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Traduzioni: © 2006 Urantia Foundation
Fascicolo 194. L’effusione dello Spirito della Verità |
Indice
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Fascicolo 196. La fede di Gesù |
AFTER PENTECOST
DOPO LA PENTECOSTE
1955 195:0.1 THE results of Peter’s preaching on the day of Pentecost were such as to decide the future policies, and to determine the plans, of the majority of the apostles in their efforts to proclaim the gospel of the kingdom. Peter was the real founder of the Christian church; Paul carried the Christian message to the gentiles, and the Greek believers carried it to the whole Roman Empire.
2006 195:0.1 I RISULTATI della predicazione di Pietro nel giorno di Pentecoste furono tali da decidere la politica futura, e da determinare i piani, della maggior parte degli apostoli nei loro sforzi per proclamare il vangelo del regno. Pietro fu il vero fondatore della Chiesa cristiana; Paolo portò il messaggio cristiano ai Gentili, e i credenti greci lo portarono in tutto l’Impero Romano.
1955 195:0.2 Although the tradition-bound and priest-ridden Hebrews, as a people, refused to accept either Jesus’ gospel of the fatherhood of God and the brotherhood of man or Peter’s and Paul’s proclamation of the resurrection and ascension of Christ (subsequent Christianity), the rest of the Roman Empire was found to be receptive to the evolving Christian teachings. Western civilization was at this time intellectual, war weary, and thoroughly skeptical of all existing religions and universe philosophies. The peoples of the Western world, the beneficiaries of Greek culture, had a revered tradition of a great past. They could contemplate the inheritance of great accomplishments in philosophy, art, literature, and political progress. But with all these achievements they had no soul-satisfying religion. Their spiritual longings remained unsatisfied.
2006 195:0.2 Anche se gli Ebrei legati alla tradizione e dominati dai sacerdoti, rifiutarono come popolo di accettare sia il vangelo di Gesù sulla paternità di Dio e sulla fratellanza degli uomini che la proclamazione di Pietro e di Paolo sulla risurrezione e l’ascensione di Cristo (il Cristianesimo successivo), il resto dell’Impero Romano fu incline ad accogliere gli insegnamenti cristiani in evoluzione[1]. La civiltà occidentale in quest’epoca era intellettuale, stanca di guerre e completamente scettica su tutte le religioni esistenti e le filosofie universali. I popoli del mondo occidentale, beneficiari della cultura greca, avevano una tradizione riverita di un grande passato. Essi potevano contemplare l’eredità di grandi realizzazioni nella filosofia, nell’arte, nella letteratura e nel progresso politico. Ma con tutti questi conseguimenti essi non avevano una religione che soddisfacesse l’anima. I loro profondi desideri spirituali rimanevano insoddisfatti.
1955 195:0.3 Upon such a stage of human society the teachings of Jesus, embraced in the Christian message, were suddenly thrust. A new order of living was thus presented to the hungry hearts of these Western peoples. This situation meant immediate conflict between the older religious practices and the new Christianized version of Jesus’ message to the world. Such a conflict must result in either decided victory for the new or for the old or in some degree of compromise. History shows that the struggle ended in compromise. Christianity presumed to embrace too much for any one people to assimilate in one or two generations. It was not a simple spiritual appeal, such as Jesus had presented to the souls of men; it early struck a decided attitude on religious rituals, education, magic, medicine, art, literature, law, government, morals, sex regulation, polygamy, and, in limited degree, even slavery. Christianity came not merely as a new religion—something all the Roman Empire and all the Orient were waiting for—but as a new order of human society. And as such a pretension it quickly precipitated the social-moral clash of the ages. The ideals of Jesus, as they were reinterpreted by Greek philosophy and socialized in Christianity, now boldly challenged the traditions of the human race embodied in the ethics, morality, and religions of Western civilization.
2006 195:0.3 Su un tale quadro della società umana, gli insegnamenti di Gesù contenuti nel messaggio cristiano furono proiettati all’improvviso. Un nuovo ordine di vita fu così presentato al cuore affamato di questi popoli occidentali. Questa situazione significava un conflitto immediato tra le pratiche religiose più vecchie e la nuova versione cristianizzata del messaggio di Gesù al mondo. Un tale conflitto doveva terminare o con una netta vittoria per il nuovo o per il vecchio, o con una qualche sorta di compromesso. La storia mostra che la lotta terminò in un compromesso. Il Cristianesimo ebbe la presunzione di abbracciare un programma troppo vasto perché un qualunque popolo lo assimilasse nello spazio di una o due generazioni. Esso non era un semplice appello spirituale, quale Gesù aveva presentato all’anima degli uomini; ben presto esso assunse un atteggiamento deciso su rituali religiosi, educazione, magia, medicina, arte, letteratura, legge, governo, morale, regolamentazione sessuale, poligamia e, in misura limitata, anche sulla schiavitù. Il Cristianesimo non emerse semplicemente come una nuova religione — come qualcosa che tutto l’Impero Romano e tutto l’Oriente stavano aspettando — ma come un nuovo ordine di società umana. E con tale pretesa esso precipitò rapidamente lo scontro sociomorale delle ere. Gli ideali di Gesù, quali furono reinterpretati dalla filosofia greca e socializzati nel Cristianesimo, sfidavano ora audacemente le tradizioni della razza umana incorporate nell’etica, nella moralità e nelle religioni della civiltà occidentale.
1955 195:0.4 At first, Christianity won as converts only the lower social and economic strata. But by the beginning of the second century the very best of Greco-Roman culture was increasingly turning to this new order of Christian belief, this new concept of the purpose of living and the goal of existence.
2006 195:0.4 In principio il Cristianesimo fece delle conversioni soltanto negli strati sociali ed economici più bassi. Ma con l’inizio del secondo secolo l’élite della cultura greco-romana si orientò sempre di più verso questo nuovo ordine di credenza cristiana, verso questo nuovo concetto della ragione del vivere e dello scopo dell’esistenza.
1955 195:0.5 How did this new message of Jewish origin, which had almost failed in the land of its birth, so quickly and effectively capture the very best minds of the Roman Empire? The triumph of Christianity over the philosophic religions and the mystery cults was due to:
2006 195:0.5 Come fece questo nuovo messaggio di origine ebraica, che era quasi fallito nel suo paese natale, a conquistare così rapidamente ed efficacemente le menti migliori dell’Impero Romano? Il trionfo del Cristianesimo sulle religioni filosofiche e sui culti dei misteri fu dovuto ai seguenti fattori:
1955 195:0.6 1. Organization. Paul was a great organizer and his successors kept up the pace he set.
2006 195:0.6 1. L’organizzazione. Paolo era un grande organizzatore ed i suoi successori furono alla sua altezza.
1955 195:0.7 2. Christianity was thoroughly Hellenized. It embraced the best in Greek philosophy as well as the cream of Hebrew theology.
2006 195:0.7 2. Il Cristianesimo era completamente ellenizzato. Esso inglobava il meglio della filosofia greca come pure la crema della teologia ebraica.
1955 195:0.8 3. But best of all, it contained a new and great ideal, the echo of the life bestowal of Jesus and the reflection of his message of salvation for all mankind.
2006 195:0.8 3. Ma, più di tutto, esso conteneva un nuovo e grande ideale, l’eco della vita di conferimento di Gesù e il riflesso del suo messaggio di salvezza per tutta l’umanità.
1955 195:0.9 4. The Christian leaders were willing to make such compromises with Mithraism that the better half of its adherents were won over to the Antioch cult.
2006 195:0.9 4. I dirigenti cristiani erano disposti a fare dei compromessi tali con il Mitraismo che la metà migliore dei suoi aderenti furono conquistati al culto di Antiochia.
1955 195:0.10 5. Likewise did the next and later generations of Christian leaders make such further compromises with paganism that even the Roman emperor Constantine was won to the new religion.
2006 195:0.10 5. Similmente la generazione successiva, e quelle che seguirono, di dirigenti cristiani fecero tali ulteriori compromessi con il paganesimo che lo stesso imperatore romano Costantino fu conquistato alla nuova religione.
1955 195:0.11 But the Christians made a shrewd bargain with the pagans in that they adopted the ritualistic pageantry of the pagan while compelling the pagan to accept the Hellenized version of Pauline Christianity. They made a better bargain with the pagans than they did with the Mithraic cult, but even in that earlier compromise they came off more than conquerors in that they succeeded in eliminating the gross immoralities and also numerous other reprehensible practices of the Persian mystery.
2006 195:0.11 Ma i cristiani fecero un patto accorto con i pagani, nel senso che adottarono l’apparato ritualistico pagano mentre costrinsero i pagani ad accettare la versione ellenizzata del Cristianesimo paolino. Essi fecero un patto migliore con i pagani che con il culto mitraico, ma anche in quel primo compromesso uscirono più che vincitori, nel senso che riuscirono ad eliminare le grossolane immoralità ed anche numerose altre pratiche riprovevoli dei misteri persiani.
1955 195:0.12 Wisely or unwisely, these early leaders of Christianity deliberately compromised the ideals of Jesus in an effort to save and further many of his ideas. And they were eminently successful. But mistake not! these compromised ideals of the Master are still latent in his gospel, and they will eventually assert their full power upon the world.
2006 195:0.12 A torto o a ragione questi primi dirigenti del Cristianesimo accettarono deliberatamente di venire ad un compromesso sugli ideali di Gesù nello sforzo di salvare e di propagare molte delle sue idee. Ed essi riportarono grandi successi. Ma non ingannatevi! Questi ideali del Maestro oggetto di compromesso sono ancora latenti nel suo vangelo ed affermeranno alla fine il loro pieno potere sul mondo.
1955 195:0.13 By this paganization of Christianity the old order won many minor victories of a ritualistic nature, but the Christians gained the ascendancy in that:
2006 195:0.13 Con questa paganizzazione del Cristianesimo il vecchio ordine di cose conquistò molte vittorie minori di natura ritualistica, ma i cristiani ebbero la meglio nel senso che:
1955 195:0.14 1. A new and enormously higher note in human morals was struck.
2006 195:0.14 1. Fu suonata una nota nuova ed enormemente più elevata nella morale umana.
2006 195:0.15 2. Fu dato al mondo un concetto di Dio nuovo e considerevolmente ampliato.
1955 195:0.16 3. The hope of immortality became a part of the assurance of a recognized religion.
2006 195:0.16 3. La speranza dell’immortalità divenne parte dell’assicurazione di una religione riconosciuta.
2006 195:0.17 4. Gesù di Nazaret fu offerto all’anima affamata dell’uomo.
1955 195:0.18 Many of the great truths taught by Jesus were almost lost in these early compromises, but they yet slumber in this religion of paganized Christianity, which was in turn the Pauline version of the life and teachings of the Son of Man. And Christianity, even before it was paganized, was first thoroughly Hellenized. Christianity owes much, very much, to the Greeks. It was a Greek, from Egypt, who so bravely stood up at Nicaea and so fearlessly challenged this assembly that it dared not so obscure the concept of the nature of Jesus that the real truth of his bestowal might have been in danger of being lost to the world. This Greek’s name was Athanasius, and but for the eloquence and the logic of this believer, the persuasions of Arius would have triumphed.
2006 195:0.18 Molte delle grandi verità insegnate da Gesù furono quasi perdute in questi primi compromessi, ma esse dormono ancora in questa religione del Cristianesimo paganizzato, che era a sua volta la versione paolina della vita e degli insegnamenti del Figlio dell’Uomo. E il Cristianesimo, prima ancora di essere paganizzato, fu completamente ellenizzato. Il Cristianesimo deve molto, moltissimo ai Greci. Fu un Greco d’Egitto che si fece avanti così coraggiosamente a Nicea e sfidò questa assemblea con tale intrepidezza che essa non osò offuscare il concetto della natura di Gesù al punto che la verità stessa del suo conferimento corresse il pericolo di essere persa per il mondo. Il nome di questo greco era Attanasio, e senza l’eloquenza e la logica di questo credente, le persuasioni di Ario avrebbero trionfato.
1. INFLUENCE OF THE GREEKS
1. L’INFLUENZA DEI GRECI
1955 195:1.1 The Hellenization of Christianity started in earnest on that eventful day when the Apostle Paul stood before the council of the Areopagus in Athens and told the Athenians about “the Unknown God.” There, under the shadow of the Acropolis, this Roman citizen proclaimed to these Greeks his version of the new religion which had taken origin in the Jewish land of Galilee. And there was something strangely alike in Greek philosophy and many of the teachings of Jesus. They had a common goal—both aimed at the emergence of the individual. The Greek, at social and political emergence; Jesus, at moral and spiritual emergence. The Greek taught intellectual liberalism leading to political freedom; Jesus taught spiritual liberalism leading to religious liberty. These two ideas put together constituted a new and mighty charter for human freedom; they presaged man’s social, political, and spiritual liberty.
2006 195:1.1 L’ellenizzazione del Cristianesimo cominciò in realtà in quel giorno memorabile in cui l’apostolo Paolo si presentò davanti al consiglio dell’Areopago ad Atene e parlò agli Ateniesi su “il Dio Sconosciuto”[2]. Là, all’ombra dell’Acropoli, questo cittadino romano proclamò ai Greci la sua versione della nuova religione che aveva avuto origine nel paese ebreo della Galilea[3]. E c’era qualcosa di stranamente simile nella filosofia greca ed in molti insegnamenti di Gesù. Essi avevano uno scopo comune — entrambi miravano all’emersione dell’individuo. I Greci all’emersione sociale e politica; Gesù all’emersione morale e spirituale. I Greci insegnavano il liberalismo intellettuale che portava alla libertà politica; Gesù insegnava il liberalismo spirituale che portava alla libertà religiosa. Queste due idee messe insieme costituivano una nuova e potente carta della libertà umana; esse presagivano la libertà sociale, politica e spirituale dell’uomo.
1955 195:1.2 Christianity came into existence and triumphed over all contending religions primarily because of two things:
2006 195:1.2 Il Cristianesimo venne all’esistenza e trionfò su tutte le religioni contendenti per due ragioni principali:
2006 195:1.3 1. La mente greca era disposta a mutuare idee nuove e buone anche dagli Ebrei.
1955 195:1.4 2. Paul and his successors were willing but shrewd and sagacious compromisers; they were keen theologic traders.
2006 195:1.4 2. Paolo ed i suoi successori erano disposti solo ad astuti e sagaci compromessi; essi erano degli accorti negoziatori teologici.
1955 195:1.5 At the time Paul stood up in Athens preaching “Christ and Him Crucified,” the Greeks were spiritually hungry; they were inquiring, interested, and actually looking for spiritual truth. Never forget that at first the Romans fought Christianity, while the Greeks embraced it, and that it was the Greeks who literally forced the Romans subsequently to accept this new religion, as then modified, as a part of Greek culture.
2006 195:1.5 Nel momento in cui Paolo sorse ad Atene per predicare “Cristo e lui crocifisso”, i Greci erano spiritualmente affamati; essi erano indagatori, interessati, e cercavano effettivamente la verità spirituale[4]. Non dimenticate mai che all’inizio i Romani combatterono il Cristianesimo, mentre i Greci l’abbracciarono, e che furono i Greci che forzarono letteralmente i Romani ad accettare successivamente questa nuova religione, qual era allora modificata, come parte della cultura greca.
1955 195:1.6 The Greek revered beauty, the Jew holiness, but both peoples loved truth. For centuries the Greek had seriously thought and earnestly debated about all human problems—social, economic, political, and philosophic—except religion. Few Greeks had paid much attention to religion; they did not take even their own religion very seriously. For centuries the Jews had neglected these other fields of thought while they devoted their minds to religion. They took their religion very seriously, too seriously. As illuminated by the content of Jesus’ message, the united product of the centuries of the thought of these two peoples now became the driving power of a new order of human society and, to a certain extent, of a new order of human religious belief and practice.
2006 195:1.6 I Greci riverivano la bellezza, gli Ebrei la santità, ma entrambi i popoli amavano la verità. Per secoli i Greci avevano meditato seriamente e discusso assiduamente su tutti i problemi umani — sociali, economici, politici e filosofici — eccetto la religione. Pochi Greci avevano prestato molta attenzione alla religione; essi non prendevano molto sul serio nemmeno la loro stessa religione. Per secoli gli Ebrei avevano dimenticato questi altri campi del pensiero consacrando le loro menti alla religione. Essi prendevano la loro religione molto sul serio, troppo sul serio. Illuminato dal contenuto del messaggio di Gesù, il prodotto unificato di secoli del pensiero di questi due popoli divenne ora la forza motrice di un nuovo ordine di società umana e, in una certa misura, di un nuovo ordine di credenze e di pratiche religiose umane.
1955 195:1.7 The influence of Greek culture had already penetrated the lands of the western Mediterranean when Alexander spread Hellenistic civilization over the near-Eastern world. The Greeks did very well with their religion and their politics as long as they lived in small city-states, but when the Macedonian king dared to expand Greece into an empire, stretching from the Adriatic to the Indus, trouble began. The art and philosophy of Greece were fully equal to the task of imperial expansion, but not so with Greek political administration or religion. After the city-states of Greece had expanded into empire, their rather parochial gods seemed a little queer. The Greeks were really searching for one God, a greater and better God, when the Christianized version of the older Jewish religion came to them.
2006 195:1.7 L’influenza della cultura greca era già penetrata nei paesi del Mediterraneo occidentale quando Alessandro diffuse la civiltà ellenista nel mondo del Vicino Oriente. I Greci si trovarono molto bene con la loro religione e la loro politica fintantoché abitarono in piccole città-Stato, ma quando il re di Macedonia osò espandere la Grecia in un impero, che si estendeva dall’Adriatico all’Indo, cominciarono le difficoltà. L’arte e la filosofia della Grecia erano perfettamente all’altezza dell’espansione imperiale, ma non altrettanto l’amministrazione politica greca o la religione. Dopo che le città-Stato della Grecia si furono espanse in un impero, i loro dei piuttosto parrocchiali sembrarono un po’ bizzarri. I Greci erano realmente alla ricerca di un Dio unico, di un Dio più grande e migliore, quando la versione cristianizzata dell’antica religione ebrea pervenne loro.
1955 195:1.8 The Hellenistic Empire, as such, could not endure. Its cultural sway continued on, but it endured only after securing from the West the Roman political genius for empire administration and after obtaining from the East a religion whose one God possessed empire dignity.
2006 195:1.8 L’impero ellenistico, così com’era, non poteva durare. Il suo dominio culturale continuò, ma perdurò soltanto dopo aver acquisito dall’Occidente il genio politico romano per l’amministrazione dell’impero e dopo aver ottenuto dall’Oriente una religione il cui Dio unico possedeva una dignità imperiale.
1955 195:1.9 In the first century after Christ, Hellenistic culture had already attained its highest levels; its retrogression had begun; learning was advancing but genius was declining. It was at this very time that the ideas and ideals of Jesus, which were partially embodied in Christianity, became a part of the salvage of Greek culture and learning.
2006 195:1.9 Nel primo secolo dopo Cristo la cultura greca aveva già raggiunto i suoi livelli più elevati; la sua regressione era cominciata; l’istruzione avanzava, ma il genio era in declino. Fu in questo preciso momento che le idee e gli ideali di Gesù, che erano parzialmente incorporati nel Cristianesimo, divennero parte del salvataggio della cultura e dell’istruzione greche.
1955 195:1.10 Alexander had charged on the East with the cultural gift of the civilization of Greece; Paul assaulted the West with the Christian version of the gospel of Jesus. And wherever the Greek culture prevailed throughout the West, there Hellenized Christianity took root.
2006 195:1.10 Alessandro aveva attaccato l’Oriente con il dono culturale della civiltà greca; Paolo assalì l’Occidente con la versione cristiana del vangelo di Gesù. Ed in qualunque parte dell’Occidente in cui prevalse la cultura greca, mise radici il Cristianesimo ellenizzato.
1955 195:1.11 The Eastern version of the message of Jesus, notwithstanding that it remained more true to his teachings, continued to follow the uncompromising attitude of Abner. It never progressed as did the Hellenized version and was eventually lost in the Islamic movement.
2006 195:1.11 La versione orientale del messaggio di Gesù, nonostante fosse rimasta più fedele ai suoi insegnamenti, continuò a seguire l’atteggiamento intransigente di Abner. Essa non progredì mai come la versione ellenizzata e finì per perdersi nel movimento islamico.
2. THE ROMAN INFLUENCE
2. L’INFLUENZA ROMANA
1955 195:2.1 The Romans bodily took over Greek culture, putting representative government in the place of government by lot. And presently this change favored Christianity in that Rome brought into the whole Western world a new tolerance for strange languages, peoples, and even religions.
2006 195:2.1 I Romani adottarono in blocco la cultura greca, sostituendo il governo rappresentativo al governo tratto a sorte. E questo cambiamento favorì subito il Cristianesimo, nel senso che Roma portò in tutto il mondo occidentale una nuova tolleranza per le lingue, i popoli ed anche le religioni straniere.
1955 195:2.2 Much of the early persecution of Christians in Rome was due solely to their unfortunate use of the term “kingdom” in their preaching. The Romans were tolerant of any and all religions but very resentful of anything that savored of political rivalry. And so, when these early persecutions, due so largely to misunderstanding, died out, the field for religious propaganda was wide open. The Roman was interested in political administration; he cared little for either art or religion, but he was unusually tolerant of both.
2006 195:2.2 Gran parte delle prime persecuzioni contro i Cristiani a Roma fu dovuta unicamente al loro infelice impiego del termine “regno” nella loro predicazione. I Romani tolleravano ognuna e tutte le religioni, ma non sopportavano alcunché che sapesse di rivalità politica. E così, quando queste prime persecuzioni, così largamente dovute a dei malintesi, finirono, il campo per la propaganda religiosa fu completamente sgombro. I Romani erano interessati all’amministrazione politica; essi si occupavano poco dell’arte o della religione, ma erano straordinariamente tolleranti verso entrambe.
1955 195:2.3 Oriental law was stern and arbitrary; Greek law was fluid and artistic; Roman law was dignified and respect-breeding. Roman education bred an unheard-of and stolid loyalty. The early Romans were politically devoted and sublimely consecrated individuals. They were honest, zealous, and dedicated to their ideals, but without a religion worthy of the name. Small wonder that their Greek teachers were able to persuade them to accept Paul’s Christianity.
2006 195:2.3 La legge orientale era severa e arbitraria; la legge greca era fluida ed artistica; la legge romana era austera ed incuteva rispetto. L’educazione romana ingenerava una fedeltà incomparabile ed impavida. I primi Romani erano individui politicamente devoti e sublimemente consacrati. Essi erano onesti, zelanti ed attaccati ai loro ideali, ma senza una religione degna di tal nome. Non c’è da stupirsi che i loro insegnanti greci siano riusciti a persuaderli ad accettare il Cristianesimo di Paolo. E questi Romani erano un grande popolo. Essi poterono governare l’Occidente perché governavano se stessi. Tali impareggiabili onestà, devozione e forte autocontrollo erano il terreno ideale per la ricezione e la crescita del
1955 195:2.4 And these Romans were a great people. They could govern the Occident because they did govern themselves. Such unparalleled honesty, devotion, and stalwart self-control was ideal soil for the reception and growth of Christianity.
2006 195:2.4 Cristianesimo.
1955 195:2.5 It was easy for these Greco-Romans to become just as spiritually devoted to an institutional church as they were politically devoted to the state. The Romans fought the church only when they feared it as a competitor of the state. Rome, having little national philosophy or native culture, took over Greek culture for its own and boldly adopted Christ as its moral philosophy. Christianity became the moral culture of Rome but hardly its religion in the sense of being the individual experience in spiritual growth of those who embraced the new religion in such a wholesale manner. True, indeed, many individuals did penetrate beneath the surface of all this state religion and found for the nourishment of their souls the real values of the hidden meanings held within the latent truths of Hellenized and paganized Christianity.
2006 195:2.5 Era facile per questi Greco-Romani divenire tanto spiritualmente devoti ad una Chiesa istituzionale quanto erano politicamente devoti allo Stato. I Romani combatterono la Chiesa soltanto quando temerono che competesse con lo Stato. Roma, avendo poca filosofia nazionale o cultura indigena, fece propria la cultura greca e adottò decisamente Cristo come sua filosofia morale. Il Cristianesimo divenne la cultura morale di Roma, ma non divenne la sua religione nel senso di esperienza individuale di crescita spirituale per coloro che abbracciarono la nuova religione in modo così globale. È vero che molti individui penetrarono sotto la superficie di tutta questa religione di Stato e trovarono come nutrimento della loro anima i veri valori dei significati nascosti contenuti nelle verità latenti del Cristianesimo ellenizzato e paganizzato.
1955 195:2.6 The Stoic and his sturdy appeal to “nature and conscience” had only the better prepared all Rome to receive Christ, at least in an intellectual sense. The Roman was by nature and training a lawyer; he revered even the laws of nature. And now, in Christianity, he discerned in the laws of nature the laws of God. A people that could produce Cicero and Vergil were ripe for Paul’s Hellenized Christianity.
2006 195:2.6 Lo Stoico ed il suo vigoroso appello “alla natura e alla coscienza” aveva solo preparato meglio tutta Roma a ricevere Cristo, almeno in senso intellettuale. Il Romano era per natura e per educazione un legista; egli riveriva anche le leggi della natura. Ed ora, nel Cristianesimo, egli discerneva nelle leggi della natura le leggi di Dio. Un popolo che poteva produrre Cicerone e Virgilio era maturo per il Cristianesimo ellenizzato di Paolo.
1955 195:2.7 And so did these Romanized Greeks force both Jews and Christians to philosophize their religion, to co-ordinate its ideas and systematize its ideals, to adapt religious practices to the existing current of life. And all this was enormously helped by translation of the Hebrew scriptures into Greek and by the later recording of the New Testament in the Greek tongue.
2006 195:2.7 E così questi Greci romanizzati forzarono sia gli Ebrei che i Cristiani a rendere filosofica la loro religione, a coordinare le sue idee e a rendere sistematici i suoi ideali, ad adattare le pratiche religiose al corso di vita esistente. E tutto ciò fu enormemente aiutato dalla traduzione in greco delle Scritture ebraiche e dalla successiva redazione in lingua greca del Nuovo Testamento.
1955 195:2.8 The Greeks, in contrast with the Jews and many other peoples, had long provisionally believed in immortality, some sort of survival after death, and since this was the very heart of Jesus’ teaching, it was certain that Christianity would make a strong appeal to them.
2006 195:2.8 Contrariamente agli Ebrei e a molti altri popoli, i Greci avevano a lungo provvisoriamente creduto nell’immortalità, in una sorta di sopravvivenza dopo la morte, e poiché questa era l’essenza stessa dell’insegnamento di Gesù, era certo che il Cristianesimo avrebbe esercitato una potente attrattiva su di loro.
1955 195:2.9 A succession of Greek-cultural and Roman-political victories had consolidated the Mediterranean lands into one empire, with one language and one culture, and had made the Western world ready for one God. Judaism provided this God, but Judaism was not acceptable as a religion to these Romanized Greeks. Philo helped some to mitigate their objections, but Christianity revealed to them an even better concept of one God, and they embraced it readily.
2006 195:2.9 Una successione di vittorie della cultura greca e della politica romana aveva consolidato i paesi mediterranei in un solo impero, con una sola lingua e una sola cultura, ed aveva preparato il mondo occidentale ad un solo Dio. Il Giudaismo forniva questo Dio, ma il Giudaismo in quanto religione non era accettabile per questi Greci romanizzati. Filone ne aiutò alcuni a mitigare le loro obiezioni, ma il Cristianesimo rivelò loro un concetto ancora migliore di un Dio unico, ed essi lo abbracciarono prontamente.
3. UNDER THE ROMAN EMPIRE
3. SOTTO L’IMPERO ROMANO
1955 195:3.1 After the consolidation of Roman political rule and after the dissemination of Christianity, the Christians found themselves with one God, a great religious concept, but without empire. The Greco-Romans found themselves with a great empire but without a God to serve as the suitable religious concept for empire worship and spiritual unification. The Christians accepted the empire; the empire adopted Christianity. The Roman provided a unity of political rule; the Greek, a unity of culture and learning; Christianity, a unity of religious thought and practice.
2006 195:3.1 Dopo il consolidamento della sovranità politica romana e la diffusione del Cristianesimo, i cristiani si trovarono con un solo Dio, un grande concetto religioso, ma senza impero. I Greco-Romani si trovarono con un grande impero, ma senza un Dio che servisse da concetto religioso idoneo al culto e all’unificazione spirituale di un impero. I cristiani accettarono l’impero; l’impero adottò il Cristianesimo. I Romani fornirono un’unità di governo politico; i Greci un’unità di cultura e d’istruzione; il Cristianesimo un’unità di pensiero e di pratica religiosa.
1955 195:3.2 Rome overcame the tradition of nationalism by imperial universalism and for the first time in history made it possible for different races and nations at least nominally to accept one religion.
2006 195:3.2 Roma trionfò sulla tradizione del nazionalismo con l’universalismo imperiale e per la prima volta nella storia rese possibile a differenti razze e nazioni di accettare, almeno nominalmente, una sola religione.
1955 195:3.3 Christianity came into favor in Rome at a time when there was great contention between the vigorous teachings of the Stoics and the salvation promises of the mystery cults. Christianity came with refreshing comfort and liberating power to a spiritually hungry people whose language had no word for “unselfishness.”
2006 195:3.3 Il Cristianesimo conquistò il favore di Roma nel momento in cui c’erano grandi contese tra i vigorosi insegnamenti degli Stoici e le promesse di salvezza dei culti dei misteri. Il Cristianesimo giunse con conforto ristoratore e potere liberatore ad un popolo spiritualmente affamato, il cui linguaggio non conteneva alcuna parola che significasse “altruismo”.
1955 195:3.4 That which gave greatest power to Christianity was the way its believers lived lives of service and even the way they died for their faith during the earlier times of drastic persecution.
2006 195:3.4 Ciò che diede il più grande potere al Cristianesimo fu il modo in cui i suoi credenti vivevano una vita di servizio ed anche il modo in cui morirono per la loro fede durante i primi tempi di drastiche persecuzioni.
1955 195:3.6 The early plan of Christian worship was largely taken over from the Jewish synagogue, modified by the Mithraic ritual; later on, much pagan pageantry was added. The backbone of the early Christian church consisted of Christianized Greek proselytes to Judaism.
2006 195:3.6 Le prime forme di culto cristiano furono largamente prese dalle sinagoghe ebree, modificate con il rituale mitraico; più tardi vi fu aggiunto molto apparato pagano. L’ossatura della Chiesa cristiana primitiva era composta da Greci cristianizzati proseliti del Giudaismo.
1955 195:3.7 The second century after Christ was the best time in all the world’s history for a good religion to make progress in the Western world. During the first century Christianity had prepared itself, by struggle and compromise, to take root and rapidly spread. Christianity adopted the emperor; later, he adopted Christianity. This was a great age for the spread of a new religion. There was religious liberty; travel was universal and thought was untrammeled.
2006 195:3.7 Il secondo secolo dopo Cristo fu il periodo migliore in tutta la storia del mondo perché una buona religione potesse progredire nel mondo occidentale. Durante il primo secolo il Cristianesimo si era preparato, per mezzo di lotte e compromessi, a mettere radici e ad espandersi rapidamente. Il Cristianesimo adottò l’imperatore; più tardi egli adottò il Cristianesimo. Questa era una grande epoca per la diffusione di una nuova religione. C’era libertà religiosa; i viaggi erano universali ed il pensiero non incontrava ostacoli.
1955 195:3.8 The spiritual impetus of nominally accepting Hellenized Christianity came to Rome too late to prevent the well-started moral decline or to compensate for the already well-established and increasing racial deterioration. This new religion was a cultural necessity for imperial Rome, and it is exceedingly unfortunate that it did not become a means of spiritual salvation in a larger sense.
2006 195:3.8 Lo slancio spirituale del Cristianesimo ellenizzato nominalmente accettato giunse a Roma troppo tardi per impedire il suo declino morale molto avanzato o per compensare il deterioramento razziale già ben avviato e crescente. Questa nuova religione era una necessità culturale per la Roma imperiale, ed è veramente un peccato che non sia divenuta un mezzo di salvezza spirituale in un senso più ampio.
1955 195:3.9 Even a good religion could not save a great empire from the sure results of lack of individual participation in the affairs of government, from overmuch paternalism, overtaxation and gross collection abuses, unbalanced trade with the Levant which drained away the gold, amusement madness, Roman standardization, the degradation of woman, slavery and race decadence, physical plagues, and a state church which became institutionalized nearly to the point of spiritual barrenness.
2006 195:3.9 Anche una buona religione non può salvare un grande impero dai risultati certi della mancanza di partecipazione degli individui negli affari di governo, da un eccesso di paternalismo, da supertassazione e da gravi abusi nella riscossione delle imposte, da un commercio squilibrato con il Levante che drenava l’oro, dalla follia dei piaceri, dalla standardizzazione romana, dalla degradazione delle donne, dalla schiavitù e dalla decadenza razziale, dalle afflizioni fisiche, e da una Chiesa di Stato che divenne istituzionalizzata al punto da rasentare la sterilità spirituale.
1955 195:3.10 Conditions, however, were not so bad at Alexandria. The early schools continued to hold much of Jesus’ teachings free from compromise. Pantaenus taught Clement and then went on to follow Nathaniel in proclaiming Christ in India. While some of the ideals of Jesus were sacrificed in the building of Christianity, it should in all fairness be recorded that, by the end of the second century, practically all the great minds of the Greco-Roman world had become Christian. The triumph was approaching completion.
2006 195:3.10 Le condizioni, tuttavia, non erano altrettanto cattive ad Alessandria. Le prime scuole continuarono a conservare molto degli insegnamenti di Gesù liberi da compromessi. Panteno istruì Clemente, e poi seguì Natanaele nella proclamazione di Cristo in India. Benché alcuni degli ideali di Gesù fossero stati sacrificati nella costruzione del Cristianesimo, si dovrebbe prendere atto in tutta equità che, alla fine del secondo secolo, praticamente tutte le grandi menti del mondo greco-romano erano divenute cristiane. Il trionfo si stava avvicinando ad essere completo.
1955 195:3.11 And this Roman Empire lasted sufficiently long to insure the survival of Christianity even after the empire collapsed. But we have often conjectured what would have happened in Rome and in the world if it had been the gospel of the kingdom which had been accepted in the place of Greek Christianity.
2006 195:3.11 E questo Impero Romano durò sufficientemente a lungo per assicurare la sopravvivenza del Cristianesimo anche dopo che l’impero crollò. Ma noi abbiamo spesso congetturato che cosa sarebbe accaduto a Roma e nel mondo se fosse stato il vangelo del regno ad essere accettato al posto del Cristianesimo greco.
4. THE EUROPEAN DARK AGES
4. I SECOLI BUI IN EUROPA
1955 195:4.1 The church, being an adjunct to society and the ally of politics, was doomed to share in the intellectual and spiritual decline of the so-called European “dark ages.” During this time, religion became more and more monasticized, asceticized, and legalized. In a spiritual sense, Christianity was hibernating. Throughout this period there existed, alongside this slumbering and secularized religion, a continuous stream of mysticism, a fantastic spiritual experience bordering on unreality and philosophically akin to pantheism.
2006 195:4.1 La Chiesa, essendo un’appendice della società e l’alleata della politica, era condannata a condividere il declino intellettuale e spirituale dei cosiddetti “secoli bui” dell’Europa. Durante questo periodo la religione divenne sempre più monasticizzata, asceticizzata e legalizzata. In senso spirituale il Cristianesimo era in ibernazione. Per tutto questo periodo vi fu, fianco a fianco con questa religione assopita e secolarizzata, una corrente continua di misticismo, un’esperienza spirituale fantastica che rasentava l’irrealtà e filosoficamente simile al panteismo.
1955 195:4.2 During these dark and despairing centuries, religion became virtually secondhanded again. The individual was almost lost before the overshadowing authority, tradition, and dictation of the church. A new spiritual menace arose in the creation of a galaxy of “saints” who were assumed to have special influence at the divine courts, and who, therefore, if effectively appealed to, would be able to intercede in man’s behalf before the Gods.
2006 195:4.2 Durante questi secoli oscuri di disperazione, la religione ridivenne praticamente di secondaria importanza. L’individuo era quasi perduto di fronte all’autorità, alla tradizione, all’imposizione soverchiante della Chiesa. Una nuova minaccia spirituale sorse con la creazione di una galassia di “santi” che erano ritenuti avere un’influenza speciale presso i tribunali divini, e che perciò, se ci si appellava efficacemente a loro, avrebbero potuto intercedere a favore degli uomini davanti agli Dei.
1955 195:4.3 But Christianity was sufficiently socialized and paganized that, while it was impotent to stay the oncoming dark ages, it was the better prepared to survive this long period of moral darkness and spiritual stagnation. And it did persist on through the long night of Western civilization and was still functioning as a moral influence in the world when the renaissance dawned. The rehabilitation of Christianity, following the passing of the dark ages, resulted in bringing into existence numerous sects of the Christian teachings, beliefs suited to special intellectual, emotional, and spiritual types of human personality. And many of these special Christian groups, or religious families, still persist at the time of the making of this presentation.
2006 195:4.3 Benché impotente ad arrestare gli incombenti secoli bui, il Cristianesimo era sufficientemente socializzato e paganizzato da essere meglio preparato a sopravvivere a questo lungo periodo di oscurantismo morale e di stagnazione spirituale. Ed esso persisté durante la lunga notte della civiltà occidentale ed era ancora funzionante come influenza morale nel mondo all’aurora del Rinascimento. La riabilitazione del Cristianesimo, dopo che furono passati i secoli bui, ebbe come risultato di portare all’esistenza numerose sette d’insegnamento cristiano, credenze adatte a speciali tipi intellettuali, emotivi e spirituali della personalità umana. E molti di questi gruppi cristiani speciali, o famiglie religiose, persistono ancora al momento di effettuare questa presentazione.
1955 195:4.4 Christianity exhibits a history of having originated out of the unintended transformation of the religion of Jesus into a religion about Jesus. It further presents the history of having experienced Hellenization, paganization, secularization, institutionalization, intellectual deterioration, spiritual decadence, moral hibernation, threatened extinction, later rejuvenation, fragmentation, and more recent relative rehabilitation. Such a pedigree is indicative of inherent vitality and the possession of vast recuperative resources. And this same Christianity is now present in the civilized world of Occidental peoples and stands face to face with a struggle for existence which is even more ominous than those eventful crises which have characterized its past battles for dominance.
2006 195:4.4 La storia mostra che il Cristianesimo è stato originato dalla trasformazione involontaria della religione di Gesù in una religione a proposito di Gesù. La storia mostra anche che esso ha subito l’ellenizzazione, la paganizzazione, la secolarizzazione, l’istituzionalizzazione, il deterioramento intellettuale, la decadenza spirituale, l’ibernazione morale, la minaccia di estinzione, la rigenerazione successiva, la frammentazione e la più recente riabilitazione relativa. Un tale curriculum è indicativo di un’innata vitalità e del possesso di vaste risorse di recupero. E questo stesso Cristianesimo è ora presente nel mondo civilizzato dei popoli occidentali ed è posto di fronte ad una lotta per l’esistenza che è ancora più minacciosa di quelle crisi memorabili che hanno caratterizzato le sue passate battaglie per il predominio.
1955 195:4.5 Religion is now confronted by the challenge of a new age of scientific minds and materialistic tendencies. In this gigantic struggle between the secular and the spiritual, the religion of Jesus will eventually triumph.
2006 195:4.5 La religione è ora confrontata dalla sfida di una nuova era di menti scientifiche e di tendenze materialistiche. In questa lotta gigantesca tra il secolare e lo spirituale, la religione di Gesù alla fine trionferà.
5. THE MODERN PROBLEM
5. IL PROBLEMA MODERNO
1955 195:5.1 The twentieth century has brought new problems for Christianity and all other religions to solve. The higher a civilization climbs, the more necessitous becomes the duty to “seek first the realities of heaven” in all of man’s efforts to stabilize society and facilitate the solution of its material problems.
2006 195:5.1 Il ventesimo secolo ha portato al Cristianesimo e a tutte le altre religioni nuovi problemi da risolvere. Più una civiltà si eleva, più s’impone il dovere di “cercare in primo luogo le realtà del cielo” in tutti gli sforzi dell’uomo per stabilizzare la società e facilitare la soluzione dei suoi problemi materiali[6].
1955 195:5.2 Truth often becomes confusing and even misleading when it is dismembered, segregated, isolated, and too much analyzed. Living truth teaches the truth seeker aright only when it is embraced in wholeness and as a living spiritual reality, not as a fact of material science or an inspiration of intervening art.
2006 195:5.2 La verità diviene spesso disorientatrice e persino ingannevole quando è smembrata, frazionata, isolata e troppo analizzata. La verità vivente istruisce correttamente il cercatore di verità solo quando è abbracciata nella sua totalità e come una realtà spirituale vivente, non come un fatto della scienza materiale o come un’ispirazione dell’arte intermedia.
1955 195:5.3 Religion is the revelation to man of his divine and eternal destiny. Religion is a purely personal and spiritual experience and must forever be distinguished from man’s other high forms of thought, such as:
2006 195:5.3 La religione è la rivelazione all’uomo del suo destino divino ed eterno. La religione è un’esperienza puramente personale e spirituale, e deve perpetuamente essere distinta dalle altre forme superiori di pensiero umano, quali:
1955 195:5.4 1. Man’s logical attitude toward the things of material reality.
2006 195:5.4 1. L’atteggiamento logico dell’uomo nei confronti delle cose della realtà materiale.
1955 195:5.5 2. Man’s aesthetic appreciation of beauty contrasted with ugliness.
2006 195:5.5 2. L’apprezzamento estetico dell’uomo della bellezza in contrasto con la bruttezza.
1955 195:5.6 3. Man’s ethical recognition of social obligations and political duty.
2006 195:5.6 3. Il riconoscimento etico dell’uomo degli obblighi sociali e del dovere politico.
1955 195:5.7 4. Even man’s sense of human morality is not, in and of itself, religious.
2006 195:5.7 4. Anche il senso della moralità umana non è, in se stesso e da se stesso, religioso.
1955 195:5.8 Religion is designed to find those values in the universe which call forth faith, trust, and assurance; religion culminates in worship. Religion discovers for the soul those supreme values which are in contrast with the relative values discovered by the mind. Such superhuman insight can be had only through genuine religious experience.
2006 195:5.8 La religione è destinata a trovare nell’universo quei valori che fanno appello alla fede, alla fiducia e all’assicurazione; la religione culmina nell’adorazione. La religione scopre per l’anima quei valori supremi che sono in contrasto con i valori relativi scoperti dalla mente. Tale percezione superumana si può ottenere soltanto attraverso un’esperienza religiosa autentica.
1955 195:5.9 A lasting social system without a morality predicated on spiritual realities can no more be maintained than could the solar system without gravity.
2006 195:5.9 Non è più possibile conservare un sistema sociale durevole senza una moralità fondata su realtà spirituali di quanto si possa mantenere un sistema solare senza gravità.
1955 195:5.10 Do not try to satisfy the curiosity or gratify all the latent adventure surging within the soul in one short life in the flesh. Be patient! be not tempted to indulge in a lawless plunge into cheap and sordid adventure. Harness your energies and bridle your passions; be calm while you await the majestic unfolding of an endless career of progressive adventure and thrilling discovery.
2006 195:5.10 Non tentate di soddisfare la curiosità o di appagare ogni desiderio latente d’avventura che sorge nell’anima in una sola breve vita nella carne. Siate pazienti! Non cedete alla tentazione di buttarvi sfrenatamente in avventure meschine e sordide. Imbrigliate le vostre energie e tenete a freno le vostre passioni; siate calmi mentre attendete lo svolgersi maestoso di una carriera senza fine di avventure progressive e di scoperte elettrizzanti.
1955 195:5.11 In confusion over man’s origin, do not lose sight of his eternal destiny. Forget not that Jesus loved even little children, and that he forever made clear the great worth of human personality.
2006 195:5.11 Nella confusione sull’origine dell’uomo, non perdete di vista il suo destino eterno. Non dimenticate che Gesù amava anche i bambini e che dimostrò per sempre il grande valore della personalità umana.
1955 195:5.12 As you view the world, remember that the black patches of evil which you see are shown against a white background of ultimate good. You do not view merely white patches of good which show up miserably against a black background of evil.
2006 195:5.12 Osservando il mondo, ricordatevi che le macchie oscure del male che voi vedete risaltano su uno sfondo chiaro di bene ultimo. Non vedete semplicemente delle macchie bianche di bene che risaltano miseramente su uno sfondo nero di male.
1955 195:5.13 When there is so much good truth to publish and proclaim, why should men dwell so much upon the evil in the world just because it appears to be a fact? The beauties of the spiritual values of truth are more pleasurable and uplifting than is the phenomenon of evil.
2006 195:5.13 Dal momento che c’è così tanta buona verità da rendere pubblica e da proclamare, perché gli uomini dovrebbero prestare tanta attenzione al male nel mondo solo perché esso appare essere un fatto? Le bellezze dei valori spirituali della verità sono più piacevoli ed esaltanti del fenomeno del male.
1955 195:5.14 In religion, Jesus advocated and followed the method of experience, even as modern science pursues the technique of experiment. We find God through the leadings of spiritual insight, but we approach this insight of the soul through the love of the beautiful, the pursuit of truth, loyalty to duty, and the worship of divine goodness. But of all these values, love is the true guide to real insight.
2006 195:5.14 Nella religione Gesù propugnò e seguì il metodo dell’esperienza, così come la scienza moderna persegue la tecnica sperimentale. Noi troviamo Dio mediante la guida dell’intuizione spirituale, ma ci accostiamo a questa intuizione dell’anima mediante l’amore del bello, la ricerca della verità, la fedeltà al dovere e l’adorazione della bontà divina. Ma tra tutti questi valori, l’amore è la vera guida all’intuizione reale.
6. MATERIALISM
6. IL MATERIALISMO
1955 195:6.1 Scientists have unintentionally precipitated mankind into a materialistic panic; they have started an unthinking run on the moral bank of the ages, but this bank of human experience has vast spiritual resources; it can stand the demands being made upon it. Only unthinking men become panicky about the spiritual assets of the human race. When the materialistic-secular panic is over, the religion of Jesus will not be found bankrupt. The spiritual bank of the kingdom of heaven will be paying out faith, hope, and moral security to all who draw upon it “in His name.”
2006 195:6.1 Gli scienziati hanno involontariamente precipitato l’umanità in un panico materialistico; essi hanno scatenato una corsa insensata alla banca morale delle ere, ma questa banca dell’esperienza umana dispone di vaste risorse spirituali; essa può far fronte alle richieste che gli vengono presentate. Soltanto gli uomini irriflessivi vengono presi dal panico riguardo all’attivo spirituale della razza umana. Quando il panico materialista-laico sarà passato, la religione di Gesù non avrà fatto bancarotta. La banca spirituale del regno dei cieli pagherà la fede, la speranza e la sicurezza morale a tutti coloro che ricorreranno ad essa “in Suo nome”.
1955 195:6.2 No matter what the apparent conflict between materialism and the teachings of Jesus may be, you can rest assured that, in the ages to come, the teachings of the Master will fully triumph. In reality, true religion cannot become involved in any controversy with science; it is in no way concerned with material things. Religion is simply indifferent to, but sympathetic with, science, while it supremely concerns itself with the scientist.
2006 195:6.2 Quale che sia l’apparente conflitto tra il materialismo e gli insegnamenti di Gesù, potete star certi che nelle ere future gli insegnamenti del Maestro trionferanno pienamente. In realtà, una vera religione non può venire coinvolta in alcuna controversia con la scienza; essa non si occupa in alcun modo delle cose materiali. La religione è semplicemente indifferente verso la scienza, ma è favorevole ad essa, mentre s’interessa supremamente dello scienziato.
1955 195:6.3 The pursuit of mere knowledge, without the attendant interpretation of wisdom and the spiritual insight of religious experience, eventually leads to pessimism and human despair. A little knowledge is truly disconcerting.
2006 195:6.3 La ricerca della mera conoscenza, non accompagnata dall’interpretazione della saggezza e dall’intuizione spirituale dell’esperienza religiosa, porta alla fine al pessimismo e alla disperazione umana. Una conoscenza limitata è veramente sconcertante.
1955 195:6.4 At the time of this writing the worst of the materialistic age is over; the day of a better understanding is already beginning to dawn. The higher minds of the scientific world are no longer wholly materialistic in their philosophy, but the rank and file of the people still lean in that direction as a result of former teachings. But this age of physical realism is only a passing episode in man’s life on earth. Modern science has left true religion—the teachings of Jesus as translated in the lives of his believers—untouched. All science has done is to destroy the childlike illusions of the misinterpretations of life.
2006 195:6.4 Al tempo del presente scritto, il peggio dell’era materialista è passato; sta già spuntando il giorno di una migliore comprensione. Le menti superiori del mondo scientifico non sono più completamente materialiste nella loro filosofia, ma il popolo comune propende ancora verso quella direzione a seguito degli insegnamenti precedenti. Ma quest’epoca di realismo fisico è solo un episodio transitorio nella vita dell’uomo sulla terra. La scienza moderna ha lasciato intatta la vera religione — gli insegnamenti di Gesù tradotti nella vita dei suoi credenti. Tutto ciò che la scienza ha fatto è di aver distrutto le illusioni infantili delle false interpretazioni della vita.
1955 195:6.5 Science is a quantitative experience, religion a qualitative experience, as regards man’s life on earth. Science deals with phenomena; religion, with origins, values, and goals. To assign causes as an explanation of physical phenomena is to confess ignorance of ultimates and in the end only leads the scientist straight back to the first great cause—the Universal Father of Paradise.
2006 195:6.5 Per quanto concerne la vita dell’uomo sulla terra, la scienza è un’esperienza quantitativa, la religione è un’esperienza qualitativa. La scienza si occupa dei fenomeni; la religione delle origini, dei valori e degli scopi. Indicare delle cause come spiegazione dei fenomeni fisici è confessare l’ignoranza degli scopi ultimi e alla fine porta solo lo scienziato a ritornare alla prima grande causa — il Padre Universale del Paradiso.
1955 195:6.6 The violent swing from an age of miracles to an age of machines has proved altogether upsetting to man. The cleverness and dexterity of the false philosophies of mechanism belie their very mechanistic contentions. The fatalistic agility of the mind of a materialist forever disproves his assertions that the universe is a blind and purposeless energy phenomenon.
2006 195:6.6 Il passaggio violento da un’era di miracoli ad un’era di macchine si è rivelato del tutto sconvolgente per l’uomo. L’ingegnosità e la destrezza delle false filosofie del meccanicismo smentiscono le loro stesse tesi meccanicistiche. L’agilità fatalistica della mente di un materialista contraddice per sempre le sue affermazioni che l’universo è un fenomeno energetico cieco e senza scopo.
1955 195:6.7 The mechanistic naturalism of some supposedly educated men and the thoughtless secularism of the man in the street are both exclusively concerned with things; they are barren of all real values, sanctions, and satisfactions of a spiritual nature, as well as being devoid of faith, hope, and eternal assurances. One of the great troubles with modern life is that man thinks he is too busy to find time for spiritual meditation and religious devotion.
2006 195:6.7 Il naturalismo meccanicistico di certi uomini ritenuti istruiti ed il secolarismo insensato dell’uomo della strada si occupano entrambi esclusivamente di cose; essi sono privi di tutti i veri valori, sanzioni e soddisfazioni di natura spirituale, così come sono privi di fede, di speranza e di assicurazioni eterne. Uno dei grandi problemi della vita moderna è che l’uomo pensa di essere troppo occupato per trovare il tempo per la meditazione spirituale e la devozione religiosa.
1955 195:6.8 Materialism reduces man to a soulless automaton and constitutes him merely an arithmetical symbol finding a helpless place in the mathematical formula of an unromantic and mechanistic universe. But whence comes all this vast universe of mathematics without a Master Mathematician? Science may expatiate on the conservation of matter, but religion validates the conservation of men’s souls—it concerns their experience with spiritual realities and eternal values.
2006 195:6.8 Il materialismo riduce l’uomo ad un automa senz’anima e lo rende semplicemente un simbolo aritmetico che svolge un ruolo passivo nella formula matematica di un universo senza romanticismo e meccanicistico. Ma da dove viene tutto questo vasto universo di matematica senza un Matematico Maestro? La scienza può dissertare sulla conservazione della materia, ma la religione convalida la conservazione delle anime degli uomini — essa concerne la loro esperienza con delle realtà spirituali e dei valori eterni.
1955 195:6.9 The materialistic sociologist of today surveys a community, makes a report thereon, and leaves the people as he found them. Nineteen hundred years ago, unlearned Galileans surveyed Jesus giving his life as a spiritual contribution to man’s inner experience and then went out and turned the whole Roman Empire upside down.
2006 195:6.9 Il sociologo materialista contemporaneo osserva una comunità, fa un rapporto su di essa e lascia le persone come le ha trovate. Millenovecento anni fa, dei Galilei senza istruzione osservarono Gesù che donava la sua vita come contributo spirituale all’esperienza interiore dell’uomo e poi uscirono e misero sottosopra tutto l’Impero Romano[7][8].
1955 195:6.10 But religious leaders are making a great mistake when they try to call modern man to spiritual battle with the trumpet blasts of the Middle Ages. Religion must provide itself with new and up-to-date slogans. Neither democracy nor any other political panacea will take the place of spiritual progress. False religions may represent an evasion of reality, but Jesus in his gospel introduced mortal man to the very entrance upon an eternal reality of spiritual progression.
2006 195:6.10 Ma i dirigenti religiosi commettono un grave errore quando tentano di chiamare l’uomo moderno alla battaglia spirituale con lo squillo delle trombe del Medio Evo. La religione deve dotarsi di slogan nuovi ed aggiornati. Né la democrazia né nessun’altra panacea politica prenderanno il posto del progresso spirituale. Le false religioni possono rappresentare un’evasione dalla realtà, ma Gesù nel suo vangelo ha presentato all’uomo mortale il vero ingresso ad una realtà eterna di progressione spirituale.
1955 195:6.11 To say that mind “emerged” from matter explains nothing. If the universe were merely a mechanism and mind were unapart from matter, we would never have two differing interpretations of any observed phenomenon. The concepts of truth, beauty, and goodness are not inherent in either physics or chemistry. A machine cannot know, much less know truth, hunger for righteousness, and cherish goodness.
2006 195:6.11 Dire che la mente “emerse” dalla materia non spiega nulla. Se l’universo fosse semplicemente un meccanismo e la mente fosse non staccata dalla materia, non avremmo mai due interpretazioni differenti di un qualunque fenomeno osservato. I concetti di verità, di bellezza e di bontà non sono inerenti né alla fisica né alla chimica. Una macchina non può conoscere, e molto meno conoscere la verità, aver fame di rettitudine ed amare la bontà.
1955 195:6.12 Science may be physical, but the mind of the truth-discerning scientist is at once supermaterial. Matter knows not truth, neither can it love mercy nor delight in spiritual realities. Moral convictions based on spiritual enlightenment and rooted in human experience are just as real and certain as mathematical deductions based on physical observations, but on another and higher level.
2006 195:6.12 La scienza può essere fisica, ma la mente dello scienziato che discerne la verità è allo stesso tempo supermateriale. La materia non conosce la verità, né può amare la misericordia o godere delle realtà spirituali. Le convinzioni morali basate sull’illuminazione spirituale e radicate nell’esperienza umana sono altrettanto reali e certe quanto le deduzioni matematiche basate su osservazioni fisiche, ma su un livello diverso e più elevato.
1955 195:6.13 If men were only machines, they would react more or less uniformly to a material universe. Individuality, much less personality, would be nonexistent.
2006 195:6.13 Se gli uomini fossero soltanto delle macchine, reagirebbero più o meno uniformemente ad un universo materiale. L’individualità non esisterebbe, ed ancor meno la personalità.
1955 195:6.14 The fact of the absolute mechanism of Paradise at the center of the universe of universes, in the presence of the unqualified volition of the Second Source and Center, makes forever certain that determiners are not the exclusive law of the cosmos. Materialism is there, but it is not exclusive; mechanism is there, but it is not unqualified; determinism is there, but it is not alone.
2006 195:6.14 Il fatto del meccanismo assoluto del Paradiso al centro dell’universo degli universi, in presenza della volizione incondizionata della Seconda Sorgente e Centro, rende per sempre certo che le cause determinanti non sono la legge esclusiva del cosmo. Il materialismo c’è, ma non è esclusivo; il meccanicismo c’è, ma non è senza riserve; il determinismo c’è, ma non è solo.
1955 195:6.15 The finite universe of matter would eventually become uniform and deterministic but for the combined presence of mind and spirit. The influence of the cosmic mind constantly injects spontaneity into even the material worlds.
2006 195:6.15 L’universo finito della materia diverrebbe alla fine uniforme e deterministico se non fosse per la presenza congiunta della mente e dello spirito. L’influenza della mente cosmica inietta costantemente spontaneità anche nei mondi materiali.
1955 195:6.16 Freedom or initiative in any realm of existence is directly proportional to the degree of spiritual influence and cosmic-mind control; that is, in human experience, the degree of the actuality of doing “the Father’s will.” And so, when you once start out to find God, that is the conclusive proof that God has already found you.
2006 195:6.16 La libertà o l’iniziativa in un qualunque regno dell’esistenza sono direttamente proporzionali al grado d’influenza spirituale e di controllo della mente cosmica; cioè, nell’esperienza umana, al grado in cui si compie effettivamente la “volontà del Padre”[9]. E così, una volta che siete partiti alla ricerca di Dio, quella è la prova conclusiva che Dio ha già trovato voi.
1955 195:6.17 The sincere pursuit of goodness, beauty, and truth leads to God. And every scientific discovery demonstrates the existence of both freedom and uniformity in the universe. The discoverer was free to make the discovery. The thing discovered is real and apparently uniform, or else it could not have become known as a thing.
2006 195:6.17 La ricerca sincera della bontà, della bellezza e della verità conduce a Dio. Ed ogni scoperta scientifica dimostra l’esistenza sia della libertà che dell’uniformità nell’universo. L’inventore era libero di fare la scoperta. La cosa scoperta è reale ed evidentemente uniforme, altrimenti non avrebbe potuto essere conosciuta come una cosa.
7. THE VULNERABILITY OF MATERIALISM
7. LA VULNERABILITÀ DEL MATERIALISMO
1955 195:7.1 How foolish it is for material-minded man to allow such vulnerable theories as those of a mechanistic universe to deprive him of the vast spiritual resources of the personal experience of true religion. Facts never quarrel with real spiritual faith; theories may. Better that science should be devoted to the destruction of superstition rather than attempting the overthrow of religious faith—human belief in spiritual realities and divine values.
2006 195:7.1 Quanto è insensato per l’uomo di mente materiale permettere a delle teorie vulnerabili come quelle di un universo meccanicistico di privarlo delle vaste risorse spirituali dell’esperienza personale della vera religione. I fatti non sono mai in contrasto con la vera fede spirituale, le teorie possono esserlo. Sarebbe meglio che la scienza si dedicasse a distruggere la superstizione piuttosto che tentare di sconfiggere la fede religiosa — la credenza umana nelle realtà spirituali e nei valori divini.
1955 195:7.2 Science should do for man materially what religion does for him spiritually: extend the horizon of life and enlarge his personality. True science can have no lasting quarrel with true religion. The “scientific method” is merely an intellectual yardstick wherewith to measure material adventures and physical achievements. But being material and wholly intellectual, it is utterly useless in the evaluation of spiritual realities and religious experiences.
2006 195:7.2 La scienza dovrebbe fare materialmente per l’uomo ciò che la religione fa spiritualmente per lui: estendere l’orizzonte della vita ed ampliare la sua personalità. La vera scienza non può avere alcun conflitto durevole con la vera religione. Il “metodo scientifico” è semplicemente un’unità di misura intellettuale con cui misurare le avventure materiali ed i compimenti fisici. Ma essendo materiale e totalmente intellettuale, esso è completamente inutile nella valutazione delle realtà spirituali e delle esperienze religiose.
1955 195:7.3 The inconsistency of the modern mechanist is: If this were merely a material universe and man only a machine, such a man would be wholly unable to recognize himself as such a machine, and likewise would such a machine-man be wholly unconscious of the fact of the existence of such a material universe. The materialistic dismay and despair of a mechanistic science has failed to recognize the fact of the spirit-indwelt mind of the scientist whose very supermaterial insight formulates these mistaken and self-contradictory concepts of a materialistic universe.
2006 195:7.3 L’incoerenza del meccanicista moderno è: se questo fosse semplicemente un universo materiale e l’uomo soltanto una macchina, tale uomo sarebbe completamente incapace di riconoscere se stesso come una tale macchina, e similmente una tale macchina-uomo sarebbe totalmente incosciente del fatto dell’esistenza di un tale universo materiale. Lo sgomento materialistico e la disperazione di una scienza meccanicista non sono riusciti a riconoscere il fatto della mente abitata dallo spirito dello scienziato, la cui percezione supermateriale stessa formula questi concetti errati e contraddittori di un universo materialistico.
1955 195:7.4 Paradise values of eternity and infinity, of truth, beauty, and goodness, are concealed within the facts of the phenomena of the universes of time and space. But it requires the eye of faith in a spirit-born mortal to detect and discern these spiritual values.
2006 195:7.4 I valori paradisiaci di eternità e d’infinità, di verità, di bellezza e di bontà, sono celati nei fatti dei fenomeni degli universi del tempo e dello spazio. Ma ci vuole l’occhio della fede di un mortale nato dallo spirito per scoprire e discernere questi valori spirituali.
1955 195:7.5 The realities and values of spiritual progress are not a “psychologic projection”—a mere glorified daydream of the material mind. Such things are the spiritual forecasts of the indwelling Adjuster, the spirit of God living in the mind of man. And let not your dabblings with the faintly glimpsed findings of “relativity” disturb your concepts of the eternity and infinity of God. And in all your solicitation concerning the necessity for self-expression do not make the mistake of failing to provide for Adjuster-expression, the manifestation of your real and better self.
2006 195:7.5 Le realtà ed i valori del progresso spirituale non sono una “proiezione psicologica” — un semplice sogno ad occhi aperti glorificato della mente materiale. Queste cose sono le previsioni spirituali dell’Aggiustatore interiore, lo spirito di Dio che vive nella mente dell’uomo. Non permettete a coloro che si dilettano con le scoperte a mala pena intraviste della “relatività” di turbare i vostri concetti dell’eternità e dell’infinità di Dio. Ed in ogni vostra sollecitazione concernente la necessità di esprimere il vostro sé non commettete l’errore di omettere l’espressione dell’Aggiustatore, la manifestazione del vostro sé reale e migliore.
1955 195:7.6 If this were only a material universe, material man would never be able to arrive at the concept of the mechanistic character of such an exclusively material existence. This very mechanistic concept of the universe is in itself a nonmaterial phenomenon of mind, and all mind is of nonmaterial origin, no matter how thoroughly it may appear to be materially conditioned and mechanistically controlled.
2006 195:7.6 Se questo fosse soltanto un universo materiale, l’uomo materiale non sarebbe mai capace di giungere al concetto del carattere meccanicistico di una tale esistenza esclusivamente materiale. Questo stesso concetto meccanicistico dell’universo è in se stesso un fenomeno non materiale della mente, e ogni mente è di origine non materiale, indipendentemente dal fatto che possa sembrare essere completamente condizionata materialmente e controllata meccanicamente.
1955 195:7.7 The partially evolved mental mechanism of mortal man is not overendowed with consistency and wisdom. Man’s conceit often outruns his reason and eludes his logic.
2006 195:7.7 Il meccanismo mentale parzialmente evoluto dell’uomo mortale non è sufficientemente dotato di coerenza e di saggezza. L’orgoglio dell’uomo supera spesso la sua ragione ed elude la sua logica.
1955 195:7.8 The very pessimism of the most pessimistic materialist is, in and of itself, sufficient proof that the universe of the pessimist is not wholly material. Both optimism and pessimism are concept reactions in a mind conscious of values as well as of facts. If the universe were truly what the materialist regards it to be, man as a human machine would then be devoid of all conscious recognition of that very fact. Without the consciousness of the concept of values within the spirit-born mind, the fact of universe materialism and the mechanistic phenomena of universe operation would be wholly unrecognized by man. One machine cannot be conscious of the nature or value of another machine.
2006 195:7.8 Il pessimismo stesso del materialista più pessimista è, in se stesso e per se stesso, una prova sufficiente che l’universo del pessimista non è totalmente materiale. L’ottimismo ed il pessimismo sono entrambi delle reazioni concettuali in una mente cosciente di valori come pure di fatti. Se l’universo fosse veramente ciò che il materialista ritiene che sia, l’uomo in quanto macchina umana sarebbe allora sprovvisto di ogni capacità di riconoscere coscientemente questo fatto stesso. Senza la coscienza del concetto di valori nella mente nata dallo spirito, il fatto del materialismo universale e del fenomeno meccanicistico del funzionamento dell’universo sarebbe totalmente non conosciuto dall’uomo. Una macchina non può essere cosciente della natura o del valore di un’altra macchina.
1955 195:7.9 A mechanistic philosophy of life and the universe cannot be scientific because science recognizes and deals only with materials and facts. Philosophy is inevitably superscientific. Man is a material fact of nature, but his life is a phenomenon which transcends the material levels of nature in that it exhibits the control attributes of mind and the creative qualities of spirit.
2006 195:7.9 Una filosofia meccanicista della vita e dell’universo non può essere scientifica, perché la scienza riconosce e tratta soltanto degli oggetti materiali e dei fatti. La filosofia è inevitabilmente superscientifica. L’uomo è un fatto materiale della natura, ma la sua vita è un fenomeno che trascende i livelli materiali della natura, nel senso che rivela gli attributi di controllo della mente e le qualità creative dello spirito.
1955 195:7.10 The sincere effort of man to become a mechanist represents the tragic phenomenon of that man’s futile effort to commit intellectual and moral suicide. But he cannot do it.
2006 195:7.10 Lo sforzo sincero dell’uomo di divenire un meccanicista rappresenta il fenomeno tragico di quel futile tentativo dell’uomo di commettere un suicidio intellettuale e morale. Ma egli non ci riesce.
1955 195:7.11 If the universe were only material and man only a machine, there would be no science to embolden the scientist to postulate this mechanization of the universe. Machines cannot measure, classify, nor evaluate themselves. Such a scientific piece of work could be executed only by some entity of supermachine status.
2006 195:7.11 Se l’universo fosse soltanto materiale e l’uomo soltanto una macchina, non ci sarebbe alcuna scienza a spingere lo scienziato a postulare questa meccanizzazione dell’universo. Le macchine non possono misurare, classificare, né valutare se stesse. Un tale tipo di lavoro scientifico potrebbe essere eseguito soltanto da un’entità con status di supermacchina.
1955 195:7.12 If universe reality is only one vast machine, then man must be outside of the universe and apart from it in order to recognize such a fact and become conscious of the insight of such an evaluation.
2006 195:7.12 Se la realtà dell’universo è soltanto un’immensa macchina, allora l’uomo deve essere esterno all’universo e separato da esso per riconoscere un tale fatto e divenire cosciente della percezione di una tale valutazione.
1955 195:7.13 If man is only a machine, by what technique does this man come to believe or claim to know that he is only a machine? The experience of self-conscious evaluation of one’s self is never an attribute of a mere machine. A self-conscious and avowed mechanist is the best possible answer to mechanism. If materialism were a fact, there could be no self-conscious mechanist. It is also true that one must first be a moral person before one can perform immoral acts.
2006 195:7.13 Se l’uomo è soltanto una macchina, per mezzo di quale tecnica quest’uomo giunge a credere o a pretendere di sapere che egli è solo una macchina? L’esperienza di valutare coscientemente se stessi non è mai un attributo di una semplice macchina. Un meccanicista dichiarato e cosciente di sé è la risposta migliore possibile al meccanicismo. Se il materialismo fosse un fatto, non ci sarebbe alcun meccanicista cosciente di sé. È vero anche che si deve essere una persona morale prima di poter compiere degli atti immorali.
1955 195:7.14 The very claim of materialism implies a supermaterial consciousness of the mind which presumes to assert such dogmas. A mechanism might deteriorate, but it could never progress. Machines do not think, create, dream, aspire, idealize, hunger for truth, or thirst for righteousness. They do not motivate their lives with the passion to serve other machines and to choose as their goal of eternal progression the sublime task of finding God and striving to be like him. Machines are never intellectual, emotional, aesthetic, ethical, moral, or spiritual.
2006 195:7.14 La pretesa stessa di materialismo implica una coscienza supermateriale della mente che pretende di affermare tali dogmi. Un meccanismo può deteriorarsi, ma non può mai progredire. Le macchine non pensano, né creano, né sognano, né aspirano, né idealizzano, né hanno fame di verità o sete di rettitudine. Esse non motivano la loro vita con la passione di servire altre macchine e di scegliere come scopo della loro progressione eterna il compito sublime di trovare Dio e di sforzarsi di essere simili a lui. Le macchine non sono mai intellettuali, emotive, estetiche, etiche, morali, o spirituali.
1955 195:7.15 Art proves that man is not mechanistic, but it does not prove that he is spiritually immortal. Art is mortal morontia, the intervening field between man, the material, and man, the spiritual. Poetry is an effort to escape from material realities to spiritual values.
2006 195:7.15 L’arte prova che l’uomo non è meccanicista, ma non prova che egli sia spiritualmente immortale. L’arte è la morontia mortale, il campo intermedio tra l’uomo materiale e l’uomo spirituale. La poesia è un tentativo di fuggire dalle realtà materiali verso valori spirituali.
1955 195:7.16 In a high civilization, art humanizes science, while in turn it is spiritualized by true religion—insight into spiritual and eternal values. Art represents the human and time-space evaluation of reality. Religion is the divine embrace of cosmic values and connotes eternal progression in spiritual ascension and expansion. The art of time is dangerous only when it becomes blind to the spirit standards of the divine patterns which eternity reflects as the reality shadows of time. True art is the effective manipulation of the material things of life; religion is the ennobling transformation of the material facts of life, and it never ceases in its spiritual evaluation of art.
2006 195:7.16 In una civiltà elevata l’arte umanizza la scienza, mentre a sua volta essa è spiritualizzata dalla vera religione — la percezione dei valori spirituali ed eterni. L’arte rappresenta la valutazione umana della realtà del tempo-spazio. La religione è l’abbraccio divino dei valori cosmici ed implica la progressione eterna nell’ascensione e nell’espansione spirituali. L’arte del tempo è dannosa soltanto quando diviene cieca ai criteri spirituali degli archetipi divini che l’eternità riflette come ombre della realtà del tempo. L’arte vera è la manipolazione efficace delle cose materiali della vita; la religione è la trasformazione nobilitante dei fatti materiali della vita, e non cessa mai nella sua valutazione spirituale dell’arte.
1955 195:7.17 How foolish to presume that an automaton could conceive a philosophy of automatism, and how ridiculous that it should presume to form such a concept of other and fellow automatons!
2006 195:7.17 Quant’è sciocco presumere che un automa possa concepire una filosofia dell’automatismo, e quanto è ridicolo che esso possa presumere di formarsi un tale concetto di altri automi simili!
1955 195:7.18 Any scientific interpretation of the material universe is valueless unless it provides due recognition for the scientist. No appreciation of art is genuine unless it accords recognition to the artist. No evaluation of morals is worth while unless it includes the moralist. No recognition of philosophy is edifying if it ignores the philosopher, and religion cannot exist without the real experience of the religionist who, in and through this very experience, is seeking to find God and to know him. Likewise is the universe of universes without significance apart from the I AM, the infinite God who made it and unceasingly manages it.
2006 195:7.18 Ogni interpretazione scientifica dell’universo materiale è senza valore se non comporta il debito riconoscimento dello scienziato. Nessun apprezzamento dell’arte è autentico se non accorda il riconoscimento dell’artista. Nessuna valutazione della morale è utile se non include il moralista. Nessun riconoscimento della filosofia è edificante se ignora il filosofo, e la religione non può esistere senza l’esperienza reale della persona religiosa che, grazie a questa stessa esperienza ed in essa, cerca di trovare Dio e di conoscerlo. Similmente l’universo degli universi è privo di significato al di fuori dell’IO SONO, il Dio infinito che l’ha creato e che incessantemente lo amministra.
1955 195:7.19 Mechanists—humanists—tend to drift with the material currents. Idealists and spiritists dare to use their oars with intelligence and vigor in order to modify the apparently purely material course of the energy streams.
2006 195:7.19 I meccanicisti — gli umanisti — tendono a lasciarsi trasportare dalle correnti materiali. Gli idealisti e gli spiritualisti osano impiegare le loro forze con intelligenza e vigore per modificare il corso, in apparenza puramente materiale, delle correnti d’energia.
1955 195:7.20 Science lives by the mathematics of the mind; music expresses the tempo of the emotions. Religion is the spiritual rhythm of the soul in time-space harmony with the higher and eternal melody measurements of Infinity. Religious experience is something in human life which is truly supermathematical.
2006 195:7.20 La scienza vive grazie ai matematici della mente; la musica esprime la cadenza delle emozioni. La religione è il ritmo spirituale dell’anima in armonia temporale-spaziale con le modulazioni melodiche superiori ed eterne dell’Infinità. L’esperienza religiosa è qualcosa di veramente supermatematico nella vita umana.
1955 195:7.21 In language, an alphabet represents the mechanism of materialism, while the words expressive of the meaning of a thousand thoughts, grand ideas, and noble ideals—of love and hate, of cowardice and courage—represent the performances of mind within the scope defined by both material and spiritual law, directed by the assertion of the will of personality, and limited by the inherent situational endowment.
2006 195:7.21 Nel linguaggio un alfabeto rappresenta il meccanismo del materialismo, mentre le parole che esprimono il significato di mille pensieri, grandi idee e nobili ideali — d’amore e d’odio, di codardia e di coraggio — rappresentano le imprese della mente nell’ambito definito sia dalla legge materiale che dalla legge spirituale, guidati dall’affermazione della volontà della personalità e limitati dalle dotazioni proprie della situazione.
1955 195:7.22 The universe is not like the laws, mechanisms, and the uniformities which the scientist discovers, and which he comes to regard as science, but rather like the curious, thinking, choosing, creative, combining, and discriminating scientist who thus observes universe phenomena and classifies the mathematical facts inherent in the mechanistic phases of the material side of creation. Neither is the universe like the art of the artist, but rather like the striving, dreaming, aspiring, and advancing artist who seeks to transcend the world of material things in an effort to achieve a spiritual goal.
2006 195:7.22 L’universo non è simile alle leggi, ai meccanismi e alle costanti che lo scienziato scopre e che giunge a considerare come scienza, ma assomiglia piuttosto allo scienziato curioso, che pensa, che sceglie, che crea, che combina e che discrimina, il quale osserva così i fenomeni dell’universo e classifica i fatti matematici insiti nelle fasi meccaniche del lato materiale della creazione. L’universo non assomiglia nemmeno all’arte dell’artista, ma assomiglia piuttosto all’artista che lavora, sogna, aspira e progredisce, il quale cerca di trascendere il mondo delle cose materiali nello sforzo di raggiungere una meta spirituale.
1955 195:7.23 The scientist, not science, perceives the reality of an evolving and advancing universe of energy and matter. The artist, not art, demonstrates the existence of the transient morontia world intervening between material existence and spiritual liberty. The religionist, not religion, proves the existence of the spirit realities and divine values which are to be encountered in the progress of eternity.
2006 195:7.23 Lo scienziato, non la scienza, percepisce la realtà di un universo d’energia e di materia in evoluzione ed in progresso. L’artista, non l’arte, dimostra l’esistenza del mondo morontiale transitorio interposto tra l’esistenza materiale e la libertà spirituale. La persona religiosa, non la religione, prova l’esistenza delle realtà spirituali e dei valori divini che s’incontreranno nel progresso dell’eternità.
8. SECULAR TOTALITARIANISM
8. IL TOTALITARISMO LAICO
1955 195:8.1 But even after materialism and mechanism have been more or less vanquished, the devastating influence of twentieth-century secularism will still blight the spiritual experience of millions of unsuspecting souls.
2006 195:8.1 Ma anche dopo che il materialismo ed il meccanicismo saranno stati più o meno vinti, l’influenza devastante del laicismo del ventesimo secolo danneggerà ancora l’esperienza spirituale di milioni di anime fiduciose.
1955 195:8.2 Modern secularism has been fostered by two world-wide influences. The father of secularism was the narrow-minded and godless attitude of nineteenth- and twentieth-century so-called science—atheistic science. The mother of modern secularism was the totalitarian medieval Christian church. Secularism had its inception as a rising protest against the almost complete domination of Western civilization by the institutionalized Christian church.
2006 195:8.2 Il laicismo moderno è stato nutrito da due influenze mondiali. Il padre del laicismo fu l’atteggiamento gretto ed empio della cosiddetta scienza del diciannovesimo e del ventesimo secolo — la scienza atea. La madre del laicismo moderno fu la Chiesa cristiana totalitaria del Medio Evo. Il laicismo ebbe il suo inizio come protesta crescente contro la dominazione quasi totale della civiltà occidentale da parte della Chiesa cristiana istituzionalizzata.
1955 195:8.3 At the time of this revelation, the prevailing intellectual and philosophical climate of both European and American life is decidedly secular—humanistic. For three hundred years Western thinking has been progressively secularized. Religion has become more and more a nominal influence, largely a ritualistic exercise. The majority of professed Christians of Western civilization are unwittingly actual secularists.
2006 195:8.3 Al momento di questa rivelazione, il clima intellettuale e filosofico prevalente sia nella vita europea che in quella americana è decisamente laico — umanistico. Per trecento anni il pensiero occidentale è stato progressivamente laicizzato. La religione è divenuta sempre più un’influenza nominale, un esercizio largamente ritualistico. Per la maggior parte i cristiani professati della civiltà occidentale sono, senza saperlo, degli effettivi laicisti.
1955 195:8.4 It required a great power, a mighty influence, to free the thinking and living of the Western peoples from the withering grasp of a totalitarian ecclesiastical domination. Secularism did break the bonds of church control, and now in turn it threatens to establish a new and godless type of mastery over the hearts and minds of modern man. The tyrannical and dictatorial political state is the direct offspring of scientific materialism and philosophic secularism. Secularism no sooner frees man from the domination of the institutionalized church than it sells him into slavish bondage to the totalitarian state. Secularism frees man from ecclesiastical slavery only to betray him into the tyranny of political and economic slavery.
2006 195:8.4 C’è voluto un grande potere, una potente influenza, per liberare il pensiero e la vita dei popoli occidentali dalla stretta inaridente di una dominazione ecclesiastica totalitaria. Il laicismo ha rotto i ceppi del controllo della Chiesa ed ora minaccia a sua volta d’instaurare un nuovo tipo di dominazione atea nel cuore e nella mente dell’uomo moderno. Lo Stato politico tirannico e dittatoriale è il discendente diretto del materialismo scientifico e del laicismo filosofico. Non appena il laicismo libera l’uomo dalla dominazione della Chiesa istituzionalizzata, lo cede come schiavo allo Stato totalitario. Il laicismo libera l’uomo dalla schiavitù ecclesiastica soltanto per tradirlo consegnandolo alla tirannia della schiavitù politica ed economica.
1955 195:8.5 Materialism denies God, secularism simply ignores him; at least that was the earlier attitude. More recently, secularism has assumed a more militant attitude, assuming to take the place of the religion whose totalitarian bondage it onetime resisted. Twentieth-century secularism tends to affirm that man does not need God. But beware! this godless philosophy of human society will lead only to unrest, animosity, unhappiness, war, and world-wide disaster.
2006 195:8.5 Il materialismo nega Dio, il laicismo semplicemente lo ignora; questo almeno fu il suo atteggiamento iniziale. Più recentemente il laicismo ha assunto un atteggiamento più militante, pretendendo di prendere il posto della religione alla cui schiavitù totalitaria aveva un tempo opposto resistenza[10]. Il laicismo del ventesimo secolo tende ad affermare che l’uomo non ha bisogno di Dio. Ma attenzione! Questa filosofia atea della società umana porterà soltanto a tumulti, animosità, infelicità, guerre e disastri su scala mondiale.
1955 195:8.6 Secularism can never bring peace to mankind. Nothing can take the place of God in human society. But mark you well! do not be quick to surrender the beneficent gains of the secular revolt from ecclesiastical totalitarianism. Western civilization today enjoys many liberties and satisfactions as a result of the secular revolt. The great mistake of secularism was this: In revolting against the almost total control of life by religious authority, and after attaining the liberation from such ecclesiastical tyranny, the secularists went on to institute a revolt against God himself, sometimes tacitly and sometimes openly.
2006 195:8.6 Il laicismo non può mai portare la pace all’umanità. Niente può prendere il posto di Dio nella società umana. Ma state attenti! Non affrettatevi ad abbandonare i benefici della rivolta laica contro il totalitarismo ecclesiastico. La civiltà occidentale gode oggi di molte libertà e soddisfazioni che provengono dalla rivolta laica. Il grande errore del laicismo fu il seguente: ribellandosi al controllo quasi totale della vita da parte dell’autorità religiosa, e dopo aver conseguito la liberazione da questa tirannia ecclesiastica, i laici hanno proseguito istituendo una rivolta contro Dio stesso, talvolta tacitamente e talvolta apertamente.
1955 195:8.7 To the secularistic revolt you owe the amazing creativity of American industrialism and the unprecedented material progress of Western civilization. And because the secularistic revolt went too far and lost sight of God and true religion, there also followed the unlooked-for harvest of world wars and international unsettledness.
2006 195:8.7 È alla rivolta laica che si deve la stupefacente creatività dell’industria americana ed il progresso materiale senza precedenti della civiltà occidentale. E per il fatto che la rivolta laica è andata troppo lontano ed ha perso di vista Dio e la vera religione, ne è seguita anche una messe imprevista di guerre mondiali e di disordini internazionali.
1955 195:8.8 It is not necessary to sacrifice faith in God in order to enjoy the blessings of the modern secularistic revolt: tolerance, social service, democratic government, and civil liberties. It was not necessary for the secularists to antagonize true religion in order to promote science and to advance education.
2006 195:8.8 Non è necessario sacrificare la fede in Dio per godere i benefici della rivolta laica moderna: tolleranza, servizio sociale, governo democratico e libertà civili. Non era necessario che i laici si opponessero alla vera religione per promuovere la scienza e far progredire l’istruzione.
1955 195:8.9 But secularism is not the sole parent of all these recent gains in the enlargement of living. Behind the gains of the twentieth century are not only science and secularism but also the unrecognized and unacknowledged spiritual workings of the life and teaching of Jesus of Nazareth.
2006 195:8.9 Ma il laicismo non è il solo autore di tutte queste conquiste recenti nel miglioramento della vita. Dietro le conquiste del ventesimo secolo non c’è solo la scienza ed il laicismo, ma anche l’azione spirituale non palese e non conosciuta della vita e degli insegnamenti di Gesù di Nazaret.
1955 195:8.10 Without God, without religion, scientific secularism can never co-ordinate its forces, harmonize its divergent and rivalrous interests, races, and nationalisms. This secularistic human society, notwithstanding its unparalleled materialistic achievement, is slowly disintegrating. The chief cohesive force resisting this disintegration of antagonism is nationalism. And nationalism is the chief barrier to world peace.
2006 195:8.10 Senza Dio, senza religione, il laicismo scientifico non può mai coordinare le sue forze, armonizzare le sue divergenze e rivalità d’interessi, di razze e di nazionalismi. Questa società umana laicista, nonostante le sue incomparabili realizzazioni materiali, si sta lentamente disintegrando. La principale forza coesiva che resiste a questa disintegrazione di antagonismi è il nazionalismo. Ed il nazionalismo è il principale ostacolo alla pace mondiale.
1955 195:8.11 The inherent weakness of secularism is that it discards ethics and religion for politics and power. You simply cannot establish the brotherhood of men while ignoring or denying the fatherhood of God.
2006 195:8.11 La debolezza insita nel laicismo è che esso scarta l’etica e la religione per la politica ed il potere. È semplicemente impossibile stabilire la fraternità degli uomini ignorando o negando la paternità di Dio.
1955 195:8.12 Secular social and political optimism is an illusion. Without God, neither freedom and liberty, nor property and wealth will lead to peace.
2006 195:8.12 L’ottimismo secolare sociale e politico è un’illusione. Senza Dio, né la liberazione e la libertà, né la proprietà e la ricchezza porteranno alla pace.
1955 195:8.13 The complete secularization of science, education, industry, and society can lead only to disaster. During the first third of the twentieth century Urantians killed more human beings than were killed during the whole of the Christian dispensation up to that time. And this is only the beginning of the dire harvest of materialism and secularism; still more terrible destruction is yet to come.
2006 195:8.13 La laicizzazione completa della scienza, dell’educazione, dell’industria e della società può portare solo al disastro. Durante il primo terzo del ventesimo secolo gli Urantiani hanno ucciso più esseri umani di quanti ne furono uccisi a partire dalla dispensazione cristiana fino a quel momento. E questo è soltanto l’inizio della spaventosa messe del materialismo e del laicismo; distruzioni ancora più terribili stanno per giungere.
9. CHRISTIANITY’S PROBLEM
9. IL PROBLEMA DEL CRISTIANESIMO
1955 195:9.1 Do not overlook the value of your spiritual heritage, the river of truth running down through the centuries, even to the barren times of a materialistic and secular age. In all your worthy efforts to rid yourselves of the superstitious creeds of past ages, make sure that you hold fast the eternal truth. But be patient! when the present superstition revolt is over, the truths of Jesus’ gospel will persist gloriously to illuminate a new and better way.
2006 195:9.1 Non dimenticate il valore della vostra eredità spirituale, il fiume di verità che scorre attraverso i secoli, sino ai tempi sterili di un’epoca materialista e secolare. In tutti i vostri sforzi meritevoli per liberarvi dei credo superstiziosi delle epoche passate, accertatevi di aggrapparvi saldamente alla verità eterna. Ma siate pazienti! Quando l’attuale rivolta contro la superstizione sarà finita, le verità del vangelo di Gesù persisteranno gloriosamente per illuminare una via nuova e migliore.
1955 195:9.2 But paganized and socialized Christianity stands in need of new contact with the uncompromised teachings of Jesus; it languishes for lack of a new vision of the Master’s life on earth. A new and fuller revelation of the religion of Jesus is destined to conquer an empire of materialistic secularism and to overthrow a world sway of mechanistic naturalism. Urantia is now quivering on the very brink of one of its most amazing and enthralling epochs of social readjustment, moral quickening, and spiritual enlightenment.
2006 195:9.2 Ma il Cristianesimo paganizzato e socializzato ha bisogno di un nuovo contatto con gli insegnamenti di Gesù non compromessi; esso languisce per la mancanza di una visione nuova della vita del Maestro sulla terra. Una rivelazione nuova e più completa della religione di Gesù è destinata a conquistare un impero di laicismo materialista e a rovesciare una corrente mondiale di naturalismo meccanicista. Urantia sta ora fremendo sul ciglio di una delle sue ere più stupefacenti ed affascinanti di riaggiustamento sociale, di stimolo morale e d’illuminazione spirituale.
1955 195:9.3 The teachings of Jesus, even though greatly modified, survived the mystery cults of their birthtime, the ignorance and superstition of the dark ages, and are even now slowly triumphing over the materialism, mechanism, and secularism of the twentieth century. And such times of great testing and threatened defeat are always times of great revelation.
2006 195:9.3 Gli insegnamenti di Gesù, anche se grandemente modificati, sono sopravvissuti ai culti dei misteri della loro epoca natale, all’ignoranza e alla superstizione dei secoli bui, ed ora stanno lentamente trionfando sul materialismo, sul meccanicismo e sul secolarismo del ventesimo secolo. E questi tempi di grandi prove e di sconfitte minacciose sono sempre tempi di grande rivelazione.
1955 195:9.4 Religion does need new leaders, spiritual men and women who will dare to depend solely on Jesus and his incomparable teachings. If Christianity persists in neglecting its spiritual mission while it continues to busy itself with social and material problems, the spiritual renaissance must await the coming of these new teachers of Jesus’ religion who will be exclusively devoted to the spiritual regeneration of men. And then will these spirit-born souls quickly supply the leadership and inspiration requisite for the social, moral, economic, and political reorganization of the world.
2006 195:9.4 La religione ha bisogno di nuovi dirigenti, di uomini e di donne spirituali che oseranno dipendere unicamente da Gesù e dai suoi incomparabili insegnamenti. Se il Cristianesimo persiste nel trascurare la propria missione spirituale per continuare ad occuparsi di problemi sociali e materiali, la rinascita spirituale dovrà attendere la venuta di questi nuovi insegnanti della religione di Gesù che si consacreranno esclusivamente alla rigenerazione spirituale degli uomini. Ed allora queste anime nate dallo spirito forniranno rapidamente la guida e l’ispirazione necessarie alla riorganizzazione sociale, morale, economica e politica del mondo.
1955 195:9.5 The modern age will refuse to accept a religion which is inconsistent with facts and out of harmony with its highest conceptions of truth, beauty, and goodness. The hour is striking for a rediscovery of the true and original foundations of present-day distorted and compromised Christianity—the real life and teachings of Jesus.
2006 195:9.5 L’era moderna rifiuterà di accettare una religione che è incompatibile con i fatti e non armonizzata con i concetti più elevati della verità, della bellezza e della bontà. Sta scoccando l’ora di una riscoperta dei fondamenti veri ed originali del Cristianesimo oggi deformato e pieno di compromessi — la vita e gli insegnamenti reali di Gesù.
1955 195:9.6 Primitive man lived a life of superstitious bondage to religious fear. Modern, civilized men dread the thought of falling under the dominance of strong religious convictions. Thinking man has always feared to be held by a religion. When a strong and moving religion threatens to dominate him, he invariably tries to rationalize, traditionalize, and institutionalize it, thereby hoping to gain control of it. By such procedure, even a revealed religion becomes man-made and man-dominated. Modern men and women of intelligence evade the religion of Jesus because of their fears of what it will do to them—and with them. And all such fears are well founded. The religion of Jesus does, indeed, dominate and transform its believers, demanding that men dedicate their lives to seeking for a knowledge of the will of the Father in heaven and requiring that the energies of living be consecrated to the unselfish service of the brotherhood of man.
2006 195:9.6 L’uomo primitivo viveva una vita di asservimento superstizioso alla paura religiosa. Gli uomini civilizzati moderni tremano al pensiero di cadere sotto il dominio di forti convinzioni religiose. L’uomo riflessivo ha sempre temuto di essere legato da una religione. Quando una religione forte ed attiva minaccia di dominarlo, egli tenta invariabilmente di razionalizzarla, di farne una tradizione, d’istituzionalizzarla, sperando così di poterla controllare. Per mezzo di tale processo, anche una religione rivelata diviene stabilita dall’uomo e dominata dall’uomo. Gli intelligenti uomini e donne moderni rifuggono la religione di Gesù per i loro timori di ciò che essa farà a loro — e di loro. E tutti questi timori sono molto fondati. In verità, la religione di Gesù domina e trasforma i suoi credenti, esige che gli uomini consacrino la loro vita a cercare la conoscenza della volontà del Padre che è nei cieli e richiede che le energie della vita siano consacrate al servizio disinteressato della fratellanza degli uomini.
1955 195:9.7 Selfish men and women simply will not pay such a price for even the greatest spiritual treasure ever offered mortal man. Only when man has become sufficiently disillusioned by the sorrowful disappointments attendant upon the foolish and deceptive pursuits of selfishness, and subsequent to the discovery of the barrenness of formalized religion, will he be disposed to turn wholeheartedly to the gospel of the kingdom, the religion of Jesus of Nazareth.
2006 195:9.7 Gli uomini e le donne egoiste semplicemente non vogliono pagare un tale prezzo nemmeno per il più grande tesoro spirituale mai offerto all’uomo mortale. Solo quando l’uomo sarà divenuto sufficientemente disingannato dalle tristi delusioni che accompagnano la ricerca insensata e ingannevole dell’egoismo, e che seguono alla scoperta della sterilità della religione formalizzata, sarà disposto a rivolgersi con tutto il cuore al vangelo del regno, alla religione di Gesù di Nazaret.
1955 195:9.8 The world needs more firsthand religion. Even Christianity—the best of the religions of the twentieth century—is not only a religion about Jesus, but it is so largely one which men experience secondhand. They take their religion wholly as handed down by their accepted religious teachers. What an awakening the world would experience if it could only see Jesus as he really lived on earth and know, firsthand, his life-giving teachings! Descriptive words of things beautiful cannot thrill like the sight thereof, neither can creedal words inspire men’s souls like the experience of knowing the presence of God. But expectant faith will ever keep the hope-door of man’s soul open for the entrance of the eternal spiritual realities of the divine values of the worlds beyond.
2006 195:9.8 Il mondo ha bisogno di una religione più di prima mano. Anche il Cristianesimo — la migliore delle religioni del ventesimo secolo — non è soltanto una religione a proposito di Gesù, ma è largamente una religione che gli uomini sperimentano di seconda mano. Essi prendono la loro religione interamente come è trasmessa dai loro insegnanti religiosi accettati. Quale risveglio sperimenterebbe il mondo se solo potesse vedere Gesù come è realmente vissuto sulla terra e conoscere di prima mano i suoi insegnamenti che donano la vita! Le parole che descrivono belle cose non possono emozionare quanto la vista di queste cose, né le parole di un credo possono ispirare l’anima degli uomini quanto l’esperienza di conoscere la presenza di Dio. Ma la fede in attesa terrà sempre aperta la porta della speranza dell’anima umana per l’entrata delle realtà spirituali eterne dei valori divini dei mondi dell’aldilà[11].
1955 195:9.9 Christianity has dared to lower its ideals before the challenge of human greed, war-madness, and the lust for power; but the religion of Jesus stands as the unsullied and transcendent spiritual summons, calling to the best there is in man to rise above all these legacies of animal evolution and, by grace, attain the moral heights of true human destiny.
2006 195:9.9 Il Cristianesimo ha osato abbassare i suoi ideali davanti alla sfida della cupidigia umana, della follia della guerra e della sete di potere. Ma la religione di Gesù permane come un appello spirituale immacolato e trascendente, rivolto a quanto c’è di meglio nell’uomo per elevarlo al di sopra di tutte queste eredità dell’evoluzione animale e per raggiungere, mediante la grazia, le altezze morali del vero destino umano.
1955 195:9.10 Christianity is threatened by slow death from formalism, overorganization, intellectualism, and other nonspiritual trends. The modern Christian church is not such a brotherhood of dynamic believers as Jesus commissioned continuously to effect the spiritual transformation of successive generations of mankind.
2006 195:9.10 Il Cristianesimo è minacciato di morte lenta dal formalismo, dall’eccesso di organizzazione, dall’intellettualismo e da altre tendenze non spirituali. La Chiesa cristiana moderna non è una fraternità di credenti dinamici come quella che Gesù aveva incaricato continuamente di effettuare la trasformazione spirituale delle generazioni successive dell’umanità.
1955 195:9.11 So-called Christianity has become a social and cultural movement as well as a religious belief and practice. The stream of modern Christianity drains many an ancient pagan swamp and many a barbarian morass; many olden cultural watersheds drain into this present-day cultural stream as well as the high Galilean tablelands which are supposed to be its exclusive source.
2006 195:9.11 Il cosiddetto Cristianesimo è divenuto un movimento sociale e culturale come pure una credenza ed una pratica religiosa. La corrente del Cristianesimo moderno drena molto dell’antico acquitrino pagano e molto della palude barbarica; molti vecchi spartiacque culturali confluiscono in questa corrente culturale odierna, come pure degli altopiani della Galilea che sono considerati essere la sua sorgente esclusiva.
10. THE FUTURE
10. IL FUTURO
1955 195:10.1 Christianity has indeed done a great service for this world, but what is now most needed is Jesus. The world needs to see Jesus living again on earth in the experience of spirit-born mortals who effectively reveal the Master to all men. It is futile to talk about a revival of primitive Christianity; you must go forward from where you find yourselves. Modern culture must become spiritually baptized with a new revelation of Jesus’ life and illuminated with a new understanding of his gospel of eternal salvation. And when Jesus becomes thus lifted up, he will draw all men to himself. Jesus’ disciples should be more than conquerors, even overflowing sources of inspiration and enhanced living to all men. Religion is only an exalted humanism until it is made divine by the discovery of the reality of the presence of God in personal experience.
2006 195:10.1 Il Cristianesimo ha veramente reso un grande servizio a questo mondo, ma ciò che ora è più necessario è Gesù. Il mondo ha bisogno di vedere Gesù vivere di nuovo sulla terra nell’esperienza dei mortali nati dallo spirito che rivelano effettivamente il Maestro a tutti gli uomini. È futile parlare di ritorno al Cristianesimo primitivo; si deve andare avanti dal punto in cui ci si trova. La cultura moderna deve essere spiritualmente battezzata con una nuova rivelazione della vita di Gesù ed illuminata da una nuova comprensione del suo vangelo di salvezza eterna. E quando Gesù sarà elevato in questo modo, attirerà tutti gli uomini a sé[12]. I discepoli di Gesù dovrebbero essere, più che dei conquistatori, delle sorgenti traboccanti d’ispirazione e di vita elevata per tutti gli uomini[13]. La religione è soltanto un umanesimo elevato fino a che non è resa divina dalla scoperta della realtà della presenza di Dio nell’esperienza personale.
1955 195:10.2 The beauty and sublimity, the humanity and divinity, the simplicity and uniqueness, of Jesus’ life on earth present such a striking and appealing picture of man-saving and God-revealing that the theologians and philosophers of all time should be effectively restrained from daring to form creeds or create theological systems of spiritual bondage out of such a transcendental bestowal of God in the form of man. In Jesus the universe produced a mortal man in whom the spirit of love triumphed over the material handicaps of time and overcame the fact of physical origin.
2006 195:10.2 La bellezza e la sublimità, l’umanità e la divinità, la semplicità e l’unicità della vita di Gesù sulla terra presentano un’immagine così straordinaria ed attraente della salvezza dell’uomo e della rivelazione di Dio che i teologi ed i filosofi di ogni tempo dovrebbero essere efficacemente impediti dall’arrischiarsi a formulare dei credo o a creare dei sistemi teologici di schiavitù spirituale partendo da una tale effusione trascendentale di Dio in forma umana. In Gesù l’universo ha prodotto un uomo mortale in cui lo spirito d’amore ha trionfato sugli ostacoli materiali del tempo ed ha superato il fatto della sua origine fisica.
1955 195:10.3 Ever bear in mind—God and men need each other. They are mutually necessary to the full and final attainment of eternal personality experience in the divine destiny of universe finality.
2006 195:10.3 Ricordatevi sempre — Dio e l’uomo hanno bisogno l’uno dell’altro. Essi sono reciprocamente necessari per il raggiungimento pieno e finale dell’esperienza della personalità eterna nel destino divino della finalità dell’universo.
1955 195:10.5 In winning souls for the Master, it is not the first mile of compulsion, duty, or convention that will transform man and his world, but rather the second mile of free service and liberty-loving devotion that betokens the Jesusonian reaching forth to grasp his brother in love and sweep him on under spiritual guidance toward the higher and divine goal of mortal existence. Christianity even now willingly goes the first mile, but mankind languishes and stumbles along in moral darkness because there are so few genuine second-milers—so few professed followers of Jesus who really live and love as he taught his disciples to live and love and serve.
2006 195:10.5 Nel conquistare delle anime al Maestro, non è il primo miglio di costrizione, di dovere o di convenzione che trasformerà l’uomo ed il suo mondo, ma piuttosto il secondo miglio di servizio spontaneo e di devozione amante della libertà, che denota il tendere la mano alla maniera di Gesù per capire suo fratello con amore e condurlo, sotto la guida spirituale, verso la meta superiore e divina dell’esistenza mortale[18]. Anche oggi il Cristianesimo percorre di buon grado il primo miglio, ma l’umanità langue ed avanza a tentoni nelle tenebre morali perché vi sono così pochi percorritori sinceri del secondo miglio — troppo pochi professati seguaci di Gesù che vivono ed amano veramente come egli ha insegnato ai suoi discepoli a vivere, ad amare e a servire[19].
1955 195:10.6 The call to the adventure of building a new and transformed human society by means of the spiritual rebirth of Jesus’ brotherhood of the kingdom should thrill all who believe in him as men have not been stirred since the days when they walked about on earth as his companions in the flesh.
2006 195:10.6 La chiamata all’avventura di costruire una società umana nuova e trasformata per mezzo della rinascita spirituale della fraternità del regno di Gesù, dovrebbe stimolare tutti coloro che credono in lui quanto gli uomini non lo sono mai stati dall’epoca in cui andavano in giro sulla terra come suoi compagni nella carne.
1955 195:10.7 No social system or political regime which denies the reality of God can contribute in any constructive and lasting manner to the advancement of human civilization. But Christianity, as it is subdivided and secularized today, presents the greatest single obstacle to its further advancement; especially is this true concerning the Orient.
2006 195:10.7 Nessun sistema sociale o regime politico che nega la realtà di Dio può contribuire in modo costruttivo e duraturo all’avanzamento della civiltà umana. Ma il Cristianesimo, qual è oggi suddiviso e laicizzato, presenta il più grande singolo ostacolo al suo ulteriore avanzamento; ciò è specialmente vero per quanto concerne l’Oriente.
1955 195:10.8 Ecclesiasticism is at once and forever incompatible with that living faith, growing spirit, and firsthand experience of the faith-comrades of Jesus in the brotherhood of man in the spiritual association of the kingdom of heaven. The praiseworthy desire to preserve traditions of past achievement often leads to the defense of outgrown systems of worship. The well-meant desire to foster ancient thought systems effectually prevents the sponsoring of new and adequate means and methods designed to satisfy the spiritual longings of the expanding and advancing minds of modern men. Likewise, the Christian churches of the twentieth century stand as great, but wholly unconscious, obstacles to the immediate advance of the real gospel—the teachings of Jesus of Nazareth.
2006 195:10.8 Il clericalismo è ora e per sempre incompatibile con la fede vivente, con lo spirito crescente e con l’esperienza di prima mano dei compagni di fede di Gesù nella fratellanza dell’uomo nell’associazione spirituale del regno dei cieli. Il desiderio lodevole di preservare le tradizioni dei conseguimenti passati porta spesso a difendere sistemi di adorazione superati. Il desiderio ben intenzionato di mantenere sistemi antichi di pensiero impedisce efficacemente di favorire modi e metodi nuovi ed appropriati destinati a soddisfare gli ardenti desideri spirituali della mente in sviluppo ed in progresso degli uomini moderni. Similmente, le Chiese cristiane del ventesimo secolo si ergono come immensi, ma del tutto inconsci, ostacoli al progresso immediato del vero vangelo — gli insegnamenti di Gesù di Nazaret.
1955 195:10.9 Many earnest persons who would gladly yield loyalty to the Christ of the gospel find it very difficult enthusiastically to support a church which exhibits so little of the spirit of his life and teachings, and which they have been erroneously taught he founded. Jesus did not found the so-called Christian church, but he has, in every manner consistent with his nature, fostered it as the best existent exponent of his lifework on earth.
2006 195:10.9 Molte persone sincere che vorrebbero offrire con gioia la loro fedeltà al Cristo del vangelo, trovano molto difficile sostenere con entusiasmo una Chiesa che mostra così poco dello spirito della sua vita e dei suoi insegnamenti, e che erroneamente ha insegnato loro di essere stata fondata da lui. Gesù non ha fondato la cosiddetta Chiesa cristiana, ma l’ha, in ogni modo compatibile con la sua natura, sostenuta come la migliore esponente esistente dell’opera della sua vita sulla terra.
1955 195:10.10 If the Christian church would only dare to espouse the Master’s program, thousands of apparently indifferent youths would rush forward to enlist in such a spiritual undertaking, and they would not hesitate to go all the way through with this great adventure.
2006 195:10.10 Se solo la Chiesa cristiana osasse sposare il programma del Maestro, migliaia di giovani apparentemente indifferenti correrebbero ad arruolarsi in questa impresa spirituale e non esiterebbero ad affrontare sino in fondo questa grande avventura.
1955 195:10.11 Christianity is seriously confronted with the doom embodied in one of its own slogans: “A house divided against itself cannot stand.” The non-Christian world will hardly capitulate to a sect-divided Christendom. The living Jesus is the only hope of a possible unification of Christianity. The true church—the Jesus brotherhood—is invisible, spiritual, and is characterized by unity, not necessarily by uniformity. Uniformity is the earmark of the physical world of mechanistic nature. Spiritual unity is the fruit of faith union with the living Jesus. The visible church should refuse longer to handicap the progress of the invisible and spiritual brotherhood of the kingdom of God. And this brotherhood is destined to become a living organism in contrast to an institutionalized social organization. It may well utilize such social organizations, but it must not be supplanted by them.
2006 195:10.11 Il Cristianesimo è seriamente posto di fronte alla sentenza incorporata in uno dei suoi stessi slogan: “Una casa divisa contro se stessa non può sussistere[20].” Il mondo non cristiano difficilmente capitolerà davanti ad una cristianità divisa in sette. Il Gesù vivente è la sola speranza di una possibile unificazione del Cristianesimo. La vera Chiesa — la fraternità di Gesù — è invisibile, spirituale ed è caratterizzata dall’unità, non necessariamente dall’uniformità. L’uniformità è il marchio del mondo fisico di natura meccanicista. L’unità spirituale è il frutto dell’unione per fede con il Gesù vivente. La Chiesa visibile dovrebbe rifiutare di continuare ad ostacolare il progresso della fraternità invisibile e spirituale del regno di Dio. E questa fratellanza è destinata a diventare un organismo vivente in contrasto con un’organizzazione sociale istituzionalizzata. Essa può utilizzare benissimo tali organizzazioni sociali, ma non deve essere soppiantata da loro.
1955 195:10.12 But the Christianity of even the twentieth century must not be despised. It is the product of the combined moral genius of the God-knowing men of many races during many ages, and it has truly been one of the greatest powers for good on earth, and therefore no man should lightly regard it, notwithstanding its inherent and acquired defects. Christianity still contrives to move the minds of reflective men with mighty moral emotions.
2006 195:10.12 Ma il Cristianesimo anche del ventesimo secolo non deve essere disprezzato. Esso è il prodotto del genio morale congiunto degli uomini che hanno conosciuto Dio di molte razze durante numerose ere, ed è stato veramente uno dei più grandi poteri benefici sulla terra, e perciò nessuno dovrebbe considerarlo alla leggera, nonostante i suoi difetti innati ed acquisiti. Il Cristianesimo riesce ancora a smuovere le menti di uomini riflessivi con potenti emozioni morali.
1955 195:10.13 But there is no excuse for the involvement of the church in commerce and politics; such unholy alliances are a flagrant betrayal of the Master. And the genuine lovers of truth will be slow to forget that this powerful institutionalized church has often dared to smother newborn faith and persecute truth bearers who chanced to appear in unorthodox raiment.
2006 195:10.13 Ma non c’è alcuna scusa per il coinvolgimento della Chiesa nel commercio e nella politica; tali alleanze sacrileghe sono un flagrante tradimento del Maestro. E gli amanti sinceri della verità saranno lenti a dimenticare che questa potente Chiesa istituzionalizzata ha spesso osato soffocare una fede appena nata e perseguitare dei portatori di verità cui è capitato di presentarsi in vesti non ortodosse.
1955 195:10.14 It is all too true that such a church would not have survived unless there had been men in the world who preferred such a style of worship. Many spiritually indolent souls crave an ancient and authoritative religion of ritual and sacred traditions. Human evolution and spiritual progress are hardly sufficient to enable all men to dispense with religious authority. And the invisible brotherhood of the kingdom may well include these family groups of various social and temperamental classes if they are only willing to become truly spirit-led sons of God. But in this brotherhood of Jesus there is no place for sectarian rivalry, group bitterness, nor assertions of moral superiority and spiritual infallibility.
2006 195:10.14 È assolutamente vero che una tale Chiesa non sarebbe sopravvissuta se non ci fossero stati nel mondo degli uomini che hanno preferito un tale tipo di adorazione. Molte anime spiritualmente indolenti desiderano ardentemente una religione antica ed autoritaria di rituali e di tradizioni sacre. L’evoluzione umana ed il progresso spirituale difficilmente sono sufficienti a permettere a tutti gli uomini di fare a meno di un’autorità religiosa. E la fratellanza invisibile del regno potrebbe includere bene questi gruppi familiari di classi sociali e di temperamento diversi se soltanto fossero veramente disposti a divenire figli di Dio guidati dallo spirito. Ma in questa fratellanza di Gesù non c’è posto per rivalità settarie, per acredini di gruppo, o per affermazioni di superiorità morale e d’infallibilità spirituale.
1955 195:10.15 These various groupings of Christians may serve to accommodate numerous different types of would-be believers among the various peoples of Western civilization, but such division of Christendom presents a grave weakness when it attempts to carry the gospel of Jesus to Oriental peoples. These races do not yet understand that there is a religion of Jesus separate, and somewhat apart, from Christianity, which has more and more become a religion about Jesus.
2006 195:10.15 Questi vari gruppi di cristiani possono servire per conciliare numerosi tipi differenti di uomini desiderosi di credere tra i diversi popoli della civiltà occidentale, ma una tale divisione della Cristianità presenta una grave debolezza quando tenta di portare il vangelo di Gesù ai popoli orientali. Queste razze non comprendono ancora che esiste una religione di Gesù separata ed un po’ distinta dal Cristianesimo, che è divenuto sempre di più una religione a proposito di Gesù.
1955 195:10.16 The great hope of Urantia lies in the possibility of a new revelation of Jesus with a new and enlarged presentation of his saving message which would spiritually unite in loving service the numerous families of his present-day professed followers.
2006 195:10.16 La grande speranza di Urantia risiede nella possibilità di una nuova rivelazione di Gesù, con una presentazione nuova ed ampliata del suo messaggio salvifico che unisca spiritualmente in un servizio amorevole le numerose famiglie dei suoi attuali professati seguaci.
1955 195:10.17 Even secular education could help in this great spiritual renaissance if it would pay more attention to the work of teaching youth how to engage in life planning and character progression. The purpose of all education should be to foster and further the supreme purpose of life, the development of a majestic and well-balanced personality. There is great need for the teaching of moral discipline in the place of so much self-gratification. Upon such a foundation religion may contribute its spiritual incentive to the enlargement and enrichment of mortal life, even to the security and enhancement of life eternal.
2006 195:10.17 Anche l’educazione secolare potrebbe aiutare questa grande rinascita spirituale se volesse prestare più attenzione al compito d’insegnare ai giovani come impegnarsi nei progetti di vita e nella progressione del carattere. Lo scopo di tutta l’educazione dovrebbe essere di favorire e secondare il proposito supremo della vita, lo sviluppo di una personalità maestosa e ben equilibrata. C’è grande bisogno d’insegnare la disciplina morale al posto di tante soddisfazioni egoiste. Su tale base la religione può portare il contributo del suo stimolo spirituale all’allargamento e all’arricchimento della vita mortale, anche alla certezza e all’elevazione della vita eterna.
1955 195:10.18 Christianity is an extemporized religion, and therefore must it operate in low gear. High-gear spiritual performances must await the new revelation and the more general acceptance of the real religion of Jesus. But Christianity is a mighty religion, seeing that the commonplace disciples of a crucified carpenter set in motion those teachings which conquered the Roman world in three hundred years and then went on to triumph over the barbarians who overthrew Rome. This same Christianity conquered—absorbed and exalted—the whole stream of Hebrew theology and Greek philosophy. And then, when this Christian religion became comatose for more than a thousand years as a result of an overdose of mysteries and paganism, it resurrected itself and virtually reconquered the whole Western world. Christianity contains enough of Jesus’ teachings to immortalize it.
2006 195:10.18 Il Cristianesimo è una religione improvvisata, e perciò deve operare a velocità assai ridotta. Le prestazioni spirituali ad alta velocità devono attendere la nuova rivelazione e l’accettazione più generale della vera religione di Gesù. Ma il Cristianesimo è una religione potente, dal momento che i comuni discepoli di un carpentiere crocifisso hanno messo in moto quegli insegnamenti che hanno conquistato il mondo romano in trecento anni e poi hanno continuato a trionfare sui barbari che si sono abbattuti su Roma. Questo stesso Cristianesimo ha conquistato — assorbito ed esaltato — l’intera corrente della teologia ebraica e della filosofia greca. E poi, quando la religione cristiana divenne comatosa per più di mille anni a seguito di una dose eccessiva di misteri e di paganesimo, è risuscitata da se stessa ed ha praticamente riconquistato tutto il mondo occidentale. Il Cristianesimo contiene abbastanza degli insegnamenti di Gesù per divenire immortale.
1955 195:10.19 If Christianity could only grasp more of Jesus’ teachings, it could do so much more in helping modern man to solve his new and increasingly complex problems.
2006 195:10.19 Se solo il Cristianesimo cogliesse maggiormente gli insegnamenti di Gesù, potrebbe aiutare molto di più l’uomo moderno a risolvere i suoi problemi nuovi e sempre più complessi.
1955 195:10.20 Christianity suffers under a great handicap because it has become identified in the minds of all the world as a part of the social system, the industrial life, and the moral standards of Western civilization; and thus has Christianity unwittingly seemed to sponsor a society which staggers under the guilt of tolerating science without idealism, politics without principles, wealth without work, pleasure without restraint, knowledge without character, power without conscience, and industry without morality.
2006 195:10.20 Il Cristianesimo soffre di un grande ostacolo perché è stato identificato nelle menti del mondo intero come una parte del sistema sociale, della vita industriale e dei criteri morali della civiltà occidentale. E così il Cristianesimo è sembrato involontariamente sostenere una società che vacilla sotto la colpa di tollerare una scienza senza idealismo, una politica senza principi, una ricchezza senza lavoro, un piacere senza limiti, una conoscenza senza carattere, un potere senza coscienza e un’industria senza moralità.
1955 195:10.21 The hope of modern Christianity is that it should cease to sponsor the social systems and industrial policies of Western civilization while it humbly bows itself before the cross it so valiantly extols, there to learn anew from Jesus of Nazareth the greatest truths mortal man can ever hear—the living gospel of the fatherhood of God and the brotherhood of man.
2006 195:10.21 La speranza del Cristianesimo moderno è di cessare di sostenere i sistemi sociali e la politica industriale della civiltà occidentale, inchinandosi umilmente davanti alla croce che esso esalta così valorosamente, per apprendere di nuovo da Gesù di Nazaret le più grandi verità che l’uomo mortale possa mai ascoltare — il vangelo vivente della paternità di Dio e della fratellanza degli uomini.
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