniva alla tecnica del trattamento o alla rivelazione delle cause sconosciute della malattia, Gesù teneva conto delle istruzioni che suo fratello paradisiaco Emanuele gli aveva dato prima d’imbarcarsi nell’avventura dell’incarnazione su Urantia. Nonostante ciò, quelli che curavano gli ammalati impararono molte lezioni utili osservando la maniera in cui Gesù ispirava la fede e la fiducia agli ammalati e ai sofferenti.
1955 148:2.5 The camp disbanded a short time before the season for the increase in chills and fever drew on.
2006 148:2.5 L’accampamento si sciolse poco tempo prima della stagione dei raffreddamenti e delle febbri.
3. THE FATHER’S BUSINESS
3. GLI AFFARI DEL PADRE
1955 148:3.1 Throughout this period Jesus conducted public services at the encampment less than a dozen times and spoke only once in the Capernaum synagogue, the second Sabbath before their departure with the newly trained evangelists upon their second public preaching tour of Galilee.
2006 148:3.1 Per tutto questo periodo Gesù condusse i servizi pubblici all’accampamento meno di una dozzina di volte, e parlò soltanto una volta nella sinagoga di Cafarnao, il secondo sabato prima della loro partenza con gli evangelisti appena preparati per il loro secondo giro di predicazione pubblica in Galilea.
1955 148:3.2 Not since his baptism had the Master been so much alone as during this period of the evangelists’ training encampment at Bethsaida. Whenever any one of the apostles ventured to ask Jesus why he was absent so much from their midst, he would invariably answer that he was “about the Father’s business.”
2006 148:3.2 Dopo il suo battesimo il Maestro non era mai stato così da solo come durante questo periodo di formazione degli evangelisti all’accampamento di Betsaida. Tutte le volte che un apostolo si avventurava a chiedere a Gesù perché si assentasse così spesso da loro, egli rispondeva invariabilmente che si occupava “degli affari del Padre”.
1955 148:3.3 During these periods of absence, Jesus was accompanied by only two of the apostles. He had released Peter, James, and John temporarily from their assignment as his personal companions that they might also participate in the work of training the new evangelistic candidates, numbering more than one hundred. When the Master desired to go to the hills about the Father’s business, he would summon to accompany him any two of the apostles who might be at liberty. In this way each of the twelve enjoyed an opportunity for close association and intimate contact with Jesus.
2006 148:3.3 Durante questi periodi di assenza Gesù era accompagnato soltanto da due apostoli. Egli aveva liberato temporaneamente Pietro, Giacomo e Giovanni dal loro incarico di suoi compagni personali perché potessero partecipare anche loro al lavoro di formazione dei nuovi candidati evangelisti, il cui numero superava il centinaio. Quando il Maestro desiderava andare sulle colline per occuparsi degli affari del Padre, chiamava ad accompagnarlo due qualunque degli apostoli che erano liberi. In questo modo ognuno dei dodici ebbe l’opportunità di essere in stretta associazione ed in intimo contatto con Gesù.
1955 148:3.4 It has not been revealed for the purposes of this record, but we have been led to infer that the Master, during many of these solitary seasons in the hills, was in direct and executive association with many of his chief directors of universe affairs. Ever since about the time of his baptism this incarnated Sovereign of our universe had become increasingly and consciously active in the direction of certain phases of universe administration. And we have always held the opinion that, in some way not revealed to his immediate associates, during these weeks of decreased participation in the affairs of earth he was engaged in the direction of those high spirit intelligences who were charged with the running of a vast universe, and that the human Jesus chose to designate such activities on his part as being “about his Father’s business.”
2006 148:3.4 Non è stato rivelato in funzione di questa esposizione, ma noi siamo stati portati a dedurre che il Maestro fosse in collegamento diretto ed esecutivo con numerosi dei suoi principali amministratori degli affari dell’universo durante molti di questi periodi di solitudine sulle colline. Fin dall’epoca del suo battesimo questo Sovrano incarnato del nostro universo era divenuto sempre più coscientemente attivo nella direzione di certe fasi dell’amministrazione universale. E noi siamo sempre stati dell’opinione che, in qualche modo non rivelato ai suoi associati immediati, durante queste settimane di minor partecipazione negli affari terreni, egli fosse impegnato nella direzione delle alte intelligenze spirituali che erano incaricate della conduzione di un vasto universo, e che il Gesù umano scelse di designare tali attività da parte sua come “occuparsi degli affari di suo Padre”.
1955 148:3.5 Many times, when Jesus was alone for hours, but when two of his apostles were near by, they observed his features undergo rapid and multitudinous changes, although they heard him speak no words. Neither did they observe any visible manifestation of celestial beings who might have been in communication with their Master, such as some of them did witness on a subsequent occasion.
2006 148:3.5 Molte volte, quando Gesù era solo per delle ore, e quando due dei suoi apostoli erano vicino a lui, osservarono che i suoi lineamenti subivano rapidi e molteplici cambiamenti, anche se non lo udirono pronunciare alcuna parola. Né osservarono alcuna manifestazione visibile di esseri celesti che potessero essere stati in comunicazione con il loro Maestro, come qualcuno di loro ebbe l’opportunità di vedere in un’occasione successiva.
4. EVIL, SIN, AND INIQUITY
4. IL MALE, IL PECCATO E L’INIQUITÀ
1955 148:4.1 It was the habit of Jesus two evenings each week to hold special converse with individuals who desired to talk with him, in a certain secluded and sheltered corner of the Zebedee garden. At one of these evening conversations in private Thomas asked the Master this question: “Why is it necessary for men to be born of the spirit in order to enter the kingdom? Is rebirth necessary to escape the control of the evil one? Master, what is evil?” When Jesus heard these questions, he said to Thomas:
2006 148:4.1 Gesù aveva l’abitudine di tenere due sere per settimana degli incontri speciali, con individui che desideravano parlare con lui, in un angolo appartato e riparato del giardino di Zebedeo. In una di queste conversazioni private della sera, Tommaso pose al Maestro questa domanda: “Perché è necessario che gli uomini siano nati dallo spirito per entrare nel regno? La rinascita è necessaria per sfuggire al controllo del maligno? Maestro, che cos’è il male?” Dopo che Gesù ebbe ascoltato queste domande, disse a Tommaso:[1]
1955 148:4.2 “Do not make the mistake of confusing evil with the evil one, more correctly the iniquitous one. He whom you call the evil one is the son of self-love, the high administrator who knowingly went into deliberate rebellion against the rule of my Father and his loyal Sons. But I have already vanquished these sinful rebels. Make clear in your mind these different attitudes toward the Father and his universe. Never forget these laws of relation to the Father’s will:
2006 148:4.2 “Non commettere l’errore di confondere il male con il maligno, che sarebbe più esatto chiamare l’iniquo. Colui che tu chiami il maligno è il figlio dell’amore di sé, l’alto amministratore che si ribellò deliberatamente contro il governo di mio Padre e dei suoi Figli leali. Ma io ho già vinto questi ribelli colpevoli. Chiarisci nella tua mente questi differenti atteggiamenti verso il Padre ed il suo universo. Non dimenticare mai queste leggi che regolano i rapporti con la volontà del Padre:
1955 148:4.3 “Evil is the unconscious or unintended transgression of the divine law, the Father’s will. Evil is likewise the measure of the imperfectness of obedience to the Father’s will.
2006 148:4.3 “Il male è la trasgressione incosciente o involontaria della legge divina, della volontà del Padre. Il male è anche la misura dell’imperfetta obbedienza alla volontà del Padre.
1955 148:4.4 “Sin is the conscious, knowing, and deliberate transgression of the divine law, the Father’s will. Sin is the measure of unwillingness to be divinely led and spiritually directed.
2006 148:4.4 “Il peccato è la trasgressione cosciente, conosciuta e deliberata della legge divina, della volontà del Padre. Il peccato è la misura della cattiva volontà ad essere divinamente condotti e spiritualmente diretti.
1955 148:4.5 “Iniquity is the willful, determined, and persistent transgression of the divine law, the Father’s will. Iniquity is the measure of the continued rejection of the Father’s loving plan of personality survival and the Sons’ merciful ministry of salvation.
2006 148:4.5 “L’iniquità è la trasgressione volontaria, determinata e persistente della legge divina, della volontà del Padre. L’iniquità è la misura del rifiuto continuo del piano amorevole del Padre per la sopravvivenza della personalità e del ministero misericordioso di salvezza del Figlio.
1955 148:4.6 “By nature, before the rebirth of the spirit, mortal man is subject to inherent evil tendencies, but such natural imperfections of behavior are neither sin nor iniquity. Mortal man is just beginning his long ascent to the perfection of the Father in Paradise. To be imperfect or partial in natural endowment is not sinful. Man is indeed subject to evil, but he is in no sense the child of the evil one unless he has knowingly and deliberately chosen the paths of sin and the life of iniquity. Evil is inherent in the natural order of this world, but sin is an attitude of conscious rebellion which was brought to this world by those who fell from spiritual light into gross darkness.
2006 148:4.6 “Per natura, prima della rinascita dallo spirito, l’uomo mortale è soggetto alle cattive tendenze innate, ma queste imperfezioni naturali di condotta non sono né peccato né iniquità. L’uomo mortale sta ora iniziando la sua lunga ascensione verso la perfezione del Padre in Paradiso. Essere imperfetto o parziale nelle doti naturali non è un peccato. L’uomo è veramente soggetto al male, ma non è in alcun senso il figlio del maligno, a meno che non abbia intenzionalmente e deliberatamente scelto il sentiero del peccato e la vita dell’iniquità. Il male è insito nell’ordine naturale di questo mondo, ma il peccato è un atteggiamento di ribellione cosciente che è stato portato in questo mondo da coloro che caddero dalla luce dello spirito nelle tenebre profonde.
1955 148:4.7 “You are confused, Thomas, by the doctrines of the Greeks and the errors of the Persians. You do not understand the relationships of evil and sin because you view mankind as beginning on earth with a perfect Adam and rapidly degenerating, through sin, to man’s present deplorable estate. But why do you refuse to comprehend the meaning of the record which discloses how Cain, the son of Adam, went over into the land of Nod and there got himself a wife? And why do you refuse to interpret the meaning of the record which portrays the sons of God finding wives for themselves among the daughters of men?
2006 148:4.7 “Tu, Tommaso, sei confuso dalle dottrine dei Greci e dagli errori dei Persiani. Tu non comprendi le relazioni tra il male ed il peccato perché consideri che l’umanità abbia avuto inizio sulla terra con un Adamo perfetto, poi rapidamente degenerato a causa del peccato, fino al deplorevole stato attuale dell’uomo. Ma perché rifiuti di comprendere il significato della storia che rivela come Caino, il figlio di Adamo, andò nel paese di Nod e là si scelse una moglie? E perché rifiuti d’interpretare il significato della storia che descrive i figli di Dio che trovano moglie tra le figlie degli uomini?[2]
1955 148:4.8 “Men are, indeed, by nature evil, but not necessarily sinful. The new birth—the baptism of the spirit—is essential to deliverance from evil and necessary for entrance into the kingdom of heaven, but none of this detracts from the fact that man is the son of God. Neither does this inherent presence of potential evil mean that man is in some mysterious way estranged from the Father in heaven so that, as an alien, foreigner, or stepchild, he must in some manner seek for legal adoption by the Father. All such notions are born, first, of your misunderstanding of the Father and, second, of your ignorance of the origin, nature, and destiny of man.
2006 148:4.8 “È vero, gli uomini sono per natura cattivi, ma non necessariamente peccatori. La nuova nascita — il battesimo dello spirito — è essenziale per essere liberati dal male e necessaria per entrare nel regno dei cieli, ma niente di ciò infirma il fatto che l’uomo è figlio di Dio. Né questa presenza innata del male potenziale significa che l’uomo è in qualche maniera misteriosa separato dal Padre che è nei cieli, cosicché, quale estraneo, straniero o figliastro, debba cercare in qualche modo di farsi adottare legalmente dal Padre. Tutte queste nozioni sono nate, in primo luogo, dalla vostra cattiva comprensione del Padre e, in secondo luogo, dalla vostra ignoranza dell’origine, della natura e del destino dell’uomo[3].
1955 148:4.9 “The Greeks and others have taught you that man is descending from godly perfection steadily down toward oblivion or destruction; I have come to show that man, by entrance into the kingdom, is ascending certainly and surely up to God and divine perfection. Any being who in any manner falls short of the divine and spiritual ideals of the eternal Father’s will is potentially evil, but such beings are in no sense sinful, much less iniquitous.
2006 148:4.9 “I Greci ed altri vi hanno insegnato che l’uomo scende continuamente dalla perfezione divina verso l’oblio o la distruzione; io sono venuto a mostrare che l’uomo, entrando nel regno, si eleva certamente e sicuramente verso Dio e la perfezione divina. Ogni essere che in una qualunque maniera viene meno agli ideali divini e spirituali della volontà eterna del Padre è potenzialmente cattivo, ma tali esseri non sono in alcun senso peccatori, e tanto meno iniqui[4].
1955 148:4.10 “Thomas, have you not read about this in the Scriptures, where it is written: ‘You are the children of the Lord your God.’ ‘I will be his Father and he shall be my son.’ ‘I have chosen him to be my son—I will be his Father.’ ‘Bring my sons from far and my daughters from the ends of the earth; even every one who is called by my name, for I have created them for my glory.’ ‘You are the sons of the living God.’ ‘They who have the spirit of God are indeed the sons of God.’ While there is a material part of the human father in the natural child, there is a spiritual part of the heavenly Father in every faith son of the kingdom.”
2006 148:4.10 “Tommaso, non hai letto a tale proposito nelle Scritture dov’è scritto: ‘Voi siete i figli del Signore vostro Dio.’ ‘Io sarò suo Padre ed egli sarà mio figlio[5].’ ‘L’ho scelto per essere mio figlio — io sarò suo Padre[6].’ ‘Conduci i miei figli da lontano e le mie figlie dai confini della terra; anche chiunque è chiamato a mio nome, perché li ho creati per la mia gloria[7].’ ‘Voi siete i figli del Dio vivente[8].’ ‘Coloro che hanno lo spirito di Dio sono in verità i figli di Dio[9].’ Mentre c’è una parte materiale del padre umano nel figlio naturale, c’è una parte spirituale del Padre celeste in ogni figlio per fede del regno.”
1955 148:4.11 All this and much more Jesus said to Thomas, and much of it the apostle comprehended, although Jesus admonished him to “speak not to the others concerning these matters until after I shall have returned to the Father.” And Thomas did not mention this interview until after the Master had departed from this world.
2006 148:4.11 Gesù disse a Tommaso tutte queste cose e molte altre ancora, e l’apostolo ne comprese una buona parte, anche se Gesù gli raccomandò di “non parlare agli altri di queste materie prima che io sia ritornato al Padre”. E Tommaso non fece menzione di questo colloquio fino a dopo che il Maestro fu partito da questo mondo.
5. THE PURPOSE OF AFFLICTION
5. LO SCOPO DELL’AFFLIZIONE
1955 148:5.1 At another of these private interviews in the garden Nathaniel asked Jesus: “Master, though I am beginning to understand why you refuse to practice healing indiscriminately, I am still at a loss to understand why the loving Father in heaven permits so many of his children on earth to suffer so many afflictions.” The Master answered Nathaniel, saying:
2006 148:5.1 In un altro di questi colloqui privati nel giardino, Natanaele chiese a Gesù: “Maestro, benché io cominci a capire perché tu rifiuti di guarire indiscriminatamente, fatico ancora a comprendere perché il Padre amorevole che è nei cieli permette che un così gran numero di suoi figli terreni soffrano di tante afflizioni.” Il Maestro rispose a Natanaele dicendo:
1955 148:5.2 “Nathaniel, you and many others are thus perplexed because you do not comprehend how the natural order of this world has been so many times upset by the sinful adventures of certain rebellious traitors to the Father’s will. And I have come to make a beginning of setting these things in order. But many ages will be required to restore this part of the universe to former paths and thus release the children of men from the extra burdens of sin and rebellion. The presence of evil alone is sufficient test for the ascension of man—sin is not essential to survival.
2006 148:5.2 “Natanaele, tu e molti altri siete così perplessi perché non comprendete come l’ordine naturale di questo mondo sia stato molte volte sconvolto dalle avventure peccaminose di certi traditori ribelli alla volontà del Padre. Io sono venuto per cominciare a rimettere queste cose in ordine. Ma ci vorranno molte ere per rimettere questa parte dell’universo sul sentiero precedente e liberare così i figli degli uomini dai fardelli supplementari del peccato e della ribellione. La presenza del male, da sola, è una prova sufficiente per l’ascensione dell’uomo — il peccato non è essenziale alla sopravvivenza.
1955 148:5.3 “But, my son, you should know that the Father does not purposely afflict his children. Man brings down upon himself unnecessary affliction as a result of his persistent refusal to walk in the better ways of the divine will. Affliction is potential in evil, but much of it has been produced by sin and iniquity. Many unusual events have transpired on this world, and it is not strange that all thinking men should be perplexed by the scenes of suffering and affliction which they witness. But of one thing you may be sure: The Father does not send affliction as an arbitrary punishment for wrongdoing. The imperfections and handicaps of evil are inherent; the penalties of sin are inevitable; the destroying consequences of iniquity are inexorable. Man should not blame God for those afflictions which are the natural result of the life which he chooses to live; neither should man complain of those experiences which are a part of life as it is lived on this world. It is the Father’s will that mortal man should work persistently and consistently toward the betterment of his estate on earth. Intelligent application would enable man to overcome much of his earthly misery.
2006 148:5.3 “Ma, figlio mio, dovresti sapere che il Padre non affligge di proposito i suoi figli. L’uomo attira su di sé delle afflizioni inutili in conseguenza del suo persistente rifiuto a camminare nelle vie migliori della volontà divina. L’afflizione è potenziale nel male, ma gran parte di essa è stata prodotta dal peccato e dall’iniquità. Su questo mondo sono accaduti molti avvenimenti insoliti, e non è strano che tutti gli uomini dotati di discernimento siano perplessi davanti alle scene di sofferenza e di afflizione di cui sono testimoni. Ma di una cosa potete essere certi: il Padre non manda l’afflizione come punizione arbitraria di cattive azioni. Le imperfezioni e gli ostacoli del male sono insiti nel male stesso; le punizioni del peccato sono inevitabili; le conseguenze distruttrici dell’iniquità sono inesorabili. L’uomo non dovrebbe biasimare Dio per quelle afflizioni che sono il risultato naturale della vita che egli sceglie di vivere; né l’uomo dovrebbe lamentarsi di quelle esperienze che sono parte della vita qual è vissuta su questo mondo. È volontà del Padre che l’uomo mortale lavori con persistenza e costanza al miglioramento della sua condizione sulla terra. Un’applicazione intelligente dovrebbe permettere all’uomo di trionfare su gran parte delle sue miserie terrene[10].
1955 148:5.4 “Nathaniel, it is our mission to help men solve their spiritual problems and in this way to quicken their minds so that they may be the better prepared and inspired to go about solving their manifold material problems. I know of your confusion as you have read the Scriptures. All too often there has prevailed a tendency to ascribe to God the responsibility for everything which ignorant man fails to understand. The Father is not personally responsible for all you may fail to comprehend. Do not doubt the love of the Father just because some just and wise law of his ordaining chances to afflict you because you have innocently or deliberately transgressed such a divine ordinance.
2006 148:5.4 “Natanaele, la nostra missione è di aiutare gli uomini a risolvere i loro problemi spirituali e di stimolare in tal modo la loro mente così che essi siano meglio preparati ed ispirati per risolvere i loro numerosi problemi materiali. Io conosco la vostra confusione dopo aver letto le Scritture. Troppo spesso è prevalsa la tendenza ad attribuire a Dio la responsabilità di tutto ciò che gli ignoranti non riescono a comprendere. Il Padre non è personalmente responsabile di tutto ciò che voi non riuscite a comprendere. Non dubitate dell’amore del Padre semplicemente perché una legge giusta e saggia dei suoi ordinamenti vi affligge in quanto avete involontariamente o deliberatamente trasgredito un tale decreto divino.
1955 148:5.5 “But, Nathaniel, there is much in the Scriptures which would have instructed you if you had only read with discernment. Do you not remember that it is written: ‘My son, despise not the chastening of the Lord; neither be weary of his correction, for whom the Lord loves he corrects, even as the father corrects the son in whom he takes delight.’ ‘The Lord does not afflict willingly.’ ‘Before I was afflicted, I went astray, but now do I keep the law. Affliction was good for me that I might thereby learn the divine statutes.’ ‘I know your sorrows. The eternal God is your refuge, while underneath are the everlasting arms.’ ‘The Lord also is a refuge for the oppressed, a haven of rest in times of trouble.’ ‘The Lord will strengthen him upon the bed of affliction; the Lord will not forget the sick.’ ‘As a father shows compassion for his children, so is the Lord compassionate to those who fear him. He knows your body; he remembers that you are dust.’ ‘He heals the brokenhearted and binds up their wounds.’ ‘He is the hope of the poor, the strength of the needy in his distress, a refuge from the storm, and a shadow from the devastating heat.’ ‘He gives power to the faint, and to them who have no might he increases strength.’ ‘A bruised reed shall he not break, and the smoking flax he will not quench.’ ‘When you pass through the waters of affliction, I will be with you, and when the rivers of adversity overflow you, I will not forsake you.’ ‘He has sent me to bind up the brokenhearted, to proclaim liberty to the captives, and to comfort all who mourn.’ ‘There is correction in suffering; affliction does not spring forth from the dust.’”
2006 148:5.5 “Tuttavia, Natanaele, c’è molto nelle Scritture che ti avrebbe istruito se solo tu avessi letto con discernimento. Non ti ricordi che è scritto: ‘Figlio mio, non disprezzare il castigo del Signore; non abbatterti per la sua correzione, perché il Signore corregge colui che ama, come il padre corregge il figlio in cui si compiace[11][12].’ ‘Il Signore non affligge volentieri[13].’ ‘Prima di essere afflitto mi ero sbagliato, ma ora osservo la legge[14]. L’afflizione è stata un bene per me, perché così ho potuto conoscere gli statuti divini.’ ‘Conosco i vostri dispiaceri[15]. Il Dio eterno è il vostro rifugio e vi sostiene con le sue braccia eterne[16].’ ‘Il Signore è un rifugio anche per gli oppressi, un porto di quiete nei momenti di difficoltà[17].’ ‘Il Signore lo fortificherà sul letto dell’afflizione; il Signore non dimenticherà gli ammalati[18].’ ‘Come un padre mostra compassione per i suoi figli, così il Signore ha compassione per coloro che lo temono. Egli conosce il vostro corpo; si ricorda che siete polvere[19].’ ‘Egli guarisce i cuori spezzati e medica le loro ferite[20].’ ‘Egli è la speranza del povero, la forza dell’indigente nella sua miseria, un rifugio contro la tempesta, un’ombra che protegge dal calore soffocante[21].’ ‘Egli dona potere al debole e rafforza coloro che non dispongono di alcun potere[22].’ ‘Egli non spezzerà una canna sbattuta dal vento e non spegnerà lo stoppino che fuma[23].’ ‘Quando attraverserete le acque dell’afflizione io sarò con voi, e quando i fiumi dell’avversità vi sommergeranno, non vi abbandonerò[24].’ ‘Egli mi ha mandato per curare i cuori spezzati, per proclamare la libertà ai prigionieri e per confortare tutti coloro che sono in lutto[25].’ ‘C’è correzione nella sofferenza; l’afflizione non scaturisce dalla polvere[26][27].’ ”
6. THE MISUNDERSTANDING OF SUFFERING —
6. L’ERRATA COMPRENSIONE DELLA SOFFERENZA —
1955 148:6.1 It was this same evening at Bethsaida that John also asked Jesus why so many apparently innocent people suffered from so many diseases and experienced so many afflictions. In answering John’s questions, among many other things, the Master said:
2006 148:6.1 Fu questa stessa sera a Betsaida che anche Giovanni chiese a Gesù perché un così gran numero di persone apparentemente innocenti soffrono di tante malattie e subiscono tante afflizioni. Rispondendo alle domande di Giovanni, tra molte altre cose, il Maestro disse:
1955 148:6.2 “My son, you do not comprehend the meaning of adversity or the mission of suffering. Have you not read that masterpiece of Semitic literature—the Scripture story of the afflictions of Job? Do you not recall how this wonderful parable begins with the recital of the material prosperity of the Lord’s servant? You well remember that Job was blessed with children, wealth, dignity, position, health, and everything else which men value in this temporal life. According to the time-honored teachings of the children of Abraham such material prosperity was all-sufficient evidence of divine favor. But such material possessions and such temporal prosperity do not indicate God’s favor. My Father in heaven loves the poor just as much as the rich; he is no respecter of persons.
2006 148:6.2 “Figlio mio, tu non comprendi il significato dell’avversità né la missione della sofferenza. Non hai letto quel capolavoro della letteratura semitica — la storia nelle Scritture delle afflizioni di Giobbe? Non ti ricordi come questa meravigliosa parabola comincia con il racconto della prosperità materiale del servo del Signore? Ti ricordi bene che Giobbe era benedetto con figli, ricchezze, dignità, posizione, salute e con tutte le altre cose alle quali gli uomini attribuiscono valore in questa vita temporale. Secondo gli insegnamenti tradizionalmente rispettati dei figli di Abramo questa prosperità materiale era una prova indiscutibile del favore divino. Ma tali possessi materiali e tale prosperità temporale non indicano il favore di Dio. Mio Padre che è nei cieli ama il povero quanto il ricco; non fa eccezione di persone[28].
1955 148:6.3 “Although transgression of divine law is sooner or later followed by the harvest of punishment, while men certainly eventually do reap what they sow, still you should know that human suffering is not always a punishment for antecedent sin. Both Job and his friends failed to find the true answer for their perplexities. And with the light you now enjoy you would hardly assign to either Satan or God the parts they play in this unique parable. While Job did not, through suffering, find the resolution of his intellectual troubles or the solution of his philosophical difficulties, he did achieve great victories; even in the very face of the breakdown of his theological defenses he ascended to those spiritual heights where he could sincerely say, ‘I abhor myself’; then was there granted him the salvation of a vision of God. So even through misunderstood suffering, Job ascended to the superhuman plane of moral understanding and spiritual insight. When the suffering servant obtains a vision of God, there follows a soul peace which passes all human understanding.
2006 148:6.3 “Benché la trasgressione della legge divina sia seguita presto o tardi dal raccolto della punizione, sebbene gli uomini debbano certamente raccogliere alla fine ciò che hanno seminato, nondimeno dovresti sapere che la sofferenza umana non è sempre una punizione per dei peccati precedenti. Giobbe ed i suoi amici non trovarono la risposta giusta alle loro perplessità. Con l’illuminazione di cui tu godi ora non attribuiresti affatto a Satana o a Dio i ruoli che essi svolgono in questa parabola straordinaria. Anche se Giobbe non trovò, attraverso la sofferenza, la soluzione dei suoi problemi intellettuali o la soluzione delle sue difficoltà filosofiche, ottenne grandi vittorie; anche davanti al crollo delle sue difese teologiche egli si elevò a quelle altezze spirituali in cui poté sinceramente dire: ‘Detesto me stesso.’ Allora gli fu accordata la salvezza di una visione di Dio. Dunque, anche attraverso delle sofferenze mal comprese, Giobbe si elevò al piano superumano di comprensione morale e di percezione spirituale. Quando il servo sofferente ottenne una visione di Dio, ne seguì una pace dell’anima al di là di ogni umana comprensione[29].
1955 148:6.4 “The first of Job’s friends, Eliphaz, exhorted the sufferer to exhibit in his afflictions the same fortitude he had prescribed for others during the days of his prosperity. Said this false comforter: ‘Trust in your religion, Job; remember that it is the wicked and not the righteous who suffer. You must deserve this punishment, else you would not be afflicted. You well know that no man can be righteous in God’s sight. You know that the wicked never really prosper. Anyway, man seems predestined to trouble, and perhaps the Lord is only chastising you for your own good.’ No wonder poor Job failed to get much comfort from such an interpretation of the problem of human suffering.
2006 148:6.4 “Il primo degli amici di Giobbe, Elifaz, esortò il sofferente a mostrare nelle sue afflizioni la stessa forza d’animo che egli aveva raccomandato agli altri all’epoca della sua prosperità[30]. Disse questo falso consolatore: ‘Abbi fiducia nella tua religione, Giobbe; ricordati che sono i cattivi e non i giusti che soffrono. Tu devi meritare questa punizione, perché altrimenti non ne saresti afflitto. Sai bene che nessun uomo può essere giusto agli occhi di Dio. Tu sai che i malvagi in realtà non prosperano mai. In ogni caso l’uomo sembra predestinato alle difficoltà, e forse il Signore ti castiga soltanto per il tuo bene.’ Naturalmente il povero Giobbe non trasse molto conforto da questa interpretazione del problema della sofferenza umana.
1955 148:6.5 “But the counsel of his second friend, Bildad, was even more depressing, notwithstanding its soundness from the standpoint of the then accepted theology. Said Bildad: ‘God cannot be unjust. Your children must have been sinners since they perished; you must be in error, else you would not be so afflicted. And if you are really righteous, God will certainly deliver you from your afflictions. You should learn from the history of God’s dealings with man that the Almighty destroys only the wicked.’
2006 148:6.5 “Ma il consiglio del suo secondo amico, Bildad, fu ancora più deprimente, nonostante la sua esattezza dal punto di vista della teologia allora accettata[31]. Disse Bildad: ‘Dio non può essere ingiusto. I tuoi figli devono essere stati dei peccatori poiché sono morti; tu devi essere in errore, altrimenti non saresti così afflitto. E se tu sei realmente giusto, Dio ti libererà certamente dalle tue afflizioni. Dovresti imparare dalla storia dei rapporti di Dio con l’uomo che l’Onnipotente distrugge soltanto i malvagi.’
1955 148:6.6 “And then you remember how Job replied to his friends, saying: ‘I well know that God does not hear my cry for help. How can God be just and at the same time so utterly disregard my innocence? I am learning that I can get no satisfaction from appealing to the Almighty. Cannot you discern that God tolerates the persecution of the good by the wicked? And since man is so weak, what chance has he for consideration at the hands of an omnipotent God? God has made me as I am, and when he thus turns upon me, I am defenseless. And why did God ever create me just to suffer in this miserable fashion?’
2006 148:6.6 “E poi ti ricordi come Giobbe rispose ai suoi amici dicendo: ‘So bene che Dio non ascolta il mio grido di aiuto. Come può Dio essere giusto e allo stesso tempo disconoscere così completamente la mia innocenza? Sto imparando che non posso trarre alcuna soddisfazione da un appello all’Onnipotente. Non riuscite a discernere che Dio tollera la persecuzione del buono da parte del cattivo? E poiché l’uomo è così debole, quale possibilità ha di trovare considerazione dalle mani di un Dio onnipotente? Dio mi ha fatto quale sono, e quando si rivolge così contro di me, io sono senza difese. Perché Dio mi ha creato soltanto perché io soffra in questa miserabile maniera?’[32]
1955 148:6.7 “And who can challenge the attitude of Job in view of the counsel of his friends and the erroneous ideas of God which occupied his own mind? Do you not see that Job longed for a human God, that he hungered to commune with a divine Being who knows man’s mortal estate and understands that the just must often suffer in innocence as a part of this first life of the long Paradise ascent? Wherefore has the Son of Man come forth from the Father to live such a life in the flesh that he will be able to comfort and succor all those who must henceforth be called upon to endure the afflictions of Job.
2006 148:6.7 “Chi può criticare il comportamento di Giobbe visto il consiglio dei suoi amici e le idee errate su Dio che occupavano la sua stessa mente? Non vedi che Giobbe desiderava ardentemente un Dio umano, che bramava comunicare con un Essere divino che conosce lo stato mortale dell’uomo e comprende che il giusto deve spesso soffrire nell’innocenza come parte di questa prima vita della lunga ascensione al Paradiso? Per questo il Figlio dell’Uomo è venuto dal Padre a vivere una tale vita nella carne che gli consentirà di confortare e di soccorrere tutti coloro che devono d’ora in poi essere chiamati a sopportare le afflizioni di Giobbe.
1955 148:6.8 “Job’s third friend, Zophar, then spoke still less comforting words when he said: ‘You are foolish to claim to be righteous, seeing that you are thus afflicted. But I admit that it is impossible to comprehend God’s ways. Perhaps there is some hidden purpose in all your miseries.’ And when Job had listened to all three of his friends, he appealed directly to God for help, pleading the fact that ‘man, born of woman, is few of days and full of trouble.’
2006 148:6.8 “Il terzo amico di Giobbe, Zofar, gli rivolse poi delle parole ancora meno consolanti quando disse: ‘Sei stolto a pretendere di essere giusto, visto che sei afflitto in questo modo[33]. Ma ammetto che è impossibile comprendere le vie di Dio. Forse c’è un disegno segreto in tutte le tue miserie.’ E dopo che ebbe ascoltato tutti e tre i suoi amici, Giobbe chiamò direttamente Dio in aiuto, adducendo il fatto che ‘l’uomo, nato da donna, ha pochi giorni da vivere ed è pieno di problemi.’[34]
1955 148:6.9 “Then began the second session with his friends. Eliphaz grew more stern, accusing, and sarcastic. Bildad became indignant at Job’s contempt for his friends. Zophar reiterated his melancholy advice. Job by this time had become disgusted with his friends and appealed again to God, and now he appealed to a just God against the God of injustice embodied in the philosophy of his friends and enshrined even in his own religious attitude. Next Job took refuge in the consolation of a future life in which the inequities of mortal existence may be more justly rectified. Failure to receive help from man drives Job to God. Then ensues the great struggle in his heart between faith and doubt. Finally, the human sufferer begins to see the light of life; his tortured soul ascends to new heights of hope and courage; he may suffer on and even die, but his enlightened soul now utters that cry of triumph, ‘My Vindicator lives!’
2006 148:6.9 “Poi cominciò il secondo incontro con i suoi amici. Elifaz divenne più severo, accusatore e sarcastico[35]. Bildad s’indignò per il rimprovero di Giobbe ai suoi amici[36]. Zofar ripeté i suoi consigli melanconici[37]. Giobbe da questo momento si sentì disgustato dei suoi amici e fece di nuovo appello a Dio; e questa volta fece appello ad un Dio giusto invece che al Dio d’ingiustizia incorporato nella filosofia dei suoi amici ed incluso nel suo stesso atteggiamento religioso[38][39]. Poi Giobbe si rifugiò nella consolazione di una vita futura in cui le iniquità dell’esistenza mortale possono essere più giustamente rettificate[40]. Non ricevendo aiuto dagli uomini, Giobbe si rivolge a Dio[41]. Poi segue la grande lotta nel suo cuore tra la fede e il dubbio[42]. Finalmente, il sofferente umano comincia a vedere la luce della vita; la sua anima torturata si eleva a nuove altezze di speranza e di coraggio; egli può continuare a soffrire ed anche morire, ma la sua anima illuminata manda ora il grido di trionfo: ‘Il mio Difensore esiste!’[43]
1955 148:6.10 “Job was altogether right when he challenged the doctrine that God afflicts children in order to punish their parents. Job was ever ready to admit that God is righteous, but he longed for some soul-satisfying revelation of the personal character of the Eternal. And that is our mission on earth. No more shall suffering mortals be denied the comfort of knowing the love of God and understanding the mercy of the Father in heaven. While the speech of God spoken from the whirlwind was a majestic concept for the day of its utterance, you have already learned that the Father does not thus reveal himself, but rather that he speaks within the human heart as a still, small voice, saying, ‘This is the way; walk therein.’ Do you not comprehend that God dwells within you, that he has become what you are that he may make you what he is!”
2006 148:6.10 “Giobbe aveva completamente ragione quando mise in dubbio la dottrina secondo la quale Dio affligge i figli per punire i loro genitori. Giobbe era sempre pronto ad ammettere che Dio è giusto, ma egli desiderava ardentemente una qualche rivelazione del carattere personale dell’Eterno che soddisfacesse la sua anima. E quella è la nostra missione sulla terra. I mortali sofferenti non si vedranno più negare la consolazione di conoscere l’amore di Dio e di comprendere la misericordia del Padre che è nei cieli. Mentre Dio che parlava dal turbine era un concetto maestoso per l’epoca in cui fu espresso, tu hai già imparato che il Padre non rivela in questo modo se stesso, ma che parla piuttosto nel cuore umano con sommessa, flebile voce, dicendo: ‘Questa è la via, seguila[44][45][46][47].’ Non comprendi che Dio dimora in te, che è divenuto ciò che tu sei per fare di te ciò che egli è!”
1955 148:6.11 Then Jesus made this final statement: “The Father in heaven does not willingly afflict the children of men. Man suffers, first, from the accidents of time and the imperfections of the evil of an immature physical existence. Next, he suffers the inexorable consequences of sin—the transgression of the laws of life and light. And finally, man reaps the harvest of his own iniquitous persistence in rebellion against the righteous rule of heaven on earth. But man’s miseries are not a personal visitation of divine judgment. Man can, and will, do much to lessen his temporal sufferings. But once and for all be delivered from the superstition that God afflicts man at the behest of the evil one. Study the Book of Job just to discover how many wrong ideas of God even good men may honestly entertain; and then note how even the painfully afflicted Job found the God of comfort and salvation in spite of such erroneous teachings. At last his faith pierced the clouds of suffering to discern the light of life pouring forth from the Father as healing mercy and everlasting righteousness.”
2006 148:6.11 Poi Gesù fece questa dichiarazione finale: “Il Padre che è nei cieli non affligge volontariamente i figli degli uomini[48]. L’uomo soffre in primo luogo per gli accidenti del tempo e per le imperfezioni del male di un’esistenza fisica immatura. Poi soffre per le inesorabili conseguenze del peccato — la trasgressione delle leggi della vita e della luce. Ed infine l’uomo raccoglie la messe della sua stessa persistenza iniqua nella ribellione contro la giusta sovranità del cielo sulla terra. Ma le miserie dell’uomo non sono una punizione personale del giudizio divino. L’uomo può, e potrà, fare molto per diminuire le sue sofferenze temporali. Ma una volta per tutte lìberati dalla superstizione che Dio affligge l’uomo per ordine del maligno. Studia il Libro di Giobbe proprio per scoprire quante false idee su Dio possono intrattenere onestamente anche degli uomini buoni; e poi nota come il Giobbe dolorosamente provato trovò il Dio di consolazione e di salvezza malgrado questi insegnamenti erronei. Alla fine la sua fede perforò le nubi della sofferenza per discernere la luce della vita effusa dal Padre come misericordia curativa e rettitudine eterna.”
1955 148:6.12 John pondered these sayings in his heart for many days. His entire afterlife was markedly changed as a result of this conversation with the Master in the garden, and he did much, in later times, to cause the other apostles to change their viewpoints regarding the source, nature, and purpose of commonplace human afflictions. But John never spoke of this conference until after the Master had departed.
2006 148:6.12 Giovanni meditò queste parole nel suo cuore per molti giorni. Tutta la sua vita successiva fu notevolmente cambiata a seguito di questa conversazione con il Maestro nel giardino, e più tardi egli fece molto per indurre gli altri apostoli a cambiare il loro punto di vista sull’origine, la natura e lo scopo delle afflizioni umane ordinarie. Ma Giovanni non parlò mai di questo incontro fino a dopo che il Maestro fu partito.
7. THE MAN WITH THE WITHERED HAND
7. L’UOMO CON LA MANO AVVIZZITA
1955 148:7.1 The second Sabbath before the departure of the apostles and the new corps of evangelists on the second preaching tour of Galilee, Jesus spoke in the Capernaum synagogue on the “Joys of Righteous Living.” When Jesus had finished speaking, a large group of those who were maimed, halt, sick, and afflicted crowded up around him, seeking healing. Also in this group were the apostles, many of the new evangelists, and the Pharisaic spies from Jerusalem. Everywhere that Jesus went (except when in the hills about the Father’s business) the six Jerusalem spies were sure to follow.
2006 148:7.1 Il secondo sabato prima della partenza degli apostoli e del nuovo corpo di evangelisti per il secondo giro di predicazione in Galilea, Gesù parlò nella sinagoga di Cafarnao su “Le gioie del retto vivere”. Quando Gesù ebbe finito di parlare, un numeroso gruppo di storpi, zoppi, ammalati ed afflitti lo circondò per cercare la guarigione. In questo gruppo c’erano anche gli apostoli, molti dei nuovi evangelisti e le spie farisee venute da Gerusalemme. Ovunque Gesù andasse (eccetto quando andava sulle colline per occuparsi degli affari del Padre) le sei spie di Gerusalemme lo seguivano incessantemente.
1955 148:7.2 The leader of the spying Pharisees, as Jesus stood talking to the people, induced a man with a withered hand to approach him and ask if it would be lawful to be healed on the Sabbath day or should he seek help on another day. When Jesus saw the man, heard his words, and perceived that he had been sent by the Pharisees, he said: “Come forward while I ask you a question. If you had a sheep and it should fall into a pit on the Sabbath day, would you reach down, lay hold on it, and lift it out? Is it lawful to do such things on the Sabbath day?” And the man answered: “Yes, Master, it would be lawful thus to do well on the Sabbath day.” Then said Jesus, speaking to all of them: “I know wherefore you have sent this man into my presence. You would find cause for offense in me if you could tempt me to show mercy on the Sabbath day. In silence you all agreed that it was lawful to lift the unfortunate sheep out of the pit, even on the Sabbath, and I call you to witness that it is lawful to exhibit loving-kindness on the Sabbath day not only to animals but also to men. How much more valuable is a man than a sheep! I proclaim that it is lawful to do good to men on the Sabbath day.” And as they all stood before him in silence, Jesus, addressing the man with the withered hand, said: “Stand up here by my side that all may see you. And now that you may know that it is my Father’s will that you do good on the Sabbath day, if you have the faith to be healed, I bid you stretch out your hand.”
2006 148:7.2 Mentre Gesù parlava al popolo, il capo delle spie farisee incitò un uomo con una mano avvizzita ad avvicinarsi a lui per chiedere se fosse lecito essere guariti nel giorno di sabato o se egli dovesse cercare aiuto un altro giorno[49]. Quando Gesù vide l’uomo, ascoltò le sue parole e percepì che era stato mandato dai Farisei, disse: “Vieni avanti mentre ti pongo una domanda. Se tu avessi una pecora e questa cadesse in un burrone nel giorno di sabato, scenderesti giù, la afferreresti e la trarresti fuori? È lecito fare queste cose nel giorno di sabato?” E l’uomo rispose: “Sì, Maestro, sarebbe lecito fare questa buona azione nel giorno di sabato”. Allora Gesù disse, parlando a tutti loro: “Io so perché avete mandato quest’uomo in mia presenza. Voi vorreste trovare un motivo per incolparmi tentandomi di mostrare misericordia nel giorno di sabato. Tacitamente voi eravate tutti d’accordo che era lecito trarre la malcapitata pecora dal burrone, anche nel giorno di sabato, ed io vi chiamo tutti a testimoni che è lecito mostrare amorevole benevolenza nel giorno di sabato non soltanto verso gli animali ma anche verso gli uomini. Quanto più valore ha un uomo di una pecora! Io proclamo che è lecito fare del bene agli uomini nel giorno di sabato.” E mentre tutti loro stavano davanti a lui in silenzio, Gesù, rivolgendosi all’uomo con la mano avvizzita, disse: “Sta qui al mio fianco che tutti possano vederti. Ora, affinché tu possa sapere che è volontà di mio Padre che si faccia del bene nel giorno di sabato, se hai fede per essere guarito, ti chiedo di stendere la tua mano.”
1955 148:7.3 And as this man stretched forth his withered hand, it was made whole. The people were minded to turn upon the Pharisees, but Jesus bade them be calm, saying: “I have just told you that it is lawful to do good on the Sabbath, to save life, but I did not instruct you to do harm and give way to the desire to kill.” The angered Pharisees went away, and notwithstanding it was the Sabbath day, they hastened forthwith to Tiberias and took counsel with Herod, doing everything in their power to arouse his prejudice in order to secure the Herodians as allies against Jesus. But Herod refused to take action against Jesus, advising that they carry their complaints to Jerusalem.
2006 148:7.3 E mentre quest’uomo stendeva la sua mano avvizzita, essa fu risanata[50]. La gente voleva rivoltarsi contro i Farisei, ma Gesù li pregò di restare calmi, dicendo: “Io vi ho detto che è lecito fare del bene di sabato, di salvare una vita, ma non vi ho insegnato a fare del male e a cedere al desiderio di uccidere.” I Farisei adirati se ne andarono via, e benché fosse il giorno di sabato, si recarono in fretta a Tiberiade per consigliarsi con Erode, facendo tutto quanto era in loro potere per risvegliare il suo pregiudizio al fine di assicurarsi l’alleanza degli Erodiani contro Gesù. Ma Erode rifiutò di prendere dei provvedimenti contro Gesù e li consigliò di portare le loro lamentele a Gerusalemme.
1955 148:7.4 This is the first case of a miracle to be wrought by Jesus in response to the challenge of his enemies. And the Master performed this so-called miracle, not as a demonstration of his healing power, but as an effective protest against making the Sabbath rest of religion a veritable bondage of meaningless restrictions upon all mankind. This man returned to his work as a stone mason, proving to be one of those whose healing was followed by a life of thanksgiving and righteousness.
2006 148:7.4 Questo è il primo caso di un miracolo compiuto da Gesù in risposta alla sfida dei suoi nemici. Ed il Maestro compì questo cosiddetto miracolo, non per dimostrare il suo potere di guarire, ma per protestare efficacemente contro il fare del riposo religioso del sabato una vera schiavitù di restrizioni prive di senso per tutta l’umanità. Quest’uomo ritornò al suo lavoro di tagliapietre e si rivelò uno di coloro la cui guarigione fu seguita da una vita di ringraziamento e di rettitudine.
8. LAST WEEK AT BETHSAIDA
8. L’ULTIMA SETTIMANA A BETSAIDA
1955 148:8.1 The last week of the sojourn at Bethsaida the Jerusalem spies became much divided in their attitude toward Jesus and his teachings. Three of these Pharisees were tremendously impressed by what they had seen and heard. Meanwhile, at Jerusalem, Abraham, a young and influential member of the Sanhedrin, publicly espoused the teachings of Jesus and was baptized in the pool of Siloam by Abner. All Jerusalem was agog over this event, and messengers were immediately dispatched to Bethsaida recalling the six spying Pharisees.
2006 148:8.1 Durante l’ultima settimana del soggiorno a Betsaida, le spie di Gerusalemme divennero molto divise sul loro atteggiamento verso Gesù ed i suoi insegnamenti. Tre di questi Farisei erano enormemente impressionati da ciò che avevano visto e udito. Nel frattempo, a Gerusalemme, un giovane ed influente membro del Sinedrio, di nome Abramo, abbracciò pubblicamente gli insegnamenti di Gesù e fu battezzato nella piscina di Siloe da Abner. Tutta Gerusalemme fu scossa di questo avvenimento, e dei messaggeri furono immediatamente inviati a Betsaida per richiamare le spie farisee.
1955 148:8.2 The Greek philosopher who had been won for the kingdom on the previous tour of Galilee returned with certain wealthy Jews of Alexandria, and once more they invited Jesus to come to their city for the purpose of establishing a joint school of philosophy and religion as well as an infirmary for the sick. But Jesus courteously declined the invitation.
2006 148:8.2 Il filosofo greco che era stato conquistato al regno nel precedente giro della Galilea ritornò con alcuni ricchi Ebrei di Alessandria, ed invitarono ancora una volta Gesù a recarsi nella loro città per istituire una scuola mista di filosofia e di religione ed un ospedale per gli ammalati. Ma Gesù declinò cortesemente l’invito.
1955 148:8.3 About this time there arrived at the Bethsaida encampment a trance prophet from Bagdad, one Kirmeth. This supposed prophet had peculiar visions when in trance and dreamed fantastic dreams when his sleep was disturbed. He created a considerable disturbance at the camp, and Simon Zelotes was in favor of dealing rather roughly with the self-deceived pretender, but Jesus intervened and allowed him entire freedom of action for a few days. All who heard his preaching soon recognized that his teaching was not sound as judged by the gospel of the kingdom. He shortly returned to Bagdad, taking with him only a half dozen unstable and erratic souls. But before Jesus interceded for the Bagdad prophet, David Zebedee, with the assistance of a self-appointed committee, had taken Kirmeth out into the lake and, after repeatedly plunging him into the water, had advised him to depart hence—to organize and build a camp of his own.
2006 148:8.3 In quel tempo arrivò all’accampamento di Betsaida un profeta estatico di Bagdad, un certo Kirmet. Questo preteso profeta aveva delle visioni particolari quando era in trance e faceva dei sogni fantastici quando il suo sonno era disturbato. Egli creò un considerevole turbamento nel campo, e Simone Zelota era dell’avviso di trattare piuttosto duramente il simulatore autoilluso, ma Gesù intervenne per lasciargli piena libertà d’azione per alcuni giorni. Tutti quelli che ascoltarono la sua predicazione riconobbero subito che il suo insegnamento non era valido a confronto con il vangelo del regno. Egli tornò ben presto a Bagdad, conducendo con lui soltanto una mezza dozzina di anime instabili e stravaganti. Ma prima che Gesù intercedesse a favore del profeta di Bagdad, Davide Zebedeo, assistito da un comitato formatosi spontaneamente, aveva portato Kirmet fuori sul lago e, dopo averlo immerso ripetutamente nell’acqua, lo avevano consigliato di andarsene al più presto — di organizzare e costruire un proprio campo.
1955 148:8.4 On this same day, Beth-Marion, a Phoenician woman, became so fanatical that she went out of her head and, after almost drowning from trying to walk on the water, was sent away by her friends.
2006 148:8.4 In questo stesso giorno, Bet-Marion, una donna fenicia, divenne così fanatica che perse la testa e, dopo essere quasi annegata tentando di camminare sull’acqua, fu mandata via dai suoi amici.
1955 148:8.5 The new Jerusalem convert, Abraham the Pharisee, gave all of his worldly goods to the apostolic treasury, and this contribution did much to make possible the immediate sending forth of the one hundred newly trained evangelists. Andrew had already announced the closing of the encampment, and everybody prepared either to go home or else to follow the evangelists into Galilee.
2006 148:8.5 Il nuovo convertito di Gerusalemme, Abramo il Fariseo, donò tutti i suoi beni terreni al tesoro apostolico, e questo apporto contribuì molto a rendere possibile l’immediato invio in missione dei cento evangelisti recentemente istruiti. Andrea aveva già annunciato la chiusura del campo, e ciascuno si preparò o a rientrare a casa propria o a seguire gli evangelisti in Galilea.
9. HEALING THE PARALYTIC
9. LA GUARIGIONE DEL PARALITICO
1955 148:9.1 On Friday afternoon, October 1, when Jesus was holding his last meeting with the apostles, evangelists, and other leaders of the disbanding encampment, and with the six Pharisees from Jerusalem seated in the front row of this assembly in the spacious and enlarged front room of the Zebedee home, there occurred one of the strangest and most unique episodes of all Jesus’ earth life. The Master was, at this time, speaking as he stood in this large room, which had been built to accommodate these gatherings during the rainy season. The house was entirely surrounded by a vast concourse of people who were straining their ears to catch some part of Jesus’ discourse.
2006 148:9.1 Il venerdì pomeriggio 1° ottobre, mentre Gesù teneva la sua ultima riunione con gli apostoli, gli evangelisti e gli altri responsabili dell’accampamento in corso di smantellamento, e con i sei Farisei di Gerusalemme seduti in prima fila di questa assemblea nella spaziosa ed ingrandita sala posta nella parte anteriore della casa di Zebedeo, avvenne uno dei più strani e straordinari episodi di tutta la vita terrena di Gesù[51]. Il Maestro in questo momento stava parlando in piedi in questa ampia sala, che era stata costruita per ospitare queste riunioni durante la stagione delle piogge. La casa era completamente circondata da un gran numero di persone che tendevano l’orecchio per afferrare qualche parte del discorso di Gesù.
1955 148:9.2 While the house was thus thronged with people and entirely surrounded by eager listeners, a man long afflicted with paralysis was carried down from Capernaum on a small couch by his friends. This paralytic had heard that Jesus was about to leave Bethsaida, and having talked with Aaron the stone mason, who had been so recently made whole, he resolved to be carried into Jesus’ presence, where he could seek healing. His friends tried to gain entrance to Zebedee’s house by both the front and back doors, but too many people were crowded together. But the paralytic refused to accept defeat; he directed his friends to procure ladders by which they ascended to the roof of the room in which Jesus was speaking, and after loosening the tiles, they boldly lowered the sick man on his couch by ropes until the afflicted one rested on the floor immediately in front of the Master. When Jesus saw what they had done, he ceased speaking, while those who were with him in the room marveled at the perseverance of the sick man and his friends. Said the paralytic: “Master, I would not disturb your teaching, but I am determined to be made whole. I am not like those who received healing and immediately forgot your teaching. I would be made whole that I might serve in the kingdom of heaven.” Now, notwithstanding that this man’s affliction had been brought upon him by his own misspent life, Jesus, seeing his faith, said to the paralytic: “Son, fear not; your sins are forgiven. Your faith shall save you.”
2006 148:9.2 Mentre la casa era così affollata di gente e completamente circondata da ascoltatori ferventi, un uomo da lungo tempo afflitto da paralisi fu portato da Cafarnao su un lettino dai suoi amici. Questo paralitico aveva sentito dire che Gesù stava per lasciare Betsaida, e dopo aver parlato con Aaron il tagliapietre, che era stato recentemente guarito, decise di farsi portare in presenza di Gesù per cercare la guarigione[52]. I suoi amici tentarono di entrare nella casa di Zebedeo sia per la porta anteriore che per la porta posteriore, ma c’era troppa gente ammassata. Tuttavia il paralitico rifiutò di accettare la sconfitta. Egli incaricò i suoi amici di procurarsi delle scale con le quali salirono sul tetto della sala in cui Gesù stava parlando, e dopo aver tolto le tegole, calarono audacemente l’uomo ammalato sul suo letto con delle corde fino a che l’afflitto non fu sul pavimento proprio davanti al Maestro. Quando Gesù vide quello che avevano fatto, cessò di parlare, mentre quelli che erano con lui nella sala si meravigliarono per la perseveranza del malato e dei suoi amici. Disse il paralitico: “Maestro, non vorrei disturbare il tuo insegnamento, ma sono determinato ad essere guarito. Io non sono come coloro che ricevettero la guarigione e dimenticarono immediatamente il tuo insegnamento. Io vorrei essere guarito per servire nel tuo regno dei cieli.” Ora, benché l’infermità di quest’uomo fosse stata causata dalla sua vita dissoluta, Gesù, vedendo la sua fede, disse al paralitico: “Figlio, non temere; i tuoi peccati sono perdonati. La tua fede ti salverà.”
1955 148:9.3 When the Pharisees from Jerusalem, together with other scribes and lawyers who sat with them, heard this pronouncement by Jesus, they began to say to themselves: “How dare this man thus speak? Does he not understand that such words are blasphemy? Who can forgive sin but God?” Jesus, perceiving in his spirit that they thus reasoned within their own minds and among themselves, spoke to them, saying: “Why do you so reason in your hearts? Who are you that you sit in judgment over me? What is the difference whether I say to this paralytic, your sins are forgiven, or arise, take up your bed, and walk? But that you who witness all this may finally know that the Son of Man has authority and power on earth to forgive sins, I will say to this afflicted man, Arise, take up your bed, and go to your own house.” And when Jesus had thus spoken, the paralytic arose, and as they made way for him, he walked out before them all. And those who saw these things were amazed. Peter dismissed the assemblage, while many prayed and glorified God, confessing that they had never before seen such strange happenings.
2006 148:9.3 Quando i Farisei di Gerusalemme, con gli altri Scribi e legisti seduti con loro, udirono questa dichiarazione di Gesù, cominciarono a dirsi: “Come osa quest’uomo parlare così? Non capisce che queste parole sono blasfeme? Chi può perdonare il peccato se non Dio?” Gesù, percependo nel suo spirito che essi ragionavano così nella loro mente e tra di loro, parlò loro dicendo: “Perché ragionate così nel vostro cuore? Chi siete voi per giudicarmi? Qual è la differenza se dico a questo paralitico i tuoi peccati sono perdonati, o alzati, prendi il tuo letto e cammina? Ma affinché voi che siete testimoni di tutto ciò possiate sapere definitivamente che il Figlio dell’Uomo ha autorità e potere sulla terra per perdonare i peccati, io dirò a quest’uomo afflitto: alzati, prendi il tuo letto e va a casa tua[53].” E quando Gesù ebbe parlato così, il paralitico si alzò, e mentre gli astanti gli aprivano un varco, egli uscì davanti a tutti loro[54]. E coloro che videro queste cose furono stupefatti. Pietro congedò l’assemblea, mentre molti pregavano e glorificavano Dio, confessando che non avevano mai visto prima avvenimenti così straordinari.
1955 148:9.4 And it was about this time that the messengers of the Sanhedrin arrived to bid the six spies return to Jerusalem. When they heard this message, they fell to earnest debate among themselves; and after they had finished their discussions, the leader and two of his associates returned with the messengers to Jerusalem, while three of the spying Pharisees confessed faith in Jesus and, going immediately to the lake, were baptized by Peter and fellowshipped by the apostles as children of the kingdom.
2006 148:9.4 Fu in questo momento che i messaggeri del Sinedrio arrivarono per dire alle sei spie di ritornare a Gerusalemme. Quando udirono questo messaggio, essi ebbero un acceso dibattito tra di loro; e dopo aver terminato le loro discussioni, il capo e due dei suoi compagni ritornarono con i messaggeri a Gerusalemme, mentre tre delle spie farisee confessarono la loro fede in Gesù e, andando immediatamente al lago, furono battezzati da Pietro ed ammessi dagli apostoli nella comunità quali figli del regno.
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