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Fascicolo 97. L’evoluzione del concetto di Dio presso gli Ebrei |
Indice
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Fascicolo 99. I problemi sociali della religione |
THE MELCHIZEDEK TEACHINGS IN THE OCCIDENT
GLI INSEGNAMENTI DI MELCHIZEDEK IN OCCIDENTE
1955 98:0.1 THE Melchizedek teachings entered Europe along many routes, but chiefly they came by way of Egypt and were embodied in Occidental philosophy after being thoroughly Hellenized and later Christianized. The ideals of the Western world were basically Socratic, and its later religious philosophy became that of Jesus as it was modified and compromised through contact with evolving Occidental philosophy and religion, all of which culminated in the Christian church.
2006 98:0.1 GLI INSEGNAMENTI di Melchizedek penetrarono in Europa per molte vie, ma principalmente vennero dall’Egitto e furono incor-porati nella filosofia occidentale dopo essere stati completamente ellenizzati e più tardi cristianizzati. Gli ideali del mondo occidentale erano essenzialmente socratici, e la successiva filosofia religiosa divenne quella di Gesù con le modificazioni ed i compromessi dovuti al contatto con la filosofia e la religione occidentale in evoluzione, il cui insieme culminò nella Chiesa cristiana.
1955 98:0.2 For a long time in Europe the Salem missionaries carried on their activities, becoming gradually absorbed into many of the cults and ritual groups which periodically arose. Among those who maintained the Salem teachings in the purest form must be mentioned the Cynics. These preachers of faith and trust in God were still functioning in Roman Europe in the first century after Christ, being later incorporated into the newly forming Christian religion.
2006 98:0.2 In Europa i missionari di Salem proseguirono per lungo tempo le loro attività e furono gradualmente assorbiti dai numerosi gruppi di culto e rituali che sorgevano periodicamente. Tra quelli che mantennero gli insegnamenti di Salem nella forma più pura si devono menzionare i Cinici. Questi predicatori della fede e della fiducia in Dio erano ancora operanti nell’Europa romana del primo secolo dopo Cristo e furono incorporati più tardi nella religione cristiana in formazione.
1955 98:0.3 Much of the Salem doctrine was spread in Europe by the Jewish mercenary soldiers who fought in so many of the Occidental military struggles. In ancient times the Jews were famed as much for military valor as for theologic peculiarities.
2006 98:0.3 Gran parte della dottrina di Salem fu diffusa in Europa dai soldati mercenari ebrei che combatterono tante battaglie militari in occidente. Nei tempi antichi gli Ebrei erano rinomati sia per il valore militare che per le loro peculiarità teologiche.
1955 98:0.4 The basic doctrines of Greek philosophy, Jewish theology, and Christian ethics were fundamentally repercussions of the earlier Melchizedek teachings.
2006 98:0.4 Le dottrine basilari della filosofia greca, della teologia ebraica e dell’etica cristiana furono essenzialmente ripercussioni dei precedente insegnamenti di Melchizedek.
1. THE SALEM RELIGION AMONG THE GREEKS
1. LA RELIGIONE DI SALEM TRA I GRECI
1955 98:1.1 The Salem missionaries might have built up a great religious structure among the Greeks had it not been for their strict interpretation of their oath of ordination, a pledge imposed by Machiventa which forbade the organization of exclusive congregations for worship, and which exacted the promise of each teacher never to function as a priest, never to receive fees for religious service, only food, clothing, and shelter. When the Melchizedek teachers penetrated to pre-Hellenic Greece, they found a people who still fostered the traditions of Adamson and the days of the Andites, but these teachings had become greatly adulterated with the notions and beliefs of the hordes of inferior slaves that had been brought to the Greek shores in increasing numbers. This adulteration produced a reversion to a crude animism with bloody rites, the lower classes even making ceremonial out of the execution of condemned criminals.
2006 98:1.1 I missionari di Salem avrebbero potuto edificare una grande struttura religiosa tra i Greci se non fosse stato per la rigida interpretazione del loro giuramento di ordinazione, un pegno imposto da Machiventa che impediva l’organizzazione di congregazioni esclusive per l’adorazione, e che esigeva la promessa di ogni insegnante di non funzionare mai come sacerdote né di ricevere mai compensi per un servizio religioso, soltanto cibo, vestiario ed un rifugio. Quando gli insegnanti Melchizedek entrarono nella Grecia preellenica, trovarono un popolo che alimentava ancora le tradizioni di Adamson e dei tempi degli Anditi, ma questi insegnamenti erano stati fortemente adulterati dalle nozioni e credenze delle masse di schiavi inferiori che erano state portate in quantità crescente sulle rive greche. Questa adulterazione produsse il ritorno ad un rozzo animismo con riti di sangue cui le classi inferiori univano anche il cerimoniale dell’esecuzione di criminali condannati.
1955 98:1.2 The early influence of the Salem teachers was nearly destroyed by the so-called Aryan invasion from southern Europe and the East. These Hellenic invaders brought along with them anthropomorphic God concepts similar to those which their Aryan fellows had carried to India. This importation inaugurated the evolution of the Greek family of gods and goddesses. This new religion was partly based on the cults of the incoming Hellenic barbarians, but it also shared in the myths of the older inhabitants of Greece.
2006 98:1.2 L’influenza iniziale degli insegnanti di Salem fu quasi distrutta dalla cosiddetta invasione ariana proveniente dall’Europa meridionale e dall’est. Questi invasori ellenici portarono con loro dei concetti antropomorfici di Dio simili a quelli che i loro compagni ariani avevano introdotto in India. Questa importazione inaugurò l’evoluzione della famiglia greca di dei e di dee. Questa nuova religione era parzialmente basata sui culti degli invasori barbari ellenici, ma comprendeva anche i miti degli antichi abitanti della Grecia.
1955 98:1.3 The Hellenic Greeks found the Mediterranean world largely dominated by the mother cult, and they imposed upon these peoples their man-god, Dyaus-Zeus, who had already become, like Yahweh among the henotheistic Semites, head of the whole Greek pantheon of subordinate gods. And the Greeks would have eventually achieved a true monotheism in the concept of Zeus except for their retention of the overcontrol of Fate. A God of final value must, himself, be the arbiter of fate and the creator of destiny.
2006 98:1.3 I Greci ellenici trovarono il mondo mediterraneo largamente dominato dal culto della madre, ed essi imposero a questi popoli il loro dio-uomo, Dyaus-Zeus, il quale era già divenuto, come Yahweh tra i Semiti enoteisti, il capo dell’intero pantheon greco di dei subordinati. Ed i Greci avrebbero finito per raggiungere un vero monoteismo nel concetto di Zeus se non avessero trattenuto l’idea del supercontrollo del Fato. Un Dio di valore finale deve essere lui stesso l’arbitro del fato ed il creatore del destino.
1955 98:1.4 As a consequence of these factors in religious evolution, there presently developed the popular belief in the happy-go-lucky gods of Mount Olympus, gods more human than divine, and gods which the intelligent Greeks never did regard very seriously. They neither greatly loved nor greatly feared these divinities of their own creation. They had a patriotic and racial feeling for Zeus and his family of half men and half gods, but they hardly reverenced or worshiped them.
2006 98:1.4 Come conseguenza di questi fattori nell’evoluzione religiosa si sviluppò ben presto la credenza popolare negli spensierati dei del Monte Olimpo, dei più umani che divini, che i Greci intelligenti non presero mai troppo sul serio. Essi non amavano né temevano molto queste divinità create da loro stessi. Provavano un sentimento patriottico e razziale per Zeus e per la sua famiglia di mezzi uomini e mezzi dei, ma non li riverivano né li adoravano.
1955 98:1.5 The Hellenes became so impregnated with the antipriestcraft doctrines of the earlier Salem teachers that no priesthood of any importance ever arose in Greece. Even the making of images to the gods became more of a work in art than a matter of worship.
2006 98:1.5 Gli Elleni divennero così imbevuti delle dottrine anticlericali dei primi istruttori di Salem che nessun clero di qualche importanza sorse mai in Grecia. Anche la creazione d’immagini degli dei divenne più un’opera artistica che materia di adorazione.
1955 98:1.6 The Olympian gods illustrate man’s typical anthropomorphism. But the Greek mythology was more aesthetic than ethic. The Greek religion was helpful in that it portrayed a universe governed by a deity group. But Greek morals, ethics, and philosophy presently advanced far beyond the god concept, and this imbalance between intellectual and spiritual growth was as hazardous to Greece as it had proved to be in India.
2006 98:1.6 Gli dei dell’Olimpo illustrano l’antropomorfismo tipico dell’uomo. Ma la mitologia greca era più estetica che etica. La religione greca fu utile perché descrisse un universo governato da un gruppo di deità. Ma la morale, l’etica e la filosofia greche progredirono presto molto al di là del concetto di dio, e questo squilibrio tra la crescita intellettuale e quella spirituale fu dannoso per la Grecia quanto lo era stato per l’India.
2. GREEK PHILOSOPHIC THOUGHT
2. IL PENSIERO FILOSOFICO GRECO
1955 98:2.1 A lightly regarded and superficial religion cannot endure, especially when it has no priesthood to foster its forms and to fill the hearts of the devotees with fear and awe. The Olympian religion did not promise salvation, nor did it quench the spiritual thirst of its believers; therefore was it doomed to perish. Within a millennium of its inception it had nearly vanished, and the Greeks were without a national religion, the gods of Olympus having lost their hold upon the better minds.
2006 98:2.1 Una religione superficiale e presa alla leggera non può durare, specialmente quando non ha un clero per alimentare le sue forme e per riempire il cuore dei fedeli di paura e di rispetto. La religione olimpica non prometteva salvezza, né soddisfava la sete spirituale dei suoi credenti; perciò era condannata a perire. Entro un millennio dal suo inizio essa era quasi scomparsa ed i Greci si trovarono senza una religione nazionale, poiché gli dei dell’Olimpo avevano perduto la loro presa sulle menti migliori.
1955 98:2.2 This was the situation when, during the sixth century before Christ, the Orient and the Levant experienced a revival of spiritual consciousness and a new awakening to the recognition of monotheism. But the West did not share in this new development; neither Europe nor northern Africa extensively participated in this religious renaissance. The Greeks, however, did engage in a magnificent intellectual advancement. They had begun to master fear and no longer sought religion as an antidote therefor, but they did not perceive that true religion is the cure for soul hunger, spiritual disquiet, and moral despair. They sought for the solace of the soul in deep thinking—philosophy and metaphysics. They turned from the contemplation of self-preservation—salvation—to self-realization and self-understanding.
2006 98:2.2 Questa era la situazione quando, durante il sesto secolo avanti Cristo, l’Oriente ed il Levante conobbero una rinascita della coscienza spirituale ed un rinnovato risveglio del riconoscimento del monoteismo. Ma l’Occidente non partecipò a questo nuovo sviluppo; né l’Europa né l’Africa settentrionale parteciparono in modo rilevante a questa rinascita religiosa. I Greci, tuttavia, s’impegnarono in un magnifico progresso intellettuale. Essi avevano cominciato a dominare la paura e non cercavano più la religione come suo antidoto, ma non percepivano che la vera religione è il rimedio dell’anima affamata, dell’inquietudine spirituale e della disperazione morale. Essi cercarono il conforto dell’anima nel pensiero profondo — nella filosofia e nella metafisica. Si volsero dalla meditazione sull’autopreservazione — la salvezza — alla realizzazione e alla conoscenza di se stessi.
1955 98:2.3 By rigorous thought the Greeks attempted to attain that consciousness of security which would serve as a substitute for the belief in survival, but they utterly failed. Only the more intelligent among the higher classes of the Hellenic peoples could grasp this new teaching; the rank and file of the progeny of the slaves of former generations had no capacity for the reception of this new substitute for religion.
2006 98:2.3 Per mezzo di una rigorosa riflessione i Greci tentarono di raggiungere quella coscienza della sicurezza che servisse da sostituto alla credenza nella sopravvivenza, ma fallirono completamente. Soltanto gli individui più intelligenti delle classi superiori dei popoli ellenici potevano afferrare questo nuovo insegnamento; la massa dei discendenti degli schiavi delle generazioni precedenti non aveva alcuna capacità di ricevere questo nuovo sostituto della religione.
1955 98:2.4 The philosophers disdained all forms of worship, notwithstanding that they practically all held loosely to the background of a belief in the Salem doctrine of “the Intelligence of the universe,” “the idea of God,” and “the Great Source.” In so far as the Greek philosophers gave recognition to the divine and the superfinite, they were frankly monotheistic; they gave scant recognition to the whole galaxy of Olympian gods and goddesses.
2006 98:2.4 I filosofi disdegnarono ogni forma di adorazione, nonostante che in pratica fossero tutti vagamente legati ad un fondo di credenza nelle dottrine di Salem su “l’Intelligenza dell’universo”, “l’idea di Dio” e la “Grande Sorgente”. In quello che i filosofi greci riconoscevano del divino e del superfinito erano francamente monoteisti; essi accordavano un modesto riconoscimento all’intera galassia di dei e dee dell’Olimpo.
1955 98:2.5 The Greek poets of the fifth and sixth centuries, notably Pindar, attempted the reformation of Greek religion. They elevated its ideals, but they were more artists than religionists. They failed to develop a technique for fostering and conserving supreme values.
2006 98:2.5 I poeti greci del sesto e del quinto secolo a.C., in particolare Pindaro, tentarono di riformare la religione greca. Essi elevarono i suoi ideali, ma furono più artisti che religiosi. Essi non riuscirono a sviluppare una tecnica per promuovere e conservare dei valori supremi.
1955 98:2.6 Xenophanes taught one God, but his deity concept was too pantheistic to be a personal Father to mortal man. Anaxagoras was a mechanist except that he did recognize a First Cause, an Initial Mind. Socrates and his successors, Plato and Aristotle, taught that virtue is knowledge; goodness, health of the soul; that it is better to suffer injustice than to be guilty of it, that it is wrong to return evil for evil, and that the gods are wise and good. Their cardinal virtues were: wisdom, courage, temperance, and justice.
2006 98:2.6 Senofane insegnò la dottrina di un Dio unico, ma il suo concetto di deità era troppo panteistico per rappresentare un Padre personale all’uomo mortale. Anassagora era un meccanicista, eccetto che riconosceva una Causa Prima, una Mente Iniziale. Socrate ed i suoi successori, Platone e Aristotele, insegnarono che la virtù è conoscenza, che la bontà è la salute dell’anima, che è meglio subire un’ingiustizia che esserne colpevoli, che non è bene rendere male per male e che gli dei sono saggi e buoni. Le loro virtù cardinali erano: saggezza, coraggio, temperanza e giustizia.
1955 98:2.7 The evolution of religious philosophy among the Hellenic and Hebrew peoples affords a contrastive illustration of the function of the church as an institution in the shaping of cultural progress. In Palestine, human thought was so priest-controlled and scripture-directed that philosophy and aesthetics were entirely submerged in religion and morality. In Greece, the almost complete absence of priests and “sacred scriptures” left the human mind free and unfettered, resulting in a startling development in depth of thought. But religion as a personal experience failed to keep pace with the intellectual probings into the nature and reality of the cosmos.
2006 98:2.7 L’evoluzione della filosofia religiosa presso i popoli ellenici ed ebrei mostra un esempio di contrasto della funzione della Chiesa come istituzione per plasmare il progresso culturale. In Palestina il pensiero umano era talmente controllato dai sacerdoti e guidato dalle Scritture che la filosofia e l’estetica erano totalmente sommerse nella religione e nella moralità. In Grecia l’assenza quasi completa di sacerdoti e di “sacre Scritture” lasciò la mente umana libera e senza ostacoli, con il risultato di un sorprendente sviluppo nella profondità di pensiero. Ma la religione come esperienza personale non riuscì a tenere il passo delle investigazioni intellettuali nella natura e nella realtà del cosmo.
1955 98:2.8 In Greece, believing was subordinated to thinking; in Palestine, thinking was held subject to believing. Much of the strength of Christianity is due to its having borrowed heavily from both Hebrew morality and Greek thought.
2006 98:2.8 In Grecia il credere era subordinato al pensare; in Palestina il pensare era asservito al credere. Gran parte della forza del Cristianesimo è dovuta all’aver mutuato molto dalla moralità ebraica e dal pensiero greco.
1955 98:2.9 In Palestine, religious dogma became so crystallized as to jeopardize further growth; in Greece, human thought became so abstract that the concept of God resolved itself into a misty vapor of pantheistic speculation not at all unlike the impersonal Infinity of the Brahman philosophers.
2006 98:2.9 In Palestina il dogma religioso divenne talmente cristallizzato da compromettere un’ulteriore crescita; in Grecia il pensiero umano divenne così astratto che il concetto di Dio si risolse in una visione nebbiosa di speculazioni panteistiche per niente dissimili dall’Infinità impersonale dei filosofi bramani.
1955 98:2.10 But the average men of these times could not grasp, nor were they much interested in, the Greek philosophy of self-realization and an abstract Deity; they rather craved promises of salvation, coupled with a personal God who could hear their prayers. They exiled the philosophers, persecuted the remnants of the Salem cult, both doctrines having become much blended, and made ready for that terrible orgiastic plunge into the follies of the mystery cults which were then overspreading the Mediterranean lands. The Eleusinian mysteries grew up within the Olympian pantheon, a Greek version of the worship of fertility; Dionysus nature worship flourished; the best of the cults was the Orphic brotherhood, whose moral preachments and promises of salvation made a great appeal to many.
2006 98:2.10 Ma gli uomini comuni di quel tempo non poterono cogliere la filosofia greca della realizzazione di sé e di una Deità astratta, né vi furono interessati. Essi anelavano piuttosto alle promesse di salvezza, unitamente ad un Dio personale che ascoltasse le loro preghiere. Essi esiliarono i filosofi e perseguitarono gli ultimi fedeli del culto di Salem, essendosi le due dottrine molto mescolate, e si prepararono a quel terribile tuffo orgiastico nelle follie dei culti dei misteri che stavano allora invadendo i paesi del Mediterraneo. I misteri eleusini sorsero all’interno del pantheon olimpico, una versione greca del culto della fertilità; fiorì il culto dionisiaco della natura. Il migliore dei culti fu la fraternità orfica, le cui predicazioni morali e le cui promesse di salvezza attrassero molte persone.
1955 98:2.11 All Greece became involved in these new methods of attaining salvation, these emotional and fiery ceremonials. No nation ever attained such heights of artistic philosophy in so short a time; none ever created such an advanced system of ethics practically without Deity and entirely devoid of the promise of human salvation; no nation ever plunged so quickly, deeply, and violently into such depths of intellectual stagnation, moral depravity, and spiritual poverty as these same Greek peoples when they flung themselves into the mad whirl of the mystery cults.
2006 98:2.11 Tutta la Grecia fu coinvolta in questi nuovi metodi di raggiungimento della salvezza, in questi cerimoniali emozionali e ardenti. Nessuna nazione aveva mai raggiunto simili altezze di filosofia artistica in così poco tempo, né aveva mai creato un tale sistema avanzato di etica praticamente senza Deità e senza la minima promessa di salvezza umana. Nessuna nazione era mai precipitata così rapidamente, profondamente e violentemente in un tale abisso di stagnazione intellettuale, di depravazione morale e di povertà spirituale come questi stessi popoli greci quando si lanciarono nel folle vortice dei culti dei misteri.
1955 98:2.12 Religions have long endured without philosophical support, but few philosophies, as such, have long persisted without some identification with religion. Philosophy is to religion as conception is to action. But the ideal human estate is that in which philosophy, religion, and science are welded into a meaningful unity by the conjoined action of wisdom, faith, and experience.
2006 98:2.12 Le religioni sono durate a lungo senza supporto filosofico, ma poche filosofie, in quanto tali, sono persistite a lungo senza una qualche identificazione con la religione. La filosofia è per la religione quello che la concezione è per l’azione. Ma la condizione umana ideale è quella in cui la filosofia, la religione e la scienza si saldano in un’unità significativa mediante l’azione congiunta della saggezza, della fede e dell’esperienza.
3. THE MELCHIZEDEK TEACHINGS IN ROME
3. GLI INSEGNAMENTI DI MELCHIZEDEK A ROMA
1955 98:3.1 Having grown out of the earlier religious forms of worship of the family gods into the tribal reverence for Mars, the god of war, it was natural that the later religion of the Latins was more of a political observance than were the intellectual systems of the Greeks and Brahmans or the more spiritual religions of several other peoples.
2006 98:3.1 Essendosi evoluta dalle primitive forme religiose di adorazione degli dei di famiglia a quella della venerazione tribale di Marte, dio della guerra, era naturale che la religione successiva dei Latini assomigliasse di più ad un’osservanza politica che ai sistemi intellettuali dei Greci e dei Bramani o alle religioni più spirituali di diversi altri popoli.
1955 98:3.2 In the great monotheistic renaissance of Melchizedek’s gospel during the sixth century before Christ, too few of the Salem missionaries penetrated Italy, and those who did were unable to overcome the influence of the rapidly spreading Etruscan priesthood with its new galaxy of gods and temples, all of which became organized into the Roman state religion. This religion of the Latin tribes was not trivial and venal like that of the Greeks, neither was it austere and tyrannical like that of the Hebrews; it consisted for the most part in the observance of mere forms, vows, and taboos.
2006 98:3.2 Nel corso della grande rinascita monoteistica del vangelo di Melchizedek durante il sesto secolo avanti Cristo, troppo pochi missionari di Salem penetrarono in Italia, e quelli che lo fecero furono incapaci di vincere l’influenza del clero etrusco in rapida espansione, con la sua nuova galassia di dei e di templi, che furono tutti organizzati nella religione di Stato romana. Questa religione delle tribù latine non era triviale e venale come quella dei Greci, né era austera e tirannica come quella degli Ebrei; essa consisteva prevalentemente nell’osservanza di forme, voti e tabù semplici.
1955 98:3.3 Roman religion was greatly influenced by extensive cultural importations from Greece. Eventually most of the Olympian gods were transplanted and incorporated into the Latin pantheon. The Greeks long worshiped the fire of the family hearth—Hestia was the virgin goddess of the hearth; Vesta was the Roman goddess of the home. Zeus became Jupiter; Aphrodite, Venus; and so on down through the many Olympian deities.
2006 98:3.3 La religione romana fu grandemente influenzata da estese importazioni culturali dalla Grecia. Alla fine la maggior parte degli dei dell’Olimpo fu trapiantata ed incorporata nel pantheon latino. I Greci adorarono a lungo il fuoco del focolare domestico — Hestia era la dea vergine del focolare; Vesta era la dea romana del focolare. Zeus divenne Jupiter; Afrodite divenne Venus; e così via per le numerose deità dell’Olimpo.
1955 98:3.4 The religious initiation of Roman youths was the occasion of their solemn consecration to the service of the state. Oaths and admissions to citizenship were in reality religious ceremonies. The Latin peoples maintained temples, altars, and shrines and, in a crisis, would consult the oracles. They preserved the bones of heroes and later on those of the Christian saints.
2006 98:3.4 L’iniziazione religiosa dei giovani Romani era l’occasione della loro consacrazione solenne al servizio dello Stato. Giuramenti ed ammissioni alla cittadinanza erano in realtà delle cerimonie religiose. I popoli latini avevano templi, altari e santuari, e in caso di crisi consultavano gli oracoli. Essi conservavano le ossa degli eroi e più tardi lo fecero per quelle dei santi cristiani.
1955 98:3.5 This formal and unemotional form of pseudoreligious patriotism was doomed to collapse, even as the highly intellectual and artistic worship of the Greeks had gone down before the fervid and deeply emotional worship of the mystery cults. The greatest of these devastating cults was the mystery religion of the Mother of God sect, which had its headquarters, in those days, on the exact site of the present church of St. Peter’s in Rome.
2006 98:3.5 Questa forma ufficiale e fredda di patriottismo pseudoreligioso era condannata a scomparire, come l’adorazione altamente intellettuale ed artistica dei Greci era crollata davanti all’adorazione fervente e profondamente emotiva dei culti dei misteri. Il più grande di questi culti devastanti era la religione del mistero della setta della Madre di Dio, che aveva allora la sua sede sull’esatto luogo dell’attuale chiesa di San Pietro a Roma.
1955 98:3.6 The emerging Roman state conquered politically but was in turn conquered by the cults, rituals, mysteries, and god concepts of Egypt, Greece, and the Levant. These imported cults continued to flourish throughout the Roman state up to the time of Augustus, who, purely for political and civic reasons, made a heroic and somewhat successful effort to destroy the mysteries and revive the older political religion.
2006 98:3.6 L’emergente Stato romano trionfò politicamente, ma fu a sua volta conquistato dai culti, dai rituali, dai misteri e dai concetti di dio dell’Egitto, della Grecia e del Levante. Questi culti importati continuarono a fiorire in tutto lo Stato romano fino al tempo di Augusto, il quale, per ragioni puramente politiche e civili, fece uno sforzo eroico ed abbastanza riuscito per distruggere i misteri e ravvivare l’antica religione politica.
1955 98:3.7 One of the priests of the state religion told Augustus of the earlier attempts of the Salem teachers to spread the doctrine of one God, a final Deity presiding over all supernatural beings; and this idea took such a firm hold on the emperor that he built many temples, stocked them well with beautiful images, reorganized the state priesthood, re-established the state religion, appointed himself acting high priest of all, and as emperor did not hesitate to proclaim himself the supreme god.
2006 98:3.7 Uno dei sacerdoti della religione di Stato raccontò ad Augusto dei precedenti tentativi degli insegnanti di Salem per diffondere la dottrina di un Dio unico, di una Deità ultima al di sopra di tutti gli esseri soprannaturali; e questa idea si fissò così fermamente nell’imperatore che costruì numerosi templi, li fornì abbondantemente di magnifiche immagini, riorganizzò il clero di Stato, ristabilì la religione di Stato, nominò se stesso nella funzione di sommo sacerdote, e come imperatore non esitò a proclamarsi dio supremo.
1955 98:3.8 This new religion of Augustus worship flourished and was observed throughout the empire during his lifetime except in Palestine, the home of the Jews. And this era of the human gods continued until the official Roman cult had a roster of more than twoscore self-elevated human deities, all claiming miraculous births and other superhuman attributes.
2006 98:3.8 Questa nuova religione del culto di Augusto prosperò e fu osservata in tutto l’impero durante la sua vita, salvo che in Palestina, patria degli Ebrei. Quest’epoca degli dei umani continuò fino a che il culto ufficiale romano ebbe un elenco di oltre quaranta deità umane elevatesi da se stesse a tale dignità, che vantavano tutte delle nascite miracolose ed altri attributi superumani.
1955 98:3.9 The last stand of the dwindling band of Salem believers was made by an earnest group of preachers, the Cynics, who exhorted the Romans to abandon their wild and senseless religious rituals and return to a form of worship embodying Melchizedek’s gospel as it had been modified and contaminated through contact with the philosophy of the Greeks. But the people at large rejected the Cynics; they preferred to plunge into the rituals of the mysteries, which not only offered hopes of personal salvation but also gratified the desire for diversion, excitement, and entertainment.
2006 98:3.9 L’ultima resistenza del decrescente gruppo di credenti di Salem fu fatta da un fervente gruppo di predicatori, i Cinici, i quali esortarono i Romani ad abbandonare i loro barbari ed insensati rituali religiosi e a ritornare ad una forma di culto incorporante il vangelo di Melchizedek, quale era stato modificato e contaminato dal contatto con la filosofia dei Greci. Ma il popolo in generale respinse i Cinici; preferì gettarsi nei rituali dei misteri, che non solo offrivano speranze di salvezza personale, ma soddisfavano anche il desiderio di svago, di eccitazione e di divertimento.
4. THE MYSTERY CULTS
4. I CULTI DEI MISTERI
1955 98:4.1 The majority of people in the Greco-Roman world, having lost their primitive family and state religions and being unable or unwilling to grasp the meaning of Greek philosophy, turned their attention to the spectacular and emotional mystery cults from Egypt and the Levant. The common people craved promises of salvation—religious consolation for today and assurances of hope for immortality after death.
2006 98:4.1 La maggior parte degli abitanti del mondo greco-romano, avendo perduto le loro religioni primitive di famiglia e di Stato e non essendo né capaci né desiderosi di cogliere il significato della filosofia greca, volsero la loro attenzione ai culti spettacolari ed emozionali dei misteri provenienti dall’Egitto e dal Levante. Il popolo comune anelava alle promesse di salvezza — la consolazione religiosa per oggi e le assicurazioni di speranza per l’immortalità dopo la morte.
1955 98:4.2 The three mystery cults which became most popular were:
2006 98:4.2 I tre culti dei misteri che divennero più popolari furono:
2006 98:4.3 1. Il culto frigio di Cibele e di suo figlio Attis.
2006 98:4.4 2. Il culto egiziano di Osiride e di sua madre Iside.
1955 98:4.5 3. The Iranian cult of the worship of Mithras as the savior and redeemer of sinful mankind.
2006 98:4.5 3. Il culto iraniano dell’adorazione di Mitra come salvatore e redentore dell’umanità peccatrice.
1955 98:4.6 The Phrygian and Egyptian mysteries taught that the divine son (respectively Attis and Osiris) had experienced death and had been resurrected by divine power, and further that all who were properly initiated into the mystery, and who reverently celebrated the anniversary of the god’s death and resurrection, would thereby become partakers of his divine nature and his immortality.
2006 98:4.6 I misteri frigi ed egiziani insegnavano che il figlio divino (rispettivamente Attis e Osiride) era passato per l’esperienza della morte ed era stato risuscitato dal potere divino, ed inoltre che tutti quelli che venivano opportunamente iniziati al mistero e che celebravano rispettosamente l’anniversario della morte e della risurrezione del dio, sarebbero con ciò divenuti partecipi della sua natura divina e della sua immortalità.
1955 98:4.7 The Phrygian ceremonies were imposing but degrading; their bloody festivals indicate how degraded and primitive these Levantine mysteries became. The most holy day was Black Friday, the “day of blood,” commemorating the self-inflicted death of Attis. After three days of the celebration of the sacrifice and death of Attis the festival was turned to joy in honor of his resurrection.
2006 98:4.7 Le cerimonie frigie erano imponenti ma degradanti; le loro celebrazioni sanguinose denotano quanto fossero divenuti degradati e primitivi questi misteri levantini. Il giorno più sacro era il Venerdì Nero, il “giorno del sangue”, che commemorava la morte che Attis si autoinflisse. Dopo i tre giorni di celebrazione del sacrificio e della morte di Attis la festa si volgeva in gioia in onore della sua risurrezione.
1955 98:4.8 The rituals of the worship of Isis and Osiris were more refined and impressive than were those of the Phrygian cult. This Egyptian ritual was built around the legend of the Nile god of old, a god who died and was resurrected, which concept was derived from the observation of the annually recurring stoppage of vegetation growth followed by the springtime restoration of all living plants. The frenzy of the observance of these mystery cults and the orgies of their ceremonials, which were supposed to lead up to the “enthusiasm” of the realization of divinity, were sometimes most revolting.
2006 98:4.8 I rituali dell’adorazione di Iside e di Osiride erano più raffinati ed impressionanti di quelli del culto frigio. Questo rituale egiziano era costruito attorno alla leggenda dell’antico dio del Nilo, un dio che morì e fu risuscitato, il cui concetto fu derivato dall’osservazione del ricorrente arresto annuale della crescita della vegetazione seguito dalla rigenerazione di tutte le piante viventi in primavera. Il parossismo dell’osservanza di questi culti dei misteri e le orge dei loro cerimoniali, che si riteneva portassero all’ “entusiasmo” della realizzazione della divinità, erano talvolta assai rivoltanti.
5. THE CULT OF MITHRAS
5. IL CULTO DI MITRA
1955 98:5.1 The Phrygian and Egyptian mysteries eventually gave way before the greatest of all the mystery cults, the worship of Mithras. The Mithraic cult made its appeal to a wide range of human nature and gradually supplanted both of its predecessors. Mithraism spread over the Roman Empire through the propagandizing of Roman legions recruited in the Levant, where this religion was the vogue, for they carried this belief wherever they went. And this new religious ritual was a great improvement over the earlier mystery cults.
2006 98:5.1 I misteri frigi ed egiziani cedettero alla fine di fronte al più grande di tutti i culti dei misteri, l’adorazione di Mitra. Il culto mitraico si rivolgeva ad un largo ventaglio di nature umane e soppiantò gradualmente entrambi i suoi predecessori. Il Mitraismo si diffuse nell’Impero Romano mediante la propaganda delle legioni romane reclutate nel Levante, dove questa religione era in voga, perché essi portavano queste credenze ovunque andavano. E questo nuovo rituale religioso fu un grande miglioramento rispetto ai precedenti culti dei misteri.
1955 98:5.2 The cult of Mithras arose in Iran and long persisted in its homeland despite the militant opposition of the followers of Zoroaster. But by the time Mithraism reached Rome, it had become greatly improved by the absorption of many of Zoroaster’s teachings. It was chiefly through the Mithraic cult that Zoroaster’s religion exerted an influence upon later appearing Christianity.
2006 98:5.2 Il culto di Mitra ebbe origine in Iran e persisté a lungo nel suo paese d’origine nonostante la fiera opposizione dei seguaci di Zoroastro. Ma all’epoca in cui il Mitraismo raggiunse Roma, era stato assai migliorato dall’assorbimento di molti insegnamenti di Zoroastro. Fu principalmente attraverso il culto mitraico che la religione di Zoroastro esercitò un’influenza sul Cristianesimo apparso più tardi.
1955 98:5.3 The Mithraic cult portrayed a militant god taking origin in a great rock, engaging in valiant exploits, and causing water to gush forth from a rock struck with his arrows. There was a flood from which one man escaped in a specially built boat and a last supper which Mithras celebrated with the sun-god before he ascended into the heavens. This sun-god, or Sol Invictus, was a degeneration of the Ahura-Mazda deity concept of Zoroastrianism. Mithras was conceived as the surviving champion of the sun-god in his struggle with the god of darkness. And in recognition of his slaying the mythical sacred bull, Mithras was made immortal, being exalted to the station of intercessor for the human race among the gods on high.
2006 98:5.3 Il culto mitraico presentava un dio bellicoso che aveva avuto origine da una grande roccia, impegnato in coraggiose imprese e che faceva sgorgare l’acqua da una roccia colpita dalle sue frecce. C’era un’inondazione alla quale un solo uomo sfuggiva su un battello appositamente costruito ed un’ultima cena che Mitra celebrava con il dio sole prima di ascendere in cielo. Questo dio sole, o Sol Invictus, era una degenerazione del concetto di deità Ahura-Mazda dello Zoroastrismo. Mitra era concepito come il campione sopravvivente del dio sole nella sua lotta con il dio delle tenebre. Ed in riconoscimento per aver ucciso il mitico toro sacro, Mitra fu reso immortale e fu elevato alla posizione d’intercessore per la razza umana tra gli dei del cielo.
1955 98:5.4 The adherents of this cult worshiped in caves and other secret places, chanting hymns, mumbling magic, eating the flesh of the sacrificial animals, and drinking the blood. Three times a day they worshiped, with special weekly ceremonials on the day of the sun-god and with the most elaborate observance of all on the annual festival of Mithras, December twenty-fifth. It was believed that the partaking of the sacrament ensured eternal life, the immediate passing, after death, to the bosom of Mithras, there to tarry in bliss until the judgment day. On the judgment day the Mithraic keys of heaven would unlock the gates of Paradise for the reception of the faithful; whereupon all the unbaptized of the living and the dead would be annihilated upon the return of Mithras to earth. It was taught that, when a man died, he went before Mithras for judgment, and that at the end of the world Mithras would summon all the dead from their graves to face the last judgment. The wicked would be destroyed by fire, and the righteous would reign with Mithras forever.
2006 98:5.4 Gli aderenti a questo culto adoravano in grotte ed in altri luoghi segreti, cantando inni, mormorando parole magiche, mangiando la carne degli animali sacrificali e bevendo il loro sangue. Essi adoravano tre volte al giorno, con speciali cerimonie settimanali nel giorno del dio sole e con la celebrazione più elaborata nella festa annuale di Mitra, il 25 dicembre. Si credeva che condividere il sacramento assicurasse la vita eterna, il passaggio immediato dopo la morte nel seno di Mitra per restarvi in beatitudine fino al giorno del giudizio. Nel giorno del giudizio le chiavi mitraiche del cielo avrebbero aperto le porte del Paradiso per ricevervi i fedeli; dopo di che tutti i non battezzati tra i viventi ed i morti sarebbero stati annientati al ritorno di Mitra sulla terra. S’insegnava che quando un uomo moriva andava davanti a Mitra per essere giudicato, e che alla fine del mondo Mitra avrebbe radunato tutti i morti dalle loro tombe perché affrontassero il giudizio finale. I malvagi sarebbero stati distrutti con il fuoco ed i buoni avrebbero regnato con Mitra per sempre.
1955 98:5.5 At first it was a religion only for men, and there were seven different orders into which believers could be successively initiated. Later on, the wives and daughters of believers were admitted to the temples of the Great Mother, which adjoined the Mithraic temples. The women’s cult was a mixture of Mithraic ritual and the ceremonies of the Phrygian cult of Cybele, the mother of Attis.
2006 98:5.5 All’inizio era una religione solo per gli uomini, e c’erano sette ordini differenti cui i credenti potevano essere iniziati in successione. Più tardi le mogli e le figlie dei credenti furono ammesse ai templi della Grande Madre, che erano contigui ai templi mitraici. Il culto delle donne era una mescolanza del rituale mitraico e delle cerimonie del culto frigio di Cibele, la madre di Attis.
6. MITHRAISM AND CHRISTIANITY
6. IL MITRAISMO ED IL CRISTIANESIMO
1955 98:6.1 Prior to the coming of the mystery cults and Christianity, personal religion hardly developed as an independent institution in the civilized lands of North Africa and Europe; it was more of a family, city-state, political, and imperial affair. The Hellenic Greeks never evolved a centralized worship system; the ritual was local; they had no priesthood and no “sacred book.” Much as the Romans, their religious institutions lacked a powerful driving agency for the preservation of higher moral and spiritual values. While it is true that the institutionalization of religion has usually detracted from its spiritual quality, it is also a fact that no religion has thus far succeeded in surviving without the aid of institutional organization of some degree, greater or lesser.
2006 98:6.1 Prima dell’apparizione dei culti dei misteri e del Cristianesimo la religione personale si era poco sviluppata come istituzione indipendente nei paesi civilizzati dell’Africa del nord e dell’Europa; essa era più un affare di famiglia, di città-Stato, di politica e d’impero. I Greci ellenici non svilupparono mai un sistema di culto centralizzato; il rituale era locale; essi non avevano né clero né “libro sacro”. Come i Romani, le loro istituzioni religiose mancavano di un potente agente motore per la preservazione di valori morali e spirituali superiori. Pur essendo vero che l’istituzionalizzazione della religione ha generalmente sminuito la sua qualità spirituale, è anche un fatto che nessuna religione è mai riuscita finora a sopravvivere senza l’aiuto di un’organizzazione istituzionale di grado maggiore o minore.
1955 98:6.2 Occidental religion thus languished until the days of the Skeptics, Cynics, Epicureans, and Stoics, but most important of all, until the times of the great contest between Mithraism and Paul’s new religion of Christianity.
2006 98:6.2 La religione occidentale languì così fino all’epoca degli Scettici, dei Cinici, degli Epicurei e degli Stoici, ma più importante ancora, fino ai tempi del grande conflitto tra il Mitraismo e la nuova religione cristiana di Paolo.
1955 98:6.3 During the third century after Christ, Mithraic and Christian churches were very similar both in appearance and in the character of their ritual. A majority of such places of worship were underground, and both contained altars whose backgrounds variously depicted the sufferings of the savior who had brought salvation to a sin-cursed human race.
2006 98:6.3 Durante il terzo secolo dopo Cristo le chiese mitraiche e cristiane erano molto simili nell’aspetto esteriore e nel carattere del loro rituale. Tutti questi luoghi di adorazione erano per la maggior parte sotterranei e contenevano degli altari i cui sfondi descrivevano diversamente le sofferenze del salvatore che aveva portato la salvezza ad una razza umana maledetta dal peccato.
1955 98:6.4 Always had it been the practice of Mithraic worshipers, on entering the temple, to dip their fingers in holy water. And since in some districts there were those who at one time belonged to both religions, they introduced this custom into the majority of the Christian churches in the vicinity of Rome. Both religions employed baptism and partook of the sacrament of bread and wine. The one great difference between Mithraism and Christianity, aside from the characters of Mithras and Jesus, was that the one encouraged militarism while the other was ultrapacific. Mithraism’s tolerance for other religions (except later Christianity) led to its final undoing. But the deciding factor in the struggle between the two was the admission of women into the full fellowship of the Christian faith.
2006 98:6.4 Era sempre stata abitudine degli adoratori mitraici, entrando nel tempio, d’intingere le loro dita nell’acqua benedetta. E poiché in certi distretti c’erano delle persone che appartenevano contemporaneamente alle due religioni, introdussero questo costume nella maggior parte delle chiese cristiane nelle vicinanze di Roma. Entrambe le religioni impiegavano il battesimo e distribuivano il sacramento del pane e del vino. L’unica grande differenza tra il Mitraismo ed il Cristianesimo, a parte le personalità di Mitra e di Gesù, era che l’una incoraggiava il militarismo mentre l’altra era ultrapacifista. La tolleranza del Mitraismo verso le altre religioni (salvo il più recente Cristianesimo) portò alla sua rovina finale. Ma il fattore decisivo nella lotta tra le due fu l’ammissione delle donne a pieno titolo alla comunità della fede cristiana.
1955 98:6.5 In the end the nominal Christian faith dominated the Occident. Greek philosophy supplied the concepts of ethical value; Mithraism, the ritual of worship observance; and Christianity, as such, the technique for the conservation of moral and social values.
2006 98:6.5 Alla fine la fede denominata cristiana dominò l’Occidente. La filosofia greca fornì i concetti di valore etico; il Mitraismo fornì i rituali di osservanza del culto; ed il Cristianesimo, come tale, fornì la tecnica per la conservazione dei valori morali e sociali.
7. THE CHRISTIAN RELIGION
7. LA RELIGIONE CRISTIANA
1955 98:7.1 A Creator Son did not incarnate in the likeness of mortal flesh and bestow himself upon the humanity of Urantia to reconcile an angry God but rather to win all mankind to the recognition of the Father’s love and to the realization of their sonship with God. After all, even the great advocate of the atonement doctrine realized something of this truth, for he declared that “God was in Christ reconciling the world to himself.”
2006 98:7.1 Un Figlio Creatore non si è incarnato nelle sembianze della carne mortale e non si è conferito all’umanità di Urantia per riconciliare un Dio in collera, ma piuttosto per conquistare tutti gli uomini al riconoscimento dell’amore del Padre e alla realizzazione della loro filiazione con Dio. Dopotutto, anche il grande fautore della dottrina dell’espiazione comprese in parte questa verità, perché dichiarò che “Dio riconciliava in Cristo il mondo con se stesso”[1].
1955 98:7.2 It is not the province of this paper to deal with the origin and dissemination of the Christian religion. Suffice it to say that it is built around the person of Jesus of Nazareth, the humanly incarnate Michael Son of Nebadon, known to Urantia as the Christ, the anointed one. Christianity was spread throughout the Levant and Occident by the followers of this Galilean, and their missionary zeal equaled that of their illustrious predecessors, the Sethites and Salemites, as well as that of their earnest Asiatic contemporaries, the Buddhist teachers.
2006 98:7.2 Non è competenza di questo fascicolo occuparsi dell’origine e della diffusione della religione cristiana. È sufficiente dire che essa è costruita attorno alla persona di Gesù di Nazaret, il Figlio Micael di Nebadon umanamente incarnato, conosciuto su Urantia come il Cristo, l’unto del Signore. Il Cristianesimo fu diffuso in tutto il Levante e l’Occidente dai discepoli di questo galileo, ed il loro zelo missionario eguagliò quello dei loro illustri predecessori, i Setiti ed i Salemiti, così come quello dei loro ferventi contemporanei asiatici, gli insegnanti buddisti.
1955 98:7.3 The Christian religion, as a Urantian system of belief, arose through the compounding of the following teachings, influences, beliefs, cults, and personal individual attitudes:
2006 98:7.3 La religione cristiana, come sistema di credenza urantiano, è sorta dalla combinazione dei seguenti insegnamenti, influenze, credenze, culti e comportamenti personali individuali:
1955 98:7.4 1. The Melchizedek teachings, which are a basic factor in all the religions of Occident and Orient that have arisen in the last four thousand years.
2006 98:7.4 1. Gli insegnamenti di Melchizedek, che sono un fattore basilare di tutte le religioni dell’Oriente e dell’Occidente sorte negli ultimi quattromila anni.
1955 98:7.5 2. The Hebraic system of morality, ethics, theology, and belief in both Providence and the supreme Yahweh.
2006 98:7.5 2. Il sistema ebraico di moralità, di etica, di teologia e di credenza nella Provvidenza e nel supremo Yahweh.
1955 98:7.6 3. The Zoroastrian conception of the struggle between cosmic good and evil, which had already left its imprint on both Judaism and Mithraism. Through prolonged contact attendant upon the struggles between Mithraism and Christianity, the doctrines of the Iranian prophet became a potent factor in determining the theologic and philosophic cast and structure of the dogmas, tenets, and cosmology of the Hellenized and Latinized versions of the teachings of Jesus.
2006 98:7.6 3. La concezione zoroastriana della lotta tra il bene ed il male cosmici, che aveva già lasciato la sua impronta sul Giudaismo e sul Mitraismo. A seguito del prolungato contatto che ha accompagnato le lotte tra il Mitraismo ed il Cristianesimo, le dottrine del profeta iraniano divennero un potente fattore nel determinare l’assetto teologico e filosofico e la struttura dei dogmi, dei princìpi e della cosmologia delle versioni ellenizzata e latinizzata degli insegnamenti di Gesù.
1955 98:7.7 4. The mystery cults, especially Mithraism but also the worship of the Great Mother in the Phrygian cult. Even the legends of the birth of Jesus on Urantia became tainted with the Roman version of the miraculous birth of the Iranian savior-hero, Mithras, whose advent on earth was supposed to have been witnessed by only a handful of gift-bearing shepherds who had been informed of this impending event by angels.
2006 98:7.7 4. I culti dei misteri, specialmente il Mitraismo, ma anche l’adorazione della Grande Madre nel culto frigio. Anche le leggende riguardo alla nascita di Gesù su Urantia furono contaminate dalla versione romana della nascita miracolosa del salvatore eroe iraniano Mitra, la cui venuta sulla terra si riteneva avesse avuto per testimoni soltanto un piccolo gruppo di pastori che portavano dei doni, i quali erano stati informati di questo avvenimento imminente dagli angeli.
1955 98:7.8 5. The historic fact of the human life of Joshua ben Joseph, the reality of Jesus of Nazareth as the glorified Christ, the Son of God.
2006 98:7.8 5. Il fatto storico della vita umana di Joshua ben Joseph, la realtà di Gesù di Nazaret come il Cristo glorificato, il Figlio di Dio.
1955 98:7.9 6. The personal viewpoint of Paul of Tarsus. And it should be recorded that Mithraism was the dominant religion of Tarsus during his adolescence. Paul little dreamed that his well-intentioned letters to his converts would someday be regarded by still later Christians as the “word of God.” Such well-meaning teachers must not be held accountable for the use made of their writings by later-day successors.
2006 98:7.9 6. L’opinione personale di Paolo di Tarso. Bisogna tenere presente che il Mitraismo era la religione dominante a Tarso durante la sua adolescenza. Paolo non immaginava affatto che le lettere indirizzate a fin di bene ai suoi convertiti sarebbero state considerate un giorno dai Cristiani successivi come la “parola di Dio”. Tali insegnanti ben intenzionati non devono essere ritenuti responsabili dell’uso dei loro scritti fatto in seguito dai loro successori.
1955 98:7.10 7. The philosophic thought of the Hellenistic peoples, from Alexandria and Antioch through Greece to Syracuse and Rome. The philosophy of the Greeks was more in harmony with Paul’s version of Christianity than with any other current religious system and became an important factor in the success of Christianity in the Occident. Greek philosophy, coupled with Paul’s theology, still forms the basis of European ethics.
2006 98:7.10 7. Il pensiero filosofico dei popoli ellenisti, da Alessandria ad Antiochia, passando per la Grecia, fino a Siracusa e a Roma. La filosofia dei Greci era più in armonia con la versione paolina del Cristianesimo che con qualsiasi altro sistema religioso corrente e divenne un fattore importante nel successo del Cristianesimo in Occidente. La filosofia greca, assieme alla teologia di Paolo, forma ancora la base dell’etica europea.
1955 98:7.11 As the original teachings of Jesus penetrated the Occident, they became Occidentalized, and as they became Occidentalized, they began to lose their potentially universal appeal to all races and kinds of men. Christianity, today, has become a religion well adapted to the social, economic, and political mores of the white races. It has long since ceased to be the religion of Jesus, although it still valiantly portrays a beautiful religion about Jesus to such individuals as sincerely seek to follow in the way of its teaching. It has glorified Jesus as the Christ, the Messianic anointed one from God, but has largely forgotten the Master’s personal gospel: the Fatherhood of God and the universal brotherhood of all men.
2006 98:7.11 A mano a mano che gli insegnamenti originali di Gesù penetrarono in Occidente furono occidentalizzati, e via via che furono occidentalizzati cominciarono a perdere la loro attrazione potenzialmente universale per tutte le razze e tipi di uomini. Il Cristianesimo oggi è divenuto una religione bene adattata ai costumi sociali, economici e politici delle razze bianche. Esso ha cessato da lungo tempo di essere la religione di Gesù, benché rappresenti ancora validamente una magnifica religione a proposito di Gesù a quegli individui che cercano sinceramente di seguire la via del suo insegnamento. Esso ha glorificato Gesù come il Cristo, l’unto messianico di Dio, ma ha dimenticato in larga misura il vangelo personale del Maestro: la Paternità di Dio e la fratellanza universale di tutti gli uomini.
1955 98:7.12 And this is the long story of the teachings of Machiventa Melchizedek on Urantia. It is nearly four thousand years since this emergency Son of Nebadon bestowed himself on Urantia, and in that time the teachings of the “priest of El Elyon, the Most High God,” have penetrated to all races and peoples. And Machiventa was successful in achieving the purpose of his unusual bestowal; when Michael made ready to appear on Urantia, the God concept was existent in the hearts of men and women, the same God concept that still flames anew in the living spiritual experience of the manifold children of the Universal Father as they live their intriguing temporal lives on the whirling planets of space.
2006 98:7.12 Questa è la lunga storia degli insegnamenti di Machiventa Melchizedek su Urantia. Sono trascorsi quasi quattromila anni da quando questo Figlio d’emergenza di Nebadon si conferì ad Urantia, e durante questo tempo gli insegnamenti del “sacerdote di El Elyon, l’Altissimo Dio”, sono penetrati presso tutte le razze e tutti i popoli[2]. Machiventa era riuscito a raggiungere lo scopo del suo eccezionale conferimento. Quando Micael si preparò ad apparire su Urantia, il concetto di Dio esisteva nel cuore degli uomini e delle donne, lo stesso concetto di Dio che arde ancora nell’esperienza spirituale vivente dei molteplici figli del Padre Universale mentre vivono la loro affascinante vita temporale sui pianeti che ruotano nello spazio.
1955 98:7.13 [Presented by a Melchizedek of Nebadon.]
2006 98:7.13 [Presentato da un Melchizedek di Nebadon]
Fascicolo 97. L’evoluzione del concetto di Dio presso gli Ebrei |
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Fascicolo 99. I problemi sociali della religione |