Il Libro di Urantia in inglese è di pubblico dominio in tutto il mondo dal 2006.
Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
THE ATTRIBUTES OF GOD
GLI ATTRIBUTI DI DIO
1955 3:0.1 GOD is everywhere present; the Universal Father rules the circle of eternity. But he rules in the local universes in the persons of his Paradise Creator Sons, even as he bestows life through these Sons. “God has given us eternal life, and this life is in his Sons.” These Creator Sons of God are the personal expression of himself in the sectors of time and to the children of the whirling planets of the evolving universes of space.
2006 3:0.1 DIO È presente ovunque. Il Padre Universale governa il cerchio dell’eternità. Ma negli universi locali egli governa nelle persone dei suoi Figli Creatori Paradisiaci, così come conferisce la vita tramite questi Figli[1]. “Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nei suoi Figli.” Questi Figli di Dio Creatori sono l’espressione personale di Dio stesso nei settori del tempo e per i figli dei pianeti che ruotano negli universi in evoluzione dello spazio.
1955 3:0.2 The highly personalized Sons of God are clearly discernible by the lower orders of created intelligences, and so do they compensate for the invisibility of the infinite and therefore less discernible Father. The Paradise Creator Sons of the Universal Father are a revelation of an otherwise invisible being, invisible because of the absoluteness and infinity inherent in the circle of eternity and in the personalities of the Paradise Deities.
2006 3:0.2 I Figli di Dio altamente personalizzati sono chiaramente discernibili dagli ordini inferiori d’intelligenze create, compensando in tal modo l’invisibilità del Padre che è infinito e perciò meno discernibile. I Figli Creatori Paradisiaci del Padre Universale sono una rivelazione di un essere altrimenti invisibile a causa dell’assolutezza e dell’infinità inerenti al cerchio dell’eternità ed alle personalità delle Deità del Paradiso.
1955 3:0.3 Creatorship is hardly an attribute of God; it is rather the aggregate of his acting nature. And this universal function of creatorship is eternally manifested as it is conditioned and controlled by all the co-ordinated attributes of the infinite and divine reality of the First Source and Center. We sincerely doubt whether any one characteristic of the divine nature can be regarded as being antecedent to the others, but if such were the case, then the creatorship nature of Deity would take precedence over all other natures, activities, and attributes. And the creatorship of Deity culminates in the universal truth of the Fatherhood of God.
2006 3:0.3 La facoltà di creare non è proprio un attributo di Dio, è piuttosto l’insieme dell’azione della sua natura. Questa funzione universale di creare è manifestata eternamente com’è anche condizionata e controllata da tutti gli attributi coordinati della realtà divina ed infinita della Prima Sorgente e Centro. Noi sinceramente dubitiamo che una qualsiasi caratteristica della natura divina possa essere considerata antecedente alle altre, ma se così fosse, allora la natura creatrice della Deità avrebbe la precedenza su tutte le altre nature, attività ed attributi. E la facoltà creatrice della Deità culmina nella verità universale della Paternità di Dio.
1. GOD’S EVERYWHERENESS
1. L’ONNIPRESENZA DI DIO
1955 3:1.1 The ability of the Universal Father to be everywhere present, and at the same time, constitutes his omnipresence. God alone can be in two places, in numberless places, at the same time. God is simultaneously present “in heaven above and on the earth beneath”; as the Psalmist exclaimed: “Whither shall I go from your spirit? or whither shall I flee from your presence?”
2006 3:1.1 La capacità del Padre Universale di essere presente ovunque e nello stesso momento costituisce la sua onnipresenza. Dio solo può essere contemporaneamente in due luoghi o in una moltitudine di luoghi. Dio è simultaneamente presente “in alto nei cieli e giù sulla terra”; così esclamava il Salmista: “Dove andrò lontano dal tuo spirito? O dove fuggirò lontano dalla tua presenza?”[2][3]
1955 3:1.2 “‘I am a God at hand as well as afar off,’ says the Lord. ‘Do not I fill heaven and earth?’” The Universal Father is all the time present in all parts and in all hearts of his far-flung creation. He is “the fullness of him who fills all and in all,” and “who works all in all,” and further, the concept of his personality is such that “the heaven (universe) and heaven of heavens (universe of universes) cannot contain him.” It is literally true that God is all and in all. But even that is not all of God. The Infinite can be finally revealed only in infinity; the cause can never be fully comprehended by an analysis of effects; the living God is immeasurably greater than the sum total of creation that has come into being as a result of the creative acts of his unfettered free will. God is revealed throughout the cosmos, but the cosmos can never contain or encompass the entirety of the infinity of God.
2006 3:1.2 “‘Io sono un Dio vicino come pure assai lontano’, dice il Signore[4]. ‘Non riempio forse il cielo e la terra?’” Il Padre Universale è costantemente presente in tutte le parti ed in tutti i cuori della sua immensa creazione. Egli è “la pienezza di colui che riempie tutto ed in tutto”, e “che opera tutto in tutto”, ed inoltre il concetto della sua personalità è tale che “il cielo (l’universo) ed il cielo dei cieli (l’universo degli universi) non possono contenerlo”. È letteralmente vero che Dio è tutto ed in tutto[5][6][7]. Ma anche questo non è la totalità di Dio. L’infinito può essere definitivamente rivelato solo nell’infinità; la causa non può mai essere pienamente compresa da un’analisi degli effetti; il Dio vivente è incommensurabilmente più grande della somma totale della creazione che è venuta all’esistenza come risultato degli atti creatori del suo illimitato libero arbitrio. Dio è rivelato in tutto il cosmo, ma il cosmo non può mai contenere od inglobare interamente l’infinità di Dio.
1955 3:1.3 The Father’s presence unceasingly patrols the master universe. “His going forth is from the end of the heaven, and his circuit to the ends of it; and there is nothing hidden from the light thereof.”
1955 3:1.4 The creature not only exists in God, but God also lives in the creature. “We know we dwell in him because he lives in us; he has given us his spirit. This gift from the Paradise Father is man’s inseparable companion.” “He is the ever-present and all-pervading God.” “The spirit of the everlasting Father is concealed in the mind of every mortal child.” “Man goes forth searching for a friend while that very friend lives within his own heart.” “The true God is not afar off; he is a part of us; his spirit speaks from within us.” “The Father lives in the child. God is always with us. He is the guiding spirit of eternal destiny.”
2006 3:1.4 Non solo la creatura esiste in Dio, ma anche Dio vive nella creatura. “Noi sappiamo di dimorare in lui perché egli vive in noi; egli ci ha donato il suo spirito. Questo dono del Padre del Paradiso è il compagno inseparabile dell’uomo[9].” “Egli è il Dio sempre presente e che tutto pervade[10].” “Lo spirito del Padre eterno è celato nella mente di ogni figlio mortale.” “L’uomo esce alla ricerca di un amico mentre quello stesso amico vive nel suo cuore.” “Il vero Dio non è lontano, egli è parte di noi, il suo spirito parla da dentro di noi[11].” “Il Padre vive nel figlio. Dio è sempre con noi. Egli è lo spirito guida del destino eterno[12].”
1955 3:1.5 Truly of the human race has it been said, “You are of God” because “he who dwells in love dwells in God, and God in him.” Even in wrongdoing you torment the indwelling gift of God, for the Thought Adjuster must needs go through the consequences of evil thinking with the human mind of its incarceration.
2006 3:1.5 È stato detto a giusto titolo della razza umana: “Voi siete di Dio” perché “colui che dimora nell’amore dimora in Dio e Dio in lui[13][14].” Anche quando vi comportate male voi fate soffrire il dono interiore di Dio, perché l’Aggiustatore di Pensiero è costretto a subire le conseguenze dei cattivi pensieri assieme alla mente umana nella quale è imprigionato.
1955 3:1.6 The omnipresence of God is in reality a part of his infinite nature; space constitutes no barrier to Deity. God is, in perfection and without limitation, discernibly present only on Paradise and in the central universe. He is not thus observably present in the creations encircling Havona, for God has limited his direct and actual presence in recognition of the sovereignty and the divine prerogatives of the co-ordinate creators and rulers of the universes of time and space. Hence must the concept of the divine presence allow for a wide range of both mode and channel of manifestation embracing the presence circuits of the Eternal Son, the Infinite Spirit, and the Isle of Paradise. Nor is it always possible to distinguish between the presence of the Universal Father and the actions of his eternal co-ordinates and agencies, so perfectly do they fulfill all the infinite requirements of his unchanging purpose. But not so with the personality circuit and the Adjusters; here God acts uniquely, directly, and exclusively.
2006 3:1.6 L’onnipresenza di Dio fa parte in realtà della sua natura infinita; lo spazio non costituisce alcun ostacolo per la Deità. La presenza di Dio, in perfezione e senza limiti, è discernibile soltanto in Paradiso e nell’universo centrale. Non è dunque presente in modo visibile nelle creazioni che circondano Havona, perché Dio ha limitato la sua presenza diretta ed effettiva in riconoscimento della sovranità e delle prerogative divine dei sovrani e creatori coordinati degli universi del tempo e dello spazio. Perciò il concetto della presenza divina deve lasciar spazio ad un vasto campo di modalità e di canali di manifestazione comprendenti i circuiti di presenza del Figlio Eterno, dello Spirito Infinito e dell’Isola del Paradiso. Né è sempre possibile distinguere tra la presenza del Padre Universale e le azioni dei suoi coordinati ed agenti eterni, dal momento che essi soddisfano così perfettamente tutte le esigenze infinite del suo proposito immutabile. Ma non avviene la stessa cosa con il circuito della personalità e con gli Aggiustatori; in tali casi Dio agisce da solo, in modo diretto ed esclusivo.
1955 3:1.7 The Universal Controller is potentially present in the gravity circuits of the Isle of Paradise in all parts of the universe at all times and in the same degree, in accordance with the mass, in response to the physical demands for this presence, and because of the inherent nature of all creation which causes all things to adhere and consist in him. Likewise is the First Source and Center potentially present in the Unqualified Absolute, the repository of the uncreated universes of the eternal future. God thus potentially pervades the physical universes of the past, present, and future. He is the primordial foundation of the coherence of the so-called material creation. This nonspiritual Deity potential becomes actual here and there throughout the level of physical existences by the inexplicable intrusion of some one of his exclusive agencies upon the stage of universe action.
2006 3:1.7 Il Controllore Universale è potenzialmente presente nei circuiti della gravità dell’Isola del Paradiso in qualunque parte dell’universo, in ogni momento ed al medesimo grado, in conformità con la massa, in risposta alle esigenze fisiche di questa presenza ed a causa della natura propria di tutta la creazione, la quale induce ogni cosa ad aderire a lui ed a consistere in lui[15]. In modo simile la Prima Sorgente e Centro è potenzialmente presente nell’Assoluto Non Qualificato, depositario degli universi non creati dell’eterno futuro. Dio, in tal modo, pervade potenzialmente gli universi fisici del passato, del presente e del futuro. Egli è il fondamento primordiale della coesione della cosiddetta creazione materiale. Questo potenziale non spirituale della Deità diviene attuale qua e là in tutto il livello delle esistenze fisiche per l’intrusione inspiegabile di alcuni suoi agenti esclusivi sulla scena dell’azione universale.
1955 3:1.8 The mind presence of God is correlated with the absolute mind of the Conjoint Actor, the Infinite Spirit, but in the finite creations it is better discerned in the everywhere functioning of the cosmic mind of the Paradise Master Spirits. Just as the First Source and Center is potentially present in the mind circuits of the Conjoint Actor, so is he potentially present in the tensions of the Universal Absolute. But mind of the human order is a bestowal of the Daughters of the Conjoint Actor, the Divine Ministers of the evolving universes.
2006 3:1.8 La presenza mentale di Dio è in correlazione con la mente assoluta dell’Attore Congiunto, lo Spirito Infinito; ma nelle creazioni finite la si discerne meglio nel funzionamento della mente cosmica degli Spiriti Maestri del Paradiso in ogni luogo. Così come la Prima Sorgente e Centro è potenzialmente presente nei circuiti mentali dell’Attore Congiunto, allo stesso modo essa è potenzialmente presente nelle tensioni dell’Assoluto Universale. Ma la mente di ordine umano è un conferimento delle Figlie dell’Attore Congiunto, le Divine Ministre degli universi in evoluzione.
1955 3:1.9 The everywhere-present spirit of the Universal Father is co-ordinated with the function of the universal spirit presence of the Eternal Son and the everlasting divine potential of the Deity Absolute. But neither the spiritual activity of the Eternal Son and his Paradise Sons nor the mind bestowals of the Infinite Spirit seem to exclude the direct action of the Thought Adjusters, the indwelling fragments of God, in the hearts of his creature children.
2006 3:1.9 Lo spirito onnipresente del Padre Universale è coordinato con la funzione della presenza spirituale universale del Figlio Eterno e del potenziale divino eterno dell’Assoluto della Deità. Ma né l’attività spirituale del Figlio Eterno e dei suoi Figli del Paradiso, né il conferimento della mente da parte dello Spirito Infinito sembrano escludere l’azione diretta degli Aggiustatori di Pensiero, i frammenti interiori di Dio nel cuore dei suoi figli creature.
1955 3:1.10 Concerning God’s presence in a planet, system, constellation, or a universe, the degree of such presence in any creational unit is a measure of the degree of the evolving presence of the Supreme Being: It is determined by the en masse recognition of God and loyalty to him on the part of the vast universe organization, running down to the systems and planets themselves. Therefore it is sometimes with the hope of conserving and safeguarding these phases of God’s precious presence that, when some planets (or even systems) have plunged far into spiritual darkness, they are in a certain sense quarantined, or partially isolated from intercourse with the larger units of creation. And all this, as it operates on Urantia, is a spiritually defensive reaction of the majority of the worlds to save themselves, as far as possible, from suffering the isolating consequences of the alienating acts of a headstrong, wicked, and rebellious minority.
2006 3:1.10 Per quanto concerne la presenza di Dio in un pianeta, un sistema, una costellazione od un universo, il grado di tale presenza in ogni unità della creazione è misurato dal grado della presenza in evoluzione dell’Essere Supremo. Esso è determinato dal riconoscimento generale di Dio e dalla fedeltà a lui da parte della vasta organizzazione dell’universo, che giunge fino ai sistemi e ai pianeti stessi. Perciò è talvolta nella speranza di conservare e di salvaguardare questi stadi della presenza preziosa di Dio che, allorquando dei pianeti (o dei sistemi) sono precipitati nelle tenebre spirituali, sono in un certo senso messi in quarantena, o parzialmente isolati dai rapporti con le unità maggiori della creazione. E tutto ciò, così come avviene per Urantia, è una reazione di difesa spirituale della maggioranza dei mondi onde evitare, per quanto possibile, di subire anch’essi le conseguenze isolatrici delle azioni eversive di una minoranza ostinata, perversa e ribelle.
1955 3:1.11 While the Father parentally encircuits all his sons—all personalities—his influence in them is limited by the remoteness of their origin from the Second and the Third Persons of Deity and augmented as their destiny attainment nears such levels. The fact of God’s presence in creature minds is determined by whether or not they are indwelt by Father fragments, such as the Mystery Monitors, but his effective presence is determined by the degree of co-operation accorded these indwelling Adjusters by the minds of their sojourn.
2006 3:1.11 Mentre il Padre include paternamente nel suo circuito tutti i propri figli — tutte le personalità — la sua influenza su di essi è limitata dalla lontananza delle loro origini dalla Seconda e Terza Persona della Deità, ed aumenta via via che la realizzazione del loro destino si avvicina a tali livelli. Il fatto stesso della presenza di Dio nella mente delle creature è determinato dall’essere esse abitate o meno da frammenti del Padre, come i Monitori del Mistero; ma la sua effettiva presenza è determinata dal grado di cooperazione accordato a questi Aggiustatori residenti dalle menti nelle quali essi risiedono.
1955 3:1.12 The fluctuations of the Father’s presence are not due to the changeableness of God. The Father does not retire in seclusion because he has been slighted; his affections are not alienated because of the creature’s wrongdoing. Rather, having been endowed with the power of choice (concerning Himself), his children, in the exercise of that choice, directly determine the degree and limitations of the Father’s divine influence in their own hearts and souls. The Father has freely bestowed himself upon us without limit and without favor. He is no respecter of persons, planets, systems, or universes. In the sectors of time he confers differential honor only on the Paradise personalities of God the Sevenfold, the co-ordinate creators of the finite universes.
2006 3:1.12 Le fluttuazioni della presenza del Padre non sono dovute alla mutevolezza di Dio[16]. Il Padre non si ritira in solitudine perché gli è stato mancato di rispetto; non aliena il suo affetto a causa della trasgressione della creatura. Sono piuttosto i suoi figli che, essendo stati dotati del potere di scelta (nei suoi confronti), nell’esercizio stesso di tale scelta determinano direttamente il grado ed i limiti dell’influenza divina del Padre nel loro cuore e nella loro anima. Il Padre ha generosamente donato se stesso a noi senza limiti e senza predilezioni. Egli non fa eccezione di persone, di pianeti, di sistemi o di universi[17]. Nei settori del tempo egli conferisce onori differenziati solo alle personalità paradisiache di Dio il Settuplo, i creatori coordinati degli universi finiti.
2. GOD’S INFINITE POWER
2. IL POTERE INFINITO DI DIO
1955 3:2.1 All the universes know that “the Lord God omnipotent reigns.” The affairs of this world and other worlds are divinely supervised. “He does according to his will in the army of heaven and among the inhabitants of the earth.” It is eternally true, “there is no power but of God.”
2006 3:2.1 Tutti gli universi sanno che “l’onnipotente Signore Dio regna”[18]. Gli affari di questo mondo e di altri mondi sono divinamente sorvegliati. “Egli agisce secondo la sua volontà negli eserciti del cielo e tra gli abitanti della terra[19].” È eternamente vero che “non esiste potere se non di Dio”[20].
1955 3:2.2 Within the bounds of that which is consistent with the divine nature, it is literally true that “with God all things are possible.” The long-drawn-out evolutionary processes of peoples, planets, and universes are under the perfect control of the universe creators and administrators and unfold in accordance with the eternal purpose of the Universal Father, proceeding in harmony and order and in keeping with the all-wise plan of God. There is only one lawgiver. He upholds the worlds in space and swings the universes around the endless circle of the eternal circuit.
2006 3:2.2 Nei limiti di ciò che è coerente con la natura divina, è letteralmente vero che “con Dio tutte le cose sono possibili”[21]. Gli interminabili processi evolutivi di popoli, pianeti ed universi sono sotto il controllo perfetto dei creatori ed amministratori degli universi e si svolgono in conformità con il proposito eterno del Padre Universale, procedendo in armonia, in ordine ed in accordo con il piano infinitamente saggio di Dio. C’è un solo legislatore[22]. Egli sostiene i mondi nello spazio e fa ruotare gli universi lungo l’orbita senza fine del circuito eterno.
1955 3:2.3 Of all the divine attributes, his omnipotence, especially as it prevails in the material universe, is the best understood. Viewed as an unspiritual phenomenon, God is energy. This declaration of physical fact is predicated on the incomprehensible truth that the First Source and Center is the primal cause of the universal physical phenomena of all space. From this divine activity all physical energy and other material manifestations are derived. Light, that is, light without heat, is another of the nonspiritual manifestations of the Deities. And there is still another form of nonspiritual energy which is virtually unknown on Urantia; it is as yet unrecognized.
2006 3:2.3 Di tutti gli attributi di Dio, la sua onnipotenza, specialmente quale essa prevale negli universi materiali, è la meglio compresa. Considerato come fenomeno non spirituale, Dio è energia. Questa affermazione di un fatto fisico è basata sulla verità incomprensibile che la Prima Sorgente e Centro è la causa primordiale dei fenomeni fisici universali di tutto lo spazio. Da questa attività divina derivano tutta l’energia fisica e le altre manifestazioni materiali. La luce, cioè la luce senza calore, è un’altra delle manifestazioni non spirituali delle Deità. Ed esiste ancora un’altra forma d’energia non spirituale che è praticamente sconosciuta su Urantia; fino ad ora essa non è stata individuata.
1955 3:2.4 God controls all power; he has made “a way for the lightning”; he has ordained the circuits of all energy. He has decreed the time and manner of the manifestation of all forms of energy-matter. And all these things are held forever in his everlasting grasp—in the gravitational control centering on nether Paradise. The light and energy of the eternal God thus swing on forever around his majestic circuit, the endless but orderly procession of the starry hosts composing the universe of universes. All creation circles eternally around the Paradise-Personality center of all things and beings.
2006 3:2.4 Dio controlla ogni potere; egli ha tracciato “una via per la folgore”; ha stabilito i circuiti di tutte le energie[23]. Egli ha decretato il momento ed il modo della manifestazione di tutte le forme dell’energia-materia. E tutte queste cose sono tenute per sempre nella sua presa eterna — sotto il controllo gravitazionale incentrato nel Paradiso inferiore. La luce e l’energia del Dio eterno ruotano, quindi, per sempre sul suo maestoso circuito, la processione senza fine ma ordinata della moltitudine di stelle che compongono l’universo degli universi. Tutta la creazione circola eternamente attorno alla Personalità Paradisiaca, centro di tutte le cose e di tutti gli esseri.
1955 3:2.5 The omnipotence of the Father pertains to the everywhere dominance of the absolute level, whereon the three energies, material, mindal, and spiritual, are indistinguishable in close proximity to him—the Source of all things. Creature mind, being neither Paradise monota nor Paradise spirit, is not directly responsive to the Universal Father. God adjusts with the mind of imperfection—with Urantia mortals through the Thought Adjusters.
2006 3:2.5 L’onnipotenza del Padre concerne il predominio onnipresente del livello assoluto, dove le tre energie, materiale, mentale e spirituale sono indistinguibili in stretta vicinanza a lui — Sorgente di tutte le cose[24]. La mente delle creature, non essendo né monota del Paradiso né spirito del Paradiso, non risponde direttamente al Padre Universale. Dio fa degli aggiustamenti nella mente imperfetta — nei mortali di Urantia, tramite gli Aggiustatori di Pensiero.
1955 3:2.6 The Universal Father is not a transient force, a shifting power, or a fluctuating energy. The power and wisdom of the Father are wholly adequate to cope with any and all universe exigencies. As the emergencies of human experience arise, he has foreseen them all, and therefore he does not react to the affairs of the universe in a detached way but rather in accordance with the dictates of eternal wisdom and in consonance with the mandates of infinite judgment. Regardless of appearances, the power of God is not functioning in the universe as a blind force.
2006 3:2.6 Il Padre Universale non è né una forza transitoria, né un potere mutevole, né un’energia fluttuante. Il potere e la saggezza del Padre sono perfettamente adeguati per far fronte a tutte le esigenze dell’universo. Quando si presentano nell’esperienza umana delle circostanze inattese, egli le ha tutte previste, e perciò non reagisce ai problemi dell’universo in maniera distaccata, ma piuttosto in armonia con i dettami della saggezza eterna ed in consonanza con i comandamenti del giudizio infinito. Contrariamente alle apparenze, il potere di Dio non opera nell’universo come una forza cieca.
1955 3:2.7 Situations do arise in which it appears that emergency rulings have been made, that natural laws have been suspended, that misadaptations have been recognized, and that an effort is being made to rectify the situation; but such is not the case. Such concepts of God have their origin in the limited range of your viewpoint, in the finiteness of your comprehension, and in the circumscribed scope of your survey; such misunderstanding of God is due to the profound ignorance you enjoy regarding the existence of the higher laws of the realm, the magnitude of the Father’s character, the infinity of his attributes, and the fact of his free-willness.
2006 3:2.7 Si presentano situazioni nelle quali sembra che siano stati adottati dei provvedimenti d’emergenza, che siano state sospese delle leggi naturali, che siano state riconosciute delle difficoltà di adattamento e che sia in corso uno sforzo per rettificare la situazione, ma non è così. Questi concetti riguardanti Dio hanno origine dal limitato orizzonte del vostro punto di vista, dal carattere finito della vostra comprensione e dal campo circoscritto della vostra veduta d’insieme. Tale errata comprensione di Dio è dovuta alla vostra profonda ignoranza circa l’esistenza delle leggi superiori del regno, della grandezza del carattere del Padre, dell’infinità dei suoi attributi e della realtà del suo libero arbitrio.
1955 3:2.8 The planetary creatures of God’s spirit indwelling, scattered hither and yon throughout the universes of space, are so nearly infinite in number and order, their intellects are so diverse, their minds are so limited and sometimes so gross, their vision is so curtailed and localized, that it is almost impossible to formulate generalizations of law adequately expressive of the Father’s infinite attributes and at the same time to any degree comprehensible to these created intelligences. Therefore, to you the creature, many of the acts of the all-powerful Creator seem to be arbitrary, detached, and not infrequently heartless and cruel. But again I assure you that this is not true. God’s doings are all purposeful, intelligent, wise, kind, and eternally considerate of the best good, not always of an individual being, an individual race, an individual planet, or even an individual universe; but they are for the welfare and best good of all concerned, from the lowest to the highest. In the epochs of time the welfare of the part may sometimes appear to differ from the welfare of the whole; in the circle of eternity such apparent differences are nonexistent.
2006 3:2.8 Le creature planetarie abitate dallo spirito di Dio, sparse qua e là negli universi dello spazio, sono talmente vicine ad essere infinite di numero e d’ordine, i loro intelletti sono così diversi, le loro menti sono così limitate e talvolta così grossolane, la loro visione è così ristretta e localizzata, che è quasi impossibile formulare leggi generali che esprimano adeguatamente gli attributi infiniti del Padre e che siano allo stesso tempo un po’ comprensibili per queste intelligenze create. Per questo, a voi creature, molti atti del Creatore onnipotente sembrano essere arbitrari, distaccati, e non raramente impietosi e crudeli. Ma vi assicuro ancora una volta che ciò non corrisponde al vero. Le azioni di Dio sono tutte finalizzate, intelligenti, sagge, benevole ed eternamente rispettose del bene più grande, non sempre di un singolo essere, di una singola razza o di un singolo pianeta, od anche di un singolo universo, ma sono fatte per la prosperità ed il maggiore bene di tutti coloro che ne sono interessati, dai più umili ai più elevati. Nelle epoche del tempo il benessere di una parte può talvolta sembrar differire dal benessere dell’insieme; nel cerchio dell’eternità tali apparenti differenze non esistono.
1955 3:2.9 We are all a part of the family of God, and we must therefore sometimes share in the family discipline. Many of the acts of God which so disturb and confuse us are the result of the decisions and final rulings of all-wisdom, empowering the Conjoint Actor to execute the choosing of the infallible will of the infinite mind, to enforce the decisions of the personality of perfection, whose survey, vision, and solicitude embrace the highest and eternal welfare of all his vast and far-flung creation.
2006 3:2.9 Noi facciamo tutti parte della famiglia di Dio e dobbiamo quindi partecipare qualche volta alla disciplina della famiglia[25]. Molte delle azioni di Dio che tanto ci turbano e ci confondono sono il risultato delle decisioni e delle disposizioni finali della saggezza infinita, che permettono all’Attore Congiunto di dare esecuzione alle scelte della volontà infallibile della mente infinita, d’imporre le decisioni della personalità perfetta, la cui valutazione, visione e sollecitudine abbracciano il benessere più alto ed eterno di tutta la sua immensa creazione.
1955 3:2.10 Thus it is that your detached, sectional, finite, gross, and highly materialistic viewpoint and the limitations inherent in the nature of your being constitute such a handicap that you are unable to see, comprehend, or know the wisdom and kindness of many of the divine acts which to you seem fraught with such crushing cruelty, and which seem to be characterized by such utter indifference to the comfort and welfare, to the planetary happiness and personal prosperity, of your fellow creatures. It is because of the limits of human vision, it is because of your circumscribed understanding and finite comprehension, that you misunderstand the motives, and pervert the purposes, of God. But many things occur on the evolutionary worlds which are not the personal doings of the Universal Father.
2006 3:2.10 Di conseguenza, il vostro punto di vista isolato, di parte, finito, grossolano ed estremamente materialista, ed i limiti insiti nella natura del vostro essere, costituiscono ostacoli tali da impedirvi di vedere, di comprendere o di conoscere la saggezza e la benevolenza di molti degli atti divini che vi paiono così pieni di crudeltà opprimente e che sembrano essere caratterizzati da tanta completa indifferenza per il conforto ed il benessere, per la felicità planetaria e la prosperità personale, dei vostri simili. È a causa dei limiti della visione umana, del vostro intelletto circoscritto e della vostra comprensione finita, che voi fraintendete i motivi e travisate i propositi di Dio. Ma sui mondi in evoluzione avvengono molte cose che non sono opera personale del Padre Universale.
1955 3:2.11 The divine omnipotence is perfectly co-ordinated with the other attributes of the personality of God. The power of God is, ordinarily, only limited in its universe spiritual manifestation by three conditions or situations:
2006 3:2.11 L’onnipotenza divina è perfettamente coordinata con gli altri attributi della personalità di Dio. Il potere di Dio è ordinariamente limitato, nelle sue manifestazioni spirituali nell’universo, soltanto da tre condizioni o situazioni:
1955 3:2.12 1. By the nature of God, especially by his infinite love, by truth, beauty, and goodness.
2006 3:2.12 1. Dalla natura di Dio, specialmente dal suo amore infinito, dalla verità, dalla bellezza e dalla bontà.
1955 3:2.13 2. By the will of God, by his mercy ministry and fatherly relationship with the personalities of the universe.
2006 3:2.13 2. Dalla volontà di Dio, dal suo ministero di misericordia e dalle sue relazioni paterne con le personalità dell’universo.
1955 3:2.14 3. By the law of God, by the righteousness and justice of the eternal Paradise Trinity.
2006 3:2.14 3. Dalla legge di Dio, dalla rettitudine e dalla giustizia della Trinità eterna del Paradiso.
1955 3:2.15 God is unlimited in power, divine in nature, final in will, infinite in attributes, eternal in wisdom, and absolute in reality. But all these characteristics of the Universal Father are unified in Deity and universally expressed in the Paradise Trinity and in the divine Sons of the Trinity. Otherwise, outside of Paradise and the central universe of Havona, everything pertaining to God is limited by the evolutionary presence of the Supreme, conditioned by the eventuating presence of the Ultimate, and co-ordinated by the three existential Absolutes—Deity, Universal, and Unqualified. And God’s presence is thus limited because such is the will of God.
2006 3:2.15 Dio è illimitato in potere, divino nella sua natura, finale in volontà, infinito negli attributi, eterno in saggezza ed assoluto nella sua realtà. Ma tutte queste caratteristiche del Padre Universale sono unificate nella Deità ed universalmente espresse nella Trinità del Paradiso e nei Figli divini della Trinità. Diversamente, fuori del Paradiso e dell’universo centrale di Havona, tutto ciò che concerne Dio è limitato dalla presenza evoluzionaria del Supremo, condizionato dalla presenza eventuantesi dell’Ultimo e coordinato dai tre Assoluti esistenziali — della Deità, Universale e Non Qualificato. E la presenza di Dio è limitata in questo modo perché tale è la volontà di Dio.
3. GOD’S UNIVERSAL KNOWLEDGE
3. LA CONOSCENZA UNIVERSALE DI DIO
1955 3:3.1 “God knows all things.” The divine mind is conscious of, and conversant with, the thought of all creation. His knowledge of events is universal and perfect. The divine entities going out from him are a part of him; he who “balances the clouds” is also “perfect in knowledge.” “The eyes of the Lord are in every place.” Said your great teacher of the insignificant sparrow, “One of them shall not fall to the ground without my Father’s knowledge,” and also, “The very hairs of your head are numbered.” “He tells the number of the stars; he calls them all by their names.”
2006 3:3.1 “Dio conosce tutte le cose[26].” La mente divina ha coscienza dei pensieri di tutta la creazione ed ha familiarità con essi. La sua conoscenza degli avvenimenti è universale e perfetta. Le entità divine che escono da lui sono parte di lui; colui che “tiene in equilibrio le nuvole” è anche “perfetto in conoscenza”[27][28]. “Gli occhi del Signore sono in ogni luogo[29].” Il vostro grande maestro disse degli insignificanti passeri: “Nessuno di loro cadrà al suolo senza che mio Padre lo sappia”, ed anche: “Finanche i capelli della vostra testa sono contati[30][31].” “Egli conta il numero delle stelle e le chiama tutte con il loro nome[32].”
1955 3:3.2 The Universal Father is the only personality in all the universe who does actually know the number of the stars and planets of space. All the worlds of every universe are constantly within the consciousness of God. He also says: “I have surely seen the affliction of my people, I have heard their cry, and I know their sorrows.” For “the Lord looks from heaven; he beholds all the sons of men; from the place of his habitation he looks upon all the inhabitants of the earth.” Every creature child may truly say: “He knows the way I take, and when he has tried me, I shall come forth as gold.” “God knows our downsittings and our uprisings; he understands our thoughts afar off and is acquainted with all our ways.” “All things are naked and open to the eyes of him with whom we have to do.” And it should be a real comfort to every human being to understand that “he knows your frame; he remembers that you are dust.” Jesus, speaking of the living God, said, “Your Father knows what you have need of even before you ask him.”
2006 3:3.2 Il Padre Universale è la sola personalità in tutto l’universo che conosce effettivamente il numero delle stelle e dei pianeti dello spazio. Dio ha costantemente coscienza di tutti i mondi di ciascun universo. Egli dice anche: “Ho visto certamente l’afflizione del mio popolo, ho udito le sue invocazioni e conosco le sue sofferenze[33].” Perché “il Signore osserva dal cielo, vede tutti i figli degli uomini e dal luogo della sua dimora guarda tutti gli abitanti della terra”[34]. Ogni figlio creatura può dire in verità: “Egli conosce la via che prendo, e quando mi avrà messo alla prova io risulterò come l’oro[35].” “Dio conosce i nostri regressi ed i nostri progressi, capisce i nostri pensieri da lontano ed è al corrente di tutte le nostre vie[36].” “Tutte le cose sono evidenti ed aperte agli occhi di colui con il quale abbiamo a che fare[37].” E dovrebbe essere un vero conforto per ogni essere umano comprendere che “egli conosce il vostro corpo fisico, e ricorda che voi siete polvere”[38]. Parlando del Dio vivente, Gesù disse: “Vostro Padre conosce ciò di cui avete bisogno prima ancora che voi glielo chiediate[39].”
1955 3:3.3 God is possessed of unlimited power to know all things; his consciousness is universal. His personal circuit encompasses all personalities, and his knowledge of even the lowly creatures is supplemented indirectly through the descending series of divine Sons and directly through the indwelling Thought Adjusters. And furthermore, the Infinite Spirit is all the time everywhere present.
2006 3:3.3 Dio possiede il potere illimitato di conoscere tutte le cose; la sua consapevolezza è universale. Il suo circuito personale abbraccia tutte le personalità, e la sua conoscenza, anche delle creature inferiori, è indirettamente completata tramite la serie discendente di Figli divini e direttamente tramite gli Aggiustatori di Pensiero interiori. Inoltre, lo Spirito Infinito è costantemente presente ovunque.
1955 3:3.4 We are not wholly certain as to whether or not God chooses to foreknow events of sin. But even if God should foreknow the freewill acts of his children, such foreknowledge does not in the least abrogate their freedom. One thing is certain: God is never subjected to surprise.
2006 3:3.4 Noi non sappiamo con assoluta certezza se Dio scelga o meno di conoscere in anticipo i casi di peccato. Ma anche se Dio conoscesse in anticipo gli atti liberamente compiuti dei suoi figli, tale preconoscenza non abrogherebbe affatto la loro libertà. Una cosa è certa: Dio non è mai soggetto a sorprese.
1955 3:3.5 Omnipotence does not imply the power to do the nondoable, the ungodlike act. Neither does omniscience imply the knowing of the unknowable. But such statements can hardly be made comprehensible to the finite mind. The creature can hardly understand the range and limitations of the will of the Creator.
2006 3:3.5 L’onnipotenza non implica il potere di fare l’infattibile, azioni non divine; né l’onniscienza implica la conoscenza dell’inconoscibile. Ma tali asserzioni possono difficilmente essere comprese dalla mente finita. La creatura può difficilmente capire la portata ed i limiti della volontà del Creatore.
4. GOD’S LIMITLESSNESS
4. L’ILLIMITATEZZA DI DIO
1955 3:4.1 The successive bestowal of himself upon the universes as they are brought into being in no wise lessens the potential of power or the store of wisdom as they continue to reside and repose in the central personality of Deity. In potential of force, wisdom, and love, the Father has never lessened aught of his possession nor become divested of any attribute of his glorious personality as the result of the unstinted bestowal of himself upon the Paradise Sons, upon his subordinate creations, and upon the manifold creatures thereof.
2006 3:4.1 I successivi conferimenti di se stesso agli universi, via via che questi sono portati all’esistenza, non diminuiscono in alcun modo il potenziale di potere o la riserva di saggezza che continuano a risiedere ed a riposare nella personalità centrale della Deità. In potenziale di forza, di saggezza e d’amore, il Padre non ha mai perduto alcunché di quanto possiede, né è stato privato di un qualunque attributo della sua gloriosa personalità per il fatto di essersi conferito illimitatamente ai Figli Paradisiaci, alle sue creazioni subordinate e alle molteplici creature di queste.
1955 3:4.2 The creation of every new universe calls for a new adjustment of gravity; but even if creation should continue indefinitely, eternally, even to infinity, so that eventually the material creation would exist without limitations, still the power of control and co-ordination reposing in the Isle of Paradise would be found equal to, and adequate for, the mastery, control, and co-ordination of such an infinite universe. And subsequent to this bestowal of limitless force and power upon a boundless universe, the Infinite would still be surcharged with the same degree of force and energy; the Unqualified Absolute would still be undiminished; God would still possess the same infinite potential, just as if force, energy, and power had never been poured forth for the endowment of universe upon universe.
2006 3:4.2 La creazione di ogni nuovo universo richiede un nuovo aggiustamento della gravità. Ma anche se la creazione dovesse continuare indefinitamente, eternamente e addirittura sino all’infinità, al punto che la creazione materiale alla fine esisterebbe senza limiti, si costaterebbe che il potere di controllo e di coordinazione esistente nell’Isola del Paradiso resterebbe ancora sufficiente ed adeguato per il dominio, il controllo e la coordinazione di un tale universo infinito. E dopo questo conferimento di forza e di potere illimitati ad un universo senza confini, l’Infinito sarebbe ancora sovraccarico dello stesso grado di forza ed energia. L’Assoluto Non Qualificato sarebbe ancora intatto; Dio possederebbe ancora lo stesso potenziale infinito, esattamente come se forza, energia e potere non fossero mai stati riversati in dotazione ad un universo dopo l’altro.
1955 3:4.3 And so with wisdom: The fact that mind is so freely distributed to the thinking of the realms in no wise impoverishes the central source of divine wisdom. As the universes multiply, and beings of the realms increase in number to the limits of comprehension, if mind continues without end to be bestowed upon these beings of high and low estate, still will God’s central personality continue to embrace the same eternal, infinite, and all-wise mind.
2006 3:4.3 Altrettanto avviene per la saggezza: il fatto che la mente sia così largamente distribuita agli esseri pensanti dei regni non impoverisce in alcun modo la sorgente centrale della saggezza divina. A mano a mano che gli universi si moltiplicano e che gli esseri dei regni aumentano di numero fino ai limiti del comprensibile, e sebbene la mente continui senza fine ad essere donata a questi esseri d’ordine superiore ed inferiore, la personalità centrale di Dio continuerà ancora ad inglobare la stessa mente eterna, infinita e perfettamente saggia[40].
1955 3:4.4 The fact that he sends forth spirit messengers from himself to indwell the men and women of your world and other worlds in no wise lessens his ability to function as a divine and all-powerful spirit personality; and there is absolutely no limit to the extent or number of such spirit Monitors which he can and may send out. This giving of himself to his creatures creates a boundless, almost inconceivable future possibility of progressive and successive existences for these divinely endowed mortals. And this prodigal distribution of himself as these ministering spirit entities in no manner diminishes the wisdom and perfection of truth and knowledge which repose in the person of the all-wise, all-knowing, and all-powerful Father.
2006 3:4.4 Il fatto che egli emetta da se stesso dei messaggeri spirituali affinché dimorino negli uomini e nelle donne del vostro mondo e di altri mondi, non diminuisce in nulla la sua capacità di operare come una personalità spirituale divina ed onnipotente. Non c’è assolutamente alcun limite all’estensione o al numero di tali Monitori spirituali che egli può inviare. Questo dono di se stesso alle sue creature genera, per questi mortali divinamente dotati, una possibilità futura sconfinata, quasi inconcepibile, di esistenze successive e progressive. E tale prodiga distribuzione di se stesso, sotto forma di queste entità spirituali tutelari, non diminuisce in alcun modo la saggezza e la perfezione della verità e della conoscenza che riposano nella persona del Padre onnisciente, onnipotente ed infinitamente saggio.
1955 3:4.5 To the mortals of time there is a future, but God inhabits eternity. Even though I hail from near the very abiding place of Deity, I cannot presume to speak with perfection of understanding concerning the infinity of many of the divine attributes. Infinity of mind alone can fully comprehend infinity of existence and eternity of action.
2006 3:4.5 Per i mortali del tempo c’è un futuro, ma Dio abita l’eternità[41]. Sebbene io provenga dalle vicinanze del luogo stesso in cui dimora la Deità, non posso pretendere di parlare con perfetta comprensione dell’infinità di molti degli attributi divini. Solo l’infinità della mente può comprendere pienamente l’infinità d’esistenza e l’eternità d’azione.
1955 3:4.6 Mortal man cannot possibly know the infinitude of the heavenly Father. Finite mind cannot think through such an absolute truth or fact. But this same finite human being can actually feel—literally experience—the full and undiminished impact of such an infinite Father’s LOVE. Such a love can be truly experienced, albeit while quality of experience is unlimited, quantity of such an experience is strictly limited by the human capacity for spiritual receptivity and by the associated capacity to love the Father in return.
2006 3:4.6 L’uomo mortale non ha possibilità di conoscere l’infinità del Padre celeste. La mente finita non può concepire un fatto od una verità assoluti. Ma questo stesso essere umano finito può effettivamente sentire — letteralmente provare — il pieno impatto non affievolito di questo AMORE infinito del Padre. Si può veramente fare l’esperienza di un tale amore, ma mentre la qualità di questa esperienza è illimitata, la quantità è strettamente limitata dalla capacità umana di ricettività spirituale e dall’associata capacità di amare il Padre in contraccambio.
1955 3:4.7 Finite appreciation of infinite qualities far transcends the logically limited capacities of the creature because of the fact that mortal man is made in the image of God—there lives within him a fragment of infinity. Therefore man’s nearest and dearest approach to God is by and through love, for God is love. And all of such a unique relationship is an actual experience in cosmic sociology, the Creator-creature relationship—the Father-child affection.
2006 3:4.7 L’apprezzamento finito delle qualità infinite trascende di gran lunga le capacità logicamente limitate della creatura per il fatto che l’uomo mortale è creato ad immagine di Dio — che vive in lui un frammento dell’infinità[42]. L’approccio più prossimo ed affettuoso dell’uomo a Dio avviene dunque attraverso l’amore, perché Dio è amore[43]. E tutta questa relazione straordinaria è una reale esperienza di sociologia cosmica, la relazione tra Creatore e creatura — l’affetto tra Padre e figlio.
5. THE FATHER’S SUPREME RULE
5. IL GOVERNO SUPREMO DEL PADRE
1955 3:5.1 In his contact with the post-Havona creations, the Universal Father does not exercise his infinite power and final authority by direct transmittal but rather through his Sons and their subordinate personalities. And God does all this of his own free will. Any and all powers delegated, if occasion should arise, if it should become the choice of the divine mind, could be exercised direct; but, as a rule, such action only takes place as a result of the failure of the delegated personality to fulfill the divine trust. At such times and in the face of such default and within the limits of the reservation of divine power and potential, the Father does act independently and in accordance with the mandates of his own choice; and that choice is always one of unfailing perfection and infinite wisdom.
2006 3:5.1 Nei suoi contatti con le creazioni posteriori ad Havona, il Padre Universale non esercita il suo potere infinito e la sua autorità finale per trasmissione diretta, ma piuttosto tramite i suoi Figli e le personalità loro subordinate. E Dio fa tutto questo di sua volontà. Se si presentasse l’occasione e se la mente divina scegliesse di farlo, ogni potere delegato potrebbe essere esercitato direttamente. Ma, di regola, tale azione avviene soltanto come conseguenza del fallimento della personalità delegata ad eseguire l’incarico divino. In queste circostanze e di fronte a tali inadempienze, entro i limiti di riserbo del potere e del potenziale divini, il Padre agisce in modo indipendente ed in conformità con i comandamenti da lui stesso scelti, e tale scelta è sempre di una perfezione infallibile e di una saggezza infinita.
1955 3:5.2 The Father rules through his Sons; on down through the universe organization there is an unbroken chain of rulers ending with the Planetary Princes, who direct the destinies of the evolutionary spheres of the Father’s vast domains. It is no mere poetic expression that exclaims: “The earth is the Lord’s and the fullness thereof.” “He removes kings and sets up kings.” “The Most Highs rule in the kingdoms of men.”
2006 3:5.2 Il Padre governa tramite i suoi Figli. Scorrendo verso il basso l’organizzazione universale si trova una catena ininterrotta di governatori che termina con i Principi Planetari, i quali dirigono i destini delle sfere evoluzionarie degli immensi domini del Padre[44]. Non è una mera espressione poetica quella che afferma: “La terra appartiene al Signore in tutta la sua pienezza[45].” “Egli destituisce i re ed elegge i re[46].” “Gli Altissimi governano nei regni degli uomini.”
1955 3:5.3 In the affairs of men’s hearts the Universal Father may not always have his way; but in the conduct and destiny of a planet the divine plan prevails; the eternal purpose of wisdom and love triumphs.
2006 3:5.3 Nelle vicende che riguardano il cuore degli uomini il Padre Universale può non ottenere sempre ciò che vuole; ma nella condotta e nel destino di un pianeta prevale il piano divino, trionfa il proposito eterno della saggezza e dell’amore.
1955 3:5.4 Said Jesus: “My Father, who gave them to me, is greater than all; and no one is able to pluck them out of my Father’s hand.” As you glimpse the manifold workings and view the staggering immensity of God’s well-nigh limitless creation, you may falter in your concept of his primacy, but you should not fail to accept him as securely and everlastingly enthroned at the Paradise center of all things and as the beneficent Father of all intelligent beings. There is but “one God and Father of all, who is above all and in all,” “and he is before all things, and in him all things consist.”
2006 3:5.4 Gesù disse: “Mio Padre, che me li ha dati, è più grande di tutti, e nessuno può strapparli dalla mano di mio Padre[47].” Quando gettate uno sguardo sulle molteplici opere di Dio e contemplate la stupefacente immensità della sua creazione quasi illimitata, potreste esitare nella vostra concezione del suo primato, ma non dovreste mancare di accettarlo come sicuramente e perpetuamente insediato al centro di tutte le cose in Paradiso e come Padre benevolo di tutti gli esseri intelligenti. Non c’è che “un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutto ed in tutto”, “ed egli esiste prima di tutte le cose, e tutte le cose consistono in lui”[48].
1955 3:5.5 The uncertainties of life and the vicissitudes of existence do not in any manner contradict the concept of the universal sovereignty of God. All evolutionary creature life is beset by certain inevitabilities. Consider the following:
2006 3:5.5 Le incertezze della vita e le vicissitudini dell’esistenza non contraddicono in alcun modo il concetto della sovranità universale di Dio. Tutta la vita della creatura evoluzionaria è punteggiata da certe inevitabilità. Prendiamo in considerazione le seguenti:
1955 3:5.6 1. Is courage—strength of character—desirable? Then must man be reared in an environment which necessitates grappling with hardships and reacting to disappointments.
2006 3:5.6 1. Il coraggio — la forza di carattere — è desiderabile? Allora l’uomo deve essere allevato in un ambiente che richieda di affrontare delle avversità e di reagire alle delusioni.
1955 3:5.7 2. Is altruism—service of one’s fellows—desirable? Then must life experience provide for encountering situations of social inequality.
2006 3:5.7 2. L’altruismo — servire i propri simili — è desiderabile? Allora l’esperienza della vita deve fornirci l’incontro con situazioni di disuguaglianza sociale.
1955 3:5.8 3. Is hope—the grandeur of trust—desirable? Then human existence must constantly be confronted with insecurities and recurrent uncertainties.
2006 3:5.8 3. La speranza — la grandezza della fiducia — è desiderabile? Allora l’esistenza umana deve essere costantemente confrontata con insicurezze e ricorrenti incertezze.
1955 3:5.9 4. Is faith—the supreme assertion of human thought—desirable? Then must the mind of man find itself in that troublesome predicament where it ever knows less than it can believe.
2006 3:5.9 4. La fede — l’affermazione suprema del pensiero umano — è desiderabile? Allora la mente dell’uomo deve trovarsi nella spiacevole situazione di saperne sempre meno di quanto può credere.
1955 3:5.10 5. Is the love of truth and the willingness to go wherever it leads, desirable? Then must man grow up in a world where error is present and falsehood always possible.
2006 3:5.10 5. L’amore per la verità e la disponibilità a seguirla ovunque porti, è desiderabile? Allora l’uomo deve crescere in un mondo in cui l’errore è presente e la falsità è sempre possibile.
1955 3:5.11 6. Is idealism—the approaching concept of the divine—desirable? Then must man struggle in an environment of relative goodness and beauty, surroundings stimulative of the irrepressible reach for better things.
2006 3:5.11 6. L’idealismo — il concetto di approccio al divino — è desiderabile? Allora l’uomo deve lottare in un ambiente di bontà e di bellezza relative, in un ambiente che stimoli la tendenza irreprimibile verso cose migliori.
1955 3:5.12 7. Is loyalty—devotion to highest duty—desirable? Then must man carry on amid the possibilities of betrayal and desertion. The valor of devotion to duty consists in the implied danger of default.
2006 3:5.12 7. La lealtà — la devozione al dovere superiore — è desiderabile? Allora l’uomo deve procedere in mezzo a possibilità di tradimento e di diserzione. Il valore della devozione al dovere consiste nell’implicito pericolo di fallimento.
1955 3:5.13 8. Is unselfishness—the spirit of self-forgetfulness—desirable? Then must mortal man live face to face with the incessant clamoring of an inescapable self for recognition and honor. Man could not dynamically choose the divine life if there were no self-life to forsake. Man could never lay saving hold on righteousness if there were no potential evil to exalt and differentiate the good by contrast.
2006 3:5.13 8. Il disinteresse — lo spirito della dimenticanza di sé — è desiderabile? Allora l’uomo mortale deve vivere faccia a faccia con l’incessante rivendicazione di un ego che pretende inevitabilmente riconoscimenti ed onori. L’uomo non potrebbe scegliere dinamicamente la vita divina se non ci fosse una vita egoistica da abbandonare. L’uomo non punterebbe mai sulla rettitudine come sostegno salvifico se non vi fosse il male potenziale ad esaltare e differenziare il bene per contrasto.
1955 3:5.14 9. Is pleasure—the satisfaction of happiness—desirable? Then must man live in a world where the alternative of pain and the likelihood of suffering are ever-present experiential possibilities.
2006 3:5.14 9. Il piacere — la soddisfazione della felicità — è desiderabile? Allora l’uomo deve vivere in un mondo in cui l’alternativa del dolore e la probabilità della sofferenza siano possibilità esperienziali sempre presenti.
1955 3:5.15 Throughout the universe, every unit is regarded as a part of the whole. Survival of the part is dependent on co-operation with the plan and purpose of the whole, the wholehearted desire and perfect willingness to do the Father’s divine will. The only evolutionary world without error (the possibility of unwise judgment) would be a world without free intelligence. In the Havona universe there are a billion perfect worlds with their perfect inhabitants, but evolving man must be fallible if he is to be free. Free and inexperienced intelligence cannot possibly at first be uniformly wise. The possibility of mistaken judgment (evil) becomes sin only when the human will consciously endorses and knowingly embraces a deliberate immoral judgment.
2006 3:5.15 In tutto l’universo ogni unità è considerata come una parte del tutto[49]. La sopravvivenza della parte dipende dalla cooperazione con il piano e lo scopo del tutto, dal desiderio sincero e dal perfetto consenso di fare la volontà divina del Padre. Un mondo evoluzionario senza errore (senza la possibilità di un giudizio poco saggio) sarebbe un mondo senza intelligenza libera. Nell’universo di Havona vi è un miliardo di mondi perfetti con i loro abitanti perfetti, ma l’uomo in evoluzione deve essere fallibile se deve essere libero. È impossibile che un’intelligenza libera e senza esperienza sia a priori uniformemente saggia. La possibilità di un giudizio errato (il male) diventa peccato solo quando la volontà umana approva coscientemente ed accetta intenzionalmente un giudizio immorale deliberato.
1955 3:5.16 The full appreciation of truth, beauty, and goodness is inherent in the perfection of the divine universe. The inhabitants of the Havona worlds do not require the potential of relative value levels as a choice stimulus; such perfect beings are able to identify and choose the good in the absence of all contrastive and thought-compelling moral situations. But all such perfect beings are, in moral nature and spiritual status, what they are by virtue of the fact of existence. They have experientially earned advancement only within their inherent status. Mortal man earns even his status as an ascension candidate by his own faith and hope. Everything divine which the human mind grasps and the human soul acquires is an experiential attainment; it is a reality of personal experience and is therefore a unique possession in contrast to the inherent goodness and righteousness of the inerrant personalities of Havona.
2006 3:5.16 Il pieno apprezzamento della verità, della bellezza e della bontà è insito nella perfezione dell’universo divino. Gli abitanti dei mondi di Havona non hanno bisogno del potenziale dei livelli di valore relativo per stimolare le loro scelte. Questi esseri perfetti sono in grado d’identificare e di scegliere il bene in assenza di ogni situazione morale di contrasto e che obblighi a riflettere. Ma tutti questi esseri perfetti sono quello che sono, quanto a natura morale ed a status spirituale, in virtù del fatto della loro esistenza. Essi si sono guadagnati l’avanzamento per esperienza solo nell’ambito del loro status innato. L’uomo mortale invece si guadagna il proprio status di candidato all’ascensione per mezzo della propria fede e della propria speranza. Ogni cosa divina che la mente umana afferra e che l’anima umana acquisisce è un risultato dell’esperienza; è una realtà dell’esperienza personale ed è quindi un possesso unico, contrariamente alla bontà e alla rettitudine innate delle personalità infallibili di Havona.
1955 3:5.17 The creatures of Havona are naturally brave, but they are not courageous in the human sense. They are innately kind and considerate, but hardly altruistic in the human way. They are expectant of a pleasant future, but not hopeful in the exquisite manner of the trusting mortal of the uncertain evolutionary spheres. They have faith in the stability of the universe, but they are utter strangers to that saving faith whereby mortal man climbs from the status of an animal up to the portals of Paradise. They love the truth, but they know nothing of its soul-saving qualities. They are idealists, but they were born that way; they are wholly ignorant of the ecstasy of becoming such by exhilarating choice. They are loyal, but they have never experienced the thrill of wholehearted and intelligent devotion to duty in the face of temptation to default. They are unselfish, but they never gained such levels of experience by the magnificent conquest of a belligerent self. They enjoy pleasure, but they do not comprehend the sweetness of the pleasure escape from the pain potential.
2006 3:5.17 Le creature di Havona sono per natura coraggiose, ma non lo sono nel senso umano. Esse sono congenitamente buone e premurose, ma non sono altruiste nel modo umano. Si aspettano un futuro gradevole, ma non pieno di speranza alla maniera intensa del mortale fiducioso delle incerte sfere evoluzionarie. Hanno fede nella stabilità dell’universo, ma sono del tutto estranee a quella fede salvifica per mezzo della quale l’uomo mortale si eleva dalla condizione di animale fino alle porte del Paradiso. Amano la verità, ma non conoscono nulla delle sue qualità salvatrici dell’anima. Sono idealiste, ma sono nate così; esse ignorano totalmente l’estasi di diventare tali grazie a scelte esaltanti. Sono leali, ma non hanno mai sperimentato l’emozione della devozione sincera ed intelligente al dovere di fronte alla tentazione della trasgressione. Sono disinteressate, ma non hanno mai raggiunto tali livelli di esperienza mediante la splendida vittoria su un ego belligerante. Provano piacere, ma non comprendono la dolcezza del piacevole sfuggire alla sofferenza potenziale.
6. THE FATHER’S PRIMACY
6. IL PRIMATO DEL PADRE
1955 3:6.1 With divine selflessness, consummate generosity, the Universal Father relinquishes authority and delegates power, but he is still primal; his hand is on the mighty lever of the circumstances of the universal realms; he has reserved all final decisions and unerringly wields the all-powerful veto scepter of his eternal purpose with unchallengeable authority over the welfare and destiny of the outstretched, whirling, and ever-circling creation.
2006 3:6.1 Con altruismo divino, con generosità totale, il Padre Universale cede autorità e delega potere, ma rimane primario. La sua mano è posta sulla potente leva delle circostanze dei regni universali. Egli si è riservato tutte le decisioni finali e maneggia in modo infallibile l’onnipotente scettro del veto del suo proposito eterno con autorità indiscutibile sul benessere e il destino dell’immensa creazione che ruota su orbite perenni.
1955 3:6.2 The sovereignty of God is unlimited; it is the fundamental fact of all creation. The universe was not inevitable. The universe is not an accident, neither is it self-existent. The universe is a work of creation and is therefore wholly subject to the will of the Creator. The will of God is divine truth, living love; therefore are the perfecting creations of the evolutionary universes characterized by goodness—nearness to divinity; by potential evil—remoteness from divinity.
2006 3:6.2 La sovranità di Dio è illimitata; essa è il fatto fondamentale di tutta la creazione. L’universo non era inevitabile. L’universo non è un accidente, né è autoesistente. L’universo è un’opera di creazione ed è quindi interamente subordinato alla volontà del Creatore. La volontà di Dio è verità divina, amore vivente; perciò le creazioni in corso di perfezionamento degli universi evoluzionari sono caratterizzate dalla bontà — la prossimità alla divinità; e dal male potenziale — la lontananza dalla divinità.
1955 3:6.3 All religious philosophy, sooner or later, arrives at the concept of unified universe rule, of one God. Universe causes cannot be lower than universe effects. The source of the streams of universe life and of the cosmic mind must be above the levels of their manifestation. The human mind cannot be consistently explained in terms of the lower orders of existence. Man’s mind can be truly comprehended only by recognizing the reality of higher orders of thought and purposive will. Man as a moral being is inexplicable unless the reality of the Universal Father is acknowledged.
2006 3:6.3 Tutte le filosofie religiose arrivano presto o tardi al concetto di un governo universale unificato, di un solo Dio. Le cause universali non possono essere inferiori agli effetti universali. La sorgente delle correnti della vita universale e della mente cosmica deve essere al di sopra dei livelli della loro manifestazione. La mente umana non può essere coerentemente spiegata in termini di ordini d’esistenza inferiori. La mente dell’uomo può essere veramente compresa solo riconoscendo la realtà di ordini più elevati di pensiero e di volontà avente un fine. L’uomo, in quanto essere morale, non è spiegabile se non si riconosce la realtà del Padre Universale.
1955 3:6.4 The mechanistic philosopher professes to reject the idea of a universal and sovereign will, the very sovereign will whose activity in the elaboration of universe laws he so deeply reverences. What unintended homage the mechanist pays the law-Creator when he conceives such laws to be self-acting and self-explanatory!
2006 3:6.4 Il filosofo meccanicista professa di respingere l’idea di una volontà universale e sovrana, la stessa volontà sovrana la cui attività nell’elaborazione delle leggi universali egli riverisce così profondamente. Quale omaggio involontario il meccanicista rende al Creatore delle leggi quando concepisce che tali leggi agiscono e si spiegano da se stesse!
1955 3:6.5 It is a great blunder to humanize God, except in the concept of the indwelling Thought Adjuster, but even that is not so stupid as completely to mechanize the idea of the First Great Source and Center.
2006 3:6.5 È un grande errore umanizzare Dio, salvo che nel concetto degli Aggiustatori di Pensiero interiori, ma anche ciò non è così sciocco quanto meccanizzare completamente l’idea della Prima Grande Sorgente e Centro.
1955 3:6.6 Does the Paradise Father suffer? I do not know. The Creator Sons most certainly can and sometimes do, even as do mortals. The Eternal Son and the Infinite Spirit suffer in a modified sense. I think the Universal Father does, but I cannot understand how; perhaps through the personality circuit or through the individuality of the Thought Adjusters and other bestowals of his eternal nature. He has said of the mortal races, “In all your afflictions I am afflicted.” He unquestionably experiences a fatherly and sympathetic understanding; he may truly suffer, but I do not comprehend the nature thereof.
2006 3:6.6 Il Padre del Paradiso soffre? Io non lo so. È del tutto certo che i Figli Creatori possono soffrire e talvolta soffrono, proprio come i mortali. Il Figlio Eterno e lo Spirito Infinito soffrono in senso diverso. Io penso che il Padre Universale soffra, ma non arrivo a capire come; forse mediante il circuito della personalità o l’individualità degli Aggiustatori di Pensiero e di altri conferimenti della sua natura eterna. Egli ha detto delle razze mortali: “In tutte le vostre afflizioni io sono afflitto[50].” Egli prova indubbiamente una comprensione paterna ed affettuosa; può veramente soffrire, ma io non comprendo la natura di tale sofferenza.
1955 3:6.7 The infinite and eternal Ruler of the universe of universes is power, form, energy, process, pattern, principle, presence, and idealized reality. But he is more; he is personal; he exercises a sovereign will, experiences self-consciousness of divinity, executes the mandates of a creative mind, pursues the satisfaction of the realization of an eternal purpose, and manifests a Father’s love and affection for his universe children. And all these more personal traits of the Father can be better understood by observing them as they were revealed in the bestowal life of Michael, your Creator Son, while he was incarnated on Urantia.
2006 3:6.7 Il Sovrano eterno ed infinito dell’universo degli universi è potere, forma, energia, processo, archetipo, principio, presenza e realtà idealizzata. Ma egli è più di questo. È personale, esercita una volontà sovrana, ha coscienza della propria divinità, esegue gli ordini di una mente creatrice, persegue la soddisfazione di realizzare un proposito eterno e manifesta un amore ed un affetto di Padre ai suoi figli dell’universo. E tutti questi tratti più personali del Padre possono essere meglio compresi osservandoli come sono stati rivelati nella vita di conferimento di Micael, il vostro Figlio Creatore, mentre era incarnato su Urantia.
1955 3:6.8 God the Father loves men; God the Son serves men; God the Spirit inspires the children of the universe to the ever-ascending adventure of finding God the Father by the ways ordained by God the Sons through the ministry of the grace of God the Spirit.
2006 3:6.8 Dio il Padre ama gli uomini; Dio il Figlio serve gli uomini; Dio lo Spirito ispira i figli dell’universo all’avventura sempre ascendente di trovare Dio il Padre, per le vie stabilite da Dio i Figli e per mezzo del ministero della grazia di Dio lo Spirito.
1955 3:6.9 [Being the Divine Counselor assigned to the presentation of the revelation of the Universal Father, I have continued with this statement of the attributes of Deity.]
2006 3:6.9 [Quale Consigliere Divino incaricato di presentare la rivelazione del Padre Universale, ho proseguito con questa esposizione degli attributi della Deità.]