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Fascicolo 159. Il giro della Decapoli |
Indice
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Fascicolo 161. Ulteriori discussioni con Rodano |
RODAN OF ALEXANDRIA
RODANO DI ALESSANDRIA
1955 160:0.1 ON SUNDAY morning, September 18, Andrew announced that no work would be planned for the coming week. All of the apostles, except Nathaniel and Thomas, went home to visit their families or to sojourn with friends. This week Jesus enjoyed a period of almost complete rest, but Nathaniel and Thomas were very busy with their discussions with a certain Greek philosopher from Alexandria named Rodan. This Greek had recently become a disciple of Jesus through the teaching of one of Abner’s associates who had conducted a mission at Alexandria. Rodan was now earnestly engaged in the task of harmonizing his philosophy of life with Jesus’ new religious teachings, and he had come to Magadan hoping that the Master would talk these problems over with him. He also desired to secure a firsthand and authoritative version of the gospel from either Jesus or one of his apostles. Though the Master declined to enter into such a conference with Rodan, he did receive him graciously and immediately directed that Nathaniel and Thomas should listen to all he had to say and tell him about the gospel in return.
2006 160:0.1 DOMENICA mattina 18 settembre, Andrea annunciò che non sarebbe stato programmato alcun lavoro per la settimana seguente. Tutti gli apostoli, eccetto Natanaele e Tommaso, andarono a far visita alle loro famiglie o a soggiornare con amici. In questa settimana Gesù godette di un periodo di riposo quasi completo, ma Natanaele e Tommaso furono molto occupati nelle loro discussioni con un filosofo greco di Alessandria di nome Rodano. Questo Greco era divenuto recentemente un discepolo di Gesù grazie all’insegnamento di un associato di Abner che aveva condotto una missione ad Alessandria. Rodano era ora seriamente impegnato nel compito di armonizzare la sua filosofia di vita con i nuovi insegnamenti religiosi di Gesù, ed era venuto a Magadan nella speranza che il Maestro discutesse questi problemi con lui. Egli desiderava anche ottenere una versione di prima mano ed autorevole del vangelo da Gesù o da uno dei suoi apostoli. Anche se il Maestro rifiutò d’intavolare una simile discussione con Rodano, lo ricevette con gentilezza e ordinò immediatamente a Natanaele e a Tommaso di ascoltare tutto ciò che aveva da dire e che a loro volta gli parlassero del vangelo.
1. RODAN’S GREEK PHILOSOPHY
1. LA FILOSOFIA GRECA DI RODANO
1955 160:1.1 Early Monday morning, Rodan began a series of ten addresses to Nathaniel, Thomas, and a group of some two dozen believers who chanced to be at Magadan. These talks, condensed, combined, and restated in modern phraseology, present the following thoughts for consideration:
2006 160:1.1 Lunedì mattina presto Rodano iniziò una serie di dieci incontri con Natanaele, Tommaso ed un gruppo di circa due dozzine di credenti che si trovavano a Magadan. Queste conversazioni, condensate, riunite e riesposte in linguaggio moderno, offrono alla nostra considerazione i pensieri seguenti:
1955 160:1.2 Human life consists in three great drives—urges, desires, and lures. Strong character, commanding personality, is only acquired by converting the natural urge of life into the social art of living, by transforming present desires into those higher longings which are capable of lasting attainment, while the commonplace lure of existence must be transferred from one’s conventional and established ideas to the higher realms of unexplored ideas and undiscovered ideals.
2006 160:1.2 La vita umana consiste in tre grandi spinte — gli impulsi, i desideri e le attrazioni. Un carattere forte, una personalità dominante, si acquisisce soltanto convertendo l’impulso naturale della vita nell’arte di vivere in società, trasformando i desideri immediati in quelle aspirazioni superiori che consentono delle realizzazioni durevoli, mentre l’ordinaria attrazione dell’esistenza deve essere trasferita dalle proprie idee convenzionali e stabilite ai regni più elevati delle idee inesplorate e degli ideali non scoperti.
1955 160:1.3 The more complex civilization becomes, the more difficult will become the art of living. The more rapid the changes in social usage, the more complicated will become the task of character development. Every ten generations mankind must learn anew the art of living if progress is to continue. And if man becomes so ingenious that he more rapidly adds to the complexities of society, the art of living will need to be remastered in less time, perhaps every single generation. If the evolution of the art of living fails to keep pace with the technique of existence, humanity will quickly revert to the simple urge of living—the attainment of the satisfaction of present desires. Thus will humanity remain immature; society will fail in growing up to full maturity.
2006 160:1.3 Più la civiltà diviene complessa, più l’arte di vivere diverrà difficile. Più sono rapidi i cambiamenti negli usi sociali, più diverrà complicato il compito di sviluppare il carattere. Affinché il progresso continui, ogni dieci generazioni l’umanità deve imparare di nuovo l’arte di vivere. E se l’uomo diviene così ingegnoso da accrescere più rapidamente le complessità della società, l’arte di vivere dovrà essere nuovamente appresa ad intervalli minori, forse ad ogni singola generazione. Se l’evoluzione dell’arte di vivere non riesce a tenere il passo con la tecnica dell’esistenza, l’umanità ritornerà rapidamente al semplice istinto di vivere — al raggiungimento della soddisfazione dei desideri immediati. Così l’umanità resterà immatura; la società non riuscirà a raggiungere la piena maturità.
1955 160:1.4 Social maturity is equivalent to the degree to which man is willing to surrender the gratification of mere transient and present desires for the entertainment of those superior longings the striving for whose attainment affords the more abundant satisfactions of progressive advancement toward permanent goals. But the true badge of social maturity is the willingness of a people to surrender the right to live peaceably and contentedly under the ease-promoting standards of the lure of established beliefs and conventional ideas for the disquieting and energy-requiring lure of the pursuit of the unexplored possibilities of the attainment of undiscovered goals of idealistic spiritual realities.
2006 160:1.4 La maturità sociale è equivalente al grado in cui l’uomo accetta di rinunciare alla gratificazione dei suoi desideri meramente transitori e momentanei a favore di quelle aspirazioni superiori, la cui realizzazione attraverso lo sforzo procura le soddisfazioni più abbondanti di avanzamento progressivo verso scopi permanenti. Ma il segno certo della maturità sociale è la volontà di un popolo a rinunciare al diritto di vivere in pace ed appagato secondo le comode regole dell’attrazione delle credenze stabilite e delle idee convenzionali, a favore del richiamo inquietante e spossante della ricerca delle possibilità inesplorate per il raggiungimento di mete non scoperte di realtà spirituali idealistiche.
1955 160:1.5 Animals respond nobly to the urge of life, but only man can attain the art of living, albeit the majority of mankind only experience the animal urge to live. Animals know only this blind and instinctive urge; man is capable of transcending this urge to natural function. Man may elect to live upon the high plane of intelligent art, even that of celestial joy and spiritual ecstasy. Animals make no inquiry into the purposes of life; therefore they never worry, neither do they commit suicide. Suicide among men testifies that such beings have emerged from the purely animal stage of existence, and to the further fact that the exploratory efforts of such human beings have failed to attain the artistic levels of mortal experience. Animals know not the meaning of life; man not only possesses capacity for the recognition of values and the comprehension of meanings, but he also is conscious of the meaning of meanings—he is self-conscious of insight.
2006 160:1.5 Gli animali rispondono nobilmente agli impulsi della vita, ma solo l’uomo può raggiungere l’arte di vivere, benché la maggior parte dell’umanità provi soltanto l’istinto animale di vivere. Gli animali conoscono solo questo impulso cieco ed istintivo; l’uomo è capace di trascendere questo impulso di funzione naturale. L’uomo può scegliere di vivere sul piano elevato dell’arte intelligente, anche su quello della gioia celeste e dell’estasi spirituale. Gli animali non indagano sui propositi della vita; perciò non si preoccupano mai, né si suicidano. Presso gli uomini il suicidio testimonia che tali esseri sono emersi dallo stadio dell’esistenza puramente animale, ed inoltre che gli sforzi esplorativi di tali esseri umani per raggiungere i livelli artistici dell’esperienza mortale sono falliti. Gli animali non conoscono il significato della vita; l’uomo non solo possiede la capacità di riconoscere i valori e di comprendere i significati, ma è anche cosciente del significato dei significati — è cosciente del proprio discernimento.
1955 160:1.6 When men dare to forsake a life of natural craving for one of adventurous art and uncertain logic, they must expect to suffer the consequent hazards of emotional casualties—conflicts, unhappiness, and uncertainties—at least until the time of their attainment of some degree of intellectual and emotional maturity. Discouragement, worry, and indolence are positive evidence of moral immaturity. Human society is confronted with two problems: attainment of the maturity of the individual and attainment of the maturity of the race. The mature human being soon begins to look upon all other mortals with feelings of tenderness and with emotions of tolerance. Mature men view immature folks with the love and consideration that parents bear their children.
2006 160:1.6 Quando gli uomini osano rinunciare ad una vita d’intensi desideri naturali per una vita d’arte avventurosa e di logica incerta, devono prevedere di sopportare i rischi conseguenti d’incidenti emotivi — conflitti, dispiaceri ed incertezze — almeno fino a quando non abbiano raggiunto un certo grado di maturità intellettuale ed emotiva. Lo scoraggiamento, la preoccupazione e l’indolenza sono un segno evidente dell’immaturità morale. La società umana è posta di fronte a due problemi: il raggiungimento della maturità dell’individuo ed il raggiungimento della maturità della razza. L’essere umano maturo comincia subito a guardare tutti gli altri mortali con sentimenti di tenerezza e con spirito di tolleranza. Gli uomini maturi trattano le persone immature con l’amore e la considerazione che i genitori nutrono per i loro figli.
1955 160:1.7 Successful living is nothing more or less than the art of the mastery of dependable techniques for solving common problems. The first step in the solution of any problem is to locate the difficulty, to isolate the problem, and frankly to recognize its nature and gravity. The great mistake is that, when life problems excite our profound fears, we refuse to recognize them. Likewise, when the acknowledgment of our difficulties entails the reduction of our long-cherished conceit, the admission of envy, or the abandonment of deep-seated prejudices, the average person prefers to cling to the old illusions of safety and to the long-cherished false feelings of security. Only a brave person is willing honestly to admit, and fearlessly to face, what a sincere and logical mind discovers.
2006 160:1.7 La riuscita nella vita non è né più né meno che l’arte di dominare le tecniche affidabili per risolvere problemi ordinari. Il primo passo nella soluzione di un problema consiste nell’individuare la difficoltà, isolare il problema e riconoscere francamente la sua natura e la sua gravità. Il grande errore è che, quando i problemi della vita suscitano le nostre paure profonde, noi rifiutiamo di riconoscerli. Similmente, quando il riconoscimento delle nostre difficoltà comporta la diminuzione della nostra presunzione a lungo accarezzata, o l’ammissione dell’invidia o l’abbandono di pregiudizi profondamente radicati, la persona comune preferisce aggrapparsi alle vecchie illusioni di salvezza e ai falsi sentimenti di sicurezza a lungo coltivati. Solo una persona coraggiosa accetta onestamente di ammettere, e di affrontare intrepidamente, ciò che scopre una mente sincera e logica.
1955 160:1.8 The wise and effective solution of any problem demands that the mind shall be free from bias, passion, and all other purely personal prejudices which might interfere with the disinterested survey of the actual factors that go to make up the problem presenting itself for solution. The solution of life problems requires courage and sincerity. Only honest and brave individuals are able to follow valiantly through the perplexing and confusing maze of living to where the logic of a fearless mind may lead. And this emancipation of the mind and soul can never be effected without the driving power of an intelligent enthusiasm which borders on religious zeal. It requires the lure of a great ideal to drive man on in the pursuit of a goal which is beset with difficult material problems and manifold intellectual hazards.
2006 160:1.8 La soluzione saggia ed efficace di un qualunque problema richiede che la mente sia libera da prevenzioni, da passioni e da tutti gli altri pregiudizi puramente personali che potrebbero interferire nell’analisi imparziale dei fattori reali che costituiscono il problema che si presenta per essere risolto. La soluzione dei problemi della vita richiede coraggio e sincerità. Soltanto gli individui onesti e coraggiosi sono capaci di procedere intrepidamente attraverso il labirinto complicato e confuso della vita nel quale può condurli la logica di una mente intrepida. E questa emancipazione della mente e dell’anima non può mai essere effettuata senza la potente spinta di un entusiasmo intelligente che rasenta lo zelo religioso. È necessaria l’attrazione di un grande ideale per indurre l’uomo a perseguire uno scopo irto di difficili problemi materiali e di numerosi rischi intellettuali.
1955 160:1.9 Even though you are effectively armed to meet the difficult situations of life, you can hardly expect success unless you are equipped with that wisdom of mind and charm of personality which enable you to win the hearty support and co-operation of your fellows. You cannot hope for a large measure of success in either secular or religious work unless you can learn how to persuade your fellows, to prevail with men. You simply must have tact and tolerance.
2006 160:1.9 Anche se siete efficacemente armati per affrontare le situazioni difficili della vita, non potete sperare di riuscire se non siete dotati di quella saggezza di mente e di quel fascino di personalità che vi consentono di ottenere il sostegno e la cooperazione cordiale dei vostri simili. Non potete sperare in un largo successo sia nel lavoro secolare che religioso se non riuscite ad imparare come persuadere i vostri simili, come convincere gli uomini. Dovete semplicemente avere tatto e tolleranza.
1955 160:1.10 But the greatest of all methods of problem solving I have learned from Jesus, your Master. I refer to that which he so consistently practices, and which he has so faithfully taught you, the isolation of worshipful meditation. In this habit of Jesus’ going off so frequently by himself to commune with the Father in heaven is to be found the technique, not only of gathering strength and wisdom for the ordinary conflicts of living, but also of appropriating the energy for the solution of the higher problems of a moral and spiritual nature. But even correct methods of solving problems will not compensate for inherent defects of personality or atone for the absence of the hunger and thirst for true righteousness.
2006 160:1.10 Ma il migliore di tutti i metodi per risolvere un problema l’ho appreso da Gesù, il vostro Maestro. Mi riferisco a ciò che egli pratica con tanta perseveranza e che vi ha così fedelmente insegnato: la meditazione adoratrice in solitudine. In questa abitudine di Gesù di andarsene così spesso da solo per comunicare con il Padre che è nei cieli risiede la tecnica, non solo per acquisire forza e saggezza per i conflitti ordinari della vita, ma anche per appropriarsi dell’energia per risolvere i problemi più elevati di natura morale e spirituale. Ma anche dei metodi corretti per risolvere i problemi non compenseranno i difetti innati della personalità o l’assenza di fame e di sete per la vera rettitudine.
1955 160:1.11 I am deeply impressed with the custom of Jesus in going apart by himself to engage in these seasons of solitary survey of the problems of living; to seek for new stores of wisdom and energy for meeting the manifold demands of social service; to quicken and deepen the supreme purpose of living by actually subjecting the total personality to the consciousness of contacting with divinity; to grasp for possession of new and better methods of adjusting oneself to the ever-changing situations of living existence; to effect those vital reconstructions and readjustments of one’s personal attitudes which are so essential to enhanced insight into everything worth while and real; and to do all of this with an eye single to the glory of God—to breathe in sincerity your Master’s favorite prayer, “Not my will, but yours, be done.”
2006 160:1.11 Io sono profondamente impressionato dall’abitudine di Gesù di andarsene da solo per impegnarsi in questi periodi di esame solitario dei problemi della vita, per cercare nuove riserve di saggezza e di energia al fine di affrontare le molteplici esigenze del servizio sociale; per ravvivare ed approfondire il proposito supremo della vita sottomettendo effettivamente l’intera personalità alla coscienza del contatto con la divinità; per cercare d’impossessarsi di metodi nuovi e migliori per adattare se stesso alle situazioni sempre mutevoli dell’esistenza vissuta; per effettuare quelle ricostruzioni vitali e quei raggiustamenti delle proprie attitudini personali che sono così essenziali per un accresciuto discernimento di qualunque cosa sia valida e reale; e per fare tutto ciò guardando solo alla gloria di Dio — per sussurrare con sincerità la preghiera favorita del vostro Maestro: “Sia fatta non la mia, ma la tua volontà.”[1]
1955 160:1.12 This worshipful practice of your Master brings that relaxation which renews the mind; that illumination which inspires the soul; that courage which enables one bravely to face one’s problems; that self-understanding which obliterates debilitating fear; and that consciousness of union with divinity which equips man with the assurance that enables him to dare to be Godlike. The relaxation of worship, or spiritual communion as practiced by the Master, relieves tension, removes conflicts, and mightily augments the total resources of the personality. And all this philosophy, plus the gospel of the kingdom, constitutes the new religion as I understand it.
2006 160:1.12 Questa pratica di adorazione del vostro Maestro porta quella distensione che rinnova la mente, quella illuminazione che ispira l’anima, quel coraggio che permette di far bravamente fronte ai propri problemi, quella comprensione di sé che cancella la paura debilitante, e quella coscienza dell’unione con la divinità che dota l’uomo della certezza che gli permette di osare di essere simile a Dio. La distensione dell’adorazione, o la comunione spirituale qual è praticata dal Maestro, allevia la tensione, elimina i conflitti ed accresce potentemente le risorse totali della personalità. E tutta questa filosofia, aggiunta al vangelo del regno, costituisce la nuova religione quale io la comprendo.
1955 160:1.13 Prejudice blinds the soul to the recognition of truth, and prejudice can be removed only by the sincere devotion of the soul to the adoration of a cause that is all-embracing and all-inclusive of one’s fellow men. Prejudice is inseparably linked to selfishness. Prejudice can be eliminated only by the abandonment of self-seeking and by substituting therefor the quest of the satisfaction of the service of a cause that is not only greater than self, but one that is even greater than all humanity—the search for God, the attainment of divinity. The evidence of maturity of personality consists in the transformation of human desire so that it constantly seeks for the realization of those values which are highest and most divinely real.
2006 160:1.13 Il pregiudizio rende cieca l’anima al riconoscimento della verità, e il pregiudizio può essere rimosso solo dalla devozione sincera dell’anima all’adorazione di una causa che abbraccia tutti e che include tutti i propri simili. Il pregiudizio è inseparabilmente legato all’egoismo. Il pregiudizio può essere eliminato solo abbandonando l’egocentrismo e sostituendolo con la ricerca della soddisfazione di servire una causa che è non solo più grande di se stessi, ma che è anche più grande di tutta l’umanità — la ricerca di Dio, il raggiungimento della divinità. La prova della maturità di una personalità consiste nella trasformazione del desiderio umano, in modo che esso cerchi costantemente la realizzazione di quei valori che sono i più elevati e i più divinamente reali.
1955 160:1.14 In a continually changing world, in the midst of an evolving social order, it is impossible to maintain settled and established goals of destiny. Stability of personality can be experienced only by those who have discovered and embraced the living God as the eternal goal of infinite attainment. And thus to transfer one’s goal from time to eternity, from earth to Paradise, from the human to the divine, requires that man shall become regenerated, converted, be born again; that he shall become the re-created child of the divine spirit; that he shall gain entrance into the brotherhood of the kingdom of heaven. All philosophies and religions which fall short of these ideals are immature. The philosophy which I teach, linked with the gospel which you preach, represents the new religion of maturity, the ideal of all future generations. And this is true because our ideal is final, infallible, eternal, universal, absolute, and infinite.
2006 160:1.14 In un mondo in continuo cambiamento, in mezzo ad un ordine sociale in evoluzione, è impossibile mantenere mete di destino fisse e stabilite. La stabilità della personalità può essere sperimentata solo da coloro che hanno scoperto ed accettato il Dio vivente come meta eterna di raggiungimento infinito. E per trasferire così il proprio scopo dal tempo all’eternità, dalla terra al Paradiso, dall’umano al divino, bisogna che l’uomo si rigeneri, si converta, nasca a nuova vita, che diventi il figlio ricreato dello spirito divino, che ottenga di entrare nella fraternità del regno dei cieli. Tutte le filosofie e le religioni che non raggiungono questi ideali sono immature. La filosofia che io insegno, unita al vangelo che voi predicate, rappresenta la nuova religione della maturità, l’ideale di tutte le generazioni future. E ciò è vero perché il nostro ideale è finale, infallibile, eterno, universale, assoluto ed infinito.
1955 160:1.15 My philosophy gave me the urge to search for the realities of true attainment, the goal of maturity. But my urge was impotent; my search lacked driving power; my quest suffered from the absence of certainty of directionization. And these deficiencies have been abundantly supplied by this new gospel of Jesus, with its enhancement of insights, elevation of ideals, and settledness of goals. Without doubts and misgivings I can now wholeheartedly enter upon the eternal venture.
2006 160:1.15 La mia filosofia mi ha fornito l’impulso di cercare le realtà del vero compimento, lo scopo della maturità. Ma il mio impulso era impotente, la mia ricerca mancava di forza propulsiva, la mia investigazione soffriva della mancanza di certezza di orientamento. E queste deficienze sono state abbondantemente compensate da questo nuovo vangelo di Gesù, con la sua migliorata visione, con la sua elevazione d’ideali e con la sua stabilità di scopi. Senza più dubbi ed esitazioni io posso ora affrontare apertamente l’avventura eterna.
2. THE ART OF LIVING
2. L’ARTE DI VIVERE
1955 160:2.1 There are just two ways in which mortals may live together: the material or animal way and the spiritual or human way. By the use of signals and sounds animals are able to communicate with each other in a limited way. But such forms of communication do not convey meanings, values, or ideas. The one distinction between man and the animal is that man can communicate with his fellows by means of symbols which most certainly designate and identify meanings, values, ideas, and even ideals.
2006 160:2.1 Vi sono due soli modi in cui i mortali possono vivere insieme: il modo materiale o animale e il modo spirituale o umano. Mediante l’impiego di segnali e di suoni gli animali sono in grado di comunicare tra di loro in misura limitata. Ma tali forme di comunicazione non trasmettono significati, valori o idee. L’unica differenza tra l’uomo e l’animale è che l’uomo può comunicare con i suoi simili per mezzo di simboli che designano e identificano con maggiore certezza significati, valori, idee ed anche ideali.
1955 160:2.2 Since animals cannot communicate ideas to each other, they cannot develop personality. Man develops personality because he can thus communicate with his fellows concerning both ideas and ideals.
2006 160:2.2 Poiché gli animali non possono comunicare idee gli uni con gli altri, non possono sviluppare una personalità. L’uomo sviluppa la personalità perché può comunicare con i suoi simili in merito alle sue idee ed ai suoi ideali.
1955 160:2.3 It is this ability to communicate and share meanings that constitutes human culture and enables man, through social associations, to build civilizations. Knowledge and wisdom become cumulative because of man’s ability to communicate these possessions to succeeding generations. And thereby arise the cultural activities of the race: art, science, religion, and philosophy.
2006 160:2.3 È questa capacità di comunicare e di condividere i significati che costituisce la cultura umana e che permette all’uomo, attraverso le associazioni sociali, di costruire delle civiltà. La conoscenza e la saggezza divengono cumulative per la capacità dell’uomo di comunicare queste acquisizioni alle generazioni successive. Da ciò nascono le attività culturali della razza: arte, scienza, religione e filosofia.
1955 160:2.4 Symbolic communication between human beings predetermines the bringing into existence of social groups. The most effective of all social groups is the family, more particularly the two parents. Personal affection is the spiritual bond which holds together these material associations. Such an effective relationship is also possible between two persons of the same sex, as is so abundantly illustrated in the devotions of genuine friendships.
2006 160:2.4 La comunicazione tra esseri umani mediante simboli predetermina la formazione di gruppi sociali. Il più efficace di tutti i gruppi sociali è la famiglia, e più particolarmente i due genitori. L’affetto personale è il legame spirituale che tiene unite queste associazioni materiali. Una tale relazione efficace è anche possibile tra due persone dello stesso sesso, com’è abbondantemente dimostrato nei rapporti di amicizia autentica.
1955 160:2.5 These associations of friendship and mutual affection are socializing and ennobling because they encourage and facilitate the following essential factors of the higher levels of the art of living:
2006 160:2.5 Queste associazioni di amicizia e di affetto reciproco sono socializzanti e nobilitanti perché incoraggiano e favoriscono i seguenti fattori essenziali dei livelli superiori dell’arte di vivere:
1955 160:2.6 1. Mutual self-expression and self-understanding. Many noble human impulses die because there is no one to hear their expression. Truly, it is not good for man to be alone. Some degree of recognition and a certain amount of appreciation are essential to the development of human character. Without the genuine love of a home, no child can achieve the full development of normal character. Character is something more than mere mind and morals. Of all social relations calculated to develop character, the most effective and ideal is the affectionate and understanding friendship of man and woman in the mutual embrace of intelligent wedlock. Marriage, with its manifold relations, is best designed to draw forth those precious impulses and those higher motives which are indispensable to the development of a strong character. I do not hesitate thus to glorify family life, for your Master has wisely chosen the father-child relationship as the very cornerstone of this new gospel of the kingdom. And such a matchless community of relationship, man and woman in the fond embrace of the highest ideals of time, is so valuable and satisfying an experience that it is worth any price, any sacrifice, requisite for its possession.
2006 160:2.6 1. Una reciproca autoespressione ed autocomprensione. Molti nobili impulsi umani si spengono perché non c’è nessuno che ascolta la loro espressione. In verità non è bene che l’uomo sia solo[2]. Un certo grado di riconoscimento ed una certa quantità di apprezzamento sono essenziali allo sviluppo del carattere umano. Senza l’amore sincero di una famiglia nessun bambino può raggiungere il pieno sviluppo di un carattere normale. Il carattere è qualcosa di più della sola mente e della sola morale. Di tutte le relazioni sociali che si ritiene sviluppino il carattere, la più efficace e ideale è l’amicizia affettuosa e comprensiva di un uomo e di una donna nel mutuo legame di un vincolo coniugale intelligente. Il matrimonio, con le sue molteplici relazioni, è il più indicato per far scaturire quegli impulsi preziosi e quei motivi superiori che sono indispensabili allo sviluppo di un carattere forte. Io non esito quindi a glorificare la vita di famiglia, perché il vostro Maestro ha saggiamente scelto la relazione padre-figlio come la vera pietra angolare di questo nuovo vangelo del regno. Ed una tale comunità ineguagliabile di relazioni, un uomo e una donna nell’amorevole abbraccio degli ideali più elevati del tempo, è un’esperienza così preziosa e soddisfacente che vale qualunque prezzo, qualunque sacrificio, richiesto per il suo possesso.
1955 160:2.7 2. Union of souls—the mobilization of wisdom. Every human being sooner or later acquires a certain concept of this world and a certain vision of the next. Now it is possible, through personality association, to unite these views of temporal existence and eternal prospects. Thus does the mind of one augment its spiritual values by gaining much of the insight of the other. In this way men enrich the soul by pooling their respective spiritual possessions. Likewise, in this same way, man is enabled to avoid that ever-present tendency to fall victim to distortion of vision, prejudice of viewpoint, and narrowness of judgment. Fear, envy, and conceit can be prevented only by intimate contact with other minds. I call your attention to the fact that the Master never sends you out alone to labor for the extension of the kingdom; he always sends you out two and two. And since wisdom is superknowledge, it follows that, in the union of wisdom, the social group, small or large, mutually shares all knowledge.
2006 160:2.7 2. L’unione delle anime — la mobilitazione della saggezza. Ogni essere umano acquisisce presto o tardi un certo concetto di questo mondo ed una certa visione di quello successivo. Ora è possibile, mediante un’associazione di personalità, unire questi punti di vista dell’esistenza temporale e delle prospettive eterne. La mente dell’una accresce così i suoi valori spirituali acquisendo molto della percezione dell’altra. In questo modo gli uomini arricchiscono l’anima mettendo in comune le loro rispettive doti spirituali. Similmente, in questo stesso modo, l’uomo è in grado di evitare quella tendenza sempre presente di cadere vittima di visioni distorte, di punti di vista pregiudizievoli e di ristrettezza di giudizio. La paura, l’invidia e la vanità possono essere evitate soltanto dall’intimo contatto con altre menti. Io richiamo la vostra attenzione sul fatto che il Maestro non vi manda mai da soli a lavorare per l’espansione del regno; vi manda sempre a due a due. E poiché la saggezza è superconoscenza, ne consegue che nell’unione della saggezza il gruppo sociale, piccolo o grande, condivide reciprocamente tutta la conoscenza.
1955 160:2.8 3. The enthusiasm for living. Isolation tends to exhaust the energy charge of the soul. Association with one’s fellows is essential to the renewal of the zest for life and is indispensable to the maintenance of the courage to fight those battles consequent upon the ascent to the higher levels of human living. Friendship enhances the joys and glorifies the triumphs of life. Loving and intimate human associations tend to rob suffering of its sorrow and hardship of much of its bitterness. The presence of a friend enhances all beauty and exalts every goodness. By intelligent symbols man is able to quicken and enlarge the appreciative capacities of his friends. One of the crowning glories of human friendship is this power and possibility of the mutual stimulation of the imagination. Great spiritual power is inherent in the consciousness of wholehearted devotion to a common cause, mutual loyalty to a cosmic Deity.
2006 160:2.8 3. L’entusiasmo per la vita. L’isolamento tende ad esaurire la carica d’energia dell’anima. L’associazione con i propri simili è essenziale per rinnovare il gusto per la vita ed è indispensabile per conservare il coraggio di condurre quelle battaglie che sono conseguenti all’ascesa a livelli superiori della vita umana. L’amicizia eleva le gioie e glorifica i trionfi della vita. Le associazioni umane amichevoli ed intime tendono ad eliminare la sofferenza delle sue pene e le difficoltà di molte delle sue amarezze. La presenza di un amico eleva ogni bellezza ed esalta ogni bontà. Per mezzo di simboli intelligenti l’uomo può vivificare ed allargare le capacità di apprezzamento dei suoi amici. Una delle glorie supreme dell’amicizia umana è questo potere e questa possibilità dello stimolo reciproco dell’immaginazione. Un grande potere spirituale è insito nella coscienza della devozione sincera ad una causa comune, della mutua fedeltà ad una Deità cosmica.
1955 160:2.9 4. The enhanced defense against all evil. Personality association and mutual affection is an efficient insurance against evil. Difficulties, sorrow, disappointment, and defeat are more painful and disheartening when borne alone. Association does not transmute evil into righteousness, but it does aid in greatly lessening the sting. Said your Master, “Happy are they who mourn”—if a friend is at hand to comfort. There is positive strength in the knowledge that you live for the welfare of others, and that these others likewise live for your welfare and advancement. Man languishes in isolation. Human beings unfailingly become discouraged when they view only the transitory transactions of time. The present, when divorced from the past and the future, becomes exasperatingly trivial. Only a glimpse of the circle of eternity can inspire man to do his best and can challenge the best in him to do its utmost. And when man is thus at his best, he lives most unselfishly for the good of others, his fellow sojourners in time and eternity.
2006 160:2.9 4. L’accresciuta difesa contro ogni male. L’associazione di personalità e l’affetto reciproco sono un’efficace assicurazione contro il male. Le difficoltà, i dispiaceri, le delusioni e le sconfitte sono più dolorose e scoraggianti quando sono sopportate da soli. L’associazione non trasforma il male in rettitudine, ma aiuta grandemente ad attenuarne il tormento. Il vostro Maestro ha detto: “Beati quelli che sono nel dolore” — se un amico è là per consolarli[3]. C’è una forza positiva nella conoscenza che vivete per il benessere degli altri, e che questi altri vivono similmente per il vostro benessere ed il vostro avanzamento. L’uomo languisce nell’isolamento. Gli esseri umani si scoraggiano infallibilmente quando guardano soltanto alle transazioni transitorie del tempo. Il presente, quando è separato dal passato e dal futuro, diviene di una banalità esasperante. Un semplice sguardo al cerchio dell’eternità può ispirare l’uomo a fare del suo meglio e può sfidare il meglio che c’è in lui a fare il massimo. E quando l’uomo è così al suo meglio, vive più disinteressatamente per il bene degli altri, dei suoi simili che soggiornano nel tempo e nell’eternità.
1955 160:2.10 I repeat, such inspiring and ennobling association finds its ideal possibilities in the human marriage relation. True, much is attained out of marriage, and many, many marriages utterly fail to produce these moral and spiritual fruits. Too many times marriage is entered by those who seek other values which are lower than these superior accompaniments of human maturity. Ideal marriage must be founded on something more stable than the fluctuations of sentiment and the fickleness of mere sex attraction; it must be based on genuine and mutual personal devotion. And thus, if you can build up such trustworthy and effective small units of human association, when these are assembled in the aggregate, the world will behold a great and glorified social structure, the civilization of mortal maturity. Such a race might begin to realize something of your Master’s ideal of “peace on earth and good will among men.” While such a society would not be perfect or entirely free from evil, it would at least approach the stabilization of maturity.
2006 160:2.10 Ripeto, questa associazione ispirante e nobilitante trova le sue possibilità ideali nella relazione umana del matrimonio. È vero, molto si ottiene fuori del matrimonio, e molti, moltissimi matrimoni non riescono affatto a produrre questi frutti morali e spirituali. Troppo spesso il matrimonio è affrontato da coloro che cercano altri valori che sono inferiori a queste unioni superiori di maturità umana. Il matrimonio ideale deve essere fondato su qualcosa di più stabile delle fluttuazioni del sentimento e dell’incostanza della semplice attrazione sessuale; deve essere basato su una devozione personale sincera e reciproca. E così, se si possono costruire tali piccole unità fidate ed efficaci di associazione umana, quando queste sono riunite insieme, il mondo diverrà una grande e glorificata struttura sociale, la civiltà della maturità mortale. Una tale razza potrebbe cominciare a realizzare qualcosa dell’ideale del vostro Maestro di “pace in terra e buona volontà tra gli uomini”[4]. Anche se una tale società non fosse perfetta o interamente priva di male, si avvicinerebbe almeno alla stabilizzazione della maturità.
3. THE LURES OF MATURITY
3. LE ATTRATTIVE DELLA MATURITÀ
1955 160:3.1 The effort toward maturity necessitates work, and work requires energy. Whence the power to accomplish all this? The physical things can be taken for granted, but the Master has well said, “Man cannot live by bread alone.” Granted the possession of a normal body and reasonably good health, we must next look for those lures which will act as a stimulus to call forth man’s slumbering spiritual forces. Jesus has taught us that God lives in man; then how can we induce man to release these soul-bound powers of divinity and infinity? How shall we induce men to let go of God that he may spring forth to the refreshment of our own souls while in transit outward and then to serve the purpose of enlightening, uplifting, and blessing countless other souls? How best can I awaken these latent powers for good which lie dormant in your souls? One thing I am sure of: Emotional excitement is not the ideal spiritual stimulus. Excitement does not augment energy; it rather exhausts the powers of both mind and body. Whence then comes the energy to do these great things? Look to your Master. Even now he is out in the hills taking in power while we are here giving out energy. The secret of all this problem is wrapped up in spiritual communion, in worship. From the human standpoint it is a question of combined meditation and relaxation. Meditation makes the contact of mind with spirit; relaxation determines the capacity for spiritual receptivity. And this interchange of strength for weakness, courage for fear, the will of God for the mind of self, constitutes worship. At least, that is the way the philosopher views it.
2006 160:3.1 Lo sforzo per raggiungere la maturità necessita di lavoro, ed il lavoro richiede energia. Da dove viene il potere di compiere tutto ciò? Si possono considerare acquisiti i fattori fisici, ma il Maestro ha ben detto che “l’uomo non può vivere di solo pane”. Ammesso il possesso di un corpo normale e di una salute ragionevolmente buona, bisogna poi cercare le attrattive che agiranno da stimolo per far scaturire le forze spirituali sopite dell’uomo[5]. Gesù ci ha insegnato che Dio vive nell’uomo; allora come possiamo indurre l’uomo a liberare questi poteri di divinità e d’infinità legati all’anima? Come indurremo gli uomini a consentire che Dio possa venire a ristorare la nostra anima al suo passaggio, servendo inoltre al proposito d’illuminare, elevare e benedire innumerevoli altre anime? Come posso io risvegliare meglio questi benèfici poteri latenti che dormono nella vostra anima? Di una cosa sono certo: l’eccitazione emotiva non è lo stimolo spirituale ideale. L’eccitazione non accresce l’energia; essa esaurisce piuttosto i poteri sia della mente che del corpo. Da dove viene allora l’energia che compie queste grandi cose? Osservate il vostro Maestro. Anche ora è sulle colline a recuperare forza mentre noi siamo qui a consumare energia. Il segreto di tutto questo problema è racchiuso nella comunione spirituale, nell’adorazione. Dal punto di vista umano è una questione di meditazione e di riposo congiunti. La meditazione stabilisce il contatto della mente con lo spirito; la distensione determina la capacità per la ricettività spirituale. E questo cambio dalla forza alla debolezza, dal coraggio alla paura, dalla volontà di Dio alle proprie intenzioni, costituisce l’adorazione. Quantomeno questo è il punto di vista del filosofo.
1955 160:3.2 When these experiences are frequently repeated, they crystallize into habits, strength-giving and worshipful habits, and such habits eventually formulate themselves into a spiritual character, and such a character is finally recognized by one’s fellows as a mature personality. These practices are difficult and time-consuming at first, but when they become habitual, they are at once restful and timesaving. The more complex society becomes, and the more the lures of civilization multiply, the more urgent will become the necessity for God-knowing individuals to form such protective habitual practices designed to conserve and augment their spiritual energies.
2006 160:3.2 Quando queste esperienze sono frequentemente ripetute, si cristallizzano in abitudini, in abitudini di adorazione che infondono energia, e tali abitudini si traducono alla fine in un carattere spirituale, ed un tale carattere è infine riconosciuto dai propri simili come una personalità matura. All’inizio queste pratiche sono difficili e prendono molto tempo, ma quando divengono abituali procurano sia riposo che risparmio di tempo. Più la società diviene complessa e le attrattive della civiltà si moltiplicano, più diverrà urgente la necessità per gli individui che conoscono Dio di costituire queste pratiche protettive abituali destinate a conservare e ad accrescere le loro energie spirituali.
1955 160:3.3 Another requirement for the attainment of maturity is the co-operative adjustment of social groups to an ever-changing environment. The immature individual arouses the antagonisms of his fellows; the mature man wins the hearty co-operation of his associates, thereby many times multiplying the fruits of his life efforts.
2006 160:3.3 Un altro requisito per il raggiungimento della maturità è l’adattamento cooperativo dei gruppi sociali ad un ambiente in continuo cambiamento. L’individuo immaturo suscita l’antagonismo dei suoi simili; l’uomo maturo ottiene la collaborazione cordiale dei suoi associati, cosa che moltiplica considerevolmente i frutti degli sforzi della sua vita.
1955 160:3.4 My philosophy tells me that there are times when I must fight, if need be, for the defense of my concept of righteousness, but I doubt not that the Master, with a more mature type of personality, would easily and gracefully gain an equal victory by his superior and winsome technique of tact and tolerance. All too often, when we battle for the right, it turns out that both the victor and the vanquished have sustained defeat. I heard the Master say only yesterday that the “wise man, when seeking entrance through the locked door, would not destroy the door but rather would seek for the key wherewith to unlock it.” Too often we engage in a fight merely to convince ourselves that we are not afraid.
2006 160:3.4 La mia filosofia mi dice che vi sono dei momenti in cui io devo combattere, se ce n’è bisogno, per difendere il mio concetto di rettitudine, ma io non dubito che il Maestro, con un tipo più maturo di personalità, conquisterebbe facilmente e con grazia un’uguale vittoria con la sua tecnica superiore e seducente di tatto e di tolleranza. Troppo spesso, quando si lotta per una buona causa, finisce che escono sconfitti sia il vincitore che il vinto. Soltanto ieri ho udito il Maestro dire che “un uomo saggio, quando cerca di entrare per una porta chiusa, non distrugge la porta, ma cerca piuttosto la chiave con cui aprirla”. Troppo spesso noi ingaggiamo una battaglia semplicemente per convincere noi stessi che non abbiamo paura.
1955 160:3.5 This new gospel of the kingdom renders a great service to the art of living in that it supplies a new and richer incentive for higher living. It presents a new and exalted goal of destiny, a supreme life purpose. And these new concepts of the eternal and divine goal of existence are in themselves transcendent stimuli, calling forth the reaction of the very best that is resident in man’s higher nature. On every mountaintop of intellectual thought are to be found relaxation for the mind, strength for the soul, and communion for the spirit. From such vantage points of high living, man is able to transcend the material irritations of the lower levels of thinking—worry, jealousy, envy, revenge, and the pride of immature personality. These high-climbing souls deliver themselves from a multitude of the crosscurrent conflicts of the trifles of living, thus becoming free to attain consciousness of the higher currents of spirit concept and celestial communication. But the life purpose must be jealously guarded from the temptation to seek for easy and transient attainment; likewise must it be so fostered as to become immune to the disastrous threats of fanaticism.
2006 160:3.5 Questo nuovo vangelo del regno rende un grande servizio all’arte di vivere, nel senso che fornisce un incentivo nuovo e più ricco per una vita superiore[6]. Esso presenta una meta di destino nuova e più elevata, un proposito di vita supremo. E questi nuovi concetti del fine eterno e divino dell’esistenza sono in se stessi degli stimoli trascendenti che suscitano la reazione di quanto risiede di meglio nella natura superiore dell’uomo. Su ogni vetta del pensiero intellettuale si trova distensione per la mente, forza per l’anima e comunione per lo spirito. Da questa posizione vantaggiosa di vita superiore l’uomo può trascendere le irritazioni materiali dei livelli inferiori della mente — preoccupazione, gelosia, invidia, vendetta e l’orgoglio di una personalità immatura. Queste anime che salgono in alto si liberano da una moltitudine di conflitti ricorrenti per le piccole cose della vita, divenendo così libere di prendere coscienza delle correnti superiori di concetti spirituali e di comunicazioni celesti. Ma il proposito della vita deve essere gelosamente preservato dalla tentazione di cercare realizzazioni facili e transitorie; similmente deve essere sostenuto in modo da renderlo immune dalle disastrose minacce del fanatismo.
4. THE BALANCE OF MATURITY
4. L’EQUILIBRIO DELLA MATURITÀ
1955 160:4.1 While you have an eye single to the attainment of eternal realities, you must also make provision for the necessities of temporal living. While the spirit is our goal, the flesh is a fact. Occasionally the necessities of living may fall into our hands by accident, but in general, we must intelligently work for them. The two major problems of life are: making a temporal living and the achievement of eternal survival. And even the problem of making a living requires religion for its ideal solution. These are both highly personal problems. True religion, in fact, does not function apart from the individual.
2006 160:4.1 Pur mirando unicamente al raggiungimento delle realtà eterne, dovete anche provvedere alle necessità della vita temporale. Benché lo spirito sia la nostra meta, la carne è un fatto. Occasionalmente il necessario per vivere può caderci in mano per caso, ma generalmente dobbiamo lavorare con intelligenza per procurarcelo. I due problemi maggiori della vita sono: vivere una vita temporale e raggiungere la sopravvivenza eterna. Ed anche il problema di guadagnarsi da vivere richiede la religione per la sua soluzione ideale. Questi sono entrambi dei problemi altamente personali. La vera religione, infatti, non funziona al di fuori dell’individuo.
1955 160:4.2 The essentials of the temporal life, as I see them, are:
2006 160:4.2 I fattori essenziali della vita temporale, quali io li vedo, sono:
1955 160:4.9 Even the physical problems of bodily health and efficiency are best solved when they are viewed from the religious standpoint of our Master’s teaching: That the body and mind of man are the dwelling place of the gift of the Gods, the spirit of God becoming the spirit of man. The mind of man thus becomes the mediator between material things and spiritual realities.
2006 160:4.9 Anche i problemi fisici di salute e di efficienza corporale si risolvono meglio quando sono considerati dal punto di vista religioso dell’insegnamento del nostro Maestro: che il corpo e la mente dell’uomo sono la dimora del dono degli Dei, lo spirito di Dio che diviene lo spirito dell’uomo. La mente dell’uomo diviene allora il mediatore tra le cose materiali e le realtà spirituali.
1955 160:4.10 It requires intelligence to secure one’s share of the desirable things of life. It is wholly erroneous to suppose that faithfulness in doing one’s daily work will insure the rewards of wealth. Barring the occasional and accidental acquirement of wealth, the material rewards of the temporal life are found to flow in certain well-organized channels, and only those who have access to these channels may expect to be well rewarded for their temporal efforts. Poverty must ever be the lot of all men who seek for wealth in isolated and individual channels. Wise planning, therefore, becomes the one thing essential to worldly prosperity. Success requires not only devotion to one’s work but also that one should function as a part of some one of the channels of material wealth. If you are unwise, you can bestow a devoted life upon your generation without material reward; if you are an accidental beneficiary of the flow of wealth, you may roll in luxury even though you have done nothing worth while for your fellow men.
2006 160:4.10 Ci vuole intelligenza per assicurarsi la propria parte delle cose desiderabili della vita. È totalmente errato supporre che la fedeltà nel fare il proprio lavoro quotidiano assicurerà la ricompensa della ricchezza. A parte l’acquisizione occasionale e accidentale di ricchezza, le ricompense materiali della vita temporale scorrono in certi canali bene organizzati, e solo coloro che hanno accesso a questi canali possono aspettarsi di essere ben remunerati per i loro sforzi temporali. La povertà sarà sempre la sorte di tutti gli uomini che cercano la ricchezza in canali isolati e individuali. Una saggia pianificazione, perciò, diviene la sola cosa essenziale per la prosperità nel mondo. Il successo richiede non solo dedizione al proprio lavoro, ma anche che si funzioni come parte di qualcuno dei canali della ricchezza materiale. Se non siete saggi, potete dedicare una vita devota alla vostra generazione senza una ricompensa materiale; se siete un beneficiario casuale del flusso di ricchezza, potete vivere nel lusso senza aver fatto niente di utile per i vostri simili.
1955 160:4.11 Ability is that which you inherit, while skill is what you acquire. Life is not real to one who cannot do some one thing well, expertly. Skill is one of the real sources of the satisfaction of living. Ability implies the gift of foresight, farseeing vision. Be not deceived by the tempting rewards of dishonest achievement; be willing to toil for the later returns inherent in honest endeavor. The wise man is able to distinguish between means and ends; otherwise, sometimes overplanning for the future defeats its own high purpose. As a pleasure seeker you should aim always to be a producer as well as a consumer.
2006 160:4.11 L’abilità è ciò che si eredita, mentre la perizia è ciò che si acquisisce. La vita non è reale per chi non sa far nulla bene, espertamente. La perizia è una delle fonti reali di soddisfazione nella vita. L’abilità implica il dono della perspicacia, della lungimiranza. Non lasciatevi ingannare dalla tentazione dei vantaggi di atti disonesti; accettate di lavorare per ricompense successive inerenti ad uno sforzo onesto. Il saggio sa distinguere tra mezzi e fini; d’altronde, l’eccessiva pianificazione per il futuro contrasta talvolta il suo stesso proposito elevato. Se cercate il piacere, dovreste sempre mirare a produrne quanto a consumarne.
1955 160:4.12 Train your memory to hold in sacred trust the strength-giving and worth-while episodes of life, which you can recall at will for your pleasure and edification. Thus build up for yourself and in yourself reserve galleries of beauty, goodness, and artistic grandeur. But the noblest of all memories are the treasured recollections of the great moments of a superb friendship. And all of these memory treasures radiate their most precious and exalting influences under the releasing touch of spiritual worship.
2006 160:4.12 Esercitate la vostra memoria a conservare come in un sacro deposito gli episodi della vita fortificanti e meritevoli, che potete ricordare all’occasione per il vostro piacere e la vostra edificazione. Costruite così per voi stessi ed in voi stessi delle gallerie come riserva di bellezza, di bontà e di grandezza artistica. Ma i ricordi più nobili sono le reminiscenze gelosamente custodite dei grandi momenti di una splendida amicizia. E tutti questi tesori della memoria irradiano le loro influenze più preziose ed esaltanti nel contatto liberatore dell’adorazione spirituale.
1955 160:4.13 But life will become a burden of existence unless you learn how to fail gracefully. There is an art in defeat which noble souls always acquire; you must know how to lose cheerfully; you must be fearless of disappointment. Never hesitate to admit failure. Make no attempt to hide failure under deceptive smiles and beaming optimism. It sounds well always to claim success, but the end results are appalling. Such a technique leads directly to the creation of a world of unreality and to the inevitable crash of ultimate disillusionment.
2006 160:4.13 Ma la vita diventerà un fardello dell’esistenza se non imparate come sbagliare con grazia. C’è un’arte nella sconfitta che le anime nobili imparano sempre; dovete sapere sempre come perdere con gioia; non dovete temere le delusioni. Non esitate mai ad ammettere un fallimento. Non cercate di nascondere il fallimento sotto falsi sorrisi ed un ottimismo radioso. È una bella cosa pretendere sempre di avere successo, ma i risultati finali sono terribili. Una tale tecnica porta direttamente alla creazione di un mondo irreale e al crollo inevitabile della disillusione totale.
1955 160:4.14 Success may generate courage and promote confidence, but wisdom comes only from the experiences of adjustment to the results of one’s failures. Men who prefer optimistic illusions to reality can never become wise. Only those who face facts and adjust them to ideals can achieve wisdom. Wisdom embraces both the fact and the ideal and therefore saves its devotees from both of those barren extremes of philosophy—the man whose idealism excludes facts and the materialist who is devoid of spiritual outlook. Those timid souls who can only keep up the struggle of life by the aid of continuous false illusions of success are doomed to suffer failure and experience defeat as they ultimately awaken from the dream world of their own imaginations.
2006 160:4.14 Il successo può generare coraggio e promuovere fiducia, ma la saggezza proviene soltanto dalle esperienze di aggiustamento sui risultati delle proprie sconfitte. Gli uomini che preferiscono le illusioni ottimistiche alla realtà non possono mai divenire saggi. Solo coloro che affrontano i fatti e si aggiustano sugli ideali possono raggiungere la saggezza. La saggezza ingloba sia i fatti che gli ideali e perciò salva i suoi adepti dai due sterili estremi della filosofia — l’uomo il cui idealismo esclude i fatti ed il materialista che è privo di visione spirituale. Quelle anime timorose che possono sostenere la lotta della vita soltanto con l’aiuto continuo di false illusioni di successo sono condannate a subire il fallimento e a sperimentare la sconfitta quando alla fine si ridestano dal mondo dei sogni delle loro stesse immaginazioni.
1955 160:4.15 And it is in this business of facing failure and adjusting to defeat that the far-reaching vision of religion exerts its supreme influence. Failure is simply an educational episode—a cultural experiment in the acquirement of wisdom—in the experience of the God-seeking man who has embarked on the eternal adventure of the exploration of a universe. To such men defeat is but a new tool for the achievement of higher levels of universe reality.
2006 160:4.15 È in tale fatto di far fronte ad un fallimento e di adattarsi alla sconfitta che la visione lungimirante della religione esercita la sua influenza suprema. Il fallimento è semplicemente un episodio educativo — un esperimento culturale nell’acquisizione della saggezza — nell’esperienza di un uomo alla ricerca di Dio che si è imbarcato nell’avventura eterna dell’esplorazione di un universo. Per quest’uomo una sconfitta non è che un nuovo strumento per il raggiungimento di livelli superiori della realtà universale.
1955 160:4.16 The career of a God-seeking man may prove to be a great success in the light of eternity, even though the whole temporal-life enterprise may appear as an overwhelming failure, provided each life failure yielded the culture of wisdom and spirit achievement. Do not make the mistake of confusing knowledge, culture, and wisdom. They are related in life, but they represent vastly differing spirit values; wisdom ever dominates knowledge and always glorifies culture.
2006 160:4.16 La carriera di un uomo che cerca Dio può rivelarsi un grande successo alla luce dell’eternità, anche se l’intero corso della vita temporale può apparire come uno schiacciante fallimento, purché ogni fallimento nella vita abbia prodotto la cultura della saggezza ed un conseguimento spirituale. Non commettete l’errore di confondere conoscenza, cultura e saggezza. Esse sono legate nella vita, ma rappresentano valori spirituali assai differenti; la saggezza domina sempre la conoscenza e glorifica sempre la cultura.
5. THE RELIGION OF THE IDEAL
5. LA RELIGIONE DELL’IDEALE
1955 160:5.1 You have told me that your Master regards genuine human religion as the individual’s experience with spiritual realities. I have regarded religion as man’s experience of reacting to something which he regards as being worthy of the homage and devotion of all mankind. In this sense, religion symbolizes our supreme devotion to that which represents our highest concept of the ideals of reality and the farthest reach of our minds toward eternal possibilities of spiritual attainment.
2006 160:5.1 Voi mi avete detto che il vostro Maestro considera la religione umana autentica come l’esperienza dell’individuo con le realtà spirituali. Io ho considerato la religione come l’esperienza dell’uomo che reagisce a qualcosa che egli considera essere degno dell’omaggio e della devozione di tutta l’umanità. In questo senso la religione simbolizza la nostra devozione suprema a ciò che rappresenta il nostro concetto più elevato degli ideali della realtà e la capacità massima della nostra mente nei confronti delle possibilità eterne della realizzazione spirituale.
1955 160:5.2 When men react to religion in the tribal, national, or racial sense, it is because they look upon those without their group as not being truly human. We always look upon the object of our religious loyalty as being worthy of the reverence of all men. Religion can never be a matter of mere intellectual belief or philosophic reasoning; religion is always and forever a mode of reacting to the situations of life; it is a species of conduct. Religion embraces thinking, feeling, and acting reverently toward some reality which we deem worthy of universal adoration.
2006 160:5.2 Quando gli uomini reagiscono alla religione in senso tribale, nazionale o razziale, è perché considerano gli estranei al loro gruppo come non veramente umani. Noi consideriamo sempre l’oggetto della nostra fedeltà religiosa come meritevole del rispetto di tutti gli uomini. La religione non può mai essere una questione di semplice credenza intellettuale o di ragionamento filosofico; la religione è sempre ed eternamente un modo di reagire alle situazioni della vita; è un modo di comportarsi. La religione ingloba pensieri, sentimenti ed atti di rispetto verso una realtà che noi stimiamo degna dell’adorazione universale.
1955 160:5.3 If something has become a religion in your experience, it is self-evident that you already have become an active evangel of that religion since you deem the supreme concept of your religion as being worthy of the worship of all mankind, all universe intelligences. If you are not a positive and missionary evangel of your religion, you are self-deceived in that what you call a religion is only a traditional belief or a mere system of intellectual philosophy. If your religion is a spiritual experience, your object of worship must be the universal spirit reality and ideal of all your spiritualized concepts. All religions based on fear, emotion, tradition, and philosophy I term the intellectual religions, while those based on true spirit experience I would term the true religions. The object of religious devotion may be material or spiritual, true or false, real or unreal, human or divine. Religions can therefore be either good or evil.
2006 160:5.3 Se qualcosa è divenuto una religione nella vostra esperienza, è evidente di per sé che voi siete già divenuto un evangelista attivo di quella religione, poiché considerate il concetto supremo della vostra religione meritevole del culto di tutta l’umanità, di tutte le intelligenze dell’universo. Se non siete un evangelista positivo e missionario della vostra religione, ingannate voi stesso per il fatto che ciò che chiamate religione è soltanto una credenza tradizionale o un semplice sistema di filosofia intellettuale. Se la vostra religione è un’esperienza spirituale, l’oggetto della vostra adorazione deve essere la realtà spirituale universale e l’ideale di tutti i vostri concetti spiritualizzati. Tutte le religioni basate sulla paura, sull’emozione, sulla tradizione e sulla filosofia io le chiamo religioni intellettuali, mentre quelle basate sulla vera esperienza spirituale le chiamerei le vere religioni. L’oggetto della devozione religiosa può essere materiale o spirituale, vero o falso, reale o irreale, umano o divino. Le religioni possono quindi essere buone o cattive.
1955 160:5.4 Morality and religion are not necessarily the same. A system of morals, by grasping an object of worship, may become a religion. A religion, by losing its universal appeal to loyalty and supreme devotion, may evolve into a system of philosophy or a code of morals. This thing, being, state, or order of existence, or possibility of attainment which constitutes the supreme ideal of religious loyalty, and which is the recipient of the religious devotion of those who worship, is God. Regardless of the name applied to this ideal of spirit reality, it is God.
2006 160:5.4 La moralità e la religione non sono necessariamente la stessa cosa. Un sistema di morale, impadronendosi di un oggetto di adorazione, può diventare una religione. Una religione, perdendo il suo richiamo universale alla fedeltà e alla devozione suprema, può evolversi in un sistema di filosofia o in un codice di morale. Questa cosa, essere, stato, od ordine d’esistenza, o possibilità di compimento che costituisce l’ideale supremo della fedeltà religiosa, e che è il beneficiario della devozione religiosa di coloro che adorano, è Dio. Indipendentemente dal nome attribuito a questo ideale della realtà spirituale, esso è Dio.
1955 160:5.5 The social characteristics of a true religion consist in the fact that it invariably seeks to convert the individual and to transform the world. Religion implies the existence of undiscovered ideals which far transcend the known standards of ethics and morality embodied in even the highest social usages of the most mature institutions of civilization. Religion reaches out for undiscovered ideals, unexplored realities, superhuman values, divine wisdom, and true spirit attainment. True religion does all of this; all other beliefs are not worthy of the name. You cannot have a genuine spiritual religion without the supreme and supernal ideal of an eternal God. A religion without this God is an invention of man, a human institution of lifeless intellectual beliefs and meaningless emotional ceremonies. A religion might claim as the object of its devotion a great ideal. But such ideals of unreality are not attainable; such a concept is illusionary. The only ideals susceptible of human attainment are the divine realities of the infinite values resident in the spiritual fact of the eternal God.
2006 160:5.5 Le caratteristiche sociali di una vera religione consistono nel fatto che essa cerca invariabilmente di convertire l’individuo e di trasformare il mondo. La religione implica l’esistenza d’ideali sconosciuti che trascendono di gran lunga i criteri conosciuti di etica e di morale incorporati negli usi sociali anche più elevati delle istituzioni più mature della civiltà. La religione cerca di raggiungere ideali sconosciuti, realtà inesplorate, valori superumani, una saggezza divina ed una vera realizzazione spirituale. La vera religione fa tutto questo; tutte le altre credenze non sono degne di questo nome. Non ci può essere una religione spirituale autentica senza l’ideale supremo e superno di un Dio eterno. Una religione senza questo Dio è un’invenzione dell’uomo, un’istituzione umana di credenze intellettuali senza vita e di cerimonie emozionali senza significato. Una religione può sostenere come oggetto della sua devozione un grande ideale. Ma tali ideali irreali non sono realizzabili; un tale concetto è illusorio. I soli ideali suscettibili di compimento umano sono le realtà divine dei valori infiniti che risiedono nel fatto spirituale del Dio eterno.
1955 160:5.6 The word God, the idea of God as contrasted with the ideal of God, can become a part of any religion, no matter how puerile or false that religion may chance to be. And this idea of God can become anything which those who entertain it may choose to make it. The lower religions shape their ideas of God to meet the natural state of the human heart; the higher religions demand that the human heart shall be changed to meet the demands of the ideals of true religion.
2006 160:5.6 La parola Dio, l’idea di Dio in contrasto con l’ideale di Dio, può divenire una parte di qualsiasi religione, per quanto puerile o falsa possa essere quella religione. E questa idea di Dio può divenire qualsiasi cosa scelgano di farne coloro che ce l’hanno. Le religioni inferiori modellano le loro idee di Dio per adattarle allo stato naturale del cuore umano; le religioni superiori chiedono che il cuore umano sia cambiato per rispondere alle esigenze degli ideali della vera religione.
1955 160:5.7 The religion of Jesus transcends all our former concepts of the idea of worship in that he not only portrays his Father as the ideal of infinite reality but positively declares that this divine source of values and the eternal center of the universe is truly and personally attainable by every mortal creature who chooses to enter the kingdom of heaven on earth, thereby acknowledging the acceptance of sonship with God and brotherhood with man. That, I submit, is the highest concept of religion the world has ever known, and I pronounce that there can never be a higher since this gospel embraces the infinity of realities, the divinity of values, and the eternity of universal attainments. Such a concept constitutes the achievement of the experience of the idealism of the supreme and the ultimate.
2006 160:5.7 La religione di Gesù trascende tutti i nostri concetti precedenti dell’idea di adorazione, nel senso che non solo egli descrive suo Padre come l’ideale della realtà infinita, ma dichiara positivamente che questa sorgente divina di valori e centro eterno dell’universo è veramente e personalmente raggiungibile da ogni creatura mortale che sceglie di entrare nel regno dei cieli sulla terra, riconoscendo così l’accettazione della filiazione con Dio e della fratellanza con gli uomini. Questo, a mio avviso, è il più alto concetto di religione che il mondo abbia mai conosciuto, ed io proclamo che non ce ne potrà mai essere uno di più elevato, poiché questo vangelo abbraccia l’infinità delle realtà, la divinità dei valori e l’eternità delle realizzazioni universali. Un tale concetto costituisce il compimento dell’esperienza dell’idealismo del supremo e dell’ultimo.
1955 160:5.8 I am not only intrigued by the consummate ideals of this religion of your Master, but I am mightily moved to profess my belief in his announcement that these ideals of spirit realities are attainable; that you and I can enter upon this long and eternal adventure with his assurance of the certainty of our ultimate arrival at the portals of Paradise. My brethren, I am a believer, I have embarked; I am on my way with you in this eternal venture. The Master says he came from the Father, and that he will show us the way. I am fully persuaded he speaks the truth. I am finally convinced that there are no attainable ideals of reality or values of perfection apart from the eternal and Universal Father.
2006 160:5.8 Io non sono solo affascinato dagli ideali impeccabili di questa religione del vostro Maestro, ma mi sento fortemente spinto a professare la mia credenza nel suo annuncio che questi ideali delle realtà spirituali sono raggiungibili; che voi ed io possiamo iniziare questa lunga ed eterna avventura con la sua assicurazione della certezza che alla fine arriveremo alle porte del Paradiso. Fratelli miei, io sono un credente, mi sono imbarcato; sono in cammino con voi in questa avventura eterna. Il Maestro dice che è venuto dal Padre e che ci mostrerà la via. Io sono pienamente persuaso che dice la verità. Sono definitivamente convinto che non vi sono ideali di realtà o valori di perfezione raggiungibili al di fuori dell’eterno Padre Universale.
1955 160:5.9 I come, then, to worship, not merely the God of existences, but the God of the possibility of all future existences. Therefore must your devotion to a supreme ideal, if that ideal is real, be devotion to this God of past, present, and future universes of things and beings. And there is no other God, for there cannot possibly be any other God. All other gods are figments of the imagination, illusions of mortal mind, distortions of false logic, and the self-deceptive idols of those who create them. Yes, you can have a religion without this God, but it does not mean anything. And if you seek to substitute the word God for the reality of this ideal of the living God, you have only deluded yourself by putting an idea in the place of an ideal, a divine reality. Such beliefs are merely religions of wishful fancy.
2006 160:5.9 Io vengo, allora, ad adorare non solo il Dio delle esistenze, ma il Dio della possibilità di tutte le esistenze future. Bisogna quindi che la vostra devozione ad un ideale supremo, se quell’ideale è reale, sia una devozione a questo Dio degli universi passati, presenti e futuri di cose e di esseri. E non c’è altro Dio, perché non può esserci qualche altro Dio. Tutti gli altri dei sono invenzioni dell’immaginazione, illusioni della mente mortale, deformazioni di una falsa logica ed idoli che ingannano coloro che li creano. Sì, si può avere una religione senza questo Dio, ma ciò non significa nulla. E se cercate di sostituire la parola Dio alla realtà di questo ideale del Dio vivente, avete soltanto ingannato voi stessi mettendo un’idea al posto di un ideale, di una realtà divina. Queste credenze sono solo religioni di pura fantasia.[7]
1955 160:5.10 I see in the teachings of Jesus, religion at its best. This gospel enables us to seek for the true God and to find him. But are we willing to pay the price of this entrance into the kingdom of heaven? Are we willing to be born again? to be remade? Are we willing to be subject to this terrible and testing process of self-destruction and soul reconstruction? Has not the Master said: “Whoso would save his life must lose it. Think not that I have come to bring peace but rather a soul struggle”? True, after we pay the price of dedication to the Father’s will, we do experience great peace provided we continue to walk in these spiritual paths of consecrated living.
2006 160:5.10 Io vedo negli insegnamenti di Gesù la religione al suo meglio. Questo vangelo ci consente di cercare il vero Dio e di trovarlo. Ma accettiamo noi di pagare il prezzo di questo ingresso nel regno dei cieli? Vogliamo nascere di nuovo? Essere rifatti? Accettiamo di sottoporci a questo terribile e provante processo di autodistruzione e di ricostruzione dell’anima? Non ha detto il Maestro: “Chiunque vuol salvare la propria vita deve perderla. Non pensate che io sia venuto a portare la pace, ma piuttosto una lotta dell’anima”? È vero, dopo aver pagato il prezzo della consacrazione alla volontà del Padre noi sperimentiamo una grande pace purché continuiamo a camminare in questi sentieri spirituali di vita consacrata.[8][9]
1955 160:5.11 Now are we truly forsaking the lures of the known order of existence while we unreservedly dedicate our quest to the lures of the unknown and unexplored order of the existence of a future life of adventure in the spirit worlds of the higher idealism of divine reality. And we seek for those symbols of meaning wherewith to convey to our fellow men these concepts of the reality of the idealism of the religion of Jesus, and we will not cease to pray for that day when all mankind shall be thrilled by the communal vision of this supreme truth. Just now, our focalized concept of the Father, as held in our hearts, is that God is spirit; as conveyed to our fellows, that God is love.
2006 160:5.11 Ora abbandoniamo veramente le attrattive dell’ordine d’esistenza conosciuto e dedichiamo senza riserve la nostra ricerca alle attrattive dell’ordine sconosciuto ed inesplorato dell’esistenza di una vita futura di avventure nei mondi spirituali dell’idealismo superiore della realtà divina. E cerchiamo quei simboli di significato con cui trasmettere ai nostri simili questi concetti della realtà dell’idealismo della religione di Gesù, e non cesseremo di pregare per quel giorno in cui tutta l’umanità vibrerà per la visione comune di questa verità suprema. Attualmente il nostro concetto focalizzato del Padre, quale conserviamo nel nostro cuore, è che Dio è spirito; qual è trasmesso ai nostri simili, è che Dio è amore[10][11].
1955 160:5.12 The religion of Jesus demands living and spiritual experience. Other religions may consist in traditional beliefs, emotional feelings, philosophic consciousness, and all of that, but the teaching of the Master requires the attainment of actual levels of real spirit progression.
2006 160:5.12 La religione di Gesù esige un’esperienza vivente e spirituale. Altre religioni possono consistere in credenze tradizionali, in sentimenti emotivi, in coscienze filosofiche, ed in tutto ciò, ma l’insegnamento del Maestro richiede il raggiungimento di livelli effettivi di progressione spirituale reale.
1955 160:5.13 The consciousness of the impulse to be like God is not true religion. The feelings of the emotion to worship God are not true religion. The knowledge of the conviction to forsake self and serve God is not true religion. The wisdom of the reasoning that this religion is the best of all is not religion as a personal and spiritual experience. True religion has reference to destiny and reality of attainment as well as to the reality and idealism of that which is wholeheartedly faith-accepted. And all of this must be made personal to us by the revelation of the Spirit of Truth.
2006 160:5.13 La coscienza dell’impulso ad essere simili a Dio non è vera religione. I sentimenti dell’emozione di adorare Dio non sono vera religione. La conoscenza della convinzione di rinunciare a se stessi e di servire Dio non è vera religione. La saggezza del ragionamento che questa religione è la migliore di tutte non è religione come esperienza personale e spirituale. La vera religione si riferisce al destino e alla realtà del raggiungimento così come alla realtà e all’idealismo di ciò che è sinceramente accettato per fede. E tutto questo ci deve essere reso personale dalla rivelazione dello Spirito della Verità.
1955 160:5.14 And thus ended the dissertations of the Greek philosopher, one of the greatest of his race, who had become a believer in the gospel of Jesus.
2006 160:5.14 Così terminarono le dissertazioni del filosofo greco, uno dei più grandi della sua razza, che era divenuto un credente nel vangelo di Gesù.
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