Il Libro di Urantia in inglese è di pubblico dominio in tutto il mondo dal 2006.
Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 78. La razza viola dopo i giorni di Adamo |
Indice
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Fascicolo 80. L’espansione andita in Occidente |
ANDITE EXPANSION IN THE ORIENT
L’ESPANSIONE ANDITA IN ORIENTE
1955 79:0.1 ASIA is the homeland of the human race. It was on a southern peninsula of this continent that Andon and Fonta were born; in the highlands of what is now Afghanistan, their descendant Badonan founded a primitive center of culture that persisted for over one-half million years. Here at this eastern focus of the human race the Sangik peoples differentiated from the Andonic stock, and Asia was their first home, their first hunting ground, their first battlefield. Southwestern Asia witnessed the successive civilizations of Dalamatians, Nodites, Adamites, and Andites, and from these regions the potentials of modern civilization spread to the world.
2006 79:0.1 L’ASIA è la terra d’origine della razza umana. Fu su una penisola meridionale di questo continente che nacquero Andon e Fonta; sugli altipiani di quello che è ora l’Afghanistan il loro discendente Badonan fondò un centro primitivo di cultura che persisté per più di mezzo milione di anni. Qui, in questo epicentro orientale della razza umana, i popoli sangik si differenziarono dalla stirpe andonica, e l’Asia fu la loro prima patria, il loro primo terreno di caccia, il loro primo campo di battaglia. L’Asia sudoccidentale vide passare le civiltà successive dei Dalamatiani, dei Noditi, degli Adamiti e degli Anditi, e da queste regioni i potenziali della civiltà moderna si diffusero nel mondo.
1. THE ANDITES OF TURKESTAN
1. GLI ANDITI DEL TURKESTAN
1955 79:1.1 For over twenty-five thousand years, on down to nearly 2000 B.C., the heart of Eurasia was predominantly, though diminishingly, Andite. In the lowlands of Turkestan the Andites made the westward turning around the inland lakes into Europe, while from the highlands of this region they infiltrated eastward. Eastern Turkestan (Sinkiang) and, to a lesser extent, Tibet were the ancient gateways through which these peoples of Mesopotamia penetrated the mountains to the northern lands of the yellow men. The Andite infiltration of India proceeded from the Turkestan highlands into the Punjab and from the Iranian grazing lands through Baluchistan. These earlier migrations were in no sense conquests; they were, rather, the continual drifting of the Andite tribes into western India and China.
2006 79:1.1 Per oltre venticinquemila anni, quasi fino all’anno 2.000 a.C., il cuore dell’Eurasia fu prevalentemente, benché in modo sempre decrescente, andita. Nelle pianure del Turkestan gli Anditi si diressero ad ovest verso l’Europa girando attorno ai laghi interni, mentre partendo dagli altopiani di questa regione s’infiltrarono verso est. Il Turkestan orientale (Sinkiang), ed in misura minore il Tibet, furono le antiche porte per le quali questi popoli della Mesopotamia penetrarono nelle montagne che portavano alle terre settentrionali degli uomini gialli. L’infiltrazione andita dell’India procedette dagli altopiani del Turkestan verso il Punjab e dai pascoli dell’Iran attraverso il Belucistan. Queste prime migrazioni non erano in alcun senso delle conquiste; erano piuttosto lo spostamento incessante delle tribù andite verso l’India occidentale e la Cina.
1955 79:1.2 For almost fifteen thousand years centers of mixed Andite culture persisted in the basin of the Tarim River in Sinkiang and to the south in the highland regions of Tibet, where the Andites and Andonites had extensively mingled. The Tarim valley was the easternmost outpost of the true Andite culture. Here they built their settlements and entered into trade relations with the progressive Chinese to the east and with the Andonites to the north. In those days the Tarim region was a fertile land; the rainfall was plentiful. To the east the Gobi was an open grassland where the herders were gradually turning to agriculture. This civilization perished when the rain winds shifted to the southeast, but in its day it rivaled Mesopotamia itself.
2006 79:1.2 Per quasi quindicimila anni dei centri di cultura mista andita persisterono nel bacino del Fiume Tarim nel Sinkiang e a sud nelle regioni montuose del Tibet, dove gli Anditi e gli Andoniti si erano largamente mescolati. La valle del Tarim era l’avamposto più orientale della vera cultura andita. Qui essi stabilirono i loro insediamenti ed entrarono in relazioni commerciali con i Cinesi progressisti ad est e con gli Andoniti a nord. In quei tempi la regione del Tarim era una terra fertile; le piogge erano abbondanti. Ad est del Gobi c’era una vasta prateria dove i pastori si trasformavano gradualmente in agricoltori. Questa civiltà perì quando i venti della pioggia si orientarono verso sudest, ma ai suoi tempi essa rivaleggiava con quella della Mesopotamia stessa.
1955 79:1.3 By 8000 B.C. the slowly increasing aridity of the highland regions of central Asia began to drive the Andites to the river bottoms and the seashores. This increasing drought not only drove them to the valleys of the Nile, Euphrates, Indus, and Yellow rivers, but it produced a new development in Andite civilization. A new class of men, the traders, began to appear in large numbers.
2006 79:1.3 Verso l’8.000 a.C. l’aridità in lenta crescita delle regioni montuose dell’Asia centrale cominciò a sospingere gli Anditi verso i fondi valle e le coste marittime. Questa crescente siccità non solo li spinse verso le valli del Nilo, dell’Eufrate, dell’Indo e del Fiume Giallo, ma provocò un nuovo sviluppo della civiltà andita. Cominciò ad apparire in gran numero una nuova classe di uomini, i commercianti.
1955 79:1.4 When climatic conditions made hunting unprofitable for the migrating Andites, they did not follow the evolutionary course of the older races by becoming herders. Commerce and urban life made their appearance. From Egypt through Mesopotamia and Turkestan to the rivers of China and India, the more highly civilized tribes began to assemble in cities devoted to manufacture and trade. Adonia became the central Asian commercial metropolis, being located near the present city of Ashkhabad. Commerce in stone, metal, wood, and pottery was accelerated on both land and water.
2006 79:1.4 Quando le condizioni climatiche resero poco proficua la caccia per gli Anditi migratori, essi non seguirono il corso evoluzionario delle razze antiche divenendo pastori. Fecero la loro apparizione il commercio e la vita urbana. Dall’Egitto, attraverso la Mesopotamia ed il Turkestan, sino ai fiumi della Cina e dell’India, le tribù più altamente civilizzate cominciarono a riunirsi in città dedite alla manifattura e al commercio. Adonia, situata vicino all’attuale città di Ashkhabad, divenne la metropoli commerciale dell’Asia centrale. Il commercio della pietra, dei metalli, del legno e del vasellame fu accelerato sia via terra che via acqua.
1955 79:1.5 But ever-increasing drought gradually brought about the great Andite exodus from the lands south and east of the Caspian Sea. The tide of migration began to veer from northward to southward, and the Babylonian cavalrymen began to push into Mesopotamia.
2006 79:1.5 Ma la siccità sempre crescente provocò gradualmente il grande esodo andita dalle terre a sud e ad est del Mar Caspio. Il flusso della migrazione verso nord cominciò ad invertirsi verso sud e i cavalieri di Babilonia cominciarono ad invadere la Mesopotamia.
1955 79:1.6 Increasing aridity in central Asia further operated to reduce population and to render these people less warlike; and when the diminishing rainfall to the north forced the nomadic Andonites southward, there was a tremendous exodus of Andites from Turkestan. This is the terminal movement of the so-called Aryans into the Levant and India. It culminated that long dispersal of the mixed descendants of Adam during which every Asiatic and most of the island peoples of the Pacific were to some extent improved by these superior races.
2006 79:1.6 L’aridità crescente dell’Asia centrale contribuì ulteriormente a ridurre la popolazione e a rendere queste genti meno bellicose. Quando la diminuzione delle piogge al nord spinse gli Andoniti nomadi verso sud, vi fu un enorme esodo di Anditi dal Turkestan. Questa fu la migrazione finale dei cosiddetti Ariani nel Levante ed in India. Essa segnò la fine di quella lunga dispersione dei discendenti misti di Adamo durante la quale tutti i popoli asiatici e la maggior parte delle popolazioni insulari del Pacifico furono migliorate in una certa misura da queste razze superiori.
1955 79:1.7 Thus, while they dispersed over the Eastern Hemisphere, the Andites were dispossessed of their homelands in Mesopotamia and Turkestan, for it was this extensive southward movement of Andonites that diluted the Andites in central Asia nearly to the vanishing point.
2006 79:1.7 In tal modo, mentre si disperdevano nell’emisfero orientale, gli Anditi furono spodestati delle loro terre d’origine in Mesopotamia e nel Turkestan, perché fu questa vasta migrazione degli Andoniti verso sud che diluì gli Anditi nell’Asia centrale quasi al punto da farli scomparire.
1955 79:1.8 But even in the twentieth century after Christ there are traces of Andite blood among the Turanian and Tibetan peoples, as is witnessed by the blond types occasionally found in these regions. The early Chinese annals record the presence of the red-haired nomads to the north of the peaceful settlements of the Yellow River, and there still remain paintings which faithfully record the presence of both the blond-Andite and the brunet-Mongolian types in the Tarim basin of long ago.
2006 79:1.8 Ma anche nel ventesimo secolo dopo Cristo si trovano tracce di sangue andita tra i Turaniani e i Tibetani, com’è testimoniato dai tipi biondi che s’incontrano occasionalmente in queste regioni. Gli archivi cinesi primitivi descrivono la presenza dei nomadi dai capelli rossi a nord degli insediamenti pacifici del Fiume Giallo, ed esistono anche pitture che rappresentano fedelmente la presenza di entrambi i tipi biondo-andita e bruno-mongolo nel bacino del Tarim di un tempo.
1955 79:1.9 The last great manifestation of the submerged military genius of the central Asiatic Andites was in A.D. 1200, when the Mongols under Genghis Khan began the conquest of the greater portion of the Asiatic continent. And like the Andites of old, these warriors proclaimed the existence of “one God in heaven.” The early breakup of their empire long delayed cultural intercourse between Occident and Orient and greatly handicapped the growth of the monotheistic concept in Asia.
2006 79:1.9 L’ultima grande manifestazione del genio militare scomparso degli Anditi dell’Asia centrale avvenne nel 1.200 d.C., quando i Mongoli al comando di Gengis Khan iniziarono la conquista della maggior parte del continente asiatico. E come gli Anditi di un tempo, questi guerrieri proclamarono l’esistenza di “un solo Dio nel cielo”[1]. Il rapido crollo del loro impero ritardò a lungo i rapporti culturali tra l’Oriente e l’Occidente ed ostacolò grandemente la crescita del concetto monoteista in Asia.
2. THE ANDITE CONQUEST OF INDIA
2. LA CONQUISTA ANDITA DELL’INDIA
1955 79:2.1 India is the only locality where all the Urantia races were blended, the Andite invasion adding the last stock. In the highlands northwest of India the Sangik races came into existence, and without exception members of each penetrated the subcontinent of India in their early days, leaving behind them the most heterogeneous race mixture ever to exist on Urantia. Ancient India acted as a catch basin for the migrating races. The base of the peninsula was formerly somewhat narrower than now, much of the deltas of the Ganges and Indus being the work of the last fifty thousand years.
2006 79:2.1 L’India è il solo luogo in cui tutte le razze di Urantia furono mescolate; l’invasione andita vi aggiunse l’ultima stirpe. Le razze sangik ebbero origine sugli altopiani a nordovest dell’India, e i membri di ciascuna razza, senza eccezione, penetrarono ai loro inizi nel subcontinente dell’India, lasciando dietro di loro il più eterogeneo miscuglio di razze mai esistito su Urantia. L’India antica agì da bacino di confluenza per le razze in migrazione. La base della penisola era una volta un po’ più stretta di adesso, in quanto gran parte dei delta del Gange e dell’Indo si è formata negli ultimi cinquantamila anni.
1955 79:2.2 The earliest race mixtures in India were a blending of the migrating red and yellow races with the aboriginal Andonites. This group was later weakened by absorbing the greater portion of the extinct eastern green peoples as well as large numbers of the orange race, was slightly improved through limited admixture with the blue man, but suffered exceedingly through assimilation of large numbers of the indigo race. But the so-called aborigines of India are hardly representative of these early people; they are rather the most inferior southern and eastern fringe, which was never fully absorbed by either the early Andites or their later appearing Aryan cousins.
2006 79:2.2 Le primissime mescolanze razziali in India furono una fusione delle razze rossa e gialla migratrici con gli aborigeni andoniti. Questo gruppo fu successivamente indebolito dall’assorbimento della porzione maggiore delle popolazioni verdi orientali ora estinte come pure di numerosi individui della razza arancio, e fu leggermente migliorato da una limitata mescolanza con gli uomini blu; ma soffrì enormemente per l’assimilazione di un gran numero di membri della razza indaco. Tuttavia i cosiddetti aborigeni dell’India non sono del tutto rappresentativi di questi popoli primitivi; sono piuttosto la frangia inferiore meridionale ed orientale, che non fu mai completamente assorbita né dai primi Anditi né dai loro cugini Ariani apparsi più tardi.
1955 79:2.3 By 20,000 B.C. the population of western India had already become tinged with the Adamic blood, and never in the history of Urantia did any one people combine so many different races. But it was unfortunate that the secondary Sangik strains predominated, and it was a real calamity that both the blue and the red man were so largely missing from this racial melting pot of long ago; more of the primary Sangik strains would have contributed very much toward the enhancement of what might have been an even greater civilization. As it developed, the red man was destroying himself in the Americas, the blue man was disporting himself in Europe, and the early descendants of Adam (and most of the later ones) exhibited little desire to admix with the darker colored peoples, whether in India, Africa, or elsewhere.
2006 79:2.3 Verso il 20.000 a.C. la popolazione dell’India occidentale si era già impregnata di sangue adamico, e mai nella storia di Urantia un popolo congiunse così tante razze differenti. Ma fu un fatto sfavorevole che siano prevalse le linee sangik secondarie e fu una vera calamità che gli uomini blu e rossi siano stati così poco numerosi in questo crogiolo razziale di molto tempo fa. Un maggior numero di linee sangik primarie avrebbe contribuito in misura considerevole all’elevazione di quella che avrebbe potuto essere una civiltà ancora superiore. Mentre avveniva questo, gli uomini rossi si stavano distruggendo tra di loro nelle Americhe, gli uomini blu si stavano spargendo in Europa e i primi discendenti di Adamo (e la maggior parte dei loro discendenti) mostravano scarsa tendenza ad unirsi ai popoli di colore più scuro, sia in India che in Africa o altrove.
1955 79:2.4 About 15,000 B.C. increasing population pressure throughout Turkestan and Iran occasioned the first really extensive Andite movement toward India. For over fifteen centuries these superior peoples poured in through the highlands of Baluchistan, spreading out over the valleys of the Indus and Ganges and slowly moving southward into the Deccan. This Andite pressure from the northwest drove many of the southern and eastern inferiors into Burma and southern China but not sufficiently to save the invaders from racial obliteration.
2006 79:2.4 Verso il 15.000 a.C. la crescente pressione della popolazione in tutto il Turkestan e l’Iran provocò la prima migrazione andita veramente estesa verso l’India. Per più di quindici secoli questi popoli superiori defluirono attraverso gli altopiani del Belucistan, diffondendosi nelle valli dell’Indo e del Gange e spostandosi lentamente verso sud nel Deccan. Questa pressione andita da nordovest spinse numerose popolazioni inferiori del sud e dell’est in Birmania e nella Cina meridionale, ma non a sufficienza per salvare gli invasori da un annientamento razziale.
1955 79:2.5 The failure of India to achieve the hegemony of Eurasia was largely a matter of topography; population pressure from the north only crowded the majority of the people southward into the decreasing territory of the Deccan, surrounded on all sides by the sea. Had there been adjacent lands for emigration, then would the inferiors have been crowded out in all directions, and the superior stocks would have achieved a higher civilization.
2006 79:2.5 Il fatto che l’India non sia riuscita ad estendere la sua egemonia sull’Eurasia è stata in larga misura una questione di topografia. La pressione delle popolazioni provenienti dal nord non fece che spingere la maggior parte degli abitanti verso sud nel territorio sempre più stretto del Deccan, circondato da ogni lato dal mare. Se vi fossero state terre adiacenti in cui emigrare, allora le popolazioni inferiori sarebbero state sospinte in tutte le direzioni e le stirpi superiori avrebbero stabilito una civiltà più evoluta.
1955 79:2.6 As it was, these earlier Andite conquerors made a desperate attempt to preserve their identity and stem the tide of racial engulfment by the establishment of rigid restrictions regarding intermarriage. Nonetheless, the Andites had become submerged by 10,000 B.C., but the whole mass of the people had been markedly improved by this absorption.
2006 79:2.6 In effetti questi primi conquistatori anditi fecero un disperato tentativo di preservare la loro identità e di arginare la marea di sommersione razziale istituendo rigide restrizioni riguardo ai matrimoni misti. Ciononostante verso il 10.000 a.C. gli Anditi erano stati assorbiti, ma l’intera massa della popolazione era stata molto migliorata da questo assorbimento.
1955 79:2.7 Race mixture is always advantageous in that it favors versatility of culture and makes for a progressive civilization, but if the inferior elements of racial stocks predominate, such achievements will be short-lived. A polyglot culture can be preserved only if the superior stocks reproduce themselves in a safe margin over the inferior. Unrestrained multiplication of inferiors, with decreasing reproduction of superiors, is unfailingly suicidal of cultural civilization.
2006 79:2.7 La mescolanza razziale è sempre vantaggiosa, nel senso che favorisce la versatilità della cultura ed opera a favore di una civiltà progressiva, ma se predominano gli elementi inferiori delle stirpi razziali tali risultati saranno di breve durata. Una cultura poliglotta può essere preservata soltanto se le stirpi superiori si riproducono con sufficiente margine di sicurezza rispetto a quelle inferiori. La moltiplicazione senza restrizioni degli elementi inferiori, con decrescente riproduzione di quelli superiori, conduce infallibilmente al suicidio della civiltà culturale.
1955 79:2.8 Had the Andite conquerors been in numbers three times what they were, or had they driven out or destroyed the least desirable third of the mixed orange-green-indigo inhabitants, then would India have become one of the world’s leading centers of cultural civilization and undoubtedly would have attracted more of the later waves of Mesopotamians that flowed into Turkestan and thence northward to Europe.
2006 79:2.8 Se i conquistatori anditi fossero stati tre volte più numerosi, o se avessero cacciato o distrutto il terzo meno desiderabile degli abitanti misti arancio-verde-indaco, allora l’India sarebbe divenuta uno dei centri-guida mondiali della civiltà culturale ed avrebbe indubbiamente attirato una parte maggiore delle ondate di Mesopotamici che affluirono nel Turkestan e da là, verso nord, in Europa.
3. DRAVIDIAN INDIA
3. L’INDIA DRAVIDICA
1955 79:3.1 The blending of the Andite conquerors of India with the native stock eventually resulted in that mixed people which has been called Dravidian. The earlier and purer Dravidians possessed a great capacity for cultural achievement, which was continuously weakened as their Andite inheritance became progressively attenuated. And this is what doomed the budding civilization of India almost twelve thousand years ago. But the infusion of even this small amount of the blood of Adam produced a marked acceleration in social development. This composite stock immediately produced the most versatile civilization then on earth.
2006 79:3.1 La mescolanza dei conquistatori anditi dell’India con le stirpi native produsse alla fine quel popolo misto che è stato chiamato Dravida. I primi e più puri Dravidi possedevano una grande attitudine per le realizzazioni culturali, ma questa qualità fu continuamente indebolita via via che l’eredità andita progressivamente si attenuava. E ciò condannò la civiltà dell’India che stava germogliando quasi dodicimila anni or sono. Ma l’infusione di questa sia pur piccola quantità di sangue adamico provocò una marcata accelerazione dello sviluppo sociale. Questa razza composita produsse immediatamente la civiltà più versatile allora presente sulla terra.
1955 79:3.2 Not long after conquering India, the Dravidian Andites lost their racial and cultural contact with Mesopotamia, but the later opening up of the sea lanes and the caravan routes re-established these connections; and at no time within the last ten thousand years has India ever been entirely out of touch with Mesopotamia on the west and China to the east, although the mountain barriers greatly favored western intercourse.
2006 79:3.2 Poco dopo la conquista dell’India, gli Anditi dravidici persero il contatto razziale e culturale con la Mesopotamia, ma la successiva apertura di linee marittime e di vie carovaniere ripristinò questi collegamenti. In nessun momento degli ultimi diecimila anni l’India ha mai interamente perso contatto con la Mesopotamia ad ovest e con la Cina ad est, anche se le barriere montuose hanno assai favorito le relazioni con l’occidente.
1955 79:3.3 The superior culture and religious leanings of the peoples of India date from the early times of Dravidian domination and are due, in part, to the fact that so many of the Sethite priesthood entered India, both in the earlier Andite and in the later Aryan invasions. The thread of monotheism running through the religious history of India thus stems from the teachings of the Adamites in the second garden.
2006 79:3.3 La cultura superiore e le tendenze religiose dei popoli dell’India datano dai primi tempi della dominazione dravidica e sono dovute in parte al fatto che un gran numero di sacerdoti setiti penetrarono in India, sia nel corso delle prime invasioni andite che durante le successive invasioni ariane. Il filo del monoteismo che passa attraverso la storia religiosa dell’India parte dunque dagli insegnamenti degli Adamiti del secondo giardino.
1955 79:3.4 As early as 16,000 B.C. a company of one hundred Sethite priests entered India and very nearly achieved the religious conquest of the western half of that polyglot people. But their religion did not persist. Within five thousand years their doctrines of the Paradise Trinity had degenerated into the triune symbol of the fire god.
2006 79:3.4 All’inizio del 16.000 a.C. una compagnia di cento sacerdoti setiti entrò in India e riuscì a conquistare religiosamente quasi tutta la metà occidentale di quel popolo poliglotta. Ma la loro religione non persisté. Nello spazio di cinquemila anni le loro dottrine sulla Trinità del Paradiso erano degenerate nel simbolo trino del dio del fuoco[2].
1955 79:3.5 But for more than seven thousand years, down to the end of the Andite migrations, the religious status of the inhabitants of India was far above that of the world at large. During these times India bid fair to produce the leading cultural, religious, philosophic, and commercial civilization of the world. And but for the complete submergence of the Andites by the peoples of the south, this destiny would probably have been realized.
2006 79:3.5 Ma per più di settemila anni, sino alla fine delle migrazioni andite, lo status religioso degli abitanti dell’India fu molto superiore a quello del resto del mondo. Durante quest’epoca l’India aveva buone probabilità di produrre la civiltà culturale, religiosa, filosofica e commerciale più avanzata del mondo. E se non fosse avvenuto il completo assorbimento degli Anditi da parte dei popoli del sud, questo destino sarebbe stato probabilmente realizzato.
1955 79:3.6 The Dravidian centers of culture were located in the river valleys, principally of the Indus and Ganges, and in the Deccan along the three great rivers flowing through the Eastern Ghats to the sea. The settlements along the seacoast of the Western Ghats owed their prominence to maritime relationships with Sumeria.
2006 79:3.6 I centri dravidici di cultura erano situati nelle valli dei fiumi, principalmente dell’Indo e del Gange, e nel Deccan lungo i tre grandi fiumi che scorrono attraverso le Catene Orientali verso il mare. Gli insediamenti lungo la costa marittima delle Catene Occidentali dovettero la loro importanza alle relazioni marittime con la Sumeria.
1955 79:3.7 The Dravidians were among the earliest peoples to build cities and to engage in an extensive export and import business, both by land and sea. By 7000 B.C. camel trains were making regular trips to distant Mesopotamia; Dravidian shipping was pushing coastwise across the Arabian Sea to the Sumerian cities of the Persian Gulf and was venturing on the waters of the Bay of Bengal as far as the East Indies. An alphabet, together with the art of writing, was imported from Sumeria by these seafarers and merchants.
2006 79:3.7 I Dravidi furono tra i primi popoli a costruire città e a lanciarsi in affari d’importazione e d’esportazione su grande scala, sia per via di terra che di mare. Nel 7.000 a.C. carovane di cammelli facevano viaggi regolari verso la lontana Mesopotamia; i battelli dravidici si spingevano lungo la costa attraverso il Mare d’Arabia fino alle città sumere del Golfo Persico e si avventuravano sulle acque della Baia del Bengala fino alle lontane Indie Orientali. Un alfabeto, assieme all’arte della scrittura, fu importato dalla Sumeria da questi navigatori e mercanti.
1955 79:3.8 These commercial relationships greatly contributed to the further diversification of a cosmopolitan culture, resulting in the early appearance of many of the refinements and even luxuries of urban life. When the later appearing Aryans entered India, they did not recognize in the Dravidians their Andite cousins submerged in the Sangik races, but they did find a well-advanced civilization. Despite biologic limitations, the Dravidians founded a superior civilization. It was well diffused throughout all India and has survived on down to modern times in the Deccan.
2006 79:3.8 Queste relazioni commerciali contribuirono grandemente all’ulteriore diversificazione di una cultura cosmopolita, che provocò la prima apparizione di molte raffinatezze ed anche di molti oggetti di lusso della vita cittadina. Quando gli Ariani apparsi più tardi entrarono in India, non riconobbero nei Dravidi i loro cugini anditi assorbiti dalle razze sangik, ma trovarono una civiltà molto avanzata. Nonostante i limiti biologici, i Dravidi avevano fondato una civiltà superiore. Essa fu largamente diffusa in tutta l’India ed è sopravvissuta nel Deccan fino ai tempi moderni.
4. THE ARYAN INVASION OF INDIA
4. L’INVASIONE ARIANA DELL’INDIA
1955 79:4.1 The second Andite penetration of India was the Aryan invasion during a period of almost five hundred years in the middle of the third millennium before Christ. This migration marked the terminal exodus of the Andites from their homelands in Turkestan.
2006 79:4.1 La seconda penetrazione andita in India fu l’invasione ariana durante un periodo di quasi cinquecento anni alla metà del terzo millennio a.C. Questa migrazione segnò l’esodo finale degli Anditi dal loro luogo d’origine nel Turkestan.
1955 79:4.2 The early Aryan centers were scattered over the northern half of India, notably in the northwest. These invaders never completed the conquest of the country and subsequently met their undoing in this neglect since their lesser numbers made them vulnerable to absorption by the Dravidians of the south, who subsequently overran the entire peninsula except the Himalayan provinces.
2006 79:4.2 I primi centri ariani erano sparsi sulla metà settentrionale dell’India, soprattutto a nordovest. Questi invasori non completarono mai la conquista del paese e tale negligenza fu causa successivamente della loro rovina, poiché la loro minoranza numerica li rese vulnerabili all’assorbimento da parte dei Dravidi del sud, che invasero più tardi l’intera penisola ad eccezione delle province himalaiane.
1955 79:4.3 The Aryans made very little racial impression on India except in the northern provinces. In the Deccan their influence was cultural and religious more than racial. The greater persistence of the so-called Aryan blood in northern India is not only due to their presence in these regions in greater numbers but also because they were reinforced by later conquerors, traders, and missionaries. Right on down to the first century before Christ there was a continuous infiltration of Aryan blood into the Punjab, the last influx being attendant upon the campaigns of the Hellenistic peoples.
2006 79:4.3 Gli Ariani impressero un’impronta razziale molto scarsa in India, salvo che nelle province settentrionali. Nel Deccan la loro influenza fu culturale e religiosa più che razziale. La maggiore persistenza del cosiddetto sangue ariano nell’India del nord non è dovuta solo alla loro maggiore presenza numerica in queste regioni, ma anche al fatto che furono rinforzati dai conquistatori, commercianti e missionari successivi. Fino al primo secolo a.C. ci fu una continua infiltrazione di sangue ariano nel Punjab; l’ultimo influsso fu dovuto alle campagne militari dei popoli ellenistici.
1955 79:4.4 On the Gangetic plain Aryan and Dravidian eventually mingled to produce a high culture, and this center was later reinforced by contributions from the northeast, coming from China.
2006 79:4.4 Nella piana del Gange, Ariani e Dravidi alla fine si mescolarono e produssero una cultura elevata, e questo centro fu successivamente rinforzato da apporti nordorientali provenienti dalla Cina.
1955 79:4.5 In India many types of social organizations flourished from time to time, from the semidemocratic systems of the Aryans to despotic and monarchial forms of government. But the most characteristic feature of society was the persistence of the great social castes that were instituted by the Aryans in an effort to perpetuate racial identity. This elaborate caste system has been preserved on down to the present time.
2006 79:4.5 In India fiorirono di tanto in tanto numerosi tipi di organizzazioni sociali, dai sistemi semidemocratici degli Ariani alle forme dispotiche e monarchiche di governo. Ma l’aspetto più caratteristico della società fu la persistenza delle grandi caste sociali che furono istituite dagli Ariani nel tentativo di perpetuare la loro identità razziale. Questo elaborato sistema di caste è stato preservato fino ai nostri giorni.
1955 79:4.6 Of the four great castes, all but the first were established in the futile effort to prevent racial amalgamation of the Aryan conquerors with their inferior subjects. But the premier caste, the teacher-priests, stems from the Sethites; the Brahmans of the twentieth century after Christ are the lineal cultural descendants of the priests of the second garden, albeit their teachings differ greatly from those of their illustrious predecessors.
2006 79:4.6 Delle quattro grandi caste, tutte salvo la prima furono stabilite nel futile tentativo d’impedire l’amalgama razziale dei conquistatori ariani con i loro assoggettati inferiori. Ma la casta più importante, quella degli insegnanti-sacerdoti, proviene dai Setiti. I Bramini del ventesimo secolo sono i discendenti culturali diretti dei sacerdoti del secondo giardino, anche se i loro insegnamenti differiscono considerevolmente da quelli dei loro illustri predecessori.
1955 79:4.7 When the Aryans entered India, they brought with them their concepts of Deity as they had been preserved in the lingering traditions of the religion of the second garden. But the Brahman priests were never able to withstand the pagan momentum built up by the sudden contact with the inferior religions of the Deccan after the racial obliteration of the Aryans. Thus the vast majority of the population fell into the bondage of the enslaving superstitions of inferior religions; and so it was that India failed to produce the high civilization which had been foreshadowed in earlier times.
2006 79:4.7 Quando gli Ariani entrarono in India, portarono con sé i loro concetti di Deità quali erano stati preservati nelle vaghe tradizioni della religione del secondo giardino. Ma i sacerdoti bramani non furono mai capaci di opporsi all’impulso pagano dovuto all’improvviso contatto con le religioni inferiori del Deccan dopo la scomparsa razziale degli Ariani. In tal modo la vasta maggioranza della popolazione cadde nella schiavitù delle superstizioni asserventi delle religioni inferiori; e fu così che l’India non riuscì a produrre la civiltà elevata che era stata prefigurata nei tempi precedenti.
1955 79:4.8 The spiritual awakening of the sixth century before Christ did not persist in India, having died out even before the Mohammedan invasion. But someday a greater Gautama may arise to lead all India in the search for the living God, and then the world will observe the fruition of the cultural potentialities of a versatile people so long comatose under the benumbing influence of an unprogressing spiritual vision.
2006 79:4.8 Il risveglio spirituale del sesto secolo a.C. non persisté in India, essendosi spento ancor prima dell’invasione maomettana. Ma un giorno potrebbe sorgere un Gautama più grande per condurre tutta l’India alla ricerca del Dio vivente, ed allora il mondo osserverà il compimento delle potenzialità culturali di un popolo versatile rimasto così a lungo comatoso sotto l’influenza paralizzante di una visione spirituale non progressista.
1955 79:4.9 Culture does rest on a biologic foundation, but caste alone could not perpetuate the Aryan culture, for religion, true religion, is the indispensable source of that higher energy which drives men to establish a superior civilization based on human brotherhood.
2006 79:4.9 La cultura riposa su fondamenta biologiche, ma le caste da sole non poterono perpetuare la cultura ariana, perché la religione, la vera religione, è la sorgente indispensabile di quell’energia superiore che spinge gli uomini a stabilire una civiltà superiore fondata sulla fratellanza umana.
5. RED MAN AND YELLOW MAN
5. GLI UOMINI ROSSI E GLI UOMINI GIALLI
1955 79:5.1 While the story of India is that of Andite conquest and eventual submergence in the older evolutionary peoples, the narrative of eastern Asia is more properly that of the primary Sangiks, particularly the red man and the yellow man. These two races largely escaped that admixture with the debased Neanderthal strain which so greatly retarded the blue man in Europe, thus preserving the superior potential of the primary Sangik type.
2006 79:5.1 Mentre la storia dell’India è quella della conquista da parte degli Anditi e del loro assorbimento finale da parte dei popoli evoluzionari più antichi, la storia dell’Asia orientale è più propriamente quella dei Sangik primari, ed in particolare quella degli uomini rossi e degli uomini gialli. Queste due razze sfuggirono in larga parte a quella mescolanza con le stirpi arretrate del Neandertal che ritardò così grandemente gli uomini blu in Europa, preservando in tal modo il potenziale superiore del tipo sangik primario.
1955 79:5.2 While the early Neanderthalers were spread out over the entire breadth of Eurasia, the eastern wing was the more contaminated with debased animal strains. These subhuman types were pushed south by the fifth glacier, the same ice sheet which so long blocked Sangik migration into eastern Asia. And when the red man moved northeast around the highlands of India, he found northeastern Asia free from these subhuman types. The tribal organization of the red races was formed earlier than that of any other peoples, and they were the first to migrate from the central Asian focus of the Sangiks. The inferior Neanderthal strains were destroyed or driven off the mainland by the later migrating yellow tribes. But the red man had reigned supreme in eastern Asia for almost one hundred thousand years before the yellow tribes arrived.
2006 79:5.2 Mentre i primi Neandertaliani erano sparsi su tutta l’Eurasia, l’ala orientale era la più contaminata dalle stirpi animali degradate. Questi tipi subumani furono spinti verso sud dal quinto ghiacciaio, la stessa coltre glaciale che bloccò così a lungo la migrazione sangik verso l’Asia orientale. E quando gli uomini rossi si diressero verso nordest contornando gli altopiani dell’India, trovarono l’Asia nordorientale sgombra da questi tipi subumani. L’organizzazione in tribù delle razze rosse si formò prima che in qualsiasi altro popolo ed esse furono le prime ad emigrare dal centro sangik dell’Asia centrale. Le stirpi inferiori del Neandertal furono distrutte o cacciate dal continente dalle successive tribù gialle in migrazione. Ma gli uomini rossi avevano regnato sovrani nell’Asia orientale per quasi centomila anni prima dell’arrivo delle tribù gialle.
1955 79:5.3 More than three hundred thousand years ago the main body of the yellow race entered China from the south as coastwise migrants. Each millennium they penetrated farther and farther inland, but they did not make contact with their migrating Tibetan brethren until comparatively recent times.
2006 79:5.3 Più di trecentomila anni fa la massa principale della razza gialla entrò in Cina provenendo da sud nel corso della migrazione lungo la costa marittima. Ad ogni millennio essi penetrarono sempre di più all’interno, ma non stabilirono dei contatti con i loro fratelli tibetani migratori fino a tempi relativamente recenti.
1955 79:5.4 Growing population pressure caused the northward-moving yellow race to begin to push into the hunting grounds of the red man. This encroachment, coupled with natural racial antagonism, culminated in increasing hostilities, and thus began the crucial struggle for the fertile lands of farther Asia.
2006 79:5.4 La pressione della sovrappopolazione portò la razza gialla in movimento verso nord a penetrare nei terreni di caccia degli uomini rossi. Questa usurpazione, unita ad un naturale antagonismo razziale, culminò in crescenti ostilità e cominciò così la lotta cruciale per le terre fertili della parte estrema dell’Asia.
1955 79:5.5 The story of this agelong contest between the red and yellow races is an epic of Urantia history. For over two hundred thousand years these two superior races waged bitter and unremitting warfare. In the earlier struggles the red men were generally successful, their raiding parties spreading havoc among the yellow settlements. But the yellow man was an apt pupil in the art of warfare, and he early manifested a marked ability to live peaceably with his compatriots; the Chinese were the first to learn that in union there is strength. The red tribes continued their internecine conflicts, and presently they began to suffer repeated defeats at the aggressive hands of the relentless Chinese, who continued their inexorable march northward.
2006 79:5.5 Il racconto di questa battaglia millenaria tra la razza rossa e quella gialla è un’epopea della storia di Urantia. Per più di duecentomila anni queste due razze superiori si fecero una guerra accanita ed incessante. Nelle prime battaglie gli uomini rossi in genere prevalsero; le loro scorrerie seminavano distruzione tra gli insediamenti gialli. Ma gli uomini gialli erano validi allievi nell’arte della guerra ed inoltre manifestarono presto una marcata attitudine a vivere in pace con i loro compatrioti. I Cinesi furono i primi ad imparare che l’unione fa la forza. Le tribù rosse continuarono a battersi tra di loro e cominciarono ben presto a subire ripetute sconfitte da parte degli implacabili aggressori cinesi, che proseguivano la loro marcia inesorabile verso nord.
1955 79:5.6 One hundred thousand years ago the decimated tribes of the red race were fighting with their backs to the retreating ice of the last glacier, and when the land passage to the West, over the Bering isthmus, became passable, these tribes were not slow in forsaking the inhospitable shores of the Asiatic continent. It is eighty-five thousand years since the last of the pure red men departed from Asia, but the long struggle left its genetic imprint upon the victorious yellow race. The northern Chinese peoples, together with the Andonite Siberians, assimilated much of the red stock and were in considerable measure benefited thereby.
2006 79:5.6 Centomila anni fa le tribù decimate della razza rossa lottavano addossate all’ultimo ghiacciaio che si stava ritirando, e quando il passaggio terrestre verso est, attraverso l’istmo di Bering, divenne praticabile, queste tribù non tardarono a lasciare le rive inospitali del continente asiatico. Sono trascorsi ottantacinquemila anni da quando gli ultimi uomini rossi di razza pura partirono dall’Asia, ma la loro lunga lotta ha lasciato la sua impronta genetica sulla vittoriosa razza gialla. Le popolazioni cinesi del nord, così come i Siberiani andoniti, assimilarono molto dalle stirpi rosse e ne beneficiarono in misura considerevole.
1955 79:5.7 The North American Indians never came in contact with even the Andite offspring of Adam and Eve, having been dispossessed of their Asiatic homelands some fifty thousand years before the coming of Adam. During the age of Andite migrations the pure red strains were spreading out over North America as nomadic tribes, hunters who practiced agriculture to a small extent. These races and cultural groups remained almost completely isolated from the remainder of the world from their arrival in the Americas down to the end of the first millennium of the Christian era, when they were discovered by the white races of Europe. Up to that time the Eskimos were the nearest to white men the northern tribes of red men had ever seen.
2006 79:5.7 Gli Indiani dell’America del Nord non entrarono mai in contatto nemmeno con i discendenti anditi di Adamo ed Eva, essendo stati espropriati delle loro terre natali asiatiche circa cinquantamila anni prima dell’arrivo di Adamo. Durante l’epoca delle migrazioni andite anche le stirpi rosse si stavano spargendo sull’America del Nord come tribù nomadi, cacciatori che praticavano l’agricoltura in misura limitata. Queste razze e questi gruppi culturali rimasero quasi completamente isolati dal resto del mondo a partire dal loro arrivo nelle Americhe sino alla fine del primo millennio dell’era cristiana, quando furono scoperte dalle razze bianche d’Europa. Fino a quel momento gli Eschimesi furono gli esseri più vicini agli uomini bianchi che le tribù nordiche di uomini rossi avessero mai visto.
1955 79:5.8 The red and the yellow races are the only human stocks that ever achieved a high degree of civilization apart from the influences of the Andites. The oldest Amerindian culture was the Onamonalonton center in California, but this had long since vanished by 35,000 B.C. In Mexico, Central America, and in the mountains of South America the later and more enduring civilizations were founded by a race predominantly red but containing a considerable admixture of the yellow, orange, and blue.
2006 79:5.8 Le razze gialla e rossa sono le sole stirpi umane ad aver raggiunto un alto grado di civiltà al di fuori dall’influenza degli Anditi. La più antica cultura amerinda fu il centro di Onamonalonton in California, ma questo era scomparso da lungo tempo nel 35.000 a.C. In Messico, nell’America Centrale e nelle montagne dell’America del Sud delle civiltà successive e più durevoli furono fondate da una razza prevalentemente rossa, ma contenente una considerevole mescolanza delle razze gialla, arancio e blu.
1955 79:5.9 These civilizations were evolutionary products of the Sangiks, notwithstanding that traces of Andite blood reached Peru. Excepting the Eskimos in North America and a few Polynesian Andites in South America, the peoples of the Western Hemisphere had no contact with the rest of the world until the end of the first millennium after Christ. In the original Melchizedek plan for the improvement of the Urantia races it had been stipulated that one million of the pure-line descendants of Adam should go to upstep the red men of the Americas.
2006 79:5.9 Queste civiltà furono prodotti evoluzionari dei Sangik, nonostante che tracce di sangue andita avessero raggiunto il Perù. Ad eccezione degli Eschimesi nell’America del Nord e di alcuni Anditi polinesiani nell’America del Sud, i popoli dell’emisfero occidentale non ebbero alcun contatto con il resto del mondo sino alla fine del primo millennio dopo Cristo. Nel piano originale dei Melchizedek per migliorare le razze di Urantia era stato previsto che un milione di discendenti in linea diretta di Adamo andassero ad elevare gli uomini rossi delle Americhe.
6. DAWN OF CHINESE CIVILIZATION
6. L’ALBA DELLA CIVILTÀ CINESE
1955 79:6.1 Sometime after driving the red man across to North America, the expanding Chinese cleared the Andonites from the river valleys of eastern Asia, pushing them north into Siberia and west into Turkestan, where they were soon to come in contact with the superior culture of the Andites.
2006 79:6.1 Qualche tempo dopo aver sospinto gli uomini rossi nell’America del Nord, i Cinesi in espansione cacciarono gli Andoniti dalle valli fluviali dell’Asia orientale, spingendoli verso nord in Siberia e verso ovest nel Turkestan, dove entrarono subito in contatto con la cultura superiore degli Anditi.
1955 79:6.2 In Burma and the peninsula of Indo-China the cultures of India and China mixed and blended to produce the successive civilizations of those regions. Here the vanished green race has persisted in larger proportion than anywhere else in the world.
2006 79:6.2 In Birmania e nella penisola dell’Indocina le culture dell’India e della Cina si mescolarono e dettero origine alle civiltà successive di quelle regioni. Qui la razza verde scomparsa era persistita in proporzione maggiore che in qualsiasi altra parte del mondo.
1955 79:6.3 Many different races occupied the islands of the Pacific. In general, the southern and then more extensive islands were occupied by peoples carrying a heavy percentage of green and indigo blood. The northern islands were held by Andonites and, later on, by races embracing large proportions of the yellow and red stocks. The ancestors of the Japanese people were not driven off the mainland until 12,000 B.C., when they were dislodged by a powerful southern-coastwise thrust of the northern Chinese tribes. Their final exodus was not so much due to population pressure as to the initiative of a chieftain whom they came to regard as a divine personage.
2006 79:6.3 Molte razze differenti occuparono le isole del Pacifico. In generale le isole meridionali allora più estese furono invase da popoli con alta percentuale di sangue verde e indaco. Le isole settentrionali furono occupate da Andoniti e più tardi da razze con grandi proporzioni di stirpi gialle e rosse. Gli antenati del popolo giapponese non furono cacciati dal continente fino al 12.000 a.C., quando furono sloggiati da una potente spinta delle tribù nordiche cinesi che scendevano verso sud lungo la costa. Il loro esodo finale non fu tanto dovuto alla pressione della popolazione quanto all’iniziativa di un capo che essi finirono per considerare come un personaggio divino.
1955 79:6.4 Like the peoples of India and the Levant, victorious tribes of the yellow man established their earliest centers along the coast and up the rivers. The coastal settlements fared poorly in later years as the increasing floods and the shifting courses of the rivers made the lowland cities untenable.
2006 79:6.4 Come i popoli dell’India e del Levante, le tribù vittoriose degli uomini gialli stabilirono i loro primi centri lungo la costa del mare e lungo il corso dei fiumi. Gli insediamenti costieri ebbero vita difficile negli anni successivi quando le crescenti inondazioni ed il mutare del corso dei fiumi resero le città di pianura indifendibili.
1955 79:6.5 Twenty thousand years ago the ancestors of the Chinese had built up a dozen strong centers of primitive culture and learning, especially along the Yellow River and the Yangtze. And now these centers began to be reinforced by the arrival of a steady stream of superior blended peoples from Sinkiang and Tibet. The migration from Tibet to the Yangtze valley was not so extensive as in the north, neither were the Tibetan centers so advanced as those of the Tarim basin. But both movements carried a certain amount of Andite blood eastward to the river settlements.
2006 79:6.5 Ventimila anni fa gli antenati dei Cinesi avevano costruito una dozzina di grandi centri di cultura e d’insegnamento primitivi, specialmente lungo il Fiume Giallo e lo Yang-tze. E ben presto questi centri cominciarono ad essere rinforzati dall’arrivo di una corrente ininterrotta di popolazioni miste superiori provenienti dal Sinkiang e dal Tibet. La migrazione dal Tibet verso la valle dello Yang-tze non fu così estesa come quella verso il nord, né i centri tibetani erano così avanzati come quelli del bacino del Tarim. Ma i due movimenti portarono una certa quantità di sangue andita verso est negli insediamenti fluviali.
1955 79:6.6 The superiority of the ancient yellow race was due to four great factors:
2006 79:6.6 La superiorità dell’antica razza gialla era dovuta a quattro grandi fattori:
1955 79:6.7 1. Genetic. Unlike their blue cousins in Europe, both the red and yellow races had largely escaped mixture with debased human stocks. The northern Chinese, already strengthened by small amounts of the superior red and Andonic strains, were soon to benefit by a considerable influx of Andite blood. The southern Chinese did not fare so well in this regard, and they had long suffered from absorption of the green race, while later on they were to be further weakened by the infiltration of the swarms of inferior peoples crowded out of India by the Dravidian-Andite invasion. And today in China there is a definite difference between the northern and southern races.
2006 79:6.7 1. Genetico. Contrariamente ai loro cugini blu d’Europa, le razze gialla e rossa erano sfuggite in larga misura alla mescolanza con ceppi umani degradati. I Cinesi del nord, già rinforzati da piccoli apporti delle stirpi superiori rosse e andoniche, beneficiarono presto di un considerevole influsso di sangue andita. I Cinesi del sud non furono altrettanto favoriti sotto questo aspetto, ed avevano sofferto a lungo per l’assorbimento della razza verde, mentre più tardi furono ulteriormente indeboliti dall’infiltrazione delle ondate di popoli inferiori cacciati dall’India dall’invasione dravidica-andita. Ed oggi in Cina c’è una netta differenza tra le razze del nord e quelle del sud.
1955 79:6.8 2. Social. The yellow race early learned the value of peace among themselves. Their internal peaceableness so contributed to population increase as to insure the spread of their civilization among many millions. From 25,000 to 5000 B.C. the highest mass civilization on Urantia was in central and northern China. The yellow man was first to achieve a racial solidarity—the first to attain a large-scale cultural, social, and political civilization.
2006 79:6.8 2. Sociale. La razza gialla apprese molto presto il valore della pace tra i propri componenti. Il loro carattere pacifico contribuì all’aumento della popolazione in modo da assicurare la diffusione della loro civiltà tra molti milioni d’individui. Dal 25.000 al 5.000 a.C. la civiltà di massa più elevata su Urantia fu nella Cina centrale e settentrionale. Gli uomini gialli furono i primi a realizzare una solidarietà razziale — i primi a raggiungere una civiltà culturale, sociale e politica su vasta scala.
1955 79:6.9 The Chinese of 15,000 B.C. were aggressive militarists; they had not been weakened by an overreverence for the past, and numbering less than twelve million, they formed a compact body speaking a common language. During this age they built up a real nation, much more united and homogeneous than their political unions of historic times.
2006 79:6.9 I Cinesi di 15.000 anni a.C. erano militaristi aggressivi; essi non erano stati indeboliti da un’eccessiva venerazione per il passato, ed essendo meno di dodici milioni, formavano un corpo compatto che parlava la stessa lingua. Durante quest’epoca essi costruirono una vera nazione, molto più unita ed omogenea delle loro unioni politiche dei tempi storici.
1955 79:6.10 3. Spiritual. During the age of Andite migrations the Chinese were among the more spiritual peoples of earth. Long adherence to the worship of the One Truth proclaimed by Singlangton kept them ahead of most of the other races. The stimulus of a progressive and advanced religion is often a decisive factor in cultural development; as India languished, so China forged ahead under the invigorating stimulus of a religion in which truth was enshrined as the supreme Deity.
2006 79:6.10 3. Spirituale. Durante l’epoca delle migrazioni andite i Cinesi erano tra i popoli più spirituali della terra. La loro adesione al culto dell’Unica Verità proclamata da Singlangton li manteneva al di sopra della maggior parte delle altre razze. Lo stimolo di una religione progressiva ed avanzata è spesso un fattore decisivo dello sviluppo culturale. Mentre l’India languiva, la Cina andava avanti sotto lo stimolo vivificante di una religione in cui la verità era gelosamente custodita come Deità suprema.
1955 79:6.11 This worship of truth was provocative of research and fearless exploration of the laws of nature and the potentials of mankind. The Chinese of even six thousand years ago were still keen students and aggressive in their pursuit of truth.
2006 79:6.11 Questo culto della verità provocava la ricerca e l’esplorazione intrepida delle leggi della natura e dei potenziali dell’umanità. I Cinesi di seimila anni fa erano ancora degli ardenti e dinamici studiosi nella loro ricerca della verità.
1955 79:6.12 4. Geographic. China is protected by the mountains to the west and the Pacific to the east. Only in the north is the way open to attack, and from the days of the red man to the coming of the later descendants of the Andites, the north was not occupied by any aggressive race.
2006 79:6.12 4. Geografico. La Cina è protetta dalle montagne ad ovest e dall’Oceano Pacifico ad est. Solo a nord la via è aperta agli attacchi, e dai tempi degli uomini rossi all’arrivo dei successivi discendenti degli Anditi il nord non fu occupato da alcuna razza aggressiva.
1955 79:6.13 And but for the mountain barriers and the later decline in spiritual culture, the yellow race undoubtedly would have attracted to itself the larger part of the Andite migrations from Turkestan and unquestionably would have quickly dominated world civilization.
2006 79:6.13 E senza le barriere montuose ed il successivo declino della sua cultura spirituale, la razza gialla avrebbe indubbiamente attratto a sé la maggior parte degli emigranti anditi provenienti dal Turkestan ed avrebbe di sicuro dominato rapidamente la civiltà del mondo.
7. THE ANDITES ENTER CHINA
7. GLI ANDITI ENTRANO IN CINA
1955 79:7.1 About fifteen thousand years ago the Andites, in considerable numbers, were traversing the pass of Ti Tao and spreading out over the upper valley of the Yellow River among the Chinese settlements of Kansu. Presently they penetrated eastward to Honan, where the most progressive settlements were situated. This infiltration from the west was about half Andonite and half Andite.
2006 79:7.1 Circa quindicimila anni fa gli Anditi superavano in numero considerevole il valico di Ti Tao e si diffondevano nella valle superiore del Fiume Giallo tra gli insediamenti cinesi di Kansu. Essi si spinsero subito verso est nell’Honan, dove erano situati gli insediamenti più progressivi. Questa infiltrazione proveniente da ovest era metà andonita e metà andita.
1955 79:7.2 The northern centers of culture along the Yellow River had always been more progressive than the southern settlements on the Yangtze. Within a few thousand years after the arrival of even the small numbers of these superior mortals, the settlements along the Yellow River had forged ahead of the Yangtze villages and had achieved an advanced position over their brethren in the south which has ever since been maintained.
2006 79:7.2 I centri settentrionali di cultura situati lungo il Fiume Giallo erano sempre stati più progressivi rispetto agli insediamenti meridionali sullo Yang-tze. Poche migliaia di anni dopo l’arrivo del numero pur esiguo di questi mortali superiori, gli insediamenti lungo il Fiume Giallo avevano sopravanzato i villaggi sullo Yang-tze ed avevano raggiunto una posizione avanzata sui loro fratelli del sud che da allora hanno sempre mantenuto.
1955 79:7.3 It was not that there were so many of the Andites, nor that their culture was so superior, but amalgamation with them produced a more versatile stock. The northern Chinese received just enough of the Andite strain to mildly stimulate their innately able minds but not enough to fire them with the restless, exploratory curiosity so characteristic of the northern white races. This more limited infusion of Andite inheritance was less disturbing to the innate stability of the Sangik type.
2006 79:7.3 Non che gli Anditi fossero numerosi, né che la loro cultura fosse così superiore, ma l’amalgama con loro produsse una razza più versatile. I Cinesi del nord ricevettero dalla stirpe andita quanto bastava per stimolare un po’ le loro menti capaci per natura, ma non abbastanza da infiammare l’irrequieta curiosità esploratrice così caratteristica delle razze bianche del nord. Questa infusione più limitata di eredità andita portò meno scompiglio alla stabilità innata del tipo sangik.
1955 79:7.4 The later waves of Andites brought with them certain of the cultural advances of Mesopotamia; this is especially true of the last waves of migration from the west. They greatly improved the economic and educational practices of the northern Chinese; and while their influence upon the religious culture of the yellow race was short-lived, their later descendants contributed much to a subsequent spiritual awakening. But the Andite traditions of the beauty of Eden and Dalamatia did influence Chinese traditions; early Chinese legends place “the land of the gods” in the west.
2006 79:7.4 Le successive ondate di Anditi portarono con sé alcuni dei progressi culturali della Mesopotamia; ciò è specialmente vero per le ultime ondate di migrazione provenienti da ovest. Esse migliorarono grandemente le pratiche economiche ed educative dei Cinesi del nord, e mentre la loro influenza sulla cultura religiosa della razza gialla fu effimera, i loro discendenti contribuirono molto ad un risveglio spirituale successivo. Ma le tradizioni andite della bellezza di Eden e di Dalamatia influenzarono le tradizioni cinesi; le leggende cinesi primitive situano “il paese degli dei” ad occidente.
1955 79:7.5 The Chinese people did not begin to build cities and engage in manufacture until after 10,000 B.C., subsequent to the climatic changes in Turkestan and the arrival of the later Andite immigrants. The infusion of this new blood did not add so much to the civilization of the yellow man as it stimulated the further and rapid development of the latent tendencies of the superior Chinese stocks. From Honan to Shensi the potentials of an advanced civilization were coming to fruit. Metalworking and all the arts of manufacture date from these days.
2006 79:7.5 Il popolo cinese non cominciò a costruire città e ad impegnarsi nella manifattura fino a dopo il 10.000 a.C., a seguito dei cambiamenti climatici nel Turkestan e dell’arrivo degli ultimi immigrati anditi. L’infusione di questo sangue nuovo non ebbe tanto l’effetto di aggiungere molto alla civiltà degli uomini gialli quanto di stimolare un ulteriore rapido sviluppo delle tendenze latenti delle stirpi cinesi superiori. Dall’Honan allo Shensi cominciavano a fruttificare i potenziali di una civiltà avanzata. La lavorazione dei metalli e tutte le arti della manifattura datano da questi tempi.
1955 79:7.6 The similarities between certain of the early Chinese and Mesopotamian methods of time reckoning, astronomy, and governmental administration were due to the commercial relationships between these two remotely situated centers. Chinese merchants traveled the overland routes through Turkestan to Mesopotamia even in the days of the Sumerians. Nor was this exchange one-sided—the valley of the Euphrates benefited considerably thereby, as did the peoples of the Gangetic plain. But the climatic changes and the nomadic invasions of the third millennium before Christ greatly reduced the volume of trade passing over the caravan trails of central Asia.
2006 79:7.6 Le similitudini tra alcuni metodi dei Cinesi e dei Mesopotamici primitivi per il calcolo del tempo, l’astronomia e l’amministrazione governativa erano dovute alle relazioni commerciali tra questi due centri molto lontani tra loro. Anche al tempo dei Sumeri i mercanti cinesi viaggiavano per le vie terrestri che attraverso il Turkestan portavano in Mesopotamia. Questi scambi non furono unilaterali — la valle dell’Eufrate ne beneficiò considerevolmente, così come i popoli della pianura del Gange. Ma i cambiamenti climatici e le invasioni nomadi del terzo millennio a.C. ridussero grandemente il volume del commercio che transitava sulle piste carovaniere dell’Asia centrale.
8. LATER CHINESE CIVILIZATION
8. LA CIVILTÀ CINESE POSTERIORE
1955 79:8.1 While the red man suffered from too much warfare, it is not altogether amiss to say that the development of statehood among the Chinese was delayed by the thoroughness of their conquest of Asia. They had a great potential of racial solidarity, but it failed properly to develop because the continuous driving stimulus of the ever-present danger of external aggression was lacking.
2006 79:8.1 Mentre gli uomini rossi soffrirono per l’eccessivo guerreggiare, non è del tutto errato dire che lo sviluppo strutturale dello Stato tra i Cinesi fu ritardato dal completamento della loro conquista dell’Asia. Essi avevano un grande potenziale di solidarietà razziale, ma esso non riuscì a svilupparsi adeguatamente a causa della mancanza dello stimolo motore continuo rappresentato dal pericolo sempre incombente di un’aggressione esterna.
1955 79:8.2 With the completion of the conquest of eastern Asia the ancient military state gradually disintegrated—past wars were forgotten. Of the epic struggle with the red race there persisted only the hazy tradition of an ancient contest with the archer peoples. The Chinese early turned to agricultural pursuits, which contributed further to their pacific tendencies, while a population well below the land-man ratio for agriculture still further contributed to the growing peacefulness of the country.
2006 79:8.2 Con il completamento della conquista dell’Asia orientale, l’antico Stato militare si disintegrò gradualmente — le guerre del passato furono dimenticate. Dell’epica battaglia con la razza rossa persisterono soltanto vaghe tradizioni di un’antica lotta contro il popolo degli arcieri. I Cinesi si orientarono ben presto verso l’agricoltura, cosa che accrebbe ulteriormente le loro tendenze pacifiche, mentre una popolazione ben al di sotto del rapporto terra-uomo per l’agricoltura contribuì ancor più alla crescita pacifica del paese.
1955 79:8.3 Consciousness of past achievements (somewhat diminished in the present), the conservatism of an overwhelmingly agricultural people, and a well-developed family life equaled the birth of ancestor veneration, culminating in the custom of so honoring the men of the past as to border on worship. A very similar attitude prevailed among the white races in Europe for some five hundred years following the disruption of Greco-Roman civilization.
2006 79:8.3 La coscienza delle realizzazioni passate (un po’ diminuita al presente), il conservatorismo di un popolo nella sua stragrande maggioranza agricolo ed una vita di famiglia ben sviluppata diedero origine alla venerazione degli antenati, che culminò nel costume di onorare gli uomini del passato al punto da rasentare l’adorazione. Un comportamento molto simile prevalse tra le razze bianche in Europa per circa cinquecento anni dopo il crollo della civiltà greco-romana.
1955 79:8.4 The belief in, and worship of, the “One Truth” as taught by Singlangton never entirely died out; but as time passed, the search for new and higher truth became overshadowed by a growing tendency to venerate that which was already established. Slowly the genius of the yellow race became diverted from the pursuit of the unknown to the preservation of the known. And this is the reason for the stagnation of what had been the world’s most rapidly progressing civilization.
2006 79:8.4 La credenza ed il culto dell’ “Unica Verità” insegnati da Singlangton non scomparvero mai del tutto; ma con il passare del tempo la ricerca di verità nuove e superiori fu offuscata da una crescente tendenza a venerare ciò che era già stabilito[3]. Lentamente il genio della razza gialla fu rivolto dalla ricerca del non conosciuto alla conservazione del conosciuto. Questa è la ragione della stagnazione di quella che era stata la civiltà progredita più rapidamente nel mondo.
1955 79:8.5 Between 4000 and 500 B.C. the political reunification of the yellow race was consummated, but the cultural union of the Yangtze and Yellow river centers had already been effected. This political reunification of the later tribal groups was not without conflict, but the societal opinion of war remained low; ancestor worship, increasing dialects, and no call for military action for thousands upon thousands of years had rendered this people ultrapeaceful.
2006 79:8.5 Tra il 4.000 ed il 500 a.C. la riunificazione politica della razza gialla fu completata, ma l’unione culturale dei centri dello Yang-tze e del Fiume Giallo era già stata raggiunta. Questa riunificazione politica dei gruppi tribali più tardivi non avvenne senza conflitti, ma la considerazione del popolo per la guerra rimase scarsa. Il culto degli antenati, l’aumento dei dialetti e la mancanza di chiamata per azioni militari per migliaia e migliaia di anni avevano reso questo popolo ultrapacifico.
1955 79:8.6 Despite failure to fulfill the promise of an early development of advanced statehood, the yellow race did progressively move forward in the realization of the arts of civilization, especially in the realms of agriculture and horticulture. The hydraulic problems faced by the agriculturists in Shensi and Honan demanded group co-operation for solution. Such irrigation and soil-conservation difficulties contributed in no small measure to the development of interdependence with the consequent promotion of peace among farming groups.
2006 79:8.6 Pur non mantenendo la promessa del rapido sviluppo di uno Stato avanzato, la razza gialla avanzò progressivamente nella realizzazione delle arti della civiltà, specialmente nel campo dell’agricoltura e dell’orticoltura. I problemi idraulici che dovettero affrontare gli agricoltori nel Shensi e nell’Honan esigevano una cooperazione collettiva per essere risolti. Tali difficoltà per l’irrigazione e la conservazione del suolo contribuirono non poco allo sviluppo dell’interdipendenza, con la conseguente promozione della pace tra i gruppi di agricoltori.
1955 79:8.7 Soon developments in writing, together with the establishment of schools, contributed to the dissemination of knowledge on a previously unequaled scale. But the cumbersome nature of the ideographic writing system placed a numerical limit upon the learned classes despite the early appearance of printing. And above all else, the process of social standardization and religio-philosophic dogmatization continued apace. The religious development of ancestor veneration became further complicated by a flood of superstitions involving nature worship, but lingering vestiges of a real concept of God remained preserved in the imperial worship of Shang-ti.
2006 79:8.7 Ben presto gli sviluppi nella scrittura, unitamente all’istituzione di scuole, contribuirono alla diffusione della conoscenza su scala mai raggiunta in precedenza. Ma la natura difficile del sistema di scrittura ideografico limitò il numero delle classi istruite, malgrado la stampa fosse apparsa molto presto. Soprattutto proseguì di buon passo il processo di livellamento sociale e di dogmatizzazione religioso-filosofica. Lo sviluppo religioso della venerazione degli antenati divenne ancor più complicato da un profluvio di superstizioni che implicavano l’adorazione della natura, ma le vestigia di un vero concetto di Dio rimasero preservate nel culto imperiale di Shang-ti.
1955 79:8.8 The great weakness of ancestor veneration is that it promotes a backward-looking philosophy. However wise it may be to glean wisdom from the past, it is folly to regard the past as the exclusive source of truth. Truth is relative and expanding; it lives always in the present, achieving new expression in each generation of men—even in each human life.
2006 79:8.8 La grande debolezza della venerazione degli antenati è che essa favorisce una filosofia rivolta al passato. Benché possa essere avveduto racimolare saggezza dal passato, è una follia considerare il passato come fonte esclusiva di verità. La verità è relativa e si espande; essa vive sempre nel presente, raggiungendo nuove espressioni in ogni generazione di uomini — ed anche in ogni vita umana.
1955 79:8.9 The great strength in a veneration of ancestry is the value that such an attitude places upon the family. The amazing stability and persistence of Chinese culture is a consequence of the paramount position accorded the family, for civilization is directly dependent on the effective functioning of the family; and in China the family attained a social importance, even a religious significance, approached by few other peoples.
2006 79:8.9 La grande forza della venerazione degli antenati è il valore che un tale atteggiamento attribuisce alla famiglia. La stabilità e la persistenza stupefacente della cultura cinese sono una conseguenza della posizione eminente accordata alla famiglia, perché la civiltà dipende direttamente dall’efficace funzionamento della famiglia; ed in Cina la famiglia raggiunse un’importanza sociale ed anche un significato religioso avvicinati da pochi altri popoli.
1955 79:8.10 The filial devotion and family loyalty exacted by the growing cult of ancestor worship insured the building up of superior family relationships and of enduring family groups, all of which facilitated the following factors in the preservation of civilization:
2006 79:8.10 La devozione filiale e la lealtà familiare richieste dal crescente culto dell’adorazione degli antenati assicurò lo stabilirsi di relazioni familiari superiori e di gruppi familiari durevoli, i quali favorirono i seguenti fattori nella preservazione della civiltà:
1955 79:8.11 1. Conservation of property and wealth.
2006 79:8.11 1. Conservazione della proprietà e della ricchezza.
1955 79:8.12 2. Pooling of the experience of more than one generation.
2006 79:8.12 2. Messa in comune dell’esperienza per più di una sola generazione.
1955 79:8.13 3. Efficient education of children in the arts and sciences of the past.
2006 79:8.13 3. Educazione efficace dei figli nelle arti e nelle scienze del passato.
1955 79:8.14 4. Development of a strong sense of duty, the enhancement of morality, and the augmentation of ethical sensitivity.
2006 79:8.14 4. Sviluppo di un forte senso del dovere, l’elevazione della moralità e l’accrescimento della sensibilità etica.
1955 79:8.15 The formative period of Chinese civilization, opening with the coming of the Andites, continues on down to the great ethical, moral, and semireligious awakening of the sixth century before Christ. And Chinese tradition preserves the hazy record of the evolutionary past; the transition from mother- to father-family, the establishment of agriculture, the development of architecture, the initiation of industry—all these are successively narrated. And this story presents, with greater accuracy than any other similar account, the picture of the magnificent ascent of a superior people from the levels of barbarism. During this time they passed from a primitive agricultural society to a higher social organization embracing cities, manufacture, metalworking, commercial exchange, government, writing, mathematics, art, science, and printing.
2006 79:8.15 Il periodo formativo della civiltà cinese, iniziato con l’arrivo degli Anditi, si estende fino al grande risveglio etico, morale e semireligioso del sesto secolo a.C. E la tradizione cinese preserva la vaga memoria del passato evoluzionario; la transizione dalla famiglia matriarcale alla famiglia patriarcale, l’istituzione dell’agricoltura, lo sviluppo dell’architettura, l’avvio dell’industria — tutto ciò è successivamente raccontato. Questa storia presenta, con accuratezza maggiore di qualunque altro racconto analogo, la descrizione della magnifica ascesa di un popolo superiore a partire dal livello della barbarie. Durante questo tempo essi passarono da una società agricola primitiva ad un’organizzazione sociale superiore comprendente urbanizzazione, manifattura, lavorazione dei metalli, scambi commerciali, governo, scrittura, matematica, arte, scienza e stampa.
1955 79:8.16 And so the ancient civilization of the yellow race has persisted down through the centuries. It is almost forty thousand years since the first important advances were made in Chinese culture, and though there have been many retrogressions, the civilization of the sons of Han comes the nearest of all to presenting an unbroken picture of continual progression right on down to the times of the twentieth century. The mechanical and religious developments of the white races have been of a high order, but they have never excelled the Chinese in family loyalty, group ethics, or personal morality.
2006 79:8.16 Così l’antica civiltà della razza gialla è persistita attraverso i secoli. Sono trascorsi quasi quarantamila anni da quando furono compiuti i primi progressi importanti nella cultura cinese, e benché vi siano stati numerosi regressi, la civiltà dei figli di Han è quella più vicina di tutte ad offrire un’immagine ininterrotta di progresso continuo fino ai tempi del ventesimo secolo. Gli sviluppi meccanici e religiosi delle razze bianche sono stati di ordine elevato, ma non hanno mai superato i Cinesi per fedeltà familiare, etica collettiva o moralità personale.
1955 79:8.17 This ancient culture has contributed much to human happiness; millions of human beings have lived and died, blessed by its achievements. For centuries this great civilization has rested upon the laurels of the past, but it is even now reawakening to envision anew the transcendent goals of mortal existence, once again to take up the unremitting struggle for never-ending progress.
2006 79:8.17 Questa antica cultura ha contribuito molto alla felicità degli uomini; milioni di esseri umani sono vissuti e sono morti benedetti dalle sue realizzazioni. Per secoli questa grande civiltà ha riposato sugli allori del passato, ma ora si sta risvegliando per cercare di nuovo le mete trascendenti dell’esistenza umana, per riprendere la lotta incessante per un progresso senza fine.
2006 79:8.18 [Presentato da un Arcangelo di Nebadon.]
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